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Leadership... help!


Kador88

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Ciao ragazzi, mi hanno eletto team leader di un progetto in ambito chimico, con votazione unanime (l'unico voto contrario era il mio perché non ci si poteva auto nominare). E qui vengono i dolori! Non ho doti da leader, non riesco a fare la parte del "cattivo"... per esempio, nel mio gruppo 2 tipe non si sopportano, e hanno scazzato. Nonostante le avessi più volte richiamate all'ordine, queste mi hanno ignorato finchè non ho picchiato i pugni sul tavolo e mi sono messo a urlare (roba dell'altro mondo per me). Premetto che comunque rinunciare non mi va perché mi sembrerebbe di scappare dalle mie responsabilità, avete qualche consiglio?
Grazie mille a tutti!

P.S: so che la leadership è innata, ma sinceramente non voglio fare brutte figure (si prospettano possibili assunzioni). Ancora grazie!

Edited by Kador88
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Dici di non avere doti da leader, ma ti preoccupi dell'immagine che comunichi al gruppo e vuoi comunicare autorevolezza, ma non autorità.

Questo è già comportarsi da leader, vuol dire tenere al gruppo, alla sua cooperazione e ad una buona riuscita.

 

Son dell'avviso che l'arma vincente in questi casi sia essere fermi sulle proprie decisioni ed insistere con gentilezza se necessario: non ti incazzare, al massimo usa l'ironia se dopo aver insistito sulla tua posizione non ti cagano.

 

Della serie prendi un po' in giro (senza cattiveria, ma con malizia) dicendo che comunque si fa in quel modo :)

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un corso di kung fu ?

 

il fatto che ti abbiano scelto è positivo. ora che sei il capo però devi sanzionare in qualche modo chi si comporta mi maniera non opportuna altrimenti questi comportamenti  inappropriati aumenteranno e mineranno il team.

Edited by marco7
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Sei un chimico? *.*

 

Conosco un amico che è un leader nato. Mi ha sempre detto che bisogna essere autorevole e non autoritario. Lui è amico di tantissime persone, mette le esigenze e i pareri di tutti sullo stesso piano, senza farsi coinvolgere in pregiudizi o prese di posizione arbitrarie. Quando c'è da prendere una decisione è il primo che suggerisce un piano organizzativo, ma è l'ultimo a dare una propria opinione sull'argomento, questo spetta agli altri. La buona riuscita di un progetto di gruppo deriva dall'unione dei vari componenti più che dalle conoscenze tecniche del leader di turno, quest'ultimo dovrebbe riuscire a coordinare nel modo migliore e discreto le capacità di ogni persona, e non dovrebbe mai prevaricare nessuno (e essere prevaricato).

 

In parole spicce, cerca di rispettare e stimolare il lavoro di ogni singolo collega, ma non farti mettere i piedi in testa da nessuno, la tua figura deve essere rispettata e il ruolo esecutivo spetta solo a te.

 

Questo è quello che penso, poi ovviamente dipende dal tipo di progetto!

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ci sono diversi stili di leadership, inutile fingere altrimenti non risulteresti credibile: inoltre ci sono diversi tipi di persone, per cui devi conformarti al tuo stile tenendo però conto delle persone con cui hai a che fare :uhsi:

questa immagine rende l'idea

http://www.startegy.it/startegy/download/comunicazione-leadership/

 

foto-corso-comunicare-da-leaders.jpg

Edited by conrad65
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La leadership non è innata! Mica ci sono i geni del leader..

 

Beh il punto é che hanno sbagliato loro a votarti e mo son cazzi..

Quindi dovete prendervi un pó ognuno le proprie responsabilità

E cercare di creare una democrazia..

 

Se poi stai in gruppo con dei bimbiminkia amen

Sará per la prossima..

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Ringrazio tutti per i consigli, siete stati gentilissimi! E molto esaustivi e di facile comprensione! Alla fine penso che la chiave di tutto sia l'equilibrio tra il farsi rispettare e la tirannia (cosa che voglio evitare). Spero in bene, vi terrò aggiornati.

@faby91: è il mio primo incarico importante da leader, sono un po' inquieto. Ma di certo non voglio scappare (e grazie ai consigli dei vari utenti son un po' più tranquillo).

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Mah forse quello che scriverò sarà già stato detto, ma prendiamo il caso delle tue due signorine: nel loro caso non puoi tentare di richiamarle perche fan branco contro di te e rischierebbero di metterti in una condizione che non ti permetterà di gestire il lavoro in modo accettabile, in questo caso devi spronare gli altri a cooperare ignorando le e poi se hai professori con cui poterne parlare le costringi a darsi una regolata, però se riuscissi a parlare con loro in privato (meglio se individualmente) cerchi di chiarire la situazione e fai in modo che non abbiano più contatto tra di loro...

Una sola cosa mi sento di dirti: un leader è tale solo se ha un gruppo disposto ad essere direzionato e lo rispettano, se non ci sono questi punti il comando risulta pesante... Cacchio spero di essere stato chiaro...

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C'è un sacco di libri al riguardo,scritti da gente seria...

Prova a documentarti :)

 

Ps:Non saprei consigliartene uno dato che non ne ho letto nessuno,però penso che con un pò di ricerca trovi quello giusto.

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La leadership è una questione di attitudine personale. Fondamentalmente a te, come leader, è richiesto di portare il gruppo agli obbiettivi prefissati. Se non si raggiungono gli obiettivi, la colpa è principalmente la tua.

Cosa devi fare per questo?
Al leader è innanzi tutto demandato il compito di decidere: di fronte ad alternative e proposte varie, a un certo punto il leader sceglie una delle strade, per ragioni sue,

non è obbligato a giustificare se non ai superiori (se ci sono) o alle proprie tasche e alla propria coscienza.

Il secondo compito del leader è definire un piano: ascoltando le opinioni degli altri del gruppo, e studiandone le caratteristiche, si sceglie un percorso, delle funzioni, dei ruoli, delle responsabilità.

La regola è capire chi è lead e chi è back, ovvero chi può assumersi delle responsabilità forti (una specie di sottoleader) e chi invece preferisce fare un lavoro guidato. Mai mettere a contrasto due lead, mai dare delle responsabilità ai back.

Il terzo compito del leader è trainare il gruppo. Devi studiare chi c'è con te:

ci sono persone che amano dire la loro e discutere ogni cosa, quelli li devi "suadere", ovvero convincere che la scelta presa è la loro scelta, vero o falso che sia.

ci sono persone che devono essere continuamente sollecitate, accarezzate, complimentate, spinte ad andare avanti

ci sono persone che devono essere lasciate andare indipendenti, quelli li devi consultare "alla pari", verificare quel che fanno, correggere in maniera precisa e sintetica il loro lavoro se vanno fuori rotta.

ci sono quelli appiccicosi che saranno li a farti vedere sempre il loro lavoro e a chiedere la tua approvazione, quelli li devi "sopportare" e monitorare perche poi sono quelli che ti parleranno dietro alle spalle alla prima occasione.

Per risolvere i contrasti, ti devi imporre come leader e imporre la tua scelta. Se due persone si stanno accapigliando, è perchè forse i loro ruoli si sono sovrapposti, allora tu separa il più possibile i ruoli per evitare contrasti.

Il quarto e ultimo compito del leader è monitorare. Il leader deve sapere sempre a che punto sta la situazione, farsi aggiornare, correggere la rotta, avere il coraggio di dire alla gente che sta sbagliando. 

E' importante in questo che il leader si faccia sentire: alla gente piace avere un condottiero che li guida, quindi non essere timido, fatti sentire, bastone e carota sono essenziali, l'educazione pure ma vale la regola: meglio dire una cosa ovvia che tacere una cosa che ti sembra ovvia ma forse non lo è.

 

Libri sull'argomento ce ne sono a pacchi, ma devi sperimentarti sul campo. Essere leader non è per tutti, ma ogni tanto fa bene calarsi nel ruolo.

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Questo thread è utile anche per me!! xD

Per quel che ho potuto vedere in situazioni in cui mi sono ritrovato a fare il leader (contro la mia natura) la cosa più importante non è perdere la ragione, urlare, sbattere i pugni, insomma bisogna cercare di evitare gli outbursts di aggressività che sembrano essere solo un modo per dimostrare potere. La potenza è quella importante, è far capire agli altri che se tu sei il leader tutto dipende da te. Basta la frase giusta al momento giusto, pensare prima a tutto e mostrarsi fermo e sicuro sulle proprie idee, che non equivale a dire irremovibile: in pratica è la sottile differenza tra il mostrarsi in cerca di consigli e supporto e il prendere in considerazione gli altri pur essendo autosufficiente. Aiuta parlare con un tono di voce calma ma risonante (voce proiettata).

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La leadership è una questione di attitudine personale. Fondamentalmente a te, come leader, è richiesto di portare il gruppo agli obbiettivi prefissati. Se non si raggiungono gli obiettivi, la colpa è principalmente la tua.

Cosa devi fare per questo?

Al leader è innanzi tutto demandato il compito di decidere: di fronte ad alternative e proposte varie, a un certo punto il leader sceglie una delle strade, per ragioni sue,

non è obbligato a giustificare se non ai superiori (se ci sono) o alle proprie tasche e alla propria coscienza.

Il secondo compito del leader è definire un piano: ascoltando le opinioni degli altri del gruppo, e studiandone le caratteristiche, si sceglie un percorso, delle funzioni, dei ruoli, delle responsabilità.

La regola è capire chi è lead e chi è back, ovvero chi può assumersi delle responsabilità forti (una specie di sottoleader) e chi invece preferisce fare un lavoro guidato. Mai mettere a contrasto due lead, mai dare delle responsabilità ai back.

Il terzo compito del leader è trainare il gruppo. Devi studiare chi c'è con te:

ci sono persone che amano dire la loro e discutere ogni cosa, quelli li devi "suadere", ovvero convincere che la scelta presa è la loro scelta, vero o falso che sia.

ci sono persone che devono essere continuamente sollecitate, accarezzate, complimentate, spinte ad andare avanti

ci sono persone che devono essere lasciate andare indipendenti, quelli li devi consultare "alla pari", verificare quel che fanno, correggere in maniera precisa e sintetica il loro lavoro se vanno fuori rotta.

ci sono quelli appiccicosi che saranno li a farti vedere sempre il loro lavoro e a chiedere la tua approvazione, quelli li devi "sopportare" e monitorare perche poi sono quelli che ti parleranno dietro alle spalle alla prima occasione.

Per risolvere i contrasti, ti devi imporre come leader e imporre la tua scelta. Se due persone si stanno accapigliando, è perchè forse i loro ruoli si sono sovrapposti, allora tu separa il più possibile i ruoli per evitare contrasti.

Il quarto e ultimo compito del leader è monitorare. Il leader deve sapere sempre a che punto sta la situazione, farsi aggiornare, correggere la rotta, avere il coraggio di dire alla gente che sta sbagliando. 

E' importante in questo che il leader si faccia sentire: alla gente piace avere un condottiero che li guida, quindi non essere timido, fatti sentire, bastone e carota sono essenziali, l'educazione pure ma vale la regola: meglio dire una cosa ovvia che tacere una cosa che ti sembra ovvia ma forse non lo è.

 

Libri sull'argomento ce ne sono a pacchi, ma devi sperimentarti sul campo. Essere leader non è per tutti, ma ogni tanto fa bene calarsi nel ruolo.

 

Perfettamente d'accordo.

Unica perplessità, dettata dall'esperienza sul campo: i libri sulla leadership hanno meravigliose teorie, magari tanti case hisoriy citati, ma quasi mai si adattano alla situazione specifica in cui ti trovi in quel preciso momento.

Insomma, non sono una palla di vetro nè l'oracolo di Delfi: anche se può essere rischioso, nel momento di scegliere tra più opzioni, fatti guidare dal tuo istinto!

Anche perchè sennò rischi di incanalare il lavoro di tutti in un sentiero di cui noi per primi non sei convinto!

 

Fidati: se hai dei dubbi su quel che fai, pure se non li dichiari apertamente, se ne accorgono tutti.

E son dolori!

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il libro che mi sento di consigliarti http://www.amazon.it/Leader-efficaci-responsabile-favorendo-partecipazione/dp/8861531792/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1405782199&sr=8-1&keywords=leader+efficaci

"Leader efficaci"

E' un approccio che nasce dalla comunicazione, nella versione "genitori efficaci" è la bibbia di milioni di genitori che...almeno ci provano :)

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Perfettamente d'accordo.

Unica perplessità, dettata dall'esperienza sul campo: i libri sulla leadership hanno meravigliose teorie, magari tanti case hisoriy citati, ma quasi mai si adattano alla situazione specifica in cui ti trovi in quel preciso momento.

Insomma, non sono una palla di vetro nè l'oracolo di Delfi: anche se può essere rischioso, nel momento di scegliere tra più opzioni, fatti guidare dal tuo istinto!

Anche perchè sennò rischi di incanalare il lavoro di tutti in un sentiero di cui noi per primi non sei convinto!

 

Fidati: se hai dei dubbi su quel che fai, pure se non li dichiari apertamente, se ne accorgono tutti.

E son dolori!

 

agree... i casi studio non si applicano mai alle tue rogne, è la legge di Murphy. Meglio saperlo fin dall'inizio.

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La leadership è un argomento che da un po' di tempo va diciamo "di moda" nelle facoltà di economia italiane, un po' per l'effettiva importanza della questione della leadership nelle organizzazioni e un po' perchè da tempo si fanno corsi sul tema nelle università americane e quindi fa figo: io ad esempio lo scorso semestre avevo proprio un corso (obbligatorio) di negoziazione e leadership.

 

Concordo con freedog sul fatto che i libri in materia siano carichi di teorie interessanti dal  punto di vista "filosofico" ma di poca utilità nella  pratica, altri libri semplicemente sono cataste di belle parole e frasi complicate che nascondono dietro all'incomprensibilità una carenza profonda di contenuto XD

 

Dal punto di vista pratico è vero, come ha scritto korio, che leader è colui che porta un gruppo di persone (che sia una intera organizzazione o un gruppo di lavoro all'interno di essa) verso degli obiettivi, ma non è affatto detto nè che sia il leader a  scegliere gli obiettivi, nè che in presenza di più alternative su cui il gruppo fatica a decidere sia opportuno che la decisione venga presa dal leader: nelle  risorse umano spesso si distingue, in ambito lavorativo, fra POSIZIONE e RUOLO, la posizione è l'insieme delle mansioni che il lavoro comporta, e quindi richiede solo di saper fare le cose che quel lavoro impone di fare, il ruolo invece si riferisce alle aspettative che collaboratori, sottoposti e superiori hanno verso LA PERSONA che ricopre una certa posizione.

Tutto ciò per dire che non esiste un prototipo di leader efficace, per cui se hai determinate capacità o caratteristiche sei automaticamente un buon leader, ma al contrario l'efficacia della leadership dipende in gran parte dalle persone con cui hai a che fare: per fare un esempio, il carisma, di solito associato alla leadership, può essere apprezzato in un gruppo X di persone, e portare quindi ad una leadership efficace, mentre può essere malvisto in un gruppo Y, e portare lì ad una leadership inefficace.

 

IN SOSTANZA: primo passo, capisci con che tipo di persone hai a che fare, e in base alle loro esigenze modula il tuo comportamento in modo che risponda alle loro aspettative e sia quindi considerato "opportuno": se è un gruppo di persone che fatica a trovare accordi, tende a non sbilanciarsi quando c'è da prendere decisioni importanti, lì probabilmente si richiede un leader con carisma, che prende in mano la situazione e decide quando gli altri non sono in grado di farlo, anche "imponendo" se necessario la decisione, in questo caso il leader stabilisce spesso non solo le modalità operative, ma anche gli obiettivi che il gruppo deve raggiungere; se è invece un gruppo "forte", che non apprezza gli accentramenti di potere e preferisce decisioni collegiali e condivise, allora sia la formalizzazione degli obiettivi sia il come raggiungerli sarà un compito comune, e il leader  in questo caso fa da "moderatore" garantendo la partecipazione di tutti e la correttezza del processo decisionale, e prende la situazione "di petto" solo in caso di estrema emergenza.

 

Comunque se già sono stati i componenti del gruppo a "eleggerti" leader, io non mi preoccuperei :) evidentemente hanno visto in te doti che tu, per modestia o per altri motivi, per ora non vedi....quindi relax!

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Ragazzi, devo ringraziarvi di cuore per i consigli. Ieri è ufficialmente terminato il mio periodo da leader (durava una settimana per ciascuno del gruppo per vedere chi rendeva di più e metterlo come capo in modo più duraturo): sono arrivato 2°, con 3 progetti approvati su 5. E' stata davvero una bella esperienza, grazie ancora dei vostri consigli che si sono rivelati preziosissimi e molto chiari. Ieri poi la cosa che mi ha fatto molto piacere è che i componenti del team abbiano deciso di uscire dopo l'orario di stage per andare tutti a fare un aperitivo assieme (con gli altri leader non c'è stato questo desiderio). Sono davvero molto felice! Grazie mille ancora!

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