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Israele, elezioni vinte ancora da Netanyahu


Rotwang

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Dopo un iniziale testa a testa con la parità dei voti scrutinati, il Likud, il partito nazionalista di centrodestra di Benjamin Netanyahu, ha rivinto le elezioni nello Stato d'Israele con 29 seggi su 120, mentre il Fronte Sionista di centrosinistra del rivale laburista Isaac Herzog ne ha ottenuti 24. In campagna elettorale il Primo Ministro Netanyahu ha promesso: "Se eletto non ci sarà nessuno Stato palestinese" e "Io e i miei amici del Likud preserveremo l'unità di Gerusalemme nella sua integralità. Continueremo a fortificare Gerusalemme perché non la si possa dividere e perché resti sempre unificata", aggiungendo anche che in caso di vittoria della sinistra il paese sarebbe stato consegnato all'ISIS. L'OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina) ha commentato con durezza la vittoria del leader nazionalista israeliano accusando lo stesso Israele di aver scelto l'occupazione e la colonizzazione anziché il negoziato e la collaborazione. Guerra eterna? Pare di sì.

Edited by Rotwang
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Ricordo che ha pure promesso in questi ultimi giorni di campagna di aumentare le colonie nei territori occupati. A sto punto spero in un suo infarto

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Ricordo che ha pure promesso in questi ultimi giorni di campagna di aumentare le colonie nei territori occupati. A sto punto spero in un suo infarto

 

Lui governa interrottamente dal 1996 ed il suo partito dal 1977! a conti fatti è quasi più facile che cada Putin.

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Eh vabé rotwuz non siamo nei film della disney, nella realtà si sa che vincono sempre i cattivi. Fra l'altro il potere di Netanyahu deve essere ormai spettacolare, visto che è riuscito a scagare Obama davanti al Congresso come se niente fosse; il fatto che lo abbia potuto fare con cotanta disinvoltura obbliga a pensare che non teme assolutamente che dalle fertili terre del Nuovo England chiudano i rubinetti. Anzi.

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Più che altro è stato furbo, perché con la mossa al Congresso

ha vinto le elezioni, sottraendo voti ai partiti di estrema destra

 

Gli va riconosciuto però il coraggio di aver tirato un calcio nei denti ad un

governo amico, è un fatto senza precedenti nella storia delle relazioni

fra i due paesi ( se Bersani l'avesse fatto con la Merkel forse il M5S non

avrebbe preso il 25%, ma il coraggio se uno non ce l'ha, non se lo può dare

diceva qualcuno...)

 

D'altronde è anche vero che Obama, dopo aver fatto un disastro in Siria

contro L'IS è passato ad appoggiare gli sciiti

 

E nell'ottica di Israele gli Sciiti sono IL nemico principale ( hamas hezbollah

Iran )

 

PS pare che la controffensiva sciita dell'Irak con ufficiali iraniani e appoggio

aereo americano, sia già impantanata

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Personalmente non mi stupisco, gli israeliani si sentono costantemente sotto minaccia e uno con il grilletto facile come lui sicuramente appare più rassicurante.

Anche a me piace davvero poco, e comunque il fatto che  sia al potere da così tanto tempo non lo ritengo una cosa positiva, ma se è stato voluto da suo popolo non si può recriminare nulla :(

Edited by atreio
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  • 1 month later...

Alla fine Netanyahu dopo quasi due mesi è riuscito a formare il suo governo, solo che avrà una risicatissima maggioranza di un solo seggio (61 seggi su 120), perchè pare che nessuno si volesse coalizzare con lui per formare un governo, quindi l'unica alternativa è stata quella di coalizzarsi con i partiti più estremisti dell'arco parlamentari (ultranazionalisi e ultraortodossi), anche con il loro supporto è riuscito cmq ad ottenere una misera maggioranza di un solo seggio.

http://www.repubblica.it/esteri/2015/05/07/news/israele_accordo_netanyhau-bennett_per_formare_nuovo_governo-113773980/?ref=HREC1-13

 

C'è da augurarsi cada presto viste le premesse.

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Io mi chiedo a chi lo fa fare agli israeliani di vivere in israle con la guerra dalla fondazione dello stato. Contenti loro.... E questi sono i risultati sul piano politico.

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C'è da augurarsi cada presto viste le premesse.

 

Anche se dovesse cadere sarebbe comunque rieletto, conta che il Likud ha vinto tutte le elezioni dal 1948 ad oggi (tranne una volta negli anni '90), è una delle poche democrazie a partito-dominante (assieme a Messico, Turchia, Corea del Sud e poco altro), gli altri partiti sono strutturalmente molto deboli.

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