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Coming or not?


Kev

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Salve a tutti, sono nuovo qui, questo è il mio primo post. Ho da poco accettato la mia omosessualità, anche se nessuno sa ancora di me. In realtà credo che le persone che mi stanno vicino facciano finta di non sapere, e questo mi pone dei limiti su una mia eventuale apertura. Insomma, dopo 21 anni passati da single, i tuoi genitori devono per forza cominciare a farsi delle domande. Ultimamente ho avuto la possibilità di avere delle storie con delle ragazze, ma ho sempre declinato. E l'unica cosa che il mio migliore amico è riuscito a dirmi è stata: "certo che sei schizzinoso, eh?". Io non ho intenzione di fare dichiarazioni in questo momento, il mio carattere timido non mi aiuta. Però sono anche sicuro del fatto che non voglio mentire. Vorrei che qualcuno me lo chiedesse esplicitamente, in quel caso mi sono già imposto di dire la verità. Una volta mia madre lo fece, ma io risposi di no, ero ancora nella fase della "negazione". Poi non so cosa sia successo, il passaggio è stato quasi improvviso, mi è bastato avere il coraggio di lasciarmi andare, di non reprimere quello che provavo. E miracolosamente ho messo insieme tanti pezzi del puzzle, mi è sembrato tutto così spontaneo e naturale. Non conosco nessun ragazzo gay, non saprei veramente da dove cominciare. Forse un coming out mi aiuterebbe, ma credo di voler aspettare di avere qualcuno al mio fianco, forse per rendere più vera la cosa anche a me stesso. Sono sicuro che l'unico che accetterà la cosa senza tanti problemi sia quell'amico di cui sopra, non ha mai mostrato disprezzo per gli omosessuali, anche se mi aspetto una reazione di shock da parte sua  :sisi: Per quanto riguarda i miei genitori, loro hanno una mentalità aperta, sono sicuro che mi accetteranno, ma sono anche sicuro che in fondo per loro sarà sempre una delusione. Altrimenti non mi spiego il motivo per cui mia madre spesso faccia riferimento a quando avrò una ragazza, una famgilia e cose del genere, o il motivo per cui mio padre eviti del tutto l'argomento. Il punto è che non so se mi convenga lasciare le cose come stanno, aspettare il momento in cui conoscerò qualcuno e fare tutto di conseguenza, oppure cominciare io stesso a cercare di spiegare quello che provo in questo momento, quantomeno alle persone a me più vicine. Nel frattempo averlo spiegato a voi è già un primo passo per me  :)

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Uhm... partire dal CO per sdoganare la tua condizione e iniziare a vivere? Solo tu puoi sapere se senti intimamente che questa sia la cosa giusta per te, ma può effettivamente essere un punto di partenza per poter avere una o più persone con cui poterti confidare, con cui condividere i momenti in cui hai bisogno di una mano amica che aiuti.  :sisi:

Il CO con i tuoi sicuramente presto o tardi dovrà (o dovrebbe) avvenire, soprattutto se non desideri mentire loro. Attendere di avere una persona importante è una scelta che in molti fanno, ma in certi casi porta a dilatare i tempi e, nuovamente, solo tu sai se sei disposto ad attendere ancora in condizione di finto etero.  :)

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ora, non sono certo un esperto di coming out (l'ho detto per la prima volta al mio migliore amico giovedì scorso), però mi sento in dovere di risponderti perché parte della descrizione che hai fatto coincide con la mia situazione (fatta eccezione per il discorso sui genitori, loro non mi hanno mai fatto discorsi del genere).

in particolare mi ha colpito l'indecisione tra cosa fare prima: aspettare di avere qualche esperienza o fare prima coming out? sarebbe meglio prima l'uno o l'altro?

nel mio caso, alla fine, dopo un lungo periodo di indecisone, ho scelto di fare prima coming out.

l'ho fatto perché sentivo di essere arrivato ad una situazione di stallo e dovevo assolutamente far cambiare qualcosa (per quanto sia uno che odia i cambiamenti, ero arrivato ad un punto di non sopportazione), e l'ho fatto anche per potermi sbloccare verso il mondo gay e magari fare qualche nuova amicizia in questo mondo per me nuovo...

 

ovviamente non c'è una scelta "giusta", ma io dal canto mio ti consiglio prima il coming out con un amico/a (per il CO con i genitori secondo me è ancora presto)

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Posso dirti per esperienza una cosa: se non inizi a dirlo agli altri la cosa non ti sembrerà mai reale.

Tu sarai sempre lì, convinto di essere gay ma senza fartene un bel niente! Hai bisogno di relazionarti con il mondo, di avere un amico con cui sfogarti quando sei triste perchè ti piace uno che non ti fila, di sapere che c'è qualcuno su cui puoi contare, di sapere che magari, se la prendono male, allora non sono poi così amici come credevi!

Te lo dico per esperienza! Non mi sono mai nascosta! I miei amici lo sanno tutti, i miei genitori anche.

Per quanto riguarda i genitori, anche loro mi hanno accettata ma magari si saranno fatti pure loro i classici discorsi su famiglia e nipotini! Credo che sia più che normale!

Quello che ti consiglio è partire dagli amici..

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Per quanto riguarda i miei genitori, loro hanno una mentalità aperta, sono sicuro che mi accetteranno, ma sono anche sicuro che in fondo per loro sarà sempre una delusione. Altrimenti non mi spiego il motivo per cui mia madre spesso faccia riferimento a quando avrò una ragazza, una famgilia e cose del genere, o il motivo per cui mio padre eviti del tutto l'argomento.

 

Non e' detto che tua madre dica certe cose perche' e' per forza quello che vuole, se ha intuito, magari sta solo cercando di farti uscire dal guscio, e tutte le sue menzioni di una ragazza sono occasioni che ti da' per dire "mamma, veramente io vorrei un ragazzo".

I genitori vanno rieducati, un coming out e' questo, una rieducazione, fargli vedere che esistono modi di essere felici alternativi a quelli che loro avevano pianificato per te, ma che comunque significheranno che tu hai una vita felice ed equilibrata. Ed e' una rieducazione che per i piu' fortunati dura giorni, per la maggior parte della gente qualche anno, e per i piu' sfortunati non succede mai.

Prima fai coming out, prima iniziera' la loro rieducazione, i tempi potrebbero essere duri all'inizio ma si allenteranno prima se prima lo dici.

Non credo che saranno delusi: preoccupati, magari (molti sono convinti che i gay debbano avere per forza una vita infelice) ma delusi da come li descrivi no.

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Anch'io mi chiedo spesso quando sia il momento giusto per fare CO. E credo, come qualcuno ha già detto, che è davvero soggettivo decidere se dapprima avere una vita "nascosta" che fortifichi la consapevolezza di essere gay o se invece fortificarla gettando la maschera alle persone a cui più teniamo.

 

Beh..nonostante non abbia mai fatto alcun CO, penso anch'io sia meglio partire con quello fatto agli amici. Ed arrivare così, con maggior serenità e convinzione, a quello più importante cioè quello con i propri genitori.

 

In bocca al lupo.  :)

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Non e' detto che tua madre dica certe cose perche' e' per forza quello che vuole, se ha intuito, magari sta solo cercando di farti uscire dal guscio, e tutte le sue menzioni di una ragazza sono occasioni che ti da' per dire "mamma, veramente io vorrei un ragazzo".

I genitori vanno rieducati, un coming out e' questo, una rieducazione, fargli vedere che esistono modi di essere felici alternativi a quelli che loro avevano pianificato per te, ma che comunque significheranno che tu hai una vita felice ed equilibrata. Ed e' una rieducazione che per i piu' fortunati dura giorni, per la maggior parte della gente qualche anno, e per i piu' sfortunati non succede mai.

Prima fai coming out, prima iniziera' la loro rieducazione, i tempi potrebbero essere duri all'inizio ma si allenteranno prima se prima lo dici.

Non credo che saranno delusi: preoccupati, magari (molti sono convinti che i gay debbano avere per forza una vita infelice) ma delusi da come li descrivi no.

 

Mi ha colpito molto quello che hai scritto, e potresti davvero avere ragione. Non sono un tipo molto espansivo, le cose devono tirarmele fuori con la tenaglia, e forse il suo è un modo per aiutarmi a parlarne. Credo che la delusione sia egoisticamente dovuta al fatto che non potrò dar loro dei nipoti, ma al giorno d'oggi non si più mai dire. Per quanto riguarda mio padre, anche se non abbiamo mai affrontato direttamente l'argomento, credo che sia ancora legato all'idea del gay come "donna mancata", cosa che del resto pensavo anche io fino a pochi anni fa. Quindi si tratta proprio come dici tu di una rieducazione, far capire loro che posso avere una vita felice, anzi che questo è il presupposto per avere una mia vita felice. E sono sicuro che per loro la cosa più importante è che io lo sia.

 

Per quanto riguarda le altre questioni, in cuor mio so che aspettare non è la scelta migliore, perché si tratterebbe di rimandare qualcosa che prima o poi dovrà avvenire, e penso che sia una cosa troppo importante per cullarsi e lasciar passare chissà quanto tempo. E’ vero che finché non lo dirò a qualcuno non mi sembrerà reale e, come dite voi, probabilmente iniziare dagli amici fidati è la cosa migliore. Spero in questo modo di trovare la forza e il coraggio di aprirmi a un mondo per me nuovo e ignoto, e magari di renderne partecipi le persone a me più care.

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Dici di non conoscere nessun ragazzo gay e di non sapere da dove

cominciare...il che significa che sei qui perchè vorresti cominciare da

questo punto, no?

 

Vorresti che tua madre te lo richiedesse un'altra volta, per poterle

rispondere la verità. Però intanto te l'ha chiesto, quindi ha preso la

cosa in considerazione, il chè non è un brutto segnale.

 

Però sarebbe meglio se tu iniziassi un percorso che ti portasse ad

affermare la tua omosessualità davanti a lei, piuttosto che limitarti

a rispondere ad una domanda. Ovviamente sperimentare prima il

CO con un amico fidato è sempre consigliabile.

 

Non è necessario che tu abbia un fidanzato al tuo fianco, basta che

tu abbia dei fatti da raccontare. Puoi dire di aver conosciuto degli

amici gay, di aver iniziato a frequentare questo mondo.

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Puoi dire di aver conosciuto degli

amici gay, di aver iniziato a frequentare questo mondo.

Scusate se mi intrometto - sconsiglio questo particolare approccio perche' da li' a dire "le tue frequentazioni ti hanno traviato" il passo e' breve.

 

Ci sono situazioni ricorrenti nei coming out coi genitori, dovremmo scrivere un prontuario. Io, personalmente, quella frase la sconsiglio - se cerchiamo di prevedere le conseguenze, il rischio che i genitori scarichino la colpa su qualcun altro (ed evitino, quindi, di vedere la questione principale - e cioe' che il figlio e' gay, indipendentemente da come e perche') e' alto.

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Scusami ma fare CO non è certo un buon metodo per rimorchiare, se è quello che in fondo ti interessa.

Iscriviti a uno dei siti appositi per conoscere ragazzi, e fatti qualche esperienza.. confrontati con altri: quando sarai pronto il CO sarà meno complicato di quanto pensi.

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Scusami ma fare CO non è certo un buon metodo per rimorchiare, se è quello che in fondo ti interessa.

Iscriviti a uno dei siti appositi per conoscere ragazzi, e fatti qualche esperienza.. confrontati con altri: quando sarai pronto il CO sarà meno complicato di quanto pensi.

Detto così suona un po' squallido o.O Mica si tratta di un pretesto per rimorchiare, dico solo che magari un CO mi darebbe la forza e la sicurezza per iniziare questa nuova fase della mia vita (senza fraintendimenti, con il termine fase non intendo dire che la cosa sia temporanea).

Per quanto riguarda quei siti, sono piuttosto diffidente, poiché si tratta sempre di sconosciuti.

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duedipicche85

Io invece sono del parere che, a meno che uno non si senta super-pronto o addirittura sul punto di esplodere, direi che il CO fatto quando si a già accanto una persona che si ama potrebbe rendere le cose + facili per due motivi:

1) perchè le persone con cui ti sveli la prendono male o comunque ti deludono hai una spalla su cui piangere;

2) perchè penso che uno dei primi pensieri dei genitori a cui viene data la notizia è che il proprio figlio/a non troverà mai nessuno da amare e invece colpo di scena... mamma, papà, lui è il mio cuccioletto! Da evitare se sono cardiopatici.

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