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Nasce agapo l'associazione dei genitori omofobi!


sugar85

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Il nome è simile ad Agedo l'associazione dei VERI genitori di omosessuali ma fà rima con ghestapo.

 

La notizia la trovate qui http://www.gaynews.it/view.php?ID=75077

 

Se la notizia è vera (c'è stato in passato il sito di famigliaitaliana che si prefiggeva una cosa simile rivelatasi poi una bufala) sono assolutamente indignato e preoccupato per gli effetti negativi che una tale associazione possa avere sulla società intera: l'associazione si propone di aiutare i genitori a convincere i figli a farsi curare.

 

Il movimento gay dovrebbe battersi per una legge che neghi la patria potestà a genitori simili

 

Sono sconcertato inoltre che dopo tutti i casini successi in America sui movimenti degli ex-gay (rivelatasi una bufala pure quelli) qui ci sia gente che propagandi teorie già ridicolizzate ampiamente dalla comunità scientifica, dalla società e dal movimento gay.

 

Il vero problema è che il movimento gay sottovaluta questo fenomeno  :D

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Beh, il sito c'è. Me lo sono visitato, e direi che "associazione di genitori omofobi" è una descrizione quantomeno adeguata. Le solite insulsaggini trite e ritrite, presentate per altro col tipico, disturbante compatimento di chi ha un figlio gay e se ne duole. Peggio per loro. Mi auguro solo che la gente conservi ancora quella minima dose di buon senso necessaria ad etichettare come immonde stronzate & calunnie quelle che son presentate in quel sito e simili.

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Si vede proprio che la gente non ha niente da fare eh?Purtroppo ce ne sono di genitori che pensano di devia...ops intendevo curare :D la mente dei propri figli gay...comunque credo che questa associazione sia destinata a crollare, la sostanza è quella di sempre, al massimo cambia la forma.

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non mi par tanto una bufala

fa forse leva sulla preoccupazione di quei genitori

che vedono il figliul prendere male

la condizione di gheis

 

in realta' non ho capito bene cosa si propongano

 

se mamma e papa' vogliono disperarsi perche' il figliul e' finocchio

e' un loro diritto

se vogliono farlo in compagni so fatti loro  :D

 

cambiargli l'orientamento oltre che impossibile

e' una stronzata  :D

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Vi segnalo questi messaggi sul blog Queerway:

 

AGAPO. Ossia, l'ipocrisia omofoba

http://www.queerway.it/dblog/articolo.asp?articolo=440

 

La mia famiglia è differente...

http://www.queerway.it/dblog/articolo.asp?articolo=444

 

AGAPO: lo pisco business omofobico sbarca in Italia

http://www.queerway.it/dblog/articolo.asp?articolo=457

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Non è tanto il fatto che vogliono disperarsi perchè il loro figlio è finocchio, la cosa preoccupante è che vogliono convincere i genitori di figli gay a farli curare e questo può avere delle conseguenze devastanti su una persona, specialmente se vive in maniera negativa la propria sessualità.

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Bello. Nessuno ha un amico hacker?

 

Appena l'ho visto, ho pensato che questo sito è una pura espressione di terrorismo psicologico. Se un genitore scopre l'omosessualità del figlio e decide di informarsi su internet, imbattendosi su questo sito condanna il ragazzo/la ragazza a un iter "terapeutico" che, nella migliore delle ipotesi, lo costringerebbe a scappare di casa.

 

Poi però mi sono detto: questo sito, per essere davvero pericoloso, deve essere visibile. Lo è? Ho cercato su Google quello che un genitore cercherebbe per "far fronte" all'omosessualitùà del figlio: "Figli omosessuali". Vedete da voi che il primo link (se non cambia niente mentre posto questo messaggio) è una pagina del sito Aquaviva2000, linkato dall'Agepo. La "nostra" Agedo, invece, è solo quarta.

 

Ci ho ripensato di nuovo, questo è vero terrorismo psicologico.

 

Considerato il fatto che, come apprendo stasera dal Tg5, in Italia non esiste il mobbing come reato, ne deduco che non esistono neanche gli estremi per una qualsivoglia denuncia di questi "velati" omofobi.

Ergo, l'opzione dell'hacker resta sempre valida.

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l'unico vero problema è forse la mente di questi ragazzi, a causa di queste persone rischiano davvero gravi problemi psicologici, proposte per contrastarli?

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Bello... mia madre ha trovato il posto che fa per lei allora... (non c'è più la faccina che rulla gli occhi T_T)

Non posso che dar ragione a Quint in effetti, che purtroppo mi ha appena rimembrato il discorso sul mobbing, e quindi torno ad essere irritata XD

Tra l'altro io mi dico... questi signori l'hanno fatta ben bene... non possono essere accusati di omofobia, ovvero, legalmente non dicono che i gay vanno bruciati... svolgono anche un lavoro utile indirizzando le povere famiglie che si trovano a vivere il dramma di un figlio contronatura in luoghi in cui possono dare supporto... meglio di così...

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sarebbe interessante se il supporto e il recupure hanno un costo e quanto:

 

in questo caso ci troveremmo in balia di furbi che hanno capito di poterci speculare, se invece lo fanno gratuitamente vuol dire che sono degli omofobi convinti ed irrecuperabili.

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sarebbe interessante se il supporto e il recupure hanno un costo e quanto:

 

in questo caso ci troveremmo in balia di furbi che hanno capito di poterci speculare, se invece lo fanno gratuitamente vuol dire che sono degli omofobi convinti ed irrecuperabili.

 

Se è per questo caro rigoletto non si sa nemmeno chi ha messo su questo aborto associativo: non c'è un nome, una sede, uno statuto c'è solo omofobia gratuita e anonima  :D

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quindi una iniziativa forse frutto di qualche gruppo numericamente limitato se non di un singolo individuo.

Personalmente ritengo sia giusto monitorare gli ambienti e le associazioni omofobe, ovviamente teniamo conto del peso di ognuna di esse: questa associazione sicuramente e' meno pericolosa di un gruppo di fanatici di forzanuova o delle parole del papa.

 

Cmq sono e resto ottimista.

Poi oggi (cambiando tema, ma in qualche modo collegato) sembra che in Germania mettano fuorilegge i neonazisti.

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questa associazione sicuramente e' meno pericolosa di un gruppo di fanatici di forzanuova o delle parole del papa.

 

 

Secondo me questi sono pericolosi ed efficaci; date un'occhiata ai link anche stranieri di varie organizzazioni... hanno mezzi e capacità per perseguire i loro obiettivi distorti. E' un movimento trasversale cattolico ed evangelico che si rifà prevalentemente a motivazioni di tipo religioso: hanno siti internet, pubblicano libri... Il sito dell'associazione italiana mi pare particolarmente subdolo (e quindi pericoloso) rispetto a quelli di altri paesi.

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Sono d'accordo con Clara e con quanti hanno espresso preoccupazione. E questo perché tale Agapo non nasce come un fungo - nossignori - ma è solo la prosecuzione di precedenti organizzazioni omofobe cattoliche già molto attive. Mai sentito parlare del Circolo Lepanto? I cui emissari agiscono accostando ragazzi che ad es. avevano appena fatto un CO presso genitori preoccupati e ostili alla loro omosessualità. Conosco un ragazzo, mio amico, che è incappato in simili individui e a stento è riuscito a liberarsene. Ci sono anche sacerdoti-psicologi (che acquisiscono la qualifica di psicologi) e che propongono trattamenti psicoterapeutici...si capisce a che cosa mirati. E l'Accademia Pontificia per la Vita?

Inoltre è una sfida aperta all'Agedo - e anche questo denota un intento combattivo preoccupante.

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Al di là del sito di AGAPO, che è decisamente contrario a tutte le nozioni comunemente riconosciute, e descrive l'omosessualità proprio come una neuropatia, con l'orrenda sigla di SSA (manco fosse la SARS), che è attaccabile su più fronti, non ultimo quello legale, sono altri i siti che devono preoccupare. Come quello di Acquaviva, citato da Quint. Se è facile condannare AGAPO, d'altra parte è difficile contestare queste iniziative richiamandosi all'ordine giuridico della nostra società. E' vero, come dice SaintJust, che non c'è nessun reato perseguibile, nemmeno nessuna offesa diretta. Non si dice che gli omosessuali sono malati. Non si dice che sono anormali. Il discorso è molto più sottile e perfido. Si parla di Dio, si punta in alto. Si mette in gioco la vita eterna, e tante cose che fanno molta paura anche a chi non è il più credente dei fedeli. Poi, per rincarare la dose, si fa leva sui genitori, invitandoli a "non allontanare i figli dalla comunità della chiesa". Una comunità dove si ribadisce che l'omosessualità è peccato, e che bisogna evitarla per essere "persone vere". Si portano anche stupidi esempi dei casi in cui una persona ha ragione a non voler essere omosessuali.

Si fa insomma un bel casino di teorie pseudoscientifiche e vaneggiamenti teologici, per arrivare alla conclusione finale che insomma: etero è meglio. Non si dice chiaramente, non si fa capire esplicitamente, ma quello che pensi dopo aver letto quelle pagine è questo. E soprattutto, etero è meglio, e si può diventarlo!

No, per conto mio queste associazioni sono pericolose, e non sono fatte da piccoli gruppi di incapaci. Sono veri e propri focolai reazionari che tendono a dilagare (perchè le idee a cui siamo abituati sono rassicuranti, fanno comodo, anche se sono in un certo modo spiacevoli). Ma per questo ribadisco che se questo è l'operato della Chiesa, se è così sottile e disonesta la sua - illegittima - lotta, allora mi rende molto contrariato il fatto che noi si deve invece rispettare tutte le regole e non sbeffeggiare, e mettere la faccenda su un piano legalitario.

La Chiesa agisce nella società che lei stessa ha plasmato. Per questo la battaglia è necessariamente impari, e lo resterà, finchè non si sovvertiranno le sue regole.

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funeralblues

Quello che più mi preoccupa non è l'associazione in sè. Ma la confusione che potrebbe generarsi con l'Agedo.

Non vorrei che qualche genitore, confuso e desideroso di risposte, contattasse l'Agapo pensando di parlare con l'Agedo.

In questo può essere delineata una strategia subdola. E forse anche nel fatto che "S'agapo", "Ti amo" si rifà al concetto di Agape che è proprio quell'amore incondizionato da molti più volte contrapposto all'amore sensuale, L'Eros, che guiderebbe la "scelta" omosessuale.

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Al di là del sito di AGAPO, che è decisamente contrario a tutte le nozioni comunemente riconosciute, e descrive l'omosessualità proprio come una neuropatia, con l'orrenda sigla di SSA (manco fosse la SARS), che è attaccabile su più fronti, non ultimo quello legale, sono altri i siti che devono preoccupare. Come quello di Acquaviva

 

Wotan, non capisco la tua valutazione di maggior pericolosità per il sito di Acquaviva... è un sito che chiarisce fin dalla Home Page la propria intenzione di divulgare la "Cultura cattolica in rete" (anche se dovrebbero mettere cultura tra virgolette, visto il livello degli articoli che pubblicano); insomma, chi entra nel sito sa cosa trova. Molto più subdolo è il sito di Agapo dove i riferimenti alla religione sono molto sfumati e che in realtà serve a propagandare i libri, i metodi e i corsi di vari sedicenti psicoterapeuti e soprattutto, ahimé, i gruppi di auto-aiuto per i genitori... Questi ultimi mi sembrano molto più pericolosi degli articoli di un sito cattolico reazionario... Inoltre il sito di Agapo propone esplicitamente ai genitori di indicare loro psicoterapeuti adatti a dare loro efficaci consigli...

 

[...] se questo è l'operato della Chiesa, se è così sottile e disonesta la sua - illegittima - lotta, allora mi rende molto contrariato il fatto che noi si deve invece rispettare tutte le regole e non sbeffeggiare, e mettere la faccenda su un piano legalitario.

La Chiesa agisce nella società che lei stessa ha plasmato. Per questo la battaglia è necessariamente impari, e lo resterà, finchè non si sovvertiranno le sue regole.

 

Ehm, secondo me per combattere le organizzazioni che vogliono curare l'omosessualità in nome di motivazioni religiose, bisogna partire da un'analisi un pochino più approfondita della realtà... Mi sembra un po' vago definire questo "l'operato della Chiesa", sottintendendo oltretutto "cattolica". Si tratta in realtà di gruppi organizzati ben identificabili, ispirati da ideologie reazionarie e per i quali la lotta contro l'omosessualità è solo UNO degli aspetti dell'azione che svolgono. Molti di questi gruppi tra l'altro non sono cattolici ma evangelici: parlo soprattutto di quelli più organizzati e dotati di mezzi economici. Provate per esempio a cercare notizie su Living Waters, ci sono dei "missionari" anche in Italia, ovviamente stipendiati dall'organizzazione.

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Questo si chiama PLAGIO: un patetico e strisciante tentativo di plagio, la cui forma di presentazione è palesemente fuori legge, non riportando le necessarie indicazioni sullo statuto, né i riferimenti della sede legale, che dal 2006 sono obbligatori per qualsiasi sito italiano a carattere commerciale ed associativo.

 

Ed è veramente subdolo il modo con cui introducono il malcapitato ad un susseguirsi di informazioni, domande e risposte che sembrano trasudare tolleranza, accettazione, comprensione, per poi dirottare progressivamente ed in modo quasi impercettibile verso le solite contromisure correttive.

 

Nello scorrere i documenti di questo sito, tuttavia, sono rimasto colpito dalla lucida razionalità della lettera di un genitore che sottopone un interrogativo scottante:

Oggi sui media c’è una fortissima presenza di coppie e matrimoni gay. Il mondo gay realmente esistente che ho incontrato – e altri padri pure hanno fatto la stessa esperienza - è invece un “network ricreativo”, consistente di Cruising bar, “saune”, Dark room e quant’altro, sono luoghi rigorosamente promiscui e in buona parte convenzionati con ARCI Gay.

Sono uguali ad analoghi locali del mondo eterosessuale come gli swinger club (posti dove si pratica lo scambio di coppie), sostengono gli attivisti di ARCI Gay. E’ davvero così?

Ho appreso che all'inizio del 2006, a Mignanego, nell'entroterra genovese è stato aperto uno "swinger club" per eterosessuali per cui il gestore inizialmente aveva ottenuto l'affiliazione ARCI. A distanza di due giorni dall'apertura del locale, a seguito di un blitz dei carabinieri, che aveva portato alla denuncia di 32 persone (per atti osceni) il circolo veniva chiuso. Come si legge nell'articolo, comunque,  il locale verrà riaperto, seppure costretto a rinunciare all'insegna ARCI (che pare abbia deciso di ritirare l'affiliazione). Perché, mi domando, questo ritrattare dell'ARCI?

Perché l'ARCI non considera altrettanto negativi i sex club per omosessuali, ove le pratiche sessuali sono (più che) paragonabili a quelli di un locale per scambisti etero?

Gli omosessuali sono una razza diversa?

A chi opera questo tipo di discriminazione tra etereo e omosessuale posso solo dire: i nostri figli omosessuali sono umani come gli altri e meritano le stesse tutele.

I nostri figli sono sensibili come tutti e non capisco perché questo tipo di sesso anonimo, spersonalizzato e disumano a loro debba fare meno male che agli altri. Perché la società e i media dicono ai giovani omosessuali che i Cruising bar, le saune, i dark room sono normali e “ricreativi”e riserva a questi locali addirittura trattamenti fiscali privilegiati?

I Sex club per solo uomini sono un fenomeno marginale nella cultura e nel mondo gay realmente esistente?

A credere i mass media questi locali addirittura non esistono, non compaiono mai. E’ soltanto il “razzismo omofobo” (termine usato da ARCI Gay e da qualche politico) che usa il fenomeno per screditare i gay? La risposta la dà ARCI Gay stessa: sul suo sito sono registrati più di sessanta di questi locali in Italia e gli aventi diritto all’accesso a questi club privé sono150.000, ossia tutti i tesserati ARCI Gay, capofila del relativo consorzio.

In compenso ARCI Gay, specialmente in questo periodo, a livello di comunicazione di massa e a livello politico, promuove i Pacs e i matrimoni gay, in quanto sposarsi, avere una relazione di amore stabile ed esclusiva, renderla pubblica sarebbe una’aspirazione prioritaria dei gay.

 

E' qualcosa su cui dovremmo riflettere seriamente, perché ogni qualvolta ci sia offerta la possibilità di rispondere alle ingiuste accuse degli eterosessuali, tendiamo a sottolineare che loro sono dei falsi moralisti, che la sera vanno a puttane e a praticare lo scambismo... ma per loro, questo fenomeno di libertà sessuale non ha alle spalle un'istituzione di rappresentanza, di organizzazione e di catalogazione.

Ritengo corretto che ArciGay, organismo impegnato politicamente nella lotta alla discriminazione e per il riconoscimento di diritti, non possa promuovere il cruising e divulgare la mappa dei locali dove andare a "spassarsela" o peggio ancora garantire forme associative che determinino sgravi fiscali per tali attività: sarebbe come se il sindaco di ogni città, inviasse ai propri cittadini la mappa dei luoghi per scambio di coppia e fornisse agevolazioni fiscali a quei locali che promuovono la promiscuità sessuale.

 

Almeno su questo, sento di non poter contraddire il parere di questo genitore, salvo il ricordargli che solo il riconoscimento a pieno titolo dell'omosessualità come condizione avente pari diritti ed opportunità, può consentire ad un paese retrogrado come il nostro, di incamminarsi su un percorso di maturazione pari a quello della Svezia, della quale si è occupata il portale Gay.it con un articolo sorprendente quanto meraviglioso, che potete leggere cliccando il seguente link:

http://www.gay.it/channels/view.php?ID=23321

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AndrejMolov89

non capisco, non capisco come mai si debba arrivare a certi estremi, come al solito l'ipocrisia regna sovrana nell'ambito politico e religioso>_<

Spero nella fine>_<

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Lanx sui locali a sfonso esessuale condivido in pieno le tue preoccupazioni il problema è che Arcigay si associa a questi locali per vincolare l'accesso ai soli associati arcigay in questo modo le iscrizioni aumentano vertiginosamente. Non è un caso che arcigay ha 384000 iscritti

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solitamente nei locali cruising i ragazzetti minorenni

non possono entrare essendo viemme 18

 

...a 18 anni una persona della propria sessualita' puo' farci quel che vuole ne?

 

non vedo perche' un genitore dovrebbe preoccuparsi

dei locali crui-sing  :D

 

come argomentazione che vuol far leva

sul moralismo me par un po'

 

una vaccata  :D

 

se vogliamo fare i conti in tasca ad arcigheis

 

citiamo anche tutte quelle discoteche e club anche NON cruising

 

che chiedono le tessera  e se fan pagare

un fottio di soldi

 

sia all'ingresso

sia alla consumazione

 

nonostante in quanto associati arci

loro abbiano agevolazioni in dinero

che dovrebbero consentire di mantenere prezzi piu' bassi

e a noi associati di pagare di meno

 

:D

 

facendo due conti a me par

che sia al locale stesso che conviene associarsi all'arci  :rotfl:

 

e non all'arcigheis avere piu' tesserati  :asd:

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A me ricorda molto la bufala di famigliaitaliana di qualche tempo fa. Su questo inoltre grava ulteriormente il sospetto che chi abbia creato tutto ciò non sappia molto bene dove andare a parare: sintomatica l'intervista a Grillini, dove - incredibilmente - gli viene concessa l'ultima parola, stranamente convincente.

 

Scrutanto la bibliografica ritrovo le solite facce note: Edizioni S. Paolo, Nicolosi, G. van den Aardweg. Un po' misera come piattaforma per costruire un'associazione di "aiuto alle famiglie". Io stesso, ad esempio, possiedo i libri sopracitati e volendo costruire una lista - dello stesso orientamento - almeno 3 volte più vasta.

 

Insomma, nulla di nuovo dal fronte occidentale. Chi ha notevoli doti informatiche potrebbe andare a cercare l'identità del possessore del dominio, e della ditta che ha messo online il sito.

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Ma è legittimo definire l'omosessualità una malattia? E' questo che mi chiedo. Perché se non lo è (e per l'OMS, che non è la prima associazione di inetti che salta su dal nulla, non lo è) allora non possono esistere organizzazioni di questo tipo. Mi riferisco all'AGAPO, che descrive esplicitamente l'omosessualità come una malattia mentale, catalogando con deliberata crudeltà come sintomi psicotici quelle che sono invece conseguenze di un rifiuto da parte della società. Trovo il sito di Acquaviva più difficile da contrastare perché punta sul peccato, e invita a cambiare orientamento sessuale pur non considerando l'omosessualità una malattia. Ma è pur vero che il primo si rivolge non solo ai cattolici, ma a tutti, con le sue pretese di verità scientifica.

E' vero, sono stato generico nel parlare della "Chiesa", intendendo in realtà ogni organizzazione reazionaria che mira a conservare il vecchio ordine (che è comunque di matrice cristiana e cattolica) con attacchi a ogni apertura libertaria. Quello che intendevo dire è che mi sembra che la lotta sia impari, visto che queste persone agiscono comunque all'interno di una società che porta il loro marchio. Chiaro che non parlo solo della chiusura alla libertà sessuale, sono cosciente che esistono moltissimi altri aspetti della questione.

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Chi ha notevoli doti informatiche potrebbe andare a cercare l'identità del possessore del dominio, e della ditta che ha messo online il sito.

 

Nell'articolo dice "Il sito risulta registrato da Lura Vaime Titolare ed Amministratore delegato della PrismaSEC Italia Srl."

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        Registrant:

        Associazione Agapo

        nava 34

        milano,

        IT

 

        Domain Name: AGAPO.NET

 

        Administrative Contact , Technical Contact :

        Associazione Agapo

        laura.vaime@prismasec.com

        nava 34

        milano,

        IT

        Phone: +393356328747

 

        Record expires on 07-Mar-2008

        Record created on 07-Mar-2007

        Database last updated on 07-Mar-2007

 

 

Bene... acquisite le informazioni basilari, per mettermi in contatto con questa farneticante personcina dai nobili intenti, sarà mia premura farle recapitare una raccomandata di diffida, affinchè si mantenga dedita alla sua carriera manageriale.

 

Se volete saperne di più su questa tale Laura Vaime, fondatrice del movimento AGAPO, potete leggere il suo curriculum.

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Io credo che questa AGAPO sia solo la punta di un iceberg. E' visibile, grazie a internet e quindi ci sembra sia spuntata adesso questa boiata. Quando invece esiste una AGAPO in moltissime famiglie. Sono AGAPO i ricatti morali di un padre, i pianti di una madre, il prete della chiesa del quartiere, sono AGAPO gli amici, quelli con cui magari hai fatto sesso gay le prime volte a 13 anni e poi si sono fidanzati e ti fanno notare quanto sia facile trovare equilibrio così, ti fanno vedere quanto è figa la loro vita... mentre la tua?

E' AGAPO il genitore che subdolamente ti prospetta una vita gay fatta di scandali, infamia, squallore... "quando invece, figlio mio, con una bella ragazza accanto potresti avere tutto e vivere sereno e felice"... è AGAPO l'idea di non poter avere figli e di invecchiare, probabilmente, da soli... mentre la FAMIGLIA come status, implicando e chiudendo un occhio sull'ipocrisia, permette, essendo socialmente accettata, un mantenimento più facile della coppia, del nucleo. Siamo AGAPO noi stessi, quando ci innamoriamo di un ragazzo ma viviamo la nostra storia clandestinamente, o al massimo nei ghetti, giustificandoci con un "sono fatti miei, non li sbandiero mica in giro!", frase che cela solo viltà. Perchè il ragazzo che si fidanza con la ragazza può andare in giro, ovunque, con disinvoltura? SBANDIERA? No. Vive! E molti di noi invece quando vivono? Il venerdi sera al Mucca? Baciando il proprio compagno solo quando si è chiusi in casa sempre facendosi scudo con mille alibi?

L'AGAPO è il prodotto scontato di questa mentalità tutta italiana, nella quale è sempre sottinteso il "fai ciò che vuoi, MA DI NASCOSTO e nelle sedi opportune!"

Quanti genitori scoprono che i figli son gay e allora li costringono a vivere pubblicamente da etero, accettando la loro omosessualità solo a patto che se la vivano di nascosto lontani da casa?

Può nascere anche un AGAPO in ogni quartiere italiano... sta a noi contrastarla! Sta a noi soltanto far capire ai genitori che non c'è AGAPO che tenga, perchè siamo felici così. Ma dobbiamo dimostrarla questa nostra serenità. Fino a che in giro ci vedranno come persone lacerate dal senso di colpa, che per prime si marchiano e accettano il degrado dei cruising come unica realtà vivibile... l'AGAPO siamo noi.

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leggendo il curriculum di questa tizia mi viene qualche dubbio che sia davvero lei a capo della agapo... mi convince poco... come sapere cosa c'è dietro quel sito internet?

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A me fa riflettere la testimonianze dove si racconta di questo figlio che è sempre stato bravo in ogni cosa, poi scopre la sua omosessualità e diventa ipocondriaco, agorafobico, schizofrenico; si insiste sul fatto che i genitori si erano informati sull'omosessualità al fine di sostenerlo e stargli accanto accettandola, e che invece nonostante questo il figlio sembrava peggiorare, fino a quando invece l'hanno fatto "riconvertire" all'eterosessualità.

 

Ora: può anche essere che sto figliolo avesse deciso una sera in cui era particolarmente sbronzo di farsi un uomo e l'aveva presa male, magari lo aveva fatto per moda, magari era davvero gay ma non riusciva ad accettare sé stesso (non sempre l'accettazione da parte dei genitori aiuta: se uno è convinto della propria virilità c'è poco da fare...), insomma ci sono milioni di prospettive diverse.

Però.

Chi glielo dice a sti cretini dell'Agapo che invece la sottoscritta ha ricominciato a vivere una vita serena e normale proprio da quando ha accettato la propria omosessualità e non se ne vergogna con gli altri? Chi glielo spiega a sti qua che dato che sono serena vado meglio a scuola, mi piace stare in mezzo alla gente perché finalmente posso parlare in libertà anche di me?

 

Cmq: ennesima dimostrazione che la gente non ha niente da fare e che io in italia non ci voglio stare.

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