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Non essere in grado di avere amici.


Zell

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Tanto per ribadire che questo è un forum per pazzi, posto la mia esperienza e faccio C.O. di pazzia.

 

Vi è mai capitato di fare un esame di coscienza e vedere che tutte le persone che sono state importanti per voi si sono allontanate per colpa vostra?

Beh per me è stato esattamente così! Prima davo la colpa alla sfortuna, al destino infame o persino agli altri ma il problema è uno solo, IO.

Non sono bravo a fare amicizie, non lo sono mai stato ma ho un talento naturale per rovinarle.

 

La prima di una lunga serie è stata con N., un mio vicino di casa a cui ero molto legato. Per farla breve quando avevo 15-16 anni sono uscito con la sua ex (ex da pochi giorni) a sua insaputa e da allora non mi ha parlato più fino a questo capodanno. E non importa che io sapessi tramite altre persone che lui era daccordo, la leggerezza è stata mia perchè avrei dovuto sentirlo dalle sue labbra visto che alla fine lui non era affatto daccordo! Non è importato nemmeno il fatto che l'ho vista solo quella sera e non c'ho fatto niente per ovvie ragioni!

 

Poi è stata la volta di A. il mio miglior amico del liceo che per causa di un insana gelosia (ero geloso della sua amicizia con il ragazzo etero che mi piaceva al liceo) per il mio primo amore ho rovinato tutto il nostro rapporto. Anche in questo per tanto tempo ho dato la colpa a lui per avermi abbandonato nel momento del bisogno, ma fidatevi, in quel periodo se avessi potuto (e sono stato sull'orlo di provarci diverse volte) persino io avrei abbandonato me stesso.

 

Poi ad allontanarsi sono stati N. il mio primo e unico amore (non corrisposto) e la sua ragazza A. , in questo caso mi sono nascosto davvero dietro a delle scuse ridicole. Loro a me non avevano fatto assolutamente niente ma altri 2 miei amici (L. e M.)con a cui sono legato avevano deciso di non vederli più. Io avevo paura di non riuscire a gestire i 2 rapporti contemporaneamente senza creare ulteriori problemi e quindi mi sono aggrappato, finendoci per credere pure io, alla prima scusa plausibile che mi permettesse di non vederli più pur non sentendomi io l'artefice dello strappo.

 

Con L. e M. i rapporti per ora sono buoni, anche se mi rendo conto che il legame che ci unisce non è così forte come intendo io il legame di amicizia.

 

Ed infine si sta logorando pure ll rapporto con il mio miglior amico attuale F. che è la persona a cui voglio più bene attualmente. Anche in questo caso la colpa è mia e dei miei modi. Pensavo, visto che lui oltre me ha molti diversi amici stretti, che allontanarmi un po' per non "gravarlo" del mio peso (lui è l'unica persona a cui racconto tutto di me) sarebbe servito a migliorare le cose, invece le cose sono peggiorate visto che ci sentiamo pochissimo anche a causa di un periodo di assenza dalle lezioni. Inoltre i miei stupidi modi più di una volta hanno dato prova che io non mi fidassi di lui quando non ce n'era assolutamente motivo. E per ultima cosa ho pensato persino (sbagliandomi ) che si fosse iscritto a questo forum e lui quando gli ho parlato di questo mio dubbio ci è rimasto male, non ha voluto più parlarmi e mi ha visto per l'ennesima volta come uno che non si fida è ha il gusto di investigare su ogni cosa ad ogni costo.

 

Paranoia, Gelosia, Stupidità, Diffidenza, Egoismo... Mi sono sempre creduto "un buono" ma di buono in me c'è molto poco e gli eventi ne sono la prova.

 

Se avete qualche consiglio su come modificare il carattere in questi casi sono sempre ben accetti.

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Ora sono troppo stanco per formulare un pensiero.. Per ora dico solo che

 

Tutti vogliono un amico, ma nessuno si preoccupa di essere amico

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Vivo da sempre il tuo stesso ''problema''. Forse non in modo così evidente, perché ho un migliore amico da oltre 20 anni, ma più per meriti suoi che miei, un fratello che comprende i miei difetti e li prende per quelli che sono. E rimane sempre una costante, anche quando mi manderei affanculo da solo. :ok:

Quello che posso dirti, ma prendila come una piccola riflessione personale, è che con il tempo ho imparato che in me non c'è nulla che non va.

Credo semplicemente di anticipare e concretizzare un abbandono: da piccolo mio padre ha abbandonato la mia famiglia ed è, giocoforza, un evento che mi ha segnato.

Non so se qualcosa di simile sia capitata anche a te, cosa che potrebbe condizionarti a livello inconscio. Non appena capisci di essere molto legato ad una persona temi di perderla, temi l'abbandono. E lo anticipi. Per affrontarlo il prima possibile (ed in modo "attivo", non da inconsapevole "vittima") fai si che questo abbandono si concretizzi. E' un meccanismo che io per primo non riesco a frenare facilmente, continuo a farlo senza quasi accorgermene. Per sotto-ragioni diverse, insicurezza, forse scarsa autostima, il non valere abbastanza.

O forse la mia è solo psicologia spiccia.  :)

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purospirito

L'aquila sorvola la pianura e si diletta nell'osservare la sua tenera preda accucciata in un angolo...  :ok:

 

Presto piomberà dall'altro per castigare il lupo che si comporta da agnello!!!  :)

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Sinceramente non saprei che consiglio preciso dartii se non questo: devi vivere il fatto di renderti conto che hai di questi problemi con una presa di coscienza su cui lavorre per migliorare. Se tutti accadeva e tu non capivi neanche il percè, sarebbe stato peggio. Hai bisogno di lavorare ad una tua serenità interiore da contrapporre a questa specie di vittimismo.

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E' praticamente la storia della mia vita,fino a quando non mi sono svegliato diciamo attorno ai boh 18 anni?

Sono riuscito ad allontanare quasi consapevolmente tutti i miei amici di medie e liceo per dei motivi futilissimi.

Poi,arrivato all'alba della maturità (quantomeno anagrafica) mi sono guardato in giro,ho visto palle di fieno rotolanti nel deserto,e ho deciso che forse era il caso di

 

a) abbassare le mie aspettative,perche' in realtà chi ti sta accanto di piu' sono le persone semplici

b)Vivere molto piu' serenamente i miei rapporti d'amicizia senza aspettative

 

Ora va meglio,forse troppo a dire il vero,ho persone attorno che mi definiscono "amico" quando io in realtà non darei manco un unghia per loro,ma ci lavorerò  :)

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Grazie a tutti per aver letto questo post noioso e soprattutto per aver risposto!  :ok:

 

@ Zigulì: bellissima frase.. Mi ha fatto molto riflettere!

 

@Dexter: Non ho vissuto nessun abbandono Dexter, quindi non ho questa scusante!

Al caso posso dire di aver avuto un infanzia un po' in solitudine e quando ho avuto i primi amici sono rimasto un po' spiazzato non sapendo come comportarmi (e forse non so comportarmi tutt'ora).

 

@Mina: Proverò a fare come dici. Abbassare le aspettative è sempre un bene e devo decidermi ad imparare a farlo un po' in tutti i campi!

 

@Purospirito: fai poco lo spiritoso, ho ancora abbastanza denti da mangiarti in un boccone  :)

 

@ Fenix: Sì, l'autocoscenza è il primo passo per migliorare! E sta sicuro che ho ci proverò..

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purospirito
Grazie a tutti per aver letto questo post noioso

 

Paranoia, Gelosia, Stupidità, Diffidenza, Egoismo... Mi sono sempre creduto "un buono" ma di buono in me c'è molto poco e gli eventi ne sono la prova

 

In una parola VITTIMISMO. ma la cosa peggiore adesso è che  sei vittima di te stesso e ti autocompiangi...  :)

 

Ecco sono in momenti come questo che mi viene alla mente con tutta la forza possibile che nel mondo non si può vivere piangendosi addosso, e per questo ricordo consapevolezza che fai scaturire in me in questo momento ti sono grato perché  i serviva propio.

 

Le persone mettiti il cuore in pace deluderanno sempre in un modo o nell'altro, più o meno grave la fiducia che noi riponiamo in loro, perché è connaturato nell'essere umano, non si può fare altrimenti, nessuno è perfetto e nessuno riesce a comportarsi sempre nel modo giusto nei confronti dell'altra persona... perché ognuno ha i suoi cazzi!

 

Inoltre requisito fondamentale per instaurare una vera e autentica relazione interpersonale è prima cosa di tutto avere un rapporto autentico con la propria solitudine e con se stessi. Tu ti ami? Sai volerti bene e convivi con te stesso?

Perché se non lo fai tu, perché dovrebbero farlo gli altri?

 

La noia che attanaglia questo tuo periodo è lo specchio del malessere e del senso di incompiutezza che ti accompagna...

Ma se provassi a sorridere? La vita purtroppo è una dura lotta, sempre... e soprattutto quando pensi di aver raggiunto un porto tranquillo, di aver instaurato una bella amicizia, quello da di matto perché quel giorno si è alzato con la luna storta!!!

Si è uomini, fallibili e limitati (non si parla degli spiriti in questo frangente  :ok:) e quindi dobbiamo tendere gli uni verso gli altri per incontrarsi, altrimenti ognuno rimarrà chiuso nella sua roccaforte!

 

Bene, hai realizzato di poter avere un problema che ti impedisce di stringere rapporti duraturi che vadano consolidandosi con il tempo, allora agisci!

Sii sincero con te stesso e con gli altri, e supera un po' la timidezza del non saper come fare, a volte basta davvero poco!

E poi ricorda non si deve essere amici di tutti, è pure giusto che tu sappia chi può arricchirti e chi può tenerti compagnia... Il mondo è si bello perché è vario, ma noi dobbiamo coglierne i frutti migliori!!!

 

Quindi inizia a muovere il culo che ti sta diventando estremamente grosso a flaccido a furia di stare seduto su quella sedia e vai alla scoperta del mondo... Esplora le infinite possibilità... Magari un giorno ti troverai a contatto di un mondo che oggi non ti saresti mai immaginato di conoscere....

 

Perchè la vita è una cosa meravigliosa e l'amicizia ne è il nettare che l'inebria....

 

 

Buon cammino...  piccolo lupo...

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Purospirito tu a parole hai perfettamente ragione e penso che nel forum non ci sia nessuno che possa/voglia confutare quello che hai appena scritto.

Però nei fatti è tutto più complicato.

E' vero sono un tipo che si autocompiange ma che ha comunque sempre, nel bene o nel male, fatto qualcosa per cambiare le cose. Evidentemente non "aggredivo" il problema dal lato giusto, che cavolo ne so.

Riguardo allo star bene con me stesso... Ecco, io con me ci sto bene, anche troppo!

E' per questo che a volte continuo a prediligere la solitudine a discapito di conoscenze e amicizie. Pensavo di aver fatto molto in questo senso, ma ancora c'è molto da fare.

Quello che è certo è che qualcosa proverò anche questa volta! Spero solo di fare la cosa giusta...

P.S. grazie!

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Per non ripetere un sacco di consigli che ti sono già stati dati, ne aggiungo solo uno.

Io ho perso parecchie amicizie per un comportamento fatalistico:

"Se le cose devono andare così, e sia, lo accetterò"

Ovviamente questo ti protegge molto dall'abbandono e te lo fa vivere in modo

nettamente più sereno, però mi rendo conto che spesso se mi fossi mosso con

energia forse avrei davvero potuto salvare alcune amicizie  :)

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Mah...io non vedo veri consigli, anche perchè sarebbe impossibile

darne in assenza di un abbozzo verosimile di analisi della situazione.

 

Non mi pare che in Zell vi sia del vittimismo, semmai autocommiserazione

dettata dal bisogno di sfogarsi, ma ridimensionare il tutto a timidezza forse

è una semplificazione un po' eccessiva.

 

Per tradurre questo sfogo in qualcosa di positivo bisognerebbe capire

dove sta il problema.

 

Zell scrive: Paranoia, Gelosia, Stupidità, Diffidenza, Egoismo...

 

Decisamente troppa roba! In ogni caso sarebbero soltanto degli effetti,

ma non delle cause...

 

L'unica cosa che mi sentirei di dire è che in molte di queste storie di

amicizia vedo spuntare amori non corrisposti e quindi ragionevomente

può avere un suo peso l'accettazione della propria omosessualità.

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Certo le storie da te raccontate sono un sunto..

Hinzelman dice che sono degli effetti.. ma non sono d'accordo..

sono le cause, perché in determinate situazioni se uno si comporta in maniera stupida, egoista o gelosa vuol dire che è quel tipo di persona..

solo in situazioni gravi allora penso che si possano considerare come effetti..

 

Uscire con la ex di N. invece di confortarlo ed ascoltarlo mi pare indice di egoismo

Essere geloso di un'amicizia, non fidarsi di una persona che si considera Migliore Amico penso che sono comportamenti gravi.

Si possono interpretare come limiti e/o indice di immaturità, ma già il fatto di riconoscerli dimostra che non sono limiti insuperabili

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Ovviamente posso sbagliare, ma non conoscendolo, sento di dire questo e, cosa importante, non lo sto giudicando.

 

credo che dcerti comportamenti siano indice di disagio non della sua vera natura , zigulo

Potrei anche essere d'accordo con quello che dici, ma almeno forniscimi una spiegazione come ho fatto io :)

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Guest korio

Caro belloccio Zell.. la questione è semplice: la gente cresce, cambia, evolve.

Cambiano i nostri principi, le nostre necessità, il nostro modo di vedere le cose, le nostre opinioni, le nostre certezze.

 

Tutti cambiamo. Cambiano gli amici e cambiamo noi. Cresciamo.

 

Anche per te è così. Cominci a stare stretto nella vita che ti era un tempo e ti accorgi che a volte alcune tue scelte e modi, che ai tempi ti sembravano ragionevoli, oggi sono un po' meno ragionevoli e cominci a chiedere di più da te e da quel tesoro incredibile che è l'amicizia.

 

Dice bene (per una volta) purospirito quando ti invita a conoscere te stesso e qual'è il tuo status attuale, a crescere nella tua identità. A trovare quello che tu dai al mondo prima di vedere poi come questo si fitta con gli altri.

 

E dice bene quando ti invita a sorridere e a lavorare e non a star li con i moccoloni al naso.

 

Gli amici cambiano. Quelli che erano amici un tempo ora non lo sono più e gli amici che avrai saranno differenti in modi e comportamenti rispetto a quelli che hai ora. Anche gli amici più antichi, ti accorgerai, sono a fianco a te perchè sono cambiati con te, e non perchè sono rimasti uguale.

 

Quindi, bene analizzare se stessi, bene cercare di migliorare. E tranquillo, sii te stesso e gli amici arriveranno.

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