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La Puglia regolamenta le unioni di fatto


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BARI, 30 GIU - ''Una evoluzione della famiglia fondata sul patto d'amore'': sono parole del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola (Prc), che oggi ha sicuramente vinto una battaglia facendo approvare in consiglio regionale, con arte di mediatore, la legge sulla riforma del Welfare, meglio conosciuta come 'la legge sulla famiglia', che estende l'accesso ai servizi sociali alle coppie di fatto.

 

L'approvazione - a maggioranza, con il voto contrario del centrodestra - e' avvenuta in aula tra applausi, baci e abbracci da parte di chi in questi otto mesi di iter ha a lungo combattuto a sostegno del provvedimento.

 

Normale quindi che un clima di emozione abbia preceduto l'approvazione, avvenuta nel quarto giorno di lavori del consiglio regionale. Normale (ma non troppo nell'aula del consiglio della Puglia dove per anni sono state assenti le donne) che l'assessore regionale alle politiche sociali, Elena Gentile (Ds), si sia emozionata quasi fino alle lacrime, ammettendo pubblicamente il ''turbamento'' che in questi mesi le ha ''tolto serenita''' per il fatto di non riuscire a far comprendere agli avversari, ma a volte anche ai colleghi del centrosinistra, ''il valore di rinnovamento del provvedimento''.

 

E per la prima volta in Puglia una legge e' stata dedicata alle donne, e, in particolare, - ha raccontato Gentile - a una donna, una mamma pugliese e alla sua bambina non autosufficiente. A loro il ''primo, grande ringraziamento'' perche' da loro, dalle donne, e' venuta questa ''necessita' di cambiamento''.

 

E se qualcuno pensava che il centrosinistra fosse composto ''da rudi boscaioli'' che volevano eliminare la famiglia, quella tradizionale, quella fondata sul matrimonio, Gentile replica: ''Sbagliavano e sbagliano di grosso, noi abbiamo recuperato il valore della famiglia, ricordandoci pero' che ci sono tante persone in carne e ossa che vivono e si organizzano in altri gruppi famigliari, ed e' a tutte queste persone, nella loro complessita', che e' diretta la legge sui servizi sociali, una legge - ha aggiunto Gentile - che e' di inclusione, una legge umana'', che consente dunque a famiglie tradizionali e a persone legate da ''vincoli solidaristici'', e che vivono insieme, di poter accedere ai servizi, a quelli per la prima infanzia (asili nido, centri ludici, centri di aggregazione per ragazzi) , ai centri antiviolenza, alla mediazione familiare, ai centri per il reinserimento dei detenuti, alle strutture per la salute mentale, ai servizi per chi ha in famiglia problemi di disabilita', ai bandi per le case popolari.

 

''Tutto per le coppie tradizionali e coppie di fatto che - ha detto Vendola - non possono essere equiparate perche', e' vero, sono distinte, ma la distinzione non puo' essere una discriminazione''. Sempre rivolto durante il suo intervento verso i banchi dell'opposizione di centrodestra, Vendola ha anche detto che quella da lui proposta ('spacchettamento' delle norme distinguendo quelle dedicate alla famiglia tradizionale che viene in prima battuta rispetto ai vincoli solidaristici; mantenimento dei primi due articoli della legge regionale sulla famiglia in vigore, la n.5 varata dalla precedente giunta regionale di centrodestra, una riserva del 10% dei fondi solo per gli interventi per la prima infanzia) non e' stata ''una mediazione al ribasso'', ma ha portato il conflitto politico sul terreno del confronto costruttivo. ''Credo che questa legge - ha detto Vendola - abbia riconosciuto che ci sono molte piu' cose di quanto ne esistano nei nostri convincimenti etici, ci sono molte piu' cose nella realta'''.

 

Di ''successo'' politico parla anche il centrodestra che con un determinato ostruzionismo (6.000 emendamenti presentati e ritirati dopo il si' alla proposta di mediazione di Vendola) ha costretto il centrosinistra ad ascoltare alcune sue ragioni. Ma se l'intesa ha consentito una improvvisa approvazione spedita del testo, non ha permesso comunque che il voto contrario della Cdl si trasformasse in una astensione: per il capogruppo di Fi, Rocco Palese, e quello di An, Michele Saccomanno, cosi' come per tutti i consiglieri della Cdl, non ci sono dubbi: ''Quando si parla di nuclei solidaristici ci sono anche gli omosessuali'' e questo distanzia troppo.

 

Il nuovo testo accontenta molto i cattolici e va benissimo anche alla Margherita. Alla fine, dunque, tutti contenti e tutti certi, ha sottolineato Vendola, ''che oggi sia stata scritta in Puglia una bella pagina di politica''.(ANSA).

 

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Finalmente. Sono sempre più orgoglioso di un Nichi Vendola che non è il classico politico che parla per dare aria alla gola. Lavora sodo, è capace di imporsi (ricordiamoci che è di Rifondazione Comunista, partito di minoranza) sulla Margherita, ricevendo di tanto in tanto apprezzamenti anche nei politici seri di destra. Bella notizia :kiss:

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