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Ponte sullo Stretto: sì o no?  

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  1. 1. Ponte sullo Stretto: sì o no?

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L'ambientalismo non e' antiscientifico @Uncanny

antiscientifico e' negare il cambiamento climatico e le sue cause.

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2 hours ago, andreaquartu said:

Ma non si può nemmeno etichettare i critici come automaticamente tutti "scappati di casa Senza arte ne parte"

Sì, certo. Ma poi la questione è sempre la natura delle critiche. Se sono tecniche strettamente legate alle possibilità costruttive e alle solidità strutturali, se la devono vedere i tecnici.  Se non sono tecniche, sono sostanzialmente politiche o economiche e quindi inevitabilmente la scelta di accoglierle o di respingerle dev'essere dei politici e dei loro elettori.

Posted (edited)

Ma che razza di ragionamento è che in Sicilia non c'è l'acqua o le strade sono rotte? Ci dovrebbe pensare la Regione Autonoma con sede a Palermo e questo non esclude un'opera del genere.

Edited by Gastida
Posted

Certo che, se dopo quasi ottant'anni di autonomia sono ancora alla mancanza d'acqua, non sarà il diniego al ponte che li potrà dissetare...  

Posted (edited)
3 hours ago, Uncanny said:

Appunto. 

Gli esperti strutturisti possono rilevare in modo puntuale criticità dopo aver analizzato l'integralità dei documenti e delle tavole progettuali. Ed è necessario che vi sia una "peer review" di queste osservazioni e critiche prima di poterle considerare valide.

I No Ponte sono ideologicamente contrari e dicono che non starà in piedi per partito preso, con quello che è un atteggiamento a tutti gli effetti antiscientifico. 

Non sono un ingegnere, ma posso essere perplesso visto che il progetto presentato risale al 2011 senza che tu mi dia del prevenuto? 😅

9 hours ago, Almadel said:

Intanto il reddito di cittadinanza se l'è preso il figlio di Bossi

Questa me l'ero persa 😂 fa il paio con la laurea in Albania, tutti i figli di Bossi ci regalano tante risate

7 hours ago, Uncanny said:

Fra cui cito William Brown, uno dei massimi esperti mondiali nella progettazione di ponti sospesi

E' morto da vent'anni, il suo progetto del ponte sullo Stretto risale a più di trent'anni fa...

Edited by schopy
Posted (edited)
1 hour ago, marco7 said:

L'ambientalismo non e' antiscientifico @Uncanny

Esiste ambientalismo scientifico e ambientalismo antiscientifico. 

Quello italiano è prevalentemente antiscientifico, soprattutto se parliamo di ambientalismo organizzato (associazionismo e attivismo). 

Ricordiamo che Legambiente nasce dai movimenti antinucleare, cioè l'antiscientismo per antonomasia. Legambiente è contraria al nucleare, alla TAV, al TAP, alla ricerca scientifica sugli OGM, agli inceneritori, alle grandi infrastrutture e ora al ponte sullo stretto. Legambiente promuove l'agricoltura biodinamica, pratica esoterica priva di qualsiasi fondamento scientifico che prevede di usare la polvere di quarzo e il corno-letame (corna di mucche piene di letame che vengono interrate) per fertilizzare il suolo. 

18 minutes ago, schopy said:

Non sono un ingegnere, ma posso essere perplesso visto che il progetto presentato risale al 2011 senza che tu mi dia del prevenuto? 😅

Il progetto del 2011 è stato ripreso e aggiornato per rispettare le nuove normative e integrare le nuove tecnologie state of the art. 

Edited by Uncanny
Posted
1 hour ago, schopy said:

E' morto da vent'anni, il suo progetto del ponte sullo Stretto risale a più di trent'anni fa..

William Brown è l'autore del progetto preliminare senza cui non si sarebbe potuto fare il resto. 

Parliamo del più importante e innovativo progettista di ponti sospesi della storia, ideatore - cito - "dell'avveniristico impalcato multi-cassone a profilo alare Messina type di terza generazione, elemento chiave che rende possibile la realizzazione del ponte".

Per il resto ecco una lista non esaustiva di progettisti e esperti - italiani e internazionali - che hanno partecipato al progetto. Tutte persone autorevoli e di comprovata competenza e esperienza.

Dall'altra parte chi abbiamo?

 • Prof. Ing. Giulio Ballio – Professore emerito di Tecnica delle Costruzioni, già Rettore del Politecnico di Milano
 • Prof. Ing. Claudio Borri – Direttore del Centro di Ricerca Aerodinamica CRIACIV e del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, Università di Firenze
 • Prof. Ing. Fabio Brancaleoni – Ordinario di Scienza delle Costruzioni, Università “Roma Tre”
 • Prof. Ing. Stefano Bruni – Ordinario di Meccanica Applicata alle Macchine, Politecnico di Milano
 • Prof. Ing. Sascia Canale – Ordinario di Strade, Ferrovie e Aeroporti, Università di Catania
 • Prof. Ing. Raffaele Casciaro – Ordinario di Scienza delle Costruzioni, Università della Calabria
 • Prof. Ing. Alberto Castellani – già Ordinario di Costruzioni in Zona Sismica, Politecnico di Milano
 • Prof. Ing. Piero D’Asdia – Prorettore vicario e Ordinario di Tecnica delle Costruzioni, Università di Pescara
 • Prof. Ing. Giorgio Diana – Professore emerito e Direttore della Galleria del Vento CIRIVE, Politecnico di Milano
 • Prof. Ing. Ezio Faccioli – già Professore di Ingegneria Sismica, Politecnico di Milano
 • Ing. Ian Firth – Director, Flint Neill Ltd., Regno Unito
 • Prof. Niels J. Gimsing – Professore emerito, Technical University of Denmark; progettista di ponti (Danimarca)
 • Prof. Ing. Michele Jamiolkowski – Professore emerito di Geotecnica, Politecnico di Torino
 • Ing. Dyab Khazem – PMC Suspension Bridge Independent Design Check, Parsons Transportation Group, USA
 • Ing. Allan Larsen – Chief Specialist in Aerodynamics and Structural Dynamics, COWI A/S – Bridge, Tunnel and Marine Structures (Danimarca)
 • Arch. Daniel Libeskind – Studio di architettura Libeskind, USA
 • Ing. Peter Lundhus – Managing Director, Sund & Bælt Partner A/S, Danimarca
 • Prof. Ing. Giuseppe Mancini – Ordinario di Tecnica delle Costruzioni, Politecnico di Torino
 • Prof. Ing. Giuseppe Muscolino – Ordinario di Scienza delle Costruzioni, Università di Messina
 • Prof. Ing. Agostino Nuzzolo – Ordinario di Trasporti, Università di Roma “Tor Vergata”
 • Ing. Klaus H. Ostenfeld – Esperto di ponti, già CEO COWI A/S, Danimarca
 • Ing. Anton Petersen – Senior Vice President, COWI A/S – Bridge, Tunnel and Marine Structures, Danimarca
 • Prof. Ing. Giuseppe Ricceri – Professore emerito di Geotecnica, Università di Padova
 • Ing. Kenneth Serzan – PMC Suspension Bridge Independent Design Check, Parsons Transportation Group, USA
 • Prof. Ing. Enzo Siviero – Ordinario di Tecnica delle Costruzioni e Progetto dei Ponti, Università “IUAV” di Venezia
 • Ing. Peter Sluszka – Vice President, Ammann & Whitney, USA
 • Prof. Ing. Giovanni Solari – Ordinario di Ingegneria Civile e Architettura, Università di Genova
 • Ing. Yasutsugu Yamasaki – Progettista di ponti sospesi, Ishikawajima-Harima Heavy Industries, Giappone
 • Prof. Ing. Alberto Zasso – Ordinario di Meccanica Applicata alle Macchine, Politecnico di Milano
 • Dott. Roberto Zucchetti – Coordinatore dell’Area Economia dei Trasporti CERTeT, Università Bocconi

Posted
57 minutes ago, Uncanny said:

Il progetto del 2011 è stato ripreso e aggiornato per rispettare le nuove normative e integrare le nuove tecnologie state of the art. 

Sì, leggo ad esempio che si vorrebbe utilizzare un nuovo tipo di acciaio, ma che i calcoli non sarebbero stati aggiornati (roba da far rivoltare nella tomba William Brown, auguriamoci sia una bufala)

https://www.glistatigenerali.com/attualita/italia/ponte-sullo-stretto-codacci-pisanelli/ 

9 minutes ago, Uncanny said:

Per il resto ecco una lista non esaustiva di progettisti e esperti - italiani e internazionali - che hanno partecipato al progetto. Tutte persone autorevoli e di comprovata competenza e esperienza.

Non dubito della competenza e dell'esperienza degli esperti che hanno collaborato al progetto, ma mi pare di capire ci abbiano lavorato in tempi diversi nel corso di più decenni...questa sfilza di nomi non dice molto.

Posted
13 minutes ago, schopy said:

Non dubito della competenza e dell'esperienza degli esperti che hanno collaborato al progetto, ma mi pare di capire ci abbiano lavorato in tempi diversi nel corso di più decenni...questa sfilza di nomi non dice molto.

Appunto se ci hanno lavorato in tempi diversi significa che il progetto è stato seguito da massimi esperti in tutte le sue fasi e evoluzioni, con verifiche e controverifiche. Per neanche un momento è stato lasciato al caso. Il che conferma la sua validità e solidità progettuale.

Non è stata un'allucinazione temporanea figlia di un determinato periodo storico, è un progetto che ha superato la prova del tempo. E tuttora ci lavorano esperti di fama mondiale. 

21 minutes ago, schopy said:

auguriamoci sia una bufala)

Vabbè, se mi metti come fonte il Fatto Quotidiano...

La prossima volta Libero o il blog di Beppe Grillo?

Posted

Pensate che negli anni '50 mi pare che volessero affidare un progetto di Ponte sullo Stretto a quello che aveva progettato il Golden Gate di San Francisco!

Posted
1 hour ago, Uncanny said:

Vabbè, se mi metti come fonte il Fatto Quotidiano...

L'ingegnere intervistato è uno dei pochi che in passato aveva segnalato delle criticità su un pilone del Ponte Morandi...ma sia mai che diamo retta a questi iettatori 🙂 

https://www.rainews.it/tgr/liguria/articoli/2023/02/sentito-a-porte-chiuse-pisanelli-lingegnere-che-denunci-i-problemi-alla-pila-9-negli-anni-novanta-02f3ba74-e3ca-4e86-a323-c7f39b6a5a88.html

1 hour ago, Gastida said:

Pensate che negli anni '50 mi pare che volessero affidare un progetto di Ponte sullo Stretto a quello che aveva progettato il Golden Gate di San Francisco!

La distanza tra i due piloni del Golden Gate è di 1.3 km, sullo Stretto dovrebbe essere di 3.3 km...

Non so se ha senso però star qui a far considerazioni su aspetti tecnici, visto che nessuno di noi è un ingegnere; però secondo me la maggior parte dei problemi ha una soluzione tecnica, quindi non ne parlo proprio più.

Posted
4 hours ago, Gastida said:

Ma che razza di ragionamento è che in Sicilia non c'è l'acqua o le strade sono rotte? Ci dovrebbe pensare la Regione Autonoma con sede a Palermo e questo non esclude un'opera del genere.

Perché la Regione Siciliana non ha da sola né tutte le competenze, né i fondi sufficienti, né la capacità amministrativa per rifare strade e reti, e molte infrastrutture sono di competenza statale o richiedono piani congiunti Stato–Regione.

Buondì 

 

Posted (edited)
19 minutes ago, andreaquartu said:

Perché la Regione Siciliana non ha da sola né tutte le competenze

Perché? Anche se avesse l'autonomia, i fondi dove li trova?

Hai ragione a sottolineare che mancano i fondi!!!

Edited by Pugsley
Posted

Io sono contro per il puro fatto che vorrei finissero prima la TAV . Fossi Feltri direi "che cazzo me ne frega del ponte, mica lo uso!" 

Posted
1 hour ago, Pugsley said:

se avesse l'autonomia

Guarda che la Sicilia è autonoma dal 1946

Posted
14 minutes ago, Gastida said:

Guarda che la Sicilia è autonoma dal 1946

Non intendo lo statuto speciale, ma l'autonomia che vuole la Lega

Con lo statuto speciale ci fai le frittelle

E che comprende il federalismo fiscale

Posted
2 hours ago, schopy said:

L'ingegnere intervistato è uno dei pochi che in passato aveva segnalato delle criticità su un pilone del Ponte Morandi...ma sia mai che diamo retta a questi iettatori 🙂 

Non ho ovviamente le competenze per rispondere ai punti tecnici, ma fra le altre cose l'esimio ingegnere sostiene (cito dal link che hai messo): 

«Tra i punti più critici, anche l’aerodinamica del ponte, che non è ancora stata simulata in galleria del vento. “Non è chiaro neanche il comportamento aeroelastico del ponte. Cambia anche tutta l’azione del vento: è tutta un’altra cosa rispetto al progetto del 1992, che non è mai stato testato, non si sa come si comporta”.»

Il che è fattualmente falso e smentito da chi si è occupato del progetto. Il che fa naturalmente dubitare della credibilità e la conoscenza del progetto dell'esimio professore anche riguardo gli altri punti sollevati.

« Nel complesso per il progetto definitivo sono state eseguite prove in “Galleria del Vento” su 11 modelli di Ponte. Il progettista ha utilizzato 5 diversi laboratori, tra più importanti e specializzati al mondo, in Canada, Regno Unito, Danimarca e Germania. Nell’ambito dell’“independent check”, il “Project manager consultant” ha eseguito prove in 3 “Gallerie del Vento” a Milano e in Canada, proprio per garantire la certezza dei risultati. Le verifiche compiute dimostrano la stabilità del Ponte fino a velocità delle raffiche di vento di oltre 275 km/h, che è una velocità che può statisticamente attendersi nello Stretto una volta nell’arco di 2000 anni. La massima velocità di raffica registrata in oltre venti anni di monitoraggio con gli anemometri ubicati a quota impalcato sulla adiacente pilone Enel di Torre Faro è stata di 144 km/h. Ulteriori prove sono state programmate in sede di progettazione esecutiva, per ottimizzare alcuni aspetti di dettaglio (quale, ad esempio, alcuni dettagli della barriera frangivento). Nessuno, tra i soggetti chiamati a pronunciarsi sul progetto definitivo ha ritenuto che il set di prove in galleria già eseguite potesse in alcun modo ravvisarsi come “criticità” tale da non consentire l’approvazione del progetto »

https://messina.gazzettadelsud.it/articoli/ponte-sullo-stretto/2024/05/05/ponte-le-risposte-della-societa-stretto-di-messina-48798534-0860-4a09-842f-17bad02ac0ab/

Posted (edited)

Da persona che è stata OBBLIGATA a iniettarsi chimicume TOSSICO per salvare le mummie (si proprio quelle che ci davano contro a volte ci bucavano il pallone) io dico...quanto ci costa alla fine.

50E a testa?

Ma ben vengano...gliele dò volentieri: Se sta su ci togliamo dai maroni traghetti e vaporetti. Se va giù ci togliamo dai maroni un pò di gente che è sempre in giro nella cultura degli spostamenti inutili.

In entrambi i casi ci togliamo dai maroni qualche aereo di emme che sa solo inquinare. Se si facessero volare sotto al ponte e andasse giù ce li togliamo dai piedi per sempre!

Edited by busdriver
Posted
9 hours ago, Pugsley said:

Non intendo lo statuto speciale, ma l'autonomia che vuole la Lega

Con lo statuto speciale ci fai le frittelle

E che comprende il federalismo fiscale

La Sicilia è già autonoma e non lo sa.

Posted
9 hours ago, Uncanny said:

« Nel complesso per il progetto definitivo sono state eseguite prove in “Galleria del Vento” su 11 modelli di Ponte. Il progettista ha utilizzato 5 diversi laboratori, tra più importanti e specializzati al mondo, in Canada, Regno Unito, Danimarca e Germania. Nell’ambito dell’“independent check”, il “Project manager consultant” ha eseguito prove in 3 “Gallerie del Vento” a Milano e in Canada, proprio per garantire la certezza dei risultati. Le verifiche compiute dimostrano la stabilità del Ponte fino a velocità delle raffiche di vento di oltre 275 km/h, che è una velocità che può statisticamente attendersi nello Stretto una volta nell’arco di 2000 anni. La massima velocità di raffica registrata in oltre venti anni di monitoraggio con gli anemometri ubicati a quota impalcato sulla adiacente pilone Enel di Torre Faro è stata di 144 km/h. Ulteriori prove sono state programmate in sede di progettazione esecutiva, per ottimizzare alcuni aspetti di dettaglio (quale, ad esempio, alcuni dettagli della barriera frangivento). Nessuno, tra i soggetti chiamati a pronunciarsi sul progetto definitivo ha ritenuto che il set di prove in galleria già eseguite potesse in alcun modo ravvisarsi come “criticità” tale da non consentire l’approvazione del progetto »

https://messina.gazzettadelsud.it/articoli/ponte-sullo-stretto/2024/05/05/ponte-le-risposte-della-societa-stretto-di-messina-48798534-0860-4a09-842f-17bad02ac0ab/

Meglio così ovviamente 🙂

Posted
11 hours ago, andreaquartu said:

Perché la Regione Siciliana non ha da sola né tutte le competenze, né i fondi sufficienti, né la capacità amministrativa per rifare strade e reti,

Stai scherzando, vero? La regione non ha competenze, fondi, capacità amministrative per rifare strade e reti?  No, ma scusa, allora che ci sta a fare la Regione Sicilia? A pagare gli stipendi (tra i più lauti d'Italia!) alla pletora di funzionari e politici regionali che non fanno un c...? Dico, stai parlando della Regione Sicilia, non di un comune siciliano disperso tra le Madonie e semideserto per fuga degli abitanti!

7 minutes ago, Gastida said:

La Sicilia è già autonoma e non lo sa.

Lo sanno, lo sanno. Quando si tratta di deliberare quello che fa loro comodo (in particolare i compensi dei politici e dei burocrati regionali) sanno benissimo essere autonomi!

Posted
2 minutes ago, Omocrazia said:

Stai scherzando, vero? La regione non ha competenze, fondi, capacità amministrative per rifare strade e reti?  No, ma scusa, allora che ci sta a fare la Regione Sicilia? A pagare gli stipendi (tra i più lauti d'Italia!) alla pletora di funzionari e politici regionali che non fanno un c...? Dico, stai parlando della Regione Sicilia, non di un comune siciliano disperso tra le Madonie e semideserto per fuga degli abitanti!

Il problema non è negare che la Regione abbia competenze e personale, ma riconoscere che gran parte della rete stradale e ferroviaria siciliana è di competenza statale (ANAS e RFI) e che le risorse regionali, per quanto mal gestite, non basterebbero comunque a coprire l’intero fabbisogno infrastrutturale. Senza un coordinamento serio Stato–Regione e investimenti mirati, restare solo a puntare il dito non risolve nulla.

Posted

Lo scaricabarile è la prassi in Italia. Lo stato incolpa le regioni, le regioni lo stato e poi ci sono le provincie e poi i comuni e poi i vari enti addetti a (non) fare questo e quello. Comunque ci sarebbe da domandarsi perché altre regioni italiane non abbiano gli stessi problemi della Sicilia per mancanza d'acqua o per deficienze delle infrastrutture. 

Posted
35 minutes ago, Omocrazia said:

Comunque ci sarebbe da domandarsi perché altre regioni italiane non abbiano gli stessi problemi della Sicilia per mancanza d'acqua o per deficienze delle infrastrutture. 

Ma sei serio? Secondo te in Sicilia piove tanto quanto in Trentino Alto Adige? 😅 Poi certo, c'è anche un problema di infrastrutture obsolete

Posted

Ma sei serio? Proprio perché piove meno che in altre regioni dovrebbero investire di più. Dopo tutto la Sicilia è circondata dal mare! E non dirmi che l'acqua del mare è salsa, perché hanno già inventato i dissalatori (vedi Dubai che è  sita in un luogo molto più arso della Sicilia). Certo si tratta d'investire soldi... ma se pagassero meno i burocrati e i politici, i soldi li troverebbero.

25 minutes ago, schopy said:

Poi certo, c'è anche un problema di infrastrutture obsolete

Appunto!  Torniamo sempre lì.  Se non  muoiono di sete nel deserto arabico, non si vede perché debbano morire in Sicilia.

Posted

L’avvio dei cantieri del Ponte sullo Stretto riporta in primo piano un nodo che Sicilia e Calabria conoscono molto bene: l’acqua. Due regioni che, come l’Eutropia delle Città invisibili di Italo Calvino, vivono in un equilibrio instabile, adattandosi continuamente a condizioni esterne che cambiano. Proprio come, in Eutropia, gli abitanti si spostano da una città all’altra per rinnovare la propria vita e sfuggire alla monotonia e alla scarsità di risorse.

Uno scenario da collana distopica, dove il piano di approvvigionamento idrico per sostenere i lavori divide istituzioni, comitati e comunità locali.

La discussione in merito si intreccia con le difficoltà di territori che da anni convivono con razionamenti e siccità. E mentre la Stretto di Messina spa assicura un surplus di risorse idriche, le voci contrarie temono un impatto pesante sulle forniture cittadine.

La questione dell’acqua per i cantieri del Ponte sullo Stretto è diventata uno dei nervi scoperti di Messina. A riportarla in primo piano è il comitato Vogliamo l’acqua dal rubinetto, convinto che l’opera richiederebbe “oltre 5 milioni di litri al giorno” e che un simile prelievo andrebbe a pesare su una rete idrica già fragile e segnata da perdite consistenti.

Dall’altra parte, la società Stretto di Messina ribadisce che la costruzione non inciderà sulla fornitura ai cittadini. Ma per gli attivisti queste sono “fake istituzionali”: dietro le rassicurazioni, sostengono, restano nodi strutturali mai affrontati, come l’endemica carenza d’acqua in Sicilia.

https://quifinanza.it/attualita/ponte-sullo-stresso-messina-acqua/924463/

Posted (edited)
6 hours ago, Gastida said:

La Sicilia è già autonoma e non lo sa.

Non ha il federalismo fiscale. Se non hai denaro, non ci fai un fico secco

6 hours ago, Gastida said:

La Sicilia è già autonoma e non lo sa.

Se si sta così bene, perché per lavorare dalla Sicilia vengono al Nord?

Edited by Pugsley
Posted
22 minutes ago, Pugsley said:

Se si sta così bene, perché per lavorare dalla Sicilia vengono al Nord?

Ma che c'entra l'autonomia con lo stare bene o male della popolazione?

24 minutes ago, Pugsley said:

Non ha il federalismo fiscale. Se non hai denaro, non ci fai un fico secco

Guarda che tributi locali ne hanno a iosa (ad esempio IMU, IRAP, TARI). L'ente regione non si mantiene gratis.

Posted (edited)
32 minutes ago, Pugsley said:

Non ha il federalismo fiscale. Se non hai denaro, non ci fai un fico secco

Se si sta così bene, perché per lavorare dalla Sicilia vengono al Nord?

Scusa Pug ma tu non hai un dottorato in studi geografici? Non sei professore di geografia? Hai un po' di lacune in storia e politica.

1. Nel luglio 2025 è stato approvato un decreto legislativo che segna una svolta storica: la Regione Siciliana ha ottenuto il potere di gestire in modo autonomo alcune imposte statali applicate sul proprio territorio.

2. Il federalismo fiscale in Italia è stato previsto dalla Legge 42 del 2009, ma la sua piena attuazione è stata rallentata da una serie di fattori politici, economici e tecnici. La crisi del debito sovrano nel 2011 e la pandemia nel 2020 hanno spostato le priorità verso il controllo centrale della spesa pubblica. Per applicare il federalismo fiscale servono indicatori precisi sui fabbisogni standard e sulla capacità fiscale dei territori. Questi dati sono stati raccolti e validati solo negli ultimi anni.

3. La Sicilia è una Regione a statuto speciale, con ampie competenze legislative e amministrative, ma l’autonomia non equivale automaticamente a ricchezza o disponibilità finanziaria. La Regione gestisce direttamente settori come sanità, trasporti e istruzione, ma spesso con costi superiori alla media nazionale. Il tessuto economico siciliano è meno produttivo rispetto ad altre regioni, quindi il gettito fiscale locale è più basso. L’economia sommersa è più diffusa, riducendo le entrate tributarie effettive. Nonostante l’autonomia, la Sicilia riceve ancora fondi compensativi dallo Stato per coprire il disavanzo. Storicamente, ci sono stati problemi di sprechi, clientelismo e ritardi nella spesa dei fondi europei.

4. L’autonomia della Sicilia è un dato giuridico e istituzionale, ma non basta da sola a garantire benessere economico o opportunità lavorative. L’emigrazione verso il Nord Italia (e anche all’estero) è un fenomeno radicato nella storia del Sud e anche della Sicilia. Nonostante l’autonomia, l’economia siciliana fatica a creare posti di lavoro stabili e ben retribuiti, soprattutto per giovani laureati. Trasporti, sanità, istruzione e servizi pubblici sono spesso meno efficienti rispetto al Nord o ad altre regioni del Sud, rendendo la vita quotidiana più difficile. Molti giovani siciliani si formano in università anche eccellenti, ma poi trovano opportunità professionali solo altrove.  Inoltre la dipendenza da settori come agricoltura e turismo, spesso stagionali e poco digitalizzati, non garantiscono uno sviluppo sul lungo periodo.

Edited by Gastida

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