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Strange songs (things from other times)


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Silverselfer
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Anyway > Ricomincio da dove avevo lasciato, anche perché è stata una conclusione un po' tirata per i capelli. 

Il video che ho inserito, quello del singolo "Control" fu rilasciato sull'onda del successo dell'album, lo stesso che Janet stava portando in tour e questo spiega anche la ripresa live o "fax simile". Lo specifico perché la leggenda di una Janet controcorrente, femminista e attivista dei diritti dei neri è vera, ma con riserva perché rimane comunque una Jackson, che vuol dire questo? Beh, il testo di Control è effettivamente diretto, tanto che non risparmia un verso neanche alla madre, che lei definisce una sorta di Kapò del marito, quella che educa i figli all'ubbidienza. Insomma, non le manda a dire e considerate che è la traccia che apre l'intero disco, compreso l'intro. Tuttavia, non fu il primo singolo perché si doveva pur sempre tenere un occhio al mercato e, anche se Janet ha 20 anni oramai, la sua fascia di mercato è ancora quella del bubble pop per teenager, almeno lo pensava John McClain, il nuovo manager di Janet assunto al posto di papa Joe, nonché dirigente della A&M records, l'etichetta discografica di Janet.  

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John McClain è il primo a sinistra, gli altri due sono Jimmy Jam e Terry Lewis e fu proprio John ha farli lavorare per Janet. Tenete conto che poi, tutti questi migreranno in massa da Michael Jackson perché alla fine, il clan Jackson e quindi papa Joe ha sempre ragione. Questo intendo quando dico che Janet ha fatto tutto quello che ha fatto, ed è innegabile che lo abbia fatto, ma pur sempre rimanendo quella che è stata programmata per diventare.

Torniamo nel seminato e cominciamo ad ascoltare quello che fu il primo singolo rilasciato.

Chi avesse appena avuto una reminiscenza "britneyspeariana" non si sbaglia, Janet ha più volte sottolineato quanto Britney Spears abbia pescato a mani basse nella sua carriera.

Insomma > Un pezzo che sicuramente strizza l'occhio all'adolescenza. Tenete presente che l'appuntamento del dopo scuola al dinner/fast food è un rito immancabile durante le scuole superiori americane. Janet sarebbe in età da college, ma tanto nelle rappresentazioni, gli studenti liceali sono sempre interpretati da attori 20enni, tanto che all'epoca non ci fece caso nessuno. Va anche sottolineato che la canzone è in realtà una revenge song scritta contro il suo ex marito James De Barge > Janet avanti nei tempi anche in questo.

Il singolo era un prodotto confezionato per il mercato americano e la rimase, tuttavia rimase appena fuori la zona podio della Billboard 100 hits (4 posto). I riconoscimenti non mancarono, soprattutto per questo video, di cui le coreografie erano state inventate da una certa Paula Abdul che diventerà famosissima, ve la mostro perché fu un personaggio emblematico degli anni ottanta, nonché cantante e un sacco di altre cose ... come dimostra questo video dell'epoca ...

Meglio lasciare Paula nel cassetto della memoria o non ne usciremmo tanto facilmente.

Il secondo singolo tratto da Control era per il vero quello che meritava di rappresentare l'album > Nasty. Questo perché fu intorno alla realizzazione di questa canzone che si costruì l'intero progetto e si consumò la rottura con papa Joe. Vediamo se riesco a sintetizzare i fatti > Il rapporto con papa Joe s'incrina quando Janet ha 15/16 anni, cioè quando dice a papa Joe di voler iscriversi al College e quindi smettere con la carriera artistica. Il padre non la sta neanche ad ascoltare e le trova un posto nel noto show televisivo "Fame", che nella testa di papa Joe servirà come trampolino di lancio per la carriera musicale. Janet non può sottrarsi alla volontà del padre, ma si sposa segretamente con James De Barge che non era proprio uno qualunque, bensì il rampollo della famiglia De Blarge titolare del gruppo discografico omonimo > Clan Jackson VS De Blarge una roba tipo Capuleti e Montecchi in salsa afroamericana! 

Papa Joe accusò il ragazzo di essere un poco di buono "drogato" che aveva sedotto la sua bambina di 15 anni > Siamo onesti, sarebbe quello che avrebbe pensato qualsiasi padre di questo mondo. Di tutta risposta mise sotto scorta la figlia, negandole ogni pretesto di uscire di casa, se non per lavoro. Dunque Janet si mette a scrivere il nuovo pezzo per il suo album, cioè Nasty. Incontra dunque John McClain che era un capo struttura importante dell'A&M records. Lui la prende sotto la sua ala prorettrice e penso che fu lui a condurre la diplomazia del divorzio famigliare, scambiandolo con l'annullamento del "matrimonio De Blarge". 

La rottura avviene nel momento in cui McClain porta Janet a Minneapolis per farle incontrare Jimmy Jam e Terry Lewis e quindi incidere Nasty > Minneapolis era il regno di Prince ovvero l'odiata antitesi della purezza della black music. Papa Joe si rimangiò ogni accordo o promessa fatta e accusò McClain di rapirgli la figlia solo per sfruttare il suo cognome, ma stiate certi che intendeva il suo di cognome e non quello di Michael.

Janet rimane comunque a Minneapolis, dove scopre tutta una nuova dimensione della musica black con Jimmy e Terry che usano suoni innovativi e sperimentali, spesso campionamenti come succede proprio nel brano Nasty. Ascoltate bene il flow che è proprio targato Prince ...

Da notare il meticciato che compone il corpo di ballo > Neri sì, ma anche ispanici o biondissimi bianchi che ballano da bianchi. Sembrano dettagli, ma non lo sono. Qui Janet ufficializza di essere una cattiva ragazza che ne ha piene le tasche dei cattivi ragazzi, cioè del machismo imperante, specie nella cultura afroamericana. Lo fa con la musica nera di Minneapolis, sperimentale e avanguardista cioè mettendosi fuori dalla cappella del soul targato Motown a cui apparteneva il clan Jackson > Janet l'eretica!

Nasty non fece numeri molto diversi dal primo singolo, tuttavia possedeva il sound internazionale giusto che la fece ascoltare a tutto il mondo, allargando il suo rage commerciale in maniera smisurata, tanto da essere comparabile a quello del fratello Michael. Come spesso capita, a capitalizzare il successo di Nasty fu il singolo successivo "When I Think of You" che raggiunse il numero uno in America, così da regalare a Janet la rivincita di essere stata l'unica Jackson capace ad eguagliare Michael.

Il video fu girato sul set del film "Grosso Guaio a China Town" sfruttando così la ricchezza e perfezione di quei fondali. Il regista è Jiulien Temple che era quello che aveva girato, per esempio, il film con Bowie "Absolute Beginners", le coreografie erano sempre di Paula Abdul e fermiamoci qui ... Insomma, grandissimo successo ma per il pezzo forse più pop e meno significativo di Janet. 

Poi ci fu "Control" con il tour che sancì l'affermazione di Janet a star di prima grandezza e a chiusura del tutto, una bella ballata che spiega ancora quello che volevo intendere all'inizio > Janet torna ad essere la brava ragazza adolescente che dice al suo ragazzo di aspettare a fare sesso ... 

Il messaggio educativo romantico di non darla via al primo che passa ottenne il successo di un bel secondo posto in top 100, ma Janet & co dovettero condividere il bottino per un accordo extragiudiziario con i veri autori, cioè gli America e il loro pezzo Daisy Jane. 

Io adoro gli America, ma questo non è importante. Per come la vedo io > McClain commissionò un pezzo salvagente nel caso la Nasty Girl non avesse incontrato il favore del pubblico e quindi Janet & co cercarono un pezzo adatto da scopiazzare. Il loro mood romantico è meglio rappresentato dalla ballata che chiude l'album con un orgasmo di Janet, io ve la metto ma, ovviamente, l'orgasmo è stato tagliato per il puritanesimo imperante dei tecnoligarchi americani.

Questo pezzo fu rilasciato in maniera informale, senza video ... perché l'album continuava a rimanere in classifica e alla fine fu deciso anche di rilasciare un ulteriore singolo con relativo video. Ricordo che il video fu accompagnato da qualche polemica perché nelle intenzioni voleva mostrare il talento di ballerina di Janet, sempre nel confronto con il mitico fratello ... ma a ben vedere, almeno per degli occhi allenati, si nota che qui Janet ricorre ad una controfigura per le parti di coreografia troppo difficili ...

Per quello che posso dire io > Il backflip è certo che non è lei a compierlo, ma per il resto ... sì, ricorrere a questo chiaroscuro esagerato lascia pensare che c'era qualcosa da nascondere, ma per il resto ... boh ... forse è anche un po' razzista pretendere che i neri debbano saper ballare ... per esempio, Prince era notoriamente negato per la danza e passò tutta la carriera a fingere di saperlo fare.

In ogni modo, Control segnò un prima e un dopo sia nel pop in generale che in quello black. A guardarlo oggi ci sembra "normale", un po' come guardare per la prima volta Blade Runner e ci sembra di averlo visto altre mille di volte, solo perché è dal 1982 che tutti copiano quelle immagini. Prima di Control e di Paula Abdul, nel pop non si coreografava, le boy/girl band hanno copiato questa roba! Per non parlare di Britney Spears che lo ha importato nel pop bianco di sana pianta. Solo Michael Jackson in Thriller aveva anticipato qualcosa, ma comunque non lo aveva più riproposto. 

Se nel primo album Janet si era contenuta per paura di floppare, nel secondo non accetta compromessi. Lei ora ha i crediti per fare ciò che vuole e lo fa anche perché ha un budget pressoché illimitato per realizzarlo > Rythm Nation 1814 

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(19,86€)

Questo vinile io l'ho letteralmente consumato e poi ricomprato anche in CD, stupendo. E' quello che si può ben dire un concept album e anche questo non era consueto nel pop, certo che nel rock si usava farne, Pink Floyd giusto per fare un nome; ma nel pop No, in genere gli album erano una serie di canzoni potenzialmente scritte per scalare le classifiche. Qui Janet indossa la divisa e la data è quella dell'indipendenza americana che lei indica come la rhythm nation, spiegato nel lungo e stilossissimo incipit dell'album ... roba che farebbe venire un attacco di ulcera ai detrattori delle società multietniche ... ma siccome lei ne realizzò anche un corto cinematografico ... neanche troppo corto ... i ve lo inserisco e rimando alla prossima volta il commento ...

 

 

 

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Silverselfer
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Guardando lo short film di Janet oggi, si potrebbe pensare che la sorellina Janet stia imitando il fratellone Michael, ma non è così, anzi, è vero il contrario. Michael aveva rilasciato Bad nel 1987, cioè l'album successivo al mega successo di Thriller e, contrariamente a quanto oggi si possa credere, quell'album fu un flop colossale > vendette 10 milioni di copie in tutto il mondo che non coprirono un decimo dei soldi spesi in promozione, compreso il costo dei video dal budget supermilionario. Tuttavia, il tour fece numeri stratosferici, ma non so se alla fine il successo del live riuscì a ripianare i debiti. 

Senza contare che l'uscita di Bad fu accompagnata da un vespaio di polemiche per lo sbiancamento di Michael. La comunità afroamericana insorse e Michael dovette spiegare che le numerose plastiche le aveva dovute fare a seguito di un'incendio sul set di uno spot pubblicitario, mentre lo sbiancamento era dovuto alla vitiligine che è una malattia della pelle che crea macchie bianche, potete ben capire che per un uomo di colore significa apparire come mucca svizzera. 

Oltre a questo, l'album Bad fu uno stillicidio di cause per plagio, quella per la canzone omonima la perse, altre furono risolte con accordi sottobanco. Ricordo quella intentata da Albano Carrisi, finita con un ufficiale nulla di fatto perché pare che sia la canzone di Michael e sia quella di Albano avessero preso spunto da una terza canzone ... Albano nicchia sempre quando se ne parla, dando ad intendere che si misero d'accordo e quindi Michael gli pagò chissà quanti soldi per chiudere la questione in tale modo.

Unico vero grande successo estratto da quell'album fu Smooth Criminal, vendette da solo quasi dieci milioni di copie e divenne l'evergreen che è ancora oggi, con quel passo di danza iconico ...

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Beh, il look e tutto il resto faceva parte di un restyling della sua immagine perché questo pezzo fu rilasciato alla fine del 1988, con un progetto assestante che includeva anche uno short movie, proprio come quello di Janet che sarebbe uscito a settembre del 1989, con la differenza che quello di Michael è una roba delirante ... io ve lo metto e se ce la fate potete anche guardare questa versione di Michael transformer ... NB: in questo video è stata tagliata la parte di Smooth Criminal che però è esattamente quella che tutti conoscono perché è il videoclip ufficiale.

Con tutto l'affetto del mondo, Michael era, come si suole dire > giunto alla frutta. Pensate, invece, che Rhythm Nation fu girato in 20 giorni in una fabbrica di Pasadena e certo costò i suoi milioncini, tuttavia nulla al confronto della vagonata spesa da Michael, ma sostanzialmente Janet aveva qualcosa da dire e Michael No.

Sara per l'album successivo che Michael si prenderà in blocco il team di lavoro della sorella, compresi Jimmy Jam e Terry Lewis. Di fatto, Michael fagocita la sorellina, compreso le coreografie marziali ... pensate che nel live di Michael saliva sul palco persino un carro armato vero!

  • 2 weeks later...
Silverselfer
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Quando si parla di Janet c'è sempre il pericolo di scivolare nel solco di Michael. Torniamo dunque nel seminato e quindi parliamo dell'album Rhythm Nation 1814.

Il primo singolo fu Miss You Much, mi risparmio un link da caricare perché il video è estratto dallo short film. Io avrei preferito direttamente la traccia che dà il titolo all'album, ma forse era troppo d'impatto. In ogni modo, a Janet sono sempre venute bene queste canzoncine molto pop dance e di fatto vendette anche parecchio. Raggiunse il numero uno della Top 100 di Billboard e ci rimase per ben 4 settimane, piazzandosi al secondo posto dei singoli più venduti del 1989, il primo fu conquistato dall'epica Another Day in Paradise di Phil Collins ... ecco, questo sì che un pezzo che si merita il link in chiaro.

Fa riflettere questo video che ritrae la piaga sociale degli homeless o, come vengono chiamati in America > molemen, cioè questo singolo fu il più venduto nel 1989! Oggi che la piaga è divenuta una pustola infettata dal fentanyl, nessuna rockstar ci dedica una nota ... anche perché tutto deve risplendere dai selfie scattati dalle piscine panoramiche di Dubai. 

Rimaniamo in tema che è meglio > Il secondo singolo fu proprio Rythm Nation e commercialmente parlando andò meno bene di Miss You Much, ma questo era prevedibile perché è un brano politicamente schierato. Si parla del razzismo che in America non è mai scomparso e già all'epoca ammanettava e ammazzava in strada per lo più i neri. Inserisco il link anche se il video è estratto sempre dallo short film omonimo perché qui c'è l'incipit che apre anche il vinile e che a me ha sempre emozionato parecchio ... 

Uno si potrebbe domandare > dove sta il messaggio politico? Sta nella data che segue la Rythm Nation cioè l'anno dell'indipendenza americana e il bianco e nero del video che non è stato scelto a caso. Janet rivendica parità di diritti per i cittadini americani neri che hanno, parimenti ai bianchi, contribuito a costruire la nazione. L'America dei neri è appunto la Rythm Nation che qui s'impone a passi di una dance marziale ... una roba che fa pensare più a Malcom X piuttosto che a Martin Luther King.

Se questo singolo non dette a Janet un grande successo commerciale, però le valse il rispetto culturale e non è un caso se Janet sta nella Rock Hall of Fame proprio con Rhythm Nation.

C'è anche da dire che questo album fu molto longevo e produsse hit singles per ben tre anni consecutivi >1989-1990-1991 > accompagnando Janet dagli anni ottanta ai novanta perennemente in classifica.

Qui devo trattenermi dallo sparavi un pistolotto sul come è vissuto diversamente il confine col Messico dai californiani piuttosto che dai texani, ma forse ce lo spiega meglio il video di Janet. I californiani fuggono in Messico per un fine settimana folle a Tijuana o magari un week end lungo a Puerto Vallarta, per i più alternativi c'è invece Puerto Escondido. Il Messico è magia, sballo e soprattutto fuga dalla stressante America tutta carriera e soldi.

Il video è stupendo, detto questo, gli orecchi più allenati si saranno accorti che il sound è proprio quello dei sample campionati del 1990, in particolare qui si prendono quelli di Lyn Collins, che sarebbe il tipo che compare vestito di giallo, un mostro sacro della black music. Per fare un paragone con altri successi basati sui sample posso citarci Pump Up the Volume dei MARRS, Pump Up the Jam dei Technotronic o la super famosa I've Got the Power degli Snap ... mmm ... i primi sono britannici, i secondi belgi e i terzi tedeschi, tutti europei > che Janet strizzasse l'occhio all'Europa?

Direi decisamente di Sì! Oh, Parigi! Per gli americani significa il plus ultra dello chic ... del resto il world tour di Janet aveva lasciato le coste della madre patria e veleggiava per tutte le capitali del mondo. Tuttavia, Janet è sempre stata essenzialmente un fenomeno americano e il mondo lo ha guardato solo da turista.

Mi sono dimenticato di dire che l'intero album fu registrato a Minneapolis e in questo pezzo si sente più che negli altri perché si spinge in quella pericolosa zona grigia per la musica black che è il rock. Piccola curiosità > Nell'album di Prince scritto per la colonna sonora di Batman, cioè coevo alla scrittura di Black Cat di Janet, compare una bellissima traccia "Electric Chair" che ha la stessa struttura ...

Oh, il folletto di Minneapolis! < Mi sa che ho già detto che io lo adorrrro :afro:

Insomma > Siamo giunti all'ultimo singolo dell'album di Janet.

Sono trascorsi oramai più di tre anni dall'uscita dell'album e a guardare questo video sembra essere passato anche più tempo! La ragazzina arrabbiata di Control e quella impegnata di Rythm Nation sono sbocciate in una donna pienamente consapevole del proprio successo. Dietro di lei non c'è nessun maschio anzi, persino papa Joe deve piegare la testa perché sarà lei a salvare il clan Jackson che affoga nei debiti, regalando al fratello Michael, in piena crisi creativa, tutto il suo staff produttivo.

La domanda è > Riuscirà Janet a conservare il suo successo negli anni novanta, ora che dovrà reinventarsi anche dal punto di vista della produzione musicale? Lo scopriremo la prossima volta ...

Silverselfer
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Ricomincio con un reel che riassume tutti i nomi delle guest star nel video Alright che mi sono dimenticato di citare.

Il 1993 è sicuramente il momento più alto della carriera di Janet, ma così alto che non si può raggiungere senza un pizzico di fortuna > Il suo contratto discografico con A&M records era scaduto! Successe un pandemonio tra i discografici che volevano accaparrarsi la sua firma su un contratto. La spunterà il multimiliardario Richard Branson che all'epoca era famoso soprattutto per la sua eclettica etichetta Virgin. Janet firmò un contratto per ben 40 milioni di dollari, cifra che oggi si attesterebbe a un terzo in più? Non lo so, ma già così la rese l'artista musicale più pagata al mondo. Ovviamente doveva subito onorare tale offerta con un album nuovo di zecca ed è così che, sempre nel 1993, viene rilasciato il suo quinto album in studio, il primo nella nuova decade dei 90 e successivo al grande successo di Rythm Nation > Una bella responsabilità!

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                                                                (86,34€)

Sì, l'album janet. è un triplo album, ma non c'è niente di strano perché oramai la musica era passata al CD digitale che può contenere più minuti di musica rispetto al vinile, il quale non poteva superare i 47 minuti corrispondenti a circa 10/12 tracce mentre il range del CD passava a 70 minuti e più. In particolare janet. conteneva 28 tracce, compresi gli intro che erano oramai un suo segno distintivo, pari a 75 minuti di musica > Tanta roba. Seguirono edizioni deluxe, special edition, EP di remix fighissimi, insomma > fu un album che ne valeva sicuramente tre.

Gli album di Janet sono sempre degli album concettuali, cioè i pezzi sono ispirati da un tema unico. Control era un grido di rabbia per la sua condizione di adolescente femmina in un mondo dominato dal patriarcato. Rythm Nation 1814 aveva nel mirino il razzismo della società americana. janet. arriva in piena pandemia di HIV e, anche se il tema non viene preso di petto, Janet decide di farne un racconto individuale, cantando il suo rapporto con la sessualità e nello stesso tempo della socialità che ne consegue. Il primo singolo mi dette la stessa impressione che ebbi ascoltando Behaviour dei Pet Shop Boys, in particolare Being Boring, cioè mostrare un mondo che gli artisti sentivano in pericolo a causa delle martellanti campagne anti aids.

Beh, ladies and gentlemen ecco a voi serviti gli anni novanta. Janet non solo è pronta a interpretarli, ma ne detta persino gli stilemi visivi. Tenete presente che è il tempo del grunge sporco di Seattle con le camicie di flanella e scarponcini da montagna, a cui lei contrappone uno stile bohemien urbano decisamente chic.

L'album è una bomba ed esordisce al numero uno nella classifica con 350mila copie vendute solo nella prima settimana. In fine venderà 7milioni di copie negli Stati Uniti e 14milioni in tutto il mondo. La ragazza non solo ha bissato il successo di Rythm Nation, ma lo ha addirittura migliorato!

Tanto successo sollevò più di qualche invidia che si trasformarono in critiche scontate, specie quando si parla di donne. Iniziarono a dire che Janet non aveva voce e il suo successo era tutto dovuto ai produttori (maschi) Jimmy Jam e Terry Lewis che, non a caso, avevano appena fatto guadagnare anche al fratello Michael  60 milioni di dollari con la firma del nuovo contratto Sony. Poi la stampa ripropose la trita storia di presunte rivalità con le altre regine della musica nera del tempo come Mariah Carey o Whitney Houston che al contrario di lei, riproponevano la potente voce delle donne di colore. Janet però giocava in un'altra categoria, lei faceva pop e basta, che poi fosse di colore non era importante. Una legittimazione in tal senso le arrivò proprio dalla Queen del pop, cioè Madonna che disse come Janet le fosse d'ispirazione.

C'era poi il confronto con il fratello Michael perché oramai giocavano entrambi agli stessi livelli. A tal proposito, qualcuno si domandò come mai una star in evidente crisi creativa, con problemi economici che rasentavano la bancarotta, cioè Michael, valesse 20 milioni di dollari in più di una star giovane (Janet aveva 24 anni) in piena ascesa e con una stupefacente costanza di rendimento? Forse perché era donna? > That's the Way Love Goes rimase al numero uno in classifica per ben otto settimane, un record che non era mai riuscito neanche a Michael.

Il secondo estratto dell'album "If" non si spinse oltre il quarto posto in classifica ... e pensare che la Virgin avrebbe voluto questo come singolo di debutto dell'album. Ma c'è anche da dire che il singolo che segue un grandissimo pezzo patisce sempre i riverberi di quel successo che insiste nelle orecchie della gente.

Vi metto sempre in guardia dall'effetto Blade Runner > Vi sembrerà un video e una canzone già sentita centinaia di volte, ma questo perché il pop dopo questo pezzo divenne sta roba qua. Britney Spears o Christina Aguilera, specie Christina in questo caso specifico, copiarono in toto Janet, per non parlare di tutto il fenomeno boy band anche in declinazione femminile.

Ora però voglio aprire una parentesi per un caso veramente più unico che raro che accadde per questo album, cioè delle canzoni iniziarono a entrare in rotazione nelle radio scalandone le classifiche d'ascolto senza alcuna indicazione della casa discografica. Nessuno si spiega come possa essere accaduto che da una parte all'altra del mondo, i DJ iniziassero a mandare contemporaneamente lo stesso pezzo determinandone il successo > che fosse la musica digitale che iniziava a diffondersi nell'internet? Sta di fatto che accadde e accadde tre volte: la prima per Throb che divenne un must del dancefloor, Where Are You Now che era una ballad manco troppo orecchiabile e addirittura per la bonus track One More Chance. 

Ovviamente, con tanta popolarità, le offerte di lavoro fioccano ovunque e per Janet arrivò l'opportunità cinematografica > Poetic Justice, di cui fa parte il singolo Again che farà il suo lavoro, porta l'attenzione sul film arrivando al numero uno delle classifiche di vendita e fruttando nomination alle premiazioni cinematografiche. Il film incassò nel solo weekend di lancio quasi 12 milioni di dollari e chiuse al botteghino con 27milioni e mezzo. Non so quanto spesero per realizzarlo, ma considerando che era un drama romantico, l'effetto speciale più costoso deve essere stato il prezzo d'ingaggio di Janet.

... ma le ballate risultarono essere l'asso nella manica di questo album.

Certo che Janet non era al livello di Madonna che ai tempi sconvolgeva il mondo con SEX, ma anche lei comunque parla di sessualità femminile "attiva", cioè non accondiscendente ... tipo sguardi languidi da bambi per farsi preda del maschio, No, è lei a scegliere il ragazzo e semmai tenta di sedurlo. 

E già, intanto è partito il suo world tour che non può che mietere sold out ovunque. In tal senso, questi singoli hanno il compito di mantenere acceso il focus sull'album ... tuttavia entrano sempre e comunque in top ten.

Pensate questo videro a parti invertite, cioè che dei ragazzi facessero quello che fanno queste ragazze ai due malcapitati, che in tal caso sarebbero due fanciulle ... si parlerebbe di sessismo violento? Secondo me sarebbe stato persino censurato per istigazione alla violenza sessuale sulle donne. 

Questo singolo era una bonus track, fu deciso di farne un video probabilmente perché si aggiunsero delle date al tour.

Bene, l'album si chiuse così, ma io vi consiglio di ascoltarlo tutto perché è bello dall'inizio alla fine.  

Siccome la mia track preferita era Throb, vi inserisco questa tripletta live ai billboard award eseguita da una Janet più attempata, ma sempre stilosa ...

La successione dei pezzi nel titolo è sbagliata > Nasty, If e Throb in chiusura.

La prossima sarà la volta in un altro album epico di Janet, anche se un filino più impegnativo perché qui la ricerca dei suoni è veramente importante. 🌈

  • 3 weeks later...
Silverselfer
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... e no > Il prossimo album di Janet deve aspettare anche perché fu pubblicato nel 1997. Del resto, è dal 1985 che Janet non si è presa una pausa dal lavoro> Tre album e tre tour, di cui due mondiali, in un escalation di successo continua. Tuttavia, non furono per niente anni rilassanti e qui dobbiamo tornare a parlare di Michael. 

L'album Dangerous di Michael, quello con Jimmy Jam e Terry Lewis, fu un vero successone e riportò Michael agli splendori di un tempo. Lo stesso Michael era tornato a sorridere ed era andato a vivere nella sua oasi fatata del ranch di Neverland. Il sogno di Neverland, Michael lo aveva in testa fin dalla prima volta che aveva ascoltato la storia di Peter Pan, ovvero raggiungere/tornare sull'isola che non c'è. Se vogliamo, questa poteva ben rappresentare una parafrasi della sua infanzia negata da un padre orco che lo picchiava, lo umiliava dicendogli chissà cosa perché era gracile e brutto con quel naso camuso da negro. Ricordiamoci anche che Papa Joe lo aveva costretto ad esibirsi anche in dei strip club, che probabile non furono un toccasana per la sua delicata sessualità ancora di bambino. Insomma, non è difficile credere che il bambino Michael si fosse costruito la sua isola psichica dove rifugiarsi dagli adulti.

Sul finire degli anni 70, seppure ancora oppresso dalla figura paterna, Michael conosce un momento di serenità grazie a un uomo che vede in lui qualcosa di speciale e sto parlando di Quincy Jones, potremmo definirlo un papà buono. Stando accanto a lui conoscerà anche Diana Ross, cui si affezionerà tantissimo. Nel 1978, insieme s'imbarcheranno in una mezza follia> The Wiz, un musical cinematografico ispirato al Mago di Oz, diretto da Sidney Lumet sul filone culturale blaxploitation, cioè storie reinterpretate interamente in chiave black e con attori di colore.

Nonostante il film fu un flop al botteghino, ma sarebbe più corretto dire che non riuscì ad uscire dalla nicchia del mercato afroamericano, mostrò finalmente il talento di Michael al di fuori dalla gabbia dei Jackson Five e di Papa Joe. Da queste immagini si nota anche l'affetto tra lui e Diana Ross che giocano tra di loro veramente con un'innocenza di bambini , ed è probabilmente quello che li legherà per tutta la loro tribolata vita.

Quincy Jones riuscirà poi a fargli incidere il suo primo vero album da solista di successo "Off the Wall", grazie al quale successo riuscirà a tirarlo via dal controllo paterno. Sarà così che conoscerà il suo primo vero amico, una sorta di fratello maggiore > Paul McCartney (ex The Beatles). Paul, proprio come un fratello maggiore, gli farà fare le sue prime uscite e lo condurrà nel mondo. Fu proprio quando stavano girando il video di Say Say Say per l'album Thriller, che Paul lo inviterà per una sorta di pigiama party, nel Sycamore Valley Ranch in cui soggiornava. 

Il ranch apparteneva all'immobiliarista William Bone che lo aveva costruito per coronare la sua carriera di successo. Parliamo di 1.100 ettari costellati di padiglioni, cascate, romantici laghetti e ruscelli con ponti di pietra, il tutto dominato da un'imponente casa in stile Tudor. Agli occhi di Michael che viveva ancora nell'affollata villa di famiglia a Encino, tutto questo parve un meraviglioso sogno. Bone, da buon immobiliarista, gli propose di comprarla, ma il successo di Thriller doveva ancora arrivare e Papa Joe non so quanti denari gli lasciasse tenere in tasca, tanto che non poteva permettersela. Tuttavia, quel sogno rimase nella testa di Michael e nel 1988, Bone accettò la sua offerta di 20 milioni di dollari.

Michael aveva finalmente la sua casa e ci si trasferì subito, dando il via a dei lavori per realizzare persino un luna park e uno zoo con animali esotici > Stava costruendo quella bolla psichica in cui si era rifugiato fin da bambino. Quelli erano anche gli anni del flop commerciale dell'album Bad, per non parlare degli investimenti sbagliati di Papa Joe, e i progetti faraonici per la sua villa non fecero che peggiorare le finanze di Michael che, però, non voleva rinunciare alla sola cosa cui teneva veramente. S'impegnò dunque in un tour mondiale snervante, ma anche così i debiti continuavano a crescere in maniera esponenziale. 

Michael appena poteva andava a rifugiarsi nella sua bolla e non permetteva a nessuno di entrare, tanto che un po' tutto il mondo si domandava cosa mai stesse combinando! Fu nel 1991 che Michael offrì come regalo alla sua mamma putativa quello che aveva di più caro, cioè decise di ospitare i festeggiamenti di nozze per l'ottavo matrimonio di Elisabeth Taylor a Neverland ... e permise alla rivista People di fare un reportage fotografico.

Erano le prime immagini in assoluto di Neverland, ma la follia di Michael oramai non poteva restare più un segreto e le immagini aree si sprecavano e più Michael cercava di mantenere i cancelli chiusi, e più le voci si moltiplicavano sul cosa combinasse li dentro. Michael però non voleva condividere il suo sogno con chi non possedesse gli occhi di un bambino per apprezzarlo e, quindi, per lo più rimaneva interdetto agli adulti ... un po' come avrebbe fatto Peter Pan > solo bambini sull'isola che non c'è. Quindi prese accordi con svariate associazioni benefiche per ospitare bambini, ma niente giornali che ne documentassero le giornate.

Fu per allontanare da sè l'immagine di un moderno Willy Wonka che nel 1993 decise di concedere un'intervista a Oprah Winfrey > l'intervista fu guardata da 100 milioni di persone.

La versione originale è lunga più di un'ora, ma vi assicuro che anche così Michael non riuscirà a dissipare la sua immagine freak. Del resto, gli sarebbe bastato rispondere "no" quando Oprah gli chiede se era ancora vergine e, invece, quando cerca di mentire sulla sua relazione con Brooke Shields non riesce manco a dire che passano la notte insieme ... dice che si frequentano come se fosse un sedicenne che la riaccompagna a casa tutte le sere perché lui è un gentleman, porcapaletta! 

Ora, anche il più incompetente degli psicologi coglierebbe in questa personalità degli indizi sospetti ... ne voglio dire solo uno > idealizzazione del fanciullo. Michael ne parla come un'innamorato farebbe dell'oggetto del proprio desiderio. Non sto parlando di desiderio sessuale che è sempre latente in una pedofilia non associata ad altre parafilie, tanto che per la stragrande maggioranza dei casi il pedofilo esercita una sessualità da bambino/a di prima età puberale (8-10 anni), in fatti le accuse che arriveranno nel 2003, le uniche che abbiano registrato testimonianze certe, parlano di dormire assieme a lui, di mostrarsi i genitali vicendevolmente o abbracci platonici. Si tratta proprio di un amore "puro" com'è pura l'immagine dell'infanzia che descrive Michael. 

Insomma, nel 1993 Michael metterà a tacere le accuse di un tredicenne con accordi extra processuali a suon di bigliettoni, ma non fu certo con queste interviste a dissipare i dubbi o fingendo relazioni amorose assai bislacche ... tuttavia, anche Janet fu coinvolta in questa operazione di ripulitura dell'immagine del fratello, ma oserei dire dell'immagine dell'intera famiglia Jackson perché anche sua sorella La Toya, forse spinta dal marito violento che la gestiva come un bancomat, lasciava dichiarazioni scandalistiche su tutta la famiglia e tentò anche di estorcere dichiarazioni a Janet registrandole di nascosto.

A Janet fu richiesto un duetto e un video dal budget di ben 7 milioni di dollari per sostenere Michael.

Ecco ... anche questo dolore che prova Michael e che lo fa urlare, cioè è la sofferenza di una vittima, ma vittima di che? Delle bugie? Delle maldicenze? O della incontrovertibile verità che lo affligge e gliele tira addosso? A me pare che la sua supplica di lasciarlo stare sia sempre seguita dal non detto > non faccio del male a nessuno ... ma questo può essere vero fino a quando qualcuno dice il contrario.  

Janet anche è stata nel mirino delle maldicenze e del resto si è sposata a 15 anni, è scappata di casa senza che nessuno della famiglia muovesse un dito per sostenerla e all'apice del successo, deve tornare ad accollarsi le ombre che aleggiano su tutta la famiglia ... ed è l'unica che ha la forza di dire basta e lo può fare proprio perché lei sa chi è. Pensiamo a Madonna che nello stesso periodo veniva coperta di merda per quello che faceva, ma non è che le critiche e le bugie potevano cambiarla in qualche modo, tanto che finse pure di farsi Michael.

E poi, la lezione del 1993 avrebbe dovuto insegnare a Michael che doveva cambiare il modus operandi della sua caritatevole attività, invece non poteva rinunciarvi perché era così e basta. Ovviamente non sto dicendo che era violento, secondo me non avrebbe potuto far male a una mosca e piuttosto preferiva morire prima di torcere un capello a un bambino, tuttavia ne aveva bisogno per nutrire il sentimento che provava per loro ... del resto, le migliaia di minori che passarono per Neverland giurano ancora oggi di averlo amato e lui li ha amati a modo suo ... che dire, nell'antica Grecia nessuno si sarebbe sognato di accusarlo di qualcosa di losco.

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