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Lunedi voto alla camera per due mozioni anti-gay


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Ecco come vengono prontamente trasformate in iniziative politiche le parole della Papessa...(da gaynews.it)LUNEDì AL VOTO ALLA CAMERA DUE MOZIONI ANTIGAY L'UDC al completo e 84 parlamentari di Forza Italia chiedo al governo di non legiferare sui pacs martedì 16 gennaio 2007 , di La redazionePubblichiamo il testo di due mozioni che verranno discusse alla Camera dei deputati lunedì 22 gennaio.MOZIONE 1/00071 Dati di presentazione dell'attoLegislatura : 15 Seduta di annuncio : 89 del 12/20/2006 presentata da LUCA VOLONTE' mercoledì 20 dicembre 2006 nella seduta n.089La Camera, premesso che: la famiglia fondata sul matrimonio gode, ai sensi degli articoli 29 e 31 della Costituzione, di un regime preferenziale, in ragione della sua infungibile funzione nella società; la distinzione tra la famiglia fondata sul matrimonio e la convivenza more uxorio rappresenta un punto fermo nella giurisprudenza della Corte costituzionale, la quale ha affermato, infatti, che essa costituisce la premessa per la considerazione, da parte del legislatore ordinario, «dei rapporti personali e patrimoniali di coppia nelle due diverse situazioni, considerazione la quale - fermi in ogni caso i doveri e i diritti che ne derivano verso i figli e i terzi - tenga presente e quindi rispetti il maggior spazio da riconoscersi, nella convivenza, alla soggettività individuale dei conviventi; e viceversa dia, nel rapporto di coniugio, maggior rilievo alle esigenze obiettive della famiglia come tale, cioè come stabile istituzione sovraindividuale» (tra le altre, sentenze 8 del 1996); la giurisprudenza costituzionale ha sempre conseguentemente escluso la possibilità di far ricorso all'analogia per l'applicazione, alle convivenze more uxorio, della disciplina prevista per le famiglie fondate sul matrimonio, in quanto l'analogia «presuppone la similarità delle situazioni, la quale, oltre a non essere presente tra il rapporto coniugale e quello di mera convivenza in sé considerati, non è voluta dalle stesse parti, che nel preferire un rapporto di fatto hanno dimostrato di non voler assumere i diritti e i doveri nascenti dal matrimonio» (sentenze 166 del 1998); per salvaguardare la posizione dei figli nati fuori dal matrimonio l'articolo 30 della Costituzione attribuisce ad essi lo stesso trattamento, sul piano giuridico e morale, attribuito ai figli nati nell'ambito di un matrimonio; il principio costituzionale secondo il quale è da reputare odiosa e illegittima ogni discriminazione nei confronti delle persone in conseguenza delle loro scelte sessuali, non può portare a negare che anche altre forme di convivenza tra cui quelle tra persone dello stesso sesso abbiano, a prescindere da qualsiasi giudizio di ordine morale, una funzione diversa da quella della famiglia fondata sul matrimonio; impegna il Governo:ad avviare iniziative di promozione della famiglia fondata sul matrimonio; a non intraprendere nell'esercizio delle proprie funzioni compresa l'iniziativa legislativa azioni che possano attraverso il riconoscimento del rilievo pubblico alle convivenze more uxorio comprese quelle tra persone dello stesso sesso, attribuire a tali formazioni i diritti che vengono acquisiti in conseguenza della formazione di una famiglia, come società naturale fondata sul matrimonio, come riconosciuto dall'articolo 29 della Costituzione. (1-00071) «Volontè, Adolfo, Ciro Alfano, Barbieri, Bosi, Capitanio Santolini, Casini, Cesa, Ciocchetti, Compagnon, D'Agrò, D'Alia, De Laurentiis, Delfino, Dionisi, Drago, Forlani, Formisano, Galati, Galletti, Giovanardi, Greco, Lucchese, Marcazzan, Martinello, Mazzoni, Mele, Mereu, Oppi, Peretti, Romano, Ronconi, Ruvolo, Tabacci, Tassone, Tucci, Vietti, Zinzi». ---Mozione 1-00073 presentata da ISABELLA BERTOLINI giovedì 28 dicembre 2006 nella seduta n.091La Camera, premesso che: la Corte costituzionale, con la sentenza 310 del maggio 1989, ha interpretato l'articolo 29 della Costituzione nel senso che esso «riconosce alla famiglia legittima una dignità superiore, in ragione dei caratteri di stabilità e di certezza e della corrispettività dei diritti e dei doveri, che nascono soltanto dal matrimonio»; la Corte costituzionale, con sentenza 352 del 2000, ha evidenziato che «la convivenza more uxorio è diversa dal vincolo coniugale»; nell'ottobre del 2000, la Corte costituzionale ha affermato, con l'ordinanza 491, che la diversità tra unione di fatto e famiglia naturale fondata sul matrimonio rappresenta «un punto fondamentale di tutta la giurisprudenza costituzionale»; la Corte costituzionale ha ribadito, con l'ordinanza 121 dell'aprile 2004, l'impossibilità di parificare, dal punto di vista giuridico, la famiglia costituzionalmente intesa e la convivenza; la Corte di Cassazione, con la sentenza 8976 del maggio 2005, ha enunciato che «dalla libera determinazione dei conviventi di fatto di non contrarre il vincolo del matrimonio, e quindi di non assumere gli obblighi che l'ordinamento impone vicendevolmente ai coniugi (coabitazione, fedeltà, solidarietà, assistenza materiale e morale), consegue l'inesistenza di qualsiasi diritto, sia di natura personale che patrimoniale, di un convivente verso l'altro»; in data 5 dicembre 2006 il consiglio comunale di Padova ha approvato una mozione in base alla quale le coppie di fatto, sia etero che omosessuali, potranno ottenere il riconoscimento anagrafico, come famiglia fondata su vincoli affettivi; entro fine gennaio il Governo dovrebbe portare all'attenzione del Consiglio dei Ministri un disegno di legge sulle coppie di fatto; considerato che: i diritti individuali delle persone conviventi trovano già ampio riconoscimento nel nostro ordinamento, impegna il Governo: a non adottare iniziative legislative o amministrative che prevedano o comportino: a) l'equiparazione, sia essa espressa o implicita, fra la convivenza e la famiglia; :o la registrazione della coabitazione come presupposto per modificare il regime delle pensioni di reversibilità, a danno del coniuge che dovrebbe esserne il legittimo beneficiario; c) la parificazione delle convivenze omosessuali a quelle eterosessuali in generale, e soprattutto in particolare su questioni delicate come la legittimazione all'adozione, o come l'accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita; d) l'inclusione, tra le formazioni sociali riconosciute e garantite dall'articolo 2 della Costituzione, delle coabitazioni affettive o di compagnia in genere; e) l'equiparazione, agli effetti anagrafici, alla famiglia di insiemi di persone legate da vincoli affettivi, coabitanti e aventi dimora abituale nello stesso Comune. (1-00073) «Bertolini, Cossiga, La Loggia, Paoletti Tangheroni, Licastro Scardino, Carlucci, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Aprea, Azzolini, Baiamonte, Bernardo, Berruti, Biancofiore, Bocciardo, Boscetto, Brancher, Brusco, Campa, Carfagna, Ceccacci Rubino, Ceroni, Cesaro, Cicu, Crimi, Crosetto, Dell'Elce, Mistrello Destro, D'Ippolito Vitale, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, Fallica, Fasolino, Fedele, Ferrigno, Giuseppe Fini, Fitto, Floresta, Franzoso, Fratta Pasini, Galli, Garagnani, Gardini, Germanà, Giro, Giudice, Grimaldi, Iannarilli, Laurini, Lazzari, Lenna, Lupi, Marinello, Marras, Mazzaracchio, Minardo, Misuraca, Mondello, Osvaldo Napoli, Palmieri, Palumbo, Paniz, Paroli, Pelino, Pescante, Pili, Ponzo, Romagnoli, Luciano Rossi, Rosso, Paolo Russo, Santelli, Sanza, Stagno D'Alcontres, Testoni, Tortoli, Uggè, Verro, Vitali, Alfredo Vito, Zanetta, Zorzato». edit: evita di scrivere tutto maiuscolo, grazie :love:Ehm, ho fatto copia e incolla del titolo del pezzo nel topic, pardon. A ogni modo, vista la gravità della notizia, personalmente l'avrei fatta "lampeggiante", se fosse stato possibile...

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Queste iniziative dimostrano chiaramente come in italia si stiano facendo evidenti passi indietro nella concezione dei diritti.Affermazioni discriminatorie che qualche anno fa avrebbero indotto a una certa prudenza vengono ormai sbandierate, proposte e promosse con spregiudicata leggerezza e faccia tosta e, consentitemi, una certa dose di crudeltà.

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Tra poco andremo in giro con il triangolo rosa sul petto o per protesta o per costrizione alla fine dovremmo andarci in giro. Mi sento discriminato in quanto omosessuale da tutti anche dalla sinistra. Si gioca sulla vita della gente e sui suoi stili di vita come quattro vecchie di paese che spettegolano in piazza sulla gente che passa.La discussione sta scendendo a questo livello

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Premesso che la mozione è un testo sottoposto a Camera e Senato che ha lo scopo di indirizzare la politica del potere esecutivo su un particolare argomento, l'aspetto più inquietante è che per la prima volta viene formalizzata con uno strumento parlamentare una richiesta di discriminazione ai danni di una categoria di cittadini, in particolare delle persone omosessuali. Il disegno è doppiamente discriminatorio là dove i diritti che si negano a una cospicua fetta della cittadinanza sono largamente riconosciuti ai proponenti di tale mozione (e al resto dei parlamentari) dal regolamento del Parlamento approvato nel 1992, che riconosce ed estende i diritti che invochiamo a gran voce ai conviventi dei parlamentari stessi, senza distinzione di sesso.Se non è questo un motivo sufficiente di rabbia e indignazione...

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Segnalo e sostengo quanto proposto da Valeria Ajovalasit di Arcidonna: il blocco del Fondo parlamentare esteso ai conviventi (senza distinzione di sesso), uno dei diritti riconosciuti dal cosiddetto "Pacs parlamentare", il regolamento di Camera e Senato approvato (con sorprendente lungimiranza) nel '92.Andrei oltre: esigerei l'immediata abrogazione del regolamento parlamentare che riconosce ed estende TUTTI i diritti ai conviventi (senza distinzione di sesso) dei Parlamentari ma che sono NEGATI ai cittadini comuni.Se possibile, fate girare nei vostri canali.Grazie.****PACS, OFFENSIVA CATTOLICA BIPARTISANI teodem della Margherita e l´Udeur pronti a votare la mozione che l´Udc presenterà alla Cameramercoledì 17 gennaio 2007 , di la RepubblicaBinetti: pronti anche al referendumNovanta deputati di Forza Italia: no alla reversibilità per i conviventidi GIOVANNA CASADIOROMA - L´offensiva cattolica contro i Pacs non ferma il governo. Barbara Pollastrini - il ministro che ha la delega a sciogliere il "nodo" sulle unioni civili - già oggi dovrebbe incontrare la collega Rosy Bindi. C´è diversità di vedute e di sensibilità tra le due, la ds responsabile delle Pari opportunità e la cattolica della Margherita ministra della Famiglia, ma la necessità di arrivare «a una soluzione equilibrata al più presto» è condivisa anche dal premier Prodi. Le unioni civili sono infatti fonte di scontro continuo nell´Unione.L´ultimo braccio di ferro in ordine di tempo è stato innescato dai Teodem, gli ultrà cattolici di Dl. I senatori Luigi Bobba (in un´intervista alla Stampa), Paola Binetti ed Emanuela Baio Dossi dichiarano che sono pronti a votare la mozione anti-Pacs dell´Udc. Stessa intenzione ha l´Udeur. Poi si scopre però che quella mozione non ci sarà al Senato («Non esiste e non credo esisterà», precisa il capogruppo centrista Francesco D´Onofrio). Lunedì prossimo ne sarà discussa invece una nell´aula della Camera. Anzi due, perché 90 deputati di Forza Italia, capitanati da Isabella Bertolini, denunciano «la parificazione delle convivenze omosessuali e di quelle eterosessuali», la «registrazione delle coabitazioni come presupposto per modificare il regime delle pensioni di reversibilità». Insomma, accolgono l´allarme del Vaticano che teme «una spallata alla famiglia» da parte del centrosinistra.S´infuria Anna Finocchiaro, presidente dei senatori dell´Ulivo: «Da Bobba una fuga in avanti, suona come un "liberi tutti", contraddice il programma». Bobba precisa: «Sono il primo difensore del governo e del programma dell´Unione, ma non voglio matrimoni di serie B». Baio Dossi spiega: «Non vedo lo scandalo di convergenze trasversali. Nel programma non si parla di pacs, stiamo tutti in pax». Ma Binetti, pur derubricando lo scontro a «dibattito virtuale», non arretra: «Se si farà una legge che rappresenta una spallata alla famiglia allora non solo non la voteremo, ma siamo pronti al referendum». Binetti è stata presidente del Comitato "Scienza e vita" e motore della linea dell´astensione nel referendum per abrogare la legge 40 sulla fecondazione assistita. «L´estremismo sulle coppie di fatto crea reazioni a catena» avverte. Messaggio alla Pollastrini, che fu in prima linea pro-referendum contro la "40" e che ieri sera a Porta a porta ha dichiarato: «Non è nel programma, ma la legge 40 andrebbe rivista». E il teodem Enzo Carra ai laici: «Attenti a fare passi affrettati. Sì alle convergenze di principio con i centristi, ma prima battiamoci per un testo equilibrato del governo».Lunedì prossimo Franco Grillini, ds presidente onorario di Arcigay, si presenterà alla Camera con il triangolo rosa sul risvolto della giacca, il segno che i nazisti imponevano agli omosessuali internati nei lager. Per spegnere la miccia teodem, Renzo Lusetti (Margherita) annuncia una mozione unitaria dell´Ulivo. Antonello Soro, coordinatore di Dl, si spazientisce: «Una cosa è discutere di valori, altro l´atto legislativo: in questo sta la laicità». Nella Margherita i teodem hanno provocato un certo nervosismo: loro si incontrano stamani e progettano un congresso. Titti De Simone (Prc): «Sui Pacs rischiamo i fischi come a Mirafiori». Il costituzionalista (consulente della Pollastrini) Stefano Ceccanti passa al setaccio le mozioni di Udc e Fi: «Hanno stravolto le sentenze della Consulta». Valeria Ajovalasit di Arcidonna chiede il blocco del Fondo parlamentare esteso ai conviventi.

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Ecco come vengono prontamente trasformate in iniziative politiche le parole della Papessa...
e ho anche tanta paura che alla fine una delle due mozioni verrà approvata...
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Concordo in pieno con Sugar85 , il costante impegno di quei fanatici democristiani insieme al più totale disinteresse di chi sotto elezioni ci ha promesso miracoli ci porterà a venire sempre più esclusi dal progresso sociale del nostro paese...Penso che avolte avere un partito "nostro" che difenda i nostri diritti non sia una cattiva idea.. anche se ciò porterebbe ad un'ulteriore ghetizzazione politica...Il futuro è nero...

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