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Come mai molta gente crede ancora che l'omosessualità sia psicologica?


lu95

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Ho sentito un prof all'università affermare con convinzione che gay si diventa in seguito a un trauma per l'assenza sia fisica che d'amore del padre. In pratica secondo le sue ipotetiche teorie psicologiche, i gay cercherebbero nell'amore con un altro uomo l'affetto del padre che non hanno mai avuto. L'omosessualità sarebbe quindi una sorta di ripiego secondo questo tizio. Io ho sempre saputo che omosessuali si nasce, infatti io ho sempre saputo di essere omosessuale e ho imparato ad accettarlo gradualmente durante l'adolescenza. Però effettivamente in casa mia è sempre mancata la presenza di mio padre perché lui è spesso assente per motivi di lavoro e quando c'è non ha molto tempo da dedicare a noi figli. Però allora come mai mio fratello è etero? Queste teorie possono avere un minimo di fondamento secondo voi? Insomma un padre assente e una madre eccessivamente possessiva e castrante, possono far insorgere l'omosessualità? L'omosessualità è quindi una sorta di complesso di Edipo irrisolto? Scusate ma è un dubbio che ho sempre avuto. Grazie per le risposte.

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che barba che noia.. ma ancora così sta messo questo?

e insegna pure all'uni?

 

lo sai che se hai registrato la sua lezione hai abbastanza elementi per denunciarlo all'ordine e fargli passare un brutto quarto d'ora?

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Professori che si improvvisano psicologi, che amarezza...La risposta comunque te la sei già dato da solo, tu sei gay tuo fratello invece è etero, eppure condividete la stessa situazione familiare, quindi le sue sono supposizioni campate in aria. Potrei anche aggiungere un mio carissimo amico, ha un padre praticamente assente per lavoro e quei pochi momenti che passano assieme non sono mai un granchè, eppure è un morto di fi*a assurdo, mi fa certi discorsi che lasciam stare.

 

Ma una curiosità, sto tipo che insegna?

 

 

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Vabbeh, se insegna teologia in una università cattolica

allora sono assolutamente dalla parte del professore.

Chiedergli le prove delle sue affermazioni

sarebbe come chiedere a un imam le prove che il maiale è impuro...

 

Sù con la vita!

Vai a farti un'università statale.

E se tuo padre ti vuole far studiare dai preti

digli che loro ti hanno detto che sei gay per colpa sua.

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Semplicemente perché gli ignoranti fanno figli, e l'ignoranza si tramanda di generazione in generazione!  

 

 

 

 

Vai a farti un'università statale.

E se tuo padre ti vuole far studiare dai preti

digli che loro ti hanno detto che sei gay per colpa sua.

 

 

Concordo a pieno!

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È un'università privata di impostazione cattolica perché i miei sono fissati con la religione soprattutto mia madre e crede che quella sia la facoltà migliore

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davydenkovic90

tralasciando il disocrso della facoltà e della teologia, che già mi fa venire i brividi...il tuo dilemma è "omosessuali si nasce o si diventa", e hai paura di essere gay per l'assenza di tuo padre, ho capito bene?

se anche così fosse, tu stai bene o male ad essere gay?

uno che fa l'avvocato non nasce avvocato, sceglie di diventarlo perchè fare quella cosa lo rende felice.

e lo stesso essere omosessuali. se anche fosse una scelta, un "punto di arrivo" di un'evoluzione della sessualità che inizia fin dall'infanzia e dall'adolescenza, e non un gene impazzito che se ne sta lì da sempre... be' se questa "scelta" ti rende felice hai tutto il diritto di vivertela senza che nessuno ti rompa le scatole o ti costringa a cambiare.

Edited by davydenkovic90
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La facoltà di giurisprudenza l'ho scelta io. Mia madre ha solo deciso la scuola. Io però vorrei fare il giornalista e non l'avvocato. Questa sono d'accordo che è una mia scelta ma nascere omosessuale non è una mia scelta e per questo forse è più difficile da accettare perché inizialmente ho cercato di negarlo a me stesso

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Allora il discorsetto devi farlo alla mamma castrante...

 

Le parole del tuo prof ti fanno star male perché pensi possa esserci un fondo di verità

e non sei così disposto a riderne come magari molti di noi fanno.

 

Presto o tardi ti emanciparei dal loro bigottismo

e dalle scelte che stanno facendo al posto tuo.

 

Così la prossima volta che ti diranno che secondo Freud l'omosessualità dipende da un Edipo irrisolto

tu potrai rispondere che sempre secondo lui la religione è l'espressione del "complesso del padre",

ma che soltanto la prima di queste due opinioni è stata smentita dalle prove scientifiche.

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Beh comunque se insegna Teologia in Cattolica la sua

priorità sarà quella di escludere al 100% possa esservi

un disegno divino sull'omosessualità

 

Sarebbe anche impegnativo affermare che l'omosessualità

sia un "errore di natura", ritenendo lui la natura il risultato della

creazione di un Dio infallibile

 

Quindi se l'omosessualità è un male deve essere qualcosa di

addebitabile all'uomo ed al libero arbitrio

 

L'idea è che fino ai 18 anni sia una tendenza addebitabile ai

genitori e quindi correggibile ( anche perché è brutto dire che

un bambino o un ragazzino è cattivo ) poi però diventa un vizio

incompatibile con la vita adulta di un vero uomo-maschio

 

Più o meno sono sempre le stesse cose che si dicono, non è

che sia così facile inventarsene di nuove!

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no, scusa, fammi capire, cosa c'entra la teologia con la giurisprudenza?

 

Non so se le cose ora siano cambiate, ma ai miei tempi l'esame d'obbligo in tutte le facoltà della Cattolica era "morale", non teologia.....

 

 

 

Io ho sempre saputo che omosessuali si nasce, infatti io ho sempre saputo di essere omosessuale e ho imparato ad accettarlo gradualmente durante l'adolescenza.

 

Questa è un'opinione non una verità scientifica.

 

Comunque, che si nasca, che si diventi per cause ambientali o che addirittura si diventi per una scelta più o meno consapevole, la questione dell'illiceità o liceità morale non cambia, dato che nessuno penso tollererebbe che uno potesse uccidere impunemente gli altri solo perché fosse "nato così", quindi il professore di cui si parla (o eventualmente il magistero cattolico) potrebbe benissimo concedere che si nasca omosessuali senza per questo ammettere la liceità morale dell'omosessualità nel senso almeno dell'effettuazione di atti omosessuali:

al massimo in questo caso ci potrebbe essere un'esimente dal peccato per gli omosessuali, ma questi dovrebbero dimostrare di non poter assolutamente resistere agli impulsi di natura, astenendosene e rimanendo quindi casti.

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