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La Minetti sexy suora per il bunga bunga


Fabio Castorino

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Fabio Castorino

La testimone

 

«La Minetti ad Arcore, sexy suora»

 

Fadil, 26 anni, racconta le serate nella villa: parlo perché c'è chi sfrutta le debolezze di Silvio. «Le ospiti si ammazzavano per dormire con Berlusconi»&if_nt_CookieAccept=Y&XE

 

 

MILANO - Si presenta a sorpresa in una Procura deserta il 9 agosto l'ennesima ragazza del bunga bunga la quale, però, dice di non aver mai fatto sesso con il premier, di non aver partecipato direttamente ai balletti nelle serate in cui è stata presente nelle ville di Berlusconi, il quale, sostiene, si è sempre comportato correttamente. È la 26enne marocchina Fadil Imane che ha raccontato delle feste ad Arcore durante le quali avrebbe anche dato a Berlusconi consigli su come accogliere l'allora presidente libico Gheddafi o sul Milan. Si sarebbe decisa a presentarsi al pm perché spinta «dallo schifo che provo per quei parassiti che sfruttano Berlusconi e le sue debolezze realizzando questo infernale meccanismo nel quale anche io sono rimasta intrappolata».

 

 

L'INCONTRO CON FEDE - La sua lunga storia parte da quando racconta di aver incontrato il direttore del Tg4 Emilio Fede e il manager dello spettacolo Lele Mora (entrambi imputati con Berlusconi e Nicole Minetti per il caso Ruby) nel ristorante Giannino a Milano. Un suo amico, «probabilmente su suggerimento di Mora», le chiese se le andava di «andare a prendere un caffè ad Arcore». Aveva bisogno di lavorare, e accettò la «buona opportunità» di conoscere il premier. A riceverla con altre ragazze fu «personalmente Silvio Berlusconi» nella villa in cui erano «presenti Barbara Faggioli e Nicole Minetti».

IL TRAVESTIMENTO - Poi la serata prese «una piega inaspettata» con la Minetti e la Fagioli che, nella ormai famosa sala del bunga bunga con il palo da lap dance, indossarono «una tunica scura da suora, compreso il copricapo ed una croce rossa sul velo» e, mentre un dj metteva musica, «si spogliarono svolgendo balletti sexy, ovvero dimenandosi intorno al palo vestite solo di biancheria intima». Fadil Imane dichiara di essere rimasta «sconcertata» tanto che il premier, accorgendosi del suo disagio, avrebbe invitato le ragazze «a calmasi, a cambiarsi e si è avvicinato a me in modo gentile, prendendomi per mano» e «portandomi a vedere la sua bellissima casa». E, dopo aver detto di essere «consapevole di come noi donne avessimo tante necessità», le «porse una busta con 5 mila euro» in banconote da 500.

 

LA DANZA DEL VENTRE - Un mese dopo, altra cena da Giannino e incontro con Fede che la invitò a un'altra festa ad Arcore. Fadil Imane, nonostante avesse assistito a «scene imbarazzanti», la volta precedente, decise di tornare nella casa di Berlusconi per «coltivare il rapporto». Stavolta, però, non accade nulla, nessun bunga bunga. C'era anche «Maria Rosaria Rossi, che seppi essere un deputato, e Giorgio Puricelli». La Rossi quando seppe «che ero marocchina disse a Berlusconi che sapevo ballare la danza del ventre, mi diede un foulard». Lei ballò: «Il presidente fu molto contento della mia esibizione», dichiara. Poi, però, aggiunge che «le ospiti si ammazzavano tra loro per rimanere a dormire con Berlusconi», lo notò da quello che accadeva tra le ragazze. Quella sera rimase a dormire Iris Berardi, «ne sono sicura in quanto la vidi personalmente salire le scale verso gli appartamenti privati del presidente».

CONSIGLI SU GHEDDAFI - La giovane nordafricana racconta di un altro appuntamento serale ad Arcore per vedere una partita dell'Atletico Madrid. Fu allora che lei avrebbe dato prova della sua competenza calcistica. C'era anche una ragazza montenegrina, Catarina, descritta come instabile psicologicamente: «Berlusconi mi rivelò personalmente che era la sua fidanzata, che era follemente innamorata di lui e praticamente viveva ad Arcore» e che Fede disse che aveva una gemella che «teneva sotto torchio il presidente» per motivi «che non conosco». Fu sempre in quella occasione che Berlusconi le avrebbe chiesto consigli su some accogliere Gheddafi. Dopo aver spiegato che gli arabi sono molto permalosi, la giovane aggiunse che «sarebbe stato necessario accoglierlo con tutti gli onori, andando personalmente a riceverlo».

Giuseppe Guastella

09 settembre 2011 17:21© RIPRODUZIONE RISERVATA

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