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Vivere (un po') nel rimpianto


vanEyck

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Sono nato e cresciuto in Abruzzo, come ho scritto forse nel mio post di presentazione. 

A 19 anni, una volta finite le superiori, riesco a trovare un lavoretto a Roma grazie a un amico e mi ci trasferisco. Era il 1998, e ovviamente era pure un pretesto per scoprire la vita gay della città e sperimentare la mia sessualità senza pregiudizi, cosa che fino a quel momento non avevo fatto.

All'inizio, Roma mi ha fatto paura, a me che venivo dalla sperduta Avezzano, ma ho provato anche una grande eccitazione per questo nuovo inizio nella mia vita. Ho deciso di uscire nei club gay e nei bar frequentati dalla comunità LGBT+ (all'epoca non si chiamava così, però) e ho conosciuto molte persone interessanti e di mentalità aperta.

Ho sperimentato molte cose nuove, dalle prime relazioni intime alle notti passate a ballare con gli amici fino all'alba. Ero felice di finalmente essere me stesso e di sentirsi accettato in questa nuova comunità.

Non tutto è stato facile, però. Ho incontrato alcune persone che non mi hanno trattato veramente male, e mi sono sentito insicuro e vulnerabile. Tuttavia, queste brutte esperienze mi hanno spinto a cercare di rendere il mondo un posto migliore per le persone della mia comunità e quindi ho cominciato a frequentare il Mieli.

Fra il 1999 e il 2003 sono stato molto presente nell'attivismo romano. Ho partecipato a manifestazioni e dibattiti, ho aiutato a organizzare eventi e ho fatto amicizia (e sesso) con tante persone interessantissime. Ovviamente il world pride del 2000 è stato il momento più bello di tutti, un vertice. 

Purtroppo, ho dovuto lasciare Roma nel 2003, quasi all'improvviso e questo mi ha lasciato un enorme rimpianto.

Sono dovuto tornare nel mio paese natale perché improvvisamente ho perso il lavoro e nella mia famiglia c'è stato un grave lutto. Pensavo sarebbe durato pochi mesi il ritorno e che sarei presto tornato presto a Roma e invece le cose sono andate piuttosto male. 

Non sto a ripetervi tutta la storia, che forse ho anche già raccontato qui sul forum.

Invece di tornare a Roma, ho deciso di trasferirmi in Belgio, prima a Utrecht e poi a Bruges, per motivi di lavoro e questo ha cambiato completamente la mia vita. 

Anche se mi sono adattato prestissimo alla mia nuova vita in Belgio, mi è sempre mancata molto la bellezza e l'energia di Roma. Rimpiango quegli anni spensierati, il sesso che ho fatto, la gente che ho conosciuto, la vita che ho vissuto partecipando alle iniziative del Mieli e alle manifestazioni...

In Belgio, nonostante fossi ancora giovane, non era uguale. Lavoravo tantissimo e per quasi 10 anni non ho quasi avuto una vita. Ora ho 44 anni e mi ritrovo ancora a vivere nel rimpianto di quei pochi anni che ho vissuto a Roma.

Scusate lo sfogo, ma volevo sapere se anche voi, specie i miei coetanei o quasi, avete esperienze simili.

Scusate anche il mio italiano zoppicante, è tantisismo che non scrivevo un testo così lungo. 

 

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Un po' tutti, chi più, chi meno, abbiamo dei rimpianti.

Forse però tu idealizzi un momento della tua vita più spensierato rispetto a quanto avvenne dopo? Eri un pischello e sicuramento con meno responsabilità e pensieri.

Anche io ho vissuto in Belgio, nelle Fiandre, e so bene cosa vuol dire avere ritmi di lavoro serrati e al limite dell'umano: relazioni inesistenti (di qualsiasi tipo) e tempo libero col pensiero fisso del lavoro. Immagino quindi che per te il ricordo degli anni romani diventi ancor più bello se paragonato a quanto avvenne dopo,.

 

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Ora vivi sempre in Belgio?

10 hours ago, vanEyck said:

Sono nato e cresciuto in Abruzzo, come ho scritto forse nel mio post di presentazione. 

A 19 anni, una volta finite le superiori, riesco a trovare un lavoretto a Roma grazie a un amico e mi ci trasferisco. Era il 1998, e ovviamente era pure un pretesto per scoprire la vita gay della città e sperimentare la mia sessualità senza pregiudizi, cosa che fino a quel momento non avevo fatto.

All'inizio, Roma mi ha fatto paura, a me che venivo dalla sperduta Avezzano, ma ho provato anche una grande eccitazione per questo nuovo inizio nella mia vita. Ho deciso di uscire nei club gay e nei bar frequentati dalla comunità LGBT+ (all'epoca non si chiamava così, però) e ho conosciuto molte persone interessanti e di mentalità aperta.

Ho sperimentato molte cose nuove, dalle prime relazioni intime alle notti passate a ballare con gli amici fino all'alba. Ero felice di finalmente essere me stesso e di sentirsi accettato in questa nuova comunità.

Non tutto è stato facile, però. Ho incontrato alcune persone che non mi hanno trattato veramente male, e mi sono sentito insicuro e vulnerabile. Tuttavia, queste brutte esperienze mi hanno spinto a cercare di rendere il mondo un posto migliore per le persone della mia comunità e quindi ho cominciato a frequentare il Mieli.

Fra il 1999 e il 2003 sono stato molto presente nell'attivismo romano. Ho partecipato a manifestazioni e dibattiti, ho aiutato a organizzare eventi e ho fatto amicizia (e sesso) con tante persone interessantissime. Ovviamente il world pride del 2000 è stato il momento più bello di tutti, un vertice. 

Purtroppo, ho dovuto lasciare Roma nel 2003, quasi all'improvviso e questo mi ha lasciato un enorme rimpianto.

Sono dovuto tornare nel mio paese natale perché improvvisamente ho perso il lavoro e nella mia famiglia c'è stato un grave lutto. Pensavo sarebbe durato pochi mesi il ritorno e che sarei presto tornato presto a Roma e invece le cose sono andate piuttosto male. 

Non sto a ripetervi tutta la storia, che forse ho anche già raccontato qui sul forum.

Invece di tornare a Roma, ho deciso di trasferirmi in Belgio, prima a Utrecht e poi a Bruges, per motivi di lavoro e questo ha cambiato completamente la mia vita. 

Anche se mi sono adattato prestissimo alla mia nuova vita in Belgio, mi è sempre mancata molto la bellezza e l'energia di Roma. Rimpiango quegli anni spensierati, il sesso che ho fatto, la gente che ho conosciuto, la vita che ho vissuto partecipando alle iniziative del Mieli e alle manifestazioni...

In Belgio, nonostante fossi ancora giovane, non era uguale. Lavoravo tantissimo e per quasi 10 anni non ho quasi avuto una vita. Ora ho 44 anni e mi ritrovo ancora a vivere nel rimpianto di quei pochi anni che ho vissuto a Roma.

Scusate lo sfogo, ma volevo sapere se anche voi, specie i miei coetanei o quasi, avete esperienze simili.

Scusate anche il mio italiano zoppicante, è tantisismo che non scrivevo un testo così lungo. 

 

Che lavoro facevi per mantenerti a Roma?

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9 hours ago, Morinethar said:

Anche io ho vissuto in Belgio, nelle Fiandre, e so bene cosa vuol dire avere ritmi di lavoro serrati e al limite dell'umano: relazioni inesistenti (di qualsiasi tipo) e tempo libero col pensiero fisso del lavoro. Immagino quindi che per te il ricordo degli anni romani diventi ancor più bello se paragonato a quanto avvenne dopo,.

 

non avrei saputo dirlo meglio di così. 

 

9 hours ago, Morinethar said:

Forse però tu idealizzi un momento della tua vita più spensierato rispetto a quanto avvenne dopo? Eri un pischello e sicuramento con meno responsabilità e pensieri.

Esatto. Soprattutto nei primi anni in Olanda mi sono annullato nel lavoro e ho idealizzato gli anni, i pochi anni, passati a Roma.

 

5 hours ago, lr02 said:

Che lavoro facevi per mantenerti a Roma?

Facevo il cameriere. 

 

5 hours ago, marco7 said:

Perche‘ avevi deciso di trasferirti proprio in belgio e non in inghilterra o altrove ?

Perché non parlavo una parola di inglese e di nessuna altra lingua. A Utrecht, nei Paesi Bassi, c'erano dei cugini di mia madre e quindi per alcuni anni ho lavorato nel loro negozio. Probabilemnte è stato il periodo peggiore. Poi mi sono messo a studiare il francese e il fiammingo e me ne sono riuscito ad andare, trasferendomi in Belgio. Ora vivo a Bruges e lavoro da anni in un centro commerciale e mi trovo bene.

Il problema è che mi sembra di non aver più ritrovato quella facilità nel fare sesso e nel conoscere persone che abvevo a Roma a inizio anni 2000, quando frequentavo il Mieli e i locali.

E' vero che avevo 20 anni e non avevo pensieri e responsabilità e è vero che forse ho un ricordo falsato. Però venuto qui in Belgio è stato tutto troppo più difficile. Dopo i primi anni che sono stati tragici, ho provato a frequentare locali e associazioni ma non era la stessa cosa, non so come dire. Forse ero solo vecchio, non so. 

Il punto è che ho finito per chiudermi molto in me stesso e solo ora sto facendo i conti con questa cosa.

Edited by vanEyck
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Vivacia3But

Su, su, non drammatizzare, manco tu fossi Anita Ekberg in persona e rimpiangessi gli anni della Dolce Vita...

Sui rimpianti, io il passato non lo calcolo proprio, ormai è passato, punto. Se non accetti il tuo presente, devi cercare di cambiare il presente.

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6 hours ago, lr02 said:

Fra il 1999 e il 2003 sono stato molto presente nell'attivismo romano. Ho partecipato a manifestazioni e dibattiti, ho aiutato a organizzare eventi e ho fatto amicizia (e sesso) con tante persone interessantissime. Ovviamente il world pride del 2000 è stato il momento più bello di tutti, un vertice. 

..e mi sa tanto allora che ci conosciamo di persona personalmente... io ero nella redazione di Aut (responsabile pagina cinema), nei welcome domenicali e nell'organizzazione dei Pride (compresa quell'evento meraviglioso che è stato il 2000, con quella fiumana immensa in giro per la città fino al circo massimo che non ci aspettavamo ai quei livelli nemmeno nei nostri sogni più spinti... lì è davvero cambiato tutto, una volta per tutte)

6 hours ago, lr02 said:

Invece di tornare a Roma, ho deciso di trasferirmi in Belgio,

non ti invidio: a me son bastati 6 mesi di stage a Bruxelles; non vedevo l'ora finissero per scapparmene via

6 hours ago, lr02 said:

mi è sempre mancata molto la bellezza e l'energia di Roma.

ma anche -e soprattutto- il sole, credo: lassù il cielo è sempre grigio: tra freddo, umido, nebbia, nuvole, piogge & bufere varie, da ottobre a maggio ci saranno sì e no 10 gg poco nuvolosi!

6 hours ago, lr02 said:

Rimpiango quegli anni spensierati, il sesso che ho fatto, la gente che ho conosciuto, la vita che ho vissuto partecipando alle iniziative del Mieli e alle manifestazioni...

vabbè, quello un po' tutti noi vintage: l'energia dei 25 anni (nel mio caso) è fisiologicamente scemata; magari adesso riesco a star dietro a meno cose, ma in modo meno arruffato e nevrotico (almeno spero!)

17 hours ago, vanEyck said:

Ora ho 44 anni e mi ritrovo ancora a vivere nel rimpianto di quei pochi anni che ho vissuto a Roma.

però non mitizzarli troppo, sennò vai in deprescion!!! certo c'era quell'energia, quell'entusiasmo, quella rabbia di fare e di farci valere, uno spirito di sorellanza frocia che adesso si è parecchio perso, tutto vero e tutto bello; ma c'erano anche le coltellate (remember Imma versus Rossana? cominciò tutto allora.), gente che sgomitava solo per avere visibilità, l'eterno dualismo Mukka versus volontari (coi discotecari che dicevano -e dicono- che senza i soldi che alzano loro gli attivisti potrebbero andare solo per citofoni, e gli attivisti che dicono che senza di loro non esisterebbe l'ass.ne....). insomma, non erano solo rose & fiori, c'erano anche le spine!!

E poi, il brizzolato adesso va di moda! mettiti sul mercato e trovati un bel manzetto da impalmare, su!!!

Edited by freedog
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19 hours ago, vanEyck said:

Sono nato e cresciuto in Abruzzo, come ho scritto forse nel mio post di presentazione. 

A 19 anni, una volta finite le superiori, riesco a trovare un lavoretto a Roma grazie a un amico e mi ci trasferisco. Era il 1998, e ovviamente era pure un pretesto per scoprire la vita gay della città e sperimentare la mia sessualità senza pregiudizi, cosa che fino a quel momento non avevo fatto.

All'inizio, Roma mi ha fatto paura, a me che venivo dalla sperduta Avezzano, ma ho provato anche una grande eccitazione per questo nuovo inizio nella mia vita. Ho deciso di uscire nei club gay e nei bar frequentati dalla comunità LGBT+ (all'epoca non si chiamava così, però) e ho conosciuto molte persone interessanti e di mentalità aperta.

Ho sperimentato molte cose nuove, dalle prime relazioni intime alle notti passate a ballare con gli amici fino all'alba. Ero felice di finalmente essere me stesso e di sentirsi accettato in questa nuova comunità.

Non tutto è stato facile, però. Ho incontrato alcune persone che non mi hanno trattato veramente male, e mi sono sentito insicuro e vulnerabile. Tuttavia, queste brutte esperienze mi hanno spinto a cercare di rendere il mondo un posto migliore per le persone della mia comunità e quindi ho cominciato a frequentare il Mieli.

Fra il 1999 e il 2003 sono stato molto presente nell'attivismo romano. Ho partecipato a manifestazioni e dibattiti, ho aiutato a organizzare eventi e ho fatto amicizia (e sesso) con tante persone interessantissime. Ovviamente il world pride del 2000 è stato il momento più bello di tutti, un vertice. 

Purtroppo, ho dovuto lasciare Roma nel 2003, quasi all'improvviso e questo mi ha lasciato un enorme rimpianto.

Sono dovuto tornare nel mio paese natale perché improvvisamente ho perso il lavoro e nella mia famiglia c'è stato un grave lutto. Pensavo sarebbe durato pochi mesi il ritorno e che sarei presto tornato presto a Roma e invece le cose sono andate piuttosto male. 

Non sto a ripetervi tutta la storia, che forse ho anche già raccontato qui sul forum.

Invece di tornare a Roma, ho deciso di trasferirmi in Belgio, prima a Utrecht e poi a Bruges, per motivi di lavoro e questo ha cambiato completamente la mia vita. 

Anche se mi sono adattato prestissimo alla mia nuova vita in Belgio, mi è sempre mancata molto la bellezza e l'energia di Roma. Rimpiango quegli anni spensierati, il sesso che ho fatto, la gente che ho conosciuto, la vita che ho vissuto partecipando alle iniziative del Mieli e alle manifestazioni...

In Belgio, nonostante fossi ancora giovane, non era uguale. Lavoravo tantissimo e per quasi 10 anni non ho quasi avuto una vita. Ora ho 44 anni e mi ritrovo ancora a vivere nel rimpianto di quei pochi anni che ho vissuto a Roma.

Scusate lo sfogo, ma volevo sapere se anche voi, specie i miei coetanei o quasi, avete esperienze simili.

Scusate anche il mio italiano zoppicante, è tantisismo che non scrivevo un testo così lungo. 

 

Ciao caro. E' normale avere rimpianti ma puoi ritenerti fortunato: hai fatto tante cose in quel periodo vissuto a Roma. Io pure ho dei rimpianti anzi solo uno: iniziare ad essere me stessa solo a 30, quando sarebbe stato bello farlo a 20

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Per me non hai piu‘ la facilita‘ nel trovare e fare sesso rispetto ai tuoi ricordi perche‘ non sei piu‘ giovane. Se tu tornassi a roma ora non credo avresti piu‘ facilita‘ oggi rispetto al belgio. Non so se ora usi le app per cercare compagni sessuali o locali ma oggi la maggior parte dei gay usa le app. 

se hai difficolta‘ con le app (come tutti i non superfighi della tua eta‘ hanno) ti direi di provare ad andare in saune gay che li dovrebbe essere piu‘ facile oppure in posti appositi di rimorchio tipo parchi di notte o darkroom. Usa preservativi se fai sesso anale.

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8 minutes ago, marco7 said:

Per me non hai piu‘ la facilita‘ nel trovare e fare sesso rispetto ai tuoi ricordi perche‘ non sei piu‘ giovane. Se tu tornassi a roma ora non credo avresti piu‘ facilita‘ oggi rispetto al belgio. Non so se ora usi le app per cercare compagni sessuali o locali ma oggi la maggior parte dei gay usa le app. 

se hai difficolta‘ con le app (come tutti i non superfighi della tua eta‘ hanno) ti direi di provare ad andare in saune gay che li dovrebbe essere piu‘ facile oppure in posti appositi di rimorchio tipo parchi di notte o darkroom. Usa preservativi se fai sesso anale.

Guarda che non è un ranokkietto alle prime armi!! Qsi reduce della (mo)vida loca romana di 20-25 anni fa ste cose le sa, e parecchio bene.

Per cui, se ti dicesse "grazie ar cazzo", c'avrebbe solo che ragione

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12 minutes ago, marco7 said:

se ste cose le sa come mai non rimorchia nei posti appositi per sesso e si lamenta @freedog ?

capisco che voi extracomunitari possiate avere problemi di comprensione di un testo scritto in un idioma a voi straniero, però @vanEyck rimpiange i bei tempi della (mo)vida gaya romana di 25 anni fa.

e ti assicuro (anche solo perchè c'ero) che l'ultimo problema che avevamo era come rimorchiare; non ho dubbi che quello lo sa fare, e magari pure meglio di te....

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Mah se sei tornato al paese per occuparti dei problemi di famiglia e poi hai iniziato una vita tua in Belgio cosa rimpiangi di Roma?
 

E' rimpianto o nostalgia, perchè sono cose diverse. Nel secondo caso non c'è nulla di male di rivevere bei ricordi di un periodo finito, in genere c'erano condizioni e situazioni che l'hanno permesso ed oggi non sarebbe più possibile o non sarebbe più lo stesso.
Il rimpianto invece è che hai sbagliato qualcosa, cosa? Se sei in Belgio da 10 anni qualcosa di buono l'avrai avuto no?

Concentrati su quello che hai conseguito e se non ti trovi bene, fai le tue valige e prova dove ti sei trovato bene.
Probabile che non sarà più lo stesso ma Roma è rimasta quella, se ti sei trovato bene allora ti ritroverai bene anche adesso.

Sapere da dove ripartire è un ottimo inizio.

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14 hours ago, lr02 said:

Rimpiango quegli anni spensierati, il sesso che ho fatto, la gente che ho conosciuto, la vita che ho vissuto partecipando alle iniziative del Mieli e alle manifestazioni...

rimpiange anche il sesso @freedog 

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Io rimpiango tutto.

Tutti i miei Pride a Roma: giorni bellissimi che non torneranno più.

Rimpiango ogni singola ora dei miei vent'anni, ovunque fossi.

A Roma - la città che amo sopra ogni altra - a Berlino, a Barcellona e anche qui a Padova.

Tutto era bellissimo. Io stesso ero bellissimo e sfrontato: la candela che brucia da entrambi i lati.

 

Ho solo avuto una fortuna che hanno avuto in pochi: fottermene.

Fottermene della famiglia, dei soldi e della rispettabilità.

Ora anche io ho 44 anni e ho strizzato dalla giovinezza tutto quello che potevo.

Tutto? Oh no. Il rimpianto mi punge sempre: avrei dovuto essere più estremo e più porco.

Tornassi indietro neanche avrei finito le superiori.

 

Io sono strizzato come uno straccio, ma tu no.

A 44 anni sei ancora potenzialmente un affascinante daddy

e ti puoi agevolmente riprendere tutto quello che ti manca;

mentre io leggo i classici russi, gioco col criceto e scopo con mio marito.

 

Le crisi di mezza età vanno bene, ma vanno anche superate.

Oggi ti senti una merda, ma domani ti svegli e hai una vita tutta nuova.

Intanto stai uno schifo, lo so. Abbiamo però diritto a un altro momento di gloria prima di ritirarci.

Pensati come un pre-adolescente in attesa di un nuovo inizio.

 

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Forse i belgi, in particolare i valloni, non guardano bene sia i fiamminghi sia gli italiani?

Edited by Pugsley
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Non e‘ vero che tu almadel ti fotti della tua rispettabilita‘. Hai detto piu‘ volte sul forum che hai gli amici, la citta‘ e altre persone che ti conoscono verso cui non vuoi sfigurare. Non ricordo purtroppo il tema su cui tu non vuoi sfigurare.

ti scrissi gia‘ che sei piu‘ borghese dei borghesi.

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6 minutes ago, Pugsley said:

Forse i belgi, in particolare i valloni, non guardano bene sia i fiamminghi sia gli italiani?

Non ho esperienza coi valloni, ma i fiamminghi gli italiani se li mangerebbero ad ogni ora.

Apparentemente il mito del maschio italiano regge.

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32 minutes ago, Pugsley said:

Forse i belgi, in particolare i valloni, non guardano bene sia i fiamminghi sia gli italiani?

Come ti han già detto, lì il maskio italico acchiappa di brutto senza manco faticare (e ne so qsa).

Quel che ti ammazza lassù è il clima: sto grigio perenne, freddo umido che fracica l'ossa,  ventaccio che ti si porta... non ci tornerei manco se mi garantissero un harem di bonazzi da scoparmi ad ogni mio capriccio

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Io da un piccolo paese della provincia romana a Malta perché volevo cambiare aria, ero stato lasciato dal mio ex e perché volevo imparare l'inglese. Non ho scelto la nazione, mi è capitata per caso. Ho fatto domanda di volontariato in vari posti e sono stato preso in un progetto che si occupava del doposcuola in un'area scantaggiata, per un anno qui. Ora sono 4 anni che sono qui e sto crescendo professionalmente e cambiando lavori con paghe migliori. La cosa positiva è che finito il lavoro puoi tuffarti nelle acque limpide 6 mesi l'anno. All'inizio è stata durissima, facevo un lavoro pessimo (lavoravo a tempo pieno ma il contratto era part time), poi ho fatto 2 lavori perché volevo ricominciare a studiare in Italia e dovevo pagare le tasse e il riconoscimento esami e piangevo quasi ogni giorno e non avevo amici se non il mio fidanzato. Quell'eagate dormii 3 o 4 ore a notte. Ora comincio ad avere qualche amico e sto meglio...Mi pento di aver lasciato la provincia di Roma dove se volevo ero a mezz'ora da Roma e avevo il verde che mi circondava e la vita era più tranquilla ma lì a 25 anni mi sentivo stretto e ho provato a cercare un lavoro ma non avevo santi in paradiso nè una preparazione specifica. Chissà cosa accadrà nel futuro...non so se vorrei tornarmene dai miei o proprio cambiare di nuovo aria. 

Edited by PiNKs
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48 minutes ago, PiNKs said:

Mi pento di aver lasciato la provincia di Roma dove se volevo ero a mezz'ora da Roma e avevo il verde che mi circondava e la vita era più tranquilla ma lì a 25 anni mi sentivo stretto

Non so quanto tu sia aggiornato, ma sul verde a Roma puoi tranquillamente metterci una lapide sopra, vista la moria di pini in atto causa punteruolo rosso 

Edited by freedog
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Vivacia3But

Quante Anite Ekberg sul viale del tramonto, che tristezza.

I rimpianti sono una cosa che veramente non capisco e non capirò mai ---> se il tuo ("tu" generico) presente fa schifo, è colpa del presente e devi impegnarti per cambiare il presente, non stare lì a fantasticare sul passato per renderlo molto più epico di quel che è stato.

Ma poi, di tutte le cose che puoi fare a vent'anni... i Pride?! Che ci sono tutti gli anni, sono più noiosi del capodanno a meno che tu non ci vada vestito da Anita Ekberg veramente, e cioè con lo spirito giusto.

Edited by Vivacia3But
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10 hours ago, freedog said:

Non so quanto tu sia aggiornato, ma sul verde a Roma puoi tranquillamente metterci una lapide sopra, vista la moria di pini in atto causa punteruolo rosso 

Ai castelli romani c'è ancora molto verde. Non c'è più molto abuso edilizio ...

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Vivacia3But
On 3/7/2023 at 8:01 AM, freedog said:

Guarda che la protagonista era Gloria Swanson

https://www.youtube.com/watch?v=tCv1Fd0oH_E

 

lo so benissimo, mi riferivo al fatto che il primo utente parlava di Roma manco ci avesse vissuto negli anni della Dolce Vita e fosse stata, per l'appunto, la suddetta diva che oggi si dà per vinta senza possibilità di poter agire nel presente per non continuare a idealizzare quel breve periodo romano.

C'è ben altro di molto più interessante in Europa di Roma, sia in generale che come ambiente lgbt.

Edited by Vivacia3But
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Vivacia3But
3 minutes ago, Almadel said:

Io mi sono divertito più a Roma che a Berlino o a Barcellona,

ma forse anche perché avevo un'altra età.

E' chiaro che la scelta di dove preferisci vivere e il gradimento dipende anche da che lavoro fai, da altri interessi.

Che lavoro facevi a Berlino, a Barcellona? parlavi la lingua? se sei riuscito a integrarti ? puoi anche esserti trovato meglio a Roma che altrove, ma si parlava in generale di cosa offre potenzialmente una realtà gay, non del caso singolo.

Tutto però sta nel cambiare il presente e non vivere con la mente in quegli anni di rimpianti dove hai vissuto a Roma e ci sei stato bene. Quindi vedi cosa puoi fare per trasferirti di nuovo, non hai 80 anni quindi sei sempre in tempo!!

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