MARIO8530 Posted April 6 Posted April 6 (edited) Guardatelo, se siete abituati a un film di un certo spessore. Fotografia incredibile, le scene sono quasi tutte dei quadri. Per una questione stilistica è stato definito un po' stucchevole, ma io dico no. Voi guardatelo e poi potrete valutare. Forse c'è un po' un'esagerazione, in qualche punto, che nel contesto fa sembrare pesante la recitazione, ma bisogna considerare il contesto stilistico: la cura c'è; vedrete; nei costumi; nelle scene. La trama: ispirata a Dracula di Bram Stoker (1894) e Nosferatu (1922). È stata definita una favola junghiana, con relativi riferimenti esoterici: infatti finisce Spoiler con la morte di Ellen, non può essere altrimenti. Invece il Nosferatu viene eliminato, l'obiettivo oculato come nel libro. L'intento del regista è, siccome la trama prende quasi tutto da Stoker, palesemente quello di Spoiler smarcare 'sta maledetta figura da ogni stereotipo: il nuovo Conte Orlok è umbratile, cadaverico (eppure conturbante - eros e thanatos) e potrebbe interpretarlo come la personificazione un istinto selvaggio umano, soprattutto sessuale; è palese, è un demone, anzi un appetito, è l'ombra di Ellen che necessariamente dovrà morire, perché tutta questa vicenda è nient'altro che uno stagno che riverbera le onde; il sasso, la causa scatenante, è il conflitto dentro lei. Però c'è anche chi ci vede un'impronta freudiana, Wilhelm Raich, Marcuse, Foucault, una repressione libidica-economica e conseguenze. Queste le interpretazioni alte. Eggers dà, com'è giusto che sia e ancora più giusto essendo un regista indipendente, un'interpretazione del tema. Ma, personalmente, mi è rimasto radicato profondo nell'animo ciò che evoca l'opera di Murnau, di cui questo film è un tributo ricco di citazioni a riguardo, senza cui non esisterebbe. Un piccolo fregio, in Murnau, di enciclopedismo medievale o moderno: la crudeltà di una Natura predatoria, indifferente del destino dell'uomo, si manifesta nell'idra che cattura l'organismo ; la dionea che mangia la mosca; il ragno che immobilizza le sventurate prede. E così la peste, rimando suggestivo al Medioevo europeo, oscuro e il vampiro, altro evento parassitario. A me colpisce anche questo elemento medioevaleggiante, oscuro, quel senso del gotico tozzo e arcaico del paese di "Metropolis". Lì c'è un forte contrasto con la città, del primo capitalismo, elegante e lineare, nell'art decò, nella linearità delle vetture volanti. Il Nosferatu come parassita: bisogna ricordare che egli giunge dall'Est Europa (come la sua leggenda ha radici slave, balcaniche), è un immigrato. Questo lo rende particolarmente moderno. Ma per i tempi questo personaggio folclorico, la celata mostruosità dell'umano, incarnava principalmente il disagio che serpeggiava nella società. Ed ecco che il vampiro diventa un personaggio allegorico di un immaginario espressionista, la società tedesca di fine '800 - anni Venti del '900: lo spettro dell'irrazionalità, alienazione e sogno, in arte, rendono l'inquietudine di una società di contrasti, nell'era industriale, della fragile Repubblica di Weimar, un periodo tensioni sociali e crisi economiche della Germania che era trattata da paria tra le nazioni, per n suoi debiti. E i veterani, poveri e mutili, cui non rimane che la "vittoria mutilata", la stessa di chi oggi incita al militarismo e al "riarmo perché sì". Insomma, il Nosferatu di Murnau non lo vedo molto distante dall'oggi. Sì, perché si è cercata la gloria della guerra, fregiata di quegli ideali arcaici (allora erano le virtù militaresche e aristocratiche, qualcosa che risale alle culture indoeuropee di quattromila anni fa) cantati già da Omero. O meglio, quella gloria e quelle virtù sono sullo sfondo della narrazione, perché i grandi comandanti ed eroi son mostrati esclusivamente nella disperazione, nel pentimento dalla vendetta irrazionale, senza fine, che ha alimentato la loro forza violenta e la vuotazza interiore che li ha resi involucri, e hanno realizzato solo dopo di avere perso ogni briciolo di umanità. Edited April 6 by MARIO8530 Quote
MARIO8530 Posted April 7 Author Posted April 7 (edited) Dimenticavo... È palese anch l'influenza di Bram Stoker's Dracula, se non ripreso pedissequamente... Ma è comq evidentemente il taglio di Eggers, per non parlare di ogni fotogramma che è un quadro e si vede pure la cornice, come questo della locandina Edited April 7 by MARIO8530 Quote
fra1991 Posted April 17 Posted April 17 On 4/7/2025 at 4:15 PM, MARIO8530 said: Dimenticavo... È palese anch l'influenza di Bram Stoker's Dracula, se non ripreso pedissequamente... Ma è comq evidentemente il taglio di Eggers, per non parlare di ogni fotogramma che è un quadro e si vede pure la cornice, come questo della locandina Effettivamente la storia può essere vista come un triangolo amoroso(lo dice la stessa attrice protagonista),come nel Dracula di Coppola anche se il legame tra Nosferatu e Ellen non è esattamente una storia d' amore come quello tra Dracula e Mina nel film degli anni 90 che hai citato. Orlok rappresenta la parte oscura e sovrannaturale di Ellen ,non a caso Van helsing le dice che in un' altra epoca lei sarebbe stata una sacerdotessa di Iside , mentre Jonathan è la sua parte razionale e che la lega al mondo terreno. Si può vedere effettivamente un taglio Freudiano nel film, Orlok è l' ES di Ellen (la sua parte istintiva),mentre Jonathan è il suo IO e SUPER IO(la sua parte razionale e le regole della società che frenano la sua parte irrazionale). Quote
MARIO8530 Posted April 20 Author Posted April 20 (edited) Ahhaha.. Vabbè. Eggerd rende centrale la figura femminile. Eggers ha già fatto film del genere (ahime non ho ancora recuperato il suo primo lungometraggio), la vicenda stessa parte dall'interno di Ellen Hutter. Insomma, queste tematiche della figura femminile, "l'isteria sessuale" dell'800... nzomma, una rivisitazione del dracula, quasi a sembrare una relazione tossica, ma è lei abusiva nei confronti di questo desiderio, che poi alla fine la consuma. Mi ricorda un po' quel film di von trier, anche lì con da foe. On 4/17/2025 at 7:33 PM, fra1991 said: una storia d' amore come quello tra Dracula e Mina nel film degli anni 90 che hai citato Eh........🙄🙄 Mitico; tassello della storia del cinema, iconico, incancellabile. Questo è una romanticizzazione del Dracula. Dà anche giustizia ad un personaggio storico che conosciamo solo dalle fonti dei detrattori, ma non c'entra. On 4/17/2025 at 7:33 PM, fra1991 said: Van helsin van helsing non c'è in questo film Tu, @fra1991, non vuoi aggiungere null'altro? Pareri personali, impersonali... Comq, interessante questo film. Non posso che rimanerne ammirato. Voglio rivedere ogni scena, perché è una successioni di pitture a olio. Però l'originale Nosferatu rievoca, per me, un sentimento forte, con ambienti lugubri, poesie del male, ombre, come fossero l'allegoria della complessità di un'epoca dimenticata. Un mondo del sogno, dove gl'incubi sono reali e le persone e la vita appaiono grottesche, tanto che il sogno è irreale e gli incubi e le ombre dominano davvero quella realtà. Nosferatu. Questa parola non ti suona come il richiamo di mezzanotte di un uccello della morte? Edited April 20 by MARIO8530 Quote
fra1991 Posted April 21 Posted April 21 Si , effettivamente la tematica femminista la trovi nel suo primo film the Witch. In entrambi i film i lati oscuri delle protagoniste, rappresentano la loro liberazione dalle regole della società opprimente e maschilista. Il film di cui parli è antichrist?. Si pardon ho confuso il Van Helsing del film di Coppola,con il personaggio del film di Eggers.😁 Non ho visto l' originale,ma credo che sia un film con molte tematiche aperte. Ad esempio perché Ellen evoca Orlok ? è veramente attratta da lui a livello inconscio? Quote
Recommended Posts
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.