Jump to content

A cosa serve la scuola?


NorwegianWood

Recommended Posts

scusami jekyll, tu sei un professore?!? da come parli sembrerebbe di sì. comunque mi pare che siamo tutti d'accordo nel dire che la colpa dello sfacelo della scuola la si deve imputare a una concomitanza di elementi, insegnanti svogliati, studenti menefreghisti e genitori che stravedono per i figli.

per Sweet: complimenti alla conoscente di tua madre.

 

Io la settimana prima di iscrivermi all'università mi sono sentito dire questo da mia madre: la tua è una laurea triennale, quindi fa conseguire in 3 anni. se per caso esistesse anche un 4° anno inventati come pagare le tasse universitarie. E la cosa non è che sia poi del tutto sbagliata...

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 176
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • faby91

    13

  • katy91

    11

  • gius1989

    11

  • Sweet

    9

Top Posters In This Topic

A questo punto Sweet ci si inizia ad addentrare nell'ambito socio/educativo. Tema che richiede una trattazione multiforme ma che eviterò di approfondire in questa sede per vari motivi. Tuttavia terrei presente che se i genitori si convincono di qualcosa è spesso grazie ai figli.

 

Cirdan, non sono un professore ma uno studente. Quando lo ritengo necessario appoggio i docenti pur restando regolarmente sopra le parti.

Link to comment
Share on other sites

SaintJust
Anche quello dei professori' date=' però... ormai i professori veramente buoni, quelli di cui ha parlato SaintJust insomma, si contano sulle dita di una mano. Io ne ho avuti alcuni, ma ne ho avuti anche di pessimi, come ho scritto. C'è chi ne ha solo di pessimi. Con queste premesse, è impossibile che possano interessarsi allo studio, secondo me.[/quote']

 

Beh si... il rpoblema alla fine pero' è che in classe avevo gente che scriveva "sabbato" "o avuto" "a dato" o che, volendo fare il restauratore (visto il tipo di scuola che ho fatto gli sbocchi lavorativi quelli erano) pensave che il colore ad olio fosse diluito con l'acqua ecc ecc ecc...

Uno dei problemi maggiori (risolto quello degli insegnanti) è appunto la voglia, o la testa con cui lo studente va a scuola. Se mi scelgo qualcosa pèensando che non si farà nulla o quasi, e poi mi rendo conto che invece andando allo scientifico avrei studiato di meno, in linea di massima o cambio indirizzo o mi rimbocco le maniche, la maggior parte delle persone che ho visto ioinvece hanno continuato a vegetare per cinque anni di scuola; non son riusciti a passare al test per l'univerità (e qualcuno mi spieghi come è possibile riuscire a prendere un punteggio di 5 su quel test) e si son ritrovati a scegliere tra le poche facoltà a numero aperto...

e questo volendo lo riporto anche alle medie...

Link to comment
Share on other sites

SaintJust
OT:

non sempre le facoltà a numero chiuso sono migliori di quelle senza limite di iscritti.

 

E ovviamente non intendevo dire una cosa del genere :P

L'esempio era fatto per far capire il grado di cultura e di conoscenze delle persone che, pur avendo avuto i miei stessi insegnanti, eran del tutto refrattarie allo studio. :ghgh:

Link to comment
Share on other sites

SaintJust

io credo di non esser mai finita in una classe non disastrata... tanto che mi chiedo se, in fondo, non sia disastrata anch'io....

Link to comment
Share on other sites

Sweet, scusami ma mi ero completamente dimenticato di questo dibattito e perciò ti rispondo soltanto ora. Se rileggi attentemente quanto ho scritto, vedrai che anch'io sono favorevole ad una correzione dell'attuale istruzione scolastico: concordo infatti con te sul bisogno di riformare la scuola attuale per via delle necessità nate nei tempi moderni. Inoltre, se devo essere sincero, non sono tanto d'accordo su quanto hai detto riguardo all'istruzione che attualmente viene impartita. io stesso infatti frequento il liceo classico e ti posso assicurare che la mia cara prof di latino e greco (una donna mitica!) non ci dà certo versioncine riadattate, anzi. per lei esistono solo i grandi autori come Livio o Sallustio...Conseguentemente sappi che l'istruzione, in questi termini, non può essere condannata perchè considerata in maniera troppo generica: una persona riceve una buona istruzione, un'altra che frequenta lo stesso istituto ma con un docente diverso può non averla, nonstante sia un suo diritto. Mi fa molto piacere parlare di queste cose e confrontarmi; aspetto con trepidazione la possibilità di sentirti ribattere.

Stammi bene!

Link to comment
Share on other sites

Non hai detto nulla a cui debba ribattere George... sono cosciente della situazione, ma credo che purtroppo questi professori che per fare i "moderni" adottano metodi nuovi e poco condivisibili siano la maggioranza, almeno questa è la mia impressione dopo aver letto il bellissimo libro "La scuola raccontata al mio cane" di Paola Mastrocola che consiglio a TUTTI, studenti, professori e genitori che siano...

Io stessa infatti al liceo ho fatto gli autori come vanno fatti e non ho imparato un surrogato del latino solo perché così era più "gggiovane"... tanto se a un ragazzo non piace il latino non gli piace, né che traduca Livio né che traduca "Fabio gioca con Marco nel cortile".

Link to comment
Share on other sites

  • 2 weeks later...

Bellissimo la scuola raccontata al mio cane... dovrebbero distruibuirlo come lettura obbligata in ogni scuola...

Link to comment
Share on other sites

Oppure l'inferno in cui si è costretti a venir rinchiusi anche se si sa già che per la propria carriera sarà inutile....

(Parlo per coloro che hanno già la posssibilità di lavorare ma non possono perchè la legge rende gli studi obbligatori fino ai 18 anni...)

 

Ma davvero in italia c'è possibilità di trovare un lavoro prima dei diciott'anni, serio, che si possa fare per tutta la vita, quando anche persone plurilaureate sono a spasso?

Link to comment
Share on other sites

Questa bella domanda tocca un problema doloroso per i giovani di oggi, ovvero la precarietà: non credo proprio che un ragazzo sotto i 18 anni riesca a trovare un impiego serio, a meno che non si tratti di lavori che fruttino una miseria e siano in nero... :)

Link to comment
Share on other sites

Io ho molte amiche che hanno seguito vari corsi per andare a svolgere lavori presso parrucchieri etc spesso presso conoscenti. Sono tutte degli emeriti disastri a scuola ma devono comunque andare avanti....

Oddio George penso tu abbia ragione , penso che forse mi stò riferendo a casi molto particolari...

Link to comment
Share on other sites

  • 1 month later...

Nel mio caso la scuola serve a salvarmi dalla realtà provinciale che incomincia a soffocarmi.Ti dà un'opportunità e tu devi decidere se colglierla o no.

Link to comment
Share on other sites

...

 

Su questi punti sono essenzialmente daccordo...Tranne sul fatto che l'educazione civica debba prevalere sulle altre materie...Ogni materia ha la sua importanza...

 

Secondo me poi a questo proposito ci si dovrebbe chiedere..."In che modo possiamo... " non attirare l'attenzione perchè poi quella dopo quella viene immancabilmente meno...

"...possiamo far sentire i ragazzi più al centro della scuola, piu protagonisti del loro percorso formativo?"...

Perché è questo il punto... I ragazzi d'oggi sono frustrati e demoralizzati perchè non si sentono più parte della scuola nè del loro futuro...

 

EDIT. Eliminato quote inutile dell'intero post di Rei Kashino.

Link to comment
Share on other sites

Perché è questo il punto... I ragazzi d'oggi sono frustrati e demoralizzati perchè non si sentono più parte della scuola nè del loro futuro...

Io toglierei "d'oggi", nel senso che anche quando andavo a scuola io, e non dubito anche quando andavano a scuola i miei, credo tutti andassero a scuola perché "costretti" e non perché davvero si sentissero parte di qualcosa...

Magari uno si sente parte della "classe", come gruppo di individui/amici... ma onestamente non ho mai sentito di una persona a cui effettivamente PIACESSE andare a scuola...

Link to comment
Share on other sites

ha ragione sweet, bene o male è un problema di sempre (o quasi). La differenza maggiore credo stia nel fatto che un tempo (parlo dei miei genitori o dei miei zii) andare a scuola, finire anche solo il liceo era visto (almeno da alcuni) come modo per riuscire nella vita, come mezzo per avere un lavoro certo e un futuro. Ora come ora, invece, ogni ragazzo se che probabilmente, anche avendo una laurea, non riuscirà ad inserirsi nel mercato del lavoro facilmente e, quidni, a costruirsi una vita propria (questo, ovviamente, è valido solo in funzione di quei giovani che tutt'ora hanno la spinta a fare o a realizzare).

Per le persone a cui piaceva andare a scuola... io alcune ne conosco, sia della mia età sia dell'età dei miei genitori. Ma credo siano le classiche mosche bianche.

Link to comment
Share on other sites

  • 4 weeks later...

La scuola serve per imparare a ragionare...

per imparare ad affrontare seriamente i problemi...

serve per maturare

ma soprattutto serve per fare esperienza, in una classe media c'è di tutto un po'... è li che si impara a relazionarsi con gli altri, ad assumersi le responsabilità e a capire lo spirito di gruppo

 

 

o almeno questo è quello che penso io....

Link to comment
Share on other sites

†Isa_92†

"A cosa serve la scuola?"...uhm...a niente!....a parte gli scerzi invece serve a molte pià cose di quante se ne possino pensare...

A livello culturale, direi poco o niente, poi dipende dai professori, dai metodi, dai programmi, dai libri etc, ma a livello sociale invece serve molto, praticamente è un'anteprima del mondo...ti fa vedere molte cose che poi troverai nel futuro: la corruzione, le innumerevoli ingiustizie, le discriminazioni, la società moderna dei giovani, anche solo con i compagni..ti insegna fin dal primo giorno che a nessuno importa niente di te, ci sono dei gruppi già formati, per quanto differenti siano, e nessuno verrà mai da te a presentarsi, essere carino con te e dichiararti disponibile per farti ambiantere, conoscere l'ambiente ( a parte me, che sono l'unica deficente che lo fa ancora)...anche le  persone che poi saranno tue amiche....all'inizo a loro cosa gliene fregava di te? niente, e tocca solo a te farti forza e cercare di farti conoscere...e queste persone sono considerate quella altruiste, quindi figuratevi gli "egoisti"...purtroppo è la verità...la scuola ti insegna che niente ti viene regalato, ma al tuo compagno di banco forse si...e non ci potrai mai fare niente, ti insegnano che tutto va meritato nella vita, e poi succedono le solite ingiustizie, e come al solito chi non ha fatto niente viene premiato, e chi ha lavorato invece no...non è sempre così, certo, ma le ingiustizie ci saranno sempre, anche se piccole...

Quindi alla fine la scuola ti serve a capire come stanno le cose al di fuori, e a prepararti a ribellarti

Link to comment
Share on other sites

  • 2 weeks later...

La scuola di oggi secondo a me non serve proprio nulla. Ti fornisce una cultura molto limitata e su argomenti che nel 3° millenio credo servano a poco. Ora si fanno solo tanti test a crocette in modo che i prof facciano piu velocemente a corregerli.

Link to comment
Share on other sites

  • 3 months later...
  • 4 weeks later...

io ci vado giusto per vedere i miei amici...a scuola mia nn si fa nulla e mi becco 7 e 6 a cavolo,poi a fine anno ti incastrano e cominci a strizzare dalla paura,cosi ti metti a studiare ^^oddiooooooooooooooo che scuola :D :D :D :D

Link to comment
Share on other sites

Mi piacerebbe sapere - lo chiedo senza intenti polemici - se tutti quelli che sostengono che la scuola non serva a niente lo dicono perché sono convinti che sia solo la loro scuola a non funzionare (a causa dell'indirizzo o magari del corpo insegnanti), che sia il sistema scolastico italiano attuale ad avere gravi falle o se è proprio l'istituzione "scuola" universale ad essere inutile.

Link to comment
Share on other sites

Ragazzi a me fa piacere che la scuola ci sia (a me non piace). Non vorrei che si tornasse a vivere come gli uomini preistorici.. se non ci fosse la scuola non saremmo dove siamo ora.. volete dire che siete scontenti di voi stessi e degli altri?

Link to comment
Share on other sites

La scuola serve, anche se hanno fatto riforme a cavolo...Io avrei qualcosa da ridire sull'università, sinceramente... Almeno, da noi a ingegneria ci sono mille materie interessanti, che ti formano, e tutto...peccato che siano tantissime, troppe! :gha:E poi ogni sessione ci sono 4-5 esami... Insomma, alla fine conta più la quantità di esami che riesci a preparare, piuttosto quanto sai veramente delle cose...e non è bene.Per non parlare dello stress, che è tangibile... :ghgh:

Link to comment
Share on other sites

Che dire al giorno d'oggi non si impara praticamente nulla a scuola. Anche ciò che si impara in genere è sempre una mezza verità o una verità dubbia. Tutto ciò dipende al 90% dalla volontà degli insegnanti e per il 10% da un sistema scolastico morto e marcente (Anubis)Sento puzza di scuse. Non è mai colpa di quegli sgorbietti scansafatiche chiamati alunni eh? E' colpa del metodo! Degli insegnanti che non hanno voglia di fare niente, sono stupidi e ignoranti! (Beh' quest'ultima cosa è vera...)Se uno non impara (sarà banale, ma per me l'apprendimento è un processo fondamentalmente attivo, non importa quello ce viene insegnato, ma ciò che si impara, gli insegnanti sono in questo senso secondari)  niente alle superiori, è perchè non ha avuto voglia di farlo. Una cosa che uno capisce subito quando termina la scuola dell'obbligo è che tutto quello che succederà poi sarà più duro, peggiore; ci sarà meno tempo per fare le cose, ci saranno meno persone pronte a dirti cosa devi fare e a darti consigli.Come c'è l'alfabeto per le lettere, c'è un insieme basilare di idee, concetti e fatti che è necessario che una persona conosca e sappia manipolare, altrimenti un uomo è come una casa senza mobili. A quanto pare la scuola è il metodo migliore tramite il quale questi possono essere "inoculati". Questo è probabilmente il motivo più banale per il quale la scuola è utile. Inoltre, non meno importanti, dovrebbe essere insegnato come ci si comporta quando si hanno delle scadenze, come si sopporta la fatica di dover fare delle cose per forza.Si potrebbe discutere sul fatto che un unico metodo di insegnamento non si adatta alle enormi diversità degli studenti. Questi sono comunque dettagli che non farebbero la differenza (magari sarebbe bene avere degli standard comuni di alta qualità per quanto riguarda i programmi), le persone brillanti non vengono danneggiate e sanno coltivarsi da sole a mio avviso. Le cose serie, ripeto, vengono comunque dopo la scuola dell'obbligo.Ah, io sto parlando di scuola pubblica ovviamente, non prendo neppure in considerazione le scuole private a livello di scuola dell'obbligo (il mio discorso cambierebe totalmente per quanto riguarda le università, ma questo è un altro paio di maniche). Faccio un esempio stupido: la mia prof di scienze. Qualche volta è capitato di discutere di medicina. Una prof accademica si sarebbe limitata a quelle quattro semi-nozioni che la scienza moderna ci propina. La mia prof ci diede non solo il punto di vista dei più emertiti medici, ma anche quello dei medici olistici, il tutto con assoluta neutralità,Certi professori sono addirittura pagati troppo.

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


×
×
  • Create New...