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Nuova legge per i/le Trans spagnoli: W Zapatero


Milziade

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Il Parlamento Spagnolo ha approvato la nuova legge (proposta dal governo Zapatero)che consente alla persone transessuali di avere la riattribuzione anagrafica del sesso e del nome senza necessità di sottoportsi alla rettifica chirurgica.Questa è un'altra delle richieste storiche del movimento glbt anche in Italia e consentirebbe a moltissime persone transessuali di avere una vita più semplice e dignitosa e di sconfiggere molte discriminazioni, soprattutto sul lavoro.Ancora una volta la Spagna dimostra di volersi mantenere all'avanguardia sul fronte dei diritti civili e del rispetto delle diversità.Zapatero è riuscito nell'operazione eccezionale di coniugare slancio economico e difesa di diritti sociali e civili, facendo accettare queste cose alla maggioranza del mondo politico e della popolazione (cattolica)...Ce lo facciamo prestare?

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E pensare che la cecita' dei nostri politici e' tale da liquidare in "DERIVA ZAPATERISTA" quel processo di riforme culturali, sociali ed economiche.

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Il fatto che queste cose accadano mi dà un po' di speranza... forse il nostro paese non potrà mai raggiungere il livello di apertura mentale della Spagna (anzi :sisi:), però una notizia del genere mi fa comunque molto piacere sentirla.C'è da chiedersi se sia possibile anche in Italia il verificarsi di una cosa del genere.. ci resterà solo la speranza o possiamo crederci che la mentalità stia cambiando in tutto il mondo? Rispetto a diversi anni addietro io vedo miglioramenti, ma ho troppa sfiducia... non lo so, io difficilmente mi illudo.. probabilmente sarò già troppo vecchia nel momento in cui qualcosa cambierà, ma questo non significa che nel frattempo non cercheremo tutti insieme di farle cambiare, giusto? :eek:

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Il thread aperto da Dago, e che è stato chiuso perché esisteva già questo, conteneva però almeno un'informazione importante, e quindi riproduco quanto egli postava:MADRID — I deputati spagnoli hanno approvato una legge che autorizza i transessuali a cambiare civilmente sesso e identità senza dover essere stati operati chirurgicamente prima. Ma dovranno produrre un certificato di un medico che diagnostichi una turba dell’identità e fornire prova che si stiano sottoponendo a terapia ormonale. E' la terapia ormonale in corso che giustifica la legge, altrimenti bizzarra, e arbitraria. Dago deplorava invece la necessità di un certificato medico che diagnostichi una “turba dell'identità". Mi interesserebbe conoscere il parere di altri in merito.

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ombra della notte

tutti i paesi dell'unione europea stanno facendo in modo da riconoscere pieni diritti agli omosessuali..prima o poi sono fiduciosa che anche l'italia dovrà fare qualche legge in merito... il nostro governo non potrà essere l'unico che non fa niente,insomma sarà l'unione europea a convincere il governo e del papa chissenefrega

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E' la terapia ormonale in corso che giustifica la legge, altrimenti bizzarra, e arbitraria. Dago deplorava invece la necessità di un certificato medico che diagnostichi una “turba dell'identità". Mi interesserebbe conoscere il parere di altri in merito.
Grazie Isher per aver riportato di qui la mia osservazione, avendo aggiunto la tua.Io non mi reputo certo un esperto dell'argomento, ma una cosa per me e' certa, che l'identita' a cui un individuo ritiene di appartenere e' qualcosa che solo lui/lei puo' sapere, indipendentemente dalla sessualita' e dall'aspetto esteriore. Che poi, una persona decida o meno di seguire una cura ormonale, e' affar suo, e non dovrebbe essere una questione disquisita in una legge.Forse cosi' potrei essere accusato di creare solo confusione, se fosse permesso a chiunque di chiedere una riattribuzione anagrafica, senza nessuna prova o nessun parametro che ne giustifichi la reale necessita', pero' credo di avere una certa fiducia nella responsabilita' individuale, e nel fatto che tutti hanno diritto di perseguire la propria felicita' se questa non lede quella altrui, e non dimentichiamoci mai che chi fa una scelta del genere e' spinto dal desiderio di volersi riconciliare con la propria identita', e quindi mi aspetto, giusto per essere chiaro, che chi vuole essere donna, sara' donna perche' si sente donna, anche se sotto ha ancora il "pisellino" !!! Idem per chi si sente uomo e non ha sotto quel simpatico accessorio che a me personalmente piace tanto!  ;)Lo stesso ragionamento dovrebbe valere per il riconoscimento di una coppia gay, ed i DICO fanno ancora lo stesso errore della legge spagnola (che richiede una prova tangibile per il cambio di anagrafica), infatti i DICO richiedono una stabilita' di coppia di 9 anni per il pieno riconoscimento di diritti/doveri, e sin da subito la residenza comune, in questo senso non c'e' rispetto per le coppie di fatto, la politica ancora una volta entra in questioni private, non ha fiducia nei propri cittadini, decide per loro, lo fa impedendo l'eutanasia, impedendo la procreazione assistita, e lo impediva vietando il divorzio.Certo, rispetto allItalia, la Spagna rimane anni luce avanti, gia' legifera per le persone transgender, da noi invece persiste ancora il binomio omosessualita'/pedofilia, siamo ancora ai tempi di Pasolini..... o quasi....la strada e' lunga.....
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Io non mi reputo certo un esperto dell'argomento, ma una cosa per me e' certa, che l'identita' a cui un individuo ritiene di appartenere e' qualcosa che solo lui/lei puo' sapere, indipendentemente dalla sessualita' e dall'aspetto esteriore.
Nel caso della transessualità però esiste proprio un disturbo specifico di cui non ricordo il nome, ma che appunto spiega una "inversione della personalità". Se viene diagnosticato questo disturbo, si è in presenza di persone che effettivamente sentono di essere in un corpo "sbagliato", e tali persone possono anche accedere all'assistenza sanitaria che copre, non so fino a che punto, i costi delle terapie ormonali e delle eventuali operazioni, quindi la premessa non mi sembra del tutto campata per aria.
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Ma se non mi sbaglio, la stessa legge, prevede che la terapia ormonale possa non essere intrapresa se sussistono problemi di salute che ne causano l'impedimento...Nonostante i limiti...è una legge davvero importante, perché spesso la realtà transessuale è una delle realtà meno conosciute e più tristi...numerosissime sono le discriminazioni in ambito professionale, e la prostituzione diventa per alcuni l'unico sbocco per poter accedere a del denaro...specie se la famiglia non riconosce o ha "cacciato" il figlio...E' una legge davvero importante e io sono convinto e spero che tutta l'unione europea possa trovare un giorno una sintesi su materie come queste...pensate che in Italia la legge attuale prevede la possibilità di cambiare il sesso e il nome anagrafico, soltanto a seguito dell'intervento chirurgico di riattribuzione del sesso, non tenendo minimamente conto del fatto che uno per motivi di salute o scelta personale non voglia effettuarlo...senza contare la lunghezza dell'iter-burocratico legislativo per ottenere quell'intervento...chi si deve sottoporre, deve intentare una "sorta di causa allo stato" portando tutta una serie di perizie psicologiche che attestino il suo "disturbo di identità di genere"...dopo di che spetta al tribunale decidere, e nel 90% dei casi ordina che vengano fatte nuove perizie, che naturalmente dovranno tutte essere pagate da colui che ha iniziato il percorso di transizione...Giusto per dire una cifra...in Italia, un percorso di transizione dura come MINIMO 6 anni...e solitamente la cosa si allunga per molto, molto più tempo...Un paese civile dovrebbe occuparsi di più delle minoranze più deboli...ok..scusate lo sfogo :look:

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Nel caso della transessualità però esiste proprio un disturbo specifico di cui non ricordo il nome, ma che appunto spiega una "inversione della personalità
Mi sono documentato.... una volta si chiamava "disforia di genere", e definiva il disagio e la sofferenza di chi non si sente in accordo col proprio genere sessuale.In effetti "disforia di genere" è una vecchia definizione psichiatrica per indicare la condizione della persona transessuale, sostituita ora da "disturbo dell'identità di genere", e quindi hai usato il termine piu' corretto.
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