Antarctica Posted Friday at 10:53 PM Posted Friday at 10:53 PM Ciao mi presento. Mi chiamo Fabrizio e sono del nord ovest Italia.Seppure conviva da quasi 30 anni con il mio compagno mi sono isolato a tal punto da essere molto solo e non ho amici e la cosa che pensavo essere una mia forza si sta rivelando un disastro emotivo insopportabile. Non male come presentazione, direi, vero!? Giusta giusta per fare scappare tutti da me. Ad ogni modo un saluto a tutti. Quote
MARIO8530 Posted Friday at 11:22 PM Posted Friday at 11:22 PM (edited) Ciao, benvenuto! Oggi, molti si sentono o si ritrovano soli, molti giovani. 29 minutes ago, Antarctica said: Seppure conviva da quasi 30 anni È molto, dovrebbe significare moto 29 minutes ago, Antarctica said: pensavo essere una mia forza si sta rivelando un disastro emotivo insopportabile. Be', allora, vedi che già sai analizzare la situazione?! Sai già riconosere il peso dei tuoi bisogni, in rispetto della libertà tua e dei tuoi cari. Magari dovresti darti l'opportunità di incontrare nuove persone vicino al luogo in cui abiti: un'attività sociale, un circolo... ma soprattutto, ne hai parlato col yuo partner?Nun me pare sia assurdo volere qualche frequentazione, amici, è qualcosa di cui parlare col proprio ragazzo. Poi io ho l'esperienza di un piccolo paesino, spesso vuoto, con centinaia di abitanti... per molti versi potrebbe essere un paesino polacco lgbt+ free, ma non mi pare ci sia intolleranza omotransfobica. Aspettiamo altri nordovestini che nn tarderanno, credo Edited Friday at 11:24 PM by MARIO8530 Quote
Ghost77 Posted 19 hours ago Posted 19 hours ago 8 hours ago, Antarctica said: da quasi 30 anni con il mio compagno mi sono isolato a tal punto da essere molto solo e non ho amici e la cosa che pensavo essere una mia forza si sta rivelando un disastro emotivo insopportabile. Ciao, e benvenuto! Domanda: anche il tuo compagno si è isolato o è stato un processo solo tuo? e per isolamento intendi non avere una vita tua, o entrambi assieme non avete rapporti sociali? Quote
Antarctica Posted 14 hours ago Author Posted 14 hours ago 12 hours ago, MARIO8530 said: Ciao, benvenuto! Oggi, molti si sentono o si ritrovano soli, molti giovani. È molto, dovrebbe significare moto Be', allora, vedi che già sai analizzare la situazione?! Sai già riconosere il peso dei tuoi bisogni, in rispetto della libertà tua e dei tuoi cari. Magari dovresti darti l'opportunità di incontrare nuove persone vicino al luogo in cui abiti: un'attività sociale, un circolo... ma soprattutto, ne hai parlato col yuo partner?Nun me pare sia assurdo volere qualche frequentazione, amici, è qualcosa di cui parlare col proprio ragazzo. Poi io ho l'esperienza di un piccolo paesino, spesso vuoto, con centinaia di abitanti... per molti versi potrebbe essere un paesino polacco lgbt+ free, ma non mi pare ci sia intolleranza omotransfobica. Aspettiamo altri nordovestini che nn tarderanno, credo Ciao Mario, grazie per la tua risposta. Premetto che ti/vi chiedo scusa se non mi esprimerò bene. Sono talmente triste in questo momento che parlo più come flusso di idee e di pensieri. Spero comunque possano essere in qualche modo comprensibili. Si 30 anni sono molti. Direi quasi una rarità nel mondo LGBTQ da quanto ne so. Certo non sono stati tutti anni lineari e tranquilli come mi ero immaginato prima e durante l'innamoramento, ma tra alti e bassi siamo arrivati fino a qui. In fin dei conti credo che capiti in tutte le migliori coppie. Io non sono mai stato molto "social". E conoscendo sempre piu il genere umano - pur riuscendo ancora a riconoscere qualche eccezione - sono sempre andato peggiorando sotto questo aspetto. Tanto da diventare quasi antisociale. Per questo mi è difficile conoscere e frequentare. Tra l'altro ho problemi anche su altri fronti con una apatia galoppante su qualunque cosa. Anche su quelle attività che una volta mi interessavano. E tutto questo non rende facile conoscere persone ne individualmente (non ho nulla da offrire di interessante) nè frequentando circoli o attività sociali. Senza contare poi la mia timidezza, la mia ansia sociale, etc...che sicuramente non depongono favore della seconda soluzione. Nonostante questa asocialità, forse la mia natura di essere umano "sociale" ogni tanto viene galla e talvolta in modo molto prorompente facendomi provare molta solitudine. Avverto la mancanza di una rete sociale anche molto minimale che possa essere di conforto (per conforto non intendo necessariamente farmi da psicologo, ma con cui svagarsi, chiacchierare, confidarsi, ridere di gusto e non solo per circostanza, etc...insomma con cui alleggerire una quotidianità diventata sensatissima e sempre uguale a se stessa). Ne ho parlato con il mio compagno. Diverse volte. Ma devo riconoscere che pur essendo una brava persona non ne vuole proprio sapere. E' molto più critico e selettivo di me e forse anche sull'onda dei bassi che abbiamo avuto non è per nulla propenso a conoscere altre persone. Per il lavoro che fa aggiungiamoci poi che non ama esporsi troppo. Il chè peggiora molto le cose., Anche lui riconosce ad esempio che quando si viaggia, viaggiare è bello ma sempre solo noi due.... un po' va bene ma poi... "che barba". E che sarebbe bello condividere magari un viaggio con una coppia di altre persone con cui trovarsi bene insieme. Ma quando provo a fargli capire che queste non cadono dall'alto come frutti e che bisogna cercarle, e soprattutto mantenerle.... li casca tutto. Dal canto mio farlo da solo mi sembrerebbe tradire la sua fiducia sopratutto in un mondo come quello gay dove trovare una amicizia fine a se stessa e che non preveda sviluppi con benefici è quasi impossibile. Abitavo a Torino fino a diversi anni fa, poi ci siamo trasferiti in una cittadine di provincia. Ma non credo sia questo il problema. Il problema siamo noi. Entrambi. Siamo sbagliati. E io più sbagliato di tutti. :,-( Solo che lui sta bene così. Non ha bisogno di nessuno (fortunato lui). Io invece spesso e volentieri avrei tantissimo bisogno di un amico con cui trovarmi bene e a mio agio e con cui trascorrere del tempo libero anche perchè il mio compagno a causa del suo lavoro non è presentissimo. Ci vediamo la mattina quando ci alziamo, salutandoci con un "grugnito" (da stanchezza), e ci rivediamo il pomeriggio tardissimo od ormai solo più la sera quando talmente stanchi dalla giornata siamo in grado solo di mangiare, fare le solite attività di igiene personale e poi guardare la tv (io) e cominciare a dormirci davanti (lui) per poi andare a dormire. E il giorno dopo si ripete sempre uguale e poi ancora uguale e poi ancora uguale. E i fine settimana non fanno alcuna eccezione (ad esempio io ora sto scrivendo per rispondervi e lui è li che dorme) Questa settimana confesso che a causa del mio senso di solitudine ho avuto per la prima volta non dei semplici attacchi di ansia ma due veri e propri episodi di attacchi di panico. Stop pensando di andare in terapia (di nuovo, come in passato, ma senza alcuna fiducia che funzioni come non è funzionato in passato). A causa della mia salute di ferro la mia vita si prospetta ancora molto lunga e ho molta paura all'idea.... anzi sono terrorizzato all'idea di..... viverla come ho raccontato (solo superficialmente) fino a qui. Non era questa la vita che immaginavo e che sognavo per me e la persona con cui l'avrei condivisa. Ma dopo 30 anni sono cristallizzato in una routine che non riesco a spezzare. Ecco perchè mi sento in un gabbia di cui non ho le chiavi. Un abbraccio e grazie per avermi scritto. Fabrizio 4 hours ago, Ghost77 said: Ciao, e benvenuto! Domanda: anche il tuo compagno si è isolato o è stato un processo solo tuo? e per isolamento intendi non avere una vita tua, o entrambi assieme non avete rapporti sociali? Ciao Ghost77, grazie per avermi risposto. Forse la risposta che ho dato a Mario risponde almeno in parte anche a te. Siamo entrambi isolati. Ma a differenza mia, lui ci vive benissimo, anzi!! E questo mi fa sentire ancora piu in gabbia. Non possiamo nemmeno dire: "beh ci stiamo provando, insieme... non troviamo nessuno..... mannaggia etc..." Un abbraccio anche a te. Fabrizio Quote
marco7 Posted 12 hours ago Posted 12 hours ago Hai un disagio causato di un senso di solitudine. teoricamente ci so o due soluzioni: - perdi il senso di solitudine anche se fisicamente hai pochissimi contatti sociali esterni alla coppia. Un terapeuta finora e‘ servito a poco ma forse provando un altro terapeuta potrebbe essere risolutivo. - riesci a frequentare altre persone e il senso di solitudine ti passa anche se non e‘ garantito che frequentando piu‘ persone non ti senti piu‘ solo. Quote
Antarctica Posted 7 hours ago Author Posted 7 hours ago 5 hours ago, marco7 said: Hai un disagio causato di un senso di solitudine. teoricamente ci so o due soluzioni: - perdi il senso di solitudine anche se fisicamente hai pochissimi contatti sociali esterni alla coppia. Un terapeuta finora e‘ servito a poco ma forse provando un altro terapeuta potrebbe essere risolutivo. - riesci a frequentare altre persone e il senso di solitudine ti passa anche se non e‘ garantito che frequentando piu‘ persone non ti senti piu‘ solo. Teoricamente. ls prima è più facile anche se con poche probabilità di successo. La seconda sarebbe forse la cosa più naturale in effetti ma estremamente difficile… Grazie tante anche a ste per la risposta fabrizio Quote
Guyintheclouds Posted 4 hours ago Posted 4 hours ago 3 hours ago, Antarctica said: Teoricamente. ls prima è più facile anche se con poche probabilità di successo. La seconda sarebbe forse la cosa più naturale in effetti ma estremamente difficile… Grazie tante anche a ste per la risposta fabrizio Credo che provare a sperimentare interessi che non avevi prima e che non conosci, possa invogliarti poi a cercare gruppi di persone con gli stessi interessi. Io al tuo posto proverei ad avere hobbies su cose mai fatte e da lì cercherei gruppi che lo facciano. Una volta nel gruppo, il resto vien da sè. Quote
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