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Etichettarsi sessualmente è sbagliato?


ivanpoppy

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siam tutti d'accordo, eccetto Isher che mi rifiuta in maniera così brutale e villana  ;) (scherzo lol)  ;)

 

 

Allora muto la frase "ti pianterei" in "scapperei a gambe levate"!

Questo non significa che non potrei trovarti adorabile, bada. Solo mi metterei in salvo...

;)

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Fin quando una ragazza scelse d andare dentro di me e farmi capire che ll'unione dei corpi e' la conseguenza dellìunione delle anime. Quindi Amore e' sempre!

 

mi sembra un po' troppo semplicistico ;)

non è che con tutte le persone con cui posso provare amore devo poi andarci a letto ;)

oltretutto mi sembra che tu ti sia un po' autocondizionato, il discorso sulla famiglia mi sembra emblematico del fatto che forse c'è un pizzico di omofobia interiorizzata non proprio risolta.

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Provo a dare anche il mio contributo...

Mi sembra, leggendo alcuni post (anche in altri thread) che certe volte si tenda quasi a considerare una necessità, o un pregio, il potersi appuntare sul petto una medaglietta "100% GAY" o "100% LESBICA", considerando le altre condizioni come fasi transitorie, di comodo, di ripiego.

Però, quanti omosessuali hanno avuto anche storie etero? Milioni...

Erano etero e sono diventati omosessuali dopo?

Mi sembra scontato che la risposta è una sola: erano quello che si sentivano di essere in quel determinato momento della loro vita, tutto lì.

Dopo hanno capito che stanno meglio uscendo con una persona del loro stesso sesso? Benissimo!

Ciò non toglie che ci siano persone, come me e Marco, consapevoli di potersi innamorare e provare attrazione per una persona indipendentemente dal suo sesso: questo non penso possa essere visto come un difetto, perchè ragionando così a questo punto noi potremmo sentirci in diritto di considerare gli altri limitati perche "non RIESCONO o non SANNO amare una persona del loro stesso sesso (per gli etero) o di sesso opposto (per gli omosessuali)".

Concludendo: siamo tutti diversi, tutti giusti e nessuno sbagliato... siamo semplicemente noi stessi

 

P.S. Prendendo spunto da un post di Isher, sarebbe interessante scoprire come valutano, gli omosessuali, la possibilità di uscire con un bisex... cioè se il nostro essere nella "Terra di Mezzo" è considerato una caratteristica negativa da gay e lesbiche...

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Io sono orgoglioso del mio 85% di omosessualità, caro Casper.

E mi sento davvero libero di definirmi GAY:

prima, durante e dopo sporadici avvenimenti etero.

 

Perchè la mia è una identità politica, prima di tutto.

E perchè la dicitura di "gay curioso" fa troppo ridere.

 

Visto poi che se ti dici "gay" le ragazze ci stanno lo stesso

e se ti dici "bisex" i ragazzi cominciano a fraintendere

(i gay a cui piacciono i bisex hanno dei problemi

e quelli a cui non piacciono possono avere ottimi motivi)

a me - francamente - cosa mi costa?

 

Personalmente quando un ragazzo ha avuto:

1) Almeno una relazione etero - di un almeno un anno - prima e dopo una relazione gay di un almeno anno

2) Una relazione gay - di almeno un anno - prima e dopo una relazione etero di almeno un anno

3) Non più di dieci anni passati dall'ultima relazione con un sesso diverso dall'ultima

allora e solo allora io lo considererò BISESSUALE.

Prima c'è solo confusione, giovinezza e inesperienza.

(Io non mi identifico nella numero 3; ho solo relazioni stabili gay da troppo tempo)

 

Non c'è nulla di male ad essere

confusi, giovani o inesperti.

Ma bisogna pur sapere chi si ha davanti

altrimenti ci si fa male o si amplifica il disagio.

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Almadel, condivido quanto hai scritto ma il mio post voleva solo far notare che la bisessualità esiste e non è, per alcuni, nessuna situazione temporanea o di passaggio.

Io ho avuto una relazione etero di quasi 8 anni, convivenza compresa, quindi la mia esperienza etero direi di averla fatta.

Ora, se trovassi il ragazzo giusto, con cui sto bene, che mi rende felice e che posso rendere felice a mia volta, non avrei problemi a frequentarlo in modo continuativo.

Quello che pensano gli altri è affar mio fino ad un certo punto...

E le definizioni lasciano il tempo che trovano... etero curioso, gay curioso... la stessa persona può, a seconda dei periodi, cercare e volere cose diverse, oltretutto con più o meno determinazione.

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Nessuno vuole negare alcuna definizione.

Dico solo che ci sono delle definizioni assai complesse.

 

Mentre un gay o un etero

si definiscono tali in base al loro desiderio;

un bisessuale viene percepito tale

in base al suo comportamento.

 

Usiamo due pesi e due misure.

 

Aver avuto una esperienza o una relazione pregressa

eterosessuale per un gay od omosessuale per un etero

non è associabile alla bisessualità;

perchè non è detto che ripeterla sia ancora parte

del proprio desiderio (in questo senso "una fase").

 

Quindi non tutte le "etichette" sono uguali.

Questa ambiguità della definizione di "bisessualità"

rende l'argomento sempre molto spinoso.

 

Le teorie di genere preferiscono il termine "queer"

per indicare un comportamento poco codificabile

(fino ad ampliare in GLBTQ la sigla del Movimento).

Questo semplifica di molto il problema,

sradicando la questione di colpo.

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Velocifero

Non ho molta voglia di leggere tutto, ho giusto adocchiato un pò il post di Almadel e mi trovo molto d'accordo.

Un unico appunto: se esiste l'etichetta è anche colpa della presunta "cultura omosessuale" che si tende a voler sottolineare e difendere a spada tratta.

A mio modesto ed umile parere.

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Etichettarsi sessualmente non è sbagliato. Non per questo mi sento incatenato alla mia dichiarata omosesualità.

Credo che solo qualora cercassi di avere una relazione con una ragazza (non parlo cioè solo di un'esperienza sessuale), dovrei rivedere la "definizione" che accetto per i miei desideri e il mio comportamento sessuale.

Mi definisco gay perchè ho accettato le mie tendenze omosessuali.

Comportarmi di conseguenza è stata la scelta più giusta per me, quella che più si confà alla mia personale ricerca della felicità.

 

Non trovo assurdo che esista una "cultura omosessuale", è logico che di certe cose (sesso) io trovi interlocutori molto più interessati tra gay che tra etero. O se si parla di adozioni gay, esattamente come mia madre parla di ricamo con le sue amiche e mio padre di caccia coi suoi amici...

La cultura omosessuale è qualcosa che emerge da sè. A me piacciono posti dove ci sia un bel casino di gente, etero, gay, bisex...do per scontato che per nessuno sia un problema non solo il fatto che sono gay (ed è logico), ma anche che io ci possa "provare".

Per il resto, presunte icone gay...mah, sì a me piace Mina ma ci sono gay a cui piace il punk, la techno...

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orodeglistupidi

La cultura omosessuale esiste ed è cieco o in malafede chi non la riconosce. E non è nè bella nè brutta, come qualunque altra cultura di qualunque altra minoranza. Non è nemmeno fossilizzata su Mina, Rettore e compagnia bella.

Sto ascoltando proprio ora Last Offence, uno dei tanti, nuovi rapper gay, che raccontano del nostro mondo infrangendo un tabù non indifferente (l'omosessualità nell'hip hop americano).

Se non siete soddisfatti del nostro albero culturale, invece di prenderne le distanze, uscite fuori e dite la vostra. Potreste fare la differenza.

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...sarà che non mi sento attaccato a nessun albero culturale, non so se ne prendo le distanze perchè non sempre vedo l'albero ecco.

Non tutte le donne sono femministe così come non tutti i gay si appassionano alla cultura e alla politica "di genere".

Mi fa piacere dichiararmi coi miei coetanei, con le persone che frequento all'università perchè la sento un po' come un'esigenza sociale: son felice che conoscano un ragazzo gay in più e che rivedano le loro posizioni sull'argomento, si mettano in discussione...

Ogni tanto qualcuno ancora associa la delicatezza o una maggior sensibilità all'omosessualità...mi sembra riduttivo. Sono chi sono, non voglio essre considerato più dolce solo perchè sono gay.

 

E' vero invece che trovare persone sempre molto tranquille se non addirittura contente/piacevolmente divertite per aver saputo che sono gay mi ha fatto molto piacere :eek:

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Velocifero

Al solito si tende a prendere solo le due parole che convengono e costruirci sopra una specie di critica travisando ciò che si dice.

Io dico semplicemente che non dovrebbe esserci nemmeno bisogno di una cultura omosessuale, se utopicamente l'essere omosessuali fosse come l'essere alti, magri, biondi e via discorrendo. :]

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certo heloves, son d'accordo con l'utopia!

...dicevo una cosa molto stupida, che la cultura gay emerge perchè in quanto gay si hanno interessi, problemi, dubbi convergenti...

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Loup-garou

Io dico semplicemente che non dovrebbe esserci nemmeno bisogno di una cultura omosessuale, se utopicamente l'essere omosessuali fosse come l'essere alti, magri, biondi e via discorrendo. :]

 

Ma visto che noi non viviamo in quell'utopia, non capisco perché la cultura gay non dovrebbe esistere.

D'altronde esiste la cultura femminista, esiste la cultura nera, esiste la cultura giovanile, esistono le culture delle minoranze straniere. Perché bisogna per forza uniformarsi? Evviva la libertà.

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Velocifero

Perché bisogna per forza uniformarsi? Evviva la libertà.

E' una contraddizione, avere una cultura comunque ti inserisce in un contesto discretamente uniformato.

Piuttosto, siamo un pò off topic mi sa XD

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Devo ammettere che non pensavo che questo mio post suscitase tanti elementi di discussione... e ne sono molto felice ragazzi e ragazze. Comunque ho letto molti spunti interessanti, da cui trarre qualcosa. Io personalmente nella mia storia erotico affettiva ho avuto sempre un po di difficolta a definirmi in un modo piuttosto che in un altro, nel senso che quando predicavo la mia omosessualità alla fine avevo anche rapporti etero e viceversa... Pertanto la relazione anima-sessualita-personalita e' assai articolata e complessa. Ma siamo belli e speciali proprio per questo... Alla fine ogni persona deve avere anche qualche lato di illogicità; altrimenti sai che noia tutto filato e regolare!!!!

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  • 1 year later...

Da quello che scrivi sembra che tu non appartenga a questa categoria di persone... quindi, visto e considerato che i sessi alla fine sono due (partendo dal presupposto che un MTF è sempre femmina e un FTM è sempre maschio), ancora non capisco che problema hai a definirti semplicemente BISESSUALE.

 

 

i sessi non sono due, e neanche i generi.

rimanendo sui sessi...esistono gli intersessuati

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