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secondo voi un bambino è cosciente della propria identita' di genere?


Sister

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il transessualismo primario viene sviluppato durante l'infanzia

il transessualismo secondario dopo l'adolescenza

 

ci sono transgender che da piccoli e da ragazzini vivevano serenamente collocati nel sesso di nascita e anche nei comportamenti consoni a quel sesso.

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mah ...io fin dalla più tenera età potevo confrontarmi con la diversa fisicità genitale di mia sorella gemella...  :P

 

...comunque l'identità di genere è un concetto astratto.  :P

la psicologia attuale analizza l'identità di genere in un modo del tutto assessuato valutando più che altro gli aspetti caratteriali e culturali di una persona.

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Io ero cosciente della mia identità da quando ero piccolissima. I primi ricordi in merito risalgono a quando andavo all'asilo, quindi intorno ai cinque anni. Ere geologiche prima di quando posso avere inziato a capire cosa fosse la sessualità.

Mi permetto poi di non essere daccordo con chi pensa che l'dentità di genere si sviluppi in relazione ai contesti sociali. Peraltro studi relativamente recenti dimostrano una differenziazione alla PET del comportamento di alcune zone del cervello (BSt ed amigdala), che nei transessuali sono simili al sesso di 'destinazione'. Un paio di giorni or sono leggevo i risultati di una nuova ricerca che confermava tali risultati, ma non ho a portata di mano il link.

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ma esserne coscienti è un altro discorso.

i ragazzi che ho conosciuto su ftm list mi hanno raccontato alcuni episodi sorprendenti del loro passato a dire il vero.

cio' non toglie che tu sia sincera quando racconti la tua storia.

ognuno è diverso.

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Penso possano rispondere soltanto i transessuali a questa domanda. L'omosessualità è un'altra cosa. Io personalmente ho sempre "saputo" di essere gay, solo che non lo "comprendevo" fino a che non ho compiuto quei 13-14 anni.

Ora non so come funzioni per chi sente di appartenere ad un altro sesso. So solo - e ne sono fermamente convinto - che per operare bisognerebbe aspettare quanto meno 15-16 anni. Prima è troppo prematuro e confuso.

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Penso possano rispondere soltanto i transessuali a questa domanda.

Io credo proprio di sì: nei cisgender coincide con l'anatomia, quindi non viene percepito. E' la stessa differenziazione che c'è fra genere e orientamento sessuale. Sono tre elementi che nella maggioranza dei casi vanno assieme, ma possono assumere (ed assumono) combinazioni diverse...

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fratty ci sono persone attualmente transizionate totalmente che fino a una certa eta' hanno vissuto ignare di tutto.

verò però la classificazione di trans. primario e secondario è in disuso... siamo tutti delle sfumature con mille sfaccettature e pure la differenzziazione tra travestitismo e transessualità è stata messa in discussione qualche anno fa da dei ricercatori svedesi.  :eek:

Cmq può essere che uno/a abbia ignorato la sua transessualità, perchè non esisteva e si è sviluppata dopo... questo può essere (non mi interessa se vi piace o meno... la scienza è la ricerca della verità, non delle conferme che fanno comodo) benissimo!

 

Io ero cosciente della mia identità da quando ero piccolissima. I primi ricordi in merito risalgono a quando andavo all'asilo, quindi intorno ai cinque anni. Ere geologiche prima di quando posso avere inziato a capire cosa fosse la sessualità.

Mi permetto poi di non essere daccordo con chi pensa che l'dentità di genere si sviluppi in relazione ai contesti sociali. Peraltro studi relativamente recenti dimostrano una differenziazione alla PET del comportamento di alcune zone del cervello (BSt ed amigdala), che nei transessuali sono simili al sesso di 'destinazione'. Un paio di giorni or sono leggevo i risultati di una nuova ricerca che confermava tali risultati, ma non ho a portata di mano il link.

...ma... ...tanto è sempre così, la gente vuole far credere quello che gli va più comodo... ma questo studio USA del 2009, il più attuale ed avanzato di sempre, dice il contrario  :)... http://dbm.neuro.uni-jena.de/pdf-files/Luders-NI09-2.pdf  ...e non sono link postati nei forum/siti gay e trans per confermare ciò che si vuole far credere... questa è la realtà... questi sono dati scientifici sperimentali d'avanguardia... il risultato è che il cervello delle mtf pure dopo la terapia ormonale non è uguale ne a quello dei maschi ne a quello delle femmnie... sinceramente sono dispiaciuta di ciò??? No, perchè dovrei esserlo!!! Cioè mica c'è scritto che le trans mtf hanno un brutto cervello!!! Siamo così siamo, amen!  ...io sono me stessa come trans... sto bene così, e nemmeno mi sembra di essere una brutta persona.  :eek:  ...poi queste sono delle media... magari ci sono femmine, rare, che hanno il cervello che funzionacome il mio... magari ci sono alcuni maschi che sono come me... non vedo come ciò possa mettere in pericolo il mio essere socialmente una femmina...    ...anche perchè

 

ESSERE MASCHIO O FEMMINA E' UN RICONOSCIMENTO SOCIALE DERIVATO DAL NOSTRO ASPETTO (insieme della caratteristiche fisiche, naturali e acquisite, e del look)  ...tutto il resto è fuffa.  ;)

 

Penso possano rispondere soltanto i transessuali a questa domanda.

...secondo la psicologia (che io però contesto) la transessualità non si autodetermina, deve essere diagnosticata da dei psicologi e/o psichiatri... e chi ha in questo forum il bollino DIG ufficiale degli psicologi, psichiatri e psichiatri forensi, con tanto di sentenza e documenti d'identità nel genere di elezione???  ...solo io... quindi solo io ho l'autorizzazione dei quartieri alti per parlare del transessualismo in via ufficiale. Tutti gli altri/e trans di questo forum senza bollino ufficiale DIG possono solo che fare affermazione di carattere ufficioso....e perciò l'unico parere che conta veramente è il mio!!!  :) :P (...hei c'è dell'humor in quello che ho detto! ok?  ;))

 

...riposto questo che ho scritto da un'altra parte, perchè pure quì è IT:

Io sono una transessuale è ho preso coscienza della mia sessualità femminile già nella prima infanzia... però la cosa quando ero un bambino non era tanto importante, perché comunque mi trovavo bene anche a giocare con i giochi maschili ed assieme agli altri bambini, quindi non ci facevo tanto caso...  diversamente lo è stato dai 10/11 anni in su... incominciavo ad avvertire certe pulsioni, invidiavo mia sorella che gli si sviluppava il seno ed aveva le sue prime mestruazioni, e quando ero sola a casa mi vestivo con i suoi vestiti... e proprio in una occasione così ebbi la mia prima eiaculazione mentre mi strofinavo le parti intime... la sensazione fu spaventevole, nel senso che sentivo che qualcosa stava per uscire e che non sarei riuscita a fermarla... avevo paura che me la stessi facendo sotto... ma poi una volta venuta capii subito che era quel famoso sperma orgasmico di cui tutti ne parlavano. Dalla prima media in su alcune persone cominciarono ad additarmi come gay... avevano già capito tutto di me! Sebbeno quasi tutti capissero che non ero uno come gli altri, non è stato facile per me venir fuori... magari mi lasciavo i capelli lunghi e mi rifacevo le sopracciglie, perché era più forte di me... mi piaceva assomigliare ad una femmina ed essere scambiata per una ragazzina (ero strafelice quando la gente mi diceva che sembravo una femmina)...  ma lo stesso non avevo il coraggio per dichiararmi... una volta in una discoteca una domenica pomeriggio, quando ero un po' ubriaca stavo per raccontare ad una mia amica (avevo tante amiche  ...infatti i miei amici mi usavano come una sorta di agenzia matrimoniale... e per le mie capacità di capire entrambi i sessi i miei consigli psicosessuali erano sempre molto gettonati sia tra le mia amiche che i miei amici che venivano da me a pormi le loro questioni amorose) che mi piaceva di più essere una ragazza... ma mi bloccai! Diventato un po' più grande, alla fine non me ne fregava più niente di quello che pensavano gli altri... infondo tutti dicevano che ero effeminato e gay ed allora mi sono presa le mie libertà e ho fatto ciò che ho voluto sempre alla luce del sole. Sono contenta di aver fatto ciò... di non essermi nascosta, perché così facendo oggi, tutte le persone che mi conoscono hanno accettato bene la mia transizione.

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ma questo studio USA del 2009, il più attuale ed avanzato di sempre, dice il contrario  :eek:... http://dbm.neuro.uni-jena.de/pdf-files/Luders-NI09-2.pdf

Questo non lo conoscevo e risolve anche la questione sull'ipotesi che le modificazioni del cervello fossero causate dalla terapia ormonale: 'The MTF transsexuals of the current study had no history of hormonal treatment.'

ESSERE MASCHIO O FEMMINA E' UN RICONOSCIMENTO SOCIALE DERIVATO DAL NOSTRO ASPETTO (insieme della caratteristiche fisiche, naturali e acquisite, e del look)  ...tutto il resto è fuffa.  :eek:

Beh, su questo punto abbiamo posizioni diverse: per me sarebbe lo stesso anche se vivessi su di un'isola deserta :P

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...ma quella cosa che ho detto, cioè:

 

ESSERE MASCHIO O FEMMINA E' UN RICONOSCIMENTO SOCIALE DERIVATO DAL NOSTRO ASPETTO (insieme della caratteristiche fisiche, naturali e acquisite, e del look)

 

...non è una questione sindacabile... accetto che una persona fenotipocamente maschio dica di sentirsi donna (che comunque è un concetto astratto ...nemmeno facilmente definibile...  anzi ti invito a dare la tua definizione di :"sentirti donna")...  ma questo non significa che lo sia nella realtà fisica e sociale...

(o almeno per il momento... perché io te lo auguro di realizzare il tuo più grande desiderio ...anche perché oggi giorno la medicina a messo a punto numerossime tecniche per aiutare le transizioni da un genere sessuale a l'altro)

...e poi chi ce lo dice che un aspirante trans (è così, che è giusto definire chi vuole transizionare ma non l'ha ancora fatto  ...come Maicol del GF) ha una mente diversa da quella di un gay effeminato ...solo per perché il gay effeminato si è accettato così, mentre l'aspirante trans no?????

Nella realtà (non quella virtuale) alla fine le persone vengono riconosciute e catalogate come maschio e come femmina in base al loro aspetto...  saremo una società superficiale ma per il momento le cose funzionano proprio così.... magari quando leggeremo nel pensiero potremo anche distinguere i maschi dalle femmine da cosa gli gira dentro la materia grigia, ma per ora  dobbiamo accontentarci della vista...

Se vedo una persona truccata e con la gonna, anche se vedo benissimo che è una persona XY, gli do comunque il femminile...   se vedo uno che sembra un uomo e si veste da uomo gli do il maschile... mi sembra una cosa logica.

Essere donna non è solo senitrsi donna... essere donna è una questione sociale... tu sei donna perché per la società sei una donna.

Quando sei un'aspirante trans mtf fai di tutto perché tu possa diventare una trans e quindi essere un riconosciuta come donna dalla società in un modo automatico...  nel mondo virtuale, invece, è sufficiente crearsi una identità virtuale femminile con un nick name femminile... ma nella realtà è diverso, è tutto più difficile, non basta femminilizzare il nick , serve femminilizzare il proprio aspetto... perché, che ci piaccia o no, l'aspetto è il biglietto da visita della nostra società.... e su questo "biglietto da visita" c'è scritto se sei maschio o femmina!  

 

...anche analizzando la definizione transessuale mtf cioè male to female (da maschio a femmina)...  una persona che non ha ancora inziato la transizione, per quanto essa si senta donna, può definirsi così??? no, perché se anche una persona XY è psicologicamente come una trans mtf, non lo è nella realtà... perché non ha inziato la transizone, e le trans invece sono persone in transizione.

Poi è lecito che quà in rete ognuno/a si crei l'identità in cui si trova meglio... ma la realtà è un'altra cosa.

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Aspetta Sissy, non confondere la tua esperienza con quella degli/delle altri/e trans.

Ti assicuro che la stragrande maggioranza dei trans che transizionano lo fa semplicemente per sè stesso, non per aderire a degli stereotipi sociali.

Il discorso reale, e credo di poterlo affermare perchè l'ho provato sulla mia pelle, è che c'è di sottofondo la sensazione di sapere che il tuo corpo non è così com'è adesso, ma sai che deve e dovrebbe essere in un'altra maniera (questo ovviamente lo provi se sei pre-transizione).

Anzi, considera che una trans che per sua sfortuna non passa ha sicuramente una vita peggiore che un uomo effeminato, quindi perchè mai avrebbe dovuto scegliere quella strada se così non fosse?

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...infatti io l'ho sempre detto... meglio un bel gay efebico e passivo che una trans incredibile... il problema è che molte trans nella fase pre trans (o da aspiranti trans  ...ehi nath ma non è uguale!!! anzi pre trans è forse anche meno corretto, perchè non è detto che dalla fase pre si passi ai fatti... mentre le aspirazioni si sa, possono rimanere anche tali) non si sono mai accettate come gay (erano dei gay repressi etero dichiarati  ...insomma, dei nerd che più nerd non si può) quindi per loro per essere libere di vivere pienamente la vita devono costruirsi un corpo che le aiuti ad affrontare questioni (anche sessuali) che con un aspetto-ruolo maschile non sarebbero mai state in grado di affrontare. Per questo io sono sempre scettica e titubante di fronte a tutti gli aspiranti trans ftm che non siano giovani, emo (o cmq con capelli lunghi, sopracciglia rifatte e un look almeno un po' femminile), gay dichiarati (ma va bene anche bsx dichiarati con una forte componente passiva) ed effeminati... infatti so che per chi non è così la transizione è in salita; mentre per chi è così la transizone è semplice in discesa... essa è fin da subito una liberazione che porta ad un effettivo miglioramento delle condizioni di vita. Ho visto con i miei occhi cose che voi... non potete nemmeno immaginare...  un mucchio di aspiranti trans... che non lo avrei proprio mai detto... capelli cortissimi... nessuno sapeva di loro... ufficialmente etero... gente che manco era mai stata una trav con un minimo di serietà...  ...insomma un'idea di se come trans campata inaria senza il benchè minimo fondamento riscontro nella realtà!!! (è questo per colpa di internet che fa credre tutto più facile... era meglio nelle fasi pre web... almeno lì i passi li facevi nella realtà e non virtulamente...  C.O. virtuali... trans virtuali... amicizie virtuali...    ...tutto finto e tutto sembra semplice... una volta una mia amica t mi è svenuta nel mio bagno mentre li facevo le sopracciglia... lo stress perchè aveva paura di ritornare a csaa dai suoi con le sopracciglia da femmina così come glie le stavo rifacendo (che non se le sapeva fare da sola!!!! ..e sai quante t che non sono nemmeno in grado di fare ciò o che gli ho dovuto insegnare io!!!  ...non sanno truccarsi.. si comprano vestiti sul web perchè si vergognao... alcune le ho tracsinate io dalla Serelle Ramonda e le costringevo a comprarsi almeno una gonna)  ...gente che finisce per andare ad annullarsi dal primo chirurgo disponibile a fargli la SRS... e gli devasta il corpo... trans senza lavor... trans senza nessuno... senza moroso...senza morosa... senza affetto... abbandonate dai genitori... disperate e depresse... invidiose e astiose delle amiche più belle in una assurda guerra dei poveri.

Però non dire che io mi piego agli stereotipi sociali... anche perchè se lo dici significa che non hai bene capito ciò che ho detto... io ho detto che non sei tu ma è la società che sceglie se sei un maschio o una femmina, e lo fa secondo cosa gli dice il tuo aspetto... vuoi che la gente ti tratti da femmina nella vita reale? (e non solo sul web grazie al tuo nick femminile) ...allora cerca di mostrarti, apparire ai loro occhi come una femmina!

Quando ero un aspirante trans avrei voluto avere un corpo diverso (anche se mi piaceva il mio corpo... solo che io avrei preferito avere un boyfriend con il mio corpo non essere io stessa così... che cmq era sempre meglio di essere uno brutto  ..io avrei voluto... e voglio avere tuttora il corpo della Bellucci!  :D)... lo desideravo... e me lo sono conquistata...  io di testa ero più o meno come sono ora, quindi potevo dire che mi sentivo dentro una trans mtf, ma non ero una trans mtf, mi senitvo... ora invece lo sono.

Se, per pura ipotesi, un'aspirante trans mtf da un appuntamento al buio a un tipo, dicendogli che lei è una trans... poi il tipo quando la/lo vedrà ci resterà malissimo perchè non sarà sicuramente ciò che si aspettava.... una trans autentica e non un'aspirante tale.

Infine... io non stò giudicando nessuno per le strade che sceglie... io sono ultraliberale... è solo che non mi si venga a dire che una è trans quando ancora non lo è... perchè trans si diventa... se fossi già nata trans, allora mi tenevo volentieri 30.000 euro (...pure abbondanti.. tra chirurgia, orchiectomia, tette, laser, elettrodepilazioni, psicologhe, psichiatri, tribunale, periti, avvocato, ormoni, esami del sangue, urologi, ginecologi e viaggi della speranza su e già da un medico all'altro!) o li spendevo in un'altro modo.  :D

 

...una più è autentica quanto più assomiglia all'idea che ha di se stessa...  trans Agrado

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Sissy, il discorso è che la frase che hai appena citato contrasta del tutto con il resto del tuo post (che oltre tutto è confusionario... lo so anche io che c'è un sacco di gente che si aliena nel mondo virtuale).

Il discorso di "una è più autentica quanto più si avvicina all'idea che ha di sè stessa" è proprio per via del fatto che una persona che transiziona lo fa solo per sè stessa e non solo per essere riconosciuta come donna (o uomo) dagli altri.

 

Il discorso dell'aspetto fisico prima della transizione è un discorso a parte... prima di tutto, la definizione di transessuale è di una persona in cui il sesso di nascita non coincide con l'identità di genere. In questa accezione, che è quella utilizzata dagli psicologi, anche una transessuale pre-transizione è comunque una transessuale, in quanto soffre ancora del famoso Disturbo dell'Identità di Genere.

Molte persone, sentendo di avere questo problema, spesso si rinchiudono ancora di più (prima della transizione) in una vita infelice cercando di assecondare quello che la società vorrebbe da loro, per questo può capitare che si incontrino mtf che, prima di iniziare a cercare di vivere da donna, hanno o avevano i capelli a spazzola, o altre cose del genere.

 

Di media, per come una persona transessuale vede la transizione, non è altro che un "correggere un problema del corpo".

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Per me una certa incomprensione nasce dal fatto che percorsi analoghi derivino da motivazioni molto differenti. Volendo scendere nel dettaglio, quando parliamo di disturbo dell'dentità di genere dovremmo fare una ulteriore distinzione, fra il riconoscimento di se stessi come individuo ed il riconoscimento del ruolo sociale che abbiamo nel mondo.

Anche questi elementi sono spesso non coincidenti. Quindi io posso non riconoscere come mio il mio corpo, il mio ruolo nella società o entrambi, ma dando prevalenza all'uno o all'altro. Che poi è l'elemento che fa la distinzione fra l'essere transessuale e transgender.

E' ovvio che se quello che non sento appropriato è il mio ruolo sociale (o questo è l'elemento prevalente), la tua affermazione è perfetta. In effetti è la società che, per definizione, ti riconosce in una determinata forma.

Ma se quello che 'non riconosci' come tuo è il tuo corpo, allora non c'è società che tenga. O meglio, il problema sociale c'è e rimane, ma è secondario, visto che il primo nodo è, almeno dal mio punto di vista, ordini di grandezza più importante.

Ora, il mio problema è con il mio corpo. E' quello che devo risolvere. Anche se domani mattina, rimanendo come sono, fossi vista da tutti come una donna al 100.000% non per questo starei meno male.

Poi, scusami, ma non condivido il concetto di 'aspirante': il DiG ho l'hai o non ce l'hai. E' quello che stabilisce la tua condizione di transessuale. Quello che dice Frattaglia è decisamente vero, particolarmente fra le translesbiche. Giusto per una testimonianza super partes basta dare una occhiata a questo articolo.

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@Frat

...ma guarda, ok che una transiziona per se stessa.. ma non lo fa per vivere come un eremo... e i suoi scopi sono logicamente anche sociali... cioè essere riconosciuta da tutti e in un modo automatico nel genere di elezione.

La definizione nei libri di transessuale è relativa... ciò che conta veramente è la definizione di transessuale per la gente che popola il nostro pianeta, cioè una persona che grazie ai trattamenti medici e/o chirurgici trasforma il proprio corpo per essere vista e riconosciuta da tutti nel genere di elezione... per il popolo Maicol del GF è un gay che vuole diventare trans... invece Eva Robbin's, per il popolo, è una trans, perchè sembra una donna.

Poi secondo me chi ha la diagnosi di DIG (che non può essere autodeterminato... devono diagnosticartelo... altrimenti si può parlare solo di sospetto DIG) ma non ha ancora ottenuto alcun riconoscimento sociale nel genere di elezione, non è ancora una tranessuale, ma è un buon candidato per diverntarla.

Il fatto che alcuni portatori di DIG si richiudano in se stessi nella fase pre-trans non è strettamente correlato alla disforia di genere... chi era chiuso prima della transizione, in genere resterà chiuso anche dopo la transizione... e anzi ci sono numerosi casi di persone con una vita sociale (non dico ricca ma quanto meno normale) che dopo la transizione, a causa dello stigma sociale che molti hanno verso certe transizioni poco riuscite, si isolano molto più che in precedenza.

Sul discorso delle pre-trans mtf con i capelli a spazzola... io ho posto sempre questo quesito a loro "ma se adesso ti vergogni di avere i capelli lunghi, gli orecchini... pensi che dopo gli ormoni cambi dal giorno alla notte il tuo corpo, diventi una figona e trovi il coraggio per fare tutto ciò che è necessario???".

E sul correggere il corpo... mah.. se vivessimo da eremi non servirebbe correggere il corpo, perchè non ci sarebbe nessun altro riferimento se non noi stessi e l'essere maschio o femmina non avrebbe alcun significato... ma viviamo in una società... ed è per interagire con tutti gli altri esseri umani nel genere d'elezione che le trans modificano il loro corpo.

 

@Sabrynna

...i due elementi (l'idea che si ha di se stessi e il riconoscimento sociale), quando non coincidono si ha il DIG... quando invece coincidono non si può più parlare di una disforia di genere...  io non mi sento disforica, perchè sto bene nel genere in cui vengo riconosciuta dalla società.  :D

Transgender è un termine un po' vago... comprende molte cose...dalle trans mtf senza neovagina ai genderqueer... io questo termine lo uso poco perchè so che crea confusione.

Se il tuo problema è il tuo corpo... allora io posso aiutarti dandoti delle buonissime dritte sui professionisti che potrebbero risolvere i tuoi problemi.

...questo tuo discorso "Anche se domani mattina, rimanendo come sono, fossi vista da tutti come una donna al 100.000% non per questo starei meno male" è ipotetico e relativo visto che la nostra società ha dei canoni fenotipici di genere ben definiti... e logicamente facendone parte anche tu, li hai pure tu, ed è per questo che hai un'idea del corpo femminile ideale e di cosa ti interessa raggiungere.

Poi io ho parlato di aspirante transessuale... non di aspirante disforico...  una volta che diventi trans la tua disforia dovrebbe annullarsi...  in ogni caso purtroppo le autorità mediche planetarie non permettono che il DIG sia autodiagnosticato, è necessaria una diagnosi presso una psicologa e/o un psichiatra... altrimenti si può parlare solamente che di sospetta disforia di genere.

 

Ma le translesbiche che però devono ancora iniziare la transizione, cioè che secondo le mie definizioni non sono ancora trans ma hanno la disforia di genere... essendo fenotipicamente maschi, le altre lelle le definiscono comunque già delle lesbiche??  :D

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In realtà anche il dizionario dà, come definizione di transessuale, non quella di "donna col coso" o "uomo con la cosa", ma quella di persona che non si riconosce nel proprio sesso (e genere) di nascita  :D

 

Eva Robin's è una trans ma come anche Lynn Connway o tutte le altre che hanno fatto la vaginoplastica o anche quelle che devono ancora iniziare il tutto.

Maicol lo sa solo lui quello che è (a me sembra solo una macchietta idiota, in realtà, messo lì apposta in quanto tale), io penso che si potrebbe considerare comunque un transgender.

Però la definizione sia del vocabolario sia medica è quella, non di "donna con il birillo".

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ok sulla definizione del dizionario... ma quel che contesto io è che quelle definizioni non è corrispondono con la definizione di transessuale che ha la gente... ed è la gente che usa il termine "transessuale" nella nostre vite...

 

Per la gente Eva Robbin's è una trans non operata (con il birillino). La gente da ad Eva Robbin's il femminile.

Per la gente Maurizia Paradiso e Silvia Brugio sono delle trans operate (con la patatina). La gente da sia a Maurizia che a Silvia il femminile.

Per la gente Wladirmir luxuria è un trangender o una trans... non ha ben capito la gente chi sia Wladimir Luxuria perchè è la stessa Wlady ad usare un nome maschile (Wladimir ...insomma proprio come Putin che femmina non lo è) e a fare confusione dichiarandosi transgender (termine poco consociuto) e non semplicemente una trans. La gente con Wladimir usa spesso il femminile, ma qualche volta il maschile anche se Wlady ha il seno e veste sempre i panni femminili... creddo che sia così perchè la gente è un po' incasinata da questa definizione ambigua di transgender.

Per la gente Platinette aka Mauro è un gay che si traveste. La gente quando lo vede travestito gli da spesso il femminile, qualche volta anche da travestito di da il maschile (non è carino però comportarsi così), mentre quando è nei panni maschili gli da (giustamente) il maschile.

Per la gente Maicol Ci Piace del GF10 è un gay effeminato... hanno saputo da lui che vuole diventare donna... Maicol però per il momento veste sempre panni maschili. La gente gli da sempre il maschile  ...e probabilmente quando (e se) diventerà una trans grazie agli ormoni, le protesi mammarie e al laser che gli avrà tolto la barba, allora la gente li darà (giustissimamente) il femminile.

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Il fatto che alcuni portatori di DIG si richiudano in se stessi nella fase pre-trans non è strettamente correlato alla disforia di genere...

Io credo che più che 'chiusersi' il concetto sia quello di rifiutare la propria transessualità.

...i due elementi (l'idea che si ha di se stessi e il riconoscimento sociale), quando non coincidono si ha il DIG...

Il problema è che non sono due, ma tre: l'identità di genere, l'autopercezione del proprio corpo, la percezione che la società ha di te. Tu puoi avere una disforia di genere anche quando solo due di questi elementi non coincidono. Io ho compreso che per te è molto più importante l'accettazione del mondo rispetto alla percezione del proprio corpo, ma ti prego di credere che questo non è vero per tutti :D.

Anche a me non piacciono le etichette, ma credo che per capirsi sia necessario usare qualche termine, sempre con la condizione di fondo che ogni individuo è diverso dall'altro. Un transgender è una persona che normalmente nel percorso di transizione si ferma prima della riassegnazione del sesso perché non ne sente la necessità, proprio perché gli basta raggiungere la condizione sociale. Per un transessuale il percorso corona con l'SRS, proprio perché le aspettative sono diverse.

...questo tuo discorso "Anche se domani mattina, rimanendo come sono, fossi vista da tutti come una donna al 100.000% non per questo starei meno male" è ipotetico e relativo visto che la nostra società ha dei canoni fenotipici di genere ben definiti... e logicamente facendone parte anche tu, li hai pure tu, ed è per questo che hai un'idea del corpo femminile ideale e di cosa ti interessa raggiungere.

No Sissy, non è né ipotetico né relativo, visto che vivo una buona parte della mia esistenza da donna e la cosa non mi fa stare 'bene', ma costituisce per me giusto un lieve sollievo ad un malessere continuo e persistente :D.

D'altro canto io non parlo in senso astratto o di cose sentite dire, ma (purtroppo) di quello che ho provato e continuo a provare sulla mia pelle.

Peraltro, per tornare forse più in topic, sono percezioni che avevo da bambina, ben prima che capissi concetti relativi ai canoni sociali ed al sesso delle persone. E dato che sono cresciuta in una normalissima e tranquilla famiglia di famiglia, in una città di probincia ed in un periodo in cui la società era molto attenta a non trasferire concetti direttamente o indirettamente connessi alla sfera sessuale (sono del '60), per me costituisce una implicita testimonianza di come i concetti relativi all'identità di genere non siano assolutamente legati al contesto ambientale. :lol:

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Ma le translesbiche che però devono ancora iniziare la transizione, cioè che secondo le mie definizioni non sono ancora trans ma hanno la disforia di genere... essendo fenotipicamente maschi, le altre lelle le definiscono comunque già delle lesbiche??   :D

 

Direi di sì, se una si considera donna e lesbica e la cosa è pure accertata a livello medico, perché non dovrei considerarla lesbica? Ci sono tanti motivi per cui una potrebbe non prendere gli ormoni.

Poi se entriamo nel discorso "relazioni" potrebbe essere più complicato, molte lesbiche potrebbero avere problemi con una trans non operata, ma finché siamo al livello di conoscenza non penso di aver diritto di sfatare la convinzione altrui.

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@Lum  ...beh ma è bello quando scrivi "non penso di aver diritto di sfatare la convinzione altrui"... però poni la questione solo al "livello di conoscienza", quindi fai capire che non è detto che una così verrebbe accettata nemmeno come lellamica, e a maggior ragione considerata una possibile partner...  comunque, sì la disforia di genere la accertano i medici... l'essere lesbica invece lo si può autocertificare... e da quando ho appreso da te non è necessario avere un corpo femminile, nemmeno in parte, per essere lella, ma è sufficiente avere una mente femminile e che naturalmente ti piacciano le donne.

La tua devo dire è una visione molto tollerante (ed è una bella cosa)  ...però forse (magari mi sbaglio) non tutte le lelle la pensano così.

 

@Sabrynna

secondo me sono interessantissimi due concetti che porti alla ribalta: "l'autopercezione del proprio corpo, la percezione che la società ha di te."  ...quando le due cose non coincidono, come ad esempio nella fatorexia, o anche nel caso di qualche transessuale (pensiamo al ftm di Boys don't cry che vedeva le sue mani grandi quando invece non lo erano)...  non si ha la disforia di genere, bensì di dismorfofobia... cioè la visione distorta del proprio corpo.  http://it.wikipedia.org/wiki/Dismorfofobia

In me la visione soggettiva e la visione oggettiva del mio corpo coincidono....  percui per me sono ugualmente importanti sia l'autopercezione che la percezione del mio corpo nella società, perchè in me sono la stessa cosa. Ho capito che una persona con la dismorfofobia, nel caso in cui si veda meglio di come è in realtà, sta anche bene... ma è un bene illusorio che prima o poi può finire... e dopo ci si trova a fare i conti con una realtà più difficile di quello che si pensava.

Secondo le tue definizoni allora io sono una transgender, perchè seppur sono fenotipicamente piuttosto femmina, ho i documenti femminili, non ho più le gonadi sessuali maschili, ma ho il pene, e per il momento stò bene così, e questo non è sufficiente per fare di me una transessuale in quanto non desidero fortemente una SRS (ma se mi facessero, con la bacchetta magica, una patatina veramente funzionate, penso proprio che me la farei)... mentre te, che non hai iniziato ancora la transizione, sei invece una transessuale questo perchè desideri fortemente la SRS. Guarda, per me personalmente non ci sono problemi... se vuoi io sono transgender e tu la transessuale... tanto alla fine rimango sempre trans... però ho paura che spiegare queste cose alla gente comune li si incasina di brutto.

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@Lum  La tua devo dire è una visione molto tollerante (ed è una bella cosa)  ...però forse (magari mi sbaglio) non tutte le lelle la pensano così.

 

Mah, non capisco il senso delle tue perplessità. Cosa centra il lesbismo, o l'omosessualità? Una volta che di una persona accetti il genere di elezione e non quello di nascita, poi attribuire l'orientamento sessuale è conseguente. Sei una ragazza mtf pre-t? Sei una ragazza, allora. E se ti piacciono altre ragazze, sei lesbica, se no sarai etero, o bisex...

 

Mi spiego? Credo che il punto sia accettare o meno la disforia di genere. E paradossalmente rispetto a quanto dicevi tu, mi sembra che un esponente lgb possa farlo con più facilità di un etero.

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Una volta che di una persona accetti il genere di elezione e non quello di nascita, poi attribuire l'orientamento sessuale è conseguente. Sei una ragazza mtf pre-t? Sei una ragazza, allora.

...ma è proprio questo il punto della discordia...  accetto il genere di elezione di un/a pre-trans??? ...quà sul web sì al 100%, rispetto il sentirsi diversi da ciò che si è e mi comporto di conseguenza... però nella vita reale invece mi troverei in imbarazzo a dare del femminile a un maschio vestito da maschio, seppur esso si sente femmina... mentre nel caso mi trovo di fronte ad una travestita (come mi è capitato tante volte) no, gli do sempre il femminile (anzi pure femminilizzo il termine travestito perchè non mi sembra carina come definizione) e mi troverei, anzi, in disagio ad usare il maschile. Però una mtf pre-t per me non è ancora una ragazza... e non la considero tale, non per cattiveria, ma per gli stessi motivi per cui magari voi non la considereste come una possibile partner e nemeno una possibile lellamica.

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Non riesco a capacitarmi della tua visione delle cose, scusa. Mi rendo conto che è coerente con la tua visione iper-fluida (a essere generosi) di identità di genere, orientamento sessuale, apparenza esteriore, ma non ci riesco lo stesso e non penso di riuscire a trovare un punto di incontro. Per questo e per il fatto che si è parecchio off topic, io penso di chiuderla qui.

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@sissy

 

"meglio un bel gay efebico che una trans non credibile".

sono frasi assurde. se il gay è efebico è un gay efebico, buon per lui

se è una trans con sembianze da uomo efebico, credo che sia giusto, se lei vuole, darle il femminile

 

non mi definisco un aspirante transessuale. mi definisco transgender. punto.

 

tu parli di gay che non accettando la propria omosessualità hanno dovuto vedersi donne etero. non sono d'accordo. questa gente viene bloccata dagli psichiatri.

 

parli di capelli lunghi o corti...ma siamo ancora a sti livelli? maschietto corto e donnina lungo? mah

 

ci sono trans "insospettabili"...e allora? sembra quasi ti dia fastidio! "non era mai stata una trav con un minimo di serieta' " ma che diciiii

 

gonna, trucco, orecchini...evvai con gli stereotipi. quindi mia zia non sarebbe donna.

 

ci mancherebbe che giudichi gli altri....ma è come se ostenti tutto...la perizia, gli interventi...li hai fatti per stare bene tu...non per altri motivi.

 

"per il popolo sembra una trans"...sempre gli altri tra i piedi.. sai quanta gente periziata non transiziona??

 

 

per il discorso lelle..alcune lesbiche stanno con ragazze trans...ma anche se non le volessero...cio' non significa che non siano translesbiche.

 

e ben venga che luxuria diffonda il termine transgender!!!

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però nella vita reale invece mi troverei in imbarazzo a dare del femminile a un maschio vestito da maschio, seppur esso si sente femmina... mentre nel caso mi trovo di fronte ad una travestita (come mi è capitato tante volte) no, gli do sempre il femminile (anzi pure femminilizzo il termine travestito perché non mi sembra carina come definizione) e mi troverei, anzi, in disagio ad usare il maschile.

 

 

Concordo:  come si fa ad apostrofare al femminile un uomo, anche se questo si sente donna ed è effemminato?

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Se te lo chiede... :D

 

Io credo che serva una certa dose di empatia verso gli altri, ma è possibile percepire appieno la "natura" degli altri.

Non parlo di effeminatezza esteriore, ma di femminilità interiore. Nè parlo della mascolinità modello camionista, ma di altro, qualcosa che emerge palesemente se l'altr* si comporta in maniera naturale.

Ovvio, non capita di capirlo al primo sguardo, ma in genere quando frequenti una persona, se non sei il tipo di persona che pensa solo a sè stessa di certe cose te ne accorgi inconsciamente.

 

Comunque è una questione di cortesia... anche perchè non si sta parlando del camionista peloso in canottierazza che ti chiede di chiamarlo al femminile, ovvio che se uno inizia a farsi chiamare al femminile vuol dire che inizia a essere anche in procinto di transizionare.

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