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Revisione Costituzionale #lavoltabuona


wesker

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Oggi il cdm ha approvato il nuovo testo per la revisione costituzionale del Senato, Titoli V e Cnel.

Per quanto riguarda il Senato,non sarà più elettivo e dunque sarà modificato sulla base di quattro paletti precisi: no al voto di fiducia, no al voto sul bilancio, no all'elezione diretta dei senatori, no all'indennità per i senatori. Insieme all'abolizione delle Province il risparmio stimato è di 1 miliardo di euro all'anno. Entro fine aprile, poi, sarà la volta di pubblica amministrazione, fisco,innovazione tecnologica, e (finalmente) abolizione del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel). 

Ecco il link per le slide usate dalla Boschi http://www.repubblica.it/politica/2014/03/31/foto/slide_boschi-82412707/1/?ref=HREA-1#1 

Mentre qua il testo integrale del ddl http://www.repubblica.it/politica/2014/03/31/news/il_ddl_di_revisione_costituzionale-82416084/

 

Voi che ne pensate? Sarà finalmente #lavoltabuona ?

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no al voto di fiducia, no al voto sul bilancio, no all'elezione diretta dei senatori, no all'indennità per i senatori
 

 

quello che non farà il nuovo Senato mi pare abbastanza chiaro.... :asd:

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Che vorrebbe dire "No all'elezione diretta dei senatori"? Che ci pensano loro a metterceli? 

Per il resto.. attaccati alle poltrone come sono.. sfido che riesca a farlo ;) 

Poi boh.. forse non ho capito bene.. fanno una legge per togliere dei poteri al senato? Se si.. che ce li tengono a fare i senatori allora? 

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Ma mmm se la corte dei conti ha fatto una previsione di un innalzamento - per la fase transitoria (non ben definita) - dei costi dovuti al """""abolizione""""" delle provincie, lo stai contando a detrazione il mld all'anno?xD Comunque, a quanto si dice, il bilancio del senato è di circa 500 mln, quindi addirittura il doppio?
By the way contento per l'eliminazione dell'indennità... la cosa che mi spaventa è la non eleggibilità diretta e come verrà gestita. Se già ci spaventa la non rappresentanza dell'elezione diretta, lasciatemi temere quella indiretta xD

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Che vorrebbe dire "No all'elezione diretta dei senatori"? Che ci pensano loro a metterceli? 

slide 17 :) 

 

@ican il miliardo si otterrebbe da Senato + risparmio dalle provincie. In realtà, da quel che ho capito, non vengono abolite tout court ma viene eliminato il fatto che siano elettive ed alcune competenze verrebbero trasferite a comuni e regioni. 

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A proposito: ma i dipendenti delle Province che fine farebbero?

Dovrebbero essere inglobati dalle nuove pseudo province, dai comuni e dalle regioni

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slide 17 :) 

 

@ican il miliardo si otterrebbe da Senato + risparmio dalle provincie. In realtà, da quel che ho capito, non vengono abolite tout court ma viene eliminato il fatto che siano elettive ed alcune competenze verrebbero trasferite a comuni e regioni. 

Ma io sono anche fiducioso, ma la stessa corte dei conti ha espresso la sua perplessità perchè aumenteranno esponenzialmente i consigleiri regionali e aumenteranno - nella fase preliminare - i costi. Quindi se già i costi probabilmente aumenteranno (e la corte dei conti non è "un partito", quindi spero sia attendibile) e il senato stesso vale 500 mln, non so dove sbuca il miliardo. Spero di essere smentitoxD

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Spero in un bel numero di franchi tiratori all'interno del Pd che facciano saltare la "riforma", povero Renzi non ha capito di essere stato messo li come curatore fallimentare di un paese in pieno sfascio economico e politico perchè è una faccia pulita e giovane, non certo per particolari meriti. 

 

Tra parentesi cambiare la Costituzione a voto di maggioranza parlamentare è illegale, i nostri padri costituenti, che avevano decisamente molti più attributi dei loro successori, hanno chiaramente scritto una costituzione rigida e non flessibile per evitare che con un voto del Parlamento si cambiasse la carta costitutiva. Inoltre l'abolizione delle Provincie e la creazione delle insensate "città metropolitane" (ma metropolitane di che? abbiamo due sole città sopra il milione di abitanti in tutta Italia!) farà lievitare abnormemente le poltrone, come spiegato chiaramente qui:

http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2014/03/27/AQiYyAGC-provincia_metropolitana_lievitano.shtml 

 

Vedremo che fine faranno Renzi, Alfano, Casini, Monti, ecc... alle europee, prevedo un tracollo delle forze governative senza precedenti.

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Tra parentesi cambiare la Costituzione a voto di maggioranza parlamentare è illegale

 

non sono andato a verificare ma, a memoria, cambiare la Carta a maggioranza semplice è possibile, ma ti espone al rischio di un referendum confermativo

con la maggioranza qualificata del 75% il referendum non è previsto (fu forse questa la maggioranza che ebbe Monti quando introdusse in Costituzione il pareggio di bilancio e alcune norme del fiscal compact)

 

tornando al Senato, francamente a questo punto meglio abolirlo che fare un "pasticcio" (competenze - guazzabuglio e assemblea composta non si sa da chi)

Edited by conrad65
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Nella sostanza hai ragione, anche se serve la maggioranza assoluta

non semplice ( cioè dei soli votanti )

 

Ovviamente la soluzione più chiara sarebbe il Senato delle Regioni

che possono essere l'altro ente repubblicano con capacità normativa

pari ordinata allo stato ; ma se poi questo Senato non può bloccare il

bilancio statale e difendere realmente gli interessi regionali e viene

concepito come un mix di autonomie locali è facile intuire che prevarrà

la fedeltà al partito rispetto alla comunità che si rappresenta

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le prime due votazioni sono a maggioranza semplice, cioè dei presenti, le altre due votazioni (2 votazioni al senato, 2 alla camera con intervallo non inferiore ai 3 mesi tra una e l'altra) con maggioranza assoluta, ovvero 50%+1 dei componenti.i 2\3 sono richiesti per evitare il referendum.

A mio avviso l'abolizione completa è la via piu sicura e intelligente, sia per l'effettivo COSTO , sia per la scarsa utilità che ha il senato in sè (nulla a togliere al fatto che serve per "temporeggiare" e "far pensare" di più ai corrotti che stan dentro..però.. le porcate le fanno lo stesso xD)

Edited by ican
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Mah, insomma...la democrazia ha anche i suoi costi

 

Tanto più se si finisce per eliminare solo gli organi

elettivi non licenziando nessuno negli apparati burocratici

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Beh capisco la tua posizione. Ma data l'indole del "voto si perchè lo dice il partito", una seconda camera, con un bicameralismo perfetto, è del tutto inutile. Indubbiamente la spesa "viva" è quella degli apparati burocratici, consulenze inutili etc etc che vengono fatte.. sperando che renzi vada a toccare anche quelle!

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Una semplice mossa di marketing. Come per "l'abolizione" delle province e gli 80 euro in busta paga.

Ovviamente mi auguro che non ci sara' ne un'abolizione completa del senato e nemmeno una trasformazione. Sarebbe una cazzata colossale mantenere una sola camera in un sistema parlamentare, con questa legge elettorale per giunta.

Capirei se volessero passare a un sistema presidenziale (cosa che reputo sbagliata comunque), ma qua sembrano dei dilettanti allo sbaraglio. Non valutano nemmeno i contro e ce ne sono tanti, specie per quanto riguarda la rappresentanza.

 

Parlare dei costi, e' stupido quanto inutile (mi riferisco a renzi). Il senato non e' un costo, lo sono chi esercita una carica politica qualsiasi e sarebbe giusto partire da li e non riformando il senato o altro (ican diceva giusto quando ha detto che l'abolizione delle provincie portera' un sacco di costi e il personale provinciale verra' assorbito altrove).

 

 

Finisco col dire una cosa, andare alla ricerca del regime perfetto, e' utopia.

Il problema non risiede nel sistema ma altrove. Cambiassimo quell'altrove, e vedete come si riuscira' a convivere con il bicameralismo.

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Beh è chiaro che una seconda camera deve avere funzioni

diverse, ma deve anche poter limitare l'azione di governo

altrimenti non serve a niente

 

Ad esempio un discorso è la maggioranza assoluta per modificare

la costituzione con una legge elettorale che si prevede l'assegni sempre o al

primo o al secondo turno ad un solo partito, altro discorso se questa

maggioranza deve realizzarsi anche in un senato delle Regioni e quindi

sia meno facile distruggere la nostra costituzione XD

 

Fermo restando il fatto che quella legge elettorale è al limite della

incostituzionalità è chiaro che un Senato occorrerebbe per limitarne

l'impatto sulla forma di stato democratico

 

Dobbiamo renderci conto che stiamo marciando su un filo sottile

ed esile che separa la democrazia dalla dittatura della maggioranza

relativa ( che poi non è detto sia neanche tale visto che le soglie sarebbero

di coalizione ma il premio andrebbe al maggior partito della coalizione che potrebbe

essere il 2° o 3° partito )

 

Insomma un Senato di bilanciamento serve ad evitare il passaggio da democrazia

a Stato plebiscitario

 

E questo è un fatto incontestabile

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Insomma un Senato di bilanciamento serve ad evitare il passaggio da democrazia

a Stato plebiscitario

 

E questo è un fatto incontestabile

Assolutamente d'accordo.

Comunque un conto e' un monocameralismo con una legge elettorale proporzionale pura (lista aperte/libere, con soglia di sbarramento minima e assenza di premio di maggioranza) e un conto e' con una legge elettorale come l'italicum che premia il partito/coalizione piu' forte.

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  • 2 weeks later...

Dopo la legge elettorale a metà senza preferenze, la non abolizione delle province e la non riforma del Senato direi che non è per niente #lavoltabuona

Da ex elettore del Pd provo vergogna. 

Edited by Dragon
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Sì penso possa essere la volta buona, certamente la riforma costituzionale va nella direzione giusta perchè porta ad un sistema più efficiente e meno costoso:

 

-Corregge alcune storture del Titolo V perchè riporta allo stato alcune competenze che non aveva senso assegnare alle regioni, es. turismo o energia sono temi sui quali serve una strategia nazionale e non regionale.

 

-Supera finalmente il bicameralismo perfetto (visto che eravamo rimasti praticamente l'unico paese in europa ad adottare ancora questo sistema) e così facendo ci fornisce di un sistema più celere ed efficiente nell'approvazione delle leggi.

 

-Dimezza il numero dei senatori (da 315 a 148) e quelli che rimarranno non avranno alcun compenso visto che già svolgono altri ruoli (i nuovi senatori saranno infatti presidenti di regione e sindaci).

 

-Abroga costituzionalmente le province (i cui costi politici erano già cmq stati cancellati dal ddl Delrio).

 

-Abroga un ente inutile come il Cnel di cui nessuno aveva mai capito l'utilità.

 

-Pone per la prima volta un tetto agli stipendi dei presidenti di regione, gli assessori regionali e i consiglieri di regione che non potranno prendere più di quello che prende il sindaco del comune capoluogo di regione.

 

-Abroga i rimborsi e altri trasferimenti monetari in favore dei gruppi politici nei consigli regionali.

Edited by Sbuffo
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Domanda semplice semplice : perchè in Italia viene considerata come vecchia e superata una carta costituzionale scritta nel 1947-48 quando ad esempio negli Stati Uniti la stessa costituzione è del 1776 e si guardano bene dal volerla riscrivere?

Gli italiani si sono già espressi in merito, nel 2006, quando una riforma scellerata voleva a tutti gli effetti dare al Governo poteri pressochè illimitati (il cosiddetto "premierato" che non esiste in nessun sistema democratico), ed oltre il 60% aveva votato, giustamente aggiungo io, contro.

Mi spiace ma do ragione pienamente a Grillo, Rodotà ed altri che la costituzione non va cambiata, perchè è l'unico baluardo che abbiamo contro le derive autoritarie.

 

Se proprio c'è da fare una riforma, io proporrei di rendere illegali le alleanze elettorali fatte prima delle elezioni, in modo da eliminare qualunque premio di maggioranza, che è una cosa antidemocratica, e l'eliminazione dell'elezione diretta del premier (secondo me anche dei sindaci e dei presidenti di regione), in modo da tornare al (ottimo) sistema che avevamo prima del 1992-93.

Edited by Fabius81
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LEGGETEVI Le 70 pagine di ddl del rio e poi venite a commentare. Affidarsi a repubblica, il giornale etc è come ldare il passaporto diplomatico a dell utri (ennesima figuraccia all italiana).

 

Per il senato ci sono errori strutturali:

1) il senato DEVE votare il bilancio

2) deve avere poteri di controllo (ma non la fiducia)

3) 21 senatori eletti dal presidente della repubblica?????? Ma siamo fuori?! I suoi poteri sono di intervento, non di "gestione". Questo a mio avviso è la baccarà più grande, che va eliminata assolutamente.

4) le elezioni dei suoi membri sono troppo sfasate rispetto alle elezioni nazionali. Si potrebbe creare una maggioranza diversa e inoltre non stabile, perché ad ogni elezione potrebbe cambi

5)se decade un presidente di regione, si cambia. Se decade un sindaco, non si cambia. Ma che cazz?

 

Poi ci sono errori sugli stessi politic

1) rimborsopoli 2 per i rimborsi tra mezzi etc

2) fare due lavori insieme? Ma se manco sono in grado di gestire una regione (basta vederne i risultati)

3) la maggior parte dei presodenti delle regioni sono indagati. Fanno praticamente un senato dei detenuti.

 

Anche se personalmente sono a sfavore di questa porcata2, e sono contrario all elezione indiretta, se correggesse questi errori , potrei ancora ancora accontentarmi.

 

#lapresaperilculobuona

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Beh hanno fatto un Senato arlecchino in cui ognuno

può vedere ciò che vuole

 

Chi il federalismo, chi il presidenzialismo, chi un

autonomismo controllato dai partiti attraverso

collegi elettorali di sindaci

 

E' un po' come la legge elettorale minestrone

chi ci vede le soglie, chi i premi, chi le coalizioni,

chi il doppio turno...

 

Poi hanno collegato l'approvazione di una cosa

che non si capisce ad un'altra, non per rendere

le due cose omogenee, ma perchè alcuni partiti

non vogliono rinunciare al potere di interdizione

che gli deriva dal fatto di avere ( ora ) una legge

puramente proporzionale vigente

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@ican

 

1)No perchè la Camera diventa il ramo del parlamento politico e questa sua funzione si manifesta innanzitutto con la votazione della fiducia e con la votazione del bilancio.

2)Il Senato mantiene il potere fondamentale di controllo sulle riforme costituzionali su cui si mantiene il bicameralismo, quindi nessuna riforma costituzionale potrà passare senza un voto favorevole anche del Senato.

3)Prima c'erano 5 senatori nominati dal Presidente della Repubblica e in più quelli erano nominati a vita e votavano anche la fiducia, ora è vero che diventerebbero 21 ma sarebbero eletti non a vita ma per 7 anni e facendo parte del Senato non voterebbero la fiducia al governo.

4)Il fatto che nel Senato si possa creare una maggioranza diversa o non stabile non è un problema perchè il Senato non sarebbe più un ramo politico, non darebbe più la fiducia al governo.

Anzi essendo una delle sue funzioni fondamentali quella di controllo sulla riforma della Costituzione è un bene se c'è una maggioranza diversa e non c'è una stabilità netta come alla Camera perchè può svolgere meglio il suo ruolo di controllo.

5)Perchè il Presidente di regione sarebbe di diritto membro del Senato mentre i sindaci dovrebbero passare da un'elezione di secondo livello.

 

In  ogni caso Renzi si è detto disponibile a discutere e modificare il testo.

Ha posto solo 4 paletti su cui non intende apportare cambiamenti:

-Il Senato non deve votare più la fiducia.

-Il Senato non deve votare più la legge di bilancio.

-Il Senato non dev'essere più elettivo.

-I Senatori non devono più percepire un compenso.

 

Per cui su tutto le altre questioni (tipo magari ampliare funzioni di controllo del Senato piuttosto che ridurre i membri nominati dal presidente della repubblica aumentando magari quelli in rappresentanza delle autonomie locali) non ci sono preclusioni alla discussione ed eventualmente alla modifica.

Edited by Sbuffo
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@Sbuffo
1) il bilancio concerne gli enti locali, ergo devono votare anch'essi. Il bilancio è fondamentale.
2) Mi riferisco ai poteri di controllo sul governo (non la fiducia)
3) L'errore più madornale dei senatori a vita era proprio quello di votare la fiducia. Costituzionalmente parlando il presidente della repubblica NON DEVE avere poteri così grandi in ambito parlamentare. I 5 sentori a vita sono un simbolo. Il 15% di una camera non ha alcun senso istituzionale, logico, costituzionale. E' aberrante sotto tutti i profili. E' imperdonabile e altrettanto inscusabile.  Il presidente può nominare tanti senatori quante le regioni (+1)? Ma dai? che senso di rappresentanza c'è? Ditemi 1 solo motivo per cui il Presidente della repubblica dovrebbe nominarli ben 21
4) Dato che gli enti locali sono quelli più vicini al popolo, è impensabile che vi possano essere diverse maggioranze durante un'unica legislatura, troppo caotica e il popolo non seguirebbe.
5)  Ci si nasconde dietro a questa risposta, ma in quanto rappresentanti e messi là per un motivo, dal momento che decade dal suo ruolo, non deve star li. Non rappresenta più ciò che è. Si spezzerebbe il filo.

 

Il veto sul bilancio è completamento erroneo, si mangia le mani da solo. E il problema  non è Renzi in sè. ma è napolitano. Vedrai che i 21 rimarranno tali e quali.

 

Il problema delle riforme di renzi è che si sta creando un sistema casta:

- parte del senato nominato
- con il riordino delle province, adesso anche le "nuove province" (per quelle che non aderiscono alla città metropolitana), le citta metropolitane, "consorzi" (li chiamo cosi) di comuni (se lo vorranno) non saranno elettive direttamente.
Quindi abbiamo perso due livelli elettivi. Mi pare una svolta un po' eccessiva. E poi una cosa.....

Se Il Pd disse no alla candidatura in Sardegna per la regione, credo, della nuova  vice ministro Barracciu (dovrebbe essere lei) siccome aveva qualche problemino giudiziario (astuto però metterla nel governo, regione no, governo-stato si), mo ci becchiamo oltre 10\15 indagati sicuri sicuri, molti dei quali per aver sperperato I NOSTRI soldi, in senato? Con che logica? Mettere un requisito di fedina penale pulita è troppo?

Edited by ican
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1)Ma nemmeno attualmente il bilancio è votato dagli enti locali visto che non abbiamo un Senato federale quindi da questo punto di vista non cambierebbe nulla.

2)Non sta scritto da nessuna parte che il Senato debba controllare il governo, neanche ora il Senato ha particolari poteri di controllo sul governo, ora compartecipa all'attività legislativa e quello continuerebbe a farlo sulle leggi costituzionali che sono quelle più delicate (rimarrebbero poi invariati gli altri organi di controllo sull'attività legislativa che sono il presidente della repubblica e la corte costituzionale).

3)Infatti adesso i senatori non voteranno più la fiducia e i senatori a vita non esisteranno più.

Edited by Sbuffo
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Questo Senato delle Autonomie mi pare un incrocio della Camera dei Lord inglese (membri nominati dal Presidente della Repubblica) e Bundesrat tedesco (membri rappresentati delle entità substatali).

Tra parentesi, i senatori a vita esisterebbero ancora, ma sarebbero solo gli ex Presidenti della Repubblica.

 

Non capisco però parecchie cose.

 

Perché i disegni di legge devono essere presentati necessariamente alla Camera dei deputati? Considerato che la Camera sarebbe comunque quella che ha l'ultima parola, non avrebbe più senso permettere che i disegni di legge vengano presentati al Senato, in modo da fargli fare qualcosa di utile, e cioè fare una prima discussione/modifica del disegno stesso? In Germania è addirittura obbligatorio che la legislazione venga prima presentata al Bundesrat!

 

Poi non posso fare a meno di notare che, come per la revisione del Titolo V, si usa un linguaggio burocratese con continui riferimenti ad articoli, commi e così via. Non si potrebbe fare lo sforzo di mantenere perlomeno la Costituzione un documento leggibile anche dal cittadino medio?

 

La cosa che mi sorprende di più comunque sta nel fatto che i seggi del Senato non vadano a rappresentanza degli enti, ma a specifici organi degli enti stessi (il Presidente della Regione, il sindaco, ecc.). Che mi risulti nel Bundesrat tedesco ogni stato può decidere chi mandare come delegato. Considerato che presidenti e sindaci si spera abbiano altre faccende più importanti di cui occuparsi rispetto ad andare a Roma a votare ogni due per tre, perché non si è seguita questa strada?

 

Un'altra cosa che mi ha lasciato molto stupito è che sono sparite le materie di legislazione concorrente Stato-Regioni. Questo in teoria dovrebbe portare a una maggiore autonomia delle Regioni, ma di fatto la legislazione esclusiva è stata allargata e la giurisprudenza della Corte costituzionale degli ultimi anni mi sembra abbia insegnato che è fin troppo facile vedere esigenze di unità nazionale anche in aree che teoricamente spetterebbero alle Regioni.

Senza contare che la legislazione concorrente non dovrebbe essere proprio il metodo migliore per tutelare gli interessi sia dello Stato sia delle Regioni? Mi sembra ovvio che se l'unica alternativa che si pone è quella secca tra legislazione esclusiva dello Stato e legislazione esclusiva delle Regioni, lo Stato finirà per prevalere la maggior parte delle volte.

Buonanotte federalismo.

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Non mi pare cambi molto far partire un testo prima al Senato o prima alla Camera.

Poi il parere del Senato è solo eventuale (se il Senato lo ritiene può decidere di non proporre nessuna modifica) e cmq l'ultima parola spetta alla Camera che può decidere di non accogliere le proposte di modifica del Senato.

 

La scelta dei presidenti di regione e dei sindaci penso sia stata fatta perchè essendo persone che già percepiscono una retribuzione per altri incarichi non devono essere ulteriormente retribuite e quindi si ha un Senato in cui lo stato non deve pagare nessuna retribuzione.

Se invece si fosse scelto di nominare soggetti diversi in rappresentanza delle regioni questi avrebbero poi dovuto anche percepire una retribuzione specifica per quel compito (visto che nessuno lavora gratis).

Inoltre vista la drastica riduzione di competenze del Senato si presume che il Senato abbia bisogno di riunirsi molto meno rispetto alla Camera e quindi non c'è la necessità di avere dei senatori quotidianamente presenti.

Infatti la riforma non prescrive (come invece prescrive per la Camera) che il Senato debba procedere alla discussione articolo per articolo e non prevede nemmeno un esame prima in commissione poi aula quindi il lavoro è decisamente minore e più veloce rispetto a quello della Camera, inoltre la riforma dice che il Senato "può" decidere di esaminare e proporre delle modifiche ma non dice che è obbligato a farlo quindi anche questo riduce la mole di lavoro per il Senato visto che su molti testi su cui non c'è interesse degli enti locali probabilmente il Senato non procederà nemmeno all'esame.

Edited by Sbuffo
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Non mi pare cambi molto far partire un testo prima al Senato o prima alla Camera.

Poi il parere del Senato è solo eventuale (se il Senato lo ritiene può decidere di non proporre nessuna modifica) e cmq l'ultima parola spetta alla Camera che può decidere di non accogliere le proposte di modifica del Senato.

 

La scelta dei presidenti di regione e dei sindaci penso sia stata fatta perchè essendo persone che già percepiscono una retribuzione per altri incarichi non devono essere ulteriormente retribuite e quindi si ha un Senato in cui lo stato non deve pagare nessuna retribuzione.

Se invece si fosse scelto di nominare soggetti diversi in rappresentanza delle regioni questi avrebbero poi dovuto anche percepire una retribuzione specifica per quel compito (visto che nessuno lavora gratis).

Inoltre vista la drastica riduzione di competenze del Senato si presume che il Senato abbia bisogno di riunirsi molto meno rispetto alla Camera e quindi non c'è la necessità di avere dei senatori quotidianamente presenti.

Infatti la riforma non prescrive (come invece prescrive per la Camera) che il Senato debba procedere alla discussione articolo per articolo e non prevede nemmeno un esame prima in commissione poi aula quindi il lavoro è decisamente minore e più veloce rispetto a quello della Camera, inoltre la riforma dice che il Senato "può" decidere di esaminare e proporre delle modifiche ma non dice che è obbligato a farlo quindi anche questo riduce la mole di lavoro per il Senato visto che su molti testi su cui non c'è interesse degli enti locali probabilmente il Senato non procederà nemmeno all'esame.

Io preferirei a sto punto che eleggessero qualcuno fisso a roma, che non fa avanti in dietro comunque a nostre spese e dimezzerei i componenti della Camera. Hai un risparmio e non gente che fa doppio lavoro. Io già Mi chiedo come sia difficile fare il sindaco\presidente, pensa un po' a fare pure il senatore!

Per quanto riguarda prima, il voto di bilancio non 'cè stato per le autonomie proprio perchè non avevamo un parlamento fatto in quel modo.

Per i senatori: mi ripeto, non è che togliendo un errore di prima, si è legittimati a farne n'altro. I senatori nominati dal P.R. sono al di fuori di ogni ragione

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Non mi pare cambi molto far partire un testo prima al Senato o prima alla Camera.

Certo che cambia. La Camera si ritroverebbe con una parte di lavoro già fatto considerato che il disegno di legge è già stato esaminato dal Senato. Considerato che uno dei problemi principali del nostro sistema legislativo è la lentezza, il dividere il lavoro tra Camera e Senato mi sembra uno dei contributi più importanti che un Senato con potere ridotto potrebbe offrire, piuttosto che avere un Senato che non fa nulla se non usare un blandissimo potere di veto per allungare il processo di approvazione delle leggi.

 

 

 

La scelta dei presidenti di regione e dei sindaci penso sia stata fatta perchè essendo persone che già percepiscono una retribuzione per altri incarichi non devono essere ulteriormente retribuite e quindi si ha un Senato in cui lo stato non deve pagare nessuna retribuzione.

Se invece si fosse scelto di nominare soggetti diversi in rappresentanza delle regioni questi avrebbero poi dovuto anche percepire una retribuzione specifica per quel compito (visto che nessuno lavora gratis).

Questa cosa non ha senso perché: 1) I delegati sarebbero comunque dipendenti della Regione/ente locale (es. assessori); 2) Il Senato in base a questo d.d.l. sarebbe comunque composto anche da senatori nominati dal Presidente della Repubblica. Per quelli il problema non si pone?

 

 

 

Inoltre vista la drastica riduzione di competenze del Senato si presume che il Senato abbia bisogno di riunirsi molto meno rispetto alla Camera e quindi non c'è la necessità di avere dei senatori quotidianamente presenti.

Infatti la riforma non prescrive (come invece prescrive per la Camera) che il Senato debba procedere alla discussione articolo per articolo e non prevede nemmeno un esame prima in commissione poi aula quindi il lavoro è decisamente minore e più veloce rispetto a quello della Camera, inoltre la riforma dice che il Senato "può" decidere di esaminare e proporre delle modifiche ma non dice che è obbligato a farlo quindi anche questo riduce la mole di lavoro per il Senato visto che su molti testi su cui non c'è interesse degli enti locali probabilmente il Senato non procederà nemmeno all'esame.

Non vedo come questo sia una cosa positiva, considerato che la mole di lavoro non è sparita ma è solo caricata tutta su una sola Camera...

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