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Eterofobia?


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Oggi ho letto questo articolo

 

http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2013/09/15/AQA0UdO-niente_abbastanza_festa.shtml

 

oltre alla gravità del fatto in sé, mi ha fatto anche pensare a questa estate, al Gay village romano: non so se si sta trasformando in abitudine anche altrove, fatto sta che in locali propriamente gay friendly, c'è questa tendenza a fare "selezione" ovvero a decidere chi possa entrare e chi no.

 

Solo la parola "selezione" a me fa rabbrividire, ma è ancora una cosa che accetto se fatta in locali di lusso contro gente vestita in maniera poco adatta.

Se fatta in locali con particolari dress code.

 

Ma in locali gayfriendly, in cui non è previsto avere nessun outfit specifico, la selezione si basa sulla presunta omosessualità del soggetto in questione.

 

Ma come si fa a capire se una persona è omosessuale? Esibizionismo!

 

E allora si crea il paradosso che gay non particolarmente espansivi, mascolini si vedano chiuse le porte di tali locali, e ragazzi etero, magari più efebici o vestiti in maniera stravagante, possano entrare liberamente.

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A dir poco assurdo.

Anche perché non capisco cosa ci sia di male se degli etero decidessero di entrare in un locale friendly, cioè, alla fin fine sanno perfettamente in che tipo di ambiente stanno andando e non capisco che male possa fare la loro eventuale presenza.

Se, mettiamo il caso, pure pure ci fossero eventi destinati esclusivamente al mondo lgbt, di certo mi pare quanto mai impossibile determinare l'orientamento sessuale in base agli stereotipi del vestiario o con prove come quelle richieste nell'articolo: non mi metto di certo a baciare una mia amica solo perché così dimostro di essere lesbica. Credo che sia quanto meno avvilente.

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A me è successo due volte.

Una volta con un amico gay come me a diciotto anni

perché io vestito da fricchettone e lui da metallaro

non siamo sembrati abbastanza gay (era la nostra prima volta in un locale).

Un'altra volta non volevano fare entrare un mio ex

perché avendo i sandali coi calzini gay (di ritorno da Londra)

era poco credibile come bisessuale.

Nel primo caso non siamo proprio riusciti ad entrare,

nel secondo ho insistito a sufficienza.

 

In entrambi i casi la cosa ci è sembrata più divertente che problematica

perché un gay che si offenda se gli dici che non lo sembra abbastanza

probabilmente non è ancoraa nato.

 

Se magari la frase: "Non sembri gay" può essere omofoba,

di sicuro non può essere eterofoba .

 

Per il resto conosco solo persone che si lamentano

che nei locali gay ci sono troppi etero (che rompono le scatole),

ma di etero che si lamentano di essersi persi

quel fantastico schiuma-party non ne ho sentiti ancora.

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@Almadel

Curiosità: quando dici che hai sentito gay che si lamentano che ci son troppi etero e aggiungi "che rompono le scatole", cosa intendi dire? Che si verificano situazioni spiacevoli o che c'è meno probabilità di rimorchiare?

 

Tanto per capire il perchè dietro alla selezione all'ingresso su chi sembri gay o meno.

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@Almadel

Curiosità: quando dici che hai sentito gay che si lamentano che ci son troppi etero e aggiungi "che rompono le scatole", cosa intendi dire? Che si verificano situazioni spiacevoli o che c'è meno probabilità di rimorchiare?

 

Tanto per capire il perchè dietro alla selezione all'ingresso su chi sembri gay o meno.

 

Guarda, io ho fatto il volontario al Village per cinque anni.

un Village in cui non c'è alcuna selezione all'ingresso

e che anzi invita gli etero a conoscere il mondo GLBT.

Ne ho viste e sentite di tutti i colori e non da parte degli etero.

E nulla che c'entrasse col "rimorchio".

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E' abbastanza significativo che non siano stati gli etero

respinti a scrivere al giornale, ma il gay...

 

 Ci siamo ritrovati senza se e senza ma sbattuti fuori dal locale

perché dall'aspetto poco effemminato, privi di mascara e pajettes

a portata di mano. Nonostante la chiamata ai carabinieri e alla polizia,

i temerari difensori dell'identità di genere non hanno ceduto alle richieste

degli avventori [...] Combatto attivamente per rivendicare e sostenere la

presa di coscienza necessaria alla comunità gay - conclude Artuso - per uscire

fuori dalle gabbie dell'autoghettizzazione che con questo e molti altri episodi

costruiamo con le nostre stesse mani». 

 

Pare quindi che il problema principale sia "l'autoghettizaziono-fobia"

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Per il resto conosco solo persone che si lamentano

che nei locali gay ci sono troppi etero (che rompono le scatole),

ma di etero che si lamentano di essersi persi

quel fantastico schiuma-party non ne ho sentiti ancora.

Io sono uno di quelli che si lamenta degli etero, ma solo per borbottare un po' e perché ci prendo dei pali allucinanti xD non mi metterei mai a cacciarli.

 

In compenso sono già due miei amici che, pur essendo entrambi gay, non sono stati fatti entrare proprio allo schiuma party."non sembrate gay"

inoltre sulla pagina di fb, in un punto abbastanza nascosto, l'unico in cui si possa dire qualcosa in maniera pubblica, ci sono parecchi commenti di "etero che si sono persi quel fantastico schiuma party".

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Non vedo perchè un organizzatore di un party dovrebbe

allontanare addirittura dei gay paganti...

 

Si allontana chi si comporta male ed in alcuni casi essendo

richiesto ai buttafuori di agire in via preventiva ( il chè è sempre

in una certa qual misura arbitrario ) chi sembra che potrebbe

comportarsi male o fare casini

 

Ovviamente non ti diranno "hai la faccia strafatta" "sei ubriaco e

puzzi di alcol" "sembri uno spacciatore"....questo al 99%

 

Gli ultimi etero che ho visti cacciati...lui fumava il mezzo toscano

e ballava scatenato al ritmo di pop music gay con la faccia infilata

in mezzo alle tette di lei...io non li avrei allontanati beninteso.

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Il perché non lo capisco neanche io, però l'hanno fatto. Sia a gay che sembravano etero (?!? suppongo che il buttafuori avesse deciso che maschile=etero, senno non mi spiego) che a etero.

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privateuniverse

Un'altra volta non volevano fare entrare un mio ex

perché avendo i sandali coi calzini gay (di ritorno da Londra)

era poco credibile come bisessuale.

 

Calzini gay?

 

 

Curiosità: quando dici che hai sentito gay che si lamentano che ci son troppi etero e aggiungi "che rompono le scatole", cosa intendi dire? Che si verificano situazioni spiacevoli o che c'è meno probabilità di rimorchiare?

 

Tanto per capire il perchè dietro alla selezione all'ingresso su chi sembri gay o meno.

 

E' noto che, in passato, i frequentatori di locali gay non vedevano di buon occhio che entrassero degli etero.

 

C'è veramente bisogno di spiegarne la ragione?

 

I gay che andavano nei locali rivendicavano uno spazio esclusivo, visto che avevano solo quello. La presenza degli etero infastidiva e poteva sembrare uno sgradevole tentativo di curiosare, oltre a esporre i gay frequentatori abituali al rischio di essere "scoperti".

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@privateuniverse, sì esatto.

Forse quello, forse qualche altro particolare di trasandatezza

che lo rendeva poco conforme all'immaginario gay del buttafuori.

(Ma perché vi impiccate su queste minuzie?)

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si ma a parte il village, che ho tirato fuori come mia unica esperienza personale, si parlava anche del locale a genova dell'articolo. Non si tratta di una cosa circoscritta ad un unico posto

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Pensavo che i calzini gay fossero calzini arcobaleno...

Io un po' mi lamento degli etero, ma solo quando raggiungono proporzioni tali da inficiare quella pseudo-certezza di essere circondato da gay.

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Questi sono i primi link che mi sono venuti fuori digitando buttafuori Genova...

 

http://www.genova24.it/2013/08/genova-botte-tra-buttafuori-e-clienti-di-una-discoteca-due-giovani-finiscono-al-pronto-soccorso-55194/

 

http://genova.ogginotizie.it/161965-lite-in-discoteca-arrestato-buttafuori/#.Ujf6lcbIaVM

 

In realtà c'è un conflitto di interesse fra chi gestisce una attività ed ha interesse

soprattutto in tempi di crisi a far entrare più gente possibile ed il buttafuori che se

non fa selezione preventiva corre il rischio di "casini" che possono poi tradursi in

denunce-querele etc. In realtà i locali gay sono molto più tranquilli, perchè c'è una

selezione "naturale", perchè i gay non vogliono "casini" etc. tuttavia per valutare i

fatti bisogna tenere in conto il contesto di ciò che accade mediamente in ogni locale.

 

Poi, certo, può esserci un problema di target commerciale...

http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-europa/copenhagen-gay-eterosessuali-coppia-lgbt-1216927/

 

In questo caso il proprietario danese lo rivendica:

Noi ovviamente abbiamo moltissimi clienti che non sono omosessuali, e va benissimo se loro capiscono che questo è un bar gay. I gay non possono andare in tantissimi posti per incontrarsi. Immaginate cosa succederebbe se due gay entrassero in un normale pub e si baciassero…”. Nel locale, del resto, chi non è gay non può neppure fare la lap dance, visto che è pensata per “promuovere” l’approccio di altri gay.

 

Penso non sfugga a nessuno come interpretare questo fatto come "eterofobia" nel momento in cui

si dovrebbe discutere di una legge anti omofobia, abbia un chiaro significato politico, tanto è vero

che su questa notizia si sono fiondati i giornali più omofobi...questo ragazzo gay siciliano ha fatto

quindi una stupidaggine incredibile, prestando il fianco a queste speculazioni politiche.

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Sono stato al village due volte e in entrambe le occasioni ho assistito a scene del genere. Mi rendo conto che facendo selezione all'ingresso si corra il rischio di non fare entrare magari persone (etero o gay che siano) tutto fuorché omofobe. E' pur vero però che al village (esattamente come al MamaMia a Torre del Lago pre-chiusura) negli ultimi anni si sono moltiplicati, usando l'espressione della notizia dell'Ansa, gli eterosessuali (maschi) che rompono i coglioni. Un mio amico fu quasi menato a Torre del Lago perchè tentò un approccio con uno (ballava accanto al tipo in questione, niente palpate o mani nel pacco). Alla giustificazione "Eh, però, voi lo sapete che questo è una discoteca gay", la risposta è stata "non ce ne frega un cazzo, siete voi quelli malati". Quindi, capisco anche i gestori del gay village, è un modo per evitare dei problemi (sopratutto considerato che c'erano già stati dei reclami a riguardo). Poi sicuramente c'è anche un discorso legato alla qualità dell'"offerta": se uno va in un locale gay (pagando) e poi si ritrova circondato da etero (a prescindere dal comportamento che possono avere in situazioni di approccio), è chiaro che a questo punto potrebbe pure andarsene nel pub sotto casa. Alla fine a me non hanno fatto entrare in una discoteca perché non indossavo una camicia: non ci sono più tornato, semplice.

La vera domanda è perché tutti questi maschioni etero sentano l'esigenza di andare per locali gay. :D

Edited by Orfeo87
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La vera domanda è perché tutti questi maschioni etero sentano l'esigenza di andare per locali gay. :D

 

Perché i gay lo danno via facilmente. Certo che se i frequentatori di queste discoteche fossero casti come le nuove leve gay.. non credo che gli etero si farebbero più vedere.

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Si ma è pur sempre una selezione fatta a casaccio.

Che trovassero dei criteri migliori se il loro interesse fosse seriamente aprire un locale esclusivamente lgbt.

Solo che poi corrono il rischio di  veder diminuiti i propri introiti.

 

Poi dai, gli imbecilli attacca brighe li puoi trovare in qualsiasi discoteca-locale.

 

Riguardo agli etero che van per discoteche lgbt, penso che le motivazioni sostanzialmente siano 2:

- moda del momento

- per le ragazze, si fan molti meno problemi a trovarsi in un ambiente omosessuale e lo ritengono più tranquillo di una discoteca etero (almeno queste furono le motivazioni che sentii una volta da un gruppetto di ragazze etero)

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Se è per questo in certe occasioni mi è stato chiesto se avevo la tessera dell'Arcigay. Ti sembra meglio?
Il punto è che criteri migliori non ce ne sono. Cosa facciamo, chiediamo ad ogni aspirante visitatore di fare un balletto sull'ultimo singolo di Paola&Chiara? 
O non si fanno controlli e fai entrare chiunque (fottendotene di eventuali risse, querele, maschietero che vanno a rompere le palle alle lesbiche chiedendo se vogliono provare un uccello ) oppure cerchi di non fare entrare quelli che a occhio ti sembrano attaccabrighe o pericolosi. Ok, non è un criterio oggettivo, ma non vedo alternative. Alla fine in tante discoteche fanno selezione all'ingresso (in modo altrettanto arbitrario). Se diminuiranno gli introiti, cominceranno a cambiare politica.

 

 

 

per le ragazze, si fan molti meno problemi a trovarsi in un ambiente omosessuale e lo ritengono più tranquillo di una discoteca etero (almeno queste furono le motivazioni che sentii una volta da un gruppetto di ragazze etero)

Il punto è che le ragazze etero di solito non vanno a scatenare risse, non mi pare siano loro il problema.

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la maggior parte delle risse a cui ho assistito in locali gay erano o tra checche, con tanto di tirate di capelli, o coinvolgevano una camionista.

 

Gli etero al massimo fanno gli sbruffoni.

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la maggior parte delle risse a cui ho assistito in locali gay erano o tra checche, con tanto di tirate di capelli, o coinvolgevano una camionista.

 

Gli etero al massimo fanno gli sbruffoni.

bah, points of view. io potrei risponderti che ho visto etero dar noia con battutacce a gay o a lesbiche per attaccar briga. 

 

cmq io credo che la questione si riduca molto alle decisioni interne dei gestori del village. un gestore ha tutto l'interesse che nel suo locale non scoppino risse, vengano distrutti oggetti o ci sia una visitina dei caramba. fino a quando il gay village avrà quegli introiti e una domanda così consistente potrà permettersi di fare il buono e il cattivo tempo. quando le cose cambieranno (ed è successo per molti locali che da gay sono diventati "misti") cambierà anche la politica restrittiva di ingresso.

Edited by Orfeo87
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Io al Village ho acciuffato un etero

che aveva spaccato 4 incisivi a un ragazzetto con una gomitata

e mio fratello ha scortato un nostro amico trans FTM al cesso

perché un fascista non voleva che entrasse in quello dei maschi

e abbiamo allontanato dei pizzaioli etero che importunavano le lesbiche.

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un gestore ha tutto l'interesse che nel suo locale non scoppino risse, vengano distrutti oggetti o ci sia una visitina dei caramba.

 

Non solo...c'è un problema di rapporti con la pubblica amministrazione

oramai è regolamentato il materiale dei bicchieri, l'ora a cui si può vendere

alcool all'aperto, la quantità di decibel, esiste una selva di regolamenti comunali

su queste attività.

 

E - diciamocelo - anche perchè spesso ci sono abusi della libertà

che finiscono per legittimare eccessi di regolamentazioni

 

Questo vale soprattutto per una iniziativa gay su suolo pubblico

Poi ci sono i magistrati...vedi chiusure ripetute a Torre del Lago

anche per superamento dei limiti di capienza o per fatti legati

allo spaccio in zone vicine al locale ( non lo spaccio in sè...ma

accoltellamenti ed episodi violenti che accendono i riflettori )

 

Non sono situazioni facili da gestire...anche perchè - come si

sono accorti a Torre del Lago - certi provvedimenti hanno avuto

ricadute su esercizi commerciali tipo ristoranti etc che hanno chiuso

 

Non crediate che gestire certe situazioni sia facile...o un mero

esercizio di potere per il gusto di farlo

 

I problemi li determinano i gay e le lesbiche?....ecco questa mi pare

la barzelletta dell'anno...

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E' anche vero che nel caso di Torre si è usato in maniera strumentale certi regolamenti comunali per rompere le palle e chiudere un luogo di socializzazione. 
Ho pure sentito dire che una delle ultime scuse che veniva addotta per giustificare la chiusura era che la musica del Mama avrebbe dato fastidio alla fauna e agli uccelli in pineta ( :D ). Che poi ultimamente fossero aumentati spacciatori e l'ambiente si fosse un po' degradato (risse, etc.) è vero, ma questo anche perché a Torre, a differenza del Village NON c'era modo di fare alcuna selezione all'ingresso. E i risultati si sono visti.

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