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Io aggredito in pieno centro a Milano...


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http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/11/24/news/io_aggredito_in_pieno_centro_a_milano_mentre_passeggiavo_col_mio_compagno-25490837/

 

 

Per ora mi limito a postarvi la notizia.

Quando mi sentirò meglio ne parlerò anche.

 

Nella centralissima Via Torino, di sabato pomeriggio, chissà quante volte ci sono passata.

Anche con la mia compagna.

Mano nella mano.

Anche baciandola.

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Fabio Castorino

Bellissima la tua lettera a Repubblica, è ammirevole che in un momento così diffcile tu sia riuscito a esprimere in modo così commovente ed efficace quello che vi è capitato.

Solidarietà a te e al tuo ragazzo e speriamo che li prendano e li puniscano a dovere.

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anchio ci passo con la mia ragazza, e vedo anche coppie gay. E nessuno ha mai avuto problemi...secondo me poteva accadere lì come altrove, queste bande si spostano in branco, non hanno un cazzo da fare, e basta che rompano i coglioni.

Per l'indifferenza della gente: ci ho fatto l'abitudine, ed è successo anche a me una volta, che nessuno muovesse un dito.

Non mi ricordo come si chiama il fenomeno, ma mi pare fosse stato studiato. Cioè quando ci sono tante persone nessuno muove il culo perché pensa che qualcun altro lo farà

 

Lfn B)

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Bellissima la tua lettera a Repubblica, è ammirevole che in un momento così diffcile tu sia riuscito a esprimere in modo così commovente ed efficace quello che vi è capitato.

Solidarietà a te e al tuo ragazzo e speriamo che li prendano e li puniscano a dovere.

 

Non sono io l'autrice della lettera nè la persona che è stata aggredita.

Il titolo del post è solo lo stesso che ha dato questo ragazzo alla sua lettera che ho trovato a mia volta incredibilmente commovente e "forte".

Per chi vive a Milano, tra l'altro, ricordo < spero di non fare un fasticcio con le cose incollate >

 

 

 

CERTI DIRITTI: il 3 e 4 dicembre a Milano al nostro V Congresso dovrebbe partecipare anche il sindaco di Milano. Parleremo anche di questo.

 

"Io, aggredito in pieno centro a Milano mentre passeggiavo col mio compagno" - Milano - Repubblica.i

 

 

Io purtroppo < o per fortuna > sarò fuori dall'Italia per un pò e non potrò esserci, con immenso dispiacere.

Scusate se il titolo è stato fuorviante.

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Per l'indifferenza della gente: ci ho fatto l'abitudine, ed è successo anche a me una volta, che nessuno muovesse un dito.

 

Io non ce la faccio a farci l'abitudine.

Anche ora, dopo aver letto questo articolo, sono in trance da ore senza riuscire a capacitarmi di come si possa passare accanto ad una persona mentre viene aggredita e non fare assolutamente nulla.

Ho colto bene, sei stata aggredita a tua volta ?

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Che orrore.

Che paura.

Che vergogna.

 

La degenerazione fascista e omofoba che ha già colpito Roma ora si abbatte anche su Milano?

E questa dovrebbe essere la capitale gay friendly d'Italia.

 

Mi sta venendo talmente tanto nervoso che non riesco più a dire nulla.

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ma l'indifferenza della gente a Milano (come in altre città) è ormai la norma; io mi stupisco che qualcuno sia intervenuto invece!

so che non è una bella cosa da dire, ma questa è la realtà.

Diciamo che , se qualcuno mi aggredisse, so che dovrei "cavarmela da sola".

Anchio lo trovo abbastanza disgustoso, capisco che in alcune situazioni nessuno si metterebbe "in mezzo" fisicamente, ma almeno chiamare la polizia o cmq tutori della legge non è che ci voglia una scienza.

Ma ti riporto altre due situazioni che mi sono capitate:

1) litigio di uomo e donna qui nella via sotto casa, solo io e una signora andiamo a dividerli. Solo io chiamo la polizia (vabbè alla fine era una cazzata pero' stavano tutti a guardare).

2) mega incidente al semaforo: vecchio perde conoscenza in macchina. Una donna medico porta il primo soccorso, io non avevo cellulare e stavano tutti lì imbambolati a guardare, urlo a qualcuno di chiamare l'ambulanza e qualcuno muove il culo.

E queste sono solo un paio, cmq in altre occasioni invece altri hanno mosso "subito i i ciapp".

 

Secondo me è appunto quella storia che se tutti sono fermi, nessuno si muove. Ma basta uno o due persone che gli altri "si attivano".

 

Sì ma la mia "aggressione" che grazie a Dio è rimasta solo verbale, non è stata a sfondo omofobo ma per altre ragioni che non sto qui a snocciolare, cmq il tipo era palestrato e fuori di brocca, secondo me era fatto di coca o di qualche altra droga. (e ovviamente me ne scappai )

 

Lfn B)

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Le bande non sono fisse, quindi poteva accadere in centro a Milano come anche in periferia.

Davvero schifato, comunque, per quanto accaduto. Notevole poi il coraggio dimostrato da quella stupida banda, in tanti contro due ragazzi. Bravi, voi sì che avete fegato e che siete coraggiosi.

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La degenerazione fascista e omofoba che ha già colpito Roma ora si abbatte anche su Milano?

E questa dovrebbe essere la capitale gay friendly d'Italia.

Perdonami, ma questa non è un'aggressione omofoba, e per stessa ammissione di chi l'ha subita.

 

è l'ennesimo episodio di violenza gratuita (non era nemmeno una rapina!) da parte di queste bande di minori - stranieri e italiani - che imperversano in tutte le grandi città.

 

Potremmo stare qui a discutere di questo fenomeno; oppure, come ha già scritto chi mi ha preceduto, mettere l'accento sull'indifferenza generale dei passanti. Quella stessa indifferenza che è sintomo di un'assenza di senso civico che è forse una delle cause dell'esistenza di queste gang.

 

Ovviamente a parlare si fa presto. Non so quanti di voi interverrebbero personalmente a difendere un paio di persone aggredite da un branco. Io non lo farei: avrei paura di prenderle, o che saltasse fuori un coltello, un'arma; non vorrei che le vittime da due diventassero tre.

Mi chiedo se chi guardava abbia perlomeno chiamato le forze dell'ordine o almeno l'ambulanza. Temo di no: è a questa mancanza di senso civico che mi riferivo.

 

Probabile che li abbiano ripresi col telefonino, però, per mostrarlo agli amici.

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Roba da non credere..Ci sono pochissime persone che ti aiutano nei momenti di bisogno reale e sono pronte, se necessario, anche a prenderle..

Sinceramente non mi stupisce più di tanto l'indifferenza della gente...

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Fabio Castorino

Non sono io l'autrice della lettera nè la persona che è stata aggredita.

Il titolo del post è solo lo stesso che ha dato questo ragazzo alla sua lettera che ho trovato a mia volta incredibilmente commovente e "forte".

Per chi vive a Milano, tra l'altro, ricordo < spero di non fare un fasticcio con le cose incollate >

Io purtroppo < o per fortuna > sarò fuori dall'Italia per un pò e non potrò esserci, con immenso dispiacere.

Scusate se il titolo è stato fuorviante.

 

Scusa, ho fatto confusione per via del titolo e del fatto che hai scritto "ne parlerò quando mi sentirò meglio".

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bah dirò la mia...

non mi piacciono le psicologie da quattro soldi, come dire: poverino se ha stuprato tua figlia non è colpa sua, è tua figlia che è 'na zoccola !

 

io non mi sento italiano, ma un esule senza patria.

Ma torniamo al fattaccio... avete voluto il cattolicesimo, e mò tenetevelo e porgete l'altra guancia.

Io da piccolo ho provato a reagire alle prevaricazioni... ma mia mamma e le educatrici hanno sempre detto che NON DOVEVO DIFENDERMI, e agire di mia iniziativa... ma ignorare e basta i bulli, che prima o poi (cioè mai) avrebbero smesso...

al massimo dovevo "fare la spia" e avvisare la maestra o il tutore del collegio... i quali si limitavano a fare una ramanzina ai bulli, che non serviva a nulla, in quanto continuavano...

 

ecco la differenza tra italia e america:

quando in italia tuo figlio viene preso di mira, gli dici che reagire è brutto e deve porgere l'altra guancia e ungersi l'ano di vaselina...

in america:

 

bullo dà fastidio a bravoragazzo

bravoragazzo dice a mamma

mamma dice: ne parlo all'insegnante e al preside, SE TI DA FASTIDIO RIEMPILO DI CAZZOTTI

bullo dà di nuovo fastidio, ma stavolta si prende i cazzotti

insegnante: oddio bravoragazzo è stato violento

mamma: voi non avete fatto nulla, e lui si è difeso... e allora ?

mamma italiana cattolica: oddio mio figlio è un violento ! farò di tutto per stare dalla parte del bullo, giustificando e supportando le sue violenze, nel mentre cercherò di far sentire in colpa mio figlio per il solo fatto di essersi difeso... e di non aver porto l'altra guancia.

 

una storia che non vedrete nella cattolica italia:

una ragazza infastidisce un'altra ragazza, entrambe hanno 12 anni...

il problema sussiste quando la ragazza aggredita aspetta l'autobus...

la mamma, che si può definire madre, invece delle merde italiane... chiama la figlia maggiore 16enne e dice di DIFENDERE la figlia minore...

la figlia 16enne difende la 12enne e dà un bel pugno lasciando il segno con l'anello sul volto della troia 12enne

la madre della troia 12enne fa alla madre della 12enne : tua figlia (la 16enne) ha aggredito la mia !

la madre delle due figlie: sì e allora ? se ci tieni al faccino di tua figlia falle smettere di infastidire la mia (12enne)

indovinate ? da quell'episodio la troia 12enne ha smesso di infastidire la sua coetanea...

 

in italia ? la madre della vittima si sarebbe subito messa a colpevolizzare la vittima del tipo: è colpa tua ! e porgi l'altra guancia & company...

 

in un paese dove se provi a difenderti (mors tua vita mea) ti dipingono come un mostro, e tutti sono pronti a incensare i carnefici... davvero ti aspetti che un italiano si metta di sua iniziativa a reagire, quando A SCUOLA (E IN FAMIGLIA) CI INSEGNANO CHE NON VA BENE ?

 

(vedi gli episodi della gente che si trova dei criminali nella propria casa, che fanno cose orribili ai propri cari, e quando reagiscono vengono visti come mostri... perlomeno in america non è così... almeno su questo...

te lo immagini se l'america si fosse comportata con bin laden come ci educano i cattolici italiani famiglia e scuola (e scout) un bel: porgi l'altra guancia ?)

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sì peccato che in america ci siano suicidi dovuti al bullismo , anche di persone omosessuali. Personalmente sono in disaccordo sul tuo "fare di tutta l'erba un fascio", l'America non sta di certo meglio di noi, ma sull'educazione cattolica ti do ragione parzialmente, perché ci fornisce solo una faccia della medaglia. Anche a me , purtroppo, è semrpe stato insegnato a porgere l'altra guancia, e non sempre è una cosa buona. Ma non la valuto una cosa totalmente negativa. Ma in Italia non tutti sono timorati di Dio, visto che esistono anche i bulli (ma immagino anche loro siano andati a catechismo!!!)

Quindi secondo te a cosa è dovuta l'indifferenza delle persone? Alla sola educazione cattolica/cristiana? (faccio ipotesi) oppure non hai ancora espresso la tua a riguardo?

Secondo me è tutt altro.

 

ah non ho ben capito pero' il tuo esempio a quale argomento del topic si riallaccia (visto che non sappiamo se i gay in questione abbiano avuto un' educazione cattolica e se tutti i passanti che non sono intervenuti fossero cattolici)

vorrei che spiegassi meglio il tuo punto di vista ;)

 

Lfn :cool:

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Ma a me veramente, se proprio vogliamo parlare di tendenza, sembra che le madri italiane tendano a proteggere e discolpare un pò troppo i loro figli.

 

Non ho voglia di fare di tutta l'erba un fascio ma, tra le madri dei bulli del 15 Ottobre a Roma, i famigliari < e il comune > degli stupratori di Montalto di Castro, i genitori e i conniventi di Restivo < ricordo che lui, grazie ai genitori che l'hanno fatto scappare e nascondere in Inghilterra, ha ammazzato altre due povere donne >, i VENTI famigliari di Velletri arrestati pochi giorni fa dopo che i loro congiunti erano stati condannati per STUPRO di una ragazzina, mi sembra di cogliere un pò di più il contrario.

 

 

Se proprio dovessi generalizzare, ho più la vaga impressione che questi adolescenti, vittime o carnefici che siano, siano un pò tutti abbandonati o parcheggiati dalle loro famiglie, salvo poi svegliarsi con i classici " Chi, mio figlio ??? Un così bravo ragazzo, non lo farebbe mai !!! " Senza sapere dove e con chi ha passato gli ultimi 10 anni della sua vita.

O saranno sempre e solo le madri delle vittime a dare il consiglio sbagliato ?

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Irishskyuponus

Se proprio dovessi generalizzare, ho più la vaga impressione che questi adolescenti, vittime o carnefici che siano, siano un pò tutti abbandonati o parcheggiati dalle loro famiglie, salvo poi svegliarsi con i classici " Chi, mio figlio ??? Un così bravo ragazzo, non lo farebbe mai !!! " Senza sapere dove e con chi ha passato gli ultimi 10 anni della sua vita.

O saranno sempre e solo le madri delle vittime a dare il consiglio sbagliato ?

 

Totalmente d'accordo.

 

Io ricordo quando andavo alle elementari e c'erano i genitori dei miei compagni di classe che, a spada tratta, difendevano i propri pargoli e aggredivano le maestre, ree di aver sgridato i loro fanciulli adorati.

Anche quando i figli sono dei violenti.

 

Forse è un meccanismo inconscio per tentare di discolparsi per aver allevato un figlio che non rispecchia affatto il bel bambino che si erano immaginati.

Un modo per assolversi dal proprio fallimento.

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intendevo dire che ho notato la tendenza a "perdonare" gli assalitori, il che significa un perdono distorto in quanto non lo si punisce adeguatamente, ma lo si tratta coi guanti di gomma...

e la tendenza a schierarsi contro chi si difende... tacciandolo in ogni caso di aver reagito troppo violentemente... paradossalmente devi prima essere colpito a morte per poi avere la giustificazione per poterti difendere

poi non è detto che aiutare la "vittima" sia conveniente, oltre a rischiarci la pelle, a volte la vittima si unisce al proprio carnefice e si scaglia contro il salvatore: chiamala sindrome di stoccolma...

come la moglie di un altro che viene pestata, la si difende, e lei fa... perché lo hai picchiato poverino era solo stressato...

o quando un gay è oggetto di battutine omofobe da sconosciuti, lo si difende verbalmente, e lui fa: ma cosa vuoi ? poverini, stavano solo scherzando...

 

mi sembra come giocare una partita dove certi elementi della tua squadra (le vittime) sono un peso: non solo non sono bravi a giocare, ma addirittura giocano contro la propria squadra...

è come una madre truffata da un mago, che si mette contro sua figlia per difendere il mago, mentre la figlia non solo deve pensare a difendere le finanze proprie e della madre, ma anche a difendersi dagli attacchi della madre.

 

perché la gente non interviene ? è come vedere un fondamentalista islamico che sta pestando un nazista ... e tu sei ebreo... non so se rendo l'idea...

non si tratta solo di rischiare la propria pelle... ma semplicemente di essere masochisti.

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Perdonami, ma questa non è un'aggressione omofoba, e per stessa ammissione di chi l'ha subita.

 

 

In realtà in un'altra intervista dicevano che sono stati aggrediti perchè si stavano baciando. Per cui si, è omofobia.

 

D'altra parte voglio sperare che se dei cretini si mettano a pestare della gente lo facciano perchè per loro ci sia un motivo (BADABEN! non sto giustificando!).. non posso pensare che uno cammini per strada senza fare nulla di nulla e dei pazzi ti prendano a botte .... perchè altrimenti non si dovrebbe più uscire di casa.

 

Detto questo è comunque uno schifo.

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Ah, ok, io l'altra intervista non l'ho letta, e basandomi su quest'articolo avevo dedotto questo.

Potresti linkarla, quest'altra intervista? Non riesco a trovarla.

 

E purtroppo non mi sembra così inverosimile un'agressione senza vero movente...

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  • 2 weeks later...

anchio ci passo con la mia ragazza, e vedo anche coppie gay. E nessuno ha mai avuto problemi...secondo me poteva accadere lì come altrove, queste bande si spostano in branco, non hanno un cazzo da fare, e basta che rompano i coglioni.

Per l'indifferenza della gente: ci ho fatto l'abitudine, ed è successo anche a me una volta, che nessuno muovesse un dito.

Non mi ricordo come si chiama il fenomeno, ma mi pare fosse stato studiato. Cioè quando ci sono tante persone nessuno muove il culo perché pensa che qualcun altro lo farà

 

Lfn :cool:

Si chiama "effetto passante" in gergo ed è stato studiato dalla psicologia sociale ;)

 

Per il resto è tutto inconcepibile.

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