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Amico, miglior amico o... ?


Bri.Kyn X

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Bri.Kyn X

Ciao forum!

Volevo chiedervi un consiglio, un parere, o anche soltanto leggere di qualche vostra esperienza simile alla mia che può essermi d'aiuto.

 

Conosco un ragazzo da un paio d'anni, mese più mese meno. Ci siamo conosciuti proprio su un sito gay e da lì è partita subito un'amicizia. Poi abbiamo smesso di sentirci per svariati accadimenti, finchè mesi fa - per caso quasi - abbiamo riallacciati i rapporti. D'allora è nata una bella amicizia, l'iniziale feeling che abbiamo interrotto è ripreso molto meglio di prima, ci confidiamo di tutto, ci capiamo su tutto, finalmente ho trovato l'amico maschio (e gay!) che non ho mai avuto.

Anche lui dice lo stesso, tanto che ci consideriamo miglior amici.

 

Ora lui è un tipo estremamente particolare, oserei dire strano. Ha una vita contraddittoria, il tipico doppio gioco etero/gay, ha uno strano modo di intendere i rapporti umani, tutto sommato neanche troppo distante dal mio.

 

Comunque sia negli ultimi tempi non so cosa sento per lui. Non è una questione di aspetto, lui è un bel ragazzo, ma non è quello che mi attrae (soltanto). Sento una totale corrispondenza, qualcosa che difficilmente ho sentito prima (anzi, forse mai). Arrivo al punto: non voglio innamorarmi di lui. Non voglio perchè lui scapperebbe, perchè so che siamo amici e non sarebbe giusto rovinare il nostro rapporto.

 

Secondo voi si può superare questa specie di pre-innamoramento? Oppure sono destinato ad allontanarmi per non soffrire...? Non vorrei mai. Gli voglio davvero bene.

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Se sei davvero forte, se ti fai forte della tua razionalità, se te lo imponi senza avere cedimenti, non c'è bisogno che

tu ti allontani da lui. Basta che ti ripeti 24 ore su 24 che non puoi ottenere niente da lui, sul piano amoroso o altro,

e che il massimo che puoi avere da lui ce l'hai già.

 

Un consiglio? A me è giovato enormemente, quando ero ai miei inizi, in tutti i sensi, e avevo un rapporto di amicizia

con un ragazzo del quale mi ero quasi innamorato, "servirmi" di questa amicizia, intendo dire del sostegno e della

forza che mi dava, proprio per cercarmi un mio compagno.

 

Non mi sentivo più solo, traevo un forza, qualcosa di prezioso, da questo rapporto che comunque c'era nella mia vita,

e solo per questo mi sentivo già molto avanti. Ma anche questo è un sentimento che va costantemente "pilotato",

verso l'obiettivo che ti ho detto.

 

O verso l'obiettivo di farti un altro amico, magari brutto :cheesy: qualcuno di cui

non ti innamorerai, e che comunque strappi a lui il troppo grande privilegio di essere, in un certo senso, "tutto".

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Bè Isher,

dici una cosa scaltra.

 

Ma non è da tutti mascherare bene un innamoramento e forzarsi pur di salvare un rapporto d'amicizia andando con altri...insomma, parlo per esperienza, io ci ho provato spesso a far ste cose, ma puntualmente ho fallito.

Poi mica son perfetto,

però so che si spendono moltissime energie, e poi non basta un soffio per far cadere le cose.

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Non dico che sia facile, Schopy, ma uno una soluzione la deve trovare, perché è molto frustrante perdere un'amicizia importante e magari unica,

per il fatto che uno dei due si è innamorato dell'altro che, per statuto (come appare dal racconto di Bri), non vuole andare oltre l'amicizia stessa.

 

In effetti questo ragazzo ha una vita etero/gay, quindi il suo non voler andare oltre è legato a un doppio gioco, più che essere una scelta naturale.

Allora scaltrezza per scaltrezza.

 

Lui si mette nella posizione di poter essere tutto, per un ragazzo gay, ma di non voler mai a sua volta darsi tutto, perché per statuto lui ha una

doppia vita. Allora urge riequilibrare. E riequilibrare, oltre ad essere legittima difesa, diventa un proteggere l'amicizia. La quale, altrimenti,....

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Bri.Kyn X

Grazie ad entrambi delle risposte.

In realtà lui non ha una doppia vita molto diversa dalla mia; certo, finge ogni tanto con qualche ragazza, ma in sostanza non siamo molto diversi.

Il punto è che mi accorgo di essere sempre più spesso geloso di lui, e pensandoci insieme mi sembra una cosa quasi naturale.

Per lui non credo sia così, anche se c'è molto feeling e sicuramente non gli faccio schifo, ma non credo abbia queste idee strane che mi frullano in testa.

 

Ecco, mi farebbe piacere assestarmi sull'amicizia dimenticando queste suggestioni... che spero siano solo suggestioni.

Beh, forse come dici te Isher dovrei effettivamente farmi scudo di quest'amicizia per trovare qualcun altro. In fondo lui mi dà forza e coraggio, consigli, sproni, ecc. Come del resto faccio io con lui. Ma mi accorgo che è meno semplice di quanto sembri.

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Non è semplice per niente, ma è la cosa giusta da fare: e ci puoi impegnare delle forze.

Te lo dico perché sei su un crinale: se ti abbandoni a quello che provi, e senti, per lui, ti innamorerai

fatalmente con le conseguenze negative che tu stesso temi (a ragione). Se dai un colpo di reni

nella direzione che ti suggerisco io, ne esci bene, da tutti i punti di vista. In fondo questa amicizia

ti dà delle cose, delle energie, ti dà, come tu dici, forza e coraggio: sta a te come impegnarle.

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purospirito

Il mondo è pieno di pesci... ed io sono un'aquila pescatrice...

 

Prendi esempio...

 

 

 

E impara a finalizzare i tuoi rapporti!

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  • 5 months later...

Resuscito questa discussione perchè le cose sono cambiate - peggiorate? :D - da Maggio e ora sono più confuso che mai, e necessito di qualche vostro consiglio paterno/materno/fraterno ahah.

 

Il nostro rapporto è andato mutando negli ultimi mesi, abbiamo fatto e facciamo tantissime cose insieme, e insieme abbiamo anche vari "progetti" per il futuro. In un primo momento il consiglio di Isher me lo sono ripetuto dentro giorno e notte, ma poi pensare che quel che avevo era già il massimo è diventato sempre più difficile.

Io e questo ragazzo ci siamo "chiusi" parecchio nel nostro rapporto, capita spesso di uscire da soli pure di sera, e a volte davvero non so più che cosa siamo: per come parliamo, per le cose che ci diciamo, per il modo "esclusivo" con cui intendiamo la nostra amicizia. Fino a non troppo tempo fa lo spingevo io tra le braccia degli altri, ora sono geloso. Lui lo ha capito - non so da cosa -, si giustifica, e tra le altre cose dice anche che non vuole relazioni perchè non vuole sottrarmi attenzioni. Mi cerca molto e io cerco molto lui. Abbiamo pure una nostra ritualità, tanto che non c'è giorno in cui non ci sentiamo e se capita qualcosa per cui non possiamo parlare, dobbiamo "avvisarci" lo stesso. A volte pare provocarmi mostrandomi foto di ragazzi con cui si sente, poi mi rassicura dicendo che non prova niente di che o che non vuole legarsi (e di qualcuno di questi ha detto pure che mi somigliava!), e che io valgo molto di più di loro.

Per molti nostri amici stiamo insieme, dal momento che stesso noi giochiamo su questa cosa e non ci dà per niente fastidio. Non mancano neppure contatti fisici (non sesso, ovviamente)... ecco, la confusione consiste in questo: non riesco a capire se sto fraintendendo io un'amicizia molto profonda, o la stiamo fraintendendo entrambi, non sapendo gestire molto bene né un rapporto d'amore né uno d'amicizia. E non so neppure più come comportarmi.

 

Ribadisco che sto molto bene con lui, anzi benissimo, e quando sto in sua compagnia non mi manca niente. Però queste seghe mentali che mi faccio prima di vederlo e dopo averlo visto cominciano a pesarmi molto... e se lui non sentisse lo stesso, vorrei che non se ne accorgesse di questa mia "debolezza". Non per semplice pudore, ma perchè sono cose che alla lunga stancano e minano pure i rapporti più solidi... e non potrei mai permettermelo, dal momento che lui nella mia vita è fondamentale.

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Bellissima la cosa del «rituale»! È veramente un tratto di tipica forma maschile di un rapporto.

Solo un pazzo può dire di non amare i ragazzi...

 

A parte questo, mi sembra che il vostro rapporto sia molto cresciuto e che ora, forse, sia al

suo massimo. In questa forma, lo è certamente, perché si accompagna alla tranquillità.

Tranquillità che, permanendo questa forma, potrebbe perdere.

 

Naturalmente può anche evolvere, potrebbe anche diventare un amore. Ma c'è

quest'elemento negatore, di negazione, da parte del tuo amico. Non ho capito bene in che

cosa risiede. Perché, cioè, non vuole andare oltre. In genere questo tipo di rapporto prende

forma tra un etero e un gay: ma se gay lo siete entrambi, qual è? Capisco che lui codifichi

questo rapporto come amicizia, ma se l'amicizia è così esclusiva e intensa, si tratta davvero

di amicizia?

 

Tuttavia, finché non hai chiaro cosa c'è nella sua testa, non puoi darti delle risposte.

Rebus sic stantibus, non devi assolutamente porti nel ruolo di Soggetto amante: vietato.

Non ci guadagneresti niente, anzi, il contrario. Già è molto significativo il piccolo

tratto sadico quando prima ti mostra le foto di altri ragazzi (tratto sadico) poi ti rassicura

ed è molto dolce (classico secondo momento, positivo, del sadico). Devi tacere. È lui che

dovrebbe eventualmente cedere, è lui che deve eventualmente mutare: e se non cede, e

non si dà, tu non devi fare niente.

 

Tutto sommato stai bene. Hai un bellissimo rapporto, e tu stesso dici di starci bene. Basta

non sognare, e rimanere stretto all'oggi e al momento. E il mio consiglio di farti forte di

questo bellissimo rapporto per trovarti un ragazzo, è sempre valido. La tua prospettiva

cambierebbe, forse di poco, ma sarebbe decisivo. Un'ultima cosa: tieni a freno la gelosia.

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Ecco, bravo, c'è un elemento negatore. Ora non so quanto ci sia da parte mia e quanto da parte sua. Forse mi viene da credere che non siamo pronti per una relazione (dal momento che nessuno dei due è mai stato seriamente con un altro ragazzo), o che abbiamo bisogno di un riferimento più solido di un amore (dato che riteniamo che l'amore sia naturalmente più debole di un'amicizia, e questo entrambi e spero a torto).

Non mi va di diventare il soggetto servente, sicuramente aspetterò segnali da lui, dal momento che io ne mando a sufficienza, mentre i suoi sono più vaghi e ambigui (ma non nego che a volte possano sembrare ambigui anche i miei).

 

La gelosia, beh, io provo a trattenerla, ma a volte sto davvero male. Prima questo rapporto mi sembrava veramente un propulsore per trovare un ragazzo, ma adesso è quasi un "inibitore".

Ad esempio la settimana scorsa mi vidi con un ragazzo, anche carino, ma che non ho voluto più sentire. Non ho nessun interesse verso gli altri, ed anzi mi scoccia l'idea di dover creare un feeling e una relazione profonda, perchè già sento di averla. Coincidenza? Lui dice che è un periodo in cui si scoccia di conoscere gente e non ha interesse verso gli altri...

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domanda a bruciapelo, cosa intendi per amore e cosa per amicizia? A me sembri palesemente innamorato e ormai vi comportate come una coppia che però non fa sesso.

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Forse sarò semplicistico ma esiste la parola per parlare, e le incomprensioni si risolvono tutte lì.

Probabilmente siete entrambi innamorati ma nessuno dei due cerca un rapporto sentimentale standard. Chi ve lo impone? Se vi piace questo modo di viverlo non è il caso di cambiarlo, magari va solo evoluto per contenere anche gli aspetti più "passionali" della relazione.

Rinnovo anch'io il consiglio di tenere a bada la gelosia, è una brutta bestia.

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Prima ero certo di cosa intedessi per amore e per amicizia, ora francamente ho troppi dubbi. Nel senso che per me il nostro rapporto non può essere "solo" amicizia, e credo che in effetti non lo sia per i 3/4 del genere umano. Ma è anche vero che nella nostra "realtà relazionale" lo è: amicizia stretta. Quindi devo convenire che probabilmente o abbiamo concezioni diverse di questi sentimenti, o lui più di me confonde le due cose. Da quel che mi dice l'amore per lui è solo una relazione sessuale, un gioco di interessi, basato più che altro su ruoli e strategie. L'aspetto emotivo e sentimentale dell'amore - che io ho sempre ritenuto l'aspetto più importante e "invalidante" XD - lo ha chiaramente trasportato sul versante dell'amicizia... e così sto facendo io. Insomma, nel non capire me, non capisco manco lui. E intanto ieri ancora una volta sembravamo una coppietta!

Parlarne direttamente, a volte, sembra anche a me l'unica via di fuga per non venire totalmente inghiottito... :(

 

Ho pensato molto ad un tipo di rapporto "nuovo" e non standard. E forse lo condividerei anche. Ma non saprei proprio come improntare un ragionamento del genere...

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scusami, onde evitare di darti risposte inconcludenti, tu quanto ancora pensi di andare avanti nell'incertezza? voglio dire, ti serve quello che stai vivendo? te lo chiedo perché la discussione è iniziata a maggio, siamo a metà ottobre e vedo che non ci sono grassi passi avanti (si ho usato "grassi" volontariamente). intendiamoci, qui nessuna paga l'host "a pagina" e per quanto mi riguarda puoi andare avanti altre mille. nemmeno mi aspetto che tutti vadano a prendersi la persona che gli piace con la sfacciataggine con cui magari lo farei io (il mio vissuto del resto non è il vostro) e riconosco inoltre che il corteggiamento romantico è arte che non mi è mai appartenuta. faccio solo presente, però, che 5 mesi di tira e molla forse sono un po' troppo, più che altro perche rischi inoltre di perderti chissà quante cose nel frattempo visto che da "migliore amico che non hai mai avuto" è diventato una sorta di incredibile attrazione che stenta a decollare. allora: o si concretizza o, boh, non lo so, ci troviamo altro da fare. una persona insicura, o che non osa per i più svariati motivi, spesso trascina a fondo chi ha intorno, e senza concedersi più di tanto, magari proprio giocando su una gelosia che non avresti il diritto di manifestare (ma che ti fa provare).

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Capisco... ed infatti sto passando gli ultimi giorni a pensare solo a questo, se muovere qualcosa oppure no. Il fatto è che insicuri e incapaci di osare lo siamo entrambi, c'è il rischio che insieme ci trasciniamo a fondo, perdendoci come dici tu chissà quante cose.

:(

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L'elemento di negazione non consiste nell'omosessualità

in astratto, quindi potrebbe consistere in una immagine

distorta dell'omosessualità concreta. A questo punto però

bisognerebbe dedurre che questa immagine distorta appartenga

pure a te ( ti piaccia ) insomma:

 

Potrebbero attrarti in lui una serie di cose che farebbero

scappare a gambe levate, la maggior parte di noi.

 

Forse ti potrebbe servire dirtele, o scriverne.

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Beh, sì, forse il suo modo di fare compiace la mia poca accettazione dell'omosessualità. In fondo noi due ancora la percepiamo come cosa sporca e ingiusta, un danno e non una diversità da vivere normalmente. Di conseguenza una relazione omosessuale di tipo affettivo significherebbe essere per sempre gay, mentre fin quando si fa sesso... si fa solo sesso.

Lui è molto chiaro su questo punto, però non è chiaro nel rapporto con me, laddove ha trasportato - ed è evidente - le emozioni che normalmente si condividono con un fidanzato. Il punto è che io mi sono reso conto di tutto questo, ed in qualche modo sono "avanti" a lui, ma mi risulta difficile portarlo sulla stessa lunghezza d'onda e al contempo mi risulta difficile staccarmi, da amico così come in qualsiasi altra "veste". Per quanto non mi sia accettato del tutto io sarei pronto a provare una relazione seria, partecipata, condivisiva, ecc. Voglio accettarmi, ecco. E sono convinto che questo in definitiva passi per l'amore, al di là delle varie costruzioni teoriche che tutti quanti ci possiamo fare a 15 come a 50 anni.

 

Eh sì, hai ragione Hinzy, è una situazione da cui tutti vorrebbero scappare a gambe levate, compreso me... però purtroppo ci sono troppo dentro e non so più staccarmi (ecco, sono convinto che i gay che non si accettano quasi godono a soffrire... sarà autoflagellazione? eheh :D).

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non dovete fare coming out pubblico se non siete pronti, ma almeno l'un l'altro, se c'è sincerità, potreste proseguire e semplicemente lasciarvi andare ai rispettivi sentimenti. perche se i sentimenti da parte sua in qualche modo non ci sono, o ci sono di meno, o lui si fa desiderare solo per essere compiaciuto, è chiaro che dovrai trattarlo come qualunque altro che rischia di ferirti.

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  • 2 weeks later...

Ok, vi aggiorno e vi richiedo consiglio. :D

In pratica le cose non sono cambiate, ed anzi sono perfino "peggiorate", nel senso che l'ambiguità è aumentata considervolmente, finchè abbiamo cominciato pure a fare sesso (senza mai baciarci). Sono seguiti discorsi di rito, sul che cosa siamo e sulle cose che non cambieranno. Abbiamo concordato nel dire che non siamo scopamici, ma ci siamo fermati lì.

Intanto lui continua a dare segnali contrastanti e ad ingelosirmi, vedendosi con un altro, di cui però dice non fregarsene niente.

Io sto male, nel senso più banale e teenager del termine. Sto male e non so cosa fare.

Ho pensato di scrivegli una lettera, da vera lettrice del Cioè.

Che mi consigliate?

 

A volte penso di mandarlo a quel paese, altre volte di confessare tutto, altre volte ancora di rimanere nel limbo. Ma nessuna idea mi sembra giusta, e fondamentalmente non voglio perderlo. Preferirei un suo chiaro "NO", ad un "NI" o ad un addio...

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BruisePristine

ormai c'hai fatto sesso, digli che ti piace e non solo per quello che è successo.

tanto peggio di così non può che andare, l'unico sollievo per te è perderlo se non riuscirai ad averlo.

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Se ti può servire, conosco una storia simile, con una situazione pressochè identica.Fatto sta che un mio amico (che è poi colui che me l'ha riferita) era innamorato di uno di questi, e visto che ufficialmente tra loro non c'era nulla, si è infilato in mezzo e alla fine è riuscito ad ottenere quel che voleva.Chiamerei, per comodità, A uno della simil coppia, B il secondo, e C il mio amico.C è riuscito a prendersi A.Subito dopo scatta la gelosia potente di B, che immediatamente dichiara tutto l'amore dell'universo ad A cercando di riprenderlo in ogni modo (specifico, tra l'altro, che A corrisponde più o meno a te, visto che tra A e B era lui che sognava una relazione, mentre B era il "sadico").In conseguenza di ciò, A, che comunque non poteva dimenticare B, lascia C e torna con B, e che io sappia loro sono tuttora una coppia felice e contenta.

 

Detto in parole povere, fallo ingelosire brutalmente, e vedrai che ti correrà dietro, perchè sarà costretto ad ammettere che anche lui ti vuole, pena perderti per sempre.

 

Questo in base a quello che ho sentito.Poi non tutte le situazioni sono uguali, però..bhè, vedi te :)

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Eheh, grazie per la storia sulle lettere. Ora mi sto muovendo sul versante ripristino amicizia, perchè noto che è diventato più freddo negli ultimi giorni, e se non posso averlo come ragazzo, non voglio perderlo come amico.

Certo, continuo ad essere geloso... ma tant'è!

Proverò ad ingelosirlo, del resto ci ho pensato già... e anche se non dovessi riuscire ad attirare la sua attenzione, comunque mi servirà uscire con qualcuno (sempre se 'sto qualcuno riesco a trovarlo -.-).

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Oddio, ormai uso questo topic come diario. Comunque sia ho chiarito con lui, dopo che mi ha cercato di evitare e sviato per ore. Ho capito che è rimasto turbato più lui che io rispetto alle cose che abbiamo fatto, ed ho capito che è lui ad avere problemi. Si sente imbarazzato e in colpa perchè - dice - ha sporcato il nostro rapporto con un qualcosa (il sesso) che considera sporco, perverso e schifoso. Ha detto che lui sesso lo fa solo con chi non vuole bene, e non con chi invece prova dei sentimenti.

Ha inoltre detto che proprio perchè ci sono dei sentimenti è difficile distinguerlo da un rapporto tra due fidanzati.

 

Insomma, ho capito che ha dei seri problemi su questo versante, non si è per niente accettato, e mentre per me è stato del tutto naturale e non avrei avuto paura di trasformare il nostro rapporto in altro, in lui invece questa paura è tutto. Del resto gli voglio bene e credo che abbia bisogno più di un sostegno che di un ragazzo. L'unica cosa che mi ha lasciato perplesso è che non solo ci vorrà del tempo per tornare come prima (anche se già ieri sera è stato molto meglio), ma avrò sempre un po' di rimpianto... rimpianto perchè in fondo i sentimenti c'erano, e non si sono potuti rettamente sviluppare in altro perchè lui ha dei problemi. E ha dei problemi perchè è gay: se fossimo stati etero le cose sarebbero andate decisamente meglio. Ancora una volta debbo dire grazie ad una società che non fa NIENTE per farci sentire un pochino meglio...

In questo senso avrei preferito un bel "per me sei solo un amico", sarebbe stato molto più semplice.

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Beh, certo, ma non starò lì ad aspettarlo. Ha sciupato la possibiltà che avevamo avuto.

Per giunta continua a dire tante palle per evitare di restare da soli io e lui. Gli devo far capire che non capiterà niente più neppure se rimaniamo gli unici uomini sulla terra. :D

Per lui vale quella certa canzone you think you're a man, but you are only a boy...

 

Morale della favola, non esistono amici di letto, e non bisogna credere alle stronzate di Hollywood. XD

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Io penso (e lo penso io, probabilmente sbaglio) che da parte tua ci sia ancora una speranza, però, e non per qualcosa di vago, futuro e indefinito, ma per una relazione prossima e tangibile. Che tu, infatti, saresti pronto ad intraprendere, lui invece no. E tu, non volendo perderlo come amico (e questo è più che comprensibile), cerchi di recuperare quello che avevate (il vedervi da soli, etc.). Ma non credo che sia l'ideale. Forse, anche se l'idea ti sembrerà assurda, un po' di lontananza ti farebbe bene. A me ha fatto molto bene, in un contesto non simile ma paragonabile. Dici di volerti trovare un ragazzo, o quantomeno di volerci provare, ma non sarà affatto facile se continuerai a provare queste cose per lui (e, mantenendo il rapporto com'è ora, sarà molto difficile, la vicinanza non aiuta). Non voglio dirti di allontanarti perché lo troveresti un consiglio stupido e non è quello che vuoi, com'è ovvio che sia, però ti invito a considerare le difficoltà del percorso che avete intrapreso.

La sua visione del sesso e dell'omosessualità (una visione molto problematica) non aiuta per niente, purtroppo.

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Lo so, ma è come se avessi riconsiderato tutto d'improvviso, e quindi è praticamente scomparsa la voglia di stare con lui in "quel" senso. Non che non mi piaccia più, ovviamente, ma ho capito che avevo molto di più PRIMA di fare sesso, che non DOPO averlo fatto. Cioè, ho rischiato di perderlo per qualcosa che normalmente ti fa conquistare una persona (perchè lui ha tantissimi problemi di cui non voglio neanche parlare, sarebbe lungo e sinceramente dal di fuori sembrerebbe quantomeno una brutta persona).

Ora io ho la speranza di recuperare quel rapporto al confine che avevamo prima, con la consapevolezza - 'sta volta - che di più non posso avere, non perchè non ci siano i sentimenti, ma perchè non c'è la dimensionalità di un rapporto codificato. Lui non è pronto e forse non lo sarà mai. Io sì, e qui casca l'asino.

Se mi allontanassi lo perderei per sempre e asseconderei la sua voglia di distacco dettata dalla paura. E non mi va di perdere un amico che mi è stato tanto vicino nell'ultimo anno. Non ho mai avuto un rapporto tanto profondo con nessuno, non potrei gettarlo via così.

 

Più che una speranza la mia è una consapevolezza. Le cose potranno cambiare per lui, ma cambieranno anche per me. E se succederà che lui tornerà da me in quel senso, una volta strutturatosi e una volta superate le sue paure, io poi non sono così sicuro che starò lì ad accoglierlo... non per cattiveria, ma perchè voglio andare avanti. Un ragazzo così ti fa retrocedere di 40 passi avanti che hai fatto. Non si tratta neppure dell'indeciso represso, ma proprio di una persona che non ha capito niente dei sentimenti. Andrebbe rieducato ad un'affettività prima che ad un'omoaffettività... ma io studio diritto, non psicologia.

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Se riuscirai a superare il problema (perché adesso è un problema) rimanendogli vicino, fino ad essere sereno, avrai raggiunto un grande traguardo. Il mio consiglio era dettato dal fatto che, purtroppo, mi sembra difficile, per la mia esperienza in primo luogo.

Se poi riuscissi a parlarci, da amico, e riuscissi a convincerlo ad affrontare i suoi problemi (non spetterebbe neanche a te, a dir la verità, ma sicuramente farebbe bene al vostro rapporto), potresti fargli fare dei passi da gigante in tal senso... e questo a prescindere dal risultato finale.

Poi, ovviamente, le cose cambieranno per tutti e due, ma dovresti fare in modo che cambino in primo luogo per te, in meglio, anche se questo vorrà dire avere un altro ragazzo, in futuro. Adesso vedi se riesci a recuperare quello che avevate (penso che potresti riuscirci, ma senza troppa fretta, lui è sicuramente molto scosso), e poi penserai agli altri passi (ammesso che tu voglia provare a parlarci). Purtroppo hai ragione, il suo è un problema affettivo in primo luogo. Non riuscire a coniugare sesso e amore è indice di un disagio di qualche genere, devi solo sperare che lo realizzi e che decida di lavorarci.

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