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Papa: famiglia allargata e divorzio rovinano i figli


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Il Papa attacca divorzio e convivenza: «Si sentono orfani non perché senza genitori, ma perché ne hanno troppi. Assedio a famiglia formata da uomo e donna»

 

Fonte: Corriere della Sera

 

Appena l'ho letto, la prima cosa che ho pensato è stata: «Ma perché non se ne sta zitto una buona volta?!». Faccio notare anche la sottolineatura a proposito della famiglia formata da uomo e donna. Ovviamente i commenti si sprecano e altrettanto ovviamente c'è chi difende a spada tratta le parole del papa con argomenti puramente dottrinali. Ma per fortuna ci sono anche persone illuminate: riporto di seguito un paio di commenti letti sul sito dello stesso Corriere, perché ritengo che siano entrambi spunti interessanti.

 

1. I genitori si odiano ma viva le famiglie tradizionali dove il papá picchia la mamma che peró sta zitta sennó chissá cosa dicono i parenti e i vicini, viva le famiglie dove i papá si connettono la notte su internet a fare sesso virtuale mentre la moglie, che fa finta di non sapere, dorme. Viva le famiglie dove i bambini vengono psicologicamente vessati, viva queste famiglie "unite". Peccato mortale queste famiglie allargate dove c'é magari serenitá e rispetto dopo tutto quanto sopra...E giá, tra un po' io che ho i capelli rossi dovró fare attenzione che non mi mettono di nuovo al rogo!!!

 

2. Sono d'accordo con il papa. Anche se personalmente non sono coerente visto che sono divorziato. Ma che i bambini paghino in primis mi sembra del tutto acclarato. L'articolo doveva essere più completo visto che si riferiva principalmente al Brasile dove sembra che 40 milioni di bambini vivano un totale o parziale abbandono con tutti i guasti che conosciamo relativamente a quella situazione (abbandono scolastico, criminalità, prostituzione, ecc.). Il problema è che bisognerebbe avere da un lato un impegno serio dei governi verso la famiglia e dall'altro il senso della responsabilità individuale che questa società dell'effimero invece contrasta. E così si preferisce scappare, rimuovere, gettarsi nella varie offerte alienanti che quest'epoca del modello "berlusconiano" propone.
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é il solito assolutismo cattolico.

 

Tutto cio che si discosta dal modello unico della famiglia sacra del mulino bianco é Satana.

 

Questo a detta di un individuo che ha passato la vita a studiare teologia (ovvero il nulla), ha 85 anni e non ha mai avuto una famiglia.

 

E dall'alto della sua abissale ignoranza, detta la via giusta (una sola) che tutti gli esseri umani al mondo devono seguire.

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non posso che quotare...e aggiungo un commento personale,sulla base di queste e altre affermazioni passate del papa...

 

Fiero di apprezzare Cristo,come uomo libero e fratello di vita...FIERO DI NON ESSERE CATTOLICO...

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Guest Irish Dragon

per il divorzio lo posso pure capire...

 

Io neanche questo capisco, perché tra l'avere una famiglia che si regge in piedi con lo sputo (e ho perso il conto di quante ne ho viste così) e una composta da due genitori che consapevolmente hanno preferito chiuderla prima di peggiorare, preferisco e preferirò sempre la seconda.

Gente che ha fatto della vita religiosa una scelta definitiva, non può e non deve mettere bocca sulla valenza delle famiglie esterne al concetto di "famiglia cattolica", perché è il classico ragionamento assolutistico e tale da giustificare matrimoni arrivati alla frutta. In particolar modo, se davvero ci tenessero alla qualità della vita di tanti figli e figli, capirebbero da soli che se una famiglia allargata è pericolosa (e non lo metto in dubbio a volte, se basata sul principio del: "io non mi preoccupo dell'educazione di mio figlio, tanto ci penserà il mio compagno/la mia compagna/il- mio-a ex"), una famiglia che rimane assieme per il presunto bene di un figlio è ancora più deleteria.

Continuare a ragionare in termini di quantità e non qualità, non fa altro che creare più problemi di quelli sventolati dalla religione cattolica.

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io sinceramente non capisco come possa pretendere di giudicare una persona come il papa, che non ha una famiglia. è come parlare male degli altri senza guardare se stessi, ovvero, come diceva quel signore là, vedere la pagliuzza nell'occhio degli altri e non la trave nel proprio...

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Guest macavity

sono d'accordo con Irish Dragon e lo dico da figlia di separati....insomma se il rapporto non c'è più i figli ne soffrono il doppio di quando finalmente i genitori la chiudono.

ci si risparmiano: battutine, bisticci (più o meno nascosti), genitori che piangono o sono intrattabili e soprattutto si allenta la tensione...è molto meglio!!

soprattutto se i genitori mantengono un rapporto civile. e poi paradossalmente vedo più mia madre e mio padre adesso che  prima della separazione.

non capirò mai l'impellente necessità che ha quest'uomo di sparare giudizi su cose che non conosce!

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Questa volta devo dire che mi trovo d'accordo su alcuni punti; i figli (sopratutto se piccoli) hanno bisogno di figure di riferimento stabili che li facciano sentire sicuri, protetti e non incerti.

Ormai quante coppie divorziano entrano i primi 3 compleanni del figlio? Troppe.

E quante di queste si rifanno un/a compagno/a nel giro di pochi mesi? Troppi.

Il risultato qual'è?

I figli si ritrovano a fare avanti e indietro da una casa all'altra, conoscono gli amanti dei propri genitori (che magari hanno pure altri figli) e sono costretti a conviverci e ad affezionarcisi; vengono letteralmente e periodicamente palleggiati fra realtà diverse e sono costretti ad adeguarsi a tutto perchè non hanno ancora coscienza e consapevolezza, perchè i genitori si sentono in diritto di rifarsi una vita (cosa di per se giusta..) ma assai raramente si preoccupano del benessere dei figli.. (...cosa non affatto giusta).

 

La mia cuginetta di 3 anni ci sta passando proprio ora; sta con la madre e durante i week end va nella casa del padre, legalmente non sono ancora divorziati ma nella casa i lui vive già una nuova donna che ha ben 2 figli.. e pensate che lui abbia la decenza di stare solo con la figlia, almeno in quei 2 miseri giorni della settimana in cui la prende? Ma certo che no, tutti insieme allegramente.

Scandaloso.

Il risultato è che la bambina chiama mamma 3 persone diverse e chiama me papà.

 

Qui non c'entra la chiesa, qui non c'entra il cattolicesimo; qui si tratta di avere un minimo di coerenza e di priorità nella vita.

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La domanda non è:

Sta meglio un figlio di divorziati o un figlio di coniugi felici?

 

La domanda è:

Sta meglio un figlio di divorziati o un figlio di coniugi infelici?

 

Perchè le risposte sono diverse.

 

Capisco che la Chiesa - che viene pagata per un rituale

che dovrebbe assicurare la felicità di una coppia -

non possa ammettere che il suo rito abbia fallito;

capisco meno chi può difendere simili posizioni.

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Il problema affrontato, secondo me, è purtroppo uno dei capitoli più brutti della storia italiana, perché effettivamente, alla fine, divorzio con famiglia allargata o convivenza coatta, è sempre il/i bambino/i a pagare gli sbagli dei propri genitori.

Non ci sono risposte come non ci sono soluzioni, perché ogni caso va visto di per sé, in quanto sussistono all’interno della famiglia ambienti e realtà diverse.

Alla luce di ciò, quello che veramente mi fa ridere è l’anacronismo cattolico nelle tesi che porta avanti da oramai fin troppo tempo, sempre in nome di una spiritualità che appartiene solamente a pochi eletti.

Per non parlare, poi, della spassionata presunzione con la quale il Papa o chi per lui osa pronunciare le proprie obsolete convinzioni. Quella tipica arroganza intrisa dell’ipocrisia tipica di questo tempo.

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Il presupposto migliore per traumatizzare un bambino

è quello che postula che la separazione sia una tragedia.

 

In fondo la vita è fatta di incontri e di separazioni

 

Ma al Papa questo in ogni caso non interessa....

 

Quando la Chiesa parla di queste cose, la gente capisce

"separazione" perchè umanamente quello che ci preme

è lo stare insieme o separati. Ma la chiesa non si interessa

del problema in chiave umanistica.

 

Alla chiesa interessa altro...interessa il Divorzio

( cioè la rottura del vincolo formale del matrimonio )

e la famiglia allargata

( cioè la rottura del monopolio matrimoniale della

famiglia )

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Il presupposto migliore per traumatizzare un bambino

è quello che postula che la separazione sia una tragedia.

 

 

Frase che andrebbe fatta scrivere alla lavagna per un pomeriggio intero da Ratzinger.

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A me pare che l'odio/disprezzo che molti qui nutrono verso la chiesa e verso il papa li stia portando a negare che una separazione (con tutto ciò che ne consegue) sia un evento traumatico per i figli; sbaglio? :gha:

 

Ragazzi questo è un discorso che va oltre la chiesa, oltre il matrimonio, oltre la chiesa e oltre il papa... li stessi problemi si presenterebbero con una coppia NON sposata con figli che decide di lasciarsi

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Il problema affrontato, secondo me, è purtroppo uno dei capitoli più brutti della storia italiana, perché effettivamente, alla fine, divorzio con famiglia allargata o convivenza coatta, è sempre il/i bambino/i a pagare gli sbagli dei propri genitori.

Il bambino paga anche gli errori dei genitori sposati.

Paga la frustrazione di genitori che stanno insieme per il bene dei figli, ma che in realtà creano un ambiente di ipocrisia e frustrazioni. Ipocrisie e frustrazioni che rovinano ben piu di una separazione, o di qualsivoglia situazione "diversa". Il bambino percepisce inevitabilmente queste tensioni. Le vive sulla propria pelle e le interiorizza.

 

Una situazione famigliare diversa (famiglia monoparentale, allargata, ricomposta o anche omosessuale), ma libera da queste frustrazioni é invece una mbiente sano che fornisce amore e sicurezza ai figli.

 

E questo lo dice anche la psicologia e le ricerche condotte da decenni. Non é la struttura a essere il discrimine, é la qualità delle dinamiche relazionali e affettive che si costruiscono tra le persone quello che realmente conta.

 

Frustrarsi, negare se se stessi e le proprie aspirazioni per inseguire un modello astratto e ideologico é un modo eccellente per costruire una pessima famiglia e danneggiare i figli.

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A me pare che l'odio/disprezzo che molti qui nutrono verso la chiesa e verso il papa li stia portando a negare che una separazione (con tutto ciò che ne consegue) sia un evento traumatico per i figli; sbaglio? :gha:

 

Si secondo me sbagli. In molti casi la separazione é salutare, tanto agli adulti quanto ai bambini.

 

Non puoi generalizzare in astratto. Oseresti forse dire che nella situazione di un padre abusivo che picchia la moglie la separazione é dannosa?

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Sono d'accordo wintage, però non esistono solo situazioni estreme come quella che tu descrivi; la realtà è che oggi ci si mette insieme, ci si sposa e si fanno figli con la facilità con cui si va a comprare un' anguria alla Coop; con la stessa semplicità poi ci si separa non appena sorgono i primi problemi e le prme difficoltà.

 

La realtà d'oggi è questa.

 

Le coppie che si reprimevano a stavano una vita insieme facendosi del male a vicenda piuttosto che separarsi sono una realtà di 50 anni fa; la separazione era una vergogna sociale e in più c'era la convinzione che i figli sarebbero diventati delle bestie di satana.

Era assurdo e non aveva senso, ma forse oggi siamo un pò passati all'estremo opposto.

 

Fare figli dovrebbe essere una scelta ponderata, basata su sicurezze accumulate in anni di rapporto... non un modo per sentirsi meno soli, non un modo per ravvivare il rapporto, non una conseguenza imprevista causa lei non voleva prendere la pillola per non ingrassare.

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Non sono d'accordo

 

Ci si sposa più tardi e si fanno meno figli di 50 anni fa

 

Non è che il termine "proletariato" sia nato per caso.

 

Certo il borghese si interessava poco del proletario

e il proletario era meno piccolo borghese.

 

Quindi il problema era meno avvertito

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Anche io non sono per nulla d'accordo.

Oggi ci si sposa meno, ci si sposa piu tardi. E si fanno molti meno figli.

 

C'era molta piu leggerezza 50 anni fa, quando forse c'erano ancora le mezze stagioni e la gente voleva ancora lavorare la terra, ma la famiglia era assai sovente un inferno senza scampo. I figli nascevano assai spesso per ignoranza e mancanza di contraccezzione. Altro che scelta ponderata.

 

E non c'é a tutti i costi una coincidenza tra legame matrimoniale di coppia e genitorialità.

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Alla chiesa interessa altro...interessa il Divorzio

( cioè la rottura del vincolo formale del matrimonio )

e la famiglia allargata

( cioè la rottura del monopolio matrimoniale della

famiglia )

 

 

Io invece cito un'altra frase di Hinzelmann, questa.

E' questa la chiave del discorso di Ratzinger ed è questo che gli interessa.

 

Per il resto, è inutile prendere alla lettera il discorso papale, il suo contenuto,

entrare nella logica della sua tesi, che è fondamentalmente secondaria.

 

Rispetto a questo, io credo, in ogni caso,

che la sofferenza ci può essere comunque,

perché tutto dipende dalle persone, dal grado di umanità, dalla forza del carattere,

dal contesto ambientale, da mille altre cose che sarebbe troppo lungo elencare. Non credo

che i figli di separati cinguettino nè che i figli di persone che stanno insieme siano

protetti da chissà che, quindi non vale la pena sostenere né l'una tesi (meglio separarsi)

nè l'altra (meglio rimanere insieme)

se non in termini molto sfumati e problematici.

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No no, forse mi sono spiegato male o forse non avete letto bene :gha:

 

Non ho mai detto che 50 anni fa si ponderavano meglio le scelte, che si facevano più figli e che ci si sposava prima...

Ho detto che 50 anni fa ci si separava meno facilmente, sopratutto se c'erano dei figli di mezzo (mi riferisco sia a coppie sposate che non)

 

E' molto diverso :D

E attenzione, non sto nemmeno dicendo che 50 anni fa la stuazione era migliore di quella attuale..

Dico che da un'estremo in cui non ci si separava nemmeno se il proprio compagno picchiava donna e figli dal mattino alla sera siamo passati a un'altra in cui ci si separa alla prima difficoltà economica.

 

Per carità, è ovvio che se si dovesse fare una scelta il presente resta di certo una realtà migliore..

 

Ma sbagliate a credere che la separazione sia la soluzione di tutto: la separazione provoca indiscutibilmente un trauma iniziale per i figli.

Certo, col tempo si supera e in alcuni casi ne vale comunque la pena ed è giusto farla in funzione di un futuro più sereno per tutti.

In altri casi però è solo un atto egoistico dei genitori che non sanno più gestire la loro situazione, probabilmente perchè si rendono conto che aver fatto un figlio non è stata poi un'idea così geniale.

 

Io sono figlio di genitori divorziati, sono cresciuto sano e sereno, so bene che in alcuni casi la separazione è la scelta migliore per i figli...

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50 anni fa il matrimonio era indissolubile, la convivenza (concubinaggio) era reato penale. Ovvio quindi che ci si separasse di meno.

 

Ma questo forniva una ambiente migliore per la crescita dei figli? In base a cosa lo si sostiene? Quali dati, quali evidenze, quali ricerche?

 

Nessuno ha detto che la separazione é la soluzione a tutto. Mi limito a dire che ci sono casi in cui la separazione é preferibile al restare insieme. E' preferibile per gli adulti e per i bambini. In questo senso quindi il trauma legato alla separazione é inferiore al trauma che deriverebbe dal continuare una vita di coppia.

 

Non esiste la famiglia o la coppia in teoria. Esiste la famiglia in concreto. E in concreto ci sono coppie che non saranno mai la famiglia del mulino bianco. A che pro inseguire un modello astratto del tutto inadeguato al caso concreto?

 

Quanto al trauma della separazione, questo dipende molto dal modo in cui la separazione e il cambiamento vengono vissuti. Dalla capacità e maturità personale.

Ma é chiaro che considerare la separazione come una tragedia e i figli di separati come dei disadattati non fa altro che aumentare questo trauma. LA condanna sociale non migliora la vita dei figli rendendo la famiglia piu stabile, come vuole sostenere il Papa. Al contrario aumenta il disagio di tutti quelli che per le ragioni piu varie della vita si trovano in situazioni differenti. Nascondendosi dietro la tutela di bambini immaginari, il Papa non fa altro che aumentare lo stigma e la condanna di bambini reali.

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Allora la frase dell'anguria COOP era quantomeno mal formulata... :gha:

 

Insisto che parlare di separazione significa abboccare all'equivoco

linguistico separazione=divorzio.

 

Ma resto convinto anche della mia asserzione iniziale, l'assunto della

separazione come tragedia è la garanzia certa di produrre traumi, mentre

una adeguata preparazione alla possibilità della separazione, non soltanto

induce una maggiore ponderazione nella scelta iniziale di sposarsi, ma

consente di fornire mezzi culturali ai genitori per far fronte alla situazione.

 

Certo se il problema si riduce alla retorica del "si stava meglio quando si stava

peggio", "i giovani d'oggi sono irresponsabili" , "ah che tempi che vivivamo"

"non c'è più serietà" si va poco lontano.

 

Anche perchè in passato non c'era più serietà, c'era solo meno libertà

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Nessuno si aspetta la famigla del mulino bianco; si chiede solo una migliore ponderazione nel decidere di fare figli.

Se questa ci fosse non saremmo nemmeno qui a parlarne..

E' troppo chiedere di riflettere attentamente prima di fare figli? di riflettere bene sulla porpria situazione di coppia e non?

A volte le cose vanno male nonostante i mille sforzi e d'accordo, non ci si può far niente.. non siamo veggenti.

Spesso però vanno male semplicemente perchè si son prese decisioni importanti con troppa leggerezza

 

50 anni fa il matrimonio era indissolubile, la convivenza (concubinaggio) era reato penale. Ovvio quindi che ci si separasse di meno.

 

Non parlo di separazione legale, parlo proprio di separazione in generale di una coppia con figli; per questo dico che secondo me vi state un pò lasciando trascinare dal risentimento verso la chiesa..

In effettio qui si parla di genitorialità.

 

Insisto che parlare di separazione significa abboccare all'equivoco

linguistico separazione=divorzio.

 

Infatti credo ci sia un malinteso alla base..

Ho spiegato sopra

 

Nessuno ha detto che la separazione é la soluzione a tutto. Mi limito a dire che ci sono casi in cui la separazione é preferibile al restare insieme. E' preferibile per gli adulti e per i bambini. In questo senso quindi il trauma legato alla separazione é inferiore al trauma che deriverebbe dal continuare una vita di coppia.

Quanto al trauma della separazione, questo dipende molto dal modo in cui la separazione e il cambiamento vengono vissuti. Dalla capacità e maturità personale.

 

Su questo sono d'accordo, forse non era chiaro ma è il mio stesso pensiero :gha:

Da come ne parlavate inizialmente però la cosa sembrava da parte vostra assai più estremizzata

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L'argomentazione di Silver Reflex

farebbe incazzare il Papa ancora di più :gha:

 

In sintesi afferma che visto che esistono i preservativi

chi facesse figli sarebbe tenuto a non voler divorziare.

 

E visto che esiste "il sesso libero" gli eterosessuali

dovrebbero vivere "sterilmente" le loro relazioni

fintanto che - certissimi del partner -

non cerchino consapevolmente la genitorialità.

 

Paradossalmente se la Chiesa non esistesse

- principale avversaria del sesso pre-matrimoniale

e dei dispositivi per evitare le gravidanze -

la questione degli effetti del divorzio sui figli

sarebbe molto meno sentita.

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Silver , 50 anni fa se due si separavano e uno dei due aveva un'altra relazione, si trattava di adulterio, punito come reato penale (pensa alla famosa vicenda della Dama Bianca di Coppi).

 

Quindi é del tutto ovvio che la gente si separasse di meno. Anche per questioni economiche. (50 anni fa la maggioranza delle persone probabilmente non viveva nella famiglia nucleare, perché la maggioranza era ancora nella famiglia contadina, famiglia patriarcale allargata. La famiglia nucleare si impone come modello di massa con l'industrializzazione e l'urbanizzazione.) Ma vivere sotto lo stesso tetto non implica affatto vivvere in coppia, o peggio ancora vivere come coniugi felici. Quindi la tua idea che 50 anni fa le coppie erano piu stabili si basa su una classificazione che statisticamente é fallace a causa di un grosso bias. Tu deduci una stabilità sostanziale, da quella che é meramente una situazione di forma esteriore.

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Tra divorziati e famiglie allargate, buona parte dei ragazzi italiani dovrebbero essere problematici, cosa che non è affatto! Sono numerosissimi i casi che vedono figli problematici in famiglie tradizionali. Su questo però si glissa perchè l'importante è restare fedeli alle tradizioni. Lo trovo davvero stupido.

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Ho letto qualcosa su La Stampa... e provo a dire la mia, seppure in forma molto stringata.

Quello che ormai, a parer mio, risulta inaccettabile è il continuo richiamo delle gerarchie del Vaticano per cercare di scardinare principi che secondo me sono indiscutibili, come quello che permette a due persone che non condividono più un progetto, quello di una vita insieme, di separarsi per cercare di perseguire la strada a loro più congeniale.

Da quello che ho letto, il Papa è giunto a vaneggiare riguardo la LEGALIZZAZIONE del divorzio... ma stiamo scherzando?!?

Il matrimonio, prima di essere una sacramento, è un pratica civile che sancisce l'unione di due persone davanti allo Stato. Come tale non vedo come la Chiesa possa pretendere di mettere bocca sull'indissolubilità di quello che, in primis, è una pratica burocratica prevista dal nostro ordinamento.

Quoto comunque Silver: ormai ci si sposa tanto per fare, pur con mille dubbi, solo per acquisire quello "status" che ci certifica come "adulti"... ecc ecc.

Ho vissuto molto da vicino la cosa solo due mesi fa: un mio amico si è sposato e poche settimane prima mi aveva confidato di essere preoccupato, di non essere convinto, ma di non potere più tornare indietro.

Venendo all'indiscutibile problema di non far soffrire eventuali figli, soprattutto se piccoli, credo che le responsabilità in questo campo siano esclusivamente dei due membri della coppia, che troppo spesso tendono alla ripicca verso l'ex partner, creando situazioni ingestibili.

Un figlio può crescere sereno anche se i genitori si separano, basta non debba diventare lui il parafulmine dell'incapacità dei genitori di gestire la propria vite e le proprie relazioni.

Poi, ovvio, ci sono situazioni e situazioni... quelli che passano da un partner all'altro con figli al seguito dovrebbero, anche secondo me, essere un po' meno egoisti e pensare anche che della loro vita fa parte qualcuno che hanno concepito con un ex...

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é il solito assolutismo cattolico.

 

Tutto cio che si discosta dal modello unico della famiglia sacra del mulino bianco é Satana.

 

Questo a detta di un individuo che ha passato la vita a studiare teologia (ovvero il nulla), ha 85 anni e non ha mai avuto una famiglia.

 

E dall'alto della sua abissale ignoranza, detta la via giusta (una sola) che tutti gli esseri umani al mondo devono seguire.

 

Concordo in ogni punto. Non vedo come una famiglia allargata possa intaccare la crescita dei figli, come invece accade con il divorzio: se si arriva a questo punto forse era meglio pensarci due volte prima di avere dei figli...

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Oltretutto ci sono anche famiglie tradizionali, che pur amandosi davvero, sono comunque coppie pessime nelle funzioni di genitori.

 

Ci possono essere coppie cristianamente sposate, solide e unite, che però hanno relazioni assai pessime coi figli.

 

Magari perché sono immaturi ed egoisti e amano piu se stessi che i figli.

 

Magari perché sono possessivi o ansiosi.

 

Magari perché non danno autonomia e fiducia ai propri figli e si preoccupano piu di assomigliare all'ideale astratto di famiglia che alle necessità reali.

 

Magari perché proiettano sui propri figli aspettativer esagerate e frustranti.

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