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T.V.B.


shinbo

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Un raccontino scaroso che avevo scritto per Subway della Iulm.Ovviamente,mica ho vinto!

 

                                                                        T.V.B.

                                              (sguardo-sul-labile-confine-tra-amicizia-e-odio)

 

                                                                                                                                                                                                    FRANCESCA                                                                                             

Successe che rimasi imbambolata come un' ebete,con due pomodori in mano.

-Scusa,ho detto qualcosa che non va?

Mi svegliai giusto in tempo per non sembrare un idiota.

-No,no!-sbottai,iniziando a gesticolare convulsamente,e attentando così un paio di volte alla vita dello sventurato con gli ortaggi.-E' solo che...

Era solo che i miei ultimi appuntamenti erano stati un disastro.Nell' ultimo anno,le suddette uscite si distinsero per:

un moro che amava inserire nei suoi tete-a-tete un set completo di fruste e cinghie;

un biondo che non se la cavava male,finchè non l' ha chiamato la sua fidanzata per sapere come andasse il funerale di sua nonna;

una ragazza,ma solo perchè non sapevo che Andrea fosse un nome unisex;

un ragazzo fantastico,dolce,simpatico,intelligente,che il giorno dopo mi ha mandato un messaggio riferendomi di essersi scoperto gay dopo la nostra cena,con tanto di ringraziamento.

Pensavo a questo,mentre rossa in viso riponevo i pomodori nel carrello.

-E' solo che non sono più abituata.

Complimenti per la risposta.Ma vero,non ero più abituata a un ragazzo che prendesse l' iniziativa.Ero sempre io a dovermi avvicinare,a chiedere di vederci.E a capire di aver fatto un enorme errore.

Ormai avevo deciso di trasferirmi in pianta stabile in convento e cambiare il mio nome in Gertrude.O al massimo richiamare Andrea.

E poi,questo figo,Davide,spunta dal nulla nel bel mezzo del banco verdura,mi si presenta,e mi chiede un appuntamento.E le vecchiacce pettegole ai salumi guardavano interessate come davanti a una puntata di Amici della De Filippi;ma chissene,che guardassero.

Ok,forse le mie ultime conquiste non avevano portato a nulla,ma valeva la pena uccidere sul nascere una possibile storia solo per la paura che si rivelasse un altro buco nell' acqua?No.Ormai avevo abbandonato l' idea del Principe Azzurro sul cavallo bianco per accettare quella molto più realistica di un Principino Grigiastro su un Ciao.

Inoltre,era un gran figo.

-Se non ti va...-il suo tono si fece flebile,e(ma forse questa era solo una mia impressione),misto a delusione.

-No no,certo che mi va!-esclamai con il sorriso più radioso che potessi fare.

-Ah,ok!-anche lui sorrise-Allora...beh,ti lascio il mio numero!

Oh,che carino!Sentirlo balbettare mi rassicurò un poco,era come vedermi allo specchio,nervosa,curiosa,imbarazzata.

Io arrossii,lui arrossì,le vecchie bisbigliarono.Scambio di numeri,ciao ciao.

Oddio oddio oddio mi hanno abbordato al supermercato.Dopo un attimo di malsana euforia,mi resi conto di quanto fosse triste questo pensiero,perciò per l' Albi e la Carla il supermercato si sarebbe magicamente trasformato nella disco.

Il resto della spesa fu un sogno ad occhi aperti;già mi vedevo una villetta stile Desperate Housewives,dallo steccato bianco,e in mezzo al praticello ben curato,io e Davide,intenti a giocare a palla con una bambina di tre anni dai tratti orientali e un labrador di nome Belle,sullo sfondo delle alpi svizzere.

Forse stavo correndo un pò troppo,e qualche dettaglio non combaciava perfettamente con la realtà,ma era il mio sogno da quando avevo cinque anni,il mio ideale di famiglia.

Dovetti smettere di sognare arrivata alla cassa,poichè tre persone davanti a me ritrovai lo sguardo di Davide.Maledizione,Cecca,saluta con la mano e stop.Invece mi voltai dall' altra parte,rossa come quei pomodori che alla sera avrei usato per la pasta.

Nel giro di un minuto sia l' Albi  che la Carla erano venuti a sapere la lieta notizia,grazie al magico potere del cellulare,l' Albi via chiamata e la Carla via SMS.

Avevo conosciuto questi due soggetti appena entrata nella mia nuova classe,in prima liceo.All'inizio,il nostro rapporto non si limitava che a cortesi "ciao",in fondo dovevamo ancora ambientarci, e provenivamo da gruppi diversi:

-Alberto,il fido amico gay che ogni donna su tre ha,faceva parte di una comunità di Barbie,che parlavano da Barbie,vestivano da Barbie,vivevano nel loro mondo di Barbie con altre Barbie e criticavano tutti quelli che non erano Barbie;

-Carla probabilmente era stata allattata ad assenzio,o almeno latte corretto con grappa.Fuori come un balcone,matta come un cavallo,qualsiasi metafora si volesse usare per indicare un povero soggetto privo di razionalità le calzava a pennello.Ma era un' artista,scriveva romanzi erotici,quindi andava bene.

Poi,Marzo,dopo una gita a Firenze,complici qualche bottiglia di mapo mapo,vodka alla menta,limoncino,e una replica di Dirty Dancing su Raidue,siamo entrati in perfetta sintonia.

E da allora amici per la pelle.

-E com' è questo spasimante?

-Oh,è stupendo...davvero stupendo...

-Conoscendo i tuoi gusti,sarà basso,grasso e forse con tre braccia...-Albi aveva una specie di avversione contro tutti gli esseri maschili che mi si avvicinavano,trovando qualsiasi difetto possibile.E questo è troppo alto,e questo ha troppi capelli,e questo va a letto con gli uomini...

-No, no.Questo è bello davvero!E so che è lui...è quello Giusto!

-Ah,sì...Come quello che è sparito dopo che gliel' hai data?

Olè,morale a terra,depressione e dolore.Sapevo che gli avevano iniettato la cattiveria alla nascita,e in fondo lo amavamo per questo. Eppure,il fastidioso tarlo del dubbio s' insinuò in me,portandomi alla fatidica domanda:

-Pensi che mi voglia solo per il mio corpo?

-Ahahahahaha!No,tesoro,impossibile...

Dovevo aspettarmelo,stavolta me la sono cercata io.Per fortuna,il suono di un messaggio della mia Carla mi risollevò un po,lei sì che mi avrebbe capito...

"Secondo me vuole solo portarti a letto.Tvb"

Ma andate tutti a quel paese.

 

 

                                                                              CARLA

-Io prendo un Estathè al limone.

Che palle di giornata.Era passata solo un' ora dall' inizio del turno e già non ne potevo più,forse per il sole fuori che rendeva tutto più sornione,o forse perchè fino a quel momento,erano venuti solo due bambini al bar.

Non potei trattenere uno sbadiglio,e i due mocciosetti mi guardarono a bocca aperta intenti a contemplare le mie tonsille.

-Emh,scusa,hai detto?

-Un Estathè al limone.-il moretto mi fissò con due occhi da "so tutto io".Vola basso,bimbo.

-Ok,torno in un momento.-naturalmente non sarei tornata in un momento,ma ai clienti piace sentirlo.Odiavo i giovedi pomeriggio,quand' ero da sola.Almeno con Carmela mi divertivo a sfottere un po i poveri sfigati seduti ai tavoli.

E invece calma piatta.Da un paio di giorni mi aveva preso pure il blocco dello scrittore,e non potei fare a meno di guardare i fogli vicino alla cassa,fitti di righe nere,fino alla parola "roulotte",dove il nero lasciava spazio al bianco,infinito,crudele bianco.

Ora,una giovane donna manager,realizzata,bellissima e di successo,e il misterioso gitano che tanto l' affascinava,procurandole un incredibile turbine di calde emozioni,in quali originali acrobazie sessuali si potevano cimentare nella roulotte di lui?

Sado?Già fatto.Menage-a-trois?Abusato.Animali?Oh Gesùgiuseppemaria,ma siamo forse dei pervertiti?

Di questo passo non avrei mai finito "Nuvole d' acciaio",e mi sarei presentata alla Iulm a mani vuote,e non era cero ciò che volevo.Su ispirazione,colpiscimi attraverso un fulmine,un sasso in testa o comunque tu voglia colpirmi,ma cazzo,colpiscimi!

E poi ,imbambolatami com' ero davanti alla tv,mi colpì,nè con un fulmine nè con un sasso in testa(grazie al cielo),ma con una ben più potente arma mediatica:la pubblicità.

In quello che si rivelò poi essere lo spot per una pasta dentale,due arzille vecchiette andavano ai 150 all' ora su una Bentley,e nello stupore generale si alzarono le magliette,mostrando ai baldi e fieri giocatori di football sull' autobus accanto le loro soavi curve.Ah,questi americani ne sanno una più del diavolo.

Trattenuto a stento il conato di vomito,ecco l' idea:sesso ad alta velocità.Alla roulotte posteggiata sul ciglio di una montagna cede il freno a mano,così parte in una corsa sfrenata.Fantastica!Ma una roulotte ce l' avrà il freno a mano?Oooh,chissenefrega!

Così,colta da questa illuminazione divina,presi a scrivere forsennatamente come da tanto tempo non facevo,e cavolo,mi sentivo alla grande.

-Scusa...-zittii con un gesto della mano il moretto,continuando a stare china sul bancone.

-Signora!- "Signora!?"Maledissi il giorno che suo padre incontrò sua madre.

-CHE C' E'?

-Il mio Estathè?

I bambini sono delle rogne.Ecco perchè non volevo CATEGORICAMENTE,MAI NELLA VITA e NEANCHE IN SOGNO averne uno.Ma dico io,quelli della loro età non dovrebbero star davanti la tv tutto il giorno a rincoglionirsi con la PlayStation?

Presi 'sto benedetto Estathè dal frigo e io,santa Carla martire,glielo portai.

-Ecco a te-ma non contento,mi osservò quasi schifato,mentre il biondino rideva sotto i baffi.E ora che c' è?

-Io l' avevo chiesto al limone.

Stupidi mocciosi!

 

 

                                                                          ALBERTO

Per anni,lo scienziato Charles Darwin studiò la cosiddetta "teoria dell' evoluzione umana",basata sulla mutazione dell' australopiteco in homo abilis,poi in homo erectus,homo sapiens e infine in homo sapiens sapiens,l' uomo come lo conosciamo noi.Eppure,c' era ancora un piccolo dettaglio da chiarire,quell' essere non più scimmia ma non ancora uomo,quell' anello mancante che Bonolis e Laurenti si ostinano tanto a cercare.

E,nel giro di pochi minuti,io credo di aver risolto questo quesito centenario,poichè l' anello mancante era di fronte a me e si stava ingozzando di patatine fritte.

-Cazzo,sono buonissime!-oh,amore mio,ma che cosa romantica da dire!Soprattutto mentre non contento si lecca pure le dita.Minchia,è così che si festeggia il primo anno?Da McDonalds contornati da famiglie di obesi?Bravo,bravo,tesoro,ingurgita dell' altro mortifero colesterolo,spero che qualche arteria ti si occluda all'improvviso.Dovetti distogliere lo sguardo per non rimettere anche il cenone di capodanno.

Ecco qua,vi presento l'essere umano che per cervello ha la vasca con le pallette colorate dove piazzi i bambini prima di entrare all' Ikea.

Eppure,a distanza di un anno,eravamo ancora lì,anche dopo il nostro primo(disastroso) appuntamento,quando sul letto a fare la lotta mi si impigliò l' apparecchio nel suo maglione,e lui "aaaah il mio maglione di D&G!"e io"aaaah il mio apparecchio!"e lui mi buttò giu dal letto e io "ahia".

Naturalmente l'appuntamento terminò lì.

-Sai,pensavo...-sentiamo,cosa?-Che forse l'anno prossimo,visto che inizi l'università a Pavia...chessò,forse potremmo cercare un appartamento assieme...

Momento di stallo.Il super-mega-doppio-cheeseburger mi si conficcò nella faringe e non aveva nessuna intenzione di andarsene.Mi picchiai qualche colpo al petto ma niente,il diabolico boccone rimase lì;tentai anche di comunicare a gesti con Francesco,ma mentre morivo quel povero ebete,cerchiamo di comprenderlo,continuò tranquillamente a gettarsi patatine nello stomaco con la vanga.Alla fine dovetti arrangiarmi da solo trangugiando la coca-cola,e tutto si risolse con un rutto.

Di nuovo padrone delle mie facoltà fisiche,potei riflettere su cose importanti.

-Io e...te?

-Io e te.

Ad un tratto il ragazzo con le pallette nella testa non mi sembrò più così male.E quelle poveracce della Fra e della Carla invece non avevano nessuno.Eheheh.Volevo quasi chiamarle per ricordarglielo,ma feci il bravo e mi morsi la lingua.Più che altro non avevo soldi sul cellulare,porca miseria.

-Se sei d'accordo...

Ohcazzocazzocazzo sì che ero d'accordo!Certo,mi risultava difficile prendere con serietà qualcosa detto da uno con un rivolo di formaggio sulla guancia,ma non me ne fregava niente,ero felice così.Lacrima tenuta a stento(no non devi piangere,è da quando è morta la mamma di Bambi che non piangi più),sorrisino da coglione e sguardo fisso.

-Sì!

Purtroppo,non durammo abbastanza per veder realizzato il nostro sogno.

 

                                                                                               

                                                                                    *

Gennaio.Finalmente l'una,ci si dava alla fuga da Alcatraz;un'atmosfera cupa veleggiava come ogni giorno fuori da scuola,serpeggiando fra gli studenti,che sembravano pronti per il nuovo film di Zombie di Romero.Tutti tranne i primini,denominati dalle classi superiori (e,di nascosto,anche dai bidelli)la Morte Nera,animati da una disumana e insana energia.

Mentre un nugolo di questi le passava accanto cinguettando e starnazzando,Carla alzò al massimo il volume del suo Mp3,per evitare di sentire i vari "Ma hai visto Smallville?","Oggi guarda Uomini e Donne che c' è quel gnocco di Luca!","Minchia ho comprato il nuovo Fifa è troooooooppo bello!".

Un suicidio per le orecchie,ma un toccasana per la sua anima.

Diede una fugace occhiata a quell'edificio che per più di quattro anni aveva ospitato praticamente tutti i fatti salienti della loro vita,e ora,ancora qualche mese,pensò,e poi 'fanculo a tutti.

Eppure,quello non era affatto un 'fanculo felice;per quanto aveva immaginato il momento in cui avrebbe detto addio a Alcatraz per dedicarsi alla vita universitaria?E adesso che il momento stava arrivando,voleva rovinarselo con vecchi ricordi?

Quando mescolarono del Gutalax nel caffè della prof di latino,quando ruppero la cattedra,quando scoprirono che il caffè non era della prof di latino ma della preside...

Sigh.

Si incamminarono sul viale che percorrevano ogni santo giorno;puzzava vagamente di Kebab,per l'invasione di negozi indiani da entrambe le parti della strada.All'inizio dovevano girare spruzzando l'Oust e con le mascherine in faccia(stile cinesi-con-la-sars),ma ormai,dopo anni,si erano abituati,e anzi,non avrebbero saputo farne a meno.

-Ehi!-Fra si era fermata a osservare un manifesto,e gli altri due guardarono dove indicava-C'è la festa della birra a Ziano!

Era da tre anni che come dei nomadi giravano ogni festa della birra della provincia,senza perdersene una.Una specie di tradizione.

-Bello!Quand'è?

Fra lesse velocemente-Sabato prossimo!

-S...Ah,no...-l' Albi sbuffò,grattandosi la nuca-Mi spiace,ma è il compleanno della madre di Francesco e devo andarci...

Sembrava davvero dispiaciuto,non come quando ti succedeva qualcosa di brutto e lui ti consolava,e poi andava dietro l'angolo per ridersela.

-Passo anch'io-disse Carla con la mano alzata-Quella culona di Carmela va in ferie e ci sono solo io al bar.

Si fece scappare un "Oh"di sorpresa,e poi si ricordò che proprio quel giorno cadeva anche il primo mese con Davide.

Ma quanto tempo era passato dall'ultimo sabato che erano usciti tutti e tre insieme?Non se lo ricordava neanche più.

Si stavano perdendo di vista.

Quindi,è così che finisce?Tutti e tre,anche se non avevano il coraggio di dirlo,lo capirono;avevano ancora poco tempo per essere quello che si erano abituati ad essere,insieme,poi...

Poi,chissà.

Francesca si squadrò le cicatrici sul dorso della mano destra,risultato dell'ottima idea "Giochiamo a lanciarci i cubetti di ghiaccio del Jack Daniel's!",che avevano avuto una sera di due anni prima;sapeva che finchè ci sarebbero stati quei segni,ci sarebbero stati anche loro.

Si scambiarono una pacca sulla spalla,e sorrisero,per tutto quello che era stato,e per tutto quello che sarebbe stato.

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no no,è un progetto autoconclusivo,e non è il mio solito genere(come se avessi un genere,ma senti come parlo)! :sisi: volevo parlare di un amicizia che deve affrontare un grande cambiamento, un arrivederci,se non un addio...

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beh beh beh....... che dire di quessto racconto con brevi scorci? Mi è piaciuto, la normalità che esprimi dal punto di vista do ogni personaggio mi ha fatto davvero piacere, la narrazione scorre bene anche se ogni tanto qualche frase stride un pochino con il mio essere-lettore.

i personaggi mi piacciono e hanno una vita abbastanza interessante.

Mi sarebbe piaciuto saperne di più sulla loro vita emotiva. Bravo!  :sisi:

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Bello! E' vero che ogni tanto c'è qualche frase che stride un po', ma nel complesso mi è piaciuto molto, mi ha preso. E poi è triste e realistico T_T  :sisi:

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Buoni gli attacchi e ottime le chiusure di paragrafo.

Grande facilità espressiva e buon dinamismo.

 

Scarsa competenza nell'uso delle virgole,

immagini a volte non pertinenti o logore,

spesso troppo nazional-popolari.

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  • 2 weeks later...

ti confesso una cosa... io sono molto pignolo in fatto di letture... se un libro o un racconto non mi coinvolge subito, beh... nn c'è nnte da fare.. ma devo dire che questo racconto mi è piaciuto moltooo!!! sei molto bravo..... un bacione!! ciaoooooooooo!!!  :ok:

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