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Non c'è solo l'Hiv (Rapporto dell'European Centre for Disease Prevention and Control )


Viola77

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Visto che se ne discute spesso sul forum, è stato pubblicato stamattina sul sito dell'agenzia italiana del farmaco, dà una visione basata sui dati, e quindi non influenzata, di quella che è la realtà di rischio delle malattie sessualmente trasmissibili in Europa.

http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/rapporto-ecdc-su-epidemiologia-delle-malattie-infettive-europa

 

 

L’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) ha appena pubblicato il rapporto epidemiologico 2014 sulle malattie trasmissibili di maggiore impatto sulla salute pubblica in Europa (Annual epidemiological report 2014 - Sexually transmitted infections, including HIV and blood-borne viruses). La clamidia è risultata la malattia infettiva più frequente. Nel 2012, ne sono stati riportati 384.105 casi nei Paesi dell’Unione Europea e dell’Area Economica Europea, ma l’incidenza reale è più alta per via delle infezioni asintomatiche e delle differenze nelle pratiche diagnostiche e nei sistemi di sorveglianza che possono causare una sottostima dei casi. Due terzi di tutti i casi di clamidia sono stati riportati tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni, con il tasso più alto tra le donne di età compresa tra i 20 e i 24 anni, sebbene il dato sia influenzato dalle opportunità di screening per questo gruppo d’età.

Con 50.341 casi, la gonorrea è la seconda infezione batterica più comune. Il numero di casi è aumentato del 58% tra il 2008 e il 2012, con molti paesi che riportano trend in crescita. Il controllo della gonorrea si basa interamente sugli antibiotici ed è attualmente minacciato dalla resistenza emergente alle cefalosporine di terza generazione.
Nel 2012, 17.291 casi di infezione da virus dell’epatite B sono stati riportati da 28 paesi UE/EEA. Il 17,1% sono stati classificati come infezioni acute  e il resto come croniche. In entrambi i casi percentuali più alte si sono registrate nel gruppo di età 25-34 anni. Molte persone infette dal virus dell’epatite B non hanno sintomi clinici acuti e più di uno su quattro guarisce spontaneamente. Quelli con infezione cronica presentano un rischio di sviluppare malattie del fegato.

30.483 casi di epatite C sono stati riportati in 26 Paesi UE/EEA nel 2012. Di questi, l’1,7% di questi casi sono stati classificati come acuti, il 12,8% come cronici e il 77,8% non noti. Circa il 75% dei casi acuti di infezione si cronicizza. L’infezione da virus dell'epatite C cronica può provocare cirrosi in più del 35% dei pazienti.

I 29.306 casi diagnosticati di HIV/AIDS sono probabilmente sottostimati per via del ritardo nel riportare le diagnosi di HIV in alcuni paesi. La percentuale più alta è stata riportata tra gli uomini che hanno fatto sesso con uomini (40%); i rapporti eterosessuali incidono per circa il 34% e l’uso di droghe iniettabili per il 6% delle nuove infezioni da HIV.

Nel 2012, 20.769 casi di sifilide sono stati riportati da 29 Stati Membri UE/EEA. La maggior parte tra over 25. Il trend a lungo termine è stato ovunque in discesa, tuttavia una percentuale crescente di paesi riporta quote in aumento negli ultimi anni, specie tra gli uomini, suggerendo che il dato potrebbe essere influenzato dalla trasmissione crescente della sifilide tra uomini che fanno sesso con uomini.

 

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Più leggo dati del genere e più mi rendo conto che la prevenzione non basta e che andrebbe riconsiderato il fatto di non mettersi così tante volte a rischio. Alla fine al rischio delle probabilità non si sfugge.

 

La clamidia a quanto pare la beccano molto le coppie etero a giudicare dal fatto che il problema è toccato a un paio di coppie etero storiche di mia conoscenza. Tuttavia non è un'infezione strettamente correlata a rapporti esterni (a detta dei medici) motivo per cui può toccare anche alle coppie chiuse (in particolare le etero deduco).

 

Per le altre infezioni il discorso credo sia diverso. Se uno fa i test e mantiene rapporti con una sola persona non credo corra rischi di beccarsi certe infezioni. Ovviamente dando per buono che entrambi i partner siano onesti e che nessuno tradisca, ma non c'è bisogna di porla sempre in un'ottica catastrofista e pessimista.

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Io non credo che vada posta in un'ottica catastrofista e nemmeno nell'ottica della monogamia (tantomeno tagliarsi il pisello...  :girlimpossible: ) Io credo che tutto vada visto secondo i dati, e in base ai dati prendere le giuste precauzioni, senza fobie e senza nemmeno mettere la testa sotto la sabbia.

Come l'auto, ogni anno in Europa muoiono oltre 120mila persone, non per questo evitiamo la macchina. Cerchiamo però di guidare con prudenza e ci mettiamo la cintura.

L'importante è conosce i pericoli.

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Come l'auto, ogni anno in Europa muoiono oltre 120mila persone, non per questo evitiamo la macchina. Cerchiamo però di guidare con prudenza e ci mettiamo la cintura. L'importante è conosce i pericoli.

 

Il paragone è di per sè giusto e razionale, ma c'è una differenza fondamentale: con l'auto i fattori di rischio sono facilmente individuabili e quindi evitabili (esempio stupido, se sono ubriaco marcio o il conducente dell'auto su cui viaggio è ubriaco marcio, è facile rendersene conto e quindi "evitare" di mettersi in pericolo), con le malattie non è così.

Mentre clamidia e gonorrea sono spesso sintomatiche, le epatiti e l'hiv sono per lo più asintomatiche, ad anche la sifilide al primo stadio lo è spesso, quindi individuare il partner infetto, e quindi (potenzialmente) pericoloso, non è sempre possibile. Le protezioni sono valide fino ad un certo punto, dato che il sesso orale si fa nel 99% dei casi senza protezione, ed alcune delle patologie citate dal rapporto (prime fra tutte le epatiti) si trasmettono anche con rapporti orali.

 

Quindi se proprio dovessi dare un giudizio finale, anche io non condivido l'ottica catastrofista, ma vero è, come dice @IlRomantico, che per limitare i rischi non basta usare le dovute protezioni, bisognerebbe (in teoria) ridurre anche il numero delle "esposizioni".

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NewCorner ma magari si potesso evitare gli incidenti stradali, che possono non dipendere solo da noi e spesso sono imprevedibili.

 

Certo che limitare i patner limita statisticamente i rischi, ma l'esistenza di protezioni all'altezza, come i preservativi usati secondo le regole, permette di vivere il sesso con la dovuta serenità.

 

Ovviamente la sicurezza al 100% esiste solo con la clausura, ma tra la clausura e dire "ok tanto niente mi dà sicurezza al 100% quindi tanto vale fregarsene" c'è la famosa via di mezzo. Conoscere i rischi, proteggersi sempre.

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@Viola77

E' curioso, appena ho letto le tue prime righe ho pensato subito a una metafora sugli incidenti stradali che a quanto pare è venuta in mente anche a te :D!

 

La mia metafora però si basava sul fatto che gli incidenti stradali succedono sia in F1 che nelle utilitarie cittadine, ma per proporzioni e probabilità sono i piloti professionisti che prima o poi - nonostante le protezioni e la professionalità - sono vittime dei peggiori incidenti. Sono pure logiche di probabilità, nessuno vuole demonizzare un bel nulla, come ha detto @newcomer non si può far finta che il numero delle esposizioni sia un dato irrilevante.

 

Un mio amico libertino si fa sempre una vagonata di test ed è un "esperto" di queste malattie infettive eppure si è beccato più volte sia la sifilide che la gonorrea. Le persone sono libere di fare quello che vogliono, ma io non trovo che farsi vagonate di test, stare sempre con l'ansia di calcolare i rischi e dover curarsi certe  infezioni sia il massimo della vita.

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Ovviamente il punto di vista che esprimevo è quello di cosa può fare il singolo individuo per preservare sè stesso: è chiaro che ci sono fattori esogeni che possono mandare a ramengo le nostre precauzioni, ma proprio perchè esogeni non sono sotto il nostro controllo, e quindi non ha senso recriminarli.

 

Ma infatti nessuno invoca la clausura, si sta solo dicendo che se vuoi avere 15 partner diversi a settimana, non c'è preservativo che tenga: qualcosa prima o poi te lo prendi. E come te lo prendi, lo puoi trasmettere ad altri. Quindi, più comportamenti di questo tipo si "diffondono", più le possibilità di contagio (ed i contagi effettivi) aumentano. E' una semplice constatazione, ciascuno poi faccia quel che crede: l'importante è, come hai detto anche tu, che sia conscio dei rischi cui va incontro.

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NewCorner ma magari si potesso evitare gli incidenti stradali, che possono non dipendere solo da noi e spesso sono imprevedibili.

 

Certo che limitare i patner limita statisticamente i rischi, ma l'esistenza di protezioni all'altezza, come i preservativi usati secondo le regole, permette di vivere il sesso con la dovuta serenità.

 

Ovviamente la sicurezza al 100% esiste solo con la clausura, ma tra la clausura e dire "ok tanto niente mi dà sicurezza al 100% quindi tanto vale fregarsene" c'è la famosa via di mezzo. Conoscere i rischi, proteggersi sempre.

 

Bravissima :) sono completamente d'accordo ;)

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