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Sono innamorato del mio amico...


Massimog

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Buonasera a tutti

Mi chiamo Massimo, ho poco più di 20 anni e mi sono innamorato di un ragazzo che ho conosciuto al lavoro un pò di mesi fa (lavoriamo assieme). Nel giro di poco tempo abbiamo stretto un bel legame, abbiamo fatto amicizia, ci siamo scambiati in poco tempo i numeri di telefono, abbiamo iniziato a vederci fuori dal lavoro (la domenica per andare assieme da qualche parte, o ogni tanto durante la settimana per allenarci assieme ecc...), ci siamo fermati innumerevoli volte a parlare dopo il lavoro, quest'estate andremo in vacanza assieme solo io e lui e, addirittura, mi ha proposto di fare nei prossimi mesi un'esperienza all'estero di alcuni mesi solo io e lui. Siamo entrati molto in confidenza e ci siamo detti molto di noi (i nostri sogni, i nostri dubbi, le nostre fragilità, i nostri obiettivi ecc...) e, durante il lavoro, mi è capitato spesso di vedere che mi guardava per poi distogliere subito lo sguardo non appena mi giravo verso di lui. Naturalmente, anche io sfrutto ogni momento utile del lavoro per potergli stare vicino e per poterlo guardare (non riesco a togliergli gli occhi di dosso). Ci è già capitato di avere anche delle discussioni, anche su cose banali, quando c'erano degli atteggiamenti che ci infastidivano l'uno dell'altro, ma ci siamo sempre chiariti e ne abbiamo sempre parlato con sincerità e franchezza. Io mi sono innamorato molto di lui ma ho paura a dirglielo: non so come la prenderebbe, non so cosa succederebbe e ho paura di perderlo. Inoltre, non so se potrebbe ricambiare: lui non ha mai avuto una ragazza, e le cose positive che ho scritto prima su di noi accadono spesso. Ma non so che pensare: mi vede solo come un amico o come qualcosa di più? Ho paura e ci soffro molto, ultimamente piango spesso perchè questi dubbi mi tormentano e, per paura di perderlo, reprimo tutto questo dentro di me senza fargli sapere ciò che vorrei dirgli. Inoltre, lui è molto riservato, non è una persona che mostra con facilità i suoi sentimenti. Fino a poco tempo fa, addirittura, mi accompagnava spesso in bagno durante la pausa per poter parlare assieme ma una volta, un nostro collega ha notato questa cosa e ci ha fatto una battuta a sfondo leggermente omofobo. A me è scivolata di dosso senza problemi, ma da quel momento lui non mi ha più accompagnato perchè mi ha detto esplicitamente che così facendo saremmo sembrati due gay. Un'ulteriore dubbio mi viene, quindi: e se anche lui fosse gay ma, per paura del giudizio altrui su una tematica così delicata, stesse scegliendo di reprimerlo (esattamente come sto facendo io: nessuno è a conoscenza del mio orientamento sessuale)? Non lo so, davvero. So solo che sto male e non riesco più a vivere il mio rapporto con lui in modo totalmente sereno, come vorrei. Scusate per la lunghezza, ma sentivo il bisogno di ordinare i pensieri e di parlare di tutto ciò con qualcuno.

Vi ringrazio molto, e vi porgo dei cordiali saluti.
 

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Buonasera e benvenuto, penso che la cosa ideale sarebbe parlarne con il diretto interessato e chiedere se ci può essere qualcosa oltre a questa amicizia speciale, fregandosene delle battute di colleghi e co.

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11 minutes ago, Pugsley said:

Ciao Massimo, benvenuto. Posso chiederti quanti anni ha il tuo collega?

Buonasera di nuovo

È più piccolo di me, ha 21 anni.

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16 hours ago, Massimog said:

. Un'ulteriore dubbio mi viene, quindi: e se anche lui fosse gay ma, per paura del giudizio altrui su una tematica così delicata, stesse scegliendo di reprimerlo (esattamente come sto facendo io: nessuno è a conoscenza del mio orientamento sessuale)? 

E chi lo sa. Di per sé quel "basta o ci prendono per gay" non è dirimente, figuriamoci. Triste sì, ma vabè.

L'elemento da prendere in considerazione nel valutare se confessargli ciò che provi non è tanto, credo, il fatto che la vostra amicizia potrebbe uscirne polverizzata, perché tu sei cotto di lui e dunque amici veri e propri non potete essere; il problema è, piuttosto, il fatto che lui sia un tuo collega. Una tua confessione che conseguenze avrebbe sul tuo rapporto professionale con lui e in generale sul tuo contesto lavorativo? Di base ti direi "taglia la testa al toro e digli tutto", perché tanto è una situazione destinata a esplodere (o adesso con un'aperta confessione, appunto, e successiva ridefinizione degli equilibri tra voi, o più in là con litigi pretestuosi causati dall'inevitabile frustrazione che questa condizione di incertezza logorante e repressione emotiva ti comporterà), ma è una valutazione che puoi fare solo tu.

Edited by Cesco00
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gianduiotto
17 hours ago, Massimog said:

Io mi sono innamorato molto di lui ma ho paura a dirglielo

Intanto ciao e benvenuto. Secondo me se ora siete diventati comunque amici, non sarebbe più giusto che tu facessi coming out con lui? Se reagisce bene e non è gay avresti guadagnato un amico che sa ti te e ti supporta.

17 hours ago, Massimog said:

Un'ulteriore dubbio mi viene, quindi: e se anche lui fosse gay ma, per paura del giudizio altrui su una tematica così delicata, stesse scegliendo di reprimerlo (esattamente come sto facendo io: nessuno è a conoscenza del mio orientamento sessuale)?

Ragione in più per evitare di metterlo in una situazione scomoda: se davvero è gay ma ancora si reprime o si nasconde forzare i suoi tempi potrebbe essere controproducente per te e lui. Se tu fai solo coming out con lui, sarà lui quando si sentirà pronto a fare un passo verso di te

 

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Vivacia3But
19 hours ago, Massimog said:

mi è capitato spesso di vedere che mi guardava per poi distogliere subito lo sguardo non appena mi giravo verso di lui.

Le commedie romantiche hanno fatto più danni della bomba atomica.

 

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3 minutes ago, Vivacia3But said:

Le commedie romantiche hanno fatto più danni della bomba atomica.

Credo che non ci sia situazione più controversa del gioco di sguardi.

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tipica situazione che capita a stare belli chiusi dentro l'armadio...

al netto del fatto che SE dovesse essere anche lui gay, una storia tra colleghi di lavoro ha sempre molti problemi (perchè vi portereste a casa lo stress del lavoro e viceversa), l'unica è fare CO con lui (traduzione: confessargli che sei gay), sennò resterai in eterno in sto limbo di "io vorrei, non vorrei, ma se vuoi"; che anche no, eh!

che poi basterebbe, per dire, andare insieme al cinema scegliendo (non a caso) qualche titolo gayo (ce ne sono diversi in sto periodo), o in qualche bar lgbt, o se siete a roma a farvi una vasca alla gay street... insomma, uno l'occasione giusta per dichiararsi se la crea.

se resti immobile a fare il palo della luce, quando risolvi qsa?

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24 minutes ago, freedog said:

l'unica è fare CO con lui (traduzione: confessargli che sei gay), sennò resterai in eterno in sto limbo di "io vorrei, non vorrei, ma se vuoi"; che anche no, eh!

Quando, dopo anni, il mio amico di studi della triennale, mi chiese se fossi gay, e gli dissi di sì, e lui mi fece una scenata digitale, al quale risposi che lui fu l'ultimo a saperlo, perché aveva più volte detto che ai gay va fatto l'elettroshock, il giorno dopo mi arrivarono da una cabina telefonica due sms con scritto parole omofobe.

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2 minutes ago, Pugsley said:

Quando, dopo anni, il mio amico di studi della triennale, mi chiese se fossi gay, e gli dissi di sì, e lui mi fece una scenata digitale, al quale risposi che lui fu l'ultimo a saperlo, perché aveva più volte detto che ai gay va fatto l'elettroshock, il giorno dopo mi arrivarono da una cabina telefonica due sms con scritto parole omofobe.

guardala in positivo: ti sei levato quello stronzo dalle palle; senza rimpianti e senza rimorsi.

che poi, amico di uno così.. bah!

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21 minutes ago, freedog said:

guardala in positivo: ti sei levato quello stronzo dalle palle; senza rimpianti e senza rimorsi.

che poi, amico di uno così.. bah!

Da allora ho chiuso completamente i rapporti, guadagnandoci. Persone migliori non ce n'erano, visto l'esiguo numero di iscritti. Mi aveva anche detto che continuare a studiare non serviva a niente perché la laurea magistrale non avrebbe, secondo lui, comportato rilevanti differenze. Ho trovato veri amici con cui battibeccavo, in magistrale, tutte persone che ho stimato e stimo tutt'ora.

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5 minutes ago, freedog said:

Quindi in finale c'hai guadagnato.

E manco poco!

Ti dirò, continuando a studiare ho guadagnato molto nel mondo etero, il mondo gay è stata una delusione...

Se potessi adesso vorrei studiare greco e latino...secondo me mi si aprirebbe un mondo unita alla mia preparazione di base giuridico-economico-aziendale

Edited by Pugsley
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10 minutes ago, lr02 said:

In che senso?

Complimenti non li ho mai avuti dai gay, anzi, sempre molto invidiosi, nonostante molti di loro fossero più belli di me, ma meno intelligenti da cogliere le occasioni della vita sociale.

Io ho avuto poche occasioni, e ho sempre capito che se non prendevo quel treno...non avrei più avuto occasioni...gli altri invece, quei belli che ho incrociato, abituati a pensare che i treni sono tanti, perché appunto per loro i treni sono ancora tanti, si sono lasciati scappare occasioni, che adesso in parte rimpiangono, e adesso è più faticoso salirci a bordo.

Edited by Pugsley
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On 7/17/2023 at 2:25 PM, gianduiotto said:

Intanto ciao e benvenuto. Secondo me se ora siete diventati comunque amici, non sarebbe più giusto che tu facessi coming out con lui? Se reagisce bene e non è gay avresti guadagnato un amico che sa ti te e ti supporta.

Ragione in più per evitare di metterlo in una situazione scomoda: se davvero è gay ma ancora si reprime o si nasconde forzare i suoi tempi potrebbe essere controproducente per te e lui. Se tu fai solo coming out con lui, sarà lui quando si sentirà pronto a fare un passo verso di te

 

Ciao! Ti ringrazio molto per il tuo parere. L'unica cosa che mi terrorizza è il fatto che in questo momento siamo anche colleghi (non durerà a lungo: già a fine anno abbiamo intenzione di mollarlo entrambi per dedicarci ad altro, e forse faremo assieme un'esperienza di alcuni mesi all'estero, proposta da lui). Essendo colleghi, siamo comunque costretti a vederci tutti i giorni: se la mia rivelazione dovesse metterlo a disagio o dovesse far succedere qualcosa di "negativo", saremmo comunque costretti a vederci tutti i giorni per il lavoro che condividiamo. Non so se riuscirei a reggere...

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gianduiotto
2 hours ago, Massimog said:

Non so se riuscirei a reggere...

Qui però il problema è solo tuo e, secondo me, deriva dal fatto che "nessuno è a conoscenza del tuo orientamento sessuale" .

Chi deve fare un piccolo salto di qualità nella propria serena accettazione sei tu. Quando sarai consapevole di te stesso e che non c'è nulla di strano o di sbagliato nell'essere gay, allora vivrai il coming out con un collega e amico in maniera meno emotivamente destabilizzante. 

Fino ad allora rimarrai impantanato in una serie infinita di paranoie. 

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