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Com'è l'ambiente nei locali?


Akira23

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Come da titolo com'è l'ambiente nei locali gay? Stavo pensando di andarci da solo, se ne trovo qualcuno dalle mie parti, ma vorrei sapere più o meno come sono. C'è qualcuno che ci è andato o che ci va?

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Non si va da soli nei locali gay, è abbastanza sconsigliabile essendo pericolosissimo, fatti accompagnare da amici. Sarebbe come avventurarsi in un bosco senza una guida, incorreresti in bestie feroci, in funghi velenosi, in insetti fastidiosi, ti feriresti o non troveresti più la strada di casa, vuoi questo?

Edited by Rotwang
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Io da ragazzino ci andavo sempre solo,

oggi ci vado solo in compagnia.

 

In ogni caso se non sei "giusto"

rischi di fare tappezzeria come nei frocial.

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davydenkovic90

Secondo me il clima è più informale che nelle discoteche etero, e questo è un punto a favore... non lo dico perché sono di parte, ma perché secondo me è proprio così.

Comunque credo che tu non ti faccia chissà quali aspettative, se anche vai e fai tappezzeria hai fatto un'esperienza in più che non ti fa certo male. Se poi va a finire che conosci qualcuno di simpatico, tanto meglio.

Edited by davydenkovic90
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Io da ragazzino ci andavo sempre solo,

oggi ci vado solo in compagnia.

 

In ogni caso se non sei "giusto"

rischi di fare tappezzeria come nei frocial.

ouch ! io ho sempre fatto da tapezzeria :P

un motivo per il quale non vado più per i locali :P 

ricordo che le persone con cui andavo... se ne andavano in giro per il locale e mi abbandonavano :'(

e io non sapevo che fare -.-'

non mi divertivo a ballare -.-'

non facevo nuove conoscenze -.-'

tentavo di passare il tempo magari bevendo un drink o 2 e passeggiando per il locale -.-'

 

sono felice che da anni non ci vado più :P ne ho intenzione di tornarci -.-'

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Anche io in grandi linee non è che sia stato cagato più di tanto e non è un discorso di essere piacenti.o meno, più che altro di saper mandare segnali, giochi di sgardi, ballare vicino ecc.

 

Tutte cose cui io sono negato ma quando ci sono andato bevo un paio di cocktail e mi diverto

 

Inviato dal mio SM-G903F utilizzando Tapatalk

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Secondo me dipende dal tipo di locale, dall'ora in cui si va...

Quando io frequentavo il coming out (un locale nella gay street a Roma, aperto tutto il giorno) se andavi di sera trovati una folla di gente assurda, tutti divisi nei solito gruppetti, e difficilmente un "solitario" riusciva ad unirsi. Invece di pomeriggio si era in pochi, nemmeno una decina, e capitava spesso arrivasse qualche ragazzino a vedere l'ambiente, e si finiva a parlare e a fare amicizia.

Poi io parlo pure di 10 anni fa e di una grande realtà come Roma, nelle tue zone non so davvero come possa essere e dove possano essere locali gay.

Ma alla fine l'idea dell'arcigay l'hai abbandonata del tutto? Quel ragazzo con cui eri uscito non può accompagnarti da qualche parte?

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Allora scrivo una risposta generale: non vado nei locali per trovare chissà chi, mi piacerebbe solo conoscere qualcuno. Amico, nemico, fidanzato, amica... che mi frega chi è o cosa sarà per me, voglio conoscere gente, è questo che mi importa.

Il disagio e la timidezza si superano, tutto è possibile e spetta a noi non arrenderci ai nostri limiti e questo l'ho capito da quando, per la prima volta, ho conosciuto dal vivo una persona incontrata per il web. Mi sentirei a disagio a stare in un locale da solo? Probabile, ma sempre meglio che restarsene a casa!

Comunque con quel ragazzo ho litigato ieri, ma spero di farci pace presto! XD

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Io ci andavo spesso e da solo per locali gay.

Ma tu Aki vuoi andare in una serata disco oppure in pub?

Sono ambienti diversi con dinamiche diverse.

 

Per quel che ricordo io, nei pub ad ora aperitivo era anche facile parlare del più e del meno e conoscere gente, nelle serate gay in discoteca invece era più come descritto da Iron, gioco di sguardi, ballare vicino ecc. ecc. Ovviamente capita anche che finisci a fare tappezzeria, a bere da solo al bancone però sono contento che ti butti in questa cosa.

 

In bocca al lupo e tienici informati

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Guarda che comunque è solo un'idea OLEG, non ho detto che ci andrò sicuramente, ma solo perchè non so se ci sono locali vicini. Se ne trovo uno ci vado. Mi piacerebbe frequentare un pub/bar o cose così, non amo ballare e quindi la disco non fa per me.

Northy, per quanto riguarda l'ArciGay non è che non voglio andarci, ma devo aspettare che Salerno abbia la sede.

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Questa  mi giunge  nuova  ;   che  non si  possa  andare  da  soli  nei locali  gay  .

 

Io  molte  volte  andai da solo   e   trovai da  conversare e uscire  con altri ragazzi   ;  poi e chiaro  se  ci si  va  in compagnia    non e  un problema   .

 

Io  in Milano  Mai  avuto problemi   sia  in Arci Gay  che  in altri locali   ;  poi e  chiaro ci sono locali e  locali   e  quelli  di " basso livello "    mai andato .

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Ma tu vuoi conoscere altri ragazzi gay o ti basta cercare un amico a prescindere?

Latri ragazzi gay, se no come lo incontro il fidanzato? XD

Non che abbia chissà quali speranze, neh.

 

Questa  mi giunge  nuova  ;   che  non si  possa  andare  da  soli  nei locali  gay  .

 

Io  molte  volte  andai da solo   e   trovai da  conversare e uscire  con altri ragazzi   ;  poi e chiaro  se  ci si  va  in compagnia    non e  un problema   .

 

Io  in Milano  Mai  avuto problemi   sia  in Arci Gay  che  in altri locali   ;  poi e  chiaro ci sono locali e  locali   e  quelli  di " basso livello "    mai andato .

Penso anche io che non sia un problema andare da soli! :)

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le associazioni mi sembrano un punto di partenza più fattibile considerando che si riuniscono in orari in cui gli autobus passano spesso e inoltre organizzano eventi in locali gay in cui fare volantinaggio e volontariato. 

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le associazioni mi sembrano un punto di partenza più fattibile considerando che si riuniscono in orari in cui gli autobus passano spesso e inoltre organizzano eventi in locali gay in cui fare volantinaggio e volontariato. 

Ma non posso andarci purtroppo, perciò volevo ripiegare sui locali.

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oggettivamente, pasticciò:

a luglio quanti saranno i gay pub dalle tue parti a fare un happy hour alle 7 di sera?

credo non ce ne siano manco a Roma a sta stagione...

 

perciò, praticamente, di che stiamo discutendo?

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oggettivamente, pasticciò:

a luglio quanti saranno i gay pub dalle tue parti a fare un happy hour alle 7 di sera?

credo non ce ne siano manco a Roma a sta stagione...

 

perciò, praticamente, di che stiamo discutendo?

Cercavo solo un metodo per rimorchiare, ma vabbè... non mi arrendo, ne troverò un'altro. Prima o poi l'amore lo troverò.

(Non ci credo mai)

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Cercavo solo un metodo per rimorchiare

a luglio, per farlo dovresti andare in spiaggia, in qualche villaggio vacanze, a farti una mezza crociera, o una settimanella a Mykonos, eccetera

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a luglio, per farlo dovresti andare in spiaggia, in qualche villaggio vacanze, a farti una mezza crociera, o una settimanella a Mykonos, eccetera

Ma non ho i soldi per andare in vacanza e il mare non mi piace.

Ce ne saranno altri di metodi per rimorchiare, rimango fiducioso.

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SerialHenry

Se la domanda riguarda l'andare in qualche locale da solo io ti rispondo di provare.

 

Io ci andavo ogni tanto da solo, ad alcuni può sembrare strano ma mi sono sempre divertito. Io sono uno che adora ballare o fare lo scemo con la musica e ci riesco anche benissimo da solo. Vere e proprie conoscenze o rimorchi non ne ho mai fatti però mi sono sempre divertito.

 

Se hai l'occasione fallo!

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Io ci andavo ogni tanto da solo, ad alcuni può sembrare strano ma mi sono sempre divertito. Io sono uno che adora ballare o fare lo scemo con la musica e ci riesco anche benissimo da solo. Vere e proprie conoscenze o rimorchi non ne ho mai fatti però mi sono sempre divertito.

 

Come ti invidio! Vorrei essere così intraprendente da buttarmi in un locale da solo - figuriamoci in uno gay-friendly.

 

Sicuramente per Akira, come penso per chiunque voglia provare, prima avrà occasione di andarci meglio sarà per lui. Non tanto perché sia necessario farlo ma per vedere come ci si trova nei locali di cui si parla, così da capire se fanno per te oppure se non ti sconfinferano.

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SerialHenry

 

 

Come ti invidio! Vorrei essere così intraprendente da buttarmi in un locale da solo - figuriamoci in uno gay-friendly.

 

Grazie, in realtà non sono un ragazzo nemmeno così intraprendente però amo la musica e ballare mi libera tantissimo; in più non mi piace ballare house & similia quindi quando c'è qualche serata più sulle mie corde non me la voglio perdere, da solo o in compagnia.

 

Dancing On My Own come canta Robyn, è un manifesto di molte esistenze :)

 

trovo utile il consiglio di andare in qualche locale per capire se può essere una dimensione piacevole o no, se ha già la curiosità, magari trova la serata giusta per lui

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Io andrei in un lodale principalmente per conoscere nuove persone e ,magari chi lo so, trovare l'ammmore (ma senza farmi troppe aspettative). Non mi piace ballare, non amo i locali con la musica alta, preferisco stare al tavolino e chiacchierare con l'altra persona.

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Riposto il mio raccanto della mia prima volta in un locale gay 1995.

 

 

 

Prima della grande diffusione di internet era più difficile trovare informazioni sulla realtà gay.
Le tue informazioni arrivavano dalla televisione dai giornali dai libri.
I mezzi di informazione erano abbastanza restii anche solo a parlare di omossessualità.
Le mie conoscienze quindi, nonostante i 23 anni, si limitavano a quello che aveva scritto freud, ai film il vizietto e la patata bollente che avevo visto in televisione, all’ avvertimento dei nonni di non andare nella pineta della spiaggia degli Alberoni di Venezia; ai film Philadelpia e Priscilla (questst’ ultimo l’unico positivo del gruppo).
Ero comunque fortunato: stavo a Milano, quanche gay lo avevo anche visto (amici di amici del gruppetto dei dei dark). Ma soprattutto avevo trovato una lista dei locali gay di milanesi.
In una rivistina univesitaria c’era appunto un paaragrafo “locali gay” con 5 indirizzi.
Con il termine Coming out (usire dall’ armadio) allora si intendeva non solo dirlo a qualcuno ma anche fare qualcosa di concreto e attivo per conoscere altri gay; e io lo stavo per fare.
Quel giovedi sera avevo dribblato l’uscita alla mia amica (ex fidanzata ma ancora gelosissima) e stavo andando al primo della lista: After Line.

Il locale era in realta molto normale; difficilmente si sarebbe distinto da qualsiasi altro bar.
C’era Un video jubox (giovani cercate che cosa erano) , qualcuno che commantava i video dei Take that., Quache ragazzo carino, un barista con la voce stridula …
Insomma prendo una birra, faccio tappezzeria (come si diceva allora) senza parlare con nessuno per un’ ora e poi torno a casa.
Di certo non era stata una serata memorabile (maledetta timidezza) ma era almeno un inizo.
Il venerdi dopo con un’ altra scusa lascio ancora a casa l’amica (oramai incazzata) e ci torno.
Solito posto, solita colonna a cui appoggiarmi, le birre diventano due, il locale si riempie (sono sempre arrivato sempre troppo presto ai locali), uno ti urta , il drink va in giro, va addosso a dei pantaloni bianchi, ops scusa non volevo…

E inizia la mia prima conversazione con un altro gay.

Conosco quindi I pimi gay reali della mia vita. Della coversazione non ricordo poi molto, del resto era la tipica conversazione sul niente che si fa nei bar. Inizialmente non volevo passare per un verginello quindi alla domanda “ma è la prima volta che vieni qui vero?” risposta: certo che no ci sono gia stato (si quaranta miniti il giorno prima).
Mi sgamano comunque alla terza domanda e quindi confesso che sono inesperto che non conosco altri posti e che non ero mai stato con nessuno.
Conosco soprattutto due persone un ragazzo molto esuberante che saluta tutti, che parla in “gayese” stretto, che si dichiara stilistaattorecantante, molto sfacciato e non troppo abile a far sentire uno appena arrivato come me a proprio agio “ha quindi sei proprio un verginello? vieni con me in bagno che ti faccio uno sverginino!.”
L’altra persona che conosco invece è un uomo 30-35 enne non di origine italiana (si dichiara greco). Invece di meno parole ma comunque simpatico.
Non ero cosi ingenuo, avevo capito dalle occhiate da alcune battute che ci stava provando, ma era comunque la prima volta che parlavo con qualcuno di gay di uomini… si era fatta anche la terza consumazione annegando la timidezza nell’ alcol. Ero quindi un giovane ragazzo carino e simpatico che chiacchierava amabilmente con uno sconosciuto al bar.
Ad un cero punto viene fuori la proposta di ansare da un'altra parte e viene fuori il nome della discoteca “Segreta”.
Ovviamente accetto e il greco si offre di accompagnarmi. Ed io “no guarda sono in moto ci vediamo la”.
Mi metto quindi in viaggio di notte, moderatamente ubriaco, in moto (mai avuto la patante della moto…) e arrivo in piazza castello al segreta.
Riconosco quindi di esserci gia stato 6 mesi prima con la fidanzata ma di essere stato rimbalzato dai buttafuori “questo è un circolo privato” e che non avevo capito che era un locale gay.
Prima di entrare mi fanno una tessera (non era pero il circuito dell’ argigay era altro forse il coni) e pago con un gemito le 28000 £ di ingresso.
Sicuramente il segreta era un poco più forte: un sotterraneo in mattoni e passerelle di metallo tanti uomini che ballavano a torso nudo e cubisti solo uomini. Rincontro i due compagni dell’ after line si balla un po’…
Il ragazzo greco si fa più vicino e quando incomincia anche a mettermi un braccio intorno al collo lo fermo.
Gli dico chiaramente che sono inesperto sono alle prime uscite non sono ancora pronto.
Mi lascia quindi da solo.
Vado quindi in giro da solo giro un po’ il locale “in esplorazione”.
Dopo un po’ lo rivedo vicino ad una scala e mi fa cenno di avvicinarmi, mi dice “vieni!” lo seguo dietro una tenda e mi trovo in uno stanzino buio.
Non avevo mai sentito parlare ovviamente di Darkroom.
Il tipo mi prende e fa per baciarmi, gli dico “no dai non sono pronto per questo” e come effetto mi prende “a forza e mi caccia la lingua in bocca.
Io mi spavento un poco e gli tiro un pugno allo stomaco e scappo via, verso dal locale e torno a casa.
Le volte dopo (parecchi giorni dopo) sono stato meno precipitoso e più sobrio.

ma non finesce qui:

esattamente un anno dopo il segreta si ricorda della mia iscrizione e mi manda a casa una bella lettera  “pubblicitaria” per convincermi a tornale da loro.
Essendo io in quel periodo a fare il militare in marina i miei genitori aprono le lettere. E leggono cose tipo “La serata Gay più trasgressiva di Milano” e un volantino con foto di cubisti mezzi nudi in una gabbia.

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