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Outing di Boffo (direttore di Avvenire) per "salvare" Berlusconi


G77

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La risposta scomposta di Boffo potrebbe avere delle ragioni:

 

Dopo la solidarietà dovuta delle prime ore, sta cominciando ad emergere una fortissima pressione perché Boffo lasci, sia da parte del Vaticano, sia da parte dei vescovi un tempo a lui molto vicini, quelli che facevano riferimento al cardinale Camillo Ruini. Sia pure con le rotondità del linguaggio curiale, nella sostanza risultano insolitamente aspre le osservazioni avanzate dal direttore dell’Osservatore romano Giovanni Maria Vian che in un’intervista al Corriere della Sera ha rivendicato di non aver scritto nulla sulle vicende private di Berlusconi, rimproverando oltretutto ad Avvenire qualche «scelta imprudente». Ancora più esplicito monsignor Domenico Mogavero, il “ministro della Giustizia” della Cei: Boffo dovrebbe valutare le dimissioni «non certo per ammissione di colpa» ma per il «bene della Chiesa e del giornale». Una richiesta condita di espressioni come questa: «Se Boffo accettasse anche di passare per un disgraziato pur di non nuocere alla causa del giornale, farebbe la cosa giusta». Ma in serata è trapelata la notizia di una telefonata di solidarietà del segretario di Stato Tarcisio Bertone.

 

Le sempre più esplicite pressioni sul direttore di Avvenire corrispondono ad una forte (e riservatissima) dialettica già da tempo in corso tra il Vaticano e Cei per il primato sulla politica italiana, che - regnante Ruini - era nelle mani esclusive della Conferenza episcopale. L’inizio della svolta il 25 marzo del 2007: il segretario di Stato Tarcisio Bertone, in occasione dell’insediamento del nuovo presidente della Cei, Angelo Bagnasco, gli invia un testo molto esplicito in cui sostiene: in merito ai «rapporti con le istituzioni politiche», «assicuro sin d’ora a vostra Eccellenza la cordiale collaborazione e la rispettosa guida della Santa Sede, nonché mia personale». Come dire: ora della politica italiana, si occupa il Vaticano. Una delle ultime postazioni di resistenza della precedente “gestione” era proprio Avvenire e dunque nei prossimi giorni il conflitto non sembra destinato a spegnersi.

 

fonte: La Stampa  http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200909articoli/46864girata.asp  

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Esattamente. Tra l'altro proprio ieri Messori in un suo commento pubblicato sul Corriere della Sera ha scritto: "giungevano voci su una compari­zione davanti a un giudice di «Boffo dottor Dino, da Asolo» per una storia omosessua­le", scritto così, senza ulteriori precisazioni, così magari qualcuno pensa pure che si possa finire davanti a un giudice per omosessualità... :sisi:

 

Fonte: Corriere della Sera

 

Segnalo anche un buon pensiero trovato sull'Espresso: http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/09/03/pari-e-patta-o-no/

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si si concordo...la questione non era se Boffo era un molestatore o no..ma se era un omosessuale

 

l'altro giorno ne parlavamo in famiglia (che non sa di me) e io dicevo che era una cosa scandalosa e che doveva dimettersi e mio padre mi fa, dopo aver ribadito che a queste storie ci credeva poco: "non pensavo che avessi tutta questa avversità contro gli omosessuali"...io me lo guardo e gli dico "ma sti cavoli se è omosessuale o no...qui abbiamo il direttore del quotidiano cattolico piu importante di italia, il quotidiano della CEI che è stato condannato per molestie sessuali ma nessuno se ne frega...il punto è se è omosessuaole o no...anzi se lo è la cosa è ancora piu grave dato che allora sarebbe un grandissimo ipocrita"  e mio padre mi dice "va be sei esagerato xo"

 

 

bah

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beh insomma, visti gli attacchi dello stesso boffo nei confronti degli omosessuali se fosse rimasto lì sarebbe stato un gesto di grande ipocrisia...

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beh insomma, visti gli attacchi dello stesso boffo nei confronti degli omosessuali se fosse rimasto lì sarebbe stato un gesto di grande ipocrisia...

 

si ma il problema é che nessuno fa questo ragionamento.... Nessuno se la prende per la propaganda omofoba di avvenire.

 

Fan tutti il discorso omosessuale = immorale pervertito. Anche quelli che difendono Boffo...

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Fan tutti il discorso omosessuale = immorale pervertito. Anche quelli che difendono Boffo...

 

Gli si è semplicemente ritorta contro la campagna denigratoria e diffamatoria ai danni degli omosessuali che ha portato avanti per anni su Avvenire. Se avesse contribuito, a suo tempo, a creare un clima di accettazione e inclusione degli omosessuali, forse non sarebbe stato vittima della stessa omofobia che ha coltivato d'amore e d'accordo con la destra, la quale, alla prima occasione, lo ha tradito come Giuda.

 

Da questo lato, gli sta solo bene. Ora capirà cosa significa e avrà tutto il tempo per riflettere sul male che ha fatto agli altri e... a se stesso.

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A leggere le sue dichiarazioni Il Giornale, Libero e Il Tempo

sarebbero un "opaco gruppo di potere laicista"

 

http://www.avvenire.it/Cronaca/boffo+dimissioni_200909031239587930000.htm

 

 

La verità è che laici e  gay di questa storia sono stati spettatori....

 

 

La Stampa ipotizza invece l'intervento di Ratzinger:

http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=196&ID_articolo=482&ID_sezione=&sezione=

 

In ogni caso ad occhio e croce direi che, ancora una volta, Berlusconi ne esca da vincitore...

certamente la sua battaglia non era la nostra

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Gli si è semplicemente ritorta contro la campagna denigratoria e diffamatoria ai danni degli omosessuali che ha portato avanti per anni su Avvenire. Se avesse contribuito, a suo tempo, a creare un clima di accettazione e inclusione degli omosessuali, forse non sarebbe stato vittima della stessa omofobia che ha coltivato d'amore e d'accordo con la destra, la quale, alla prima occasione, lo ha tradito come Giuda.

 

Da questo lato, gli sta solo bene. Ora capirà cosa significa e avrà tutto il tempo per riflettere sul male che ha fatto agli altri e... a se stesso.

 

Guarda mica difendo boffo...

 

Mi limito ad osservare sconcertato che in tutta la vicenda l'essere indicato come omosoessuale é considerato da tutti come una orribile infamia...

Sia chi attacca boffo

sia chi lo difende. Anzi, forse soprattrutto chi lo difende..

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Mi limito ad osservare sconcertato che in tutta la vicenda l'essere indicato come omosoessuale é considerato da tutti come una orribile infamia...

 

Infatti lui ha contribuito non poco a bollare l'omosessualità come "una orribile infamia"... Se è finito vittima del suo stesso accanimento contro gli omosessuali, pianga se stesso.

 

Quanto al fatto che sia "caduta" la sua testa, non dimentichiamo che è ben poca cosa rispetto alla minaccia che vengano a galla gli altarini di alti prelati in odore di omosessualità largamente praticata. Oggettivamente quello che hanno fatto a Boffo è un "omicidio virtuale" di stampo mafioso.

 

Sono convinto che d'ora in poi le gerarchie vaticane attenueranno i toni sul tema dell'omosessualtià. Sanno che nessuno di loro è più al sicuro.

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I gay non hanno l'esclusiva dell'outing: mi pare ovvio. Però l'esclusiva di essere outed ce l'hanno

 

1. gli omosessuali velati

2. che usano la loro posizione politica o la loro influenza per contrastare i diritti glbt e per esprimere omofobia.

 

Boffo rientra pienamente in questa collocazione. Indubbiamente è stato outed con il linguaggio e dei sottintesi che

sono propri del Giornale, ma questo è altrettanto ovvio; non si può chiedere al Giornale di fare outing e di farlo con

la visione dell'omosessualità di un gruppo militante glbt.

 

Il comunicato di Arcigay sopra linkato è sintomo di confusione mentale.

Sono d'accordo con THX che per il Vaticano questo è un grosso insuccesso.

 

Sta ai gay adesso usare questo outing con il tono e il linguaggio giusti. Se invece si macerano domandandosi se tutto ciò

può giovare o no a Berlusconi, se bisogna esprimere solidarietà a Boffo, o cose del genere, beh allora sono senza speranza...

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