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ENORME difficoltà a fidanzarmi a Milano


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8 hours ago, Almadel said:

Hanno paura che ti innamori perché temono che tu voglia limitare la loro sessualità.

Se una frequentazione diventa "qualcosa in più" dovranno rinunciare agli altri scopamici.

Ma non credo che questi ragazzi siano tutti così e non possano rinunciarvici per una relazione.

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Posted (edited)
6 hours ago, Almadel said:

Anche per me: io sono anche finito nei guai per la mia fretta di andare a convivere da ragazzo.

Forse era meglio se mi fossi preso un po' più di tempo per pensarci.

Se tu hai fretta di convivere per scopare, sbagli. Non è che convivere vuole dire scopare, la gente scopa senza convivere, è proprio il concetto della frequentazione in tutte le fasi della vita

6 hours ago, Almadel said:

Capisci che è irrilevante se tu nella carbonara metti la pancetta invece che il guanciale?

Un po' perché non sei uno chef stellato e la tua opinione quindi non ha di suo una preminenza,

in secondo luogo perché sei pure Musulmano e non l'hai assaggiata né con l'una né con l'altro.

Allora torniamo al concetto che non dobbiamo dare un nome alle cose e alle situazioni perché esiste tutto e il contrario di tutto, quindi non ha senso. Peccato che già solo che noi scriviamo diamo significati specifici che ci consentono di capirci nei pensieri che facciamo

Se una coppia è una cosa specifica ma può essere anche senza requisiti specifici, allora che senso ha dare delle definizioni e un significato ai termini?

Non regge il discorso

Almadel ha un cazzone ma se non sappiamo cosa voglia dire avere un cazzone o se Almadel dice di avere un cazzone ma poi un cazzone non ha, allora il problema è che dare un significato al termine cazzone non ha senso. Prova a scrivere ad uno su Grindr e sceglierlo per il cazzone che dice di avere e per le foto che le comprovano il suo cazzone e poi non il cazzone non ce l'ha...direi che la situazione diventa ridicola e paradossale. Una presa per il culo

E non mi dire che ciascuno definisce a suo modo cosa sia un cazzone, perché allora vi prendo a sberle

1 hour ago, Guyintheclouds said:

Ma non credo che questi ragazzi siano tutti così e non possano rinunciarvici per una relazione.

Semplicemente non gli piace quella persona 🙂

Edited by Pugsley
Posted (edited)
On 12/19/2025 at 10:37 PM, Pugsley said:

È generoso da parte tua stare sempre dalla parte dei più deboli

  1. Non sono un istitituto di opere pie.
  2. Non ho mai dipinto Schopi come debole, ma ho ammirato la spontaneità dei suoi bisogni emotivi.
  3.  È pregiudizievole questo modo di pensare fascio e gretto, per cui gli uomini sono privi di personalità o emozioni. Però esistono, asono bestie da monta, ma non è bello, la zoofilia lede l'animale .
Edited by MARIO8530
Posted
On 12/14/2025 at 4:13 PM, Almadel said:

Praticamente è l'unico genere di indipendenza che interessa.

Meglio un quarantenne fuoricorso di quarant'anni del DAMS che vive da solo

rispetto a un cardiochirurgo di trenta che vive coi genitori, no?

Alla fine a un uomo (che non abbia proprio 18 anni, diciamo) che gli importa?

Vuole quello che vogliamo tutti: guardarci un film su Netflix sotto il plaid

e rimanere a dormire dopo una sborrata e una bottiglia di vino. 

O - viceversa - avere qualcuno che ti dorma accanto e ti prepari il caffè prima di andare al lavoro.

 

Invece che spesso sia avvenga il contrario (soprattutto in Italia dove è normale avere trent'anni e vivere con i genitori).

Il cardiochirurgo vive con i genitori ma può andarsene di casa quando vuole ed è economicamente indipendente ,mentre il quarantenne non è un grado di fare nulla se i genitori gli chiudono i rubinetti.

 

Posted
1 minute ago, fra1991 said:

Invece che spesso sia avvenga il contrario (soprattutto in Italia dove è normale avere trent'anni e vivere con i genitori).

Certo che di solito avviene il contrario.

Il mio era un esempio per assurdo.

Era solo per dire che avere una casa per scopare - se vuoi una relazione -

è più importante rispetto a essere indipendenti economicamente. 

Posted
2 minutes ago, Almadel said:

Certo che di solito avviene il contrario.

Il mio era un esempio per assurdo.

Era solo per dire che avere una casa per scopare - se vuoi una relazione -

è più importante rispetto ad essere indipendenti economicamente. 

Mmm dipende anche dal caso .

Sicuramente avere la casa libera è un vantaggio(anche se un quarantenne può avere dei coinquilini che rompono se quest' ultimo porta degli sconosciuti in casa ,mentre viceversa un trentenne potrebbe vivere in un' abitazione  così grande che la vicinanza con i genitori non è un problema).

C' è anche da dire che  se poi si progetta una convivenza,il cardiochirurgo diventa un partito migliore .

Posted
10 hours ago, Pugsley said:

Se tu hai fretta di convivere per scopare, sbagli. Non è che convivere vuole dire scopare, la gente scopa senza convivere, è proprio il concetto della frequentazione in tutte le fasi della vita

Ho riletto l'intervento di Almadel ma, sinceramente, non sono riuscito a trovare riferimenti allo "scopare" . Parla di convivenza, di relazione .

In che modo pensi che convivere e scopare siano correlati in tal modo che uno sia vincolato all'altro ?

Io penso di essere stato abbastanza "banale" nelle mie prime esperienze, eppure prima di avere casa non è che sono stato fermo coi pugni serrati e gli occhi chiusi a pregare la madonna del mattone di darmi un tetto indipendente per far sesso . Insomma, si può mangiare anche senza tavolo, piatti e tovaglia, su un gradino per strada, per fare una semplificazione .

1 hour ago, fra1991 said:

Il cardiochirurgo vive con i genitori ma può andarsene di casa quando vuole

Il fatto è che non lo farà mai .

1 hour ago, fra1991 said:

C' è anche da dire che  se poi si progetta una convivenza,il cardiochirurgo diventa un partito migliore .

Io trovo che il partito migliore sia quello più simile al nostro . Una estrema differenza nel "potere d'acquisto" crea delle disparità anche implicite che col tempo si fanno sentire . E se uno poi ha una superiorità di potere e vive ancora coi genitori, non è già questa una super bandierona rossa ?

Posted
16 minutes ago, Ghost77 said:

Ho riletto l'intervento di Almadel ma, sinceramente, non sono riuscito a trovare riferimenti allo "scopare" . Parla di convivenza, di relazione .

In che modo pensi che convivere e scopare siano correlati in tal modo che uno sia vincolato all'altro ?

Io penso di essere stato abbastanza "banale" nelle mie prime esperienze, eppure prima di avere casa non è che sono stato fermo coi pugni serrati e gli occhi chiusi a pregare la madonna del mattone di darmi un tetto indipendente per far sesso . Insomma, si può mangiare anche senza tavolo, piatti e tovaglia, su un gradino per strada, per fare una semplificazione .

Il fatto è che non lo farà mai .

Io trovo che il partito migliore sia quello più simile al nostro . Una estrema differenza nel "potere d'acquisto" crea delle disparità anche implicite che col tempo si fanno sentire . E se uno poi ha una superiorità di potere e vive ancora coi genitori, non è già questa una super bandierona rossa ?

Mah dipende conosco persone che se ne sono andate di casa a quarant'anni malgrado lavorassero da un po' .

In  Italia l' età media in cui lascia il nido è trent'anni per l' appunto .

Cosa intendi per potere d' acquisto ?un partner ricco che sta con uno più  povero ? O una persona che smania per essere indipendente che sta con un partner che vive con i genitori ?

Posted
17 minutes ago, fra1991 said:

Cosa intendi per potere d' acquisto ?un partner ricco che sta con uno più  povero ?

Esatto. Se c'e' tanto squilibrio (e sottolineo tanto, non parliamo di cosette), i casi sono due :

1) o uno ha lo spirito del toyboy e ama farsi pagare le cose che non riesce a permettersi

2) o uno si trova prima o poi in difetto, e l'altro può, anche involontariamente, prevaricarlo . 

 

 

17 minutes ago, fra1991 said:

Mah dipende conosco persone che se ne sono andate di casa a quarant'anni malgrado lavorassero da un po' .

Se uno ha la possibilità di essere indipendente (escludendo quindi necessità di dover fare da care giver in casa), deve quantomeno riflettere sull'uscire dalla casa genitoriale . Più che altro perchè i nostri genitori non sono nati genitori . Sono persone, sono una coppia e hanno il diritto di tornare ad essere coppia a due . Un figlio adulto e con un proprio stipendio che vive in cameretta è una zavorra materiale e psicologica . Senza considerare il fatto che mamma e papa' ti considereranno sempre un bambino, perchè quello è ciò che stai dimostrando di essere stando con loro .

Poi ci possono essere mille accordi intrafamiliari, ma bisogna dare la libertà ai genitori di tornare ad essere coppia . Saranno loro, al limite, a dire " ma cosa stai dicendo?" . Perchè si tende sempre a riflettere su queste cose senza mai chiedere il punto di vista dei genitori, che, per amor del figlio, potrebbero anche mentire quando la verità potrebbe essere legittimamente "ti prego, vattene!" .

Posted
20 minutes ago, Ghost77 said:

Esatto. Se c'e' tanto squilibrio (e sottolineo tanto, non parliamo di cosette), i casi sono dovuti :

1) o uno ha lo spirito del toyboy e ama farsi pagare le cose che non riesce a permettersi

2) o uno si trova prima o poi in difetto, e l'altro può, anche involontariamente, prevaricarlo . 

 

 

Se uno ha la possibilità di essere indipendente (escludendo quindi necessità di dover fare da care giver in casa), deve quantomeno riflettere sull'uscire dalla casa genitoriale . Più che altro perché i nostri genitori non sono nati genitori. Sono persone, sono una coppia e hanno il diritto di tornare ad essere coppia a due. Un figlio adulto e con un proprio stipendio che vive in cameretta è una zavorra materiale e psicologica. Senza considerare il fatto che mamma e papà ti considereranno sempre un bambino, perché quello è ciò che stai dimostrando di essere stando con loro .

Poi ci possono essere mille accordi intrafamiliari, ma bisogna dare la libertà ai genitori di tornare ad essere coppia . Saranno loro, al limite, a dire "ma cosa stai dicendo?" . Perché si tende sempre a riflettere su queste cose senza mai chiedere il punto di vista dei genitori, che, per amor del figlio, potrebbero anche mentire quando la verità potrebbe essere legittimamente "ti prego, vattene!" .

Non sono necessariamente d' accordo .

Se io ho un lavoro meno remunerato del mio partner che mi basta per pagarmi un affitto ,sono comunque indipendente anche se magari mi potrò concedere meno sfizi . 

Ovvio che dipende da entrambe le persone trovare una quadra ,ma dipende dalla capacità di trovare compromessi delle persone .

Conosco operatori ecologici sposati con figlie di persone benestanti tanto per dirne una .

Sul fatto del vivere da soli concordo con te ,ma non è detto che un genitore sia scontento di vedere il proprio figlio adulto rimanere in casa .

 Nella cultura italiana  è normale vivere con i propri genitori finché non si compra casa o quando non si ha inizia una relazione che porta a una convivenza.

C' è anche da dire una cosa ,esistono molte persone che vanno a vivere da sole ,ma hanno comunque la mamma che gli pulisce casa ogni settimana.

Quanto possiamo definirle indipendenti?

 

Posted (edited)
52 minutes ago, Ghost77 said:

Perchè si tende sempre a riflettere su queste cose senza mai chiedere il punto di vista dei genitori, che, per amor del figlio, potrebbero anche mentire quando la verità potrebbe essere legittimamente "ti prego, vattene!" .

Quando abitavo fuori casa (a spese dei miei) in un paio di occasioni mio padre mi ha chiesto "torna!"...e non ho mai ben capito se il problema fosse economico (non incombente, ma tornando a casa avremmo potuto ottimizzare alcuni costi) o se la mia presenza fosse richiesta per bilanciare delle dinamiche familiari.

Ho detto un secco NO invece alla proposta di mio padre di riadattare parte di casa dei miei per crearci un mio appartamento, e gli ho chiesto se era impazzito quando stava valutando se acquistare una casetta (vecchissima) che confina col nostro giardino, non si sa bene a quale scopo.

Edited by schopy
Posted
12 minutes ago, fra1991 said:

 Nella cultura italiana  è normale vivere con i propri genitori finché non si compra casa o quando non si ha inizia una relazione che porta a una convivenza.

In generale è difficile cominciare una relazione a queste regole.

Nel 2025 è meglio prima vivere fuori casa e poi cominciare una convivenza.

Io sono andato a convivere a 24 anni - la prima volta - proprio perché non ne potevo più di stare coi miei

ed è stata una scelta molto sbagliata e fatta in gran fretta:

il classico motivo per cui i matrimoni etero di una volta erano un disastro.

La secondo volta ci ho pensato un paio d'anni invece di tre mesi. 

20 minutes ago, fra1991 said:

Se io ho un lavoro meno remunerato del mio partner che mi basta per pagarmi un affitto ,sono comunque indipendente anche se magari mi potrò concedere meno sfizi . 

Volenti o nolenti, una coppia ha sempre lo stesso tenore di vita.

Non succederà mai che lui vada alle Mauritius mentre tu a Sottomarina;

né che lui vesta Armani e tu coi vestiti dismessi da tuo fratello maggiore;

né che festeggiate l'anniversario uno da Cracco e l'altro dal kebabbaro.

Si può fare nei primi tempi, ma poi diventa semplicemente impossibile. 

 

Posted
26 minutes ago, fra1991 said:

Se io ho un lavoro meno remunerato del mio partner che mi basta per pagarmi un affitto ,sono comunque indipendente anche se magari mi potrò concedere meno sfizi . 

Ma allora diciamo la stessa cosa . Io mi riferisco alle differenze importanti, a uno che vuole farsi 15 giorni in giro per gli USA in ferie . Chi ci starebbe con un cardiochirurgo? io no di certo, nelle mie pur buone condizioni .

28 minutes ago, fra1991 said:

Quanto possiamo definirle indipendenti?

Zero, infatti . Il mio è un giudizio, lo so, morale, terribilmente morale, ma mamma che ti lava i panni e magari ti sei pure comprato la lavatrice che resta lì come arredo, è quasi incestuoso ai livelli di quelle mamme che allattano il figlio di 6 anni .

11 minutes ago, schopy said:

Ho detto un secco NO invece alla proposta di mio padre di riadattare parte di casa dei miei per crearci un mio appartamento, e gli ho chiesto se era impazzito quando stava valutando se acquistare una casetta (vecchissima) che confina col nostro giardino, non si sa bene a quale scopo.

Gia', a volte i genitori fanno proposte che vanno contro i loro stessi interessi, a favore dei figli . Avrei fatto pure io come te,infatti, perchè spetta poi al figlio avere la propria indipendenza e soprattutto non giocare sulla sensibilita' genitoriale 👍

Posted (edited)
36 minutes ago, fra1991 said:

Quanto possiamo definirle indipendenti?

A me sembra una cosa molto relativa. Se per alcuni è offensivo, per molti è la normalità. Ma è un fatto assodato che quel che dicono molti qui sul forum sono lamentele: è un lamentarsi dire che non si ha una relazione e così e colì...

Checché ne dica Almadelio... ci sono troppe circostanze di comodo. Quindi bisogna eradicare il probema alla base. E vorreste convincermi che quelle "circostanze di comodo" sono scelte di libertà lgbt... no, è un girare intorno a un problema che non si intende risolvere.

Ma su questo forum te lo diciamo in faccia, anche perché altrimenti stiamo a perdere tempo.

Vuoi dirmi che non si cerca una relazione "tradizionale"? 

Ok, tutte le scuse del mondo...

Edited by MARIO8530
Posted
9 minutes ago, Almadel said:

In generale è difficile cominciare una relazione a queste regole.

Nel 2025 è meglio prima vivere fuori casa e poi cominciare una convivenza.

Io sono andato a convivere a 24 anni - la prima volta - proprio perché non ne potevo più di stare coi miei

ed è stata una scelta molto sbagliata e fatta in gran fretta:

il classico motivo per cui i matrimoni etero di una volta erano un disastro.

La secondo volta ci ho pensato un paio d'anni invece di tre mesi. 

Volenti o nolenti, una coppia ha sempre lo stesso tenore di vita.

Non succederà mai che lui vada alle Mauritius mentre tu a Sottomarina;

né che lui vesta Armani e tu coi vestiti dismessi da tuo fratello maggiore;

né che festeggiate l'anniversario uno da Cracco e l'altro dal kebabbaro.

Si può fare nei primi tempi, ma poi diventa semplicemente impossibile. 

 

Non sono d' accordo una persona a me molto vicina viene da una famiglia molto  benestante e ha sposato un operatore ecologico .

C' è da dire che lei se ne è andata di casa a 18 anni per venire in Italia (lei è svizzera ) facendo la cameriera e non è granché interessata al lusso .

Sono spostati da trent'anni e hanno due figli .

Basta semplicemente trovare un compromesso.

 

Posted (edited)
5 minutes ago, fra1991 said:

la cameriera e non è granché interessata al lusso

compromesso...?

 

Poi, diciamocelo, quell'"ENORNE" nel titolo è un messaggio subliminale per coinvolgere più stoccafissi possibili in un ragionamento senza fondamento alcuno🤔🤷‍♂️

Edited by MARIO8530
Posted
8 minutes ago, Ghost77 said:

Ma allora diciamo la stessa cosa . Io mi riferisco alle differenze importanti, a uno che vuole farsi 15 giorni in giro per gli USA in ferie . Chi ci starebbe con un cardiochirurgo? io no di certo, nelle mie pur buone condizioni .

Zero, infatti . Il mio è un giudizio, lo so, morale, terribilmente morale, ma mamma che ti lava i panni e magari ti sei pure comprato la lavatrice che resta lì come arredo, è quasi incestuoso ai livelli di quelle mamme che allattano il figlio di 6 anni .

Gia', a volte i genitori fanno proposte che vanno contro i loro stessi interessi, a favore dei figli . Avrei fatto pure io come te,infatti, perchè spetta poi al figlio avere la propria indipendenza e soprattutto non giocare sulla sensibilita' genitoriale 👍

Ma allora non è un discorso legato solo ai soldi ,ma a stili di vita differenti,su questo concordiamo.

Per quanto riguarda il discorso dello "svezzamento" concordo pienamente.

Se ti levi dalle balle ,devi anche saper dire ai tuoi genitori che sei un adulto che da' cavarsela da solo.

 

Posted
2 minutes ago, fra1991 said:

C' è da dire che lei se ne è andata di casa a 18 anni per venire in Italia (lei è svizzera ) facendo la cameriera e non è granché interessata al lusso .

Ma aspetta . Qui e' la famiglia che è benestante, o lei riceve mensilmente la sua mappazza di 10mila euro dai parenti, come paghetta ?

Perchè questa puo' essere differenza sociale, ma se i soldi fisicamente non ci sono non è economica .

Posted
4 minutes ago, schopy said:

o se la mia presenza fosse richiesta per bilanciare delle dinamiche familiari.

Mi sembra l'ipotesi più probabile.

Quando vivevo coi miei genitori ero il capro espiatorio delle loro tensioni

e potevano fare fronte comune contro di me; senza di me la convivenza è diventata problematica

e hanno cominciato a litigare di continuo.

Se non glielo avessi proibito, mia madre sarebbe tutti i giorni a lavarmi i vestiti e a spolverare

e mio padre cerca di invitarsi a casa per fare piccole riparazioni. 

(Grazie a Dio, i nipotini assorbono gran parte del loro tempo:

ma mia nuora si trova i suoceri in casa tre volte a settimana come cuochi, baby-sitter,

factotum e impresa di pulizie.)

 

Mia madre riesce a sbirciare dalla strada nel nostro appartamento

per lamentarsi della disposizione delle pentole sul mobile della cucina. 

(Sanno dove abitiamo solo perché ci hanno dato 5mila euro per il notaio

per riequilibrare quanto stanno facendo per mio fratello).

Pensa che due maroni ti toccherebbero se comprano

e restaurano un rudere per 200mila euro di fianco a casa loro.

 

Posted
1 minute ago, MARIO8530 said:

compromesso...?

È un compromesso perché andandosene di casa ha rinunciato al benessere  della sua famiglia per la sua indipendenza,idem per la sua relazione .

A preferito l' indipendenza e la normalità di una normale coppia rispetto al vivere nel benessere.

1 minute ago, Ghost77 said:

Ma aspetta . Qui e' la famiglia che è benestante, o lei riceve mensilmente la sua mappazza di 10mila euro dai parenti, come paghetta ?

Perchè questa puo' essere differenza sociale, ma se i soldi fisicamente non ci sono non è economica .

Lei non riceve nulla a livello economico da loro ,hai ragione che non è una differenza economica,ma è frutto di una sua scelta.

Posted
54 minutes ago, Ghost77 said:

Gia', a volte i genitori fanno proposte che vanno contro i loro stessi interessi, a favore dei figli . Avrei fatto pure io come te,infatti, perchè spetta poi al figlio avere la propria indipendenza e soprattutto non giocare sulla sensibilita' genitoriale 👍

 

Ma io temo che loro mi vogliano vicino 😅 (più mio padre in realtà)...perciò non voglio che facciano nulla che poi mi faccia sentire incastrato per rimanere qui nei paraggi

Posted
6 minutes ago, schopy said:

Ma io temo che loro mi vogliano vicino 😅 (più mio padre in realtà)...perciò non voglio che facciano nulla che poi mi faccia sentire incastrato per rimanere qui nei paraggi

Mi viene da chiederti una cosa .

Da un lato credo di capirti perché ho vissuto una situazione simile alla tua , ma dall' altro lato in che modo ti sentiresti incastrato ?

Mettiamo caso che tu vada a vivere nella casa che i tuoi genitori vorrebbero  ristrutturare .

Cosa ti impedirebbe di andartene un giorno ? Non credo che possano impedirti con la forza di andartene da quella casa , se un domani tu te decidessi di andare in un' altra abitazione.

Posted
1 hour ago, fra1991 said:

Non sono d' accordo una persona a me molto vicina viene da una famiglia molto  benestante e ha sposato un operatore ecologico .

C' è da dire che lei se ne è andata di casa a 18 anni per venire in Italia (lei è svizzera ) facendo la cameriera e non è granché interessata al lusso .

Sono spostati da trent'anni e hanno due figli .

Basta semplicemente trovare un compromesso.

 

Non mi sembra un vero esempio.

Se lei se ne è andata a 18 anni per fare la cameriera, 

non ha di sicuro goduto dei soldi di famiglia.

Di sicuro non conosci un cardiochirurgo che stia con un operatore ecologico

e che "faccia compromessi" per non farlo sentire in difetto.

Ne ho conosciuti anche io di punkabbestia che venivano da famiglie ricche,

ma vivevano esattamente nelle stesse condizioni dei loro fidanzati nati poveri.

"Compromesso" significa "stesso stile di vita". 

Posted
Just now, Almadel said:

Non mi sembra un vero esempio.

Se lei se ne è andata a 18 anni per fare la cameriera, 

non ha di sicuro goduto dei soldi di famiglia.

Di sicuro non conosci un cardiochirurgo che sta con un operatore ecologico

e che "faccia compromessi" per non farlo sentire in difetto.

Ne ho conosciuto anche io di punkabbestia che venivano da famiglie ricche,

ma vivono esattamente nelle stesse condizioni dei loro fidanzati nati poveri.

"Compromesso" significa "stesso stile di vita". 

Ne ha goduto fino a 18 anni ,con compromesso si intende anche rinunciare a qualcosa per mediare.

Se io vengo da una famiglia benestante e decido di essere indipendente andandomene di casa giovane e rinunciando al benessere materiale ,sto facendo un compromesso .

Se con compromesso intendi lo stesso stile di vita ,senza guardare la famiglia d' origine da cui si proviene ,sono d' accordo .

 

Posted
56 minutes ago, Almadel said:

(Grazie a Dio, i nipotini assorbono gran parte del loro tempo:

ma mia nuora si trova i suoceri in casa tre volte a settimana come cuochi, baby-sitter,

factotum e impresa di pulizie.)

Eh, quando i genitori hanno tempo libero e molte energie va così 😅

1 hour ago, Almadel said:

Mi sembra l'ipotesi più probabile.

Quando vivevo coi miei genitori ero il capro espiatorio delle loro tensioni

e potevano fare fronte comune contro di me; senza di me la convivenza è diventata problematica

e hanno cominciato a litigare di continuo.

Capisco la dinamica; io non ero un caprio espiatorio ma comunque la mia presenza era funzionale a mantenere un certo equilibrio 

10 minutes ago, fra1991 said:

Da un lato credo di capirti perché ho vissuto una situazione simile alla tua , ma dall' altro lato in che modo ti sentiresti incastrato ?

Mettiamo caso che tu vada a vivere nella casa che i tuoi genitori vorrebbero  ristrutturare .

Cosa ti impedirebbe di andartene un giorno ? Non credo che possano impedirti con la forza di andartene da quella casa , se un domani tu te decidessi di andare in un' altra abitazione.

La casetta costava poco ma è accostata ad un rudere pericolante, quindi già l'acquisto non mi sembrava un'ideona; ristrutturarla perché ci andassi a vivere io, o in alternativa abbatterla, recuperare la cubatura e ricostruire una casetta per me nel giardino dei miei sarebbe stato costosissimo, e io non voglio che spendano i loro risparmi per farmi vivere lì...preferisco se in futuro magari mi fanno da garanti per un affitto o per un mutuo per abitare altrove.

Poi per me è rassicurante sapere che loro hanno dei risparmi, sai mai che da anziani possano aver bisogno di assistenza...quello è un costo che potranno sostenere.

 

Posted (edited)

Il vantaggio di vivere nel tuo quartiere di origine è che sai come gira la situazione del quartiere, sai come muoverti, lo svantaggio ovviamente è che i genitori ti aiutano a comprare casa in cambio del fatto che quando staranno male tu sei vicino e li aiuterai materialmente.  Se sei figlio unico è un vantaggio più per te che per loro...correre di continuo per ogni minimo problema ti fa ringraziare che sei vicino a loro. L'ho visto con i miei nonni...abitavamo nello stesso condominio, vi assicuro che stare vicini è stato uno sbattimento in meno in ogni problema che accadeva

Il condominio è su più palazzi...eravamo vicini ma non dirimpettai, avevamo un minimo di privacy

Pensate solo anche ai problemi condominiali che ovviamente con i nonni che non stavano bene, riuscivamo a gestire noi perché abitavamo nello stesso condominio con uno sbattimento ridotto al minimo

Ogni volta che alcune persone sanno che sono figlio unico e parlo di cosine che devo risolvere ai miei, le persone che conosco del Sud Italia mi dicono sempre "Auguri!". Si commentano da sole (tra l'altro persone che sono emigrate a Nord delegando grandemente le sorelle e i fratelli al Sud ad accudire i loro genitori nella terra natia)

Edited by Pugsley
Posted
1 hour ago, Pugsley said:

Il vantaggio di vivere nel tuo quartiere di origine è che sai come gira la situazione del quartiere, sai come muoverti, lo svantaggio ovviamente è che i genitori ti aiutano a comprare casa in cambio del fatto che quando staranno male tu sei vicino e li aiuterai materialmente.

Ma dove vivo io non esistono i quartieri. È un paesino di campagna con una strada in mezzo, con la chiesa, il comune, la scuola e la farmacia...e poi tante case sparse.

1 hour ago, Pugsley said:

Pensate solo anche ai problemi condominiali che ovviamente con i nonni che non stavano bene, riuscivamo a gestire noi perché abitavamo nello stesso condominio con uno sbattimento ridotto al minimo

Qui da me ci sono pochissimi condomini, in genere abitati da giovani coppie in attesa di comprare casa con giardino o da anziani che non riescono più a badare alla casa con giardino.

Posted
17 minutes ago, schopy said:

Ma dove vivo io non esistono i quartieri. È un paesino di campagna con una strada in mezzo, con la chiesa, il comune, la scuola e la farmacia...e poi tante case sparse.

Penso abbia usato la seconda persona ma parlasse dei suoi personalissimi vantaggi e svantaggi così come le sue personalissime scelte, all'inizio anche io pensavo parlasse di un altro. 

19 minutes ago, schopy said:

Qui da me ci sono pochissimi condomini, in genere abitati da giovani coppie in attesa di comprare casa con giardino o da anziani che non riescono più a badare alla casa con giardino.

Ma poi, i miei vivono in condominio ma non è certo uno sbattimento andare a una riunione l'anno e pagare ciò che deve essere pagato. Però capisco che per molti, abitare a 20 km può essere un dramma. Insomma, genitori e nonni li abbiamo avuti tutti, alla fine. 

Posted
6 hours ago, MARIO8530 said:

A me sembra una cosa molto relativa. Se per alcuni è offensivo, per molti è la normalità. Ma è un fatto assodato che quel che dicono molti qui sul forum sono lamentele: è un lamentarsi dire che non si ha una relazione e così e colì...

Checché ne dica Almadelio... ci sono troppe circostanze di comodo. Quindi bisogna eradicare il probema alla base. E vorreste convincermi che quelle "circostanze di comodo" sono scelte di libertà lgbt... no, è un girare intorno a un problema che non si intende risolvere.

Ma su questo forum te lo diciamo in faccia, anche perché altrimenti stiamo a perdere tempo.

Vuoi dirmi che non si cerca una relazione "tradizionale"? 

Ok, tutte le scuse del mondo...

Relazioni e circostanze di comodo a parte ,credo che non tutto sia relativo .

Esistono persone a cui sta bene che la mamma gli entri in casa e gli faccia le pulizie ? assolutamente si .

Queste persone si possono definire indipendenti?a livello economico forse si ,ma non dal punto di vista della gestione della casa o sul badare ai propri spazi .

Omocrazia
Posted
On 12/21/2025 at 10:05 PM, Almadel said:

Beh ma se decidiamo che la coppia di Ghost77 non è una vera coppia perché non convivono,

a loro cosa cambia? E' rilevante solo se la cosa li influenza dal punto di vista legale, no?

Per loro forse no (a parte offendersi se hanno un concetto diverso di coppia...). Ma la corretta denominazione delle persone, delle cose e delle condizioni non è certo trascurabile, non solo in ambito etico o sociale, ma anche in quello legale, data la stretta connessione di questi ambiti. Supponi che in un giudizio penale, ma anche solo civile uno sia chiamato a testimoniare sui rapporti tra due persone e affermi che non erano coppia, perché egli ha un concetto di coppia che prevede assolutamente la convivenza. Chiaramente, se invece nel concetto comune la coppia può essere anche quella di due non conviventi, la sua testimonianza sarà fuorviante. 

 

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