Jump to content

Il mio grande amore è quindi gay?? Aiutatemi..


Alice88

Recommended Posts

Ciao a tutti! Ho tanto bisogno di parlare con qualcuno per sfogarmi e chiedere qualche consiglio, ma non lo posso fare. Allora ho pensato di scrivere qui, con la speranza che qualcuno mi possa rispondere qualcosa in base alle vostre esperienze. Mi scuso in anticipo per il poema, ma purtroppo un po’ perché non sono capace di essere sintetica, un po’ perché per farvi capire ho dovuto scrivere tutta la mia storia, se avrete pazienza vi toccherà leggere queste 4 pagine. Ringrazio chi si sentirà di farlo. E ora vi racconto la storia di me e del mio grande amore.

La prima volta che ci siamo messi insieme io avevo 14 anni e lui 16. Per me era il primo ragazzo, il primo bacio, il primo amore che non si scorda mai. Lui l’anno prima si era già innamorato per la prima volta e quando lei l’ha lasciato ha sofferto tantissimo. Io quindi per lui ero il classico chiodo schiaccia chiodo, ma è durata pochissimo, tra noi c’è stato solo qualche bacio e poi mi ha lasciata, pensava ancora a lei. Abitiamo nello stesso paesino di 600 anime, quindi la compagnia di amici, la corriera per andare a scuola erano le stesse. Io non riuscivo a dimenticarlo, da classica ragazzina perdutamente innamorata. Lui con me si comportava male, non mi salutava, mi prendeva in giro come tutti i ragazzini stupidi e infantili di quell’età. Son passati 2 anni e mezzo e quando mi sembrava che finalmente mi fosse passata lui si è rifatto sentire. Io avevo 17 anni, lui 19. Ci siamo fidanzati e, tra alti e bassi, è continuata per 7 anni e mezzo. Dico alti e bassi perché il nostro rapporto è sempre stato litigarello a causa dei nostri caratteri diversi e del suo egoismo. Spesso non mi sono sentita amata, o non a sufficienza. Io l’ho sempre messo al primo posto nella mia vita, lui no. All’inizio è stata dura perché era ancora immaturo e non abituato ad avere una fidanzata. Poi le cose sono un po’ migliorate ma le divergenze ci sono sempre state. È come se dentro non mi sentissi di piacergli veramente, di attrarlo fisicamente. Non voglio sembrare la persona che non sono, ma devo dire che sono una ragazza che piace molto per il suo aspetto fisico (e anche interiore per fortuna..), ho sempre avuto tanti ragazzi che mi facevano i complimenti. Ma a me non è mai interessato nessun’altro se non lui. E mi faceva stare male il fatto che proprio per lui non fossi perfetta, che a lui piacessero le more mentre io sono bionda, le basse mentre io sono alta, le ricce mentre io sono liscia, gli occhi azzurri mentre io li ho scuri. È sempre stato un ragazzo un po’ particolare, ma io mi sono innamorata proprio delle sue stramberie. A suo modo mi faceva comunque capire di amarmi ogni tanto. Tutti ci hanno sempre guardati come una coppia perfetta, ragazzi d’altri tempi, una coppia come quelle di una volta che nascevano da giovani e duravano fino al matrimonio e oltre. Ne ero convinta anch’io. Lui non è molto passionale, e io sono un po’ timida, ma proprio perché il fatto di non percepire in modo chiaro come fanno altri la sua attrazione verso di me mi ha sempre fatta essere molto insicura. Noi siamo cresciuti insieme, sia dal punto di vista personale che sessuale. Non abbiamo praticamente avuto altre storie se non questa. Abbiamo raggiunto i vari step del sesso insieme, entrambi inesperti, imbranati, ma è stato bello anche per quello. Lui nei primi due o tre anni non mi ha mai praticato il sesso orale, perché non lo attraeva molto la cosa. A me dispiaceva, ma non ho mai avuto il coraggio di dirglielo perché m’imbarazzavo e perché ero dell’opinione che in sesso non si deve chiedere niente ma solo donare. Finchè un giorno mi ha chiesto se raggiungessi l’orgasmo e io gli ho detto che durante i nostri rapporti non mi era mai successo. Lui è rimasto stupefatto e da quella volta ha iniziato a farsi sempre più attento e la qualità dei nostri rapporti è migliorata. Finchè una sera terribile è successa una cosa che mai mi sarei aspettata. Stavamo insieme da tre anni e mezzo. Era ora di salutarsi e lui era così triste, credo avessimo anche discusso, e io non capivo cosa avesse. Stava per uscire da casa mia e aveva lo sguardo perso nel vuoto, non parlava, mi faceva impressione. Io insistevo che doveva dirmi cosa gli stesse passando per la testa. Finchè l’ho convinto, siamo rientrati in cucina. Mi ha detto di sedermi sul divano. E mentre si stava sedendo anche lui accanto a me ha pronunciato la frase che non mi scorderò mai: “Io sono malato, e la mia malattia si chiama omosessualità.”. Ed è scoppiato a piangere singhiozzando come un bambino con la testa sulle mie gambe. Io ho visto il mondo crollarmi addosso, mi sembrava di essere in un incubo, e non mi capacitavo di niente. Ricordo che abbiamo pianto a lungo fino a notte fonda entrambi. Io non sapevo cosa provare, sofferenza, pena per lui, e rabbia per essere stata presa in giro per tutti quegli anni. Gli ho chiesto se quindi mi avesse mai amato. Lui mi ha risposto che ci aveva provato con tutte le sue forze, che lui non voleva essere gay, perché il suo sogno era avere una famiglia, dei figli. Mi aveva raccontato che alle medie era amico di un ragazzino gay e che stando con lui si era quasi convinto di esserlo anche lui. Anche perche è sempre stato diverso dai suoi amici perché ad esempio non gli è mai piaciuto il calcio, bensì la pallavolo. Io ero shockata e non sapevo come comportarmi. Lui aveva solo me, ero la persona che lo conosceva di più al mondo. Non aveva veri amici, genitori freddissimi e inutili e un fratello ormai sposato con figli e con tanti anni in più con cui quindi non c’è mai stato un rapporto troppo confidenziale. Insieme abbiamo deciso che sarebbe dovuto andare da una psicologa per riuscire a capire bene quello che aveva dentro. I giorni successivi per me è stata dura, lui voleva fare l’amore e io non ce la facevo perché mi sentivo presa in giro. Lui ha iniziato ad andare dalla psic, abbiamo fatto un weekend in montagna da soli, non voleva che lo abbandonassi, e piano piano le cose son continuate come se non fosse mai successo niente. La psic non è servita a niente, gli faceva compilare solo questionari e gli ha solo detto che chiunque ha dentro di sé una componente maschile ed una femminile. Ma la risposta non lo ha mai convinto. Cercavamo di non parlarne tra di noi, io ogni volta che sentivo la parola gay soprattutto in sua presenza sentivo un macigno, perché continuavo ad avere dentro il fantasma che lui fosse gay, nonostante mi avesse poi detto che invece mi amava veramente. Io non avevo mai avuto grossi sospetti prima. Magari a volte mi sembrava strano che nutrisse un qualche interesse verso il mondo gay, come ad es. quando ha visto il film “Brokeback mountain” oppure una sera è uscito con la frase “Sai, in radio hanno detto che i gay durante un rapporto sessuale godono di più che non nel rapporto tra uomo e donna” oppure a volte diceva di qualcuno che era un bel ragazzo. Ma sapendo che stavamo insieme da anni, che prima di me era stato follemente innamorato di un’altra e che faceva apprezzamenti su alcune ragazze scatenando la mia gelosia, non ci ho mai fatto tanto caso. Allora mi sono detta che magari era bisessuale, dato che diceva di amarmi, e allora il problema non si poneva, cioè l’importante era che fosse contento di stare insieme a me, che fosse innamorato. Mi aveva detto che tempo prima gli era capitato di vedere sui canali privati in tv qualche film gay e che gli piaceva, mentre sapeva benissimo che al classico ragazzo etero questo farebbe schifo. Però non gli era mai capitato di provare attrazione per un ragazzo visto per strada, non gli interessava. Mi ha fatto pensare, a posteriori, anche la grande sofferenza che ha avuto nello stesso periodo perché il suo migliore amico per un po’ di tempo aveva rotto i rapporti con lui. Durante la nostra storia abbiamo sempre parlato di matrimonio e di figli, lui ha sempre avuto il grande sogno della famiglia, forse era ancora più forte che in me, ci eravamo promessi che nel 2015 ci saremmo sposati, prima dovevo finire l’università e trovare un lavoro, pensavamo a dove abitare. Son passati anni, dopo 7 anni e mezzo tra noi c’era aria di crisi, lui sempre troppo impegnato ed egoista, io stavo malissimo dentro di me perché avevo fatto l’errore più terribile della mia vita: l’ho tradito, oltretutto con una persona di cui non m’importava niente, ma a differenza di lui mi faceva sentire veramente desiderata, era passionale, e a me non era mai capitato nella vita di provare certe sensazioni sessuali, essendo stata solo col mio ragazzo e quindi non è stato facile uscirne, anche se comunque non abbiamo mai avuto rapporti completi né l’ho mai baciato sulla bocca. Io però l’ho sempre amato più della mia vita e mi hanno sempre schifato le persone che tradiscono e quindi per me da quel momento in poi è stato un supplizio perché odiavo me stessa e facevo fatica a guardarlo negli occhi, perché lui si è sempre fidato ciecamente di me, e perché aveva ragione, nessuno mai potrebbe immaginare che io sia capace di averlo tradito, nemmeno io. In lui era iniziato di nuovo il periodo in cui i pensieri su chi fosse veramente gli bombardavano la mente, soprattutto perché mi sentiva sempre lamentarmi del suo comportamento e allora si chiedeva se la ragione per cui non riuscisse a darmi il grande amore che ammetteva io mi meritassi fosse il fatto che in realtà era gay. Abbiamo deciso di rivolgerci ad uno psicologo sessuologo. È stato tremendo, io ero molto speranzosa, un giorno ci sono andata anch’io a raccontargli di noi due. Gli ho anche detto del mio tradimento e lui mi ha detto di non raccontargli niente dato che per me non aveva significato niente, perché aveva un carattere troppo debole per saperlo e io ero la sua sola certezza. Dalle sue parole, lo psicologo non capiva perché si considerasse gay, non c’era niente che lo potesse fare pensare. Gli ha fatto fare tanti test, perfino la risonanza magnetica al cervello (un’umiliazione..l’ha fatto sentire quasi malato) e gli ha spillato tanti soldi (e lui era neolaureato e precario). Finchè è arrivata la cura (un mese prima che ci lasciassimo): doveva scaricare da internet delle foto porno di uomini e poi doveva farne anche a me, e consegnarle al dott. Lo psic gli avrebbe mostrato le foto nel suo studio e ogni volta che vedeva foto di parti di uomo gli avrebbe dato una scossa con un apparecchio, mentre quando vedeva le mie, nessuna scossa. Siamo rimasti entrambi sconcertati da questa possibile soluzione!!!! Lui si sentiva un matto, per me era un’umiliazione farmi fotografare e pensare che il mio ragazzo si sarebbe dovuto eccitare a vedere le mie foto solo perché non soggetto a scossa. E cmq era una cosa così violenta, mi sembravano gli esperimenti dei nazisti nei campi di concentramento....Ovviamente quindi lui ha rifiutato e non ci è andato più. Risultato: tanti soldi in fumo e lui che stava ancora peggio perché si sentiva matto. E in questo periodo di crisi mi ha lasciata improvvisamente. La sera di San Valentino 2013, mentre ero a letto con la febbre alta, non sapendo ancora che mi ero presa la mononucleosi, la quale mi portò a trascorrere il peggior mese della mia vita, a piangere piena di febbre disperata sola in casa tutto il giorno e contagiosa. Quando tre settimane dopo ci siamo rivisti per parlare della situazione, mi ha detto che si era innamorato di una nostra cara amica e avrebbe voluto provarci con lei. Subito dopo mi ha detto che si era reso conto di non esserne innamorato, dopo avermi rivista, ma voleva cmq provarci perché avevano caratteri simili. Per me è iniziato l’inferno, mentre lui sembrava felice. Però io lo sapevo che era tutto un grande sbaglio, si era buttato a capofitto in una storia cercando di auto convincersi che era la strada giusta, senza capire che la soluzione ai suoi problemi non era cambiare fidanzata, bensì capire cosa voleva veramente. Fin dall’inizio ha raccontato a lei dei suoi pensieri che ogni tanto lo fanno stare male, e lei ha risposto che avrebbe accettato. Sono seguiti mesi pesantissimi tra me e lui, mi ha trattata male più volte, facendo parte della stessa compagnia ci era capitato di collaborare in alcune attività. Per fortuna io ho trovato degli amici veri che mi hanno aiutato a vincere la sofferenza. Io dopo l’ennesimo fatto crudele gli ho tolto anche il saluto. È stata dura vedersi e non parlarsi dopo essere cresciuti insieme, sera dopo sera, l’unico amore di tutta la mia vita, non ho memoria della mia vita in cui lui non ci sia, a meno che non pensi a quando ero bambina. È passato un anno e mezzo da quando ci siamo lasciati, io lo amo ancora ma ho accettato quello che è successo e stavo soffrendo di meno. Ora io ho 26 anni e lui 28. Un mese fa lui mi ha scritto dicendomi che avrebbe voluto incontrarmi una sera per parlare, per potersi scusare di tutto quello che mi ha fatto soprattutto nell’ultimo anno. Non mi sembrava il caso di dover uscire insieme, ma lui insisteva e io alla fine ho accettato per non pentirmene, perché ho aspettato a lungo il momento delle sue scuse, convinta che non sarebbe mai successo. Usciamo una sera di fine agosto ed è stato tutto bellissimo. Parlavamo del più e del meno con la complicità che non ci ha mai abbandonato, sembrava non ci vedessimo da solo un giorno. Io non l’ho mai visto così felice insieme a me, si vedeva che non si annoiava, mi mostrava foto nel cellulare e poi è voluto andare a vedere una sua casa che sta ristrutturando in agriturismo, e mi mostrava tutto felice le scelte che aveva fatto per i pavimenti, infissi ecc ecc. Quando l’ho portato a casa però si è rabbuiato tutto ad un tratto, e ho visto in lui gli occhi della depressione che purtroppo conoscevo molto bene. Ha iniziato a fare discorsi strani, abbozzava le frasi e poi non le continuava. Finchè mi ha detto che le cose con la ragazza non andavano bene. E mi ha fatto capire come se volesse capire se io c’ero ancora per lui oppure no. Io sono stata abbastanza impenetrabile. Mi ha anche detto che non ha ancora mai tolto tutte le mie foto dalle pareti della sua camera dopo un anno e mezzo e non sa perché non ci riesca. Non la smettevamo di parlare, tanto che sono volate 4 ore e ci siamo salutati solo perché si erano fatte le 2 di notte quasi. Lui si vedeva che aveva bisogno dei miei consigli, mi ha ribadito che nessuno lo conosce meglio di me. Gli ho consigliato di prendersi del tempo x stare da solo, per capire quali sono i suoi sentimenti, cosa che avrebbe già dovuto fare l’anno scorso senza buttarsi tra le braccia di un’altra, solo perché lui senza fidanzata è da solo. Non ha nessuno. Da quel giorno è capitato spesso di vederci in gruppo. Ho notato che non aveva più l’anello e tante piccole osservazioni mi hanno fatto capire che si sono lasciati. Io e lui quando ci vediamo parliamo finalmente tranquilli, da amici. Pochi giorni dopo quella famosa sera lui mi aveva mandato un mex lunghissimo in cui diceva che non aveva avuto il coraggio di dirmi a voce che gli manca molto la nostra storia. Ma nonostante abbia 28 anni non ha ancora capito chi è e cosa vuole. Non vuole più farsi aiutare da dottori. È depresso, non si accetta. Dice che per i suoi genitori lui non conta niente e non può disturbare suo fratello e cognata che già sono tanto presi coi figli piccoli. L’unica soluzione è buttarsi a capofitto sul lavoro aspettando che il tempo trovi una soluzione per lui. Mi ha ringraziato tantissimo per la serata passata insieme, per averlo perdonato. Ma ha detto che non è giusto che sia io ad aiutarlo, perché mi ha già fatto troppo del male. Però mi ha giurato che non c’è stato momento in questo anno e mezzo che lui non mi abbia pensata, anche se non sembrava. Mi ha fatto malissimo questo mex....perchè lo amo e quindi soffro se lui soffre. Da un lato ha però riacceso in me delle piccole speranze. Putroppo. Fatto sta che in questo ultimo mese è capitato di scriverci, ma senza toccare più quel tasto, però lui è molto asciutto nei mex ed egoista come sempre. Si è dimenticato di chiedermi com’era andata in occasioni mie importanti...o cmq ha dimostrato poco interesse. Poi due gg fa mi sono scritta con sua cognata e le ho confermato che sta male, come già lei aveva capito. Non le ho detto quali potrebbero essere i problemi cmq. Mi ha detto che lei e il fratello proveranno a chiedergli come sta e a vedere se si apre con loro. Poi ieri mi sono scritta con lui e gli ho scritto il nome di una psicologa di cui mi hanno parlato bene nel caso un giorno cercasse di nuovo di farsi aiutare da qualcuno. Lui un po’ si è infastidito e ha detto che non vuole che io mi occupi di queste cose. Io gli ho risposto che voglio solo che lui stia bene. E lui mi ha risposto: “Come farò a stare bene se non potrò mai essere una persona normale, avere una famiglia e veder crescere i figli ecc ecc. Avevo un sogno e questo purtroppo rimarrà tale. Cmq non spaventarti perché ahimè sono sereno quando non penso ai mille casini esterni. Realizzalo tu per me.”. Mi ha raggelato il sangue. Mi sono sentita come quella serata di 5 anni e mezzo fa in cui mi ha detto che era gay, con la morte nel cuore. Io gli ho detto che se mai vorrà, io ci sarò sempre per lui se ha bisogno di qualcosa, se ha bisogno di sfogarsi sapendo che io so tutto. Di questi suoi pensieri siamo al corrente solo io, la sua ormai ex ragazza e il suo “migliore”amico (che cmq non c’è questo grande rapporto). Vorrei tanto dirgli di vederci una sera per sfogarci entrambi. Ma perché un mese fa mi ha detto che gli manca la nostra storia, che mi pensa e ora mi dice così????Mi dà la sensazione che cerchi di allontanarmi per non farmi soffrire. Io mi ero promessa di non farmi sentire troppo in questo periodo per dargli il tempo di capire da solo cosa prova, senza influenzarlo. Ma ora sembra che abbia capito di essere gay??? Voglio parlargli per capire come sta....e per avere la certezza che sia così...e non solo i suoi pensieri passeggeri...Prima di buttare una vita d’amore, quello che era anche il mio di sogno, voglio esserne certa....Io darei la mia vita per lui, nonostante il male che mi ha fatto nell’ultimo anno e mezzo. E da ieri sera mi sento morta dentro. Perché sento soffrire la persona che più amo al mondo e anche perché sento svanire le poche speranze che mi ero fatta di nuovo in questo mese di veder realizzare il mio sogno d’amore con lui. Cosa devo fare? Vorrei chiedergli di vederci per parlare di queste cose...ne ho tanto bisogno.... Non ho mai mai mai raccontato a nessuno questo segreto, ma è stato un macigno che mi sono sempre portata dentro....Amare una persona col terrore che un giorno mi lasci perché non mi ama veramente ed è gay... Non voglio stressarlo, ma ho tanto bisogno di parlarne con lui...secondo me farebbe bene ad entrambi....Non potrebbe essere semplicemente eterosessuale con delle inclinazioni omosessuali che gli fanno provare desiderio verso scene omosessuali, ma che comunque non starebbe mai con un uomo bensì con una donna? Io penso che gli sia sempre piaciuto fare l’amore con me, problemi dovuti alla routine a parte....Lo so sembra che stia cercando di autoconvincermi che non è gay, però, nonostante da un lato la mia speranza sia questa, è anche perché io l’ho sempre visto come un ragazzo pieno di stranezze, ma non gay, non mi sembra sia così alta la sua componente omosessuale, se ha senso dirlo. Vi prego aiutatemi.........Sento la morte nel cuore.....

Link to comment
Share on other sites

ma chi se lo legge quel mattone che hai scritto ?

 

se il tuo uomo è gay devi fartene una ragione. tu non puoi far concorrenza a un uomo che lui ama perché sei una donna. 

 

il tempo guarisce le ferite. datti tempo.

Link to comment
Share on other sites

Io non sto facendo concorrenza a nessuno, e se avessi letto tutto lo avresti capito. Non obbligo nessuno a leggere, so benissimo di aver scritto un poema....ma non c'era altro modo per fare capire la situazione. Non penso abbia senso nemmeno commentare, se non si legge, comunque. Soprattutto se i commenti devono essere un po' acidi verso persone che comunque se arrivano a scrivere qui è perchè stanno soffrendo. Grazie lo stesso.

Edited by Alice88
Link to comment
Share on other sites

...Eh, il dono della sintesi :asd:

 

Se questa persona è gay e vive divorato dalla propria omofobia interiorizzata, mentre cerca inutilmente rapporti eterosessuali per ottenere una consolazione ed una soddisfazione che tanto non gli arriveranno mai (visto che di tentativi ne ha fatti a sufficienza, a quanto pare), l'unico modo che ha per stare bene è accettarsi e vivere la sua vita.

Iniziando dal cercare di superare la sua omofobia interiorizzata, appunto (visto che certi ragionamenti che fa riguardo al mondo gay, non stanno né in cielo né in terra :asd:)

 

Riguardo al tuo caso specifico... lascialo andare.

Come già detto, ci sono motivi sufficienti per dare per assodato che finiresti nuovamente assieme ad un gay represso.

Ci avete provato e riprovato, ma è chiaro che comunque alla fine è sempre insoddisfatto.

E tale situazione ti si ripresenterà a vita.

E nessuno dei due sarà mai veramente felice.

Edited by nowhere
Link to comment
Share on other sites

E' una brutta situazione, per tutti e due. Lui è  e sarà sempre in un limbo perenne, e tu con lui. Non sarà mai soddisfatto, soffrirà e tu anche. Lascia perdere. E' difficile lo so, quando si è innamorati di qualcuno, lasciarcelo alle spalle. Ma devi farlo, per te stessa e per lui. Sarà sempre un mordi e fuggi, nessuno avrà il coraggio di prendere una decisione, tu perché lo ami e lui perché altrimenti dovrebbe ammettere di aver fallito nella relazione (e affrontare la sua paura più grande, cioè l'ammettere di essere gay). Meriti una persona che ti ami completamente, non una che ti stia accanto per provare a sé stesso di essere etero. Un abbraccio enorme.

Link to comment
Share on other sites

Mai letto sul forum un messaggio così lungo.. !

Ad ogni modo, nowhere ha ragione.

Letta così, siete due che insieme possono solo rovinarsi la vita.

Lui ha una situazione difficile, ha incontrato persone pagate per aiutarlo che non l'hanno aiutato ma anzi hanno peggiorato la sua condizione (quella della scarica elettrica.. un'atrocità da denuncia!), ma sinceramente ha fatto però anche di tutto per complicarsi la vita. 

Dentro di sé ha un odio verso la sua condizione che alla sua età NON può permettersi di avere. Aldilà della sfortuna di incappare in persone incompetenti e di trovarsi di fronte a situazioni difficili.

Cioè fondamentalmente a me uno così mi fa pure un po' ribrezzo, oltre che tristezza....

Se sei gay lo accetti e basta, quanti secoli ti ci vogliono a toglierti dalla mente che sei ok così? Ampiezza mentale prossima al meno infinito, ecco.... e tutto sommato s'è incartato da solo...

Dal canto tuo tu non puoi di certo pensare di stare con uno così: l'affetto è una cosa, ma pensa a te!

Fai la tua vita, dimenticalo e investi in relazioni migliori, senza tutte queste cattive premesse!

Non puoi pensare di stare con lui. Vivi la tua vita! Vai oltre!

Link to comment
Share on other sites

Può essere gay oppure no, ma qua non si tratta di risolvere un'enigma e poi "vissero felici e contenti". Questa storia è palesemente malsana e NON è giusto, in primis per Te. Hai fatto il possibile per questo ragazzo, ma adesso basta.... fuggi da questa storia.... smettila di perseguire in maniera ostinata quel sogno che avevi, la realtà è un'altra. E il tuo non sarebbe un comportamento infimo.... chiamasi istinto di sopravvivenza. Hai diritto e dovere di cercare la tua serenità (altrove).

Ps prima di farlo, sprona qualcuno ad aiutarlo, ma Tu adesso fatti da parte....

Link to comment
Share on other sites

ok dopo che i miei occhi sono quasi esplosi a fissare lo schermo, voglio dirti che:

 

1) è gay, ma molto represso, fintanto da cercare esperienze etero per auto convincersi del contrario;

 

2) Scordati di vivere una storia felice e contenta con lui per lo stesso motivo citato qui sopra (è gay e sempre lo sarà);

 

3) a contribuire a questa forte repressione ci sono stati anche qui "psicologi" se così li possiamo definire, che proprio come hai detto tu (lo hanno trattato come in un campo di concentramento), quando invece non c'è bisogno di elettro shockare qualcuno per capire se è gay, ma basta conoscere tutta la storia.  (ps. sti qua son da denuncia)

 

4) dovrebbe smettere di cercare relazioni etero ed iniziare ad accettarsi per quello che è e magari frequentare qualcuno che lo posso aiutare, come associazioni ecc. ed cercare di iniziare relazioni omo

Link to comment
Share on other sites

No, non è stronzo, è la società che porta alcuni soggetti a fare questo.

 

Riassunto del poema:

Lei e Lui classica coppia che crescono insieme sin da piccoli, si fidanzano, stanno insieme per anni, progettano il futuro, casa e matrimonio, lui ha la grande voglia e passione di metter su famiglia con tanto di figli, ma ci sono chiari segnali che lui non sia etero, il fatto che non gli faccia sesso orale a lei, il fatto che a volte la trascura o non ci mette passione nel rapporto e via dicendo.

Lui dopo un po esplode e confessa a lei di essere malato, la sua malattia è l'omosessualità, lui ammette di averci provato con tutte le sue forze a non essere gay, perchè il suo sogno era avere una famiglia e dei figli.

Cosi tra tira e molla decidono di andare da uno psicologo sessuolo, lo psicologo MOLTO PROFESSIONALE sosteine che lui non sia gay perchè non c'è nulla che faccia pensare che lo sia, ha fatto anche la risonanza magnetica al cervello, ma, ciliegina sulla torta, lo psicologo ha deciso di fare una bella prova, foto di nudo di uomini e di lei, lui doveva sfogliare queste foto di lei e di uomini, ogni volta che capitava un uomo nudo, tac, scossa, mentre se vedeva una foto di lei nulla.

Dopo di che tra altri via e vai i due si lasciano, lui si distacca da lei e inizia a frequentare una ragazza nuova, dopo altri tira e vai si lasciano, si riallacciano i contatti tra i due e infine altri tira e vai.

Fine.

 

Lui non è etero, ed escludo che sia bisessuale, è gay, quindi abbandona ogni speranza che hai, capisco i tuoi sentimenti, il fatto che vi conosciate da una vita e che siate cresciuti insieme, che sei molto legata a lui e che nell'intimo e nella riservatezza vi conosciate più di chiunque altro, ma non hai speranze, cercando di rincorrerlo o sperando di ricoltivare il sogno del matrimonio, casa e figli non solo la storia rifinirà per l'ennesima volta e tu soffrirai ancora, ma non permetti a lui di fare ciò che dovrebbe fare realmente, e se una persona reprime e non segue ciò che prova si logora e si autodistruge con il rischio che si vada a finire nel peggio.

Lui sta cercando in tutti i modi di autoconvincersi di non essere etero.

 

Siete andati dagli psicologi sbagliati, anzi andrebbero presi a sberle, noi esseri umani non siamo come animali da addomesticare dove gli si insegna ad obbedire e fare ciò che il padrone dice.

Ti do una visione diversa di quel bell'esperimento della scossa, tu da bambina ti infilavi i pennarelli in bocca, la mamma e il papà ti dicevano che non andava fatto, arrabbiandosi e magari dandoti una sberla, e da li hai imparato a non farlo più, un gatto non fa la cacca nella sabbia ? il padrone con vari mezzi gli fa capire che bisogna farla nella sabbia, e il gatto imparerà.

Ma le pulsioni sessuali, l'attrazione fisica e sentimentale non è una cosa che si può comandare, non si può "addestrare" o cambiare.

 

Tutti noi cresciamo in un mondo etero, vediamo mamma e papà, in televisione vediamo uomo e donna, nei cartoni vediamo il maschio e la femmina, era la bella e la bestia, non la bestia e la bestia o la bionda e la mora, nei giocattoli vediamo maschio e femmina, nei videogiochi vediamo maschio e femmina, per strada vediamo maschio e femmina, nei cartelloni pubblicitari vediamo maschio e femmina, e dentro di noi ci autoconvinciamo che sia cosi, che il mondo deve essere etero, maschio + femmina.

Cosi cresciamo e gia durante l'infanzia attorno ai 10/11 anni pensiamo al futuro, ed essendo abbituati al mondo etero ci vediamo al fianco di una donna, in una bella casa con un bel lavoro, il cane da portare a spasso e tanti piccoli bambini.

Ma, nel momento in cui ci si accorge che non si prova attrazione per le donne ma per gli uomini tutto cambia, scopri un mondo che non conosci, gia nei tuoi sogni la donna scompare, i figli scompaiono, probabilmente anche il lavoro visto che alcuni se sanno che sei gay ti licenziano o non ti assuomono e in automatico anche la casa, il bel futuro a cui tanto speravi di andare incontro è svanito.

E le uniche cose che senti per strada o nei giornali/telegiornali sui gay sono, ragazzo gay si suicidia per omofobia, genitori cacciano di casa il figlio gay, legge anti gay, meglio fascista che frocio, i gay dovrebbero bruciare e via dicendo.

E cosi uno si spaventa, lui non è stronzo, ma è la società che lo ha portato a fare questo.

 

Ora, tu se gli vuoi veramente bene gli devi essere vicina come amica, non come fidanzata o come possibile fidanzata o scopaamica, gli devi far capire che lui è gay e per te non c'è nessun problema, lo devi spingere ad accettare la sua omosessualità, fagli conoscere qualche sito/forum gay, qualche amico gay o lesbica e via dicendo.

Se non lo aiuti c'è il rischio che lui non accetti mai sta cosa, o almeno solo parzialmente, arrivando a 40 anni dove ha buttato al cesso tutta la sua vita, dove probabilmente finirà in qualche chat di incontro per qualche scopata occasionale senza mai instaurare un rapporto sentimentale perchè non vuol farsi vedere insieme ad un altro uomo e perchè non accetta questa cosa, con molta probabilità finirà con il provarci con qualche bel ragazzo di 16/17 anni per farci sesso, cosa che non ha fatto durante la sua adolescenza e quindi cercherà di recuperare ciò che ha buttato nel cesso e che si è rifiutato di fare, non potendo però soddisfare a pieno le esigenze del ragazzo gli farà qualche regalino come un ipad e via dicendo.

 

Son crudele lo so, ma bisogna esserlo nella vita.

See Ya.

Link to comment
Share on other sites

davydenkovic90

Hai mandato lui dallo psicologo per fargli credere che è etero e che deve stare con te?

Qui chi ha bisogno dello psicologo sei tu. A parte che sei grafomane, e già questo è grave. Ma poi, ragiona. Lui ti ha detto di essere omosessuale. Se sta male in questa condizione non è perchè in realtà è etero e tu devi aiutarlo a ritornare etero. Questo è un tuo desiderio egocentrico e irrealizzabile. Se veramente tu ci tenessi a lui dovresti aiutarlo ad accettarsi e a capire che può vivere tranquillamente una relazione con un uomo, o almeno provarci, senza paura del giudizio altrui, senza sensi di colpa inculcati dall'educazione perbenista che avete ricevuto.

Link to comment
Share on other sites

Ok ho letto tutto.

 

Il tuo ex ragazzo ha un problema grave che si chiama omofobia interiorizzata: è un cagasotto che non si accetta e che invece di iniziare uno straccio di percorso di autoconsapevolezza che possa aiutarlo a vivere una vita relazionale come si deve, ha preferito reprimersi fino allo sfinimento.

 

La cosa ripugnante è che nel suo teatrino omofobo ha coinvolto anche te. E forse vuole coinvolgerti di nuovo.

 

E' un vigliacco, non è capace di affrontare la situazione perché pur essendosi reso conto di essere gay non vuole sentir ragioni e vuole continuare a sottomettersi al giudizio degli altri, agli stereotipi cattolico-fascisti borghesotti e piagnucolosi del bravo ragazzo sessuofobico che si trava la fanciullotta dello stesso paese si fidanza e si sposa con lei sfornando bimbi per la patria e costruendo la stucchevole casina del mulino bianco come comanda il papa.

 

Ora quali che siano i suoi problemi, grazie al cielo NON sono TUOI problemi: dopo aver vinto gli scrupoli da crocerossina che travolgono ogni ragazza etero che si sia fidanzata con un gay, te ne eri liberata.

 

Fa' in modo che il suo improvviso ritorno NON si trasformi in un rifagocitamento della tua persona nei SUOI DELIRANTI progetti di FALSITA'.

 

Insomma se pensi che lui voglia riprendere i contatti per poterti usare come comparsa del suo teatrino familiare "mamma papà casa chiesa e fascio littorio" rispondigli chiaramente che è un fottuto vigliacco, e deve avere le palle di accettarsi come gay e di trovarsi un fidanzato invece di rovinare la vita a te che non c'entri nulla.

Link to comment
Share on other sites

Ah quasi dimenticavo: lo psicologo-sessuologo da cui siete andati deve essere denunciato all'ordine degli psicologi per violazione del codice deontologico.

Link to comment
Share on other sites

AndrejMolov89

Ho preferito leggere a campione. Il tuo ragazzo vive male la sua sessualità, qualunque essa sia. Desidera una famiglia, ma questo desiderio sociale, non può essere più forte di quello "affettivo e sessuale". Vivere in una condizione di perenne insoddisfazione è pericoloso per entrambi. Tu verresti trascinata in un mondo che magari ti potrebbe distruggere, lasciarti logora per non ottenere nulla di fatto. Se è gay, cosa che è probabile, vivresti solo sulla superficie, lui ti sarà imperscrutabile, vivrai con la coscienza di non averlo mai tra le mani, di non sentire la sua interiorità parte di te. Lui d'altro canto vivrà perennemente in una dissonanza cognitiva. Devi decidere cosa sia meglio per te stessa, vivere con una persona che ami, ma di cui dovrai accontentarti di una ritualità sociale, superficiale, oppure cercare di dimenticarlo, andare via da lui per vivere al meglio l'unica cosa che non potrà essere mai ripetibile: la tua vita. 

Non è stronzo, quel che fa non ha intenzione, però, i danni che può provocare nelle persone di cui si circonda per fuggire ad un nodo irrisolto della sua vita possono essere duraturi e profondi. E' una tua scelta, puoi anche stargli vicino, ma devi comprendere a pieno cosa comporterà e non pentirti di nulla in caso, di non vivere di rimpianti duraturi. 

Link to comment
Share on other sites

Lui è e rimane l'amore della tua vita.

 

Che sia gay o meno. 

 

Purtroppo posso solo immaginare l'immensa frustrazione che lui possa provare, ha un immenso potenziale represso e che attende di venir fuori, ormai da troppo tempo.

 

E tu, tu veramente sei una persona d'oro, hai fatto già tanto, tantissimo, tu sei la sua unica figura di riferimento da quanto dici, tu veramente sei il suo appiglio con la realtà, sei il motivo per cui non si è già buttato sotto un ponte, e non minimizzo.

Lui ha tenuto un comportamento meno esemplare del tuo nei tuoi confronti, ma, non mi unisco al coro di quelli sul forum che si scagliano (come sempre) verso tutti quei soggetti repressi che non si accettano: la sua situazione è drammatica, lui a 28 anni veramente non sa niente di se stesso, non si conosce neanche minimamente, è ancora in uno stato infantile, primordiale.

 

Sappi che, non importa te lo dica, tu potrai pure rifarti la vita con un'altra persona, amarla, metter su famiglia e, te lo auguro veramente tanto, esser felice, ma lui rimane e rimarrà.

 

Perché sappi che tutta la sofferenza che hai provato tu, l'ha provata anche lui, forse anche in maniera maggiore, perché le persone che più soffrono sono quelle che non sanno cosa vogliono, che non riescono ad inquadrarsi in niente.

 

Avete un rapporto talmente intimo che i presupposti per una storia, anche appagante come del resto già è stata, ci sarebbero tutti: ma i problemi tornerebbero, a lui rimarrebbe quel tarlo che non va via, quel lato di se che non conosce, si sentirebbe legato a qualcosa che magari anche ama, ma non desidera.

 

Non abbandonarlo per nessun motivo, tu sei la sua certezza: allontanati progressivamente, rifatti una vita con qualcuno che possa ricambiarti a pieno, e vedrai che il vostro rapporto rimarrà comunque forte, fortissimo, magari ancora pervaso da tanto amore, lui è la persona della tua vita, ma tu cerca altro, cerca un legame più genuino con un'altra persona, non perdere il tuo futuro per lui.

 

Chiudendo rinnovo i complimenti per il tuo comportamento, davvero, hai avuto e stai avendo una forza incredibile: ma si sa, l'amore fa questo effetto.

Link to comment
Share on other sites

 

 

Non abbandonarlo per nessun motivo, tu sei la sua certezza: allontanati progressivamente, rifatti una vita con qualcuno che possa ricambiarti a pieno, e vedrai che il vostro rapporto rimarrà comunque forte, fortissimo, magari ancora pervaso da tanto amore, lui è la persona della tua vita, ma tu cerca altro, cerca un legame più genuino con un'altra persona, non perdere il tuo futuro per lui.

Secondo me invece è sbagliato cercare di conservare il rapporto. Per due motivi:

1) Lei non riuscirebbe a farsi passare lo struggimento amoroso per il suo primo amore, avendocelo sempre fra i coglioni.

2) Lui potrebbe fossilizzarsi in nuove idee sbagliate sulle relazioni, perché piagnucolare al fianco di uno che pagnucola non fa altro che incentivare il senso del dramma, mentre mandarlo a cagare con una risata fa capire quanto tutta questa disperazione sia in realtà piuttosto stupida e fuori posto. Voglio dire ci sono bambini nel mondo che vengono venduti a pezzi al mercato degli organi, e uno deve gridare alla fine del mondo se s'accorge che gli piace il cazzo o se s'accorge che al fidanzato gli piace il cazzo? Dai, smettiamola di essere patetici.

 

Avete vissuto il classico stereotipo del maschio bigotto di mentalità italiana stritolato dai preguidizi cattolici e della tenera fanciulla che crede nell'amore puro. Vabé, roba che accade a palate a milioni di persone. Niente drammi, niente disperazione, ok uno ci resta malissimo, ma bisogna leccarsi in fretta le ferite e ricominciare, senza trascinarsi carcasse per kilometri e kilometri.

 

Ora io invece di dilungarmi in accorati struggimenti empatici, preferirei che tu cogliessi il problema concreto: quello di spezzare subito questo legame morboso. E' palese che fra i due tu sei la più forte, quindi se proprio ti senti oppressa dal desiderio di aiutare questo tizio (ma NON sei tenuta a farlo), nel momento in cui lo respingi spiegagli il perché, fagli capire quanto sia stupido e ridicolo cercare di far finta di essere quello che non si è... e poi quanto sia DISGUSTOSO e INGIUSTO coinvolgere altre persone nei propri programmi di falsità di lungo periodo.

 

Se è omosessuale se ne deve fare una ragione, ad ogni costo. Se proprio non ci riesce, bene, viva l'orribile vita che decide di vivere pur di fare contenti qualche cardinale obeso o qualche politico mafioso di centrodestra, ma perlomeno non ti deve coinvolgere nella sua prostrazione totale ai merdosi valori della parrocchia.

Link to comment
Share on other sites

 

 

Avete vissuto il classico stereotipo del maschio bigotto di mentalità italiana stritolato dai preguidizi cattolici e della tenera fanciulla che crede nell'amore puro.

 

Il suo amore sarà pure poco genuino, diciamo anche insano dai, ma non per questo è meno autentico.

Tu dici di non incentivare il senso del dramma, ma per me non deve passare il messaggio che lei debba mettere un macigno sopra questa triste storia, un velo pietoso sopra questo ragazzo confuso che le ha prosciugato le speranze in amore: caspita è stato pur sempre amore, se anche si allontana deve conservare un'idea non troppo negativa di lui, perché qui le vittime sono entrambe.

 

Poi dici che dovrebbe mandarlo a cagare per svalutare tutta questa dimensione drammatica: sarei d'accordo se si trattasse di un adolescente, ma caspita, ha 28 anni, il tempo per capire che gli garba semplicemente (anche?) il pisello ce l'ha avuto, lui è proprio complessato, è in una situazione che a me spaventa terribilmente, dev'essere in uno stato di fragilità ed infantilità emotiva terrificante.

 

Lei è la sua ancora di salvezza, non deve andare a fondo anche lei standoci dietro a vita, infatti le ho consigliato di allontanarsi, ma di farlo progressivamente, perché lui è pur sempre la persona della sua vita: quindi bene rompere con la morbosità e rifarsi una vita, ma un occhio di riguardo per un amore passato e per una persona che non ha il coraggio di crescere.

Link to comment
Share on other sites

Ciao, sono nuovo di qui ma vecchio dell'argomento: ci son passato senza arrivare a livelli così estremi... Si, secondo me è meglio andare avanti senza l'idea di avere lui.

Si, puoi provare ad aiutarlo a capire senza però forzare troppo.

No, è sbagliato dare a lui solo le colpe...

Fortunatemente sei giovane... Cerca un nuovo amore, lui non potrà comunque dartene come vuoi tu a meno che non ti accontenti di una recita a beneficio dei soli spettatori ignari...

Link to comment
Share on other sites

Certo io capisco che sia difficile lasciare il proprio amore ma se a lui piace il cazzo rassegnarsi sarebbe la cosa migliore.

Scusa la franchezza ma pur avendo letto tutto il tuo intervento la situazione è talmente lineare che non c'è da dire molto, tu sei il suo alibi, gli fai solo del male, lo confondi ancora di più e secondo me non sei nemmeno la persona adatta a poterlo aiutare.

Edited by Iron84
Link to comment
Share on other sites

Ho letto tutto. Inizialmente mi ero rattristato per la vostra condizione, ma da quando ho letto "malattia" sono rimasto disgustato. Una storia orribile. Non tanto per il tradimento, le indecisioni e il distacco, quanto per la maniera terribile in cui avete vissuto la sua omosessualità. L'elettroshock andrebbe denunciato. Gli psicologi che avete consultato sarebbero da radiare.

L'unica cosa da curare è la sua omofobia interiorizzata e la tua scarsa apertura mentale. Sei da biasimare anche solo per aver esitato, se è così, sapendo "terapia" di quel macellaio che chiami psicologo.

Detto ciò ti suggerisco di non insistere nel vederlo come il tuo ragazzo, ma come un semplice amico, se lui lo desidera. Spero che si accetti e capisca quanti danni gli ha procurato la mancata consapevolezza del proprio orientamento sessuale, e il tentativo di "riparare" ad esso.

Link to comment
Share on other sites

Non avevo letto questo topic, sono sconvolto. Si oppone al mio essere sconvolto questa domanda: come mai una pazza omofoba complice delle torture subite da un pazzo omofobo, viene a scrivere questo papiro in un forum gay? Che dovremmo fare noi esattamente per te? A parte sperare che non sia vero o invitarti a costituirti alla santa inquisizione gay, se solo ce ne fosse una.

Link to comment
Share on other sites

Ciao volevo ringraziare veramente di cuore tutti coloro che hanno perso del tempo a leggere il mio poema (mi rendo conto che sia stato un po' pesantino..) e che mi hanno anche risposto, sia qui che in privato. Mi è dispiaciuto per chi è stato un po' offensivo verso di me, pensando cose che non mi rispecchiano affatto, come il dire che sono omofoba o pazza o cose del genere. Sono semplicemente una ragazza che ama con tutto il cuore da una vita una persona e che in nome di questo amore ha superato un sacco di difficoltà e sempre lottato, ma solo perchè non ero convinta del fatto che fosse gay, altrimenti seppur in modo doloroso lo avrei accettato. E non dico doloroso perchè sono omofoba, ma semplicemente perchè avere la consapevolezza che è gay significa non avere più nessuna speranza con lui. Capisco che leggendo qui condensate insieme tante cose accadute si ha subito la certezza che lui sia gay, ma in realtà sono avvenute in un lasso di tempo molto lungo, di anni, e quindi ho sempre pensato che fosse soltanto una delle sue stranezze che a volte si presentano, come tante altre, una cosa di cui si era autoconvinto da solo, non so bene come spiegarlo. Se l'ho incoraggiato ad andare da uno psicologo non è stato per convincerlo a stare con me, bensì per cercare di aiutarlo a fare chiarezza affinchè potesse stare meglio e uscire da quella maledetta depressione. Io sono sempre e solo stata mossa dall'amore profondo che provo per lui. Comunque non intendo giustificarmi, sono consapevole che quando si decide di raccontare una cosa così intima si possa essere anche soggetti a critiche, soprattutto per il fatto di essere estranei. Io non mi sento di essermi comportata male come qualcuno dice, l'unica mia pecca è stata probabilmente l'ingenuità data dalla giovane età, dall'inesperienza e dall'amore che mi impediva di vedere chiaro. Pensavo che se fosse stato veramente gay gli avrebbe fatto troppo schifo stare con me tutti questi anni. E il fatto di non averne mai parlato con qualcuno non mi ha aiutato a vederci meglio. Ma gli avevo promesso che sarebbe stato un segreto. Solo per questo ho scritto qui a voi, perchè avevo bisogno di scoppiare con qualcuno dopo tanti anni, e pensavo che parlarne con persone che forse avevano vissuto qualche esperienza simile alla sua mi sarebbe potuto essere d'aiuto. E infatti mi ha proprio aiutato. Inizialmente leggendo i vostri messaggi ci sono stata malissimo, poichè dentro di me conservavo ancora qualche piccola speranza di poter avere ancora un futuro con lui. Però già il fatto di scrivere quel papiro e poi le vostre considerazioni mi hanno aiutato a vedere questa storia dall'esterno e in modo più lucido, e quindi mi sono decisa a non credere più nel nostro futuro insieme. E a staccarmi un po', a non asfissiarlo con la mia presenza, tanto sa che se ha bisogno di me io ci sono. Lunedì ho iniziato a lavorare finalmente e quindi questa settimana è stata molto intensa e mi ha impedito di pensarci, anche questo è stato di aiuto. Penso che in futuro se ci sarà l'occasione cercherò di aiutarlo in qualche modo ad accettare questa sua situazione, ma prima ho bisogno di staccarmi un po' in modo da non amarlo così tanto, come del resto stavo facendo da un anno e mezzo a questa parte. Spero che il tempo mi aiuti e soprattutto spero un giorno di vederlo veramente felice, come ho sempre sognato che fosse. Grazie a tutti

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...