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Il libro di "Amici"


omega83

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non è solo un pezzo di un libro, è uno spunto, è voler rendervi partecipi di un paio di pagine che mi hanno fatto scendere le lacrime...I protagonisti sono Mattia (il libro è come un'autobiografia) e Stefano, suo compagno di "casetta".- A bruciapelo gli chiedo se è ancora vergine, se ha mai tenuto una donna tra le braccia, tra le gambe, e solo dopo aver formulato la mia domanda mi rendo conto della violenza che gli ho fatto, dell'invasione della sua privacy. Lui si incupisce, i lineamenti del viso gli si induriscono e l'espressione dei suoi occhi si spegne in un attimo. La sua bocca si schiude lentamente e con un filo di voce mi dice che preferirebbe non parlarne.Rispetto la sua decisione....Stefano si alza e va in bagno....- Si apre la porta del bagno. Stefano completamente nudo mi si para davanti: "Mattia, sono gay, omosessuale, invertito, finocchio, frocio, checca, succhiacazzi. Come dite voi a Como? Se fossi di Genova sarei un bulicio. Se fossi di Bologna sarei un busone. Se fosi di Catania sarei u'puppu Se fossi di Venezia sarei un reciòn".Stefano parla senza pause, le vene del collo ingrossate, gli occhi piccoli e pungenti come spilli. Tiene i pugni serrati, le braccia lungo i fianchi. Ha il pube rasato e sull'inguine un tatuaggio con una scritta:ALE."E non pensare che la colpa sia di mio padre, della sua violenza (verso la madre, n.d.r) e delle sue assenze. Lui non centra un cazzo con me, con le mie preferenze sessuali. Sono gay da quando mi ricordo di avere un piselo in mezzo alle gambe. Mi piacciono i maschi, punto e basta, e non voglio che per me si provi commiserazione o pena, né voglio sentire frasi del tipo: "Capisco..."."Gli rispondo che non sto pensando a nulla, che non lo sto giudicando, ma lui non mi lascia parlare."E' semplice per te. Che ne sai tu di come ci si sente, che ne sai tu? Vuoi che ti spieghi com'è, lo vuoi proprio sapere? Ti racconto una favola. C'era una volta un ragazzo di nome Mattia, aveva una famiglia composta da un padre e... da un altro padre - si, due uomini -, aveva delle zie, sposate tra di loro, e viveva in una città in cui i cartelloni pubblicitari in strada ritraevano due uomini che si sorridevano complici nella loro cucina nuova o due donne che dormivano abbracciate sul loro nuovo materasso in lattice. Insomma, un mondo rovesciato, dove la parola "eterosessualità" era bandita, proibita, talmente inusuale che il povero Mattia non poteva dire a nessuno che amava Giada. Non solo, doveva stare in silenzio anche quando in strada lo chiamavano "brutto eterosessuale di merda", quando sul muro di casa gli scrivevano "qui abita un etero". Come pensi che reagì? Te lo dico io come reagì: cominciò a chiudersi nella sua stanza, a leggere qualche libo in più e anch a coltivare una passione, che so io, il canto. Intanto sifrantumava di seghe, e Giada doveva vederla di nascosto. Non poteva mai girarci mano nella mano per la strada, figuriamoci se poteva scambiarci dei baci al cinema. Giada per Mattia agli occhi di tutti doveva essere soltanto una compagna di scuola, a volte un'amica e ancora una cugina: mai e poi mai avrebbe potuto permettersi di chiamarla "fidanzata". Ma non è finita, arrivò ilgiorno in cui Mattia prese il coraggio a due mani e andò da uno dei suoi padri e gli disse: "Papà, sai che c'è? Tuo figlio è eterosessuale". Non bastava la sofferenza provata nel pronunciare quella frase, Mattiadovette accollarsi anche quella del padre. Il suo silenzio prolungato per giorni, il suo sguardo lo facevano sentire colpevole: ma che colpa ne aveva lui? Dimmelo tu, Mattia, che colpane ha?".Stefano comincia a piangere come una fontana. Si sdraia sul letto e si rannicchia accanto a me liberandosi in un pianto convulso. Io lo stringo a me, gli appoggio una mano sulla fronte e all'orecchio gli sussurro: "Va tutto bene, tutto bene, ci sono io qui con te".Voi l'avete letto, il libro? Io l'ho finito ieri sera, l'ho letto quasi in un soffio, e spesso avevo gli occhi lucidi, o anche di più. Chi considera questo programma una stronzata, lo penserà anche del libro, e non lo leggerebbe manco se glielo regalassero. Ma lo consiglio. Non vuole essere un libro impegnativo o profondo, sono solo le impressioni che potrebbe avere uno dei tanti ragazzi passati per quella scuola.

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Guest Paulie

Non mi piace.E' il primo a dire che non vuole essere vittimizzato ed è il primo a vittimizzarsi. Nah.Penso che dovrebbero proibire a certe persone di scrivere, o almeno di pubblicare.

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potrebbe essere uno, potrebbe essere l'altro. Il libro non è scritto da uno dei ragazzi, ma dai due autori del programa. Alcuni fatti, nonostante i nomi diversi, si riconoscono, ad esempio la storia tra la Celentano e Agata per i piedi... Altri probabilmente sono inventati.

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Omega, se ti commuovi per questa roba, cosa faresti leggendo Hermann Hesse? Harakiri?Va be', capisco che questo orribile esempio di letteratura trash ti abia colpito particolarmente per il fatto che ti coinvolge in prima persona. E verso l'intimo di una persona provo ed esigo sempre il massimo rispetto. Però vorrei dare anche un giudizio più lucido. Naturalmente ben venga qualsiasi maifestazione di pensiero che combatte la discriminazione, anche se a livello infimo come in questo caso. Se non altro penetra in profondità nel tessuto sociale, visto che questo libro sarà probabilmente letto anche da gente che di solito non legge nulla di più articolato di un SMS.Però mi sembra un peccato, almeno per due motivi.La "difesa" della letteratura è affidata a coloro che della cultura ragionata sono nemici (tanto per fare un esempio, il monologo sulla "distopia omosessuale", che farà gridare "poesia" a molti, lo si trova molto meglio svolto almeno in Duvert e in Fierstein).La "difesa" dell'omosessualità è affidata proprio a coloro che, ogni giorno in TV, incentivano (anzi ci speculano) il "consumismo" in cui viviamo, che riduce l'arte e addirittura i sentimenti al rango di "prodotti".Come avviene anche in questo brano dove, al di là della tolleranza esibita, il vero intento è quello di solleticare la pruderie del lettore.Insomma, credo ci sia una insostenibile ipocrisia di fondo in chi ha scritto queste pagine.E dire che lo stimavo anche.Eccone un altro che ha venduto l'anima.

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Uhm, solitamente non mi capita, ma in questo caso il mio pensiero è stato già perfettamente riassunto ed esaurito da un'altra persona ovvero Yrian, quindi mi limito a consigliare invece - o sconsigliare, dal momento che in effetti la possibilità harakiri pare possa sussistere XD - ad Omega qualcosa sull'onda de "Il giovane Törless". :salut:

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a me sembra piu' che altro trashun ulteriore tentativo di ciucciare soldi da quel programmabhoonestamente non lo vedo cosi struggentee' una storia come tante altre

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Guest Paulie

No a me più che altro, oltre al fatto che non mi piace assolutamente com'è scritto e lo trovo di un volgare noioso insopportabile, mi disturba il fatto che cerca di farti vedere il mondo gay dagli occhi di un etero e viceversa, secondo me non ha assolutamente senso.

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dalla frase "Si apre la porta del bagno. Stefano completamente nudo mi si para davanti" mi è completamente crollato... è vero che ci sta tutto, ma una confessione di gayezza in quei toni può esistere solo in un libro... trovo molto più commoventi e realistici "Generations of love" di Matteo B. Bianchi e "Rainbow boys" di Alex Sanchez (beh, il primo è un'autobiografia, se non è reale quello...).Qualcosa di davvero commovente secondo me è questa lettera (vera, stavolta) all'Arcigay da "Ragazzi che amano ragazzi" di Piergiorgio Peterlini:L'altro giorno mentre stavo con la mia compagnia un ragazzo che viene da poco li con noi, ha detto che mentre stava stava ascoltando la radio dei comunisti ha sentito una trasmissione di froci, i quali parlavano di un ragazzo che si è ucciso perchè lo avevano scoperto a scuola che ci stava con un altro. Io quando ho sentito quello che diceva questo ragazzo mi è venuto come un colpo al cuore perchè quel ragazzo che è morto si chiamava Luca quella volta ci hanno trovati a fare insieme nella doccia della palestra.Io però ho dovuto dire che era stato lui, senò i compagni di scuola andavano a dirlo ai prof e mi sputtanavano anche con la mia famiglia così mio padre mi portava dal psicologo e mi metteva in collegio come ha fatto il papà di Luca prima che si ammazzasse.Volevo dirvi che anche a me come a Luca mi piacciono i ragazzi invece che le ragazze, e quella volta in palestra ero molto contento di fare con Luca perchè lui era un paninaro molto bello biondo e con due grandi occhi neri. Ci siamo capiti subito perchè lui guardava sempre me e io lui. Poi una volta durante la ricreazione io sono andato nei bagni della palestra dove non ci andava mai nessuno fuori dell'orario di lezione e l'ho asspettato là fino alla fine della ricreazione, poi lui è arrivato.Quando me lo sono trovato davanti mi batteva il cuore per l'emozione e mi tremavano le gambe. poi ci siamo baciati e fatti le seghe è stato bellissimo! poi ci siamo rivisti ancora altre volte e una anche a casa mia, quando i miei sono andati via. Fino a quando non ci hanno scoperto in palestra! Dopo quella volta non l'ho più visto perchè suo padre lo ha ritirato da scuola e siccome lui era di un paese della bassa, non mi ricordo bene quale non sono mai andato a trovarlo.Quando ho saputo che si è ucciso ho pensat0 di farlo anche io ma dopo non ci sono riuscito, però sono stato male e non dormivo la notte prechè se Luca è morto è anche colpa mia.Un altra volta volevo dirlo anche al mio parroco, ma non l'ho fatto perchè lui una volta in chiesa ha parlato molto male della gente come noi e tutti gli battevano le mani e alcuni uomini si alzavano in piedi per battergliele. E io con questa scena stavo ancora peggio. Allora ho preferito dirlo a voi queste cose perchè dicono in giro che i ragazzi del vostro partito difendono la gente come me e voi.Io so chi siete voi, o per meglio dire so dove state e vi ho anche visti. So dove state perchè state proprio davanti alla mia scuola...me l'ha detto un mio compagno di scuola quando stavamo uscendo diceva che in quel palazzo ci sono i froci e le lesbiche. Poi una volta sono rimasto per più di mezz'ora a guardarvi quando davate da bere alla gente in piazza Brà quando c'è stata la corsa questa primavera, e mi sono anche avvicinato e uno di voi molto gentile mi ha dato da bere e mi ha guardato con un sorriso. Sono stato così contento e ho ancora il bicchierino di carta in camera mia.Prima o poi spero di venirvi a trovare che ho visto il vostro indirizzo davanti alla mia scuola e me lo aveva dato quel mio compagno che aveva visto anche un adesivo giallo. Se usate questa lettera per favore non parlate del nome della mia scuola e del mio che però voglio dirvi.(seguono nome e cognome)P.S. Spero che Luca dall'alto dei cieli mi perdoni e che sappia che lo penso sempre e che gli voglio bene e se sapessi dov'è la sua tomba andrei a mettergli i fiori.E poi io non ho sentito quella trasmissione perchè ho provato ogni giorno ma invece di sentire la radio dei comunisti sento sempre una radio che si chiama Star.e la differenza tra i due racconti direi che è piuttosto evidente... :cry:

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Quello che si para davanti spalando la porta tutto nudo mi sa più di un maniaco (ricordate lìimpermiabile di Ciufoli?). Saranno pregiudizi ma da quel che ho letto non mi convince

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  • 2 weeks later...

Ma perchè nudo? Cioè, a uno viene in mente di raccontare che è gay solo quando è in bagno tutto nudo? :rotfl: e perchè a me non succede mai che mi esca un bel figone tutto nudo dal bagno dicendomi che è gay? Hahahah... Oddio... Beh, questa sinceramente è stata divertente... Davvero, penso che comprerò il libro perchè era tanto che non ridevo così! :rotfl:

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nocturnal_art

Ormai Maria de Filippi ha monopolizzato canale 5. Non vedo il motivo d'essere del libro se non come una mera trovata per ciucciare soldi a iosa ai ragazzi.

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  • 1 month later...

premessa:conosco (nel senso televisivo del termine^^) maria de filippi sin da quando negli anni 90 conduceva un piccolo talk show di nome amici, lo vedevo ogni sabato tornando da scuola e come se non bastasse poi chiamavo la mia amica per confrontarci le opinioni. in questa trasmissione dei relitti umani al limite della credibilità raccontavano le loro storie strappalacrime, vi dico suito che io mi sarei suicidato per molto meno, se mi fosse capitata anche solo mezza delle cose che ho sentito su amici versione originale, adesso non sarei qui a criticare...insomma dicevo sti relitti umani raccontavano le loro tragedie greche e gli ospiti di maria, adolescenti dagli assunti morali che nessun filosofo al mondo era mai riuscito ad esplorare, facevano i loro commenti...a me piaceva, lo so che è assurdo ma mi piaceva, adesso li denuncerei tutti, dal primo all'ultimo per abuso di etica...comunque, maria de filippi è sempre stata così, una "squala" per così dire del sentimento.inizialmente quando ho letto il primo intervento del topic pensavo che il romanzo fosse spacciato per "scritto da uno degli studenti" e già mi stavo rodendo il fegato all'idea che un povero neolaureato in lettere che lavora part time in un call center fosse stato costretto a scrivere per qualcun altro questa cosa patetica... poi per fortuna ho letto che è stato scritto dagli autori del programma, non che la cosa mi abbia fatto meno impressione...quello che penso?allora, se vi è piaciuto quello che avete letto, se vi ha dato un emozione, ben venga. non c'è mica nulla di cui vergognarsi, in fin dei conti è scritto in una prosa semplice, lineare, in realtà basilare, ma ci sta bene visto che il registro linguistico si deve adattare ad un giovane che scrive. vengono utilizzate tecniche elementari per esprimere concetti complicati e via dicendo, ci sta che ci si possa emozionare all'idea ma...adesso ditemi, qui siamo tutti finocchi e lesbiche, chi più chi meno, chi più scaltro chi meno, ma quanti di voi hanno mai fatto coming out con un amico/a, presumibilmente etero, spogliandosi?ora io mi rendo conto che questa assurdità era giustificata dal fatto che il gay in questione voleva portare a riprova della sua omosessualità il tatuaggio di un nome sul pube, però... io non mi dichiarerei mai nudo come un verme... e voi?poi, ok, menomale che qualcuno ci prova almeno a diffondere certi messaggi nelle menti più lontane dalla realtà, ben venga, apprezzo lo sforzo, ma diciamocelo, in fin dei conti non era tutto un po' troppo perfetto e patinato? o quasi erotico? lui nudo che piange e l'amico etero che lo consola sussurrandogli nell'orecchio? sarà che sono un maniaco sessuale, ma non mi sussurri nell'orecchio mentre nudo piango tra le tue braccia, non se non vuoi piangere nudo qualche ora dopo tu.... ^^io credo che ad un certo punto il meraviglioso intento di far passare un bel messaggio di tolleranza tra ragazzi si sia trasformato in un sottile erotismo "mangiapagine" (uso questo termine quando leggo qualcosa che mi fa continuare a leggere anche a capitolo finito per vedere come continua)...infatti suppongo che alla fine del pezzo, finiva anche il capitolo e poi non se ne parlava per un bel pezzo o addirittura non se ne parlava più... mi sbaglio? dan brown lo ha fatto per tutto il codice da vinci* !insomma, in fin dei conti riassume anche questo, ciò che maria de filippi ha sempre fatto, più soffri, più io divento ricca, più ami e ti umilii più io ci mangio sopra...*a proposito se davvero trovate che le assurdità di quel romanzo siano affascinanti allora rivolgete la vostra mente ad un libro dal fascino decisamente migliore e scritto in maniera eccelsa, parlo del "pendolo di focault" di umberto eco... quella si che è una cosa fatta bene da cui lasciatemi dire sono sicuro dan brown abbia copiato fin che poteva così come ha copiato da "il senso di smilla per la neve" di peter hoeg il suo secondo o terzo best seller, quello che riguardava i ghiacciai dell'artico per intenderci e di cui non ricordo il titolo)p.s. scusatemi per la prolissità, l'astio forse eccessivo forse troppo commerciale per maria de filippi, le note a piè di pagina che servivano ad evitare incisi lunghissimi e argomenti off topic, per finire tutti i miei periodi ciceroniani pieni di subordinate, come dimostra anche questo post scriptum, che nella mia mente doveva essere la metà di quanto è lungo!p.p.s. dimenticavo... bellina la lettera citata poco più su... davvero toccante

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io penso che il programma sia una cazza una vera e propria presa per il culo..ma sto leggendo il libro..non sono ancora arrivata a quel punto perchè ho cominciato solo da poco e non avendo molto tempo a disposizione ne leggo poche righe alla volta..il libro è bello mi piace come è scritto..la storia..le storie...e quando arriverò alla fine dirò in piena consapevolezza di come finiscie..se mi è piaciuto del tutto..per ora lo trovo molto interessante..e mi ritrovo tante volte a pensare le stesse cose di mattia..anche se in frangenti e situazioni di vita molto diverse..

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  • 1 month later...

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