schopy Posted 4 hours ago Posted 4 hours ago On 12/14/2025 at 2:02 AM, Pugsley said: È evidente che a Schopy la sociologia fa cagare e per lui non vale un cazzo Non necessariamente, però io non capisco cosa se ne ricava a dirsi "eh, se sono infelice è colpa della società neoliberista", che può avere un senso se sei infelice perché sei sottopagato, non riesci ad acquistare casa nonostante lavori 8 ore al giorno, non hai soldi per far qualcosa nel tempo libero, etc...ma non se il problema è il mancato match sulle app di incontri Quote
Omocrazia Posted 4 hours ago Posted 4 hours ago 15 minutes ago, schopy said: io non capisco cosa se ne ricava a dirsi "eh, se sono infelice è colpa della società neoliberista", Ne ricavi che puoi consolarti dicendo "eh, se la società fosse marxista, leninista, comunista, fascista, nazista o anche liberista senza "neo" 😏 ecc., allora sarei felice e contento. L'erba del vicino è sempre più verde e fa il padrone felice (o meno infelice). Quote
MARIO8530 Posted 2 hours ago Posted 2 hours ago 8 hours ago, schopy said: .è come se mi sentissi interrogato, no ehehe... vorresti solo le domande più spinte. Oh, oltre a quello che hai citato non rimane altro da chiedere. 2 hours ago, schopy said: "eh, se sono infelice è colpa della società neoliberista" Be'... forse c'è di più... una sottotrama che non tutti colgono, che sotto la crosta della società c'è qualcosa che elegge alcuni a scapito di altri Quote
Gastida Posted 42 minutes ago Posted 42 minutes ago 3 hours ago, schopy said: Non necessariamente, però io non capisco cosa se ne ricava a dirsi "eh, se sono infelice è colpa della società neoliberista", che può avere un senso se sei infelice perché sei sottopagato, non riesci ad acquistare casa nonostante lavori 8 ore al giorno, non hai soldi per far qualcosa nel tempo libero, etc...ma non se il problema è il mancato match sulle app di incontri Avevi per caso l'insegnante di sostegno a scuola? Vale la pena notare che molti studiosi e critici culturali provano a leggere anche la sfera affettiva dentro la cornice economico-sociale, non tanto per dire che “se non hai match su Tinder è colpa del neoliberismo”, quanto per sottolineare come le logiche di mercato abbiano colonizzato anche la dimensione intima. Il neoliberismo tende a spingere verso l’idea che la felicità sia una responsabilità individuale. Se non “funzioni” sul mercato del lavoro o su quello affettivo, la colpa è tua, non del sistema. Chi ha più risorse (tempo, denaro, capitale culturale, estetico) spesso ha più facilità anche nelle relazioni, non è che dirlo ti porta automaticamente all'interno dei brutti, dei poveri o degli sfigati (è strano perché voi siete brutti e sfigati e difendete i ricchi e i belli). In questo senso, la frustrazione di chi non trova match può essere letta come un riflesso di dinamiche sociali più ampie. La stessa precarietà che impedisce di comprare una casa o pianificare il futuro può rendere più difficile costruire relazioni stabili, perché tutto è percepito come provvisorio. In altre parole, non è che “il neoliberismo ti impedisce di avere un match”, ma che il modo in cui viviamo la ricerca di connessioni è influenzato da logiche di mercato e da un contesto sociale che accentua la competizione e la solitudine. Tu, gli altri veneti rincitrulliti e quell'idiota patentato piemontese, sostenete che tutta questa analisi non sia vera e negate qualsivoglia problema inerente la sfera sociale delle relazioni. Siete negazionisti, ma basterebbe semplicemente studiare, informarsi. Purtroppo soffrite di una patologica dissociazione cognitiva, quindi io non perdo più il mio tempo a dimostrarvi perché ho e ho sempre avuto ragione. Vi consiglio tuttavia di non definirvi più di sinistra, perché non lo siete mai stati, siete più in linea con l'anarco-capitalismo alla Javier Milei o, appunto, col neoliberismo alla Margaret Thatcher. Quote
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