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Bisessuale? Asessuale? Incapace di capirsi?


Lazyfox

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Faccio davvero fatica a capire il mio orientamento, mi dico che non mi piacciono etichette ma a volte servono per diminuire la confusione.

(Premessa: sono una femmina.) Fino ai 30 anni ho avuto parecchie cotte per ragazzi, nella maggior parte dei casi non ricambiate. Ero presa soprattutto dal carattere e non sono mai stata molto interessata al sesso, tanto che la mia prima volta è stata a 24 anni. Ho avuto un paio di relazioni con maschi, durante meno di un anno nelle quali i rapporti erano frequenti e molto spesso prendevo io l'iniziativa, nonostante provassi poco piacere (credo più per egoismo loro...). Forse "usavo" il sesso anche per tenere legati a me i ragazzi con i quali stavo.

A 30 anni ho conosciuto una ragazza con la quale sono stata 5 anni. Vivevamo lontane quindi ci vedevamo saltuariamente, di lei ero innamorata come non lo ero mai stata ma anche in questo caso il sesso per me non era la priorità. Anche se non ci vedevamo per mesi non ne sentivo la mancanza, a differenza sua. Mi mancava lei ma non il sesso, anche se quando lo facevamo provavo molto più piacere che con i ragazzi precedenti.

Vado da una psicologa, le ho raccontato praticamente tutto di me e delle mie relazioni però non ho mai voluto approfondire il tema della sessualità, sento che qualcosa di anomalo in me c'è. 

Ora non saprei dire con chi vorrei stare in futuro, dei maschi mi fido poco anche perché sono stata importunata da ragazzina e mi è rimasta una certa diffidenza, dall'altra parte non vivo così serenamente nemmeno il sesso con le donne o perché non accetto fino in fondo la mia bisessualità, oppure perché non provo tutta questa attrazione fisica.

Datemi un parere nell'attesa di trovare il modo per parlarne con la psicologa 😬

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Lo so, per questo chiedevo un parere sulla base di quello che ho scritto. In realtà bisessualità e asessualità  sembrano opposti ma nel mio caso forse no.

Edited by Lazyfox
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20 hours ago, Lazyfox said:

Lo so, per questo chiedevo un parere sulla base di quello che ho scritto. In realtà bisessualità e asessualità  sembrano opposti ma nel mio caso forse no.

No, asessualità e bisessualità sono tutto fuorché opposti, almeno nella comune accezione dei termini.

Bisessualità infatti tradizionalmente incorpora anche la componente affettiva mentre l'asessualità la esclude. Questo è il motivo per cui in alcuni contesti preferisco usare i termini bi(omo/etero)romanticità per indicare precisamente la componente affettiva.

Non è affatto detto che la componente affettiva e sessuale corrispondano, io tendo ad esempio ad identificarmi come un bisessuale omoromantico ma esistono le più svariate configurazioni.

Purtroppo (e per fortuna) non possiamo dirti noi cosa sei tu, è un'identificazione che dovrai/potrai fare solo tu, se ne sentirai la necessità.

Ti invito anche ad usare le etichette per come dovrebbero essere usate, cioè come ausilio per descrivere sinteticamente una persona ma non come contenitore ermetico dove segregarla.

Se al momento non senti propria nessuna etichetta, non forzarti a trovarla per forza. Fai ciò che ti senti, con chi lo senti.
Se ti innamorerai di una ragazza, prova a costruire una storia con lei, se lo farai con un ragazzo, idem.
Se non desideri avere contatti sessuali o li desideri solo in determinate circostanze, fallo presente all'altra persona e non forzarti ad averne se non lo desideri.

E buona vita 🙂

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davydenkovic90

Io spero che tu vada dalla psicologa per altri problemi, non per cincischiare nell'attesa che ti venga il coraggio di parlarle della tua indecisione sulla sessualità, perché sarebbe uno spreco di tempo e di denaro.

Comunque, a parte quello che hai vissuto in passato, adesso che cosa desideri? Non avere alcun partner oppure averne uno? Delle persone che ti capita di conoscere nella quotidianità sei attratta da qualcuno/a oppure ti piacerebbe conoscere qualcuno/a con cui uscire o avere un'intimità di qualche tipo?

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On 10/17/2019 at 12:09 AM, Lazyfox said:

 mi dico che non mi piacciono etichette ma a volte servono per diminuire la confusione.

 

Ciao!

A me in realtà le etichette la confusione la aumentavano! Quando ho smesso di volermi per forza inserire in una categoria prestabilita , per me è stata la svolta! Ho iniziato semplicemente ad essere me stessa.

E' giusto porsi delle domande, cercare di capirsi di più, anche con l'aiuto di una specialista se ti fa stare bene. Ma non pensare che ci sia qualcosa di anomalo in te. Rispetto a cosa e a chi ? Ai modelli imposti dalla società? Piuttosto , fossi in te mi chiederei perché non hai mai voluto parlare con la tua psicologa della tua sessualità.

Come ti hanno scritto prima di me, non forzarti. Non devi decidere a tavolino con chi stare in futuro, se con un uomo o con una donna.

In bocca al lupo!

 

 

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Grazie a tutti quelli che mi hanno risposto. Riguardo alla psicologa, sono andata principalmente per parlare della mia relazione che allora mi pesava perché nascosta e per la mia confusione riguardo all'orientamento sessuale. Ovviamente non parlo solo di quello, infatti ero andata, anni fa, da un altro psicologo per problemi diversi (legati all'ansia). Il fatto di non parlare di sessualità penso sia dovuta in parte dall'imbarazzo (che non dovrei provare, lo so), e in parte è legata al fatto che non vivo il sesso come un elemento importante della mia vita, semplicemente.

Per quanto riguarda la questione  "attrazione", è difficile che qualcuno, maschio o femmina, mi colpisca per l'aspetto. Forse guardo più le donne per ammirazione, mentre gli uomini mi colpiscono se sono colti o per gli interessi che hanno. In ogni caso penso che non potrei mai anche solo baciare una persona che mi piace fisicamente ma che non conosco a sufficienza. Vorrei avere delle storie romantiche o condividere il tempo con persone stimolanti, intelligenti o positive, il sesso lo vedo come una conseguenza di un rapporto molto stretto, ma forse ne farei anche a meno.

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