lingenuo Posted August 26, 2024 Posted August 26, 2024 On 8/24/2024 at 2:23 PM, busdriver said: e sarebbe tanto meglio senza quegli scassamaroni che ne hanno sempre una e vengono a rompere Chi ti disturba? Quote
Omocrazia Posted August 26, 2024 Posted August 26, 2024 2 hours ago, Gastida said: A novembre, insieme alle elezioni presidenziali, gli abitanti dell’Oregon voteranno su un reddito di base universale, che garantirebbe a tutti, anche ai bambini, un premio annuale di 1.600 dollari l’anno. 1.600 dollari l'anno negli USA (anche considerando che l'Oregon non è uno stato molto ricco) mi sembrano una miseria. Non sono nell'Africa subsahariana o nel Bangladesh dove con 1.600 dollari l'anno campa decentemente una famiglia. Quote
Gastida Posted August 27, 2024 Author Posted August 27, 2024 Come è noto, la scarsità dei giovani rispetto agli anziani mette a rischio un sistema pensionistico basato sul fatto che sono i lavoratori in attività che tramite i loro contributi finanziano le pensioni degli attuali pensionati, come questi hanno fatto a loro volta per coloro che li avevano preceduti. La discontinuità lavorativa e la diffusione del lavoro povero, mentre accentua quel rischio, vi aggiunge anche, per le generazioni più giovani, quello dell'insufficiente accumulo di un credito pensionistico da riscuotere una volta diventati anziani. […] Ma è forse giunto il tempo di pensare, se non a un reddito di base per tutti, ad una pensione di base universale per chi, lavoratore/lavoratrice o meno, raggiunge l'età della pensione: uno zoccolo minimo cui aggiungere l'eventuale pensione lavorativa basata sui contributi e quella integrativa, se si è riusciti a stipularla. […] Si tratta di costruire un sistema adeguato ad un mercato del lavoro sempre più orientato alla flessibilità, con gli annessi costi in termini di discontinuità lavorativa e quindi anche contributiva. Una discontinuità che non può essere corretta solo alzando l'età in cui si può andare in pensione. Il commento integrale di Chiara Saraceno è su La Stampa Quote
lingenuo Posted August 27, 2024 Posted August 27, 2024 46 minutes ago, Gastida said: Come è noto, la scarsità dei giovani rispetto agli anziani mette a rischio un sistema pensionistico basato sul fatto che sono i lavoratori in attività che tramite i loro contributi finanziano le pensioni degli attuali pensionati, come questi hanno fatto a loro volta per coloro che li avevano preceduti. La discontinuità lavorativa e la diffusione del lavoro povero, mentre accentua quel rischio, vi aggiunge anche, per le generazioni più giovani, quello dell'insufficiente accumulo di un credito pensionistico da riscuotere una volta diventati anziani. […] Ma è forse giunto il tempo di pensare, se non a un reddito di base per tutti, ad una pensione di base universale per chi, lavoratore/lavoratrice o meno, raggiunge l'età della pensione: uno zoccolo minimo cui aggiungere l'eventuale pensione lavorativa basata sui contributi e quella integrativa, se si è riusciti a stipularla. […] Si tratta di costruire un sistema adeguato ad un mercato del lavoro sempre più orientato alla flessibilità, con gli annessi costi in termini di discontinuità lavorativa e quindi anche contributiva. Una discontinuità che non può essere corretta solo alzando l'età in cui si può andare in pensione. Il commento integrale di Chiara Saraceno è su La Stampa ma le pensioni non se le paga ciscuno con i propri contributi? tu approvi l'idea di una pensione di base universale? Quote
MyleneFarmer Posted August 27, 2024 Posted August 27, 2024 20 minutes ago, lingenuo said: ma le pensioni non se le paga ciscuno con i propri contributi? il sistema pensionistico italiano è uno schema ponzi. Quote
lingenuo Posted August 27, 2024 Posted August 27, 2024 1 minute ago, MyleneFarmer said: il sistema pensionistico italiano è uno schema ponzi. semo messi mal! Quote
Pugsley Posted August 27, 2024 Posted August 27, 2024 7 hours ago, lingenuo said: semo messi mal! Il problema è che le persone hanno più titoli di prima e conoscono meno le cose rispetto una volta...quindi le aziende devono testare bene prima di assumere a tempo indeterminato il personale Quote
Paedicator1987 Posted August 28, 2024 Posted August 28, 2024 10 hours ago, Pugsley said: le aziende devono testare bene prima di assumere a tempo indeterminato il personale Infatti. Quando ti sei messo in azienda qualcuno, poi sono dolori licenziarlo se ti accorgi che non ti va bene o non ha le competenze dichiarate o ti fa casini o è un mezzo delinquente. Purtroppo la magistratura e i sindacati sono a difesa del posto di lavoro a prescindere, creando un vincolo che è peggio di quello del matrimonio prima del divorzio - ma almeno c'era la possibilità di separazione -. Quote
Gastida Posted March 5 Author Posted March 5 VANTAGGI Dalle ricerche condotte finora sull’adozione della settimana lavorativa di 4 giorni è emerso che i benefici per le aziende e i dipendenti sono numerosi. Questa modalità di lavoro, infatti, oltre a migliorare la qualità della vita dei lavoratori, sembra impattare positivamente anche sulle imprese, sia a livello organizzativo che operativo. Tra i principali vantaggi della settimana lavorativa corta per le aziende si menzionano: fidelizzazione dei dipendenti. Lavorare 4 giorni a settimana può rafforzare il legame tra il personale e l’azienda. I lavoratori percepiscono un reale interesse per la loro qualità di vita, sviluppando un maggiore senso di appartenenza e lealtà verso l’organizzazione. Il risultato è un maggiore benessere organizzativo; aumento della produttività. Ridurre l’orario di lavoro non significa necessariamente abbassare i livelli di produttività, anzi. Studi dimostrano che un minor numero di ore può incentivare i dipendenti a lavorare in modo più efficiente e a far aumentare la qualità del lavoro, eliminando distrazioni e ottimizzando il tempo a disposizione. La settimana corta può così tradursi in risultati migliori in termini di prestazioni individuali e aziendali; talent attraction. In un mercato del lavoro sempre più competitivo come quello attuale, implementare la settimana lavorativa di 4 giorni potrebbe aiutare le aziende ad attirare i migliori talenti. Le nuove generazioni sono particolarmente sensibili al work-life balance e offrire tre giorni liberi a settimana può rendere l’azienda più attrattiva per i professionisti in cerca di un impiego flessibile; riduzione dell’assenteismo sul lavoro. La settimana corta contribuisce a ridurre l’assenteismo perché i dipendenti, avendo più tempo per gestire impegni personali e familiari, sono meno propensi a richiedere permessi o giorni di malattia; employee retention. Le aziende che adottano la settimana lavorativa di 4 giorni riscontrano una maggiore capacità di trattenere i propri dipendenti. Offrire un modello di lavoro che valorizza il tempo libero e la qualità della vita riduce il turnover e rafforza la soddisfazione dei lavoratori. Questo si traduce in una forza lavoro più stabile e motivata; riduzione dei costi. Permettere ai dipendenti di lavorare 4 giorni a settimana anziché 5 può portare a una diminuzione dei costi per l’azienda. Le spese per energia, riscaldamento e manutenzione delle strutture si abbattono. Il risparmio è dato anche dal già citato aumento della produttività complessiva; riduzione dell’impatto ambientale. Una settimana lavorativa di 4 giorni contribuisce a ridurre l’impatto ambientale dell’attività aziendale. Con un giorno lavorativo in meno, si abbassano le emissioni legate agli spostamenti casa-lavoro e al funzionamento degli uffici. La settimana lavorativa di 4 giorni offre numerosi vantaggi anche ai dipendenti, soprattutto in termini di qualità della vita e benessere generale. Uno dei benefici principali riguarda l’equilibrio tra vita privata e professionale. Con tre giorni liberi a settimana, i lavoratori possono dedicare più tempo alla famiglia, agli hobby o semplicemente al relax, riducendo lo stress. Avere più tempo libero a disposizione migliora la soddisfazione personale, aiuta a ricaricare le energie e permette di tornare al lavoro più concentrati e motivati. Lavorare quattro giorni a settimana, infatti, consente di svolgere le proprie mansioni con maggiore serenità. Inoltre, con un giorno in meno di lavoro diminuiscono i costi legati al pendolarismo (carburante, abbonamenti ai mezzi pubblici, parcheggi, …). Anche le spese per i pasti fuori casa si riducono. Implementare la settimana corta rende l’ambiente lavorativo più inclusivo ed equo. La flessibilità offerta da questo modello di lavoro è particolarmente vantaggiosa per genitori, caregiver e persone con esigenze specifiche, che possono organizzare meglio la propria quotidianità. Questo non solo migliora il loro benessere, ma accresce anche il senso di appartenenza all’organizzazione. SVANTAGGI Lavorare 4 giorni a settimana offre numerosi vantaggi, ma presenta anche alcune sfide e criticità, che riguardano sia le aziende che i lavoratori. Uno dei principali ostacoli alla diffusione su larga scala della settimana lavorativa di 4 giorni è la difficoltà di implementazione del modello in determinati settori. Nella sanità, nei trasporti o nel commercio al dettaglio, dove è richiesta una presenza costante dei dipendenti, ridurre i giorni lavorativi potrebbe compromettere l’organizzazione delle attività, aumentando i costi per garantire la copertura dei turni e mantenere standard di servizio adeguati. Inoltre, in settori come quello dei servizi finanziari o del customer service, le aziende che adottano la settimana corta potrebbero avere difficoltà nel rispettare le scadenze o nel rispondere alle aspettative dei clienti. Questo potrebbe generare insoddisfazione tra la clientela e richiedere nuove strategie organizzative, spesso associate a costi operativi aggiuntivi. Un’ulteriore criticità riguarda la gestione dei team. Soprattutto nelle grandi aziende che operano su base continuativa, come quelle attive 24 ore su 24, coordinare più gruppi di lavoro in una settimana lavorativa di 4 giorni può diventare complesso. È indispensabile una pianificazione rigorosa, che potrebbe però comportare un aumento del carico di lavoro per i responsabili e la necessità di rivedere le modalità operative. La percezione di equità potrebbe diventare un problema per le aziende in cui la settimana corta viene concessa solo ad alcune categorie di lavoratori, come coloro che svolgono mansioni digital o amministrative. Questa disparità rischia di generare malumori e un senso di ingiustizia tra i dipendenti esclusi. Un altro svantaggio comunemente associato all’adozione dello strumento riguarda la gestione delle attività nei tempi di lavoro. Con un giorno in meno per svolgere le mansioni previste, i dipendenti potrebbero trovarsi ad affrontare scadenze più serrate e a dover mantenere alti livelli di concentrazione per rispettare gli obiettivi prefissati. Questa pressione, se non adeguatamente bilanciata, rischia di generare stress e ridurre i benefici legati al modello, andando contro uno degli obiettivi principali che si propone di raggiungere: migliorare il benessere e la qualità della vita dei lavoratori. Al contrario, in alcuni casi, i lavoratori che hanno carichi di lavoro elevati potrebbero finire per lavorare lo stesso numero di ore settimanali di prima. Come ogni innovazione, anche la settimana lavorativa di 4 giorni attira su di sé sia entusiasmi che scetticismi. Per implementarla in modo efficace, è fondamentale che le aziende adottino un approccio strategico. Questo implica una revisione approfondita dei processi organizzativi, con un’attenta analisi del settore in cui l’azienda opera, delle mansioni e dei carichi di lavoro. Le aziende dovrebbero identificare le attività essenziali e ottimizzare la gestione del tempo per evitare sovraccarichi ai dipendenti. A questo proposito, è necessario investire in strumenti tecnologici e piattaforme digitali che facilitino la comunicazione e la collaborazione, non solo per migliorare la produttività sul lavoro ma anche per creare un ambiente di lavoro più sereno. Inoltre, è importante coinvolgere i dipendenti nel processo di transizione, raccogliendo feedback e suggerimenti per adattare il modello alle esigenze specifiche del contesto aziendale. https://www.randstad.it/blog-e-news/news-lavoro/settimana-lavorativa-4-giorni/ Quote
Gastida Posted 6 hours ago Author Posted 6 hours ago Un accordo storico che apre nuove prospettive per tutto il comparto industriale. EssilorLuxottica ha dato l'ok, con i sindacati, ad un modello di settimana corta che, a partire dal 1° gennaio 2026, interesserà un intero sito produttivo italiano. Di fatto si va ad adottare il modello di settimana corta che è già operativo da due anni che prevede 20 giorni di riposo aggiuntivo ogni anno, principalmente il venerdì, a parità di stipendio, a un intero sito produttivo. Ancora non è stato scelto quale sarà ma l'intenzione è di organizzare un'intera ''fabbrica'' sui 4 giorni di lavoro dal lunedì al giovedì. Ad oggi la settimana corta è già operativa in via volontaria nelle sedi di Agordo, Sedico, Cencenighe Agordino, Pederobba, Lauriano e Rovereto (ancora la sede di Milano non era stata toccata). Ad aprile, l'azienda comunicava sui circa 12.500 dipendenti dell'azienda avevano aderito 1.500 addetti e circa 3.500 lavoratori hanno beneficiato di una qualche forma di flessibilità dell’orario e delle giornate di lavoro. L’azienda parla di benefici e di un miglioramento nel bilanciamento vita-lavoro dei dipendenti e della qualità del contributo individuale, in un contesto produttivo che punta sulla valorizzazione del Made in Italy, specialmente nella manifattura dell’alto di gamma dove “sono essenziali l’artigianalità, la passione che si trasmette al prodotto e la precisione”. La settimana corta – si legge nella nota – consentirà una maggiore efficienza produttiva, un’ottimizzazione dei tempi di lavoro e un positivo impatto ambientale, con riduzione dei consumi energetici. In questo modo, l’iniziativa lega direttamente il benessere dei lavoratori a una gestione più razionale e sostenibile della produzione. In questo contesto, l’accordo prevede il comune intento tra le parti di rafforzare la componente legata all’eccellenza della produzione nei meccanismi di incentivazione dei lavoratori e nel calcolo del premio di risultato annuale, per rendere condivisa e partecipata la strategia di sviluppo industriale del Gruppo nel Paese. In un accordo che guarda al futuro e alla sostenibilità della manifattura italiana di EssilorLuxottica, le parti hanno infine concordato la possibilità di avviare progetti pilota per la produzione in Italia di componenti per dispositivi wearable e di avviare percorsi di stabilizzazione a tempo indeterminato di lavoratori potenzialmente impiegati anche in questo innovativo settore. “Questo accordo programmatico riflette la nostra costante tensione verso l’innovazione, in tutti i campi: dall’organizzazione del lavoro alle tecnologie produttive. Crediamo nell’importanza di sviluppare nuovi modelli che, attraverso una diversa gestione del tempo, favoriscano contemporaneamente la qualità della vita e la qualità del lavoro. Lo facciamo valorizzando le competenze straordinarie già presenti nelle nostre fabbriche italiane e favorendo al tempo stesso la nascita di nuove professionalità. È un impegno che va oltre l’azienda e rappresenta un contributo al sistema di innovazione dell’intero Paese”, commenta Francesco Milleri, Presidente e AD di EssilorLuxottica. “Abbiamo voluto fortemente definire un accordo programmatico con l'azienda in merito alle garanzie produttive e occupazionali per il prossimo futuro negli stabilimenti italiani, che riteniamo abbiano le prerogative necessarie per affrontare le prossime sfide per competere a livello internazionale. In questo accordo di programma confermiamo che attraverso un buon livello di relazioni industriali si possa sostenere lo sviluppo della buona e qualificata occupazione, accompagnata all'eccellenza degli assets industriali italiani, che devono continuare a puntare agli standard qualitativi che ne hanno costruito il buon nome nel tempo”, dichiarano i Segretari Nazionali Sonia Tosoni, Raffaele Salvatoni e Livia Raffaglio, rispettivamente di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec UIL. A valle dell’accordo di programma, azienda e sindacati avvieranno specifici tavoli tecnici per definire tempistiche di esecuzione, modalità e dettagli operativi entro la fine dell’anno. https://www.ildolomiti.it/economia/2025/al-lavoro-dal-lunedi-al-giovedi-essilorluxottica-estende-la-settimana-corta-a-un-intero-sito-produttivo-contributo-al-sistema-di-innovazione-dellintero-paese?fbclid=IwY2xjawMvhZ1leHRuA2FlbQIxMABicmlkETFpQlBBZGFMVXEyTFB2WkZaAR4ihWZqQz1SAagxCnNrjmcR2pdwRKtGSlu6RkxpkC_l_4sRFQe6r8cVFlXUhA_aem_qQhH7p9XtLZskp-VUF78mg Quote
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