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Coppie gay aperte e adozioni


Yken

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IlRomantico, scusa, dimmi tu perché il fatto che una coppia sia aperta dovrebbe tangere il bambino, o essere motivo di orgoglio.

E' semplicemente un modo di vivere la coppia, sinceramente non vedo nessun 'Club delle Coppie che si dividono le faccende di casa' VS 'Club delle Coppie in cui uno lava i sempre i piatti e l'altro cucina sempre'... Perché andare orgogliosi di qualcosa che è semplicemente il modo in cui personalmente uno gestisce le dinamiche della propria relazione?

Non penso che tu strilli in giro 'IO SONO MONOGAMO COL MIO RAGAZZO', e non riesco tra l'altro neanche ad immaginare un contesto, prima degli 8-9 anni, in cui i tuoi figli vengano a farti domande sul sesso per cui tu debba dirgli 'Io sono monogamo', quindi come potrebbe accadere a me di dovergli dire 'Io non sono monogama'?

 

@@Loup-garou si è espresso benissimo sul concetto.

 

Poi è ovvio che anche tra le coppie monogame, ci sono periodi in cui a causa dei figli non riescono neanche a fare sesso tra di loro...Almadel dice che a un certo punto naturalmente si 'chiude', più semplicemente ci sono appunto cose che prendono la precedenza sull'andare a cercarsi amanti, ci sono coppie come la mia che a malapena ne cercano e quindi succede molto raramente e casualmente, sicuramente in periodi 'impegnati' l'ultima cosa a cui pensa una persona, che sia in coppia chiusa o aperta, è il sesso.

Così come non succederà mai che con il bambino che piange i due genitori si mettano a provare una posizione nuova, non succederà mai che mentre il bambino piange uno dei due va a cercarsi uno scopamico...pensare altrimenti è essere in malafede.

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Potete citare tutti i casi che volete di coppie aperte, anche io ne conosco e di certo non sono felici e lo sanno.

Certo è che nella loro situazione loro sono i primi a sapere che non sarebbero in grado di gestire un figlio nella loro condizione.

La coppia aperta non è solo una questione che tocca la sfera sessuale, dai.

Posso capire la condizione di coppia aperta all'inizio di una relazione (quando non si è ancora sicuri di voler stare stabilmente con la persona scelta) o alla fine (nel caso in cui si voglia cercare un'altra persona prima di mollare definitivamente l'attuale compagno/a) per un periodo breve, ma basare un rapporto più a lungo termine sulla coppia aperta no. Figuriamoci l'idea di metterci di mezzo anche un figlio.

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@Tarrou, il problema in realtà non si pone.

Se una coppia aperta è davvero infelice e instabile

allora sarà la prima a non voler adottare un bambino.

Se invece è stabile e felice, non ne parlerà certo col giudice dei minori

(esattamente come i single che vogliono adottare

non sono tenuti a dire se partecipano a orge...)

 

E il problema è ancora più irreale in quanto

i figli nelle coppie gay nascono sempre per gravidanza surrogata

o inseminazione artificiale o vengono adottati illegalmente da uno dei due.

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Be', io ti cito il mio caso, e ti dico che il bambino non posso gestirlo ora perché ho 20 anni, non certo perché io e la mia compagna abbiamo fatto promesse diverse dalle tue nella nostra coppia.

 

E in futuro il figlio ce l'avrò, e non c'è davvero nulla che tu possa fare per fermarmi dato che non faccio nulla d'illegale, e crescerlo felice, sano e senza i tuoi pregiudizi sarà una piccola vittoria che mi concederò in questa vita su quelli che la pensano come te :)

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l'essere una coppia aperta non è una pratica sessuale, ma è uno stato di fatto, una condizione, data da una scelta.

 

Incredibile, sono d'accordo con ben.

 

Non penso che la coppia aperta sia una pratica sessuale, perchè a differenza delle reali pratiche sessuali, l'esser in coppia aperta condiziona lo scorrere della "vita".

BIsogna muoversi, bisogna cercare e via dicendo

Sopratutto in un ambito famigliare (o familiare? ignoranza galoppa)

In teoria, essere in coppia aperta significa andare da o invitare qualcun'altro al di fuori della coppia, cose che il bambino nota tranquillamente.

Il discorso è valido anche per una coppia eterosessuale ovviamente.

 

Detto ciò, non lo vedo un problema per l'adozione, considerato che un genitore eterosessuale divorziato, o un single (nei paesi dove anche i singles possono adottare) avranno per forza di cose appuntamenti con amanti, e non c'e' nulla di male.

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Qui nessuno ha detto che la coppia aperta non possa far crescere bene un bambino, ma non sono sicuro che la cosa non possa influenzare il bambino. Ripetere poi che la coppia aperta sia una pratica sessuale è incoerente e falso.

 

una coppia aperta può di sicuro influenzare il bambino ma non è questo un male.

 

una coppia religiosa influenza il bambino.

una coppia atea influenza il bambino.

una coppia in cui il sesso è un tabu in famiglia influenza i figli.

una coppia in cui il sesso è una cosa naturale influenza i figli.

una coppia mafiosa influenza il bambino.

una coppia di sportivi influenza il bambino.

una coppia di topi di biblioteca influenza il bambino.

.............

 

una coppia aperta in cui ad esempio ogni tanto viene introdotta una terza persona per giochi sessuali può anche considerare il terzo uomo come un oggetto sessuale e in questo senso il terzo uomo può essere considerato come una pratica sessuale.

 

 

In teoria, essere in coppia aperta significa andare da o invitare qualcun'altro al di fuori della coppia, cose che il bambino nota tranquillamente.

 

non è vero. un esempio banale: uno della coppia deve andare per lavoro in un'altra città e in questa occasione ha sesso con altri.

Edited by marco77
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Cara Ariel, io non strillo nulla, ma non nascondo MAI il mio status di coppia monogama. Invece qui non fate altro che citare da una parte un orgoglio da coppia aperta per poi scoprire che in determinate circostanze lo si nasconde o addirittura lo si riduce a una 'pratica sessuale'. Ripeto non si parla di posizioni del kamasutra né di un sex toy, se si è in coppia aperta gli estranei nella coppia sono ESSERE UMANI. Potete tentare quanto volete di oggettizzare o togliere qualsiasi tipo di passione e sentimento, ma per quanto vogliate auto-vendervi la frottola che è 'solo sesso' c'è pur sempre uno scambio intimo e umano. Se godi e ti ecciti con un estraneo sono pur sempre emozioni fuori dalla coppia, avviene con un'altra persona e NON è una mera pratica sessuale visto che un minimo scambio emotivo/libidinoso/passionale c'è sempre. Se poi pensate davvero che gli estranei siano meri oggetti sessuali la cosa mi fa raggelare davvero e rabbrividisco al pensiero che una persona possa considerare qualcun'altro un vero e proprio sex toy od un oggetto.

 

 

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non è vero. un esempio banale: uno della coppia deve andare per lavoro in un'altra città e in questa occasione ha sesso con altri.

 

Si vabeh, se uno viaggiasse tanto quanto scopa o è l'uomo piu' fortunato della terra o puo' scordarsi una relazione stabile :asd:

Dai su, per una volta che ero serio...

Te lo faccio io un esempio banale:

Io, coppia monogama, trombo a casa col mio fidanzato/compagno/marito, e quando ho voglia di trombare sono a casa col mio compagno/fidanzato/marito.

La mia voglia di fare sesso non "altera" la mia routine

Ipsilon, che è fidanzato con ics, ha voglia di scoparsi zeta e quindi,( se davvero va tutto rosa e fiori), chiama ics e lo avverte che magari farà un po' tardi, dopo di che, vai su romeo me2 o <inserisci un sito d'incontri a babbo> e comincia a cercare.

Se trova, si muove, si sposta o invita da lui.

Questo va ad "!alterare" lo svolgersi della giornata, ed è la scelta di essere in coppia aperta che va a modificarla.

 

Ora, ripeto, perchè tanto è OT, che a me non me ne frega na funciazza di minchia se uno è in coppia aperta o in coppia fissa, ma ridurre la prima ad una pratica sessuale, è semplicemente scorretto, perchè implica una serie di cose e spostamenti, che in una coppia monogama non ci sono.

Edited by Mina
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Invece qui non fate altro che citare da una parte un orgoglio da coppia aperta per poi scoprire che in determinate circostanze lo si nasconde o addirittura lo si riduce a una 'pratica sessuale'.

 

Forse non hai letto tutto dato che Ariel ti ha spiegato chiaramente che non ha mai parlato di orgoglio della coppia aperta.

Che vuol dire che non nascondi mai il tuo status di coppia monogama? Che ogni nuova persona che incontri le dici di essere monogamo? Deve essere particolarmente noioso stare a ribadire questa cosa ad ogni nuova conoscenza.

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Cara Ariel, io non strillo nulla, ma non nascondo MAI il mio status di coppia monogama. Invece qui non fate altro che citare da una parte un orgoglio da coppia aperta per poi scoprire che in determinate circostanze lo si nasconde o addirittura lo si riduce a una 'pratica sessuale'. Ripeto non si parla di posizioni del kamasutra né di un sex toy, se si è in coppia aperta gli estranei nella coppia sono ESSERE UMANI. Potete tentare quanto volete di oggettizzare o togliere qualsiasi tipo di passione e sentimento, ma per quanto vogliate auto-vendervi la frottola che è 'solo sesso' c'è pur sempre uno scambio intimo e umano. Se godi e ti ecciti con un estraneo sono pur sempre emozioni fuori dalla coppia, avviene con un'altra persona e NON è una mera pratica sessuale visto che un minimo scambio emotivo/libidinoso/passionale c'è sempre. Se poi pensate davvero che gli estranei siano meri oggetti sessuali la cosa mi fa raggelare davvero e rabbrividisco al pensiero che una persona possa considerare qualcun'altro un vero e proprio sex toy od un oggetto.

 

Bene, siamo d'accordo che la coppia aperta non sia una pratica sessuale, ma siamo totalmente in disaccordo sul perchè lol.

Le mignotte sono oggetti sessuali, sono in pochi quelli che vanno a zoccole per parlare o metterci "dell'umano".

Si va dalle belle signorine solo ed unicamente per svuotarsi le palle.

 

Ergo, l'oggetto sessuale di forma umana esiste eccome.

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A parte il fatto che Madoka è stata piuttosto chiara, mi ripeto...

 

Non è una pratica sessuale nel senso che gli altri sono oggetti, ci mancherebbe, tanto più che io personalmente poi neanche riesco se non ho un rapporto amicale con la persona in questione. Il punto è che non va a condizionare la vita quanto voi esterni crediate, e date che qui c'è chi ci sta dentro, permettere che magari ne sappiamo un pochino di più?

Ditemi qual è la differenza tra un genitore che va a giocare a carte con gli amici e un genitore che va a divertirsi con un altro, magari in un normalissimo pomeriggio in cui il bambino sta facendo piscina. Qual è l'enorme differenza di spostamento tra un appuntamento di lavoro e un appuntamento di piacere, per il bambino.

Ovviamente non sono cose che devono accadere ogni sera, se uno ha delle responsabilità, ma prima di tutto non conosco nessuna coppia aperta che faccia follie tutte le sere - sinceramente, io invidio anche solo le coppie monogame che riescono a fare sesso tutte le sere... - e in secondo luogo, non penso che nessuno di noi abbia le energie per fare tutto questo.

 

Non è che una coppia per definirsi aperta deve per forza alterare tutte le proprie giornate. Non altera più di quanto non farebbe un hobby - anzi, meno, perché se uno non ha tempo può anche saltare quel suo unico appuntamento al mese che magari ha con lo scopamico, mentre se uno ha pagato il corso di Zumba è più difficile che lo salti.

 

La mia coppia aperta non è nulla di cui essere particolarmente orgogliosi: sono orgogliosa del fatto che io e la mia compagna stiamo facendo assieme un percorso in continua evoluzione, ma non è che voglio che più coppie si aprano o simili...non penso che le coppie aperte siano vittima di vessazioni da parte dello stato, per cui devo fare coming out come atto di coraggio per dar forza alle persone che vivono questa situazione. Cioè, per me sarebbe come fare coming out come 'persona che piange con i film Disney' - è una cosa personale, che rivelo a chi voglio io, e che non incide particolarmente sulla mia vita.

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Vorrei ricordare che questo è un topic per parlare di coppie aperte e adozioni. Se dovete parlare solo delle prime, vi prego di farlo in uno dei tanti topic appositi dedicati solo a questo argomento.
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E il problema è ancora più irreale in quanto

i figli nelle coppie gay nascono sempre per gravidanza surrogata

o inseminazione artificiale o vengono adottati illegalmente da uno dei due.

 

Anche quando esisteranno (se esisteranno, ma lo spero) le adozioni legali per le coppie gay,

certamente non verranno chieste specifiche sulla vita sessuale,

come non vengono chieste oggi alle coppie etero.

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Beh certo se ci si deve prendere cura di un bambino, poi c'è il lavoro etc.

c'è meno tempo da dedicare ad altri aspetti della vita.

 

Ma una coppia aperta può essere vissuta in mille modi diversi, quindi

alla fine dei giochi è difficile immaginare che a 40 anni si traduca in una

turbolenta serie di avventure, come in genere accade a 20 anni ( sia che

si faccia coppia aperta, sia che si collezionino fidanzamenti lampo )

 

Diciamo che possiamo immaginare dei modi diversi di vivere la coppia aperta

ad età diverse, l'unica peculiarità gay risiede nel fatto che i gay possono accettare

la propria omosessualità ad età variabili, a prescindere dall'età anagrafica e questo

relativizza molto il discorso

 

Comunque ipotizzando l'adozione dobbiamo pensare a delle persone che lavorano

ed hanno una posizione sociale ed economica stabile, un legame formalizzato ed una

intesa solida, se a tutto ciò si coniuga una "apertura mentale" ( a dire il vero dovrebbe

poter discendere dal semplice fatto di essere gay...) questo non dovrebbe che far bene

al figlio, purché vi sia una forte comunicazione affettiva in casa.

 

Certo questa ipotetica coppia dovrà confrontarsi su come un figlio possa modificare

la propria vita, come d'altronde dovrebbe fare ogni coppia. Qualora si trattasse di una

coppia aperta "turbolenta" dovrebbe essere discusso questo

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Certo questa ipotetica coppia dovrà confrontarsi su come un figlio possa modificare

la propria vita, come d'altronde dovrebbe fare ogni coppia. Qualora si trattasse di una

coppia aperta "turbolenta" dovrebbe essere discusso questo

 

Certamente, questo è sacrosanto.

Credo che venga anche naturale, perchè, mentre in una coppia etero un figlio può anche "capitare", in una coppia gay tipicamente un figlio è cercato, voluto con consapevolezza.

Ovviamente si sa che un figlio obbliga a cambiare completamente abitudini, stili di vita e ritmi, per adattarli alle sue esigenze.

 

se a tutto ciò si coniuga una "apertura mentale" ( a dire il vero dovrebbe

poter discendere dal semplice fatto di essere gay...) questo non dovrebbe che far bene

al figlio, purché vi sia una forte comunicazione affettiva in casa.

 

Su questo mi trovo particolarmente d'accordo ed era quello che provavo a sottolineare nel mio primo post di risposta a questa discussione.

Edited by wasabi
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mi sembra di sentire le idiozie degli omofobi etero, quando dicono che una coppia gay trascinerebbe in chissà quali perversioni l'infante innocente. io credo che essere genitori in modo sano significhi prendersi cura dei figli e dargli una casa e gli strumenti per crescere. poi chi fa cosa a chi non è rilevante ai fini della serenità familiare poichè le attività sessuali ricreative della coppia vengono eseguite in privato e non sotto gli occhi della prole.

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IlRomantico, scusa, dimmi tu perché il fatto che una coppia sia aperta dovrebbe tangere il bambino, o essere motivo di orgoglio.

E' semplicemente un modo di vivere la coppia, sinceramente non vedo nessun 'Club delle Coppie che si dividono le faccende di casa' VS 'Club delle Coppie in cui uno lava i sempre i piatti e l'altro cucina sempre'... Perché andare orgogliosi di qualcosa che è semplicemente il modo in cui personalmente uno gestisce le dinamiche della propria relazione?

 

 

Non è motivo di orgoglio, come non è motivo di vergogna, è una scelta personale come tante.

Eppure siete voi stessi a nascondere questa vostra scelta.

 

Io (come del resto chiunque sia in coppia monogama) non ho mai taciuto ai miei cari il fatto che io ed il mio ragazzo siamo fedeli l'un l'altro; come mai voi, al contrario, tenete ben nascosta ai vostri cari la situazione che avete deliberatamente scelto, dando l'impressione di ritenerla voi stessa una vergogna da celare ?

E non cercate di fare per l'ennesima volta mirror climbing, con sparate sciocche tipo "nessuno racconta ai propri cari se a letto lo prende dietro o se ama il fisting"... qui non si tratta di entrare nel dettaglio narrando le pratiche sessuali intrattenute con gli amanti occasionali, ma, semplicemente, di parlare con naturalezza della vostra scelta...ne parlate qui, con degli sconosciuti, ostentando sicurezza, ma non ne parlate con chi vi è caro...comportamento curioso, o ipocrita, o entrambe le cose assieme... :bye:

 

Sul discorso delle adozioni: avete paragonato il cercare amanti extra coppia alle partite di calcetto o ad altri hobbies, ma mentite sapendo di mentire; mi immagino la scenetta, dove uno dei genitori è a casa col pargolo, ed il pargolo chiede dov'è l'altro genitore...un conto è dirgli "a giocare a calcio", un conto è "a giocare a letto con altre donne/uomini"...finchè è piccolo potrà non capire, ma, dopo, vi considererà per quello che siete, ma non aggiungo aggettivi, nè positivi nè negativi, in quanto come ho già detto non entro nel merito del giudizio.

L'alternativa sarebbe una vita di sotterfugi e bugie, e qui torniamo al punto sopra: se considerate i rapporti con terzi un semplice passatempo come il calcetto, perchè tenerli nascosti ai propri cari, quindi anche ad eventuali figli?? :roll2:

Edited by ben81
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Scusa, che ipocrisia c'è a dire l'ovvio? Guarda anche solo come reagite voi, al pensiero che un totale estraneo possa amare qualcuno con cui non è in coppia monogama.

Figurati come può reagire mia madre, o mia nonna. E per cosa poi? Il CO come coppia lesbica ha degli effettivi risvolti positivi nella mia vita, ma quello come coppia aperta a cosa dovrebbe effettivamente portarmi? Io sono sicura della mia scelta. Ma non voglio condividerla con il mondo, mi spiace.

Se proprio vuoi saperlo, mia sorella ad esempio lo sa, così come tutti i miei migliori amici. Non è questione di nasconderlo a chi ci è caro quanto a chi potrebbe giudicarci malamente per questa scelta, qualcuno con cui il rapporto potrebbe cambiare.

E ripeto, l'ho fatto per il Coming Out, dal capo della mia azienda passando per i miei nonni e l'edicolante sotto casa (non con un annuncio, ma direi che basta baciare la mia ragazza in pubblico), perché i benefici non solo per la mia vita ma per la comunità LGBT e per la società tutta sono tangibili.

Uscirmene ad una cena con i miei con 'guardate che mi faccio anche qualche uomo con la mia ragazza, ogni tanto!' avrebbe senso esattamente quanto dirgli la mia posizione preferita - o se loro lo dicessero a me. E' semplicemente qualcosa che non ci riguarda della vita l'uno degli altri.

 

Non direi ad un figlio che sto andando a letto con un terzo per la stessa ragione per cui non gli direi che sto andando a letto con la loro madre. O forse tu invece lo faresti? Avresti ben ricevuto un annuncio su carta da bollo ogni volta che scopano i tuoi genitori?

Non c'è mica bisogno di mentire: basta dire 'vado a passare una serata con il mio amico Tizio'. Se il bambino è abbastanza grande da incuriosirsi e chiedere spiegazioni, allora si può pensare di dirglielo. Ma il punto è che non bisogna mai dire ai bambini più di quanto non chiedano, quando si tratta di vita sessuale dei genitori, e i genitori hanno il perfetto diritto di non rispondere a certe cose. Io ero curiosissima, ai miei ho chiesto quanto lo facevano ogni settimana, ma mia madre giustamente mi rispose che sono cose private. Punto.

 

E ripeto, non per questo ho intenzione di crescere ipocritamente mio figlio con la convinzione che l'amore monogamo è l'unico possibile. Quindi, quando verrà il tempo in cui lo capirà, non penso proprio sarà tanto traumatico quanto pensate.

E sinceramente, se anche non fosse d'accordo, non vedo perché dovrebbe odiarmi per questo, o essere sconvolto. Quando si hanno sedici, diciassette anni, si deve cominciare a crescere e a capire che i propri genitori non sono perfetti. Io la penso diversamente dai miei su tante cose, e ci sono modi in cui vivono la loro vita in cui io non mi sognerei mai di vivere, ma non li giudico certo per questo. E di anni ne ho 20, eh, non è che sono stata una bambina nel secolo scorso.

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Scusa, che ipocrisia c'è a dire l'ovvio? Guarda anche solo come reagite voi, al pensiero che un totale estraneo possa amare qualcuno con cui non è in coppia monogama.

 

L'ipocrisia sta nel nascondere qualcosa ai vostri cari, qualcosa che, ripeto per l'ennesima volta, non è un dettaglio scabroso o pornografico, ma una vostra scelta.

 

Figurati come può reagire mia madre, o mia nonna. E per cosa poi? Il CO come coppia lesbica ha degli effettivi risvolti positivi nella mia vita, ma quello come coppia aperta a cosa dovrebbe effettivamente portarmi? Io sono sicura della mia scelta. Ma non voglio condividerla con il mondo, mi spiace.

 

Dalla serie "si fa ma non si dice". In pratica la stessa mentalità di quelli che dicono "io tollero i gay a patto che non si bacino in pubblico". Geniale direi.

 

Se proprio vuoi saperlo, mia sorella ad esempio lo sa, così come tutti i miei migliori amici. Non è questione di nasconderlo a chi ci è caro quanto a chi potrebbe giudicarci malamente per questa scelta, qualcuno con cui il rapporto potrebbe cambiare.

 

Ah ecco, quindi il problema è il timore del giudizio della gente. Quando qualcuno è indeciso di fare co perchè ha paura del giudizio della gente lo spronate a fregarsene, ora che si tratta di un aspetto della vostra vita lo celate perchè temete che possa essere giudicato male...interessante.

 

E ripeto, l'ho fatto per il Coming Out, dal capo della mia azienda passando per i miei nonni e l'edicolante sotto casa (non con un annuncio, ma direi che basta baciare la mia ragazza in pubblico), perché i benefici non solo per la mia vita ma per la comunità LGBT e per la società tutta sono tangibili.

 

Io ho fatto co in famiglia a 15 anni, e poco dopo con tutti gli altri amici e parenti etero. Peccato che qui il co non c'entri una mazza.

 

Uscirmene ad una cena con i miei con 'guardate che mi faccio anche qualche uomo con la mia ragazza, ogni tanto!' avrebbe senso esattamente quanto dirgli la mia posizione preferita - o se loro lo dicessero a me. E' semplicemente qualcosa che non ci riguarda della vita l'uno degli altri.

 

La posizione è un atto, il frequentare altri è un aspetto della tua vita, come qualcuno ha fatto già notare si tratta di rapporti umani ed interpersonali, non si tratta di usare uno strap on!

Tu tieni nascoste ai tuoi cari eventuali nuove amicizie e conoscenze?

Io no...chiamasi sincerità.

 

Non direi ad un figlio che sto andando a letto con un terzo per la stessa ragione per cui non gli direi che sto andando a letto con la loro madre. O forse tu invece lo faresti? Avresti ben ricevuto un annuncio su carta da bollo ogni volta che scopano i tuoi genitori?

 

I miei genitori non hanno mai fatto mistero di farlo e di amarsi ancora, ovviamente, come già detto, non serve di entrare nel dettaglio raccontando le posizioni o le pratiche preferite. Mia madre mi ha raccontato anche di alcuni suoi problemi intimi, ed io i miei, senza bisogno di scendere nel dettaglio. Ma capisco che non in tutte le famiglie ci sono i valori di trasparenza e di sincerità.

 

Non c'è mica bisogno di mentire: basta dire 'vado a passare una serata con il mio amico Tizio'. Se il bambino è abbastanza grande da incuriosirsi e chiedere spiegazioni, allora si può pensare di dirglielo. Ma il punto è che non bisogna mai dire ai bambini più di quanto non chiedano, quando si tratta di vita sessuale dei genitori, e i genitori hanno il perfetto diritto di non rispondere a certe cose. Io ero curiosissima, ai miei ho chiesto quanto lo facevano ogni settimana, ma mia madre giustamente mi rispose che sono cose private. Punto.

 

Io so quante volte lo fanno i miei anche adesso che sono sulla soglia dei 60, tanto per la cronaca...il tutto senza entrare nei dettagli.

Mentre nel caso di un genitore che scopa in giro tu consigli di omettere tutti, non solo i dettagli. C'è una bella differenza.

 

E ripeto, non per questo ho intenzione di crescere ipocritamente mio figlio con la convinzione che l'amore monogamo è l'unico possibile. Quindi, quando verrà il tempo in cui lo capirà, non penso proprio sarà tanto traumatico quanto pensate.

 

Non hai intenzione di crescerlo ipocritamente ma non ti fai remore nel raccontargli palle e menzogne per anni, idem a genitori e altri cari. Coerenza zero, e rispetto verso chi ti ama sottozero.

 

E sinceramente, se anche non fosse d'accordo, non vedo perché dovrebbe odiarmi per questo, o essere sconvolto. Quando si hanno sedici, diciassette anni, si deve cominciare a crescere e a capire che i propri genitori non sono perfetti. Io la penso diversamente dai miei su tante cose, e ci sono modi in cui vivono la loro vita in cui io non mi sognerei mai di vivere, ma non li giudico certo per questo. E di anni ne ho 20, eh, non è che sono stata una bambina nel secolo scorso.

 

 

Ora è tutto chiaro: il problema è che sei poco piu' che una teenager e, nonostante cio', vuoi fare la maestra di vita, e l'esperta in relazioni di coppia...ne riparliamo in maniera (speriamo) piu' matura tra una decina di anni.

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  1. Per chi avese inteso omofobia nella mia questione preciso che il mio interesse è atto ad analizzare 'sine ira et studio' le vostre idee a riguardo. Non mi pongo nè come giudice supremo nè come profeta di sventura ( di sventure profetizzo solo le mie)
  2. Appartengo alla vecchia scuola di persone che amano arricchire e completare il proprio pensiero riferendosi a illustri del passato che a loro volta hanno analizzato in parte questioni antropologiche.
  3. Il termine zoccola è affettuosamente rivolto a chiunque salti di letto in letto tradendo il partner ( a sua insaputa) ( sia esso maschio o femmina, gay, etero, bsx, lesbica o trans). Tale termine è riferibile anche a chi pratica sesso da single in maniera eccessiva e sconsiderata diventando schiavo delle proprie pulsioni ( quindi può essere usato anche nei miei confronti anche se non ne vado fiero). In certi termini il sesso assume connotazioni di degrado fisico e spirituale, riducendo gli essere umani ad oggetti schiavi di se stessi e dei propri atteggiamenti. Spero che nessuno/a si sia sentito/a offesa dal termine.
  4. Cogliendo la palla al balzo offertami da un utente concernete le coppie etero aperte e adozioni: Le coppie etero hanno quasi tutte ( mio malgrado) la possibilità di procreare, non è possibile porre un vincolo all'attività sessuale del singolo o impedirgli di avere figli. Se la cosa ti consola, ti rincuora o simile, ti assicuro che sono fortemente amareggiato per l'ingiustizia che regge questo mondo, alcuni etero procreano irresponsabilmente..altri etero ( coppie di persone che magari si amano dopo tanti anni di coppia alla follia) non riescono a concepire un figlio e iniziano il lungo iter per adottare.
  5. Personalmente non reputo che una coppia aperta (gay o etero) sia adatta ad adottare un bambino in quanto i piccini sono ' come dei vasi da dipingere, una volta impressa l'immagine non è possibile più cambiarla' questa considerazione è stata fatta da un celebre pedagogo e studi compiuti da famosi psicologi ,a posteriori, diversi secoli più tardi, hanno dimostrato la validità di tali considerazioni. In tal senso mi sento di non concordare con l'adozione incondizionata da parte di coppie gay o etero. Certi messaggi potrebbero essere trasmessi anche involontariamente in certi momenti della fase di crescita del piccolo ( e a chi ribatte ma certe coppie etero fanno questo e quello... mi sento di dire...infatti i figli ,spesso, sono alla deriva). Quanto scritto non vuole suonare come discriminazione verso nessuno, il mio è soltanto uno scrupolo per creature che non hanno colpa di niente, che già hanno un incipit di vita complesso e che spero non debbano ulteriormente soffrire. E non mi bastano i buoni propositi o osservazioni campate per aria. Sono aperto alle vosstre opinioni .. posso cmaabiare idea ( solo gli stolti non cambiano idea) ma avrei bisogno di fatti, ricerche osservazioni più chiare ( non che si cerchi di capire se i miei fanno ancora sesso o se si sono mai traditi .. guardandomi allo specchio posso dire che mi hanno cresciuto bene e mi hanno fatto la pelle dura)
  6. Per chi sta in coppia aperta, ha la mia benedizione: Non inauguro crociate personali contro nessuno e poi se siete entrambi consenzienti non ci vedo alcun tipo di problema . Semplicemnte per me auspico una coppia chiusa ( anche se in realtà so come sarò fra 20 anni =.....=')

 

Bon ho detto tutto...

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Mi risparmio di rispondere nel dettaglio, prima di tutto perché penso sia chiara a tutti l'arroganza reiterata delle tue risposte, e in secondo luogo perché scrivi per controbattere prima ancora di leggere per capire.

Per ci tengo a dire - nuovamente - che io non voglio insegnare nulla a nessuno, se non il rispetto per le scelte di vita diverse dalle proprie, quindi il 'maestra di vita' te lo puoi risparmiare.

 

Ai posteri l'ardua sentenza - sicuramente spero di non dover riparlare con te tra dieci anni, perché sei un individuo con cui non può esistere dialogo, qualcosa che forse assieme a tutta la bellissima trasparenza e sincerità presente nella tua famiglia, avrebbe dovuto essere loro premura insegnarti.

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Ariel la penso esattamente come te. Stavo per postare dicendo che è abbastanza inutile continuare a dare spiegazioni a qualcuno che non capisce ciò che gli si scrive e risponde solo fischi per fiaschi. Ci si fa il sangue marcio per nulla.

 

Dire che non si tace la propria monogamia ai propri cari mi sembra un assurdo (e mi fa anche molto ridere).

Io sono in coppia e sono monogama. Ai miei cari ho detto di essere in coppia con una ragazza e gliel'ho presentata. Non gli ho detto: sono monogama.

La mia famiglia al massimo immagina che io sia monogama. Lo danno per scontato. Non è mica una cosa che specifico.

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Io ho fatto co in famiglia a 15 anni, e poco dopo con tutti gli altri amici e parenti etero

 

Accidenti, "con un par (de huevos)" come si direbbe da queste parti. Complimenti per il coraggio e la determinazione!

 

Ergo, l'oggetto sessuale di forma umana esiste eccome.

 

Io sono un grande fan del sesso, cosí come di qualsiasi espressione di sentimento e passione (sia anche per 'divertimento', ma avendo sempre rispetto dell'umanità altrui), ma l'oggettizzazione degli umani e della loro sessualità mi sconvolge e mi rattrista in ogni forma. Anzi i clienti delle prostitute mi rattristano ancor di piú se proprio devo specificarlo. Quindi tranquillo non faccio proprio sconti a nessuno su questo tema, anzi.

 

R.POST[/color]' timestamp='1354127780' post='627076']

mi sembra di sentire le idiozie degli omofobi etero

Ed ecco spuntare la solita "omofobia" a caso. Non è che per il fatto di essere bisex devo per forza simpatizzare e avere un opinione positiva su tutto. So che è un parere duro, ma è lo stesso che esprimo verso le coppie etero di quel tipo.

 

 

Per il resto hanno detto tutto ben81 ed Yken. Io mi ritiro dal topic, tanto la mia opinione in merito l'ho piú volta ripetuta e non ha senso controbattersi fino all'infinito.

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Ancora una volta, vorrei ricordare che questo topic è per parlare di coppie aperte e adozioni.

E io non ho capito come il fatto che secondo Ilromantico o ben81 le coppie aperte dovrebbero dirlo a tutto il mondo c'entri con il fatto se dovrebbero o no poter adottare.

 

Ogni genitore valuta quando è il momento di fare certi discorsi ai figli. Non credo che molti genitori rispondano in completa sincerità la prima volta che gli viene chiesto da dove vengano i bambini.

Davvero mi sfugge che cosa ci sia di strano.

 

Personalmente non reputo che una coppia aperta (gay o etero) sia adatta ad adottare un bambino in quanto i piccini sono ' come dei vasi da dipingere, una volta impressa l'immagine non è possibile più cambiarla' questa considerazione è stata fatta da un celebre pedagogo e studi compiuti da famosi psicologi ,a posteriori, diversi secoli più tardi, hanno dimostrato la validità di tali considerazioni. In tal senso mi sento di non concordare con l'adozione incondizionata da parte di coppie gay o etero. Certi messaggi potrebbero essere trasmessi anche involontariamente in certi momenti della fase di crescita del piccolo ( e a chi ribatte ma certe coppie etero fanno questo e quello... mi sento di dire...infatti i figli ,spesso, sono alla deriva).

Scusa, ma non hai spiegato nulla. Che messaggi dovrebbero essere trasmessi?

Possiamo entrare un po' più nel concreto, perché tutta questa discussione è talmente fumosa che non riesco a capire neanche quale sia il vostro timore di fondo.

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Mi risparmio di rispondere nel dettaglio, prima di tutto perché penso sia chiara a tutti l'arroganza reiterata delle tue risposte, e in secondo luogo perché scrivi per controbattere prima ancora di leggere per capire.

 

Certo certo, sono sempre gli altri a non capire...se per te essere arroganti consiste nel far notare la contraddizione nel fare una scelta e tenerla nascosta a chisi ama si, sono arrogante...ma almeno, a differenza tua e di altri, sono sincero e schietto

 

Per ci tengo a dire - nuovamente - che io non voglio insegnare nulla a nessuno, se non il rispetto per le scelte di vita diverse dalle proprie, quindi il 'maestra di vita' te lo puoi risparmiare.

 

L'impressione che dai però è quella...e, parlando solo di numeri, è cosa nota che l'esperienza di vita di una persona 20enne sia limitata. Di per sè in cio' non ci sarebbe nulla di sbagliato, lo sbagliato sta nel voler avventurare appunto a fare le persone vissute.

A 20 anni quante storie hai avuto? Durate quanto?

Non mi interessa nemmeno la risposta, è la domanda che dovrebbe far riflettere.

 

Ai posteri l'ardua sentenza - sicuramente spero di non dover riparlare con te tra dieci anni, perché sei un individuo con cui non può esistere dialogo, qualcosa che forse assieme a tutta la bellissima trasparenza e sincerità presente nella tua famiglia, avrebbe dovuto essere loro premura insegnarti.

 

Lo stesso mi avevano detto di te persone che ti conoscono, anche dal vivo: io non avevo mai avuto modo di interloquire con te, eccetto qualche scambio di battute, ma, alla luce di questa discussione, devo dire che avevano ragione.

Comunque non ti preoccupare, non credo che nè oggi nè tra 10 anni sentirò l'esigenza di prendere Italo per venire a conoscerti dal vivo, o magari di pubblicare un video su youtube a te rivolto, tanto per restare sull'egocentrico, atteggiamento che pare piacerti.

Detto cio', non è obbligatorio volersi bene e starci tutti simpatici, a me ad esempio (ma è un discorso in generale e non solo a te rivolto) non stanno simpatiche quelle persone che,ancora piccole, vogliono giocare a fare le adulte; a te stanno antipatiche le persone che, a costo di risultare sgradevoli, dicono in faccia al prossimo come la pensano.

Per quanto mi riguarda non credo che tenterò mai il suicidio per una divergenza di opinioni, o per della semplice antipatia, quindi ti saluto e ti auguro tante care cose :asd: :asd: :asd:

 

 

Ariel la penso esattamente come te. Stavo per postare dicendo che è abbastanza inutile continuare a dare spiegazioni a qualcuno che non capisce ciò che gli si scrive e risponde solo fischi per fiaschi. Ci si fa il sangue marcio per nulla.

 

Come sopra, ma guardacaso sono sempre gli altri a non capire...mi ricordi la famosa barzelletta, in cui un automobilista, sentendo annunciare alla radio l'avviso di un pazzo che procedeva contro mano, esclamava "un pazzo? ma qui sono tutti pazzi"...capisciammè :ghgh:

 

Dire che non si tace la propria monogamia ai propri cari mi sembra un assurdo (e mi fa anche molto ridere).

Io sono in coppia e sono monogama. Ai miei cari ho detto di essere in coppia con una ragazza e gliel'ho presentata. Non gli ho detto: sono monogama.

La mia famiglia al massimo immagina che io sia monogama. Lo danno per scontato. Non è mica una cosa che specifico.

 

Se non glielo avessi detto i tuoi cari avrebbero anche dato per scontato che tu fossi etero.

Eppure hai detto loro di essere lesbica.

Direi che non serve aggiungere altro, e vi auguro una buona continuazione. :asd:

 

 

 

 

Addendum:

 

 

 

Ancora una volta, vorrei ricordare che questo topic è per parlare di coppie aperte e adozioni.

E io non ho capito come il fatto che secondo Ilromantico o ben81 le coppie aperte dovrebbero dirlo a tutto il mondo c'entri con il fatto se dovrebbero o no poter adottare.

 

A questo quesito ho già risposto in questo passaggio, che cito.

Comunque io non ho mai detto che si debba a tutto il Mondo, basterebbe dirlo, per correttezza, alle persone care, tra le quali un figlio dovrebbe rientrare a pieno titolo

Sul discorso delle adozioni: avete paragonato il cercare amanti extra coppia alle partite di calcetto o ad altri hobbies, ma mentite sapendo di mentire; mi immagino la scenetta, dove uno dei genitori è a casa col pargolo, ed il pargolo chiede dov'è l'altro genitore...un conto è dirgli "a giocare a calcio", un conto è "a giocare a letto con altre donne/uomini"...finchè è piccolo potrà non capire, ma, dopo, vi considererà per quello che siete, ma non aggiungo aggettivi, nè positivi nè negativi, in quanto come ho già detto non entro nel merito del giudizio.

L'alternativa sarebbe una vita di sotterfugi e bugie, e qui torniamo al punto sopra: se considerate i rapporti con terzi un semplice passatempo come il calcetto, perchè tenerli nascosti ai propri cari, quindi anche ad eventuali figli??

Edited by Casper
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Se si potesse proseguire la discussione SUL TEMA e non invece SULLE DECLINAZIONI DELLA PROPRIA E ALTRUI VITA PRIVATA sarebbe cosa gradita, allo staff e al resto dell'utenza che frequenta un forum di discussione per disquisire del merito delle questioni, non delle personali inclinazioni.
Ulteriori attacchi frontali con toni sgarbati fra utenti comporteranno l'esclusione degli stessi dalla discussione.
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Ah ecco, quindi il problema è il timore del giudizio della gente. Quando qualcuno è indeciso di fare co perchè ha paura del giudizio della gente lo spronate a fregarsene, ora che si tratta di un aspetto della vostra vita lo celate perchè temete che possa essere giudicato male...interessante

 

Non mi sembra il caso di trascendere nei toni...la coppia aperta è un qualcosa che si tiene nascosto

o di cui si deve parlare? E cosa dobbiamo pensare in un caso o nell'altro?

 

In passato ci sono state esperienze di questo tipo, rivendicate e pubbliche ( anni '70 Comuni etc )

perchè gli si dava un significato politico ( rivoluzionario nel senso della rivoluzione sessuale ) oggi

non avrebbe senso al di fuori di questo contesto

 

Se poi esistessero delle esperienze del genere, non marginali, ma cospicue...queste sì che potrebbero

cozzare con la rivendicazione gay di uguaglianza politica che attualmente si esprime non nella idea di

rivoluzionare l'intera società, bensì nell'estendere a tutti i gay i diritti civili.

 

Fatta questa premessa, la scelta di non dirlo dovrebbe disinnescare una possibile conflittualità politica

e non alimentarla, perchè in questo caso il privato non è pubblico ( non perchè sia così per sempre, o

in modo necessario...è così oggi per la comunità Lgbt, che d'altronde non vede etero combattere

battaglie analoghe in nome della libertà dei costumi sessuali )

 

Se passiamo al privato si tratta quindi di dirlo o non dirlo ad amici, parenti o conoscenti e amanti.

Ipocrita sarebbe forse fare discorsi moralistici, nettamente contrastanti con la propria esperienza.

Altrettanto ipocrita potrebbe essere dire che si sta cercando un partner per rimorchiare, quando

il partner già c'è e ciò che si cerca è altro ( amanti ).

 

Da una persona in coppia aperta, mi aspetto forse una mentalità aperta....un atteggiamento rilassato

una certa disinvoltura nell'approcciare il discorso. Mi suonerebbe stonato un "pudore assoluto"

riguardante la sfera sessuale che tratti il proprio modo di vivere come se fosse un discorso totalmente

intimo. Questo tipo di "sicurezza" sarebbe forse il presupposto giusto per poter poi adottare e crescere

un figlio.

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Un vero peccato per i toni che ha preso la discussione …

Meno male che era stato recentemente aperto un topic dal titolo “Solidarietà gay e apertura mentale, è davvero così?”. E’ evidente che non siamo abituati ad essere solidali tra di noi e non abbiamo una così grande apertura mentale. C’è chi vorrebbe impedire ad altre coppie di sposarsi, chi vorrebbe impedire loro di adottare etc … Non mi stupisce che la comunità GLBT non riesca ad essere credibile quando invoca i suoi diritti.

 

Comunque, ancora una volta, sono d’accordo con @@Hinzelmann : io in famiglia sono stato abituato a non vedere il sesso come un argomento scabroso o tabù, i miei genitori me ne hanno parlato senza particolare vergogna fin da quando ho avuto l’età per capire certi discorsi. Certo, i toni non sono mai stati troppo espliciti o volgari, hanno sempre mantenuto una certa delicatezza, ma senza farmi intendere che ci fosse qualcosa da nascondere. Se avessi un figlio, vorrei fare altrettanto: educarlo a vivere la sessualità con naturalezza, tranquillità, gioia e responsabilità. Se fossi in coppia aperta, al momento opportuno, introdurrei l’argomento, ma parlerei di questa possibilità anche se fossi in coppia chiusa, cercando di stimolare la riflessione e il dialogo. Vorrei insegnare a mio figlio a confrontarsi con gli altri civilmente su ogni argomento, provando a capire davvero il punto di vista altrui, per poi scegliere ciò che è più adatto a lui, senza pregiudizi e senza seguire i luoghi comuni.

Edited by wasabi
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Francamente, non credo che una coppia aperta abbia la capacità di gestire un'adozione. Socialmente, la coppia aperta è stata sperimentata negli anni 70 come forma alternativa di "famiglia". Il fallimento è stato devastante. Molti figli di coppie aperte degli anni 70 ne pagano ancora le conseguenze. Un bambino per crescere ha bisogno di figure genitoriali credibili, possibilmente del sesso opposto, secondo la psicologia. Non si hanno ancora dati sufficienti per valutare la crescita dei figli di coppie dello stesso sesso monogame, figuriamoci se si può esprimerre qualche valutazione sui figli di coppie omosessuali aperte. Il fatto è che la coppia aperta in genere è costituita da due persone che non hanno raggiunto ancora la maturità affettiva.

Maturità affettiva significa stabilità sentimentale. Non c'è amore vero tra due persone, se queste raggiungono la soddisfazione completa solo ricorrendo a terzi, ma nella migliore delle ipotesi solo un rapporto di mutuo scambio. Puro egoismo.

Era così per gli etero neglia anni 70, ed è così per i gay oggi. Inoltre, il solo ipotizzare che due gay promiscui (perché questa è la coppia aperta, senza ipocrisia) adottino un bambino, va a discapito di tutti i gay affettivamente responsabili, in coppia stabile da anni, che avrebbero i requisiti minimi per adottare e si vedono negare questa possibilità a causa di quei gay che vorrebbero avere un piede in una dark room e con l'altro spingere la culla, e che gettano discredito su ogni rivendicazione seria e responsabile. L'atteggiamento di questi gay pretenziosi, che prima di pensare di educare un bambino, - che , ricordiamo, non è una cosa, una protesi del proprio io Ipertrofico, ma un SOGGETTO DI DIRITTI - dovrebbero pensare ad educare se stessi, è veramente deleterio per tutti.

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@@akinori , non credo sia corretto a prescindere giudicare la coppia aperta come manchevole di sentimenti o di qualità sentimentale o di maturità di coppia, sulla base di pregiudizi. Non si può valutare la qualità di un sentimento di coppia sulla base del comportamento sessuale, altrimenti si ricade nell'errato concetto di natura cattolica per cui la regola è la castità prima del matrimonio e la procreazione come unico scopo della sessualità all'interno della coppia.

 

Coppie monogame picchiano i figli e li richiudono in cantina, coppie separate con genitori che hanno vari partners (e ad esempio uno dei miei amici più stretti vive questa situazione), fanno crescere i figli in maniera fantastica.

 

Oggi non siamo negli anni '70. La coppia aperta non è vissuta nel senso della comune, non c'è la logica della protesta, dell'abuso di droghe, e della promiscuità sessuale come base fondante di una fase culturale destinata alla distruzione degli ideali che erano importanti per la generazione precedente degli anni '60, e gli strumenti, e direi anche la cultura di base del trentenne medio di oggi è di molto superiore a quella di 40 anni fa.

 

Oggi il concetto di famiglia allargata comprende un grosso numero di coppie della popolazione mondiale, e non distinguo tra eterosessuali e omosessuali. Esiste un buon numero di coppie separate, e di bambini che hanno 2 padri e 2 madri, così come c'è un numero sufficiente di casi studiati di coppie gay che hanno figli per dire che non è l'omosessualità dei genitori a creare scompensi sulla prole.

 

Il modello base di una coppia aperta è quello di una coppia, eterosessuale o omosessuale, di medio/alta cultura, in cui viene fatta una distinzione netta fra gli aspetti di coppia, sentimentali e affettivi, ma anche organizzativi e di gestione della quotidianità, con gli aspetti sessuali vissuti in maniera più ludica e meno drammatica rispetto a quello che la cultura di base cristiana ci insegna. In questa coppia, la presenza occasionale di partners sessuali non è vista come un tradimento o una effrazione dei sentimenti della coppia o della loro intimità, ma come strumento per una esperienza sessuale al di fuori della routine di coppia, e in questo senso rinvigorente la stessa.

 

Certamente va visto caso e caso. In tutte le situazioni in cui il bambino non viene adeguatamente protetto da una esposizione alla sessualità troppo anticipata, si creano problemi. Questo vale sia per le coppie aperte, sia per le coppie chiuse: se il bambino viene posto come spettatore (non considero ovviamente neanche l'orrida ipotesi di partecipante) di fronte ad attività sessuali spinte, il bambino ne riceverà probabilmente un trauma. Se la cosa si ripete il bambino probabilmente ne soffrirà.

 

D'altro canto una situazione in cui occasionalmente amici di papà e mamma vengono a casa a cena e poi giocano insieme dopo che il bambino è andato a nanna, non può in nessun modo portare danni al piccolo dato che non ha gli strumenti ne la capacità di collegare certi aspetti della vita privata dei genitori. In che modo, infatti, il bambino dovrebbe ricevere danno dalla situazione?

 

In fase invece più adulta, il problema è differente e le capacità elaborative del ragazzo sono tali per cui, posta una adeguata educazione sessuale fin dall'infanzia, è in grado di comprendere aspetti non consueti dell'attività genitoriale.

 

Quindi, riassumendo, non ci sono aspetti differenti in coppie aperte o chiuse che possano cambiare la valutazione sulla capacità di una coppia di avere o no le capacità di educare un bambino: se i due partner sono sani di mente e si preoccupano di utilizzare le giuste e normali profilassi per evitare traumi al figlio, così come è descritto per legge che deve fare QUALUNQUE COPPIA, sia se il bambino è loro che adottato e in qualunque situazione normativa la coppia si trovi, allora l'attività sessuale, così come qualunque altra abitudine all'interno della coppia, deve essere considerata indifferente ai fini dello stabilire l'adeguatezza della coppia stessa.

 

Riguardo al tema se "dire o no alla famiglia se la coppia è aperta o meno", è un falso problema. Innanzi tutto non pregiudica e non cambia affatto la questione dell'adozione: io posso avere un cartello sotto casa dove dico i turni in cui sono disponibile al sesso a pagamento eppure essere un buon genitore, se riesco a tenere mio figlio piccolo lontano da queste problematiche, come posso essere la persona più riservata del mondo e buttare mio figlio fuori dalla finestra se non mi fa dormire una notte in cui mi girano particolarmente.

 

Riguardo poi al concetto di ipocrisia, beh, la gente è ipocrita su tante cose: quante coppie monogame dicono ai loro familiari che non si amano più da un pezzo, e che stanno insieme solo perchè hanno i figli e perchè i genitori altrimenti non li aiuteranno a pagare l'affitto? Quante coppie raccontano ai genitori che non fanno più sesso fra di loro perchè si sono stufati del partner? Eppure sono coppie che incontriamo nella vita di tutti i giorni, ci circondano e hanno figli, e li educano al meglio delle loro possibilità.

 

Non credo che dire a chi è intorno a noi dettagli sull'intimità sessuale sia rilevante per capire se puoi o meno adottare un bambino. Io personalmente ai miei cari non racconto nulla delle mie attività sessuali, e non lo farei ne se la coppia fosse chiusa, ne se fosse aperta. Mi sembra un comportamento standard, ma leggo che alcuni di voi invece fanno quotidiana conversazione con i propri genitori sulle posizioni che hanno effettuato la notte prima, vi stimo per il coraggio io non lo farei mai.

 

Credo che sulla coppia aperta ci siano troppi pregiudizi. Alcune volte sono fondati, è chiaro. Ma non sempre. La regola dovrebbe essere quella di non giudicare il valore delle scelte degli altri sulla base di Pre-Giudizi e su cose che non si conoscono, ma magari valutare caso per caso cosa succede nella coppia. Questa regola qui non è molto seguita, ed è triste che avvenga in un luogo di discussione in cui è la tolleranza e l'apertura mentale che la dovrebbe fare da padrona.

 

Aggiungo infine, che nel caso di adozioni, non dovrebbe valere il concetto di idealità della coppia ospitante, ma della sufficienza della coppia ospitante.

 

E' chiaro che per l'educazione di un bambino l'ideale è casa giardino soldi cane famiglia nonni etc. Ma non è sempre così. Ci sono però situazioni di sufficienza, in cui il bambino può essere adeguatamente educato e cresciuto, e sono sicuramente migliori che lasciare il bambino in orfanotrofio o peggio affidato a case temporanee o a genitori inadatti o in ambienti e situazioni ostili.

 

In questo senso, io credo che l'adozione dovrebbe essere più libera ed aperta, indipendentemente dal tipo di "famiglia", laddove ce ne siano le condizioni. Per me anche un/una single con sufficienti caratteristiche economiche, sociali, educative, se ne ha voglia dovrebbe poter adottare un bambino, per rendere la vita di questo bambino migliore, magari non ideale, ma migliore.

Edited by korio
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