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Come reagire ad un'aggressione?


Wizzis

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L'altro giorno dopo una nottata in discoteca io e un mio amico ci siamo diretti a piedi, verso il suo hotel,

meno di 3 km, normalissimo. Una cosa che ho sempre fatto e su cui non ho mai riflettuto troppo.

 

Il tempo mite, ancora sbronzi di alcol e musica, chiacchieriamo e camminiamo, non stava pesando a

nessuno dei due e tant'è che nel giro di poco ci perdiamo.

L'era della tecnologia ci ha concesso l'uso di google maps, quindi via a seguire il dispositivo. 

Certo è che non mi sarei aspettato che ci guidasse in una strada un po' appartata,con lavori in corso.

Tempo di iniziare ad esprimere i miei timori e due tipi ci vengono incontro

 

Amichevoli

"Ehi ragazzi volete fumo, erba?"
"No grazie. Veniamo da una serata, abbiamo speso tutto in alcol"

Risposta semplice e vera, desisteranno, non vorranno i nostri soldi, non li abbiamo.

 

vedono che abbiamo maps sul cellulare

"guardate, venite per di qua andate a *via che neanche ricordo*"

Ed era effettivamente la strada che ci era stata suggerita.

 

Uno dei due, abbastanza piazzato ci accompagna per un po', l'altro segue molto dietro.

Fa battute e gioca, ma l'aria è pesante e strana.

"Magari sono solo io che vedo in maniera pessimista e pregiudiziosa"

 

Non so neanche come o cosa, mi chiede di salutarlo "alla giovane", dargli il cinque e stringerci la mano,

se avete presente. Per togliermelo dalle palle lo faccio, di solito con i venditori ambulanti funziona.

 

Poi attacca a parlare di calcio.

E ripete più o meno la stessa scenetta col mio amico.

 

Durante tutto questo periodo abbiamo continuato a camminare.

Mai stati fermi neanche un attimo.

 

Poi succede qualcosa.

Rallentiamo.

il mio amico non gli vuole dare il cinque,

o forse glielo ha dato, ma loro sono fermi e non capisco cosa stia succedendo.

"Aiutami Marco"

 

Ma continuo a non capire, so che dovrei fare qualcosa ma non so cosa.

Mi blocco.

 

Poi il tempo ricomincia a scorrere, si separano, lui va via normale, camminando, sui suoi passi.

Il mio amico procede sulla nostra strada e io lo seguo. Mi sussurra di chiamare la polizia.

 

"Non è successo nulla - penso - era una brutta situazione, ma starà solo andando in panico"

 

poi scopro che gli ha rubato un braccialetto, prezioso.

il mio amico decide di entrare in un hotel e chiamare un taxi per il chilometro rimanente.

 

 

Ma a me di quella notte è rimasto il vivido ricordo.
Dove ho sbagliato? Perché non ho capito? Avevo realizzato che era una situazione rischiosa, ero pronto a reagire.

Ne sono certo.

Ma come? A cosa? Perché non ho capito cosa stava succedendo?

E se avessi capito? Come avrei dovuto reagire?

 

Sono stato io ad entrare in panico, quindi?

Ma se anche avessi capito tutto, non avrei fatto nulla.
"Se ti derubano, dagli quello che vogliono, la tua vita è più importante" me l'ha insegnato mia madre

 

Ma è vero? E se fossero stati degli omofobi se avessero voluto farci del male anziché derubarci?

 

Io non ero pronto.

Mi sento di aver tradito il mio amico.

Ci ripenso e non trovo risposte.

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ma era una citta' conosciuta?

 

senno' per la prossima volta chiamate un taxy tipo

al massimo ve lo smezzate in due

 

quando stavo a bologna lo facevano un po' tutti

sopratutto se le ore sono tarde

e le disco sono in zone industriali inculate

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Mi aspettavo una scena finale più pulp dalla narrazione noir che però poi non c'è, che delusione.

 

A volte anch'io ho avuto paura per la mia incolumità perché mi sono trovato solo con altri personaggi di notte in luoghi deserti, ma era comunque un timore infondato, non so come potrei difendermi o come mi difenderei.

Edited by Rotwang
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A un'aggressione puoi reagire scappando o facendo a botte o assecondando l'aggressore.

 

Importante e' prevenire l'aggressione stando attenti a dove si va a che ora e non mettersi addosso una gioielleria e portare carte di credito e troppi soldi con se.

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Ciao. Allora, sono nuovo del forum come puoi vedere, ma quando ho letto ho subito pensato a una cosa che mi è successa. Una volta camminando una sera all'uscita da un pub dei tipi loschi mi hanno aggredito per derubarmi. Io avrei potuto dargli i soldi tranquillamente ma non l'ho fatto e ho preso le botte, in più i soldi se li sono presi comunque. Quindi, secondo la mia inesperienza (ho solo 18 anni) tua mamma ha ragione nell'insegnamento che ti ha dato. Secondo me tu in quell'occasione non hai capito cosa fosse successo, ma anche se l'avessi capito, penso che quando si vede che non si hanno possibilità, stare a "lottare" è inutile, quindi credo che tu non abbia tradito il tuo amico.

Edited by lory97
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Sisi, Roma. Ci abito, anche se non conoscevo la zona, ma comunque era in centro.

 

Ho sempre saputo che vuoi per la mia omosessualità, vuoi per una rapina, qualcosa del

genere sarebbe potuta accadere nella mia vita, ma pensavo anche che le mie reazioni

sarebbero state naturali.

 

Invece nulla, mi sono ghiacciato

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Mi è capitato in rare occasioni (ne ricordo in modo distinto solo 3) di trovarmi a che fare con malintenzionati.

 

Due volte, capito il genere di persone (ragazzi sfigatelli e visibilmente drogati/alcolizzati in cerca di soldi), ho reagito in modo aggressivo togliendomeli dai piedi abbastanza in fretta, ma per fortuna ero in zone non totalmente deserte per cui in caso di pericolo sarei riuscito a chiamare aiuto o scappare.

 

Una volta sono stato minacciato da un simil-spacciatore in bicicletta. Ero con un ragazzo di circa 10 anni più di me, primo incontro. Spero non legga questo forum perché la descrizione è divertente. Appena si è avvicinato questo tizio e ci ha chiesto di dargli i cellulari, lui si è alzato ed è scappato in modo felino lasciandomi lì. Sto tizio ha tirato fuori un coltellino svizzero e ha iniziato ad armeggiare in modo confuso. Lì per lì ho cercato di tenergli la mano ferma, poi si è avvicinata della gente ed è scappato via.

 

Insomma, pensandoci ragiono come tua mamma: gli do quel che vogliono così non mi fanno del male e se ne vanno. Poi in realtà le poche volte che mi è successo ho reagito diversamente.

 

In generale sono uno sempre molto attento alla gente strana in giro :lol: però può capitare a tutti di non rendersi conto di una situazione spiacevole o pericolosa, specialmente da sbronzi...

 

 

[EDIT] Spero che @marco7 non si offenda per il fatto che abbia sottolineato in modo razzista la nazionalità del coltellino

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Ciao. Allora, sono nuovo del forum come puoi vedere, ma quando ho letto ho subito pensato a una cosa che mi è successa. Una volta camminando una sera all'uscita da un pub dei tipi loschi mi hanno aggredito per derubarmi. Io avrei potuto dargli i soldi tranquillamente ma non l'ho fatto e ho preso le botte, in più i soldi se li sono presi comunque. Quindi, secondo la mia inesperienza (ho solo 18 anni) tua mamma ha ragione nell'insegnamento che ti ha dato. Secondo me tu in quell'occasione non hai capito cosa fosse successo, ma anche se l'avessi capito, penso che quando si vede che non si hanno possibilità, stare a "lottare" è inutile, quindi credo che tu non abbia tradito il tuo amico.

Ecco, no, prendermi botte a gratis no, in quel caso avrei dato subito i soldi o sarei scappato e amen, il "problema" era la presenza del mio amico. Non ce la farei mai a scappare urlando come il tipo di Radio :P

però non sono nemmeno riuscito a reagire.

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Scusa di che nazionalità erano questi?

 

ok che l'80% dei ragazzi si faccia le canne ma sono pur sempre spacciatori... continuare a fare una camminata con questi due qui non mi sembra una mossa tanto intelligente. 

Io li avrei ringraziati e sarei andato dalla parte opposta.

 

Ad ogni modo è capitato anche a me, mi stavo baciando con un ragazzo... si avvicina un tipo per chiedermi informazioni sulla città e visto che ero l'unico del posto inizio a dargliele mentre l'altro ragazzo si allontana. 

Capisco che la situazione si fa brutta ed inizio a indietreggiare fino a trovarmi con un cancello dietro e mi sento dire "mi piaci sessualmente". 

insomma lì gelo... 

A quel punto, visto che non vedevo più l'altro, sono scappato più in fretta che potevo prendendo il ragazzo per mano e trascoinandolo via. 

 

Forse però doveva essere il tuo amico a farti capire meglio la situazione, prossima volta o conoscete già la strada prima o andate in taxi o NCC.

 

Posto sbagliato al momento sbagliato. 

 

NB: prendersi delle botte a gratis per un cellulare o un portafoglio mi sembra proprio da imbecilli. 

Penso a un mio amico che uscito da una discoteca da solo con un Rolex decide di tornare a casa a piedi e gli è successa la stessa cosa. Prossima volta o esce senza nulla o prendi un taxi.

Anche se starebbe nella liberà di ognuno uscire come vuole senza avere paura di essere derubato ma non è così.

Edited by lollone
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wow a me non è mai successa una cosa simile, al massimo coi bulli in convitto (visto che sono stato costretto dai 7 ai 18 anni a stare in mezzo a ragazzi teppistelli)... ma dai 19 anni in poi, tutto tranquillo... sarà che esco davvero poco la sera (a dire il vero in generale), e quando esco non indosso mai robe costose (vestiti, scarpe, 0 anelli, 0 collanine, 0 braccialetti) :P

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Certo che ti sei comportato proprio da stupido. Insomma ti é andata bene che questi due si siano accontentati del bracciale.

 

Lo sbaglio maggiore é stato proprio quando li hai incontrati. Stiam parlando di sconosciuti in una zona sconosciuta di notte: Niente gentilezze, niente paroline dolci; devi restare un po' indietro e chiedere schiettamente 'cosa vuoi? Lasciateci in pace'

 

A questo punto hai due alternative: Li affronti o cambi direzione. Non sapendo con chi hai a che fare meglio cambiare strada quindi indietreggi piano e te ne vai senza rispondere se ti chiedono qualcosa. Se iniziano ad avvicinarsi fuggi a gambe levate dentro un hotel o un bar o una via popolata.

 

Il resto é andato come é andato ma l'importante é saper riconoscere le situazioni ed evitarle.

 

 

A parte le classiche battute omofobe per ora non mi sono trovato in pericolo di aggressioni. Racconto comunque un aneddoto successomi questa estate a igea marina (vicino rimini).

 

Ero a passeggiare di sera col mio ragazzo. Pioveva quindi non c'era nessuno in strada.

Ad un certo punto incontriamo due tizi con accento dell'est (ma va?): Uno ci fissa e l'altro stava pisciando in una siepe. Quello che ci fissava si avvicina a noi mentre continuiamo a camminare e va verso il mio ragazzo.

Era palese che volesse attaccar briga o prendergli la borsa quindi sono andato leggermente davanti e mentre ci passava vicino gli ho dato una spallata per allontanarlo (avevo le mani in tasca ed é successo tutto velocemente se no lo avrei spinto via).

Lui era decisamente ubriaco ed é finito indietro di qualche passo mentre noi ci siamo fermati.

 

Gli ho chiesto che volesse tipo tre volte ma quello continuava a ripetere frasi insensate e a sorridere. Poi il suo compare gli ha detto "dai lascia stare" e noi abbiamo girato in un'altra via.

 

A fine serata tornando indietro li abbiamo ritrovati ammanettati in terra con tre pattuglie della polizia xd godo!

Edited by faby91
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Fossi in te non mi colpevolizzerei.

 

E' vero, l'amaro che resta in bocca a causa della sensazione di esser stati impotenti è spiacevole, ma nessuno può esattamente sapere in che modo reagirà in un contesto di pericolo, dato che non tutti siam nati sfrontati e celermente reattivi.

 

L'importante è che tu ed il tuo amico non abbiate subito molestie fisiche, e che la questione si sia risolta relativamente bene. 

Per mia abitudine - e a Milano, in zone periferico-remote ed industriali, in certe fasce orarie il disagio è tangibile - evito i quartieri che so essere poco sicuri e, in caso di transito in aree solitamente esenti da elevati rischi, mantengo gli occhi aperti e cerco di evitare le stradine secondarie.

 

Non m'è mai capitato nessun evento molesto, fin'ora, eccetto le innocue frecciatine che ogni tanto son volate da trogloditi. 

 

E' comunque impossibile poter prevedere un evento di questo genere: spesso accadono ad orari ed in luoghi inaspettati.

Tutto sta nel mantenere alta la soglia d'attenzione e aver sempre lo smartphone/cell a portata di mano.

Edited by Laen
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Ad un aggressione si reagidlsce in tanti modi, ma tutti sono il frutto di quanto siamo preparati. Dopo anni di pratica delle arti marziali ho capito che bisogna agire al primo sintomo di stranezza e se possibile prevenire totalmente le cose, prima ancora di trovarcisi in mezzo. Come già detto da altri se devi andare in un posto, informati prima almeno sulle strade. Se puoi scappa, allenarsi alla corsa è più semplice che non alle botte. Se puoi dai ciò che vogliono, mostra che non hai nulla di valore ed evita se puoi di portare cose che potrebbero fare gola. Sagge parole quelle di tua mamma, ma bisogna anche fare affidamento sull'istinto. Per quanto riguarda il rimanere gelati si può risolvere la cosa concentrandosi su ciò percepiamo attorno e dentro di noi in modo da essere più pronti e scattanti almeno mentalmente. Hai fatto come quei poveri animali che vedendo le luci delle macchine si bloccano in mezzo alla strada. Comunque, per finire, si può reagire a un'aggressione anche con l'approccio fisico, ma fare troppo male è brutto quasi quanto riceverne, quindi il mio approccio è molto pacifico anche in casi di aggressione fisica, immobilizzo, evito, cerco di evitare danni ingenti all'altro. Non mi sento di distruggere una persona solo perché la natura l'ha fatta ignorante. Va detto però che ci vogliono le capacità per fare le cose, quindi a ognuno il suo.

 

Capire chi e cosa hai davanti è l'approccio migliore.

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Immagino tu provi dei rimorsi per non esserti reso conto della situazione del tuo amico, ok che eravate assieme ma eravate stanchi e sotto effetto di alcol e poi non tutti hanno la capacità di reagire alla sensazione di pericolo (anche se recepita).

Da quello che scrivi il tuo amico non ha tipo urlato o reagito fisicamente ed eravate un minimo distanti quindi tu non sei passato dallo stadio "attento" a quello "pericolo reale". Pazienza ormai è andata, sono quelle classiche situazioni che quando le vedi nei film pensi "che ci vuole io farei così e cosà" poi ti succedono e non sai neppure se l'hai capito. L'esperienza invece è fenomenale nel farti capire le cose; per fortuna non vi è accaduto nulla e in più ora hai appreso quanto sia importante essere vigili di mente in quei casi.

 

I modi di reagire dovrebbero essere vautati in base alla situazione specifica, come scritto da tantissimi il metodo migliore resta sentire la puzza di marcio da subito e deviare. E infatti la volta che me la son più fatta addosso si trattò di un attacco a sopresa di due tipi in bici e armati di catena in mano usciti dal nulla a inseguire me e un amico, in quesl caso puoi solo correre. L'uso della violenza sarebbe da evitare ma se non c'è via di scampo occorre reagire con veemenza altrimenti diventi marmellata.

 

Cercare sempre di capire che tipo di persona hai davanti e se si vuole evitare o si sente proprio il clima di pericolo, meglio essere pregiudizievoli nei confronti di qualcuno ed evitarlo piuttosto che doversene pentire dopo.

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Potrei dire, come è stato già detto, che dovevi allontanarti immediatamente senza proseguire lungo la via. Ma capisco che in certe situazioni, quando non si ha esperienza, risulti difficile essere razionali. Ti servirà certamente da lezione.

Io non ho mai avuto problemi di questo tipo a Cagliari, almeno sinora. Benché il tasso di delinquenza, rispetto ad alcune grandi città, sia ridotto, è comunque preoccupante. Per  questo la notte evito alcuni quartieri e non porto oggetti di valore. 

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Fortunatamente non vi e' accaduto del male, sono del parere che non si e' pronti ad affrontare così su due piedi a mente lucida eventi brutali, mi dispiace per il braccialetto del tuo amico, non tanto per il valore in per se ma per quello affettivo che sicuramente avra'.

A me non e' capitato nulla del genere ma non saprei dirti come reagirei, probabilmente anch'io mi bloccherei, non connettendo per un attimo la mente, per quel che mi conosco. Non colpevolizzarti, purtroppo e' accaduto, ma senza danni fisici, so che dentro ci stai male. Quando avevo 21 anni (18 anni fa) stavo uscendo dal negozio dove lavoravo come commesso alle 19:35, montando sulla bici per rincasare, probabilmente mi stavano osservando dall'altra parte della strada, dopo pochi minuti sono entrati nel negozio due individui che hanno immobilizzato con una pistola due colleghi, il responsabile che aveva cercato di reagire ha preso un pugno al viso ed uno al torace, hanno chiesto l'incasso (quello che ti ha detto tua mamma e' da seguire, se alla vita ci si tiene non serve fare gli eroi specie se davanti dai un'arma coltello o pistola che sia), dal giorno dopo abbiamo cercato di uscire assieme, in modo da non essere piu' "prevedibili", il responsabile per un mese e' rimasto scosso, la collega tremava quando ricordava l'episodio, io mi son chiesto e se ero lì anch'io... cosa avrei fatto? probabilmente terrorizzato nulla, un evento diverso al tuo, ma che mi fa riflettere.

Come vedi nei messaggi, l'istinto, la reattivita' e' diversa da persona a persona il poter essere sempre lucidi anche nei momenti o di stanchezza o di abbassamento delle difese non sempre e' possibile, secondo me bisognera' fare piu' attenzione quando si va in luoghi un po' isolati e non dar retta a individui un po' loschi che si presentano davanti, piu' che altro non essere da soli...

Edited by dnl
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Dipende di dove sei.. io sono di Milano città e situazioni di spacciatori me ne sono capitate fin da quando avevo 16 anni e tornavo a casa a piedi di notte, ma moriva tutto quando dicevo "non ho soldi"

In casi di aggressione (che non sono mai successi) a parte un tizio albanese (ops forse per aver dichiarato la sua nazionalità verrò preso per razzista, ma chissene) che qualche settimana fa mi incolpava di aver rubato la sua "roba" dimenticata in una panchina, mi è bastato rispondere normalmente e sono andato per la mia strada nonostante fosse notte e la strada deserta

Edited by Giammy
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Non mi pare però che vi sia stata aggressione

 

Cioè, da quel che ho capito io, hanno fatto finta di voler spacciare

nella speranza che venissero tirati fuori dei soldi, ragionevolmente

da rubare

 

Essendogli andata male, li hanno seguiti con la tipica tattica uno

davanti uno dietro, in cui uno dei due studia le vittime per vedere

se ci sono cose da fregare, in genere si cerca di separare le 2

persone e salutare prima quella che non ha niente etc

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Io non ero pronto. Mi sento di aver tradito il mio amico. Ci ripenso e non trovo risposte.

 

Interessante scrivere, il flusso psicologico: la risposta l'hai data tu stesso: non eri pronto. Quindi non hai tradito.

 

Comunque anche se uno è bravo con le arti marziali, o con un coltello, e l'aggressore tira fuori una pistola...

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Una volta uno mi ha pestato per un sorpasso mi si e'.piantato davanti ho frenato lui e' sceso mi ha tirato giu dalla macchina e mi ha dato due sberle poi ha visto che sono una mezza sega e non ha continuato . Un altr volta due mi hanno seguito erano le tre di notte mi hanno bloccato e praticamente perquisito non avevo nulla di valore mi hanno lasciaro pure i 5 euri che avevo in tasca non interessavo piu di quel tanto penso . Ma che devi fare un cazzo o sei un che sa menare o le prendi e piangi dopo . E te ne dico due perche' la lista e' lunga per non parlare a scuola ..

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E se fossero stati degli omofobi se avessero voluto farci del male anziché derubarci?

 

Ma per fortuna non lo erano! A me successe una cosa simile qualche anno fa...solo che il tipo in questione voleva fare marchette, voleva che lo pagassi per scoparmi...era più grande e forte di me, cioè m'ha alzato di peso dopo avermi dato un succhiotto sul collo, e se n'è andato solo dopo che gli ho dato dei soldi. 

 

Lo sbaglio maggiore é stato proprio quando li hai incontrati. Stiam parlando di sconosciuti in una zona sconosciuta di notte: Niente gentilezze, niente paroline dolci; devi restare un po' indietro e chiedere schiettamente 'cosa vuoi? Lasciateci in pace'

 

Sì concordo, mai dare confidenza a sconosciuti dopo l'una di notte.

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Piccola precisazione per DavidKriwun: Una persona che ha assimilato le arti marziali sa far fronte ad ogni situazione, se non si è pronti a tutto nella vita non ci si può dire bravo con le arti matrziali. Certamente se la situazione richiede di farsi da parte allora il bravo artista marziale lo fa, ma se non c'è pericolo per altri egli non ha bisogno di farlo perché non è in pericolo. Debbo dire che se per bravo intendiamo uno che mena pesante o finanche uno che sa difendersi un po' allora non si conosce la vera bravura. I grandi maestri sono i bravi artisti marziali, non gli altri. Quoto il fatto che a certi livelli di "bravura" non si può pensare di fare qualcosa contro una pistola.

 

Per Wizzis invece: non sentirti in colpa di nulla se ti è andata la testa nel pallone non c'è nulla di cui tu debba rimproverarti. Magari la prossima volta che esci pianifica meglio, e sappi che a certe cose bisogna farci il callo prima di saperle gestire bene.

 

Un bacio a tutti ;3

Edited by Amor
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In linea di massima non ho mai vissuto storie di questo tipo, sarò stato fortunato ma bene o male non è capitato e ho camminato di notte in mezza Italia.

In tutta sincerità spesso si dà troppo peso a certi episodi e anche nell'ipotesi in cui si subisce una rapina non si dovrebbe farne un dramma finchè non c'è una vera aggressione fisica.

Molte persone vivono le proprie proprietà come un'estensione di se, caso tipico di una società fortemente materialista come la nostra, e quindi anche un semplice furto viene vissuto come una vera e propria violenza.
Ecco che per paura che qualcuno ci possa derubare il nostro braccialetto da 30 euro, spendiamo centinaia di euro in taxi e limitiamo la nostra libertà manco fossimo degli evasi.

Insomma non diamo così importanza a certi episodi finchè sono così irrilevanti, prudenza ma la vita prima di tutto.

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