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Il sospetto


conrad65

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vi è mai capitato di maturare un sospetto su una persona a voi molto vicina, il sospetto che abbia fatto qualcosa di brutto che non potete in alcun modo tollerare? il sospetto ad esempio che abbia tradito la vostra fiducia e la vostra amicizia?

intendiamoci non un sospetto basato sul niente, ma qualcosa che si intuisce dalle situazioni, dalle parole e da fatti concreti

solo che non avete modo di verificare la cosa al 100%, non siete sicuri e non potete parlarne con la persona stessa chiedendo spiegazioni perché il solo dire che nutrite questo sospetto avrebbe l'effetto di distruggere per sempre il rapporto...

non ho idea se sono riuscito a spiegarmi, ma volevo chiedervi se avete mai vissuto simili situazioni e come avete fatto a venirne fuori

 

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BoyWithJadeEyes

Una volta ebbi l'impressione che una mia cara amica avesse detto in giro che ero gay... ti lascio immaginare l'accesso di ira folle che mi prese quando iniziai a nutrire dei sospetti... fortunatamente, mi sbagliavo. :D

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Parlarne.

 

Se sei tu che sbagli non meriti la sua amicizia.

Se è lui che sbaglia non merita la tua amicizia.

 

In ogni caso è un rapporto che non ha motivo di esistere se fondato su mancanza di fiducia, sospetti e quant'altro o su bugie.

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@@faby91 non necessariamente: potrebbe anche essere outing, però non nel caso specifico che mi sta capitando in questo momento

diciamo che ti succede qualcosa di spiacevole, tu lì per lì lo attribuisci al caso, ma poi metti insieme alcuni fatti e intuisci che questa cosa potrebbe essere stata pilotata da una persona a te molto vicina... potrebbe ma non è sicuro

 

@@Northern quindi mi pare di capire che la cosa non possa avere un happy ending: in tutti i casi il rapporto si rompe o per il tuo sospetto ingiustificato o per la sua colpa....

Edited by conrad65
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il sospetto che abbia fatto qualcosa di brutto che non potete in alcun modo tollerare? il sospetto ad esempio che abbia tradito la vostra fiducia e la vostra amicizia?
no perchè se ho un problema con qualcuno scelgo la via diretta senza se e senza ma 

 


ma volevo chiedervi se avete mai vissuto simili situazioni e come avete fatto a venirne fuori
dicendogli "perchè ti comporti cosi?" 
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dicendogli "perchè ti comporti cosi?" 

 

il problema @ è che non è un comportamento alla luce del sole: assomiglia a qualcosa tipo ricevere uno spintone da dietro, senza vedere chi ti ha spinto, e sospettare di qualcuno... se gli dico "sospetto che mi hai buttato per terra" implicitamente gli dico: non mi sono mai fidato di te....

non è così facile dire 'sta cosa

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Se qui si parla di una grande amicizia vai diretto!! Se scopri che il tuo amico non c'entra nulla allora sono sicuro che spiegandogli bene le ragioni che ti hanno portato a incolparlo allora lui capirá!! :-)

 

A me è capitato ad esempio di subite outing da una cara amica cioè credevo che fosse stata colpa sua allora sono andato da lei e le ho detto chiaro e tondo "ho buoni motivi per pensare che lo hai detto in giro.. Spero non sia stata tu in quanto me lo avevi promesso peró avendolo detto a pochissimi sai com è" poi lei ha confessato di avermi fatto outing e ho rotto l'amicizia.

Allo stesso modo ho samplicemente chiesto all'altro mio amico "sei stato tu a dirlo in giro?!" lui mi ha detto di no tranquillamente e non è mica morto nessuno!! :-)

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@@conrad65 se tu mi dici:

 


intendiamoci non un sospetto basato sul niente, ma qualcosa che si intuisce dalle situazioni, dalle parole e da fatti concreti
solo che non avete modo di verificare la cosa al 100%, non siete sicuri e non potete parlarne con la persona stessa chiedendo spiegazioni perché il solo dire che nutrite questo sospetto avrebbe l'effetto di distruggere per sempre il rapporto...
 

 

che il sospetto alla base c'è, ma non esplicitamente, uno proprio perchè crede "nell'amicizia" pone la domanda, quindi se l'altra parte la prende come un offesa, qualcosa effettivamente sotto c'è, se ti risponde per tono vuol dire che non c'è e non dovrebbe manco prendersela, proprio perchè tu credi nell'amicizia che lui riveste. 

 

alla fine la vecchia massima vale ancora, chiedere è lecito rispondere è cortesia! :-)

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@@faby91 e @ la faccenda di cui parlo è parecchio più grave, diciamo che se fosse confermata sarebbe (forse) da denuncia... questo mi frena dal parlarne apertamente, perché se una persona ha fatto qualcosa del genere non te lo confessa certamente

però mi dispiace anche buttare via un rapporto importante per un simile sospetto

davvero non so come comportarmi

Edited by conrad65
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sarebbe (forse) da denuncia
parli di diffamazione? ingiuria? atti non consoni al pudore pubblico? furto? 

 


però mi dispiace anche buttare via un rapporto importante per un simile sospetto
se il sospetto c'è vuol dire che l'altra persona in qualche modo ti trasmette certezza della cosa, al di fuori del chiederlo non c'è alternativa, a meno che non vuoi abbassarti al suo livello con giochetti subdoli peggio dei bimbominkia :uhsi: 

 


davvero non so come comportarmi
forse lo sai  ma non lo accetti :)
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Oddio che situa.... Io ci parlerei lo stesso ma ci puoi dire di che si tratta? (non i nomi ma solo l'argomento) così magari riusciamo a consigliarti meglio..

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se il sospetto c'è vuol dire che l'altra persona in qualche modo ti trasmette certezza della cosa, al di fuori del chiederlo non c'è alternativa, a meno che non vuoi abbassarti al suo livello con giochetti subdoli peggio dei bimbominkia :uhsi:

 

temo purtroppo sarà così... o in alternativa dovrò rompere il rapporto senza dare spiegazioni

 

Oddio che situa.... Io ci parlerei lo stesso ma ci puoi dire di che si tratta? (non i nomi ma solo l'argomento) così magari riusciamo a consigliarti meglio..

 

volevo presentare la situazione nei termini più generici possibili... capita spesso sul posto di lavoro dove una riceve le coltellate senza che si capisca chi ha menato il fendente... nel mio caso diciamo che si tratta di un furto (non esattamente ma rende l'idea della gravità)

Edited by conrad65
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Se hai il minimo sospetto allora dovresti affrontare questa persona...non puoi neanche dire in modo generico e non nello specifico di cosa si tratta?

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o in alternativa dovrò rompere il rapporto
se vuoi rompere il rapporto ben venga il chiedergli del suo comportamento, tanto alla fine non ci perdi nulla, anzi ci guadagneresti ti toglieresti dalle palle un coglione :uhsi: il che è una cosa positiva.
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@@katy91 come dicevo è (diciamo) un furto

tipo una persona a te vicinissima, che ha sempre avuto libero accesso in casa tua (non sarebbe nel mio caso il partner, vedo che i MOD hanno spostato la discussione in amore e relazioni), e tu ti ritrovi ogni volta con qualcosa che manca.... ma non puoi accusarlo apertamente perché altre persone entrano in casa tua, in tempi diversi, non sempre scopri l'ammanco subito dopo che si è davvero verificato... ma cominci a correlare le varie cose e sospetti di lui

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NO assolutamente non rompere il rapporto senza spiegazioni!!! Poi se scopri che lui non è stato capisci la cazzata..

 

Bene prendiamo il furto e che sospetto sia stato il mio amico che è appena stato a casa mia ad esempio (per giustificare il fatto che hai il grande sospetto..):

"caro X ho notato che sei appena andato via e non trovo piú l'oggetto A quello che ti ho mostrato e che hai provato. L'ho cercato ovunque ma non lo trovo e sto MALISSIMO per questp, sai quanto A sia importante per me.. Tu l'hai visto o preso per sbaglio? Guarda non è che non mi fidi di te ma solo che essendo appena andato via volevo avere una tua opinione.. Grazie!"

 

Le possibili risposte potrebbero essere:

1) per sbaglio lo ha messo in borsa e te lo restituisce subito scusandosi;

2) guarda non so che mi è preso mi piaceva troppo e cazzi non so volevo fare una volpata o simili e sta a te decidere come comportarti e chiarire/rompere l'amicizia

3) non é stato lui

4) è stato lui ma nega allora devi esser bravo tu a capirlo (ed essendo tuo grande amico non sará difficile capire) e qui rompere l'amicizia è d'obbligo!!

 

Comunque nei casi 1,2,3 non credo proprio che si arrabbi anzi magari ti aiuta mentre nel caso 4 probabilmentr si irrita essendo sotto pressione oppure nega dipende dal suo carattere..

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@conrad65

 

Sono situazioni molto complicate queste, e l'happy ending è molto molto complesso.

Tuttavia guardiamo le parti: tu nutri un sospetto e se stai zitto l'amicizia sicuramente finirà, dato che il sospetto rimarrà in piedi fino a che non ne troverai una risoluzione.

Immagino che tu abbia già provato a verificare indirettamente la consistenza dei tuoi sospetti e immagino anche che non c'è modo per te di risolvere ulteriormente con altre "indagini".

 

A questo punto, io ti posso consigliare di affrontare il problema in maniera se vuoi "subdola" (se non lo hai già fatto). Prendilo da parte e, quando siete soli, digli che sospetti che un comune amico o un collega, di cui per il momento non vuoi fare il nome, ti abbia fatto il torto di cui dici, e poi ne vedi le reazioni. Magari si sbottona da solo, e puoi avere altre indicazioni.

 

Io ho ahimè avuto situazioni di questo tipo. A volte ho preferito affrontare la situazione direttamente di fronte a tutti, e la reazione mi ha fatto capire che avevo ragione, sul lavoro purtroppo si innescano sempre dei meccanismi strani che non rendono così agevole il "giocare a carte scoperte", ovviamente a vantaggio della carogna. In quei casi a volte tocca abbozzare e lavorare per riparare i danni.

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Secondo me puoi cercare di capire in maniera indiretta,ovvero potresti dire a questo tuo amico che hai il sospetto che qualcuno ti abbia sottratto qualcosa che ti appartiene e poi capire in base alla sua reazione...se è stato davvero lui,può darsi che si tiri la zappa sui piedi da solo e dica la verità.

Ti sconsiglierei di affrontare lui in maniera diretta e dirgli subito che pensi che sia stato lui a sottrarti queste cose...

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Mi è successo qualcosa del genere.

Un mio ex, il giorno della sua laurea. La sua ragazza gelosissima di me, nonostante mi fossi già scoperta lesbica e quindi il mio interesse fosse pari a zero.

Quel giorno, la signorina mi si avvicinò, rifilandomi uno spintone e dandomi della puttana. Nulla di strano, fin qui. XD

 

Il problema nacque qualche giorno dopo, quando questa stronza paranoica mi inviò una mail nella quale faceva sottilmente capire che la sua gelosia nei miei confronti era giustificata, sottolineando che anche persone a me vicine pensavano che fossi una... insomma, na zoccola.

Sentii un distinto fremito alla schiena, non capivo perché dovessi dare tanto peso alle sue parole, eppure sentivo che c'era qualcosa di vero. Ora non starò a tediarvi con l'intera storia, ma diciamo che i miei sospetti si focalizzarono su una mia carissima amica (parliamo di un'amicizia nata all'asilo, di quelle che somigliano molto al rapporto tra fratelli). Ebbene, la invitai a mangiare una pizza, inscenai la parte della vittima inconsolabile che racconta dell'episodio, sottolineando che in quella mail c'erano le prove che una persona fidatissima  mi avesse girato le spalle. Risultato? Sembrava che qualcuno avesse appena posizionato dei carboni ardenti sulla sua sedia. Non riusciva a stare ferma, non riusciva a guardarmi negli occhi, non riusciva neppure a mangiare la sua pizza preferita nella sua pizzeria preferita. Ebbi così la prova che era stata lei.

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grazie a tutti per le risposte, vi dico qualcosa di più

quando maturai i sospetti verso questa persona (e non ci volevo credere io stesso, mi davo del matto solo per essere arrivato a pensare una cosa del genere), cominciai a diradare i rapporti, ma tenendo un atteggiamento non conflittuale

con questa persona mi vedevo almeno due volte a settimana e pranzavamo o cenavamo insieme almeno una volta a settimana, quindi non era semplice interrompere il rapporto

cominciai a mettere delle scuse per non vedersi, poi dopo due o tre scuse dissi semplicemente che volevo starmene per conto mio per un periodo

questa cosa dura da due mesi, e guardacaso da quando non ci vediamo i fatti diciamo "incresciosi" non si sono più verificati

questo non mi da l'assoluta certezza della sua colpa, ma certo il sospetto viene rafforzato

 

il comportamento suo in questo periodo è stato di questo tipo: all'inizio ha accettato il mio allontanamento senza fare alcun problema, ma anche senza manifestare particolare interesse alla mia situazione (tipo chiedere: c'è qualcosa che non va etc.)

in questi due mesi non ha mai preso l'iniziativa di chiamarmi, ma l'ho chiamato sempre io ogni tanto, sperando forse (chissà) in una qualche ammissione e pentimento che non c'è stato

a queste chiamate reagiva in termini un poco freddi all'inizio, poi sempre più accusatori, ha cominciato a dire che ce l'avevo con lui e che dovevo assolutamente dirgli il motivo di questo mio allontanamento e nelle ultime è arrivato a dirmi che io sto distruggendo l'amicizia etc.

nell'ultima chiamata ha detto che o gli dico questo motivo oppure non vuole proprio più avere niente a che fare con me

la cosa che non mi torna è che è stato lui a inserire in tutto il discorso l'esistenza di questo "motivo", io non ne ho mai parlato, anche se immagino che il mio comportamento più freddo del solito lo possa aver messo nel sospetto: però non mi torna questo atteggiamento, io mi sarei comportato diversamente al posto suo, non avrei drammatizzato i toni, avrei mostrato una vicinanza rispettosa nei confronti dell'altra persona, pronto ad ascoltarlo se avesse voluto dirmi qualcosa

temo che lui abbia drammatizzato i toni artificialmente, perché il suo intento è proprio uscire da questa situazione che comincia a scottargli e metterci una pietra sopra, come se io stesso fossi per lui un'accusa vivente

 

perché non posso parlargli apertamente? perché questa persona ha una posizione gerarchica superiore alla mia, e, come diceva anche @korio, temo che alla fine dovrò abbozzare senza reagire più di tanto

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Il compito piú facile di dare consigli l'abbiamo fatto ma ora il lavoro sporca tocca a te!! :-) qualunque cosa decidi di fare questa decisione spetta solo a te..

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@conrad65

 

hai subito più di un furto dunque ? che cosa ti hanno rubato ?

 

nel passato ebbi un amico per tanti anni e poi per ragioni varie ci siamo allontanati. in seguito gli telefonai una volta per vedere come stava e lui mi chiese se ero stato io a rubargli dei gioielli rinascimentali che aveva (e aveva nascosto da qualche parte per evitare furti) e la cosa mi offese molto perchè mi considerò l'autore del "furto" (non so se erano stati effettivamente rubati o se non li trovava semplicemente più perch nascosti).

 

spesso chi sospettiamo autore di un furto non lo è.

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Mi è capitato almeno un paio di volte di aver gente vicina che mi ha deliberatamente fatto del male.

E purtroppo ho sempre avuto ragione.

 

Di norma anche io inizio a darmi della paranoica e cerco di non ascoltare il mio sesto senso, anche se esperienza insegna che difficilmente mi sbaglio.

Se poi però arrivo ad avere prove inconfutabili, preferisco chiudere direttamente il rapporto senza dar spiegazioni.

Perchè non si posso chiedere spiegazioni a chi riesce a tenere due personalità totalmente diverse nei propri confronti, quella "amica" e quella da psicopatico desideroso di farti meticolosalmente del male come la goccia cinese che scava la roccia.

 

Di norma io cerco sempre lo scontro o il raffronto, tant'è che appunto il decidere di chiudere un rapporto così bruscamente è qualcosa che è capitato, come già scritto, solo qualche volta in vita mia e per motivazione inerenti ai disturbi della personalità del prossimo :asd:

 

 

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@@conrad65 se ielo devi chiedere usa metodi e modi giusti...

non saltargli addosso: non dire "tu hai fatto/detto...",ma digli "ascolta,non prenderla come mancanza di fiducia,ma vista la sincerità che voglio e spero ci sia tra di noi,vorrei sapere se,anche poer errore,hai detto/fatto..."

oltre a quello che dice stai attento a come lo dice e alle sue movenze corporali.

credimi si dice molto di più inconsciamente che consciamente (te lo dice uno che ha divorato libri di psicologia e linguaggio del copro e compagnia bella)

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Considerate che una frase tipo "non prenderla come mancanza di fiducia, ma vista la sincerità che voglio e spero ci sia tra di noi, vorrei sapere se, anche per errore, hai detto/fatto..." viene interpretata dall'altro come: "so che sei un ladro ma non ne ho le prove" al che segue il "ma come ti permetti!?"

E' un pessimo consiglio.

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@ si, questa situazione è capitata più volte: non posso dirti cosa mi hanno rubato per una questione di riservatezza

 

@@nowhere cogli perfettamente quello che io penso di questa persona:

 

Perchè non si posso chiedere spiegazioni a chi riesce a tenere due personalità totalmente diverse nei propri confronti, quella "amica" e quella da psicopatico desideroso di farti meticolosalmente del male come la goccia cinese che scava la roccia.

 

purtroppo mi resta (e mi resterà sempre) il dubbio che il matto paranoico sono io....

 

 

oltre a quello che dice stai attento a come lo dice e alle sue movenze corporali.

credimi si dice molto di più inconsciamente che consciamente (te lo dice uno che ha divorato libri di psicologia e linguaggio del copro e compagnia bella)

 

si questa era una delle possibilità, già i discorsi fatti per telefono devo dire mi hanno maggiormente convinto della sua colpevolezza

da allora ci siamo rivisti di sfuggita solo una volta, e ho notato un atteggiamento di freddezza e di chiusura del corpo (era in piedi ma teneva le distanze se mi avvicinavo e aveva le braccia conserte molto serrate) ma poteva anche essere il riflesso di una mia inconscia ostilità, non detta a parole ma forse "mostrata"

 

come dicono anche @ e @@coeranos se gli rivelo i miei sospetti salta comunque tutto per aria, sia che sia colpevole sia che non lo sia...

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non potresti tendergli una trappola del tipo mettere una camera nascosta che filma un oggetto che tu supponi lui ruberà in futuro cosi che hai prove concrete ?

 

rubare (per di più più vlolte) da qualcuno che si conosce è una cosa altamente stupida perchè alla fine chi ha subito il furto se ne accorge e cercherà di capire chi può essere stato.

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@conrad65

 

Purtroppo l'atteggiamento del tipo "no ma dimmi cosa ti ho fatto!" non ti deve trarre in inganno. 

Se come immagino il furto è "di idee" o di "abuso di posizione", il massimo che puoi fare è tendergli un trappolone e una mela avvelenata, in modo che se scatta, hai la verifica dell'autore del furto e una minima vendetta. Però il problema è sempre che, in ambito lavorativo, ste cose poi non sono facili da gestire.

 

In una situazione analoga alla tua, a lavoro, in cui un mio collega amico utilizzava le mie confidenze sui dubbi sul lavoro che si stava facendo per riferirle ai "piani alti" (per ragioni sulle quali boh, mah, wtf?), io ho mollato li un bel pacco bomba di confidenza "test". La bomba in effetti è esplosa e ho avuto la mia verifica, ma è finita che poi il lavoro l'ho perso "nel dubbio" che la confidenza fosse vera (era un rischio calcolato, diciamo che era anche una verifica della buona fede dell'azienda ma nel giochetto ci ho lasciato begli eurozzi ).

 

Vedi tu. Se posso aiutarti di più mpizzami pure.

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