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Emma Bonino (e Pannella, e altri Radicali) contro i matrimoni gay


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IN SEGUITO A RILEVANTI PRESE DI POSIZIONE ANTI-GAY DI VARI IMPORTANTI ESPONENTI RADICALI, RITRATTO MOLTE DELLE COSE CHE HO SCRITTO IN PRECEDENZA SUL PARTITO RADICALE E SULLA RNP.

 

Tutti i gay a cui prima ho segnalato il partito dei Radicali Italiani, e la Rosa nel Pugno, come Partito pro-eguaglianza sono invitati stracciare quei miei precedenti messaggi.

 

''Io per esempio sono: per coppie sì, matrimonio no. Ma magari non tutto il mio partito condivide...''

Questo un estratto di una recentissima intervista che Emma Bonino ha fatto al Messaggero il 17 agosto 2007, visibile anche dal suo sito personale

( http://www.emmabonino.it/news/5537 )

 

''Purtroppo oggi abbiamo tutto un militantismo organizzato che vuole il matrimonio, poi i figli... Tutte cose che comprendo ma sicuramente non condivido.''

Questo è un estratto di una recentissima dischiarazione di Marco Pannella a Radio Radicale leggibile sul sito radicali.it

( http://www.radicali.it/view.php?id=102119 )

 

Mi giungono anche segnalazioni secondo cui tra i Radicali l'appello pro-matrimonio non è stato firmato dalla segretaria di Radicali Italiani, Rita Bernardini oltre che da Emma Bonino e Marco Pannella.

 

MARCO - DELUSO, INCAZZATO.

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funToBeFooled

Purtroppo è da tanto che sento queste posizioni "curiose" dei radicali i quali si dichiarano "contro il matrimonio" in senso assoluto senza far distinzioni fra etero e gay.

 

Posizione che non credo ci aiuti molto nella lotta per il riconoscimento delle coppie omosessuali (anche a me piacerebbe che cambiasse radicalmente l'istituto del matrimonio ma capisco anche che il primo passo per l'uguaglianza sia la creazione di un istituto simile al matrimonio anche per i gay e le lesbiche)

 

Comunque di contraddizioni i radicali ne hanno tanti compresi diversi propri esponeneti che si ostinano a non fare il CO o a farlo solo quando gli fa comodo... compresi uomini politici che oggi militano in latri partiti...

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Ed io che ero in fase di convertimento verso la RnP... beh mi piacerebbe comunque sapere a che cosa è dovuto questo palese dietrofront, in fondo si son rimangiati cose che non posson negare di aver appoggiato. Che dire, di bene in meglio,sempre piu'...

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Ahi...!! Chiedo lumi a chi conosce la realtà radicale più di me.

 

La dichiarazione di Pannella non mi stupisce, perchè in effetti anni fa diceva le stesse cose e ho sempre pensato fosse stato trainato dal partito. E' strano, perchè poi Pannella fra i radicali è intellettualmente un personalista non un individualista radicale, crede cioè alla rete di relazioni interindividuali che contribuiscono a definire la persona quindi sul punto è pure in contraddizione con se stesso.

 

La Bonino invece pensavo che anche per un mero discorso generazionale fosse andata più in là della generica esaltazione libertaria del libero amore in contrapposizione al vincolo familistico, in effetti ci dovrebbe spiegare perchè coppie sì, matrimonio no...anche perchè non lo dice.

 

Comunque ovviamente il punto è politico, nel senso che personalmente si può pure preferire una coppia aperta, senza vincoli di fedeltà e divorzi, ma appunto il punto politico deve essere fisso, non può essere una variabile delle preferenze personali ( anche perchè non c'è contraddizione fra matrimonio e pacs, si possono sommare )

 

Peccato, perchè poi vedo che in politica economica invece il punto politico è ben fisso e dal mio punto di vista pure troppo, nella valorizzazione della legge Biagi.

Rimane Blair, cade Zapatero...

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La dichiarazione di Pannella non mi stupisce, perchè in effetti anni fa diceva le stesse cose e ho sempre pensato fosse stato trainato dal partito. E' strano, perchè poi Pannella fra i radicali è intellettualmente un personalista non un individualista radicale, crede cioè alla rete di relazioni interindividuali che contribuiscono a definire la persona quindi sul punto è pure in contraddizione con se stesso.

 

 

No, Pannella non è in contraddizione con se stesso. Ma non solo perché ha sempre pensato e detto queste cose. Se ti leggi la sua dichiarazione a Radio Radicale, vedrai che, al contrario, egli contrappone al matrimonio come vincolo duale la rete di relazioni che ciascuno di noi si costruisce nella vita, la propria famiglia-nella-vita, e che ritiene che questo modello di vita sia il modello di vita preferibile e anzi proprio di un omosessuale. E che quindi gli omosessuali sono più avanti, non più indietro, degli eterosessuali, sfuggendo al matrimonio. A questo egli unisce tutto un suo discorso personale sulla sessualità, rivolto sia a gay che a etero, e su come essa debba essere concepita, che non sto a riassumere.

 

Per questo egli dice «comprendo ma non condivido»: il che mi sembra legittimo, anche se io «comprendo ma non condivido» la sua posizione.

 

Questa posizione, caro Hinzelmann, è sostenuta con accentuazioni diverse dall'estrema sinistra dei Gay Studies, ad esempio da Didier Eribon in Francia, da Leo Bersani negli USA, entrambi di provenienza marxista, mentre la richiesta del matrimonio gay è nata nell'ambito liberal e addirittura in ambito moderatamente conservatore, quello che ha per slogan «gli omosessuali possono essere buoni soldati, buoni genitori e buoni preti».

 

Pannella ha dunque il torto (per me) di non essere, su questo punto, Radicale, ma

di essere rimasto legato, paradossalmente, ai gay della Sinistra extraparlamentare e dei movimenti alla sinistra del Pci dei tardi anni Settanta, che non dicevano proprio le stesse cose, ma comunque erano ostili al «matrimonio in quanto matrimonio» per i gay.

 

Ma va ricordato che questo modello è stato, consciamente o inconsciamente, il modello di tutti i gay dichiarati ed evoluti che oggi hanno più di 35/40 anni prima che si sentisse anche solo parlare di matrimonio gay. Mario Mieli, l'autore dell'unico libro degno di figurare in una bibliografia di Gay Studies che l'Italia abbia prodotto, tanto per fare un esempio illustre, sarebbe inorridito a sentir parlare di matrimonio omosessuale. E Foucault in tutti i suoi scritti militanti non fa altro che parlare della ricerca di un «modo di vita gay», che non si fondava certo sul matrimonio.

 

Pannella ha 77 anni ed è rimasto legato a questa prospettiva. La Bonino è sotto la sua influenza intellettuale, a mio parere, su questo, ma non Marco Cappato, Sergio Rovasio, Maurizio Turco, Donatella Poretti e molti altri deputati e dirigenti radicali e della RnP che hanno firmato e anzi promosso il Manifesto per l'uguaglianza dei diritti.

 

 

@  Equal: non ti sfugga, caro Equal, che Pannella si esprime come al solito con la più grande franchezza, ed esprime il suo punto di vista, mentre la posizione politica dei Radicali Italiani e della RnP è quella della Mozione Rovasio, che tu ben conosci, e delle due pdl sul matrimonio omosessuale e sul diritto all'adozione da parte delle coppie omosessuali presentate da Daniele Capezzone. Quindi pigliatela quanto vuoi con Pannella, ma vacci piano a identificare la sua posizione con quella dei RI e della RnP. 

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Isher...

 

Come faccio a credere che i Radicali Italiani siano pro-eguaglianza se nemmeno chi li rappresenta al Consiglio dei Ministri ha presente che questa è la loro posizione?

 

Ma, dico, scherziamo?

 

Quelle frasi di Emma non solo rendono evidente la sua posizione anti-gay ma rendono anche evidente il fatto che il Partito dei Radicali Italiani oramai non si sa bene come la pensi, da che parte stia. Altrimenti, lei, che rappresenta i Radicali al Consiglio dei Ministri, non avrebbe detto, riferendosi alla sua posizione, "Ma magari non tutto il mio partito condivide". Non a caso, che mi risulti non vi è stata nemmeno una presa di distanza nei Radicali Italiani nè un benchè minimo comunicato stampa che facesse presente che la posizione del Partito è già ora convintamente una, e da non mettere in alcun modo in forse: sì ai matrimoni tra gay in quanto laicamente sacrosanti e unica via per l'eguaglianza.

 

E' ora di finirla con le continue prese di posizione anti-gay da parte dei leader radicali senza che nessuno, in area radicale, prenda le distanze e comunichi (ai lettori sbigottiti) che il partito la pensa in modo contrario, smentendo chi come la Bonino lascia intendere che il Partito non si sa bene che posizioni abbia sulla nostra pelle. E' ora di finirla.

 

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Caro Isher, ti ringrazio per le precisazioni.

In effetti pensavo anche io a quel clima culturale che ha di sicuro un peso generazionale forte.

 

Come dicevo, però bisognerebbe distinguere fra preferenze personali e obiettivi politici, nel senso che ovviamente se la prospettiva non è la "rivoluzione", sia essa liberal-marxista in senso USA, sia essa libertaria antiautoritaria in senso più prettamente radicale, cade la ragione politica dell'assorbimento della rivendicazione matrimoniale.

 

Io essendo di formazione più continentale ritengo che la famiglia debba essere rivoluzionata dai comportamenti sociali, più che direttamente da una legge istituzionale ( magari possiamo pensare leggi altre che favoriscano forme di emancipazione femminile o giovanile e quindi quei comportamenti), ma non ha senso essendo il dibattito a dir poco datato, che accusi Pannella di giacobinismo, o Almadel ( di cui ovviamente conosco l'opinione ) di astrattismo rivoluzionario :gha: Tanto più quando un sindaco si dice leninista mentre approva una delibera comunale sui lavavetri :rotfl:

 

E' perlomeno un difetto di comunicazione politica però...perchè Pannella rischia come al solito di farsi "comprendere" da pochi generosi ( gli effetti si vedono già qui...) e la Bonino forse ha avuto il torto di essere ancora più sbrigativa di Pannella. Ma non è certo neanche questa una novità.

 

Equal comunque non esagerare, la Bonino il problema ce l'ha presente, malamente, ma lo dice che il partito la pensa diversamente.

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No, Hinzelmann...

 

La Bonino non dice che il partito la pensa diversamente da lei.

La Bonino afferma che può darsi che non tutto il Partito dei Radicali abbia le sue stesse posizioni (anti-gay).

Messaggio implicito (che mi arriva come pugno nello stomaco): chi, Radicale, rappresenta il Partito dei Radicali Italiani nel Governo è il primo che dice che i Radicali sono a unanimità, o se non a unanimità a maggioranza, anti-matrimoni tra gay... o, se tutto va bene, incerti sull'argomento. Il tutto, senza che il Partito dei Radicali Italiani, di cui essa fa parte, in qualche modo smentisca... affermi che il Partito ha già ora una convinta posizione e tale posizione è pro-matrimoni gay.

 

E' una cosa molto diversa.

 

PS: altro che difetto di comunicazione... sono contro l'apertura matrimoniale, cioè l'unica cosa che ci darebbe eguaglianza (l'abolizione del matrimonio voluta da Pannella, che guarda caso è una ipotesi che spunta praticamente solo quando vi sono i gay che chiedono di potersi sposare, non la darebbe).

A prescindere da quali siano le loro radici culturali e le loro "giustificazioni" sicuramente in buona fede, è un fatto che loro si sono schierati contro l'eguaglianza etero-gay e quindi, per definizione, hanno preso una posizione anti-me, ergo anti-gay.

 

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Sì Equal, ho scritto pure io che la sua dichiarazione è peggiore di quella di Pannella, però se è vero che Cappato, Rovasio, etc. etc. sono come dice Isher su posizioni diverse di fatto lei sa che il partito è su posizioni diverse dalla sua. Se ci soffermiamo sul peso di ogni singola parola, anche l'espressione "militantismo organizzato" usata da Pannella, per quanto Pannelliana, è abbastanza offensiva, o almeno io se fossi un loro militante o parlamentare mi riterrei un po' offeso e darei a Pannella, al di là del merito della questione, della Prima-donna.

 

Purtroppo i leaders radicali hanno un rapporto conflittuale col proprio partito: i radicali divorano se stessi...come la rivoluzione.

 

Io speravo che la RnP potesse smussare questa situazione, ma ovviamente non è successo ( vedi penoso caso Capezzone...)

anche perchè il nuovo soggetto non è mai nato, questa è la verità...sono rimasti un cartello elettorale. Perdipiù i radicali amano

un'America sempre meno amabile.

 

Vediamo che succede con la Costituente socialista.

OT

Mussi ha già detto che la cosa rossa, sarà un cartello elettorale...

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Hinzelmann...

Lo so che qui in Italia noi gay siamo abituati al fatto che ci venga tranquillamente detto di tutto, pure da chi noi stessi votiamo... ma ti invito lo stesso a riflettere: la Bonino (pure lei! come non bastasse l'opposizione della Bernardini, segretaria, e di Pannella) fa affermazioni anti-gay e dice che il suo Partito (i Radicali) è, a maggioranza se non proprio a unanimità, contro i matrimoni tra gay, o incerto. I Radicali, di cui lei fa parte e nè è esponente di spicco, non smentiscono. E non prendono neppure le distanze dal merito (vedevi se la Bonino avesse detto: "per gli ebrei... coppie sì, matrimonio no" o "per i neri... coppie sì, matrimonio no" !!!!). Io che devo fare? Non farvi presente la cosa? Dopo tutti i mesi in cui vi ho segnalato i Radicali come pro-eguaglianza? Eh, dai.

 

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Ci sono alcunu omosessuali che chiedono il riconoscimento di diritti alle coppie gay, ma vedono il matrimonio gay come  uno scimmiottare il matrimonio etero. Trovano assurdo rivendicare  la propria diversità per volersi poi omologare negli schemi delle istituzioni etero. Alcuni sono per le libere unioni rifiutando qualsiasi inquadramento. Quindi non è che uno, perchè non ritiene di approvare il matrimonop gay, debba per forza essere anti-gay. Quanto all'adozione,è un discorso abbastanza controverso, almeno in Italia. Però bisogna considerare l'età di bonino e Pannella...l'istanza del "matrimonio" gay è relativamente nuova.

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Il problema vero dei Radicali, se proprio la devo dire tutta è che Pannella parla del suo partito a cui lui ha messo a luogotenenza la Bernardini al posto di Capezzone dopo una gazzarra poco seria ( l'ultima di una triste serie di cambi al vertice di questo tipo...) come di una forma degenere di militantismo organizzato. Questo è il dramma politico in cui si dibattono almeno dal 1979.

 

Con ciò ovviamente ogni iniziativa che cerchi di organizzarsi e strutturarsi sia pure in forma ancora embrionale, viene sistematicamente stroncata.

 

Poi, ha ragione Cosgrove a dire che non si può sostenere ipso facto Bonino e Pannella anti-gay e ha ragione Equal ha sentirsi deluso lo stesso nella misura in cui ha creduto che fossero pro-uguaglianza. A mio avviso restano la formazione politica più simpatizzante coll'idea matrimoniale, ma certo

è da escludersi che la loro decisione valga come quella di un partito vero, perchè non lo sono...

 

Lo dico con una amarezza non minore, MA se vogliamo un partito pro-matrimonio, dobbiamo cercare un altro partito, temo.

Io speravo nel processo di fusione della RnP, ma è fallito. Vediamo che capita colla Costituente Socialista

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Ci sono alcunu omosessuali che chiedono il riconoscimento di diritti alle coppie gay, ma vedono il matrimonio gay come  uno scimmiottare il matrimonio etero. Trovano assurdo rivendicare  la propria diversità per volersi poi omologare negli schemi delle istituzioni etero. Alcuni sono per le libere unioni rifiutando qualsiasi inquadramento. Quindi non è che uno, perchè non ritiene di approvare il matrimonop gay, debba per forza essere anti-gay. Quanto all'adozione,è un discorso abbastanza controverso, almeno in Italia. Però bisogna considerare l'età di bonino e Pannella...l'istanza del "matrimonio" gay è relativamente nuova.

 

Cosgrove... il ragionamento che fanno quegli omosessuali (e forse anche te) è totalmente illogico, fuori dalla realtà.

E porta per sua natura alla legittimazione di uno status quo anti-gay.

 

Innanzitutto "matrimonio gay" è un modo di dire: ciò che tramite quell'espressione, molte volte utilizzata, viene rivendicato è la fine dell'esclusione dei gay dal diritto di unirsi in Matrimonio Civile con il proprio amore... non è affatto la creazione di un fantomatico matrimomio "gayo" da affiancare a quello esistente (che, ma guarda un po', non si chiama "matrimonio eterosessuale" ma semplicemente "matrimonio" e che già adesso nessuna norma di legge limita alle coppie uomo-donna).

L'esclusione dei gay dal diritto di unirsi in Matrimonio è un qualcosa che deve finire, indipendentemente dalle proprie aspirazioni personali: il fatto che lo Stato dica NO alle coppie dello stesso sesso che si presentano in Municipio significa che ad OGNI GAY ITALIANO lo Stato impone di non sposarsi. Volenti o nolenti... non importa quali siano le nostre aspirazioni personali e le nostre esigenze in merito alla nostra vita affettivo-familiare... lo Stato ci IMPONE di non sposarci. Ci tratta da indegni anche solo di ipotizzare di accedere a tale rispettata, amata, universalmente compresa, simbolizzata istituzione che ufficializza e rende pubblica come nessun'altra una comunione di vita. Solo perchè siamo gay. Questo è un grave marchio di inferiorità che nessuno di noi omosex/lesbiche può accettare. A prescindere da se poi noi per la nostra vita personale desideriamo entrare nel matrimonio oppure no. Siamo noi che dobbiamo decidere per la nostra vita, esattamente come possono fare tutte le altre persone su questa Terra, non lo Stato. Non esiste che lo Stato ficchi il naso nella nostra privacy, ci selezioni (senza alcuna valida ragione tra l'atro) dal resto della popolazione, per limitarci nella nostra libertà solo perchè siamo gay.

 

Scimmiottamento sarebbe quello che hanno fatto in Scandinavia... la partnership registrata apposita per gay. Che ad oggi, dopo 13 lunghi anni, stanno abolendo proprio perchè si stanno rendendo conto che i gay sono persone allo stesso livello di qualsiasi altra persona e quindi non è ammissibile escluderli da ciò che accomuna il resto della popolazione, e magari ghettizzarli in "altro".

 

Che esponenti radicali come Bonino e Pannella facciano quelle affermazioni (anti-matrimoni gay quindi anti-gay) è indice del fatto che, per un motivo o per l'altro, non hanno capito una cicca della questione. Ed è grave in un partito come i Radicali.

Che l'istanza del matrimonio tra gay sia relativamente nuova non lo trovo vero...è decenni che si continua, anche in Italia, a dibattere sulla materia. In ogni caso, è una questione basilare che --anche se fosse relativamente nuova-- dovrebbe trovare appoggio in chiunque creda che i gay sono persone allo stesso livello di tutte le altre persone.

La questione adozioni è dibattuta, certo, ma il fatto che sia molto dibattuta non impedisce certo di prendere atto che la ricerca internazionale non ha riscontrato alcun danno di alcun genere nei bambini allevati da coppie gay, e che le principali organizzazioni di esperti nel paese della ricerca (gli USA), nonchè la principale organizzazione per l'adozione e l'affidamento britannica (la BAAF) sono tutti in favore delle adozioni gay (la BAAF ha addirittura esultato quando Blair ha permesso alle coppie gay inglesi di adottare).

 

PS: vorrei capire poi che cosa hanno i gay di diverso dagli etero... a parte i genitali della persona che amano?

Cosa ho di diverso io rispetto ai miei amici, colleghi, vicini di casa, ecc etero? Non ho capito.

Io sono sessualmente libertino. I miei amici etero idem. Io amo il matrimonio. Molti miei amici etero idem. Posso continuare....

Come poi questa diversità (che ancora non vedo!!) renda lo sposarmi una "omologazione" è altra cosa da chiarire.

 

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Poi, ha ragione Cosgrove a dire che non si può sostenere ipso facto Bonino e Pannella anti-gay e ha ragione Equal ha sentirsi deluso lo stesso nella misura in cui ha creduto che fossero pro-uguaglianza.

 

Hinzelmann... Se non sono pro-uguaglianza, vuol dire che hanno una posizione per definizione anti-gay.

Pur essendo perfettamente in buona fede, per carità. La buona fede non vuol dire assumere posizioni pro-gay.

 

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Io accolgo per buona la tua obiezione: se sei per l'uguaglianza e contro il matrimonio, chiedi l'abrogazione di quello eterosessuale invece di negarcelo a noi...

 

Cioè logicamente mi torna, anche perchè mi sembra che sostenere che la rivoluzione libertaria si possa fare senza sovvertire l'isituto eterosessuale sia ridicolo, ammesso poi che abbia un senso parlare di questo nel 2007.

 

Ma siccome ci muoviamo in un terreno che mal conosco e non condivido ( io non sono favorevole all'abrogazione del matrimonio e questi discorsi sono in realtà molto intellettualistici e poco giuridici: Foucault etc. etc. ) lascerei un interrogativa aperta. Però non so neanche collocare Pannella, cosa vorrebbe lui? Perchè la libertà massima per assurdo l'abbiamo nel momento in cui per la legge non esistiamo: in questo momento ci può unire solo il puro sentimento o l'amplesso...

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a Equalmarriage:

Tu dici, riferendoti ai gay che hanno dubbi sulla rivendicazione del matrimonio:

 

"Cosgrove... il ragionamento che fanno quegli omosessuali (e forse anche te) è totalmente illogico, fuori dalla realtà.

E porta per sua natura alla legittimazione di uno status quo anti-gay"

 

 

Chiarisco la mia posizione; io sono come te  per l'equiparazione nei diritti e nelle possibilità di matrimonio fra coppie gay e coppie etero. Ma capisco che possano esserci omosessuali (ed eterosessuali) che preferiscono convivere liberamente  senza matrimoni o riconoscimenti "ufficiali".

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Guest equalmarriage

Cosgrove...

io ti ripeto che il loro schierarsi contro i matrimoni tra gay danneggia me, che voglio un domani sposarmi e loro stessi (poichè legittimano lo status quo, in cui ad OGNI i gay viene impedito di sposarsi... loro non possono scegliere di restare fuori dal matrimonio: sono costretti; in Italia noi gay siamo TUTTI QUANTI costretti a non sposarci, al momento).

 

PS: vorrei capire poi, secondo le posizioni di quegli omosessuali là, che cosa hanno i gay di diverso dagli etero... a parte i genitali della persona che amano? Cosa ho di diverso io rispetto ai miei amici, colleghi, vicini di casa, ecc etero? Non ho capito.

Io sono sessualmente libertino. I miei amici etero idem. Io amo il matrimonio. Molti miei amici etero idem. Posso continuare....

Come poi questa diversità (che ancora non vedo!!) renda lo sposarmi una "omologazione" è altra cosa da chiarire.

 

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Mi spiego meglio:

Chi è contro la libertà  di sposarsi è in torto, ovviamente- Ma vi sono  coppie, gay, etero e lesbiche che rifiutano il matrimonio per se stessi (liberi poi gli altri di sposarsi,se vogliono) perchè pensano che il vero, libero amore non abbia bisogno di riconoscimenti esterni.

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Mi spiego meglio:

Chi è contro la libertà  di sposarsi è in torto, ovviamente- Ma vi sono  coppie, gay, etero e lesbiche che rifiutano il matrimonio per se stessi (liberi poi gli altri di sposarsi,se vogliono) perchè pensano che il vero, libero amore non abbia bisogno di riconoscimenti esterni.

 

Giusto. Infatti. Lo so... il punto è però molti di questi si schierano contro la libertà di sposarsi, magari semplicemente non unendosi alla "lotta" (e la tiritera truffaldina dell'omologazione è ancora spesso tirata in ballo da certuni come "giustificazione" della loro posizione). Non a caso, te li definisci "gay che hanno dubbi sulla rivendicazione del matrimonio".

 

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Guest equalmarriage

Io accolgo per buona la tua obiezione: se sei per l'uguaglianza e contro il matrimonio, chiedi l'abrogazione di quello eterosessuale invece di negarcelo a noi...

 

Sì... Nel senso che volevo far notare che, guarda caso, l'ipotesi di abolire il matrimonio spunta fuori praticamente solo quando si parla di gay che vogliono potersi sposare come tutti quanti gli altri. Coincidenza? Direi di no.

 

Perchè la libertà massima per assurdo l'abbiamo nel momento in cui per la legge non esistiamo: in questo momento ci può unire solo il puro sentimento o l'amplesso...

 

In che senso, Hinzelmann? Non capisco.

La massima libertà non ce l'abbiamo ora, visto che lo Stato ci IMPONE di non sposarci, solo perchè siamo gay.

Lo Stato sceglie per noi... a noi, al contrario di tutti gli altri, non è consentito scegliere se essere singles o sposarci.

Non mi sembra proprio un momento di "massima libertà".

 

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Insomma, ognuno faccia della propria vita cio' che gli pare, chi si vuole sposare si sposi e chi non vuole sposarsi non lo faccia, ma perche' io non posso avere il diritto di questa scelta?

 

A Panella o ad altri non piace il matrimonio? Va bene, allora che lottino per ELIMINARE IL MATRIMONIO CIVILE, ma che non ci sia per TUTTI,  NON SOLO PER ME !!!!

 

Negli stati uniti non si fanno questi onanimsi mentali, ho visto una trasmissione so LOGO (tv gay) dove tutti i candidati democratici venivano espressamente interrogati e intervistati su cosa avrebbero fatto nel caso diventassero presidenti, e non ci giravano intorno, chiedevano: Matrimonio anche per i gay? Unioni civili? Che cosa volete? E le risposte sono state altrettanto chiare.

 

Ma vi immaginate voi un nostro esponente politico in una situazione analoga? Io no.

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Guest equalmarriage
A Panella o ad altri non piace il matrimonio? Va bene, allora che lottino per ELIMINARE IL MATRIMONIO CIVILE, ma che non ci sia per TUTTI,  NON SOLO PER ME !!!!

 

Io non riterrei mai accettabile abolire il Matrimonio al posto di aprirlo ai gay.

L'abolizione del Matrimonio Civile al posto di permettere ai gay di farne parte sarebbe violenza razzista, e perciò anche promuovente il razzismo... per nulla, quindi, realizzante l'eguaglianza etero-gay da noi tanto voluta:

 

Il matrimonio -se abolito prima dell’eliminazione dell’esclusione dei gay- sarebbe immortalato in quanto istituzione eterosessuale… primato esclusivo degli eterosessuali. Un’istituzione così amata, rispettata, simbolizzata, associata a tanti concetti positivi, e che sicuramente sopravviverà alla sua esistenza fisica attraverso molti modi di dire già ora molto usati (vedi ad esempio: “il matrimonio di autostrade e abertis”, “le nozze di banca intesa e san paolo imi”,”questo vino si sposa con la carne”, “il matrimonio di sapienza e capacità organizzativa”, “a marriage of design and technology”, ecc) non può non ammettere anche l’amore gay al suo interno prima di scomparire. Non può. Cristallizzando l’esclusione dell’amore gay, quindi dell’omosessualità, dei gay, da quell’istituzione che tanto è rispettata, tanto è rilevante e tanto significa a livello simbolico e quotidiano si cristallizzerebbe l’esclusione dell’amore gay, quindi dell’omosessualità, dei gay dalla piena inclusione nella collettività.

 

Tale atto di abolizione, inoltre, comunicherebbe alla popolazione che la questione dell’emancipazione dei gay è un qualcosa di rischioso, che può portare a una situazione in cui i diritti acquisiti, la serenità familiare, di tutti vengono messi in discussione (messaggio di per sé molto ma molto ma molto pericoloso), confermerebbe l’immagine stereotipata del gay in quanto “altro” rispetto al resto della collettività, in quanto soggetto a se stante, avulso insomma, da ciò che accomuna, o che quantomeno finora ha accomunato, il resto della popolazione e comunicherebbe che, in fondo, meglio fare in modo che il matrimonio non esista più piuttosto che ammettere in esso anche i gay, quelle persone avulse da ciò che accomuna il resto della collettività (se si preferisce una scelta, l’eliminazione tout court, ad un’altra, l’inclusione dei gay, è del tutto ragionevole prevedere che passi sto messaggio).

 

Diciamo NO quindi a questa assurda ipotesi abolizionista, che guarda caso prospettano solo quando i gay chiedono di sposarsi

 

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il mio pensiero era solo un ASSURDO, perche' tale sarebbe l'abolizione del matrimonio, e come ASSURDO volevo spiegare ed evidenziare come sia invece il contrario la cosa piu' ragionevole da fare, e quindi estendere il matrimonio anche ai gay.

 

Come direbbe Silvio:  MATRIMONIO PER TUTTI!

 

e con questo vi auguro la buona notte!  :rotfl:

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IN SEGUITO A RILEVANTI PRESE DI POSIZIONE ANTI-GAY DI VARI IMPORTANTI ESPONENTI RADICALI, RITRATTO MOLTE DELLE COSE CHE HO SCRITTO IN PRECEDENZA SUL PARTITO RADICALE E SULLA RNP.

 

 

Mi puoi citare la fonte? Siccome non ho sentito niente né da giornali, né da Tg, né su internet, vorrei saperla, grazie :rotfl:

 

Comunque mi dispiace proprio che la Bonino e Pannella (anche se quest'ultimo non mi piace proprio) la pensino così. Mi è caduto un mito. E io che stavo pensando di votarli alle prossime elezioni....

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Guest equalmarriage

Le fonti sono presenti sul messaggio iniziale del topic.

 

Anche a me è dispiaciuto moltissimo... spero che entro le elezioni cambino rotta di 360 gradi.

 

In fondo, è una rivendicazione tanto semplice. Logica. Lineare. Laica. Umana. Giusta.

FINIAMOLA DI DISCRIMINARE I GAY DAL MATRIMONIO.

Cosa c'è di così inaccettabile, di così strano, nel volere questo? Nulla. Appunto.

 

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