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Paurissima del CO


AlessandraTx

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Salve a tutti, come potete leggere dal titolo ho voglia di parlare del mio caso di transessuale e dire che ho davvero troppa paura di fare Coming Out, ma non con gli amici né con chi mi sta accanto (quindi i compagni di Università), bensì con i miei genitori. Vi spiego che tipo di persone sono: mia mamma è una tipa che medita moltissimo sui giudizi degli altri, sulla vergogna e su come comportarsi per non avere un giudizio negativo da parte delle persone a lei più vicine; mio papà invece è abbastanza freddo e razionale, una di quelle persone che se ne fregano se una persona ha anche (anzi, soprattutto nel mio caso) un lato emotivo molto molto molto sensibile (e femminile!). Ne ho parlato con la mia psicoterapeuta e visto che ancora stiamo lavorando su questo punto, lei mi ha caldamente consigliato di NON dire nulla finché tutto il processo psicologico non sarà completato. Io però mi sento tremendamente in colpa, perché mi sembra di non essere stata all'altezza dei miei e soprattutto di non meritare tutto il bene che i miei genitori mi hanno voluto: insomma, mi sento una grandissima egoista!

Edited by AlessandraTx
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Non devi assolutamente dire che non meriti l'amore che i tuoi genitori ti danno, sei loro figlia e in quanto tale te lo meriti tutto quanto fino all'ultima goccia.!!! ;) Quando sarai pronta per dir loro come ti senti, sono sicuro che ti capiranno, ti appoggeranno e ti ameranno come anno sempre fatto ;)

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ma io ho paura che non mi capiscano: l'hanno sempre fatto male, non mi hanno mai compresa fino in fondo nemmeno per le cose più stupide, figurati se mi capiranno adesso...

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Mi comporto come una femmina, penso come una femmina ma ho ancora il corpo di un maschio! Sono divisa tra una parte femminile e una maschila, infatti faccio fatica a volte a non farlo notare ai miei tanto che una volta mio papà mi ha detto "ma che per caso sei gay?" Io ero partita per rispondergli, ma poi mi sono fermata pensando che forse non era arrivato il momento giusto per dirglielo...

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La mamma è la mamma, al 99% sa già tutto :) Il papà probabilmente c'è arrivato pure lui:) Io credo nell'amore incodizionato genitori-figlio, anche se spesso non accade :'(

A mio parere, la spontaneità è la cosa migliore :)

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per essere spontanea a volte so esserlo moltissimo, ma... è la vergogna che mi frega e l'ansia. Per questo sono in terapia da quasi due anni ormai... Per riuscire a spezzare le catene che mi tengono prigioniera!

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Prima di tutto, complimenti per aver avuto il coraggio di fare coming out con amici e colleghi. Detto ciò: aprirsi in merito a questo tipo di argomenti con i propri genitori spesso è difficile, in quanto si sentono delle aspettative pesare sulle proprie spalle, o si teme un allontanamento da parte loro - si ha paura di dover affrontare una "lutto emotivo", un senso di profonda perdita, che potrebbe essere scatenato da un rifiuto o da un qualsiasi tipo di reazione negativa (spesso ci si preoccupa anche più del dovuto: a volte i genitori sanno stupirci!). Fossi in te, rifletterei con tutta la calma che riesci a racimolare sul consiglio della psicoterapeuta. Durante la tua ricerca di un equilibrio, un eventuale terremoto emotivo, in seguito ad un ipotetico coming out, potrebbe, infatti, minare i progressi fatti. 

Detto questo: se senti di non poter aspettare, parla con la figura professionista delle modalità e del momento del coming out.


Ricordati che il coming out non rappresenta l'atto di scaricare il peso della propria esistenza sulle spalle delle persone amate ma, piuttosto, è indice di onestà, libertà e desiderio di affermare il proprio diritto a vivere una vita fatta di autenticità, con sé stessi e con gli altri. 
 
Alcuni genitori sanno fare di quest'atto di onestà un trampolino per ricreare sé stessi come umani e padri/madri.
Servono amore, calma e pazienza (entro un certo limite).

Non ti sentire in colpa: non hai chiesto a nessuno di metterti al mondo, e l'affetto che ti danno ti è dovuto (tanto più che, da quel poco che hai scritto, mi sembri una ragazza sensibile e attenta ai bisogni degli altri - in questo caso dei tuoi genitori).

Non mollare, tieni duro, continua a farti aiutare: sei sulla strada giusta.
Edited by Voodoo
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Grazie Voodoo per il sostegno! ^^ Mi hai resa felice, però i miei dubbi rimangono al loro posto e non si smuovono... Anzi, più penso alla transizione, più sono dubbiosa e penso di stare per fare una scemenza (ma del resto faccio così con tutto)

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In relazione agli altri perché mi faccio pippe mentali su cosa gli altri potrebbero o NON potrebbero dirmi; in relazione al mio essere in quanto provo vergogna verso di me...

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Ne ho parlato con la mia psicoterapeuta e visto che ancora stiamo lavorando su questo punto, lei mi ha caldamente consigliato di NON dire nulla finché tutto il processo psicologico non sarà completato.

 

Affidati ai consigli della psicoterapeuta

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Senz'altro, anche perché sono sempre più confusa e più ci penso più mi confondo! @faby91: io mi reputo una ragazza etero... O almeno così credo...!

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