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la mamma del mio ragazzo nega a se stessa che lui sia gay.. se ne "dimentica"..


ponz89

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Sto riflettendo sulla mamma del mio ragazzo..

Siamo insieme da 2 anni e mezzo e va tutto benissimo; tra un mesetto andrà via di casa, e ha scelto un appartamento vicino a casa mia, nonostante sia lontanino dal suo posto di lavoro; ha preferito farsi piu' di un'ora in piu' di viaggio al giorno per andare al lavoro, ma stare con me quasi tutte le sere e le notti :) (io sarei scomodo ad averlo a 45 minuti di macchina, cosi' siamo a 8 minuti :) )

 

Lui ha fatto CO con sua mamma circa 4 anni fa. Lei è croata (mentalità chiusa) e molto cattolica, e diciamo che non l'ha presa bene, per voler usare un eufemismo.

 

Per dare l'idea della situazione:

 

Lei (soggetto):

 

lo ha insultato pesantissimamente dicendo cose tipo "tappati il culo", "usa la bocca ma non il culo", e che la sua è una malattia mentale

gli ha tolto la parola per vari giorni, e gli ha anche messo le mani addosso

ha paura che lui rimarrà solo

ha vergogna e paura del giudizio degli altri circa il suo figlio gay, quindi ha paura che lo vedano in giro con un ragazzo

ha avuto piu' crisi in cui ha sbattuto la testa contro il muro e si è messa a vomitare

non ha voluto assolutamente un confronto con nessuno psicologo (ne ha parlato solo con un prete)

sostiene che lui sia gay perchè da piccolo suo papà si è trasferito lontano un anno per lavoro e lui è stato accudito da lei e le sue sorelle (tutte donne)

non l'ha detto a suo marito (il papà del mio boy) (il mio ragazzo dice che lo sbatterebbe fuori di casa, nonostante cio' dice che è la persona piu' buona del mondo, boh...)

 

Dopo il CO, per un po' di tempo non si è piu' toccato l'argomento e i due hanno fatto finta di niente; la paura del mio ragazzo era di venir sbattuto fuori di casa, e non aveva le possibilità economiche per andarsene, quindi ha vissuto in un regime del terrore con la paura di essere scoperto (mi chiama da camera sua nascosto dietro a un mobile e con la tv accesa per non farsi sentire da sua mamma)

 

Lui poi sosteneva che che post CO lei si fosse autoconvinta che lui fosse diventato etero, anche se non hanno piu toccato l'argomento.

 

Dopo circa un anno che noi due eravamo insieme lui ha dimenticato il cellulare sulla scrivania ed è andato al lavoro. Al ritorno: insulti, vomito, testate; dopo qualche giorno ha ripreso a parlargli e hanno ancora fatto finta di niente per un anno e mezzo.

 

Lui ha nuovamente sostenuto che lei è convinta che lui sia tornato etero, e in effetti quando lui finalmente ha presentato in casa il contratto firmato per il suo nuovo appartamento lei ha detto "ma non puoi aspettare che trovi la ragazza?"

 

Lui se ne va da casa, e viene vicino a me.

Lei non saprà mai di me e non accetterebbe mai.

Lui non vuole perdere il rapporto coi genitori (anche perchè ha una sorellina piccola) (si consideri che entrambi siamo convinti che senza figli le coppie dopo un po' finiscono, e quindi siamo pessismisti sul nostro futuro, temendo la solitudine, nonostante tra noi vada tutto benissimo)

 

Questo per spiegare come stanno le cose, io pero' stavo riflettendo sul fatto che questa donna (che ODIO) si autoconvinca che il figlio torni etero.

 

Esiste una patologia psichica che le fa negare a se stessa come stanno le cose? La sua è una sorta di amnesia da atto psicogeno di fuga?

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Eheh sembra molto la mia storia, certo più radicale e più "sentimental splatter".

 

Bene io ho fatto CO con mia mamma e mio papà dicendo tranquillamente "Guardate che a me piacciono i ragazzi". Mio padre non ha sbattuto un ciglio, mia madre mi è sembrata un po' triste, ma niente di che.

Il problema è che ogni ragazza che passa mi dice "che bella ragazza eh?" e tutte le volte devo ricordargli che non mi piacciono.

 

Oramai è un anno che lo sa, ma non lo ammette a se stessa.

 

E' quasi comico, a volte mi fa quasi pena. Comunque rimane mia mamma, non ha mai fatto queste scenate e non mi ha mai e dico mai insultato.

 

Bene la mamma del tuo ragazzo mi sembra psicopatica, altro che chiusa. Mia nonna è vecchia e cattolica, ma non ha mai insultato un gay, MAI.

 

Secondo me beh deve esistere qualcosa, mi sembra tipo schizofrenica.

 

Mi informerò e chiederò ad un mio amico (studente di medicina, specializzando in Psichiatria ahahah)

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jokerthewarrior

Di solito si parla di un processo psicologico chiamato "negazione", appunto il negare la realtà perché troppo difficile da affrontare.

Solitamente è una delle fasi che seguono ad una diagnosi infausta come quella di cancro. Alcuni pazienti tornano alla visita successiva convinti di stare bene, che non sia successo nulla, magari dopo aver attraversato una fase di forte shock. Si tratta di un meccanismo di autodifesa messo in atto dalla psiche.

 

Evidentemente la madre del tuo ragazzo ha idee così radicate in merito da considerare l'avere un figlio gay al pari di una condanna a morte e tende a rifiutare la cosa.

Non vorrei dire baggianate ma il vomito sembra proprio un voler buttare tutto fuori. Sente qualcosa di estraneo nella notizia e lo rifiuta così tanto da starci male fisicamente fino a rimuoverla del tutto.

In fondo lei sa che il figlio è gay ma la sua mente preferisce negarlo per concederle di sopravvivere in pace.

 

Di fronte a queste premesse non c'è nulla che tu nello specifico possa fare, necessita un approfondito percorso di accettazione che la guidi pian piano.

 

Anche per i tumori spesso si fa così, si danno poche informazioni alla volta per comunicare la diagnosi in più fasi e renderla più accettabile. E a questo si affianca l'attività di un consulente psichiatrico che guidi il paziente. Penso che lo stesso iter possa essere seguito anche in questo caso visto che questa è la sua visione delle cose.

 

L'alternativa meno simpatica è andare avanti per la vostra strada senza di lei.

 

Io ho avuto esperienza con un mio ex che aveva genitori omofobi, anche lui li difendeva sempre, è un processo naturale, considerato che quello è anche l'ambiente culturale in cui lui stesso è cresciuto e con cui lui stesso ha avuto difficoltà a confrontarsi.

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Beh, la mamma del mio ragazzo è convinta che lui sia gay solo perchè ha incontrato me, che l'ho traviato, e che se noi ci lasciassimo lui tornerebbe ad essere etero (notare che lui non ha mai avuto una ragazza) ...

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Di solito si parla di un processo psicologico chiamato "negazione", appunto il negare la realtà perché troppo difficile da affrontare.

Solitamente è una delle fasi che seguono ad una diagnosi infausta come quella di cancro. Alcuni pazienti tornano alla visita successiva convinti di stare bene, che non sia successo nulla, magari dopo aver attraversato una fase di forte shock. Si tratta di un meccanismo di autodifesa messo in atto dalla psiche.

 

Evidentemente la madre del tuo ragazzo ha idee così radicate in merito da considerare l'avere un figlio gay al pari di una condanna a morte e tende a rifiutare la cosa.

Non vorrei dire baggianate ma il vomito sembra proprio un voler buttare tutto fuori. Sente qualcosa di estraneo nella notizia e lo rifiuta così tanto da starci male fisicamente fino a rimuoverla del tutto.

In fondo lei sa che il figlio è gay ma la sua mente preferisce negarlo per concederle di sopravvivere in pace.

 

Di fronte a queste premesse non c'è nulla che tu nello specifico possa fare, necessita un approfondito percorso di accettazione che la guidi pian piano.

 

Anche per i tumori spesso si fa così, si danno poche informazioni alla volta per comunicare la diagnosi in più fasi e renderla più accettabile. E a questo si affianca l'attività di un consulente psichiatrico che guidi il paziente. Penso che lo stesso iter possa essere seguito anche in questo caso visto che questa è la sua visione delle cose.

 

L'alternativa meno simpatica è andare avanti per la vostra strada senza di lei.

 

Io ho avuto esperienza con un mio ex che aveva genitori omofobi, anche lui li difendeva sempre, è un processo naturale, considerato che quello è anche l'ambiente culturale in cui lui stesso è cresciuto e con cui lui stesso ha avuto difficoltà a confrontarsi.

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Interessante quello ke dici..

Secondo me lei è irrecuperabile, e se non vuole nemmeno parlare con uno psicologo come fa a cambiare? E poi avrà fatto giusto le elementari, non so quanto si riesca a farla ragionare data la sua ferrea diseducazione cattolica..

Il mio ragazzo difende sempre i suoi due genitori, dice che se al di fuori del discorso omosessualità sono delle brave persone.. Peró capisci ke il mio ragazzo è stato malissimo per lei.. Ha passato una depressione tosta con attacchi di panico.. Capisco i limiti di sua mamma, ma che genitore è stato in quei momenti?? Dove era lei??

Odio sua mamma e soffro il fatto che non saprà mai della mia esistenza..

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ma lei è chiaramente una persona troppo ignorante e arroccata sulle sue posizioni per cambiare.

sfruttate il fatto che nega tutto a sè stessa per andare a vivere insieme e dirle ogni volta: tranquilla MAMMA! è solo il mio coinquilino! guarda! ha pure la fidanzata!

 

*prendere amica a caso e farla passare di lì*

 

al chè lei ci crederà o farà finta di crederci, ma almeno non vi vomiterà in casa.

 

e continuate a farvi i cavoli vostri. se il mondo non ti capisce, l'importante è che almeno potete contare su di voi.

è vero che è una situazione del cavolo, ma se non vuole tagliare i ponti con la famiglia, almeno finchè sua sorella non è in grado di intendere e di volere, allora se vuoi star con lui non avete molte alternative.

 

(per la cronaca anche mia suocera è bipolare e fa scenate del genere anche per cose inventate da lei, quindi so cosa vuol dire sopportare le minchiate della famiglia dell'altro pur di potersi tenere quella persona. ma nel mio caso ne vale la pena. vedi tu se la vale anche per te)

Edited by Lilith black
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certo ke na vale la pena :-) dirle ke va a vivere con un ragazzo non andrebbe bene, se vuole mantenere il rapporto con la sua famiglia.. lui va a vivere da solo, nel senso ke lavora e paga tutto lui, perche io studio; però sarò piu da lui che a casa mia e trasferirò metà guardaroba :-)

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Bene la mamma del tuo ragazzo mi sembra psicopatica, altro che chiusa

 

Ahahahah (so che non c'è niente di divertente ma appena l'ho letto mi è scappata una risata XD) ho pensato alla stessa cosa, Fra.

 

Dai, tornando seri, in fin dei conti capisco che non tutti i genitori possono prenderla alla stasse maniera, c'è chi metabolizza prima, chi dopo, chi se la prende ma poi riallaccia il rapporto col figlio,ecc... ma fino ad ora non ho mai sentito di genitori che vomitano per casa e sbattono la testa contro al muro, mi pare un tantino esagerato. E il tutto non può essere giustificato dal fatto che questa donna è cattolica e di mentalità chiusa, evidentemente ha un problema anche a livello psicologico.

Da come hai scritto ponz, credo che il problema maggiore per lei costituisca il giudizio degli altri, primo fra tutti di suo marito. L'ideale sarebbe che si facesse seguire da uno specialista, ma è solo lei che deve iniziare una terapia, nessuno purtroppo la può costringere.

 

Comunque concordo, vale la pena che voi facciate la vostra vita e che lui si trasferisca; in fondo lui, per mantenere i rapporti con la famiglia, basta che dica che va a vivere da solo.

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lei ha un caratteraccio aggressivo, insistente, esigente, tende a imporsi (lui dice ke è uguale a me) e lui secondo me è il suo zerbino, nel senso che, contrariamente alle due sorell, lui la subisce passivamente, si fa schiacciare.. Secondo me, se lui avesse piu personalità, in futuro, quando totalmente indipendente, potrebbe scontrasrsi e magari alla fine vederla cedere un po sulle sue posizioni.. Solo ke lui con lei è areattivo..

Vorrei affrontarla io in futuro, con lui ha gioco facile..

Anche perchè senza un confronto, anche forte, non cambierebbe nulla..

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Ci sono persone che a causa di un proprio background non riescono o possono cambiare la propria opinione; l’ignoranza è una brutta bestia, purtroppo.

 

Prova a far capire a mia zia, ottanta e passa anni, nata e vissuta in un paesino minuscolo, che è assurdo ed inconcepibile che lei mangi in piedi, in cucina da sola, dopo che mio zio ha mangiato a tavola servito e riverito da lei.

Prova a dirgli “ma zia ti rendi conto?” e lei ti risponderà “per me è giusto così e basta.”

Questo e non solo.

 

Inutile continuare a battere il chiodo, a ribadire a questa donna che lui è gay; glielo ha detto, lo sa, ora basta. Per il quieto vivere è inutile combattere contro un muro di gomma, perché questa donna mi par di capire che non ha i mezzi culturali per comprendere ed accettare la situazione. Secondo me se la prendi di petto e cerchi un confronto forte lei darà di matto... dalla padella alla brace.

Lui fa bene non dico a subire, ma a "lasciarla perdere", dopotutto, lei mica verrà a vivere da lui e sarà con voi.

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La madre della mia migliore amica quando lei fece CO ebbe la stessa IDENTICA reazione (io al telefono con la mia amica che sentivo in sottofondo la madre che urlava piangeva e vomitava mi sentivo morire per lei), è andata avanti così per mesi e mesi, non voleva nemmeno più che portasse amiche in casa (compresa me) perché si immaginava chissà cosa succedesse, che poi non si doveva parlarne perché lei diceva che se l'avesse scoperto il marito (da cui poi per fortuna ha divorziato) sarebbe successo di tutto e di più...

Ci son voluti mesi e mesi prima che, grazie anche all'intervento del nuovo compagno, la madre accettasse la situazione. E ora vivono più che bene.

 

Purtroppo da quanto leggo non credo che le storie siano uguali, vedo ben poche possibilità di cambiamento nella madre del tuo ragazzo, per "fortuna" ad una certa età si può andar via di casa.

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Beh dopo che si é sistemato da un po' penso sia giusto che lui le dica che è fidanzato da 3 anni con una persona.. Tanto lei non lo dice al marito e dopo qualche giorno torna a parlargli..

Bisogna frenare per sempre le sue fantasie del figlio che torna etero.

Se non la si mette di fronte a un dato di fatto non riuscirà mai ad accettare la cosa.. Non dico che condividerà la scelta del figlio di vivere per quella che è la sua natura, ma almeno deve sapere che io esisto.

Potrà anche avere la sua crisi, ma deve sapere che lei non sa nulla della vita di suo figlio e che col suo comportamento ha creato un muro col figlio che finchè lei non cambierà sarà invalicabile.

Mi irrita quando lui mi racconta che lei si comporta da mammina perfettina che vorrebbe fare le pulizie a casa del figlio e dice che sentirà la sua mancanza, perchè ora la notte vede le sua scarpe in corridoio e così sa che è tornato a casa e sta bene..

Non sopporto che per lei il rapporto col figlio vada bene. Deve capire che è un rapporto che lei ha voluto chiudere per sempre e che è solo di facciata. Deve sapere che suo figlio prova sia amore che odio per lei.

Edited by ponz89
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La mamma del tuo ragazzo ha bisogno di uno bravo. Qui non è questione di essere chiusi mentalmente, qui è questione di malattia mentale! Il tuo ragazzo ha già fatto il grande passo di "farsi scoprire", ora deve vivere libero parlando del "mio ragazzo" ecc. Non è questione di essere zerbini in questi casi, c'è di mezzo la propria sessualità e la questione va affrontata. Se lei vuole rinchiudersi nel suo mondo di fantasia, tanto peggio per lei! Finchè non rappresenta un grande ostacolo per voi...

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Prima lui le dice veramente come stanno le cose sulla sua vita e sul rapporto tra loro due, e poi lei si inventi pure le fantasie che vuole.

Deve capire che lei HA PERSO.

Non ha cambiato il figlio, anzi ha perso per sempre il figlio; l'odio lui lo deve esternare, almeno una volta. E i fatti li deve raccontare.

Edited by ponz89
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"L'uomo lascerà madre e padre e si unirà a sua moglie.."

Non so perchè ma mi pare ci stia bene questo passo xD

 

E poi mi piace perchè così è blasfemo xD

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jokerthewarrior

Però ti consiglio di non odiarla. Sarà che sono un po' buonista in queste situazioni però.. l'odio che provi per lei ti fa stare meglio? Migliora la situazione? Non credo, anzi, ti fa trovare in lei un nuovo nemico da affrontare, a spese del tuo equilibrio. Ed in fondo in fondo credo che tu sappia che sei un po' arrabbiato anche col tuo ragazzo perché non ha la forza di reagire a lei.. così lei si becca non solo l'odio che le spetterebbe di diritto (che brutta espressione) ma pure la frustrazione che tu non dirigi verso il tuo ragazzo perché gli vuoi troppo bene.

 

Alla fine non si tratta nemmeno di ignoranza ma di una cultura fin troppo radicata in lei che nemmeno lei è capace di affrontare, una sorta di indottrinamento e fondamentalismo di cui si rende vittima e carnefice.

E per quanto non ti faccia piacere non essere mai visto da lei come il ragazzo di suo figlio, è così importante? Credo che a te basti lui quindi limitati ad essere un supporto per lui (ed è quello che lui vuole) senza intervenire necessariamente in faccende che rischiano d'essere al di fuori della tua portata e, addirittura, deleterie per te.

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Beh le volte che salta fuori l'argomento "sua mamma" gli dico sempre quello che penso, circa quello che penso di lei e che provo per lei, ma soprattutto circa il modo in cui lui gestisce la situazione. Sa benissimo che secondo me lui con sua mamma é uno zerbino senza personalità; certo gli voglio troppo bene e proprio per questo cerco di fargli vedere le cose anche con i miei occhi.

Se una sera mi dirá che sua mamma si è autoinvitata a cena dubito che mi scanserò da casa sua: piuttosto mi lego al tavolo.

Fino ad ora capivo la paura di essere cacciato di casa, ma fra un po', quando sarà sistemato, voglio vedere come gestirà la cosa.

Mettiamo che io e lui fra qualche anno fossimo ancora insieme: non sarebbe ora che sua sorella grande e suo papà venissero informati?? E che sua mamma idem??

Purtroppo l'esperienza con sua mamma lo ha bloccato anche con la sorella grande, che è giovane, infermiera (un minimo di cultura) e non ha voluto battezzare il figlio (non proprio una paolotta)..

Edited by ponz89
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