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Padre Maggi, un eretico?


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Stavo sentendo questo prete, di cui onestamente ignoravo l'esistenza, il cui pensiero è molto moderno e decisamente fuori dal coro nel contesto della Chiesa Cattolica di Roma.

Sarà mica stato internato, scomunicato e quant'altro per i suoi pensieri?! Sembra una pecora nera putroppo.

 

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Don Barbero, che aveva praticamente le stesse idee di tale Padre Maggi (di cui anche io ignoravo l'esistenza) fu ridotto dallo stato di "sacerdote" allo stato di "laico" da Giovanni Paolo II. Tuttavia ho letto che celebra ancora messa come se nulla fosse accaduto. Chissà quale sorte subirà quest'altro sacerdote.

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anche io non lo conoscevo, ma comunque ci sono molti sacerdoti "Moderni" tra i parroci, il problema e che poi se salgono di grado i loro p ensieri mutano, e diventano affine alla "ortodossia" cattolica

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Sono d'accordo con la parte in cui dice che la Chiesa sarà costretta ad adattare la dottrina agli inevitabili cambiamenti della società (per conformarsi sempre più, tra l'altro, alla vera dottrina evangelica :asd: ). Del resto è uno dei modi di sopravvivere della chiesa Cattolica. Se non lo avesse fatto, l'istituzione si sarebbe estinta, definitivamente, molto tempo fa. Le sue idee rappresentano il Cristianesimo del futuro, e il Cristianesimo attuale sarà visto come bigotto e intollerante, che poi è anche il nostro giudizio per quanto riguarda il Cristianesimo del passato. Un giorno gli omosessuali potranno sposarsi anche in Chiesa, vedrete. E anche i preti omosessuali potranno sposarsi in Chiesa. E il Papa potrà essere una donna (a prescindere dal sesso di nascita). :rolleyes::asd::sisi:

Non stavo ironizzando. Accadrà davvero. Resta solo da vedere quando arriverà quel giorno.

Comunque la sua è una posizione assolutamente fuori dal coro, su questo non c'è dubbio.

 

ps: le mie previsioni si avvereranno sicuramente, ad una condizione: che la Chiesa stessa non scompaia (per emorragia di vocazioni o cose simili legate al drastico calo dei credenti), ovvio.

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Tutto dipenderà se la Chiesa crederà o meno

di avere un guadagno economico dalla modernizzazione.

 

Ogni Cattolico è un cliente di alcuni servizi:

battesimo, confessione, comunione e cresima dei figli;

matrimonio e funerale per sé e per i propri congiunti;

possibiità di fare l'elemosina alla Messa,

di fare offerte nella speranza di una grazia

e di rifarle nel caso che si avveri la speranza;

di lasciare i propri beni alla Chiesa

e di votare per partiti politici che si impegnino

a detassare le proprietà ecclesiastiche

o a finanziare le scuole private.

 

Cambiare la dottrina sugli omosessuali

potrebbe portare più soldi alla Chiesa?

Se la risposta è "sì" non dubito che la cambieranno.

Ma per il momento credo che sarebbe un'operazione in perdita.

Senza contare che concedere ai preti di sposarsi,

sarebbe a tutti gli effetti un'operazione anti-economica

(dovrebbero mantenere anche moglie e figli...)

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O quello, o affrontare l'inevitabile calo delle vocazioni, che finiranno per arrivare allo zero. In una società sempre più liberale, perché una persona dovrebbe rinunciare ad avere rapporti e a sposarsi? La protezione della Chiesa e la sicurezza della vita ecclesiastica non mi sembrano più validi motivi.

Perché, a parer mio, non è certo il puro interesse spirituale che ha contribuito a formare la maggior parte dei preti negli ultimi secoli. :rolleyes:

Poi, è ovvio che si dovrà aspettare. Ma quella è la via.

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Per quale motivo i gay nel clero

dovrebbero aumentare le vocazioni?

 

La "vocazione" è sempre servita

proprio per nascondere la propria omosessualità

ed è per questo che - nei Paesi in cui i gay sono liberi -

le "vocazioni" sono precipitate fino a questo punto.

 

Secondo te ci sarebbe oggi la fila di gay pienamente accettati

che rimpinguerebbero i Seminari, se solo la Chiesa

permettesse loro di sposarsi o frequentare ragazzi?

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Sicuramente è un deterrente, quello di non poter sposarsi (né avere rapporti). Quindi, se ipoteticamente l'omosessualità fosse pienamente accettata dalla Chiesa, come i rapporti coniugali, perché un gay non dovrebbe sentirsi libero di entrare in seminario proprio come un etero? Non ci sarebbero file di gay pronti a diventare preti, ma ci sarebbero gay pronti a diventarlo per puro interesse. E lo stesso vale per gli etero. Avendo tutte le possibilità di condurre una vita normale, ovvio.

E, tra l'altro, è anche l'unico modo che la Chiesa ha di sopravvivere: permettendo ai preti (etero oppure omo, indifferentemente, non ho mai detto che ci sarebbero schiere di gay devoti alla Chiesa) di condurre una vita normale, e quindi di sposarsi, se lo desiderano.

Altrimenti, per quanto tempo ci saranno vocazioni, con tutte quelle limitazioni sociali?

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Il fatto è che io la penso al contrario di te, Max Dorian.

 

Secondo te esistono delle vocazioni che non si concretizzano

in quanto il celibato dei preti è una scelta difficile.

 

Secondo me il celibato dei preti è proprio il motivo

per cui gli omosessuali ieri e i pedofili oggi

scelgono di entrare a far parte del Clero:

per mettere a tacere le voci sulla loro diversità

per avere modo di stare insieme a propri simili, senza donne (ieri)

o per aver modo di interessarsi dell'educazione dei bambini (ieri e oggi).

 

Insomma: quello che per te è un deterrente per la vita ecclesiastica (il celibato)

per me è l'unico motivo per cui un maschio si farebbe prete:

evitare che la mamma gli chieda perché non si sposa.

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Io non credo che la Chiesa potrà continuare per altri secoli ad utilizzare il celibato dei preti come copertura per coloro scelgono la vita ecclesiastica per motivazioni ignobili.

Quanto alle vocazioni che non si concretizzano, be?, io dubito che esista una chiamata divina. Penso solo che il prete potrebbe davvero fare del bene, se davvero l'intento della Chiesa fosse quello di perseguire la dottrina evangelica. In quel caso sarebbe una scelta di vita degna di rispetto, ma non dovrebbe comportare limitazioni. A parer mio, se la Chiesa vuole sopravvivere, deve evolversi in questa direzione nel prossimo secolo.

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per la chiesa la vocazione al sacerdozio é una chiamata divina a cui uno può rispondere o meno. Con la società moderna é molto più difficile sentire la chiamata, questa é la dottrina.

 

Poi dire che la chiesa é una azienda che vive sul guadagno dai fedeli é ridicolo, un prete guadagnerebbe di più a fare lo spazzino e potrebbe pure spassarsela come vuole. E invece é "controllato " dalla comunità. vedi che scemo. Gli anelli d'oro e lo scettro sono simboli, niente di più. E inoltre tante delle proprietà legittime o illegittime dello stato della chiesa sono state usurpate dallo stato italiano.

Punto secondo: starei attento a dire che tutti i preti o sono gay o sono pedofili. Perché i casi di pedofilia fanno (giustamente) più rumore quando scoperti in un ambiente come quello della chiesa ma sono più diffusi nelle case. Ciò non toglie che sia una cosa vergognosa e che manderei in galera chi copre tali crimini. É una cosa imperdonabile da una istituzione quale la chiesa

 

Parlo per esperienza, so cosa sia una parrocchia e un parroco che non sa più a che santo votarsi per vedere estinto il debito per il nuovo oratorio. So quanto possano essere persone semplici, umili e anche arretrate ma non cattive e meschine. Mica i gay sono tutte checche (per fortuna aggiungerei :D ). Detto ciò é evidente che se fossi un genitore , con quello che sento e guardando da fuori ci penserei bene prima di mandare mio figlio in oratorio.

 

Detto ciò é auspicabile maggiore trasparenza e un cambio di approccio alla società, soprattutto verso le nuove esigenze, le minoranze, perché se no la lenta estinzione é inesorabile

 

Amen :)

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No, forse qualcuno fatica a immaginarlo; Coeranos.

Tutti i preti vengono dal Terzo Mondo

perché in Africa e in America Latina c'è ancora molta omofobia

e gli omosessuali trovano nella Chiesa l'unica via d'uscita.

 

Se poi qualcuno pensa che si tratti di una "chiamata divina";

sarebbe bello sapere che spiegazione dà al crollo delle vocazioni.

E - inoltre - non sono certo i preti ad arricchirsi,

ma l'istituzione a cui fanno riferimento

che vive praticamente del volontariato altrui.

 

E la pedofilia nel clero non fa "più rumore quando c'entra la Chiesa".

Semplicemente se un prete compie un reato simile, la Chiesa lo copre;

mentre se un simile reato lo compie un idraulico;

tutti gli altri idraulici lo denunciano se lo vengono a sapere, no?

E' vero: anche in famiglia avvengono molti abusi,

ma anche a difendere la famiglia c'è la Chiesa e non gli idraulici...

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