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avvertimento per nuove relazioni


phdee2

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Ciao a tutti, più di un anno fa ho iniziato questa discussione, riassumendo: il fatto che io fossi dichiarato e il mio ragazzo no era un problema abbastanza pesante per me. E' passato più di un anno e ormai siamo fidanzati da due anni, purtroppo niente è cambiato. Prima credevo che per quello giusto uno fosse disposto a molto, ma ora ho capito che certi blocchi sono più forti di qualunque amore. Sono riuscito a contrattare di dichiararsi con almeno una sua amica entro 9 mesi, ma tra poco partirò per l'estero per alcuni mesi e questo, aggiunto al fatto che è poco convinto (nonostante me lo abbia promesso), mi fa pensare che non succederà niente.

Al momento sono fermo in questa situazione perché purtroppo o per fortuna sono troppo innamorato e non riesco a lasciarlo anche se devo dire che ci ho pensato. Rimarrò finché questa cosa non riuscirà a rovinare tutto o lui mi sorprenderà, ma non posso/riesco a fare niente altro al momento. Non cerco quindi consigli perché c'è poco da fare, voglio solo che chiunque dichiarato inizi una relazione con un non dichiarato ci pensi bene. Io ero troppo preso bene da lui (nonostante tutto penso ancora sia quello giusto) e ho rimandato il problema del suo non essere dichiarato. Però è rimasto e man mano che le cose diventavano serie è peggiorato.

Per concludere, pensateci bene, se per voi è importante poter vivere una relazione alla luce del sole, conoscere i suoi amici è molto molto pericoloso iniziare qualcosa con qualcuno che ha paura di dichiararsi.  

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ma in cosa ti  limita il suo "Non essere dichiarato"? hai mai pensato che non dipende dal fatto che non è dichiarato perchè lui non lo ritiene indispensabile, che a lui st bene cosi? 

Non sempre se non si è dichiarati, la questione è legata alla "vergogna", ma ad una scelta ben precisa che in quel caso va rispettata.

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Ciao dedalo, il punto è che non essere dichiarati è molto limitante dal mio punto di vista per una coppia. Con dichiarati non intendo mondo intero e famiglia, intendo gli amici più stretti (come sono io). E' limitante perché io non conosco nessuno dei suoi amici, non sono mai stato presentato neanche come amico e non succederà. Quindi o si esce con i miei di amici o siamo solo noi due, vive a compartimenti stagni, nella sua vita nessuno sa che esisto. E' limitante anche perché se mai dovesse succedergli qualcosa io non lo verrei a sapere.

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A me sinceramente il tuo sembra un po' un capriccio oppure, per metterla meno dura, una "questione di principio". Nel senso che, come giustamente ha indagato Dedalo, un conto sarebbe se tu fossi assolutamente out dalla tua e che quindi il suo non esserlo costituisca una enorme limitazione; ma da come la poni tu, il suo non essere dichiarato non da nessun particolare impiccio pratico, se non la cosa degli amici, che mi sembra abbastanza marginale.

 

In sostanza, mi pare un po' che tu faccia un ragionamento del tipo "io mi sono dichiarato con N persone, quindi anche tu lo devi fare, a prescindere", e che poi tenti di dare una qualche giustificazione "pratica" (quella degli amici) abbastanza fumosa.

A me sembra questa una mancanza di "attaccamento", perchè come ti è stato detto, un soggetto può scegliere di non dichiararsi per ragioni che possono andare oltre la vergogna o la non accettazione: potrebbero esserci condizioni oggettivamente proibitive. Il tuo volerlo far dichiarare a tutti i costi, anche contro la sua volontà, in mancanza di una oggettiva situazione "castrante" per la vostra vita di coppia, è una grave mancanza di tatto e comprensione.

 

Mi fa pensare poi di aver dato una interpretazione corretta anche questo fatto: hai detto che devi partire e stare all'estero per un po' di tempo, bene, dunque quale impedimento ti darebbe il fatto che il tuo compagno non è dichiarato? Ovviamente nessuno, dato che non potrai certo uscire coi suoi amici mentre sei altrove. Non è che stai cercando alibi per scaricarlo in vista della tua trasferta??

Edited by NewComer
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Ciao dedalo, il punto è che non essere dichiarati è molto limitante dal mio punto di vista per una coppia. Con dichiarati non intendo mondo intero e famiglia, intendo gli amici più stretti (come sono io). E' limitante perché io non conosco nessuno dei suoi amici, non sono mai stato presentato neanche come amico e non succederà. Quindi o si esce con i miei di amici o siamo solo noi due, vive a compartimenti stagni, nella sua vita nessuno sa che esisto. E' limitante anche perché se mai dovesse succedergli qualcosa io non lo verrei a sapere.

gli hai mai fatto notare questa cosa? gli hai mai chiesto perchè non vuole dichiararsi?

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Mi spiace davvero:

immagino sia brutto vivere col proprio ragazzo come se si fosse amanti,

ho conosciuto solo una coppia nella vostra situazione, ma non è durata altrettanto.

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grazie per le risposte :)

 

@dedalo si ne abbiamo parlato, a lui piacerebbe fare sapere ai suoi migliori amici che è gay e fidanzato, ma non riesce. Ha paura, non ci sono altre motivazioni fondate (a suo dire) anche perché i suoi amici lo accetterebbero molto bene (ha anche un'amica lesbica). Fatto sta che questa sua paura lo blocca, gli ho anche chiesto se avrei potuto essergli d'aiuto in questa cosa, ma giustamente dice che è una cosa sua e che lo farà quando se la sentirà il che vuol dire che potrebbero volerci benissimo svariati anni (sempre a suo dire).

 

@newComer Impicci pratici, sul suo non essere dichiarato (a parte quelli derivanti dalla famiglia che al momento escludo) non ce ne sono. Ma dal mio punto di vista la questione amici non è marginale, una coppia è formata da due persone ma comprende anche l'ecosistema di amicizie, le coppie non devono essere compartimenti stagni (almeno dal mio punto di vista). E' anche pesante sapere che quando va in viaggio con una sua amica, i suoi amici pensino che sia la sua fidanzata.

Oltretutto che come ho detto nella risposta a dedalo non ci sono limitazioni oggettivamente proibitive, ma sono dei blocchi che ha. Oltretutto siamo una coppia (nonostante questa cosa che mi pesi) solida e abbiamo progetti. Una volta io dottorato e lui laureato ci piacerebbe andare a vivere insieme, e di nuovo in questo caso sarebbe molto limitante, dovrei per dire sparire quando invita dei suoi amici. La soluzione immagino sarà andarcene all'estero dove nessuno lo conosce.

Per quel che riguarda il periodo via, no assolutamente non voglio scaricarlo è l'ultima cosa al mondo che vorrei. Il punto è che già che lui è poco propenso a farlo, e conoscendolo, se io sarò via lui non avrebbe bisogno di dirlo ai suoi amici e quindi non lo farebbe.

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Io penso che qualora mi capitasse di iniziare una nuova relazione difficilmente mi capiterà, in conseguenza di essa, di affrontare il mio primo C.O. con chichessia. Uno dei miei migliori amici ha apertamente dichiarato la sua omosessualità, genitori compresi, dopo pochi mesi che stava col suo fidanzato. Dopo 3 anni di relazione si è fidanzato e poi sposato con una ragazza ma ha ancora grosse difficoltà a relazionarsi col padre (fortemente omofobo) dopo il suo CO. questo per dire che certe scelte vanno ponderate, anche perché se per lui sei importante, prima o poi le cose verranno alla luce del sole e quel momento sarà probabilmente quello giusto, senza forzare le cose. La vita è fatta anche di attese.

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Condivido in pieno. Anche se al cuor non si comanda, il CO (non necessariamente con il mondo) è un requisito fondamentale per una relazione seria e stabile che dir si voglia

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innanzitutto c'è una cosa che si chiama rispetto. detto questo, se un facesse così con me, ti assicuro che la reazione sarebbe messa a repentaglio.....anzi direi che una vigliaccata del genere sarebbe la parola fine della relazione.

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Posso capire @phdee2 e credo sia dura stare assieme ad un altro ragazzo che non è dichiarato...sempre nascondersi...avere paura che gli altri lo scoprano deve essere frustante...per fortuna io e il mio compagno siamo entrambi dichiarati...e praticamente quasi tutti sanno di noi...la vita di coppia e fatta di noi due ma anche di uscite assieme con i nostri amici

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Quanti anni ha il tuo fidanzato? A volte ci vuole tempo. Se penso che mai e poi mai avrei pensato di fare CO con diversi amici in vita mia e poi l'ho fatto... 

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esatto il punto è che non posso fare niente, ho paura che alla lunga questa cosa faccia finire la nostra relazione e mi sembra davvero stupido perché davvero stiamo benissimo insieme. 

 

@Diabolik ha 25 anni

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se io sarò via lui non avrebbe bisogno di dirlo ai suoi amici e quindi non lo farebbe.

 

Si ma ribadisco, se lui non lo vuole fare non vedo perchè tu debba obbligarlo a farlo. Ancor più che, dovendo tu andare via, il fatto che sia dichiarato o meno non ti cambia nulla, anzi, dovesse fare CO e andargli male con qualche amico, poi tu non saresti nemmeno lì fisicamente a dare supporto.

 

A me continua a sembrare un questione di principio.

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Questione di principio?

 

Se in una coppia eterosessuale un partner dicesse all'altro

che nessuno deve sapere della loro relazione, né la famiglia, né gli amici

e che una possibile vita a due si potrebbe avere solo all'estero

la storia non durerebbe neanche un quarto d'ora.

Due anni forse solo se ci fosse un costoso divorzio in ballo...

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@@phdee2, ma almeno in questi 2 anni un giro di amicizie gay ve le siete fatte, o ti fa vivere in un rapporto chiuso "io e te, te e io", non facendoti avvicinare al suo mondo di amicizie ? E soprattutto, in tutto ciò mi stai dicendo che ogni tanto lui si fa le "sue" serate con i suoi amici da solo ?

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Credo anche io che sia una questione rilevante da affrontare prima della relazione. Soprattutto capire quali siano i motivi che spingono o tengono su quella scelta, a mio avviso servono per conoscere eventuali difficoltà che si incontreranno.

Comunque ti auguro che con il tuo lui vada tutto per il meglio e tanta buona fortuna!

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Questione di principio?

 

Se in una coppia eterosessuale un partner dicesse all'altro

che nessuno deve sapere della loro relazione, né la famiglia, né gli amici

e che una possibile vita a due si potrebbe avere solo all'estero

la storia non durerebbe neanche un quarto d'ora.

Due anni forse solo se ci fosse un costoso divorzio in ballo...

Condivido in pieno...

Edited by teomonster34
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Questione di principio?   Se in una coppia eterosessuale un partner dicesse all'altro che nessuno deve sapere della loro relazione, né la famiglia, né gli amici e che una possibile vita a due si potrebbe avere solo all'estero la storia non durerebbe neanche un quarto d'ora. Due anni forse solo se ci fosse un costoso divorzio in ballo...

 

L'autore del topic non è completamente out, solo con mamma e alcuni amici - mi riferisco al topic precedente citato, se nel frattempo qualcosa è cambiato mi si corregga. Quindi le limitazioni ci saranno da ambo le parti, di più ovviamente da quello completamente nascosto, ma comunque da entrambi.

 

Per questo dico che, in mancanza di grandi impedimenti oggettivi, una situazione comunque simile da parte dell'autore e tanto più alla luce del fatto che chi si lamenta sta per andare all'estero per un lasso di tempo, la questione più che "ti devi dichiarare perchè il tuo nasconderti ci impedisce di fare cose e di vivere la nostra coppia" mi sembra "ti devi dichiarare perchè io l'ho fatto, con qualcuno, e tu devi fare altrettanto per par condicio".

 

Poi mi potrò benissimo sbagliare, ma l'impressione che ho io, leggendo congiuntamente i due topic (questo e quello linkato) è questa.

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Resta il fatto che la spinta sul CO per puro spirito di par condicio è comunque legittima, (lo sarebbe forse di più se uno fosse completamente out e l'altro no, ma tant'è) ma a questo punto la questione si riduce a

 

 

 

o lo lasci o continui la messinscena
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