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Roberto Bolle: coming out? Lo fai se lo vuoi


wintage

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L'unica cosa che leggo é che tu hai scritto un intervento linkando una rivista diversa da quella in questione. Una rivista con una intervista che non c'entra nulla con il suo coming out.

 

Sticazzi! E' vero, quella che ho trovato io è su Officiel Homme, mentre l'intervista "scottante" è su Numéro Homme (cacchio sono pure datate dello stesso periodo)... a sto punto faccio marcia indietro su tutto quello che ho scritto nell'altro topic e riparto da zero ._______.

Rimane il fatto che mi piacerebbe comunque leggere l'intervista nella sua interezza visto che in effetti gli scampoli riportati sono molto ambigui. L'unica parte che potrebbe essere interpretata come ammissione di omosessualità è:

«Assumez-vous pleinement votre homosexualité?» lui demandait le journaliste. «Le catholicisme est encore largement répandu et pratiqué en Italie. Ce n'est pas quelque chose que je crie sous les toits.»

Che francamente è un modo un po' strano di rispondere, visto che la domanda è "grossa come una casa"... potrebbe benissimo trattarsi di un collage post-intervista.

Tutte le cose che dice dopo invece sono assolutamente neutre, sono solo opinioni sulla famiglia e sul matrimonio gay  che prese da sole sono, appunto, semplici opinioni.

 

Avevo già risposto ma mi é sparita la spiegazione... uffa :afraid::devil:

 

Quella domanda "assumez vous votre homosexualité" non leggerla tanto come un "accetti la tua omosessualità" In realtà il significato piu esatto é un qualcosa che suona "vivi coscientemente, apertamente la tua omosessualita?"

Assumer in francese significa assumersi la responsabilità in modo chiaro, netto diretto di qualcosa che si dice/ si fa / si é.

 

La risposta "non lo grido ai 4 venti" é quindi una risposta ssolutamente in linea.

 

Anche io avevo letto prima la versione tradotta in italiano con "accettare". Ma leggendo il testo in francese la sfumatura originale é in realtà un po' diversa.

 

 

 

Ecco Wintage, se la metti sul piano pubblico, di un Bolle che fa un errore e poi cerca di divincolarsi, mi trovi d'accordo. Ma se la metti sul piano personale, permetti che mi incazzi un pochino?? Mi vieni a dire che le mie scelte sono ipocrite e dimostrano un atteggiamento verso la vita da falso. Innanzitutto, perche non rispettare le posizioni differenti dalle proprie?? Io non ho preso posizioni diciamo pure indelicate, verso i tuoi confronti, solo perche la pensi diversamente da me.

tu non conosci la mia situazione, io non conosco la tua. Dire che io facco male o tu fai male, cosi, a priori, basandoci solo sulle nostre idee (che spesso pontifichiamo a legge) è unpo tropo riduttivo, non credi?

Dire che io non sia sereno (mi pare non l'abbia detto tu) che viva male la mia sessualita, solo perche non sparo ai quattro venti la mia omosessualita, anche quando le situazioni  sociali lo "imporrebbero" (ognuno di noi deve essere in grado di gestirsi le situazioni sociali, senza per questo divincolarsi penosamente, secondo me non ci sono situazioni sociali ch impongono qualcosa, a meno che non mi si punti un mitra contro), dicevo, non credo sia molto carino.

 

Ecco se la mettiamo in una questione di opinioni contrastanti, va bene. Ma dire che la mi aposizione è sbagiata, questo non va bene. Senno i veri discriminanti siete voi.

 

 

La pensiamo diversamente. Quindi é inevitabile che io consideri che la tua posizione sia sbagliata e la mia sia giusta...

 

Hai ragione non dovevo esprimermi in modo esplicito sulla tua vita. Non é quello che intendevo. Non voglio sostenere nulla su come tu viva. perché non ti conosco.

Ma rimane il fatto che per me é incomprensibile che un omosessuale "moderno" come diceva Isher, possa sottrarsi alla verità in nome della riservatezza. Poi ripeto nulla ti obbliga a comportarti come dico io. L'ho già scritto che si tratta di questioni che ognuno regola per se. Ma non é tanto il comportamento che giudico sbagliato, perche lo considero un comportamento comprensibilissimo. Cio che giudico irricevibile é la motivazione.

La motivazione della "riservatezza", non ha nessun senso logico. Perché é una spiegazione che si basa sul presupposto che esistano regole diverse a seconda se si sia gay o etero. Non esiste nessun eterosessuale al mondo che celi per riservatezza il proprio orientamento. Perché non si celé un bel niente. Quindi la riservatezza é solo una finzione.

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Non farò outing sul fidanzato di Bolle, ma c'è e dice tranquillamente

di esserlo...è evidente che Bolle si è lasciato andare ed ha pure spiegato

perchè è "necessario" per lui il doppio standard ( in Italia c'è il Vaticano )

 

Ahlborn...se tu avessi i nonni morti in campo di concentramento, o gli zii

o dei cugini, più magari un prozio che è tornato vivo, ma traumatizzato

e tu magari lo hai conosciuto da bambino, oltre la mamma o il babbo salvi ma

rimasti senza uno o entrambi i genitori, ti faresti difendere da un non ebreo pur

essendo ebreo?

 

Questa è la situazione "fortunata" di una famiglia ebrea...

 

Voi scambiate le forme borghesi per una garanzia di rispettabilità.

Come se non ci fosse un modo borghese per essere omofobi... :afraid:

Vi assicuro che le cose non funzionano in questo modo.

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Off topic.

 

Come mai non c'è un'opzione "cancella messaggio"? Ho fatto un doppio post, volevo cancellarlo, ma posso solo modificarlo.

 

Grazie.

 

Non c'è perché in passato abbiamo avuto problemi con utenti che hanno cancellato *tutti* i loro messaggi rendendo illeggibili i topic.

Se ti ricapita, modifica il primo post e nel secondo scrivici "da cancellare", così poi il mod provvede a tutto.

 

Anche questo post è ovviamente da cancellare  :afraid:

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Non farò outing sul fidanzato di Bolle, ma c'è e dice tranquillamente

di esserlo...è evidente che Bolle si è lasciato andare ed ha pure spiegato

perchè è "necessario" per lui il doppio standard ( in Italia c'è il Vaticano )

 

Se è quello con cui si è fatto paparazzare a Pantelleria per "Chi", dicono che a Napoli lo sappiano tutti e che non si "nascondano" per niente. Però continua a sfuggirmi il concetto di "riservatezza" di Bolle: dov'è la riservatezza se ti fai fotografare col fidanzato per un giornale di gossip? E non ditemi che il servizio non era concordato: le fotografie erano troppo perfette e le pose troppo studiate. Probabilmente è così che Bolle intendeva e intende il CO. "Mi sono fatto fotografare con il mio fidanzato, che volete di più da me?"

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La riservatezza è una scusa...secondo me.

 

In effetti a me pare che non si tuteli tanto la riservatezza ma

si accetti il fatto che la dimensione omosessuale debba rimanere

un fatto privato, nel senso di : privo di una dimensione pubblica

rivendicativa ( il chè è implicito al CO di un personaggio pubblico )

 

riservatezza= non rivendicativo, non politico.

 

Ovviamente cercando di ragionare secondo gli schemi cattolici

dell'ipocrisia sul "pubblico scandalo" ( vedi anche il caso Boffo )

 

Il punto è che Bolle secondo me avrebbe potuto superare

questa impostazione a costi personali limitatissimi.

 

Poi certo...in Italia si fa prima a fare il conto di chi ha fatto

il CO : Leo Gullotta, Paolo Poli e poi?

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O DIO MIO! COSA MAI AVRO DETTO DI COSI GRAVE O OFFENSIVO VERSO GLI EBREI.

Chissa quale concetto astratto c'è nel tuo discorso da non poter essere da me capito. Chissa quale discorso stupido si cela dietro il mio pensiero. E quale grande confusione ho. Tu invece si che hai le idee chiare sulla vita, sui rapporti sociali, su tutto.

O chissa quanto sei una mente piccola tu che non riesci a capire il senso dei miei esempi e fai l'indignato di fronte a un semplice esempio che certo non aveva lo scopo di offendere nessuno, ma solo quello di esporre un situazione che potesse far capire le mie posizioni.

 

 

Va bene, adesso ho capito qual è la retorica che adoperi nelle tue risposte.

Tu, invece di rispondere a tono e sinceramente, accusi chi ti ha fatto una qualunque osservazione

di sentirsi migliore, più intelligente, più "tutto", di te, salvo poi dirgli che ha una mente in realtà piccola

e non capisce nulla. La tua è una tattica difensivo/aggressiva perché non hai argomenti con i quali sostenere seriamente

«le tue posizioni».

 

Per il resto, e per tornare al tema del topic: la risposta di Bolle a quella domanda

(che è la domanda che la contemporaneità rivolge agli omosessuali: vi assumete pienamente?)

è una risposta terribilmente italiana. Ma di un'Italia che comincia ad essere

minoritaria, forse anche in italia, di sicuro nel contesto internazionale.

Inoltre, e soprattutto, poiché quella è la domanda che la contemporaneità, che gli eterosessuali,

che la parte più evoluta della popolazione, rivolgono alle persone omosessuali ("venite fuori, ragazzi"),

è una risposta perdente, inadeguata, alla lunga insostenibile.

 

 

Poi certo...in Italia si fa prima a fare il conto di chi ha fatto

il CO : Leo Gullotta, Paolo Poli e poi?

 

 

Io vado ancora oltre. E mi rifaccio al post di THX, che rendo ancora più esplicito:

dopo i 40 anni tutti sanno che sei omosessuale, anche se non ti sei mai dichiarato.

E 40 anni a dire veramente tanto. Questo significa che è il concetto di CO che sta mutando.

Il CO ormai è esercitato dalla collettività.

Per questo è patetico ostinarsi a non farlo.

Sono gli altri che ti hanno già riconosciuto come gay e che ti chiedono...«di assumerti pienamente».

Alla lunga questa diventerà una richiesta di etica sociale e chi si sottrarrà

sarà considerato trascurabile, come soggetto sociale,

e sarà o biasimato o compatito.

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Ricordo a Bolle che quello della danza non è mai stato un ambiente etero, ma anzi assolutamente gay. Stranamente i ballerini più famosi risultano spesso etero, ma secondo la mia personale teoria è perchè i ballerini etero sono più inquadrati sulla carriera mentre i ballerini gay sono cattivi, superficiali e competitivi e passano il tempo a strapparsi le calzamaglie a vicenda dietro le quinte.

Non penso che nessuno si scandalizzerebbe se un grande etoile facesse coming out, ma se vuole mantenere la questione riservata allora nessuno gliene può fare una colpa.

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Dunque dunque...se Roberto Bolle non avesse fatto quell'intervista per il giornale francese si potrebbe dire che non sarebbe il caso di parlare della sua presunta omosessualità proprio perchè solamente presunta!! D'altro canto.....le affermazioni che ha fatto fanno intendere poco poco che etero non è, altrimenti avrebbe detto "non sono gay", punto!!! :afraid:

Dopo aver letto dell'intervista per il giornale francese, invece, io direi a Bolle, con tutto il rispetto che posso avere per lui: un po' allocco sei....se non hai voglia di far sapere in giro che sei omosessuale....STAI UN PO' PIU' ATTENTO ALMENO!!! Altrimenti, poi, va a finire che, per smentire (che c'è da smentire non si sa a questo punto, visto che ha detto chiaramente "sono gay"!!! :devil:) dici un sacco di st...zate!!! :D

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Sono d'accordissimo con te Hitam, sul serio, lo penso anch'io questo!!! Quello che mi lascia perplessa è che lui ha prima detto chiaramente di essere gay (e non mi sembra che qualcuno glielo abbia strappato dalla bocca con le pinze o la violenza, lo ha detto di sua spontanea volontà, anche scherzando con chi gli ha fatto l'intervista!) per poi smentire in un secondo momento; tutto qui! Quello che mi chiedo è: davvero Bolle pensava che dalla Francia la notizia non sarebbe arrivata in Italia?!! Dico, è uno dei ballerini più conosciuti al mondo, era inevitabile che la notizia della sua omosessualità sarebbe arrivata in un decimo di secondo ovunque! O no?!  :afraid:

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La privacy fa parte dei diritti umani. Non vedo perchè una persona, anche se è omosessuale, deve dirlo a tutti. Se vuole, lo fa, sennò non cambia molto.

 

Citami un eterosessuale che nasconda per "diritto alla privacy" il proprio orientamento sessuale.

 

quando difendete la privacy sull'omosessualita, forse non ve ne rendete conto, ma difendete la cultura omofoba del doppio standard, del si fa ma non si dice; l'idea che i gay debbano stare chiusi in camera da letto.

 

Qua non si tratta del dovere di "dire a tutti che si é gay". Si tratta del fatto che palesemente si vuole celare una parte (enorme) della propria identità.

 

Per timore, per quieto viver, per disagio? OK

 

Per privacy? no, é una cazzata

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No, aspetta un attimo wintage, secondo me stai esasperando le cose!!! :eek:

Non sono una di quelle persone che pensa sia giusto "vivere nell'ombra", per me "si fa e si dice pure" (anche se ognuno lo fa e lo dice con i propri tempi, c'è chi è più forte, chi se la fa addosso per un motivo o per un altro e non mi va di giudicare nessuno!).

Questo PER ME! Bolle potrebbe pensarla diversamente da me e da te! Io parlavo in senso lato, ognuno ha il diritto di vivere come gli pare e piace e di dire o non dire quello che vuole (sono d'accordo sul fatto che se tutti riuscissero ad accettarsi completamente le cose cambiarebbero, ma questa è un'utopia!)...ma qui il discorso è un altro!! Il discorso è: o lo dici o non lo dici, ossia, coerenza ci vuole!! Bolle ha fatto, indubbiamente, una bella figura di m...a!!!

E la storia che qui in Italia per lui deve essere più diffile fare.....come lo vogliamo chiamare?! CC (coming country)?!...è una st...zata, perchè, come mi sembra abbia già detto qualcuno, lui è un ballerino internazionale, se non fa fortuna in Italia fa fortuna in tutto il resto del mondo!! E nemmeno penso sia vero che in Italia perderebbe consensi solo perchè è gay, se vogliamo dirla tutta! Vabbè che siamo un paese abbastanza omofobo..però, dai!!  :muro:

Per finire, penso anche che, se sei un personaggio pubblico....devi essere disposto a beccarti pure questo!!!  :gha:

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Perfettamente d'accordo.

 

Mica dico che Bolle deve fare obbligatoriamente coming out o peggio che deve per forza impegnarsi per le istanze politiche a tema gay. Potrebbe farlo. Purtroppo non lo fa.

 

Il punto che trovo fastidioso é quello della privacy, della riservatezza. Come se fare coming out fosse una violazione della privacy o una ostentazione (contrario di riservatezza). No. fare coming out é alla base un atto di onestà e di coerenza.

 

Non sostengo che il coming out sia da fare sempre in ogni caso e da parte di chiunque. Dipende dalle situazioni, dalle storie personali, dalle proprie forze, dalle proprie debolezze. Ognuno fa come vuole, e soprattutto come può.

Ma cio non toglie che fare il coming out sia meglio di non fare il coming out.

 

Su questo non ho dubbi e non transigo. Non fare il coming out significa mentire, agli altri e a se. Mentire puo essere comprensibili e in taluni casi anche necessario. Ma non ha niente a che vedere con l'essere riservati.

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La privacy fa parte dei diritti umani. Non vedo perchè una persona, anche se è omosessuale, deve dirlo a tutti. Se vuole, lo fa, sennò non cambia molto.

 

Citami un eterosessuale che nasconda per "diritto alla privacy" il proprio orientamento sessuale.

 

quando difendete la privacy sull'omosessualita, forse non ve ne rendete conto, ma difendete la cultura omofoba del doppio standard, del si fa ma non si dice; l'idea che i gay debbano stare chiusi in camera da letto.

 

Qua non si tratta del dovere di "dire a tutti che si é gay". Si tratta del fatto che palesemente si vuole celare una parte (enorme) della propria identità.

 

Per timore, per quieto viver, per disagio? OK

 

Per privacy? no, é una cazzata

 

Ma anche un eterosessuale ha la sua privacy! Per la società essere eterosessuali è standard, ecco i coming out eterosessuali non sono frequenti. La sessualità fa parte dei dati sensibili, vanno rispettati. La gente non può insinuare e condurre una persona a dire ciò che non vuole! Questo ragazzo è omo? Ha tutto il diritto di non dirlo! Non è questione di vergogna ma di privacy! Sono cose private, così come essere fidanzati, la propria religione... C'è gente che non vuole far sapere determinate cose, ha tutto il diritto di farlo!

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Questo ragazzo è omo? Ha tutto il diritto di non dirlo! Non è questione di vergogna ma di privacy! Sono cose private

 

Questa posizione non si discosta, nella sostanza, dal "si fa ma non si dice". E' un problema di "visibilità" e se non c'è visibilità, non esisti. E se non esisti, non puoi rivendicare nessun diritto, nessun pari trattamento. Semplicemente non esisti; non esisti per la società, non esisti per lo Stato. In pratica fai il gioco di chi vuole tenere gli omosessuali in un limbo, in uno stato di "non esistenza". Può sembrare comodo e conveniente per molti omosessuali, ma sul lungo percorso ha dei prezzi personali e sociali altissimi, che si riflettono sulla mancanza di serenità ed equilibrio, nell'impossibilità di vivere la propria affettività alla luce del sole, senza ricorrere a inganni e sotterfugi logoranti. Le energie richieste da un siffatto modo di vivere vanno a discapito della qualità della propria vita e, in ultimo, della realizzazione di se stessi.

 

A proposito della privacy (che, per inciso, nel mondo moderno praticamente non esiste), Isher aveva sintetizzato molto bene la questione: "un etero nasconderebbe l'amante in quanto amante, non in quanto donna".

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Perfettamente d'accordo.

 

Mica dico che Bolle deve fare obbligatoriamente coming out o peggio che deve per forza impegnarsi per le istanze politiche a tema gay. Potrebbe farlo. Purtroppo non lo fa.

 

Il punto che trovo fastidioso é quello della privacy, della riservatezza. Come se fare coming out fosse una violazione della privacy o una ostentazione (contrario di riservatezza). No. fare coming out é alla base un atto di onestà e di coerenza.

 

Non sono d'accordo...

La sessualità è qualcosa di molto intimo e si può decidere di viverla in maniera riservata, senza ostentazioni.

Messa come l'hai messa tu, pare che un gay per essere considerato una persona sincera debba gridare al mondo di essere omosessuale :muro:

Io non credo assolutamente che sia così..

 

Non tutti sentono il bisogno di ostentanre se stessi o la propria sessualità, alcuni vogliono semplicemente vivere tranquillamente e privatamente la propria vita e non credo che li si possa considerare bugiardi solo perchè non sentono la necessità di rivelarsi agli altri :eek:

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Scusami ma l'omosessualità non é solamente "qualcosa di molto intimo legato alla sessualità".

 

Questo puo essere solo se si considera che l'omosessualità si limiti ad essere una cosa che si fa in camera da letto. Ovvero che l'omosessualità sia analoga a una pratica sessuale come puo essere il bondage o la fellatio.

Non é cosi...  l'orientamento sessuale non é meramente una questione di atto sessuale. E' moltissimo altro. Se si nega la dinamica sociale, relazionale affettiva, ci si sta castrando.

Poi ripeto. Liberissimo chiunque di castrarsi.

Ma non chiamatela riservatezza.

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La sessualità è qualcosa di molto intimo e si può decidere di viverla in maniera riservata, senza ostentazioni.

 

Mah. secondo me, si fa molta confusione tra sessualità, affettività e orientamento sessuale. Se per sessualità s'intende il fatto di saltare da un letto all'altro, credo che la "privacy" valga per chiunque. Non credo infatti che a un eterosessuale piacerebbe andare a sbandierare ai quattro venti di andare a mignotte tutte le sere. Qui la "privacy" avrebbe la sua ragion d'essere.

 

Ma nel caso di una relazione, stabile e matura (tra persone adulte e indipendenti, s'intende, non tra ragazzini), come la mettiamo? Teniamo nascosto il nostro partner sotto il letto? Lo facciamo passare per l'"amico del cuore" (tra i pettegolezzi generali)? Non conosco nessun eterosessuale che nasconde la fidanzata o la moglie sotto il letto, o che fa il "misterioso" sulla donna che frequenta (a meno che non sia l'amante, magari sposata a sua volta).

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Io non parlo di "ostentare la propria sessualità"

ma solo di "non vergognarsi del proprio fidanzato".

 

Se sei single è facile non dire che sei gay,

ma se sei fidanzato è offensivo chiamarlo al femminile

e ridicolo chiamarlo "persona" sperando che nessuno se ne accorga.

 

Se vado a prostitute o in dark room,

la mia sessualità sarà certo privata;

ma se sono innamorato?

 

Altrimenti capita che magari mando in malora le relazioni

per evitarmi situazioni imbarazzanti...

 

E' un OT rispetto all'argomento principale...

(ma THX ha postato lo stesso :muro:)

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Scusate, ma non perdiamo di vista il punto. Si era acclarato che Bolle è gay, che ha un fidanzato il quale dichiara

tranquillamente di stare con Bolle, si era acclarato anche che Bolle ha fatto un CO all'estero (questo lo dico

soprattutto ai fringuelli che continuano a cinguettare che il CO si può benissimo non farlo: beh, Bolle è andato

un po' più avanti di voi). Quello che Bolle non vuol fare è assumere pienamente se stesso che da tutto

il contesto dell'intervista significa: non mi impegno come gay in prima persona, «mi faccio i cavoli miei» direbbero

alcuni di voi, insomma il suo concetto di riservatezza ha un significato ben preciso, già sintetizzato

da Hinzelmann:

 

 

riservatezza= non rivendicativo, non politico.

 

 

Questo si può sostenere che sia una scelta legittima. No non fare il CO come alcuni di voi si ostinano a dire,

no negare o nascondere la propria omosessualità. Come Don Abbondio (archetipo nazionale) Bolle «non ha il

coraggio» - c'è il Vaticano, la vecchia madre col mal di cuore, tante rogne che si possono evitare...

 

Dal punto di vista umano ed emotivo io non comprendo e non approvo affatto Bolle, nel senso che potrei capire

questa scelta da parte di un'altra tipologia di persona, o di che vive in una provincia ottusa e soffocante, non da parte di un

artista celebre, ricco e bravo professionalmente, e per questo continuo a biasimarlo.

 

A proposito di CO all'estero: va notato che è un'altra tipologia di CO, insufficiente beninteso, e ce ne sono altri

esempi, e che possiamo giudicare anche da un punto di vista come dire non accusatorio verso il gay in questione

ma critico nei confronti dell'omofobia pervasiva delle società. E probabilmente va anche rilevato che non è vero

che solo una provincia ottusa e soffocante può esercitare una funzione dolorosamente castrante su un individuo,

ma anche una Accademia, una Università, un ambiente colto e sofisticato. Il che è anche ovvio. Ma questo riconferma che l'unico

modo per uscire da questa situazione è considerare se stesso, la propria vita, il valore e il valore liberatorio di

certe scelte, la cosa più importante di tutto: in altri termini, il coraggio

uno «se lo deve dare», quello che Don Abbondio negava fosse possibile.

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Secondo me in certi ambienti apparentemente tolleranti e aperti, l'accettazione dell'omosessualità é legata all'idea della diversità quale eccentricità, unicità, eccellenza.

 

Il valore politico del coming out smonta questa visione.

 

L'omosessualità come tocco di originalità di una personalità eccezzionale cade nel momento della normalizzazione dell'omosessualità. Perché non c'é piu niente di eccezzionale nell'omosessualità.

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l'accettazione dell'omosessualità é legata all'idea della  ....  eccellenza.

 

Il valore politico del coming out smonta questa visione.

 

 

No, l'idea dell'eccellenza deve rimanere!  :muro:

 

A parte scherzi, è il concetto di accettazione che va smontato, sia per ragioni intrinseche, sia perché

significa mantenere in mano alle società omofobe lo strumento più forte, sia perché psicologicamente è

del tutto infruttuoso per una persona omosessuale e non se ne esce.

L'accettazione deve invece essere declinata solo e soltanto alla prima persona.

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Scusami ma l'omosessualità non é solamente "qualcosa di molto intimo legato alla sessualità".

 

Questo puo essere solo se si considera che l'omosessualità si limiti ad essere una cosa che si fa in camera da letto. Ovvero che l'omosessualità sia analoga a una pratica sessuale come puo essere il bondage o la fellatio.

Non é cosi...  l'orientamento sessuale non é meramente una questione di atto sessuale. E' moltissimo altro. Se si nega la dinamica sociale, relazionale affettiva, ci si sta castrando.

Poi ripeto. Liberissimo chiunque di castrarsi.

Ma non chiamatela riservatezza.

 

Non mi sono spiegato.

Sono d'accordo nel dire che siano cose diverse, ma se io ho un ragazzo fisso e faccio quindi parte di una coppia omosessuale posso comunque essere libero di tenermelo per me... perchè dovrei per forza ostentare la mia relazone con altri?

 

Ma è un discorso che vale anche in una coppia etero..

Se io stessi con una ragazza non è che andrei in giro a dire "Oh, sapete che sono fidanzato con una tipa?"

Quindi non vedo perchè dovrei invece necessariamente puntualizzare la mia omosessualità...

 

Diverso è se ci viene fatta una domanda diretta.. certo che se qualcuno ti chiede se sei omosessuale e tu dici no... be, si, allora in quel caso ti stai nascondendo...

Ma parliamoci chiaro; non tutti hanno una posizione social/lavorativa che ti permette di ammettere tranquillamente la tua omosessualità senza che ci possano essere dei riscontri non proprio positivi... la verità è questa è inutile negarlo...

 

Se ci sono omosessuali che "si nascondono" non è necessariamente per vergogna o per timidezza... a volte si tratta di non compromettere la propria carriera.

 

 

Nella nostra società nessuno ti chiede conferma di essere eterosessuale; l'eterosessualità è considerata la situazione standard... da qui deriva il "bisogno" si smentire tale situazione se si è omosessuale, facendo CO..

Ma se ci pensate bene questa è già di per se una discriminazione che ci autoinfliggiamo; perchè dobbiamo autoimporci l'obbligo di dire al mondo che siamo diversi?

 

Non fraintendete, non sono contro i CO... semplicemente credo che sia sbagliato sentirsi in obbligo di fare CO per potersi considerare sinceri o per convincere il mondo che non ci vergognamo..

Non so voi, ma io parto dal presupposto che non devo dimostrare e non devo convincere niente e nessuno se non me stesso

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Non nego che ci sia bisono in certi casi di difendersi o di tutelarsi. Anzi dirò,pure io, in certi frangenti glisso , in certi casi mento anche io. Mica sto dicendo che sono il portabandiera dell'omosessualità in ogni frangente. Anzi,  mi é capitato un paio di  volte, mi son trovato per lavoro un cliente che fa qualche battuta omofoba perché la considera un modo di rendersi "simpatico", e ho finto e mentito. E la cosa mi fa francamente schifo. Ma non penso che avrei potuto fare altrimenti.

 

Quello non ritengo possibile é dire "ho un ragazzo e me lo tengo per me". Non é vero. Non puoi farlo. O sei out o menti. Non é vero che ti fai semplicemente i cazzi tuoi.

 

 

PS

Se uno ti chiede "sei omosessuale?" rispondere no é ridicolo. Se te lo chiede é perché già lo sa.

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Se io stessi con una ragazza non è che andrei in giro a dire "Oh, sapete che sono fidanzato con una tipa?"

 

Trovami una fidanzata che ti permetta di non dire a tutti che siete fidanzati e poi ne riparliamo!

 

Ma avete idea di perché si facevano e si fanno ancora le feste di fidanzamento?

 

Il fidanzamento è un impegno che si prende di fronte a tutti, famiglia e amici!

 

Scusate l'OT.

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posto solo ora in questo topic perche' per problemi di permessi non riuscivo a postarci ieri. Che dire. sono allibita dalla quantita' di boiate che ancora escono fuori dalla bocca degli omosessuali italiani... e no non mi riferisco a Roberto Bolle che conosco vagamente solo di nome, ma alle cose che ho letto qui, tra utenti del forum.

Ancora a dire che la sessualita' e' una cosa privata e non va ostentata? NEWSFLASH: gli etero ostentano la propria sessualita' ogni minuto della loro vita. e con questo non intendo che scopano davanti a tutti ma, in risposta a Silver Reflex:

se hanno una ragazza non si fanno problemi a infilarlo in conversazione, della serie "la mia ragazza dice questo", "sono andato a fare la spesa con la mia ragazza"

se vogliono fare commenti su qualcuno che passa per strada lo fanno senza problemi, perche' SANNO CHE E' UN LORO DIRITTO

 

Il gay per contro cosa si fa? Pippe mentali. Convinto che parlare di privacy sia una buona motivazione per la sua codardia, dice "mica gli etero vengono da te e ti dicono "ciao sono etero"", gli etero non lo fanno perche' A QUESTO MONDO TUTTI SONO ETERO FINO A PROVA CONTRARIA. Gli etero non hanno bisogno di presentarsi come etero. Il gay deve dire che e' gay perche' fin quando non lo dice, il mondo presume che lui sia etero.

 

Queste sono piccole grandi verita' e ancora nel 2009 c'e' gente che le nega e si nasconde dietro al dito che la sessualita' e' una cosa privata. Allora se intendete le vostre pratiche sessuali preferite a letto o la frequenza con cui fate sesso sono d'accordo; faccio a meno di sapere dettagli cosi' intimi anche dei miei piu' cari amici. Ma l'orientamento sessuale NON FA PARTE DI QUESTI DETTAGLI E NON E' PRIVATO.

E' una parte di voi, e di come vivete.

 

Se non riuscite a dire che siete gay almeno ammettete che e' per paura che non lo dite.

Non tirate in ballo scusanti quali la privacy, l'intimita', Babbo Natale, oddio ho lasciato il gatto sul fuoco aspetta che mi si scuoce la pasta!

 

Tutte cose gia' dette in maniera abbondantemente piu' pacata e saggia da wintage, Isher, Almadel, THX, e compagnia bella quindi lasciatemi fare per una volta quella che non bada alla forma ma solo al contenuto e lasciate che vi esprima tutto il mio disgusto. Quando leggo di affermazioni pusillanimi come le vostre mi viene il desiderio che se mai introdurranno diritti gay in Italia questi saranno selettivi, e che quelli che si sono difesi dietro al dito mignolo della privacy non avranno diritto a un bel niente perche' sono stati ben nascosti dietro al loro dito mignolo mentre tutti gli altri si facevano il culo per farsi notare.

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:muro::asd::eek::gha:;) ;) per sweet.

 

Che poi vorrei chiedere... A chi ritiene che il CO sia una questione di riservatezza e intimità... delle rivendicazioni politiche e civili dei movimenti che ne pensate? Vi interessano? Non in teoria, intendo proprio a voi per la vostra vita...

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