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FILM LESBICI AL FESTIVAL MIX MILANO 4-11 GIUGNO


claudia

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SAGAN

Diane Kurys, Francia 2008, 117’

 

Nel 1954, all’insaputa dei suoi genitori, la 18enne Françoise Quoirez pubblica un romanzo che le procura subito un’enorme popolarità e un posto d’onore nel pantheon della letteratura francese.

Il romanzo era “Buongiorno tristezza”, la sua autrice è meglio conosciuta col suo nom de plume Françoise Sagan, come la principessa di Sagan di proustiana memoria. Il successo le permette di vivere la vita che ha sempre sognato, una vita di libertà e di eccessi, frivola e selvaggia. Pochi anni dopo al casino di Deauville, era l’8 agosto, Sagan punta le sue ultime fiches sul numero 8 e vince 8 milioni di franchi. Nel giro di poche ore acquista la casa in cui alloggiava per le vacanze, casa dove nei successivi 40 anni vivrà una vita frenetica eppure piena di solitudine. Due mariti, uno omosessuale, un figlio ma anche due compagne: l´ex mannequin Peggy Roche con la quale Sagan visse quindici anni e la ricca e crudele Ingrid Mechoulam che la salvò dalla miseria ma la isolò dal mondo. Protagonista una stupenda Sylvie Testud immedesimatasi completamente nel personaggio di Françoise Sagan e per questo nominata come miglior attrice protagonista ai César, gli Oscar francesi.

 

 

I CAN’T THINK STRAIGHT

Shamim Sarif, Gran Bretagna 2008, 80’

 

Tala, figlia di una facoltosa famiglia palestinese esiliata in Giordania, è in procinto di sposarsi dopo aver mandato all’aria già tre matrimoni. Per sottrarsi allo stress dei preparativi si rifugia a Londra dove conosce la fidanzata del suo migliore amico, Leyla, ragazza di origine indiana che sogna di diventare scrittrice. Nonostante la diversità di background culturale – Tala è cristiana, Leyla musulmana - e la similitudine nell’orientamento sessuale – etero, in teoria – le due ragazze si innamorano follemente e sono costrette ad affrontare fidanzati, promessi sposi e soprattutto genitori. Film brillante, a tratti commovente ma anche apertamente comico, I Can’t Think Straight è la trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo della regista Shamim Sarif, autrice anche di un altro romanzo a tematica lesbica portato sul grande schermo, The World Unseen, interpretato dalle stesse bellissime attrici: Sheetal Sheth e Lisa Ray, già apprezzata nel ruolo della giovane vedova costretta alla prostituzione in Water di Deepa Mehta.  Proiettato in tutti i più grandi film festival lgbt dei cinque continenti. www.icantthinkstraightfilm.com

 

 

GHOSTED

Monika Treut, Germania-Taiwan 2009, 89’

 

Ghosted racconta la storia misteriosa di tre donne, due culture e un amore. L’omicidio irrisolto della sua amante taiwanese Ai-ling lascia completamente disorientata Sophie, un’artista di Amburgo.  Per ricordare Ai-ling Sophie crea una video-installazione da presentare a Taipei. Al vernissage Sophie è avvicinata da una misteriosa giornalista, Mei-li. L’attrazione è immediata ma il dolore per la perdita di Ai-ling è ancora troppo forte. Mei-li non demorde, segue Sophie ad Amburgo e riesce a sedurla. Presto però Sophie scopre che la sua nuova amante sta investigando segretamente sulla morte di Ai-ling e anche che nessuna Mei-li lavora per un giornale taiwanese né tantomeno risulta entrata in Germania… La regista Monika Treut: “Nel cinema cinese e taiwanese spesso i fantasmi dei morti ritornano; sono esseri che esistono secondo leggi proprie. I più liberi tra loro sono i fantasmi di donne che hanno vissuto una vita di oppressione e che finalmente possono seguire il loro desiderio di essere audaci, erotiche, determinate e seducenti.” www.ghosted-film.de

Berlinale e London Lesbian and Gay Film Festival 2009. 

 

MEIN FREUND AUS FARO

Nana Neul, Germania 2008, 93’

 

Mel vive con il padre e il fratello maggiore, ha una macchina rosso fiammante ed è operaia in un’azienda di catering aeroportuale. Di aspetto androgino e atteggiamento schivo, Mel viene spesso presa per un maschio. Quando il fratello le rimprovera di non avere mai relazioni sentimentali lei mente e dice di frequentare un ragazzo portoghese, Miguel. Per rendere reale la bugia Mel chiede al nuovo collega Nuno di recitare dietro pagamento la parte del fidanzato. Una sera Mel conosce la 14enne Jenny dopo averla quasi investita. Jenny mente sull’età e Mel, scambiata ancora una volta per un ragazzo, sta al gioco e si presenta come Miguel. Il gioco di assumere e costruirsi un’altra identità è un diversivo affascinante: Mel crea una rete di bugie con la sua famiglia e con Jenny, studiando il portoghese e dedicandole poesie di Pessoa. Con una temerarietà ammirevole si lancia alla ricerca della propria identità, ispirata dalla potenza del primo amore. Naturalmente le bugie non reggono a lungo e giunge inevitabile il momento della verità… Un film delicato e intenso, un Boys don’t cry meno tragico e più ottimista.  http://www.meinfreundausfaro.de

London Lesbian and Gay Film Festival 2009.

 

 

AFFINITY

Tim Fywell, Gran Bretagna-Romania-Canada 2008, 94’

 

Tratto liberamente dall’omonimo romanzo di Sarah Waters, Affinity è la storia di Margaret, giovane aristocratica che nella Londra del 1870 diventa una ‘Lady Visitor’ del carcere femminile di Millbank. Il suo desiderio di portare conforto ed esempio di rettitudine alle recluse si perde negli occhi di Selina, famosa medium in prigione per omicidio, crimine che lei dichiara sia stato compiuto dal suo crudele spirito guida.  Depressa per la morte del padre, sottomessa ad una madre severa e pressata da un corteggiatore, Margaret, già segnata da una cocente delusione d’amore, si appassiona alla vicenda di Selina, cercando di farla scagionare ricostruendo gli eventi che l’hanno fatta condannare. Infatti dopo un’iniziale diffidenza Selina conquista la totale fiducia di Margaret, anche attraverso manifestazioni soprannaturali impossibili da ignorare… Il crepuscolare mondo delle sedute spiritiche, la morbosità vittoriana, l’intrigo e la passione irrazionale: un complesso affresco di emozioni e colpi di scena che tiene in sospeso lo spettatore fino allo sconvolgente epilogo.  Frameline e Soggettiva 2008.

 

 

THE BABY FORMULA

Alison Reid, Canada 2008, 82’

 

“Al principio lo sperma veniva dagli uomini…”  Questa la sintesi di un film surreale e iper-realistico allo stesso tempo, un finto documentario con vere gravidanze! Athena e Lilith sono sposate e sognano di avere un figlio che sia la combinazione biologica di entrambe. Con l’aiuto di Jim, un tecnico di un laboratorio di genetica, usano il seme prodotto dalle cellule staminali di Lilith per mettere incinta Athena ma Lilith, sentendosi esclusa, ricorre segretamente a Jim per ottenere lo stesso scopo: essere incinta di un figlio di Athena. Tempo addietro la coppia aveva chiesto al fratello di Athena di fare da donatore perciò, per respingere le sue pretese di paternità, le future puerpere sono costrette a convocare una riunione familiare. I genitori gay di Lilith sono entusiasti mentre la madre di Athena, cattolica e conservatrice, dà in escandescenze… Partendo da un tema sempre più ricorrente nella filmografia lesbica (Finn’s Girl e Pepita, Laura, Kitty et l’utérus artificiel proiettati nella scorsa edizione), The Baby Formula diverte, commuove e anticipa ciò che la scienza sta già suggerendo. www.thebabyformulamovie.com

International Film Festival Rotterdam.

 

 

gli orari su www.cinemagayelsbico.com

 

claudia

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