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Non uscire per paura del giudizio


Hypnoticeyes

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davydenkovic90
a frenarmi era il timore del giudizio altrui perché non lavoravo, faticavo a concludere degli studi che io stesso non reputavo più molto significativi, avevo fatto un incidente d'auto dopo aver bevuto (fortunatamente senza coinvolgere nessuno).

Le mie amiche psicologhe ti direbbero che il senso di colpa è la matrice di tutto.

Purtroppo fa parte della nostra cultura essere riempiti di sensi di colpa fin dalla nascita, a partire dal peccato originale, passando per la confessione a 8 anni - mi chiedo cosa possa confessare un bambino di 8 anni - e altre barbarie.

 

Anche io per un motivo o  per l'altro mi sono sentito inadeguato a varie età e in varie situazioni. 

Vengo da quelle classiche famiglie borghesi dove qualunque cosa fai, non va mai bene a nessuno o comunque non è mai abbastanza. A meno che non sia un Nobel. (Neanche una laurea con 110 e lode è ben vista, ti criticano la facoltà che hai scelto).

E purtroppo è una prassi di tutti i membri della famiglia indipendentemente da età e grado di parentela. Io, essendo già "pecora nera" per definizione, data la mia stranezza, la secchionaggine, la tendenza a stare da solo, mi attiravo i peggiori attacchi da parte di chiunque.

Quelle sul vestiario e sul look erano all'ordine del giorno.E poi c'erano quelle scene assurde, faccio un piccolo esempio: prendo un 7 a un'interrogazione di storia. "Che vergogna, così si vede che non studi, storia è solo questione di mettersi lì, aprire il libro, leggere e ripetere ad alta voce e tu non lo fai!" La volta successiva non leggo e non ripeto ad alta voce (mai fatto in vita mia, è una perdita di tempo), prendo 9. Che noia che sei, tutti questi voti alti, ma perché non esci mai? Perché non hai amici? Possibile che per capodanno nessuno ti abbia invitato a una festa? E poi comunque hai preso 9 perché in quella classe siete tutti mediocri.

Questo esemplifica il clima. E purtroppo non avevo neanche un buon gruppo di amici che bilanciassero, quindi mi rifugiavo nello studio aspettando tempi migliori. E tendevo molto a sentirmi in colpa, sia per il 7 di storia, sia per il fatto di passare capodanno a casa da solo. Cose che non erano affatto gravi ma erano percepite da me come tali perché la mia famiglia mi metteva sempre di fronte quel prototipo che solo più tardi avrei scoperto essere decisamente utopico e partorito da menti malate, razziste e ipocrite.

Oggi penso solo che mi sono tirato fuori da un bel buco, che avrei potuto anche continuare a reprimermi e a stare male e non l'ho fatto, che fortunatamente sto già molto meglio e che in futuro starò ancora meglio, perché comunque sono pur sempre un 26enne in buona salute, penso di avere anche delle qualità e ci sono molte cose che voglio fare e nelle quali intendo impegnarmi.

 

 

Come ho già detto nella risposta che ho dato in precedenza, forse a Hypnotic servirebbe iniziare qualche frequentazione. Lo psicologo è sicuramente importante (e probabilmente serve, in questo caso) ma non può essere il surrogato di un gruppo di conoscenti o amici con cui prendersi una birra il sabato sera o di un'attività piacevole e appagante (studio, lavoro, hobby).

Edited by davydenkovic90
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Ma prova ad andare da uno psicologo

Si na uno bravo, perché questo topic non ha senso.

 

Nessuno ti ha mai detto nulla: è tutto frutto delle tue fantasie e insicurezze.

C'é chi dice che è perché sei un represso, secondo me ti è semplicemente partita qualche rotella, capita ;)

 

Evidentemente qualsiasi cosa ti diciamo non la ascolterai quindi davvero vai da uno psicologo.

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Questo è il gay-forum non un'associazione di psicologi. Mi sembre un problema abbastanza importante di agorafobia o timidezza, vai da un bravo psicologo.

 

Buona fortuna!

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Cose che non erano affatto gravi ma erano percepite da me come tali perché la mia famiglia mi metteva sempre di fronte quel prototipo che solo più tardi avrei scoperto essere decisamente utopico e partorito da menti malate, razziste e ipocrite.
patato non mi ricordavo un clima così insopportabile, ma molte famiglie che coltivano il mito del PERBENE si comportano proprio così. In realtà, perfino nelle famiglie in cui in buona fede si cerca di nascondere le imperfezioni, i genitori finiscono per ribaltare sui figli le proprie paure sul giudizio altrui innestando circoli viziosi di senso di colpa, conformismo, freddezza e distacco emotivo con i famosi "doppi messaggi" che negano, perfino involontariamente, ogni tipo di gratificazione gettando il figlio nell'incertezza. E' uno schema che noto come molto ricorrente, e rischia di diventare pericoloso se uno non se ne scolla perché tiene invischiati nella eterna promessa schizofrenica incompiuta del "ti prometto approvazione se fai X;  poi tu fai X ma non ti do approvazione perché sarebbe meglio Y; poi tu fai Y ma non ti do approvazione perché sarebbe meglio Z; ecc".
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Anche io per un motivo o  per l'altro mi sono sentito inadeguato a varie età e in varie situazioni. 

Vengo da quelle classiche famiglie borghesi dove qualunque cosa fai, non va mai bene a nessuno o comunque non è mai abbastanza. A meno che non sia un Nobel (neanche una laurea con 110 e lode è ben vista, ti criticano la facoltà che hai scelto).

 

Sì, direi che qualcosa del tuo racconto mi ricorda la mia passata situazione; credo Sampei inquadri bene la faccenda:

 

E' uno schema che noto come molto ricorrente, e rischia di diventare pericoloso se uno non se ne scolla perché tiene invischiati nella eterna promessa schizofrenica incompiuta del "ti prometto approvazione se fai X;  poi tu fai X ma non ti do approvazione perché sarebbe meglio Y; poi tu fai Y ma non ti do approvazione perché sarebbe meglio Z; ecc".

 

E' un bene che @Davy abbia controbilanciato da subito una certa tendenza perfezionista che le "menti malate" rischiano di instillarti...perché sennò poi va a finire che a casa cerchi di aderire a quel modello mai raggiungibile, ma appena esci per un finesettimana ti dai allo sfacelo.

In realtà, gratta gratta, come scrive Sampei, tutto ha a che fare con dinamiche di piccoli/grandi poteri esercitati su chi ha la sensibilità per soffrire le critiche ma non ancora le spalle sufficientemente larghe per tollerarle. 

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Ma chi ha detto che non ascolto ciò che mi viene detto?! Sto leggendo ogni singolo commento e valuto quali consigli ritengo sia meglio seguire.. oltretutto non c'è bisogno di offendere con frasi come "Questo topic è campato in aria" quando per me invece ha senso scrivere se mi fa già sentire un pò meglio! Per chi non ha senso, preferirei che non commentasse a vanvera, dal momento che per capire veramente una situazione o bisogna viverla o almeno avere più sensibilità! C'è qualche utente che invece attacca, senza intervenire in maniera costruttiva. Comunque, tornando all'argomento, nessuno mi hai detto nulla è vero! Infatti ho detto che potrebbero essere mie sensazioni! E non sensazioni campate in aria o del tutto fantastiche.. è chiaro che, arrivi a delle considerazioni, solo dopo aver notato determinati gesti, reazioni, atteggiamenti...

@schopy Mi dispiace per gli episodi che hai vissuto.. Spero hai superato e riesci a convivere meglio con le tue ansie.. No, a me episodi così eclatanti non sono ancora accaduti. Forse sono ancora in tempo a reagire.. Il mio problema più che altro è interiore, non mi piace come mi sento quando esco..

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Allora, diciamo che sono un pò egocentrico, nel senso che amo prendermi cura di me stesso anche esteriormente, ma non sono un fissato! Egocentrico si però non sono un tipo che in giro si atteggia o montato...e tra le mie paure è che invece la gente possa pensare questo, perché sono caratteristiche che non riconosco in me.

 

Di solito è più tipica la paura dell'effeminatezza; comunque, se davvero il nocciolo è che temi che la gente ti creda un montato non montarti...

(secondo me non è appunto il nocciolo)

spettinati un po', lascia crescere la barba, esci colla maglia del giorno prima.

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A spettinarmi già ci pensa il vento, che qua non manca quasi mai.. comunque, il fatto è che le varie opinioni sono ben accette.. ma noto che certe volte si supera il limite con commenti per nulla solidali e poco comprensivi! Poi si può scrivere la propria anche cercando un pò di conforto al posto di dare sempre e soltanto consigli.. invece ci sono utenti che sembrano maestri di vita!

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@rubinho

Non è che ci voglia un'intelligenza privilegiata per capire i limiti oggettivi di un forum. Poi se vuoi il titolo di best troll del forum te lo diamo volentieri.

 

@Hypnoticeyes

Se quanti affermi è vero, hai bisogno di aiuto nella vita reale. La solidarietà e i buoni consigli non c'entrano un fico secco, non possiamo far nulla visto che non siamo né psicologi e che tocca a te reagire. A parte che non credo che assecondarti possa farti bene, hai bisogno di motivi e cose che ti facciano reagire.

Nuovamente, tanta buona fortuna.

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Ma infatti non ho scritto questo topic con la speranza di risolvere qualcosa..o di trovare degli psicologi..quello deve partire da me, e se necessario, contare sull'aiuto di persone esperte! Ho voluto soltanto condividere questo problema sperando di trovare qualcuno più empatico, più sensibile.. più intuitivo nell'interpretare circostanze, stati d'animo eccetera..invece mi ritrovo qualche utente che mi butta ancor di più giù senza rendersene magari conto..e mi ricorda esattamente le persone che dal vivo alimentano questo mio disagio! Ma per fortuna ci sono utenti che reputo invece in gamba. Non dico che chi commenta, se non si trova d'accordo con me, debba assecondarmi.. ma almeno più umanita mi piacerebbe

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sono un attento osservatore.. e penso che la percezione di chi mi circonda sia quella

Sono sicuro che sei un attento osservatore, ma di certo non sai leggere nella mente. Se nessuno l'ha mai detto potrebbe essere tutta una tua immaginazione; bisogna distinguere i fatti oggettivi dalle nostre supposizioni.

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non capisco se il problema sia il lato estetico o quello sessuale :hm: nel dubbio faccio prevalere la seconda ma ti assicuro che a nessuno interessa cosa sei salvo predatori sessuali ma dubito che tu li becchi sempre. 

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mi ritrovo qualche utente che mi butta ancor di più giù senza rendersene magari conto..e mi ricorda esattamente le persone che dal vivo alimentano questo mio disagio

allora hai esperienze reali, fatti concreti, conversazioni al bar da citare, boy? 

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Certo @paperino, non so leggere nella mente ma mi affido alle mie sensazioni, pur non avendo vissuto episodi significativi @Capricorno.. è tutta una serie di comportamenti, anche piccoli dettagli come una battuta, un saluto negato, un gesto sgarbato.. per fare qualche esempio! Ovviamente come tutti ho anche riscontri positivi da parte della gente, ma tento a focalizzarmi più su quelli negativi.

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AndrejMolov89

@Hypnoticeyes So di essere roito, compenso con l'assenza di personalità che assorbe tutto come un buco nero. 
Quel che mi pare evidente è che tu sia molto paranoico sul giudizio altrui: tu non hai paura che tutti ti trattino così, hai paura che esista qualcuno, a caso, talmente patetico da giudicarti. Tu non sopporti l'idea che ci possa essere qualcuno che ti critichi. Posso capire questa cosa, e se facciamo un analogia: quando ero molto grasso io avevo paura di uscire perché ero motivo di vergogna. 
Ho passato l'intera adolescenza  acasa, ma shit happens, colpa mia, che non mi sono reso conto di un semplice dato di fatto: siamo reciprocamente insignificanti per gli sconosciuti. 







 

 
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compenso con l'assenza di personalità che assorbe tutto come un buco nero

 

Alla faccia della compensazione....LOL

 

Una compensazione sarebbe la faccia tosta, o fare

un po' il buffone il brillante, non un "buco nero" che

ingoia tutto.

 

Diciamo che magari ti proteggi con una sorta di

"svagatezza", non che sei privo di personalità!

 

E' vero comunque che molti adolescenti gay ingrassano

come forma di rifiuto del corpo sessuato, personalmente

però tendo a vederci una sorta di "protesta emotiva" e non

una pretesa di controllo

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AndrejMolov89

La mia era una battuta :D. Diciamo che secondo me bisogna accettare che molte persone, a meno di un interesse sessuale, ti ignorano nella misura in cui non gli caghi il cazzo. ^_^ 
La mia compensazione è sempre stata l'auto-ironia, sarcasmo feroce, e la tendenza di sbranare chi cercasse di scavalcarmi (e direi, che all'interno di questo forum, ho già dato modo di dimostrarlo). 

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Diciamo che secondo me bisogna accettare che molte persone, a meno di un interesse sessuale, ti ignorano nella misura in cui non gli caghi il cazzo.

 

Questo sarebbe il profilo del gay-seduttore compulsivo che si

impegna nella produzione del corpo perfetto per piacere a tutti

i costi e controllare il rapporto con le altre persone

 

E' il corpo "iper-sessuato" e competitivo a cui il gay, come soggetto

portatore di una identità debole, rischia di essere troppo "devoto"

( è una sorta di trappola esistenziale, perchè si rimane eterni adolescenti )

 

Ovvio che chi ritiene questo modello irraggiungibile non ha il problema di fare

del proprio specchio una ossessione, ma di farci pace e costruirsi una immagine

valorizzando altri aspetti di sé etc

 

Mentre chi ha paura in modo immotivato del giudizio degli altri, non ha ancora

il problema di dover soddisfare una fame interiore di piacere a tutti i costi, perchè

vive in una immotivata ansia o paura

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Quel che mi pare evidente è che tu sia molto paranoico sul giudizio altrui: tu non hai paura che tutti ti trattino così, hai paura che esista qualcuno, a caso, talmente patetico da giudicarti. Tu non sopporti l'idea che ci possa essere qualcuno che ti critichi. 

 

M...io mi sono accorto che da piccino la paura grossa era quella di non essere accettato, di non essere incluso nei gruppi.

Ero un senza amici, ma quando di amici ne ho avuti molti ho capito che, appunto, tendendo io di mio allo stile comportamentale ansioso, le difficoltà qualche volta aumentavano pure! Perché poi il problema diventava restituire a tutti l'immagine più adatta...

 

Mannaggia. Vorrei dirvi che col tempo tutto migliora, spero per voi sia così.

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Diciamo che in questo periodo mi sento fragile e non rierco ad affrontare eventuali giudizi.. la mia paura è di apparire diverso agli occhi degli altri rispetto a come sono.. perchè capirmi non è semplice mettendomi nei panni di chi non mi conosce..

Però da qualche giorno sto già meglio, ci sto pensando meno a queste negatività. Ancora non ho ripreso ad uscire ma a breve troverò il coraggio..

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Se posso permettermi un consiglio dovresti cercare un amico/a che ti dia un feedback sincero su come appari e come ti vedono gli altri. Si migliora e ci si adatta al mondo solo ascoltando e osservando il prossimo. Anche la nostra immagine che vediamo riflessa in uno specchio può ingannarci perché comunque noi la "interpretiamo" coi nostri occhi.

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Leggendo il tuo post ho visto il me stesso di 2 anni fa, credevo di essere l'unico a farmi problemi del genere.

Se siamo simili come penso, il nostro problema è una forte insicurezza dovuta a.. boh in fondo non è importante.

Se vuoi "guarire" è necessario che tu smetta di pensare di dover dimostrare qualcosa agli altri: la gente ti giudicherà sempre, è stupida e si diverte a mettere alla gongna chiunque, sia che tu sia perfetto sia che tu sia un cesso a pedali. Quindi mandali tutti a quel paese, davvero vuoi rovinarti l'esistenza per colpa di individui del genere? Io non credo ;)

 

Guarda te lo dico per esperienza, parlane con i tuoi amici più fidati e vedrai che questo ostacolo che ora ti sembra insuperabile diventerà molto meno spaventoso. Se non sai con chi parlarne sai dove trovarmi :)

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Hypnoticeyes

@melampo999 ciò che più mi inganna è che non so se sono bravo a capire ciò che la gente può pensare di me oppure se è tutto frutto dei miei complessi.. e sopratutto, vorrei capire se, ciò che sono è più vicino all'idea che io ho di me stesso o alla considerazione che gli altri hanno di me.

 

@Pigronico si, sul fatto che sono insicuro ne sono consapevole.. ti ringrazio per l'appoggio :) tu come hai superato i tuoi disagi?

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@Pigronico si, sul fatto che sono insicuro ne sono consapevole.. ti ringrazio per l'appoggio :) tu come hai superato i tuoi disagi?

Fondamentalmente l'unica cosa che ti aiuta veramente a superare le tue incertezze è affrontarle.

Nel mio caso è stato un percorso lungo, e per certi versi non ancora concluso: ad un certo punto mi sono reso conto che le mie insoddisfazioni non erano provocate dagli altri ma solo dal mio continuo bisogno di approvazione.

Dovresti chiederti perché ti preoccupa tanto l'impressione che possano avere gli altri (magari hai paura di non poter sostenere uno scontro verbale perché non un bravo oratore?), fatto ciò sei a metà dell'opera.

Dopodiché non si scappa, come ti hanno già detto l'unico modo è uscire dalla zona comfort poco alla volta: inizi frequentando un luogo che già conosci o in cui ti senti più tranquillo, conosci persone e pian piano espandi il tuo dominio :D

 

Insomma meno seghe mentali e più azione!

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Hypnoticeyes

Grazie @Pigronico spero di decidermi ad uscire e non pensarci più.. rispetto a quando ho scritto questo topic sto già meglio, mentalmente già mi sento più pronto ad affrontare le ansie e andare a farmi una passeggiata tranquillamente :)

Comunque del "non bravo oratore" ci hai azzeccato alla grande, dal vivo parlo molto poco..

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