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una foto storica da immortalare: https://www.huffingtonpost.it/esteri/2025/07/13/news/trump_difende_pam_bondi_e_se_stesso_egoisti_minano_il_mondo_maga_per_un_tizio_che_non_muore_mai_jeffrey_epstein-19637788/?ref=HHTP-BH-I19628169-P8-S3-T1
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Mario Mieli al One Way di Milano (1981)
Gastida replied to Gastida's topic in Associazionismo ed eventi LGBT
Chi era Mario Mieli? Nato a Milano nel 1952 da una famiglia ebraica estremamente borghese e benestante, lo scontro con questa caratterizza tutta la sua vita. Mieli arriva addirittura – così racconta – a cercare di uccidere il padre, ricco industriale, avvelenandolo, più volte. Carismatico studente al liceo Parini, a diciotto anni frequenta la nota Fossa dei Leoni, luogo deputato al cruising e alla prostituzione maschile milanese, sotto il ponte delle Ferrovie Nord, adiacente al Parco Sempione. Ma è a Londra, dove va come da tradizione familiare per studiare la lingua, che tra feste, happening, sesso e droghe, incontra il "Gay Liberation Front", e tornato a Milano a diciannove anni è tra i fondatori del "Fuori!", prima associazione del movimento omosessuale italiano degli anni '70 (Fronte unitario omosessuale rivoluzionario italiano). Il "Fuori!" pubblica anche un’omonima rivista, della quale Mieli è uno dei principali autori, e già a partire dal secondo numero la casa dove vive con i suoi genitori in via Marco de Marchi è indicata come indirizzo milanese per chi volesse entrare in contatto con l’associazione. Mieli comincia a teorizzare il ruolo rivoluzionario degli omosessuali nella costruzione di un mondo liberato e comunista, che per concretizzarsi deve affiancare alla critica al capitale anche quella al "fallocentrismo". Durante il soggiorno londinese cominciano anche a manifestarsi alcuni segni di squilibrio, come l’approdo alla coprofagia (legata a letture psicanalitiche). L’abuso di droghe porta a un arresto e a un successivo ricovero quando viene trovato nudo e in condizioni evidentemente alterate a vagare per l’aeroporto di Heathrow cercando di sedurre un poliziotto. Nel 1974 guida una scissione dal Fuori! perché questo si era ormai ufficialmente affiliato al Partito Radicale, concessione borghese inaccettabile per la radicalità di Mieli che come abbiamo già visto legava indissolubilmente la questione omosessuale alla lotta per il comunismo (“gaio comunismo”, come ebbe a definirlo). Ai “riformisti” che guardano a una via “parlamentare” della lotta, Mieli contrappone una "via transessuale e schizofrenica" alla rivoluzione, rivendicando la sua esperienza psichiatrica e teorizzando nessi tra la condizione di omosessuale e quella di malato psichico. Nel 1977 Einaudi pubblica, con alcune modifiche e ampliamenti, la sua tesi di laurea in filosofia morale. Alla base di quel testo, "Elementi di critica omosessuale", c’è il concetto di "ermafroditismo" originario di ogni individuo, da lui chiamato transessualità, che viene limitato sin dall’infanzia, indirizzandolo verso l’eterosessualità, attraverso quella che Mieli chiama "educastrazione": «in questo libro, io chiamerò transessualità la disposizione erotica polimorfa e ‘indifferenziata’ infantile, che la società reprime e che, nella vita adulta, ogni essere umano reca in sé allo stato di latenza oppure confinata negli abissi dell’inconscio sotto il giogo della rimozione. Il termine ‘transessualità’ mi sembra il più adatto a esprimere, a un tempo, la pluralità delle tendenze dell’Eros e l’ermafroditismo originario e profondo di ogni individuo». Al fianco di queste teorie, più “poetiche” e psicanalitiche ( fondamentalmente è Freud chiamato in causa) che scientifiche, c’è anche una forte dimensione politica: Mieli sostiene che la rivoluzione sia possibile solo a partire anche da una rivoluzione dei costumi e dei ruoli nella società, che il comunismo deve essere anche e innanzitutto all’insegna di un eros libero, molteplice e polimorfo. Tra il 1976 e il 1977 avvengono anche due degli episodi più celebri nella sua rottura con il movimento. Alla fine di una manifestazione bolognese contro la repressione, sale sul palco sottraendo il microfono a Dario Fo e invitando i compagni a non stare lì ad ascoltare il solito monologo dell’attore, ma ad andare a contestare il vescovo in piazza Maggiore. Sommerso dai fischi di 50mila persone e vestito “come una contadinella inerme”, pensa bene di concludere allora il suo intervento girandosi di spalle, alzando la gonna e mostrando il sedere alla folla. All’ultimo “festival del proletariato giovanile” organizzato dalla rivista Re Nudo al Parco Lambro, in un clima crescente di tensione e violenza, i gruppi omosessuali e quelli femministi vengono presi particolarmente di mira. Ivan Cattaneo osa sfidare i 200mila presenti dichiarando sul palco il suo amore per un uomo a cui era dedicata una sua canzone (“Darling”, con testo proprio di Mieli). Il “popolo” non si fa molti scrupoli a fischiarlo e a urlargli insulti di ogni tipo. Mentre i giovani comunisti affermano che non ci doveva essere spazio sotto il sol dell’avvenire per questi degenerati, Mieli sale sul palco, dichiara "non ce ne andremo", rischiando il linciaggio. Mieli è un pensatore estremo e fortemente provocatorio, nonché uso a esperienze psichedeliche con l’LSD e qualsiasi tipo di sostanza: teorizza che gli uomini gay dovrebbero fare l’amore con le donne e gli eterosessuali con gli uomini, in un processo di liberazione che porti a relazioni davvero senza limiti, multiple e egualitarie, nel "gioco fantastico della distruzione dei ruoli". Arriva anche a sostenere filosoficamente le pratiche di necrofilia, coprofagia e pedofilia, forse per scandalizzare la morale perbene, da lui ritenuta borghese e bigotta. In seguito al suicidio a soli trent'anni, nel 1983, per una depressione molto lunga, avvenuta infilando la testa nel forno, la sua famiglia fa di tutto per condannarlo all’oblio. In primis bloccando l’uscita del suo secondo libro, "Il risveglio dei faraoni", già pronto per essere stampato ancora una volta da Einaudi, ritenendolo troppo autobiografico e lesivo dell'onore familiare. -
a denti stretti concordo pure io. Non sempre i genitori fanno le scelte ottimali.
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quando puoi va ad abitare fuori dalla tua famiglia.
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A dir la verità, ne ho parlato con l’unica persona che mi è rimasta, ma purtroppo ne ho ricavato ben poco. Ammetto che faccio sempre più fatica a fidarmi degli altri, soprattutto dopo le risposte superficiali e poco empatiche che ho ricevuto. Ho provato a parlarne più volte, ma non mi sono mai sentito davvero ascoltato. Con la mia famiglia, poi, non posso nemmeno accennare nulla, visto che non accettano il fatto che io sia gay. Questo rende tutto ancora più pesante da affrontare.
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Il riscaldamento globale sta peggiorando a causa dei combustibili fossili e degli ultraricchi
busdriver replied to Gastida's topic in Spunti & Riflessioni
che poi è una delle piaghe di Milano in genere. Specialmente quando certi amministratri si inventano che c'è sempre tutto da rifare tutto da cambiare e c'è sempre tutto da rompere e ricostruire. Come in tutti i condominii di emme in genere -
mia nonna....tra i tanti difetti il fatto che stabaccando in modo imbecille era stitica ed si farmacava tutti i momenti. Ma avrà avuto dei pregi quella vecchia?
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Ragazzi vi ringrazio infinitamente per i consigli che mi avete dato, vi aggiornerò su come andrà! ❤️ bacini a tutti 😘
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🤑 Calunnie e maldicenze! Però, scherzi a parte, Evaq è un vero e proprio "salvavita": ci sono persone stitiche che impazziscono e non lo conoscono, e risolverebbero forse permanentemente il loro problema se lo usassero, invece di tracannare lassativi chimici che alla lunga o ti distruggono l'intestino o ti assuefanno smettendo di funzionare. Invece Evaq non provoca dipendenza e alla lunga ti risolve il problema a monte. Il fatto che sia perfetto per un ragazzo sessualmente passivo che vuole essere pulito dentro senza farsi dei clisterini di acqua calda sforzandosi di espellere tutto è convenientemente incidentale! 😈
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Dillo che sei un rappresentante in incognito che vende alle farmacie il prodotto 😁
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Il riscaldamento globale sta peggiorando a causa dei combustibili fossili e degli ultraricchi
Pugsley replied to Gastida's topic in Spunti & Riflessioni
Milano2 e Milano3 sono belle, ma hanno alti costi condominiali. Mio nonno aveva amici piccoli imprenditori che abitavano a Milano2. Uno di loro si vantava che vedeva la tomba della madre al Cimitero di Lambrate dal suo balcone di casa -
Sasharyan started following Pulizia nel sesso anale
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Se vuoi un consiglio pratico, prova le Evaq: si tratta di supposte effervescenti indicate per la stipsi, ma al contrario di altri lassativi e clisterini vari, non provocano dipendenza e non attirano acqua dall'intestino, insomma ti evitano tutti gli effetti dannosi tipici degli altri prodotti, che alla lunga possono anche provocare dipendenza. Le Evaq oltretutto hanno anche l'effetto di stimolare la peristalsi anale naturale, ovvero di riattivare la tua regolarità intestinale e farti andare di corpo senza che tu ti sforzi. Così non avrai più problemi, sarai pulito e non diventerai assuefatto da prodotti chimici di altro genere (che poi è il vero problema dei lassativi chimici, purtroppo).
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Suppongo che il fatto che parli con nessuno della tua attuale situazione contribuisce a farti aumentare l‘ansia. Se ti fa bene scrivi sul forum come ti senti.
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MaxRev joined the community
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Ti ringrazio davvero per le parole. Sicuramente in futuro sarò molto più attento: sinceramente, preferisco fare cilecca piuttosto che ritrovarmi con quest’ansia addosso. Ho sempre rifiutato i ragazzi che, durante l’atto, mi chiedevano di farlo senza preservativo… ma stavolta mi sono sentito un fallito, e ho abbassato la guardia.
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Reazione comune. Ovviamente, passata l'ansia, tornerai a farlo. Grazie a quanto accaduto avrai però dalla tua una consapevolezza maggiore. Stai sereno, è estremamente improbabile che ti sia accaduto qualcosa. E poi quel che è fatto è fatto, fustigarti non serve davvero a nulla se non a rovinarti queste belle settimane estive. Più attenzione la prossima volta, PEP in caso di bisogno e, se dovesse emergere un pattern di "incoscienza", PREP per limitare i danni.
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Diciamo che non sono proprio nuovo sono iscritto da 3 anni Lo spero davvero, anche se l’attesa mi sta logorando. In questi giorni ho il cuore a mille, l’ansia non mi lascia un attimo e mi sento completamente svuotato di energie. Faccio fatica a dormire, a concentrarmi, e mi sento sopraffatto dal pensiero fisso di aver commesso un errore che potrei pagare caro. Ho anche deciso di chiudere con il sesso occasionale: alla fine mi ha dato più ansia e frustrazione che altro. Mi sono cancellato definitivamente dalle app, era un tira e molla continuo. Anche se nell’ultimo anno sono stato più costante, mi rendo conto che, alla lunga, mi ha fatto più male che bene.
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Cesco00 started following Sesso senza preservativo
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La statistica è dalla tua, ma per il futuro stai attento. Dovesse ricapitare, hai 48-72 ore per la profilassi post esposizione. Per il primo test solitamente si attende un mesetto, anche se quelli di IV generazione ormai sono attendibili anche dopo un paio di settimane.
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Cesco00 changed their profile photo
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Quello sicuramente ma ti dà la possibilità di cambiare o anche semplicemente di rimanere nel tuo limbo . Possibilità non vuol dire che è una cosa che per forza sceglierei di sicuro .
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Omocrazia replied to Gastida's topic in Spunti & Riflessioni
Io toglierei anche "gay": "per i cittadini senz'auto è meglio la città". Parole sante... Infatti. Ma la gayezza o la non gayezza c'entrano un fico. -
Senz'altro è meglio conoscere la causa di qualcosa, che non conoscerla. Tuttavia la conoscenza per sé stessa non toglie la causa. Rimanendo all'omofobia (perché di questo si tratta), sapere che sono omofobo perché sono cattolico o musulmano oppure che sono omofobo perché da bambino un maschio mi ha molestato, non mi fa diventare necessariamente gay friendly. Anzi. Forse la conoscenza della causa potrebbe essere un modo per dare giustificazione razionale ad un sentimento che altrimenti potrei tentare di scacciare perché incomprensibile.
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Ma infatti . Dovessi prendere un volo sarei il primo a bombarmi di benzodiazepine, di certo non vado a risolvere i traumi pregressi per un viaggio in aereo isolato .
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Ghost77 replied to Gastida's topic in Spunti & Riflessioni
Ma Torino è così . Non è questione di quartiere che, anzi, era considerato abbastanza tranquillo . Che sia Mirafiori o Lingotto o San Paolo passando dalla Crocetta, sempre ammasso di condomini sono, sempre asfalto trovi quando esci . Un viale alberato vicino a casa ? Certo, ma è una strada . Giardini pubblici? Sicuro, quelli con le giostrine . Parco del Valentino ? Per studenti . Nessuno -che non viva già in centro- si sognerebbe di uscire di casa, prendere la macchina e andare al parco, o tanto piu' prendere i mezzi per farlo. Parlo di adulti, ovviamente . La mente va a "eh ma devo preparare cena, eh ma devo lavare, devo fare spesa, questo e quello" . Non hai fisicamente tempo da perdere in uno spostamento per sederti su una panchina a leggere un libro se vivi da solo e lavori . Sono sicuro che il tuo quartiere assomigli a uno dei comuni limitrofi di Torino, con un bell'impianto residenziale, verde e comodità nei trasporti . Voi avete una Milano che si estende, noi abbiamo un circondario di Comuni , che non sono l'Hinterland come avete voi (infatti questo termine qui non si usa) . Uno che abita a Orbassano o a Collegno o Vinovo si ritrova a non vivere a Torino, con tutto il discorso architettonico positivo che ne consegue, condomini ben tenuti, belle piste ciclabili, verde ovunque ma a goderne l'estrema comodità di trasporti , e se paragonassimo la distanza col centro verrebbe fuori che magari fosse Milano sarebbe ancora parte della città . Poi ci sono io, che voglio proprio il paese, ma è un altro discorso . Che poi mi adeguo anche ad altre realtà . Come sai, mi offrissero casa a Milano 2 o Milano 3 mi trasferirei domani, a me piace quel lusso decadente anni 70-80, quello stile da palazzinari borghesi . -
Confermi ciò che ho detto Ovvio che se si parla di alcune situazioni (traumi pesanti ecc..),la faccenda cambia .
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personalmente certe paure credo che vadano affrontate. Quando ero piccolo pure io avevo paura dell'altezza in genere.Roba che manco dal balcone di dove abitava zio mario (7 piano in via G reni) E si che con la testa arrivavo si e no sopra la ringhiera,roba che manco volendo avrei potuto cadere di sotto. Alla festa del paese c'era la giostra aerei . Mai salito,fino ad allora (avrò avuto dieci anni...se va bene) E mio zio se ne arriva con un sacchetto di gettoni. All'inizio quasi mi facevo la popò addosso poi poco per volta ,complie anche il modo di condurre aggressivo dello zio al volante del disco mi sono sbloccato e alla fine digerivo perfettamente sia le violente discese e la "cavalletta" (su e giù sfruttando l'inerzia pneumatica) . Ogni cosa va affrontata a un millimetro per volta. E se non basta a un decimo per volta
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Qua' il discorso va' un po' oltre . Il ragazzo di cui parlavo aveva una paura ,non soffriva di attacchi di panico . Sulla valeriana hai perfettamente ragione .