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E' stato depenalizzato il reato di colpo di stato


sugar85

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Me ne sono accorto leggendo il Blog di Beppe Grillo, il 13 maggio del 2006 il parlamento uscente portò delle modifiche al codice penale sotto la totale disattenzione dei media. La più interessante è la quella dell'articolo 283 del Codice Penale. Così recitava:

 

'Chiunque commette un fatto diretto a mutare la costituzione dello Stato, o la forma del Governo, con mezzi non consentiti dall'ordinamento costituzionale dello Stato, è punito con la reclusione non inferiore a dodici anni.'

 

E' stato modificato in:

 

'Chiunque, con atti violenti, commette un fatto diretto e idoneo a mutare la Costituzione dello Stato o la forma di governo, è punito con la reclusione non inferiore a cinque anni'."

 

In pratica si finirà in galera solo se si fa il golpe in modo violento mentre se si fa il golpe alla P2 sarà perfettamente legale  :asd:

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In pratica si finirà in galera solo se si fa il golpe in modo violento mentre se si fa il golpe alla P2 sarà perfettamente legale  :asd:
Nientemeno quello che han fatto loro. D'altro canto i vari esponenti piduisti sono ancora ben piazzati ovunque.

Il prossimo reato depenalizzato sarà "associazione mafiosa"?

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E' antico principio di giurisprudenza civile che si puniscano le azioni, non le opinioni:

già Tacito lamentava che il crimine di maestà diminuita, sotto il principato di Tiberio Cesare, fosse stato distorto a perseguire non quanto alcun cittadino perpetrasse di delitti, ma quanto quegli ritenesse di pensieri.

 

D'altronde, proporre mutamenti di leggi, siano pure le leggi fondamentali d'una città, non mi pare sia, per sé, cosa illecita o degna di deprecazione.

 

Anakreon.

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E' antico principio di giurisprudenza civile che si puniscano le azioni, non le opinioni:

 

 

Un colpo di stato mi sembra un azione più che valida per esercitare un azione penale  :asd:

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Definizioni e colpi.

 

Caro Zucchero,

 

mi pare sia opportuno che Tu definisca che vuoi significare scrivendo "colpo di stato", affinché possiamo intendere che mai sia.

 

E veramente, se fosse qualche cosa perpetrato con atti violenti, ricadrebbe nella previsione della legge;

se, vice versa, non fosse compiuto con atti violenti, domando che "colpo" sarebbe mai ?:

forse un colpo di Sole ?.

 

Anakreon. 

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Penso che quello che Sugar volesse dire, Anacreonte (sperando di aver azzeccato il poeta), è che rimane legale il tentativo di un possibile golpe, fatto attraverso poteri paralleli, nascosti e informali, quali ad esempio loggie massoniche o associazioni mafiose...

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Penso che quello che Sugar volesse dire, Anacreonte (sperando di aver azzeccato il poeta), è che rimane legale il tentativo di un possibile golpe, fatto attraverso poteri paralleli, nascosti e informali, quali ad esempio loggie massoniche o associazioni mafiose...

 

Esattamente in ogni caso al definizione di colpo di stato ce lo dà il codice penale (anche versione depenalizzata): commette il reato di "colpo di stato" chiunque commette un fatto diretto a mutare la costituzione dello Stato, o la forma del Governo, con mezzi non consentiti dall'ordinamento costituzionale dello Stato

 

I reati non li definisco io e nemmeno tacito poi ognuno può dire se sia giusto o sbagliato l'istituzione di un dato reato ma in questo caso dubito di trovare voci discordanti

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Definizioni e conoscenze.

 

Ottimo, abbiamo la definizione: 

 

"commette il reato di "colpo di stato" chiunque commette un fatto diretto a mutare la costituzione dello Stato, o la forma del Governo, con mezzi non consentiti dall'ordinamento costituzionale dello Stato".

 

Vorrei tuttavia anche conoscere quali siano, oltre quelli violenti, i modi non permessi "dall'ordine costituzoinale dello Stato".

 

Anakreon.

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Difficoltà e vie.

 

Caro Zucchero,

 

è antico principio di giurisprudenza civile anche questo, che siano puniti solamente gli atti singolarmente e chiaramente previsti da una legge, sancita innanzi l'atto delittuoso.

 

Comunque sia, veramente ho difficoltà di pensare che alcuno possa mutare l'ordine giuridico composto dalla Costituzione, percorrendo bensì una via diversa, che quella stabilita dalla Costituzione stessa, ma non una via violenta, se non forse supponendo che tutti i cittadini universalmente permettessero ed approvassero il mutamento.

 

Ma, se così accadesse, se tutti universalmente consentissero, chi mai potrebbe perseguire il delitto ?.

 

D'altronde, se tutti i cittadini universalmente consentissero, si dovrebbe pur concedere che la Costituzione fosse stata mutata, in sostanza, secondo quei principii, ch'essa stessa pone, e non si potrebbe, quindi, non negare che veramente nessuna violazione della legge fosse stata perpetrata.     

 

Anakreon.

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In pratica si finirà in galera solo se si fa il golpe in modo violento mentre se si fa il golpe alla P2 sarà perfettamente legale  :asd:

peccato che la P2 e similiaria sono associazioni vietate per legge (ancora vigente) e la loro costituzione od appartenenza ad esse é ancora punita per legge (L. 25 gennaio 1982 n.17)

Ma questo sul sito di Grillo (dove andremo a finire?) forse non c'era.

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Credo che siamo nella giurisprudenza penale e non in quella civile.

 

Comunque non spetta ad una legge sancire se uno specifico golpe sia violento oppure no ma alla magistratura mi pare che stai facendo un discorso sul nulla. Prima c'era una legge che diceva che chi sovvertiva l'ordine dello stato con metodi non costituzionali era perseguibile di colpo di stato ora non più. Non è necessaria la violenza per commettere un crimine e di fatti in molti reati la violenza è prevista come aggravante.

 

Non capisco dove vuoi arrivare: fammi un esempio di colpo di stato non violento che non sarebbe giusto condannare  :asd:

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non capisci perchè tutto questo proprio non è tuo pane quotidiano. Ti devi occupare di quello che conosci. Ottime grigliate alle feste dell'unità.

Un incipit come questo "Credo che siamo nella giurisprudenza penale e non in quella civile" é per me un invito a tacere perchè non ho interlocutori

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Incertezze e confini.

 

Caro Zucchero,

 

annoti:

 

"Credo che siamo nella giurisprudenza penale e non in quella civile".

 

Confesso la voce di "civile",  nel caso singolare, essere ambigua:

dicendo antico principio di giurisprudenza civile, non voglio distinguere il diritto penale da quello civile, ma un diritto colto ed umano da uno rude e crudele.

 

Continui:

 

"Comunque non spetta ad una legge sancire se uno specifico golpe sia violento oppure no ma alla magistratura mi pare che stai facendo un discorso sul nulla."

Secondo Te, attribuire ad un magistrato ovvero ad un giudice la facoltà di stabilire se un mutamento delle leggi vigenti sia violento, e quindi, definendone i confini, se sia delitto ovvero non sia, è cosa lieve ?;  a me pare gravissima !:

nulla impedisce che Tu proponga una repubblica dove il magistrato ovvero il giudice sia anche legislatore dei confini delle specie dei delitti;  ma non puoi per certo affermare che, in una repubblica altrimenti ordinata, qual è, mi pare al meno, la nostra, la proposta sia di nessun momento.

 

Chiarisci:

 

“ Prima c'era una legge che diceva che chi sovvertiva l'ordine dello stato con metodi non costituzionali era perseguibile di colpo di stato ora non più. Non è necessaria la violenza per commettere un crimine e di fatti in molti reati la violenza è prevista come aggravante. “.

La questione è proprio questa:

che significa mutare l’ordine della repubblica, seguendo una via diversa, che sia quella stabilita dalla Costituzione, ma non violenta ?.

 

Tu stesso, concludendo, chiedi:

 

“Non capisco dove vuoi arrivare: fammi un esempio di colpo di stato non violento che non sarebbe giusto condannare” 

 

Un “colpo di stato” non violento, come potrebbe mutare l’ordine della repubblica ?:

dovremmo supporre, come annotai nel commento superiore, un consenso universale dei magistrati e dei cittadini;  ma un tale consenso non sarebbe, nella sostanza, perfettamente obbediente alla Costituzione ?.

 

O forse si volevano punire solamente e semplicemente i consigli od propositi di mutamento ?.

 

Ma, se concediamo tale sia stata la volontà del legislatore, opportunamente, a mio giudizio, è stata corretta la norma.

 

Come ieri, così oggi cito Tacito, circa il crimine di maestà diminuita:

 

“verba mea, patres conscripti, argvontvr: adeo factorvm innocens svm“,

"i miei detti, padri conscritti sono accusati: a tal segno sono innocente dei fatti”. 

 

E veramente, se escludiamo gli atti violenti, è incertissimo il confine tra i detti e gli atti d'eversione:

perché concedere a magistrati e giudici la facoltà di tracciarlo ?. 

 

Anakreon.

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