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È politicamente corretto usare trans, gay, lesbica, ecc come aggettivi sostantivati?


davydenkovic90

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davydenkovic90

Ho sentito dire da qualcuno (non da utenti del forum) che usare "trans" (o altri aggettivi della stessa area semantica) come aggettivo sostantivato non è politicamente corretto, e che va invece usato strettamente come aggettivo.

Ora, la persona che me l'ha detto non è che sia proprio una cima, diciamo che è uno di quei personaggi lgbt battaglieri spesso in modo un po' troppo ridondante e stucchevole. E non è che la polemica mi appassioni poi più di tanto .

Però comunque mi interessava avere più pareri possibili.  Io ho provato a spiegare che in certi contesti informali l'aggettivo sostantivato rende meglio, e che comunque non è offensivo. Dipende dal contesto (ma va'!)

Mi viene in mente una frase di Eva Robin's, che, a chi legge "Roberto" sul suo documento e domanda spiegazioni, risponde (cito testualmente):

"Non ha mai visto un transessuale, lei?"

(Dove transessuale è usato come aggettivo sostantivato, appunto)

Secondo questa persona, questa frase sarebbe offensiva verso le persone trans.

E' vero?

Edited by davydenkovic90
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Io l'ho sentito dire per i Down che andrebbero chiamate "persone con la sindrome di Down"

e per i disabili che andrebbero chiamati "persone con disabilità/diversamente abili".

So in invece che gli Asperger amano farsi chiamare così o abbreviati in "Aspie"

e anche i Sordi non hanno nessun problema a farsi chiamare così.

Anche le varie etnie e nazionalità non hanno problemi in tal senso.

I Neri preferiscono essere chiamati così che "persone di colore"

e lo stesso dicasi degli Asiatici o degli Italiani e di chiunque altro.

 

La questione non l'avevo mai sentita dalla comunità LGBT

e mi stupirei se qualche gay volesse sentirsi chiamare "persona gay",

per quanto le strade dell'omofobia interiorizzata siano infinite

almeno quanto quelle del politicamente corretto

 

Certo, può non fare piacere se quando tardate a un appuntamento

i vostri amici etero dicano fra loro "Ma il gay quando arriva?"

Il fastidio però non sarebbe diverso se i vostri amici tedeschi

avessero detto: "Ma quando arriva l'Italiano?"

Perché magari non ci va che una nostra caratteristica sostituisca il nostro nome proprio.

 

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Per quanto mi riguarda, è soltanto fuffa.

Il politicamente corretto è un estremo che non voglio raggiungere, perché pone nei limiti nel linguaggio che francamente non hanno senso.

Dire handicappato o persona con disabilità è la stessa identica cosa: la differenza è che la pillola è addolcita nel secondo termine. Il problema è che inutile addolcire il linguaggio se di fatto i disabili non possono, per esempio, usare i marciapiedi perché troppo alti. Serve una politica che tuteli questa minoranza, aldilà del linguaggio.

Il politicamente corretto è un cerotto puro e semplice: si vuole ignorare il problema cercando di non offendere nessuno, ma alla fine non si conclude nulla.

Credo che la differenza sostanziale sia il risultato che si vuole ottenere. Se io dovessi "nero", indico semplicemente una persona di carnagione scura, sia per descrivere un amico nordafricano o afroamericano che mi ha portato un piatto prelibato sia per disprezzare il parcheggiatore abusivo di turno. Se dicessi "di colore" descrivo la stessa persona però andando con i guanti di velluto: a me fa sorridere, perché, come ho detto, il rispetto si mostra nel contesto di una frase. Se infatti dicessi "negro", il tono cambia completamente, perché uso quella specifica parola per offendere di proposito. Ecco qual è la linea da demarcare.

Stessa cosa per i membri della comunità LGBT. Se dico omosessuale, descrivo una persona di un certo orientamento cercando di essere più rispettoso possibile; se dicessi gay, uso un termine neutro che va contestualizzato. Se dicessi frocio, voglio offendere a tutti i costi.

Ecco perché il politicamente corretto è uno stupido miraggio. Al suo posto ci vuole buon senso.

 

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46 minutes ago, Valgilon said:

Se dicessi frocio, voglio offendere a tutti i costi

L'uso del termine handicappato però ha assunto una accezione offensiva analoga a frocio, come d'altronde disabile è quasi pacificamente sostituito a minorato e nessuno definirebbe più i reduci affetti da sindrome post-traumatica "scemi di guerra" o i disoccupati nullafacenti-vagabondi.

Il punto è che se noi intendiamo rivendicare uno statuto di minoranza sessuale, non possiamo respingere il sostantivo che la designa ma semmai spogliarlo dalle incrostazioni di pregiudizi e stigmatizzazioni

 

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È uno di quegli usi che vengono inevitabilmente estinti dall'evoluzione memetica. Al singolare non dirai "persona trans", ma "ragazzo/a trans", "donna trans" eccetera. Al plurale neutro invece vincerà semplicemente "i trans". Inutile che i diretti interessati se ne cruccino, e dubito che se ne preoccupino molto già ora, invero.

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Nel parlato li uso a volte anche come aggettivi sostantivati, credo per un principio di economia: "usare il minor numero di parole possibili per far passare lo stesso concetto".

Nello scritto invece no, ma perché semplicemente secondo me nello scritto è naturale porre maggiore cura alla sintassi, ecc. A meno che non stia riportando un discorso diretto con le sue imprecisioni.

Secondo me non è che sia offensivo, è che è un uso "orale", non correttissimo, non elegantissimo. Perlomeno a me, suona meglio, suona più sweet, più carino, dire "la ragazza trans" piuttosto che "la trans", poi ovviamente dipende anche dal contesto.

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8 minutes ago, Hazel226 said:

Secondo me non è che sia offensivo, è che è un uso "orale", non correttissimo, non elegantissimo. Perlomeno a me, suona meglio, suona più sweet, più carino, dire "la ragazza trans" piuttosto che "la trans", poi ovviamente dipende anche dal contesto.

Sono d'accordo. Non è una questione di politicamente corretto o di perbenismo. Siamo così abituati a sentire anche parole neutre come lesbica e gay usati come epiteti offensivi che alle orecchie stridono se utilizzati come aggettivi sostantivati anche in circostanze quotidiane e prive di qualsiasi aggressività. Almeno alle mie orecchie.

TIzio: "ma hai più visto Caio? chissà che fine ha fatto? magari si è sposato e ha messo su famiglia..."

Sempronio: " ma no.... non lo sai che Caio è un gay?"

Mi è capitato di assistere ad uno scambio molto simile a questo, nessuna allusione offensiva da parte di Tizio o Sempronio, ma quel "gay" preceduto da quell'articolo indeterminativo mi è suonato male alle orecchie. Sicuramente il problema sta nella mia percezione e non in un utilizzo improprio della parla... però così è stato!

Per quanto riguarda le persone transessuali, io non amo molto l'abbreviazione "trans" e non la uso, forse per lo stesso motivo citato in precedenza, l'averlo sentito troppo spesso con accezione denigratoria. Però rompo i coglioni agli altri sul genere, quello si... se proprio non riesci chiamarla "ragazza transessuale" almeno usa il femminile. E viceversa per i ragazzi transessuali con il maschile. Credevo fosse l'abc... ma invece ho dovuto spiegarlo ad un paio di persone.

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davydenkovic90
15 hours ago, davydenkovic90 said:

Mi viene in mente una frase di Eva Robin's, che, a chi legge "Roberto" sul suo documento e domanda spiegazioni, risponde (cito testualmente):

"Non ha mai visto un transessuale, lei?"

Questa frase la trovate offensiva?

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Credo che con la questione trans c’entra più che altro il misgendering perché molte testate scrivono per esempio “un trans” in modo intercambiabile tra mtf ed ftm quando quello che intendono dire è “donna trans”, così come fanno confusione con travestitismo. E poi anche perché ovviamente riferirsi a una persona così per il suo non essere cisgender rispetto a non so, il suo genere, la sua professione o provenienza ecc. mi sembra offensivo se non è davvero rilevante e spesso non lo è

Il modo in cui Eva robins si riferisce a se stessa... mi sembra rilevante invece, sarebbe come se chiedesse “ha mai visto un/una francese?”. Il problema semmai oggi sarebbe il fatto che si riferisca a se stessa come UN transessuale anziché una (donna) transessuale, ma mi sembra di capire che una volta non si faceva tanta differenza, e sta al singolo identificarsi come vuole

gli aggettivi sostantivati suonano un po’ offensivi perché (almeno così mi suona) mettono in secondo piano l’essere prima di tutto una persona

Edited by metalheart
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2 minutes ago, metalheart said:

 E poi anche perché ovviamente riferirsi a una persona così per il suo non essere cisgender rispetto a non so, il suo genere, la sua professione o provenienza ecc. mi sembra offensivo se non è davvero rilevante e spesso non lo è

Come quando leggi notizie di cronaca e ancora prima di spiegare il fatto ci tengono a riferire la nazionalità dei soggetti coinvolti.

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davydenkovic90

Ok, può anche essere una frase sbagliata (in vari sensi), ma quello che chiedo io è se può essere in qualche modo offensiva. (Parlo della frase di Eva R.)

A tutti quelli a cui ho chiesto, è sembrato di no. Tranne a quest'unica persona che ha motivato con questo discorso degli aggettivi, secondo me perché ha un po' di coda di paglia.

Giusto per capire il tipo, è una di quelle persone che ogni giorno scrivono un post su fb pieno di offese contro gli omofobi. Cose anche giuste, ma c'è palesemente un abuso di un politicamente corretto che poi si spinge anche a inventare cose dove non ci sono.

Edited by davydenkovic90
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5 minutes ago, AndreDgl said:

Come quando leggi notizie di cronaca e ancora prima di spiegare il fatto ci tengono a riferire la nazionalità dei soggetti coinvolti.

Eh pensavo a quello, proprio qualche giorno fa ho letto un articolo online dove si riferivano a qualcuno come “un magrebino di 24 anni”, dove l’etnia forse ancora più della nazionalità è irrilevante, infatti è un discorso che sento fare più spesso per razza o nazionalità che non per orientamento 

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On 6/26/2020 at 3:08 PM, davydenkovic90 said:

Questa frase la trovate offensiva?

No... Però è sbagliata, è UNA, non UN. Infatti mi aveva confuso... >.<

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On 6/26/2020 at 3:42 PM, Serpente said:

Quando ci posti le tue fotine?

Da parte tua una simile richiesta non potrebbe avere altro scopo se non quello di umiliare il mio aspetto quindi mai

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Just now, Hazel226 said:

Da parte tua una simile richiesta non potrebbe avere altro scopo se non quello di umiliare il mio aspetto quindi mai

Ma scherzi? Io mica sono transfobico.

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37 minutes ago, Serpente said:

Non ho mai negato che certi ftm potrebbero piacermi.

Faccio partire la quest su tutto quello che hai scritto sugli ftm su questo forum negli anni?

A un tuo schiocco di dita si parte!

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Just now, Almadel said:

Faccio partire la quest su tutto quello che hai scritto sugli ftm su questo forum negli anni?

A un tuo schiocco di dita si parte!

Cos'ho scritto? Che sono biologicamente donne? Si tratta della verità.

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5 hours ago, Valgilon said:

Il politicamente corretto è un cerotto puro e semplice: si vuole ignorare il problema cercando di non offendere nessuno, ma alla fine non si conclude nulla.

io la vedo anche peggio di così:

per me è pura ipocrisia all'ennesima potenza: che cazzo cambia a un cieco se lo chiamo "non vedente"? Gli tornano 10/10 di vista?

è la classica pezza ipocrita!  il fatto è che di fondo fregacazzo che lui non ci veda; anzi, malcela un grosso fastidio di chi ha a che fare con loro e non può toglierseli di mezzo

5 hours ago, Valgilon said:

Se dicessi frocio, voglio offendere a tutti i costi.

non necessariamente: dipende tantissimo da chi lo dice, come & quando.

  • se me lo dicesse un fascio o un catto-bigotto (vabbè, sò la stessa cosa, lo so bene), parto di sganassoni.
  • Se me lo dice un amico/a, o un compagno di mille battaglie per i diritti LGBT, magari alla sesta bottiglia di superalcolico a cui tiriamo il collo, ci rido su, e ci metto pure il carico sopra
5 hours ago, Valgilon said:

Al suo posto ci vuole buon senso

quello sempre!

4 hours ago, Hinzelmann said:

L'uso del termine handicappato però ha assunto una accezione offensiva analoga a frocio

cmq spastico/mongoloide sono insulti da scuola media, o da barzellette di Pierino.

non gli darei tutta st'importanza

1 hour ago, AndreDgl said:

TIzio: "ma hai più visto Caio? chissà che fine ha fatto? magari si è sposato e ha messo su famiglia..."

Sempronio: " ma no.... non lo sai che Caio è un gay?"

Mi è capitato di assistere ad uno scambio molto simile a questo, nessuna allusione offensiva da parte di Tizio o Sempronio, ma quel "gay" preceduto da quell'articolo indeterminativo mi è suonato male alle orecchie.

vabbè, ma lì può esse pure l'abuso di articoli che fate in polentonia: state sempre a chiamarvi "il Gianfry", "l'Armando", "la Stefy", eccetera.

un lessico che fa molto sciura milanese (da pronunciarsi tassativamente con la E chiusa)

1 hour ago, davydenkovic90 said:

Ok, può anche essere una frase sbagliata (in vari sensi), ma quello che chiedo io è se può essere in qualche modo offensiva. (Parlo della frase di Eva R.)

A tutti quelli a cui ho chiesto, è sembrato di no. Tranne a quest'unica persona che ha motivato con questo discorso degli aggettivi, secondo me perché ha un po' di coda di paglia.

Giusto per capire il tipo, è una di quelle persone che ogni giorno scrivono un post su fb pieno di offese contro gli omofobi. Cose anche giuste, ma c'è palesemente un abuso di un politicamente corretto che poi si spinge anche a inventare cose dove non ci sono.

stai a  descrive la classica indignata speciale in servizio permanente effettivo.

usually è gente che liquido con un semplice "ma scopa un po' de più, chè te farebbe solo che bene!!".

S'incazzano a bestia, però me le levo da mezzo!

 

Edited by freedog
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27 minutes ago, freedog said:

per me è pura ipocrisia all'ennesima potenza: che cazzo cambia a un cieco se lo chiamo "non vedente"? Gli tornano 10/10 di vista?

E a un rottinculo se lo chiamano "gay" od "omosessuale"? 

Gli si si ricostruisce l'ano?

27 minutes ago, freedog said:

cmq spastico/mongoloide sono insulti da scuola media, o da barzellette di Pierino.

non gli darei tutta st'importanza

Beh, ovvio :D Mica lo dicono a te.

Però se un cattofascista ti dice frocio ti offendi,

se dicono "spastico" a un disabile "è un insulto da scuola media".

27 minutes ago, freedog said:

usually è gente che liquido con un semplice "ma scopa un po' de più, chè te farebbe solo che bene!!".

Scommetto che anche alle femministe incazzate consigli di "prendere un po' più di cazzo"

manca solo che ai Neri indignati per il razzismo consigli un po' di banane

e il tuo cripto-fascismo è fatto e finito.

 

Edited by Almadel
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16 minutes ago, Almadel said:

Scommetto che anche alle femministe incazzate consigli di "prendere un po' più di cazzo"

manca solo che ai Neri indignati per il razzismo consigli un po' di banane

Amen 🙏 :sisi:

47 minutes ago, freedog said:

per me è pura ipocrisia all'ennesima potenza: che cazzo cambia a un cieco se lo chiamo "non vedente"? Gli tornano 10/10 di vista?

 

50 minutes ago, freedog said:

se me lo dicesse un fascio o un catto-bigotto (vabbè, sò la stessa cosa, lo so bene), parto di sganassoni.

Scegli una delle due

Edited by metalheart
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37 minutes ago, freedog said:

cmq spastico/mongoloide sono insulti da scuola media, o da barzellette di Pierino.

non gli darei tutta st'importanza

Può essere che mongoloide ti suoni più da scuola media perchè magari era in uso quando tu hai fatto la scuola media

In effetti lo ricordo anche io...e non ti sto dicendo che i bambini delle medie di quegli anni erano scientemente dei razzisti o dei nazisti, resta il fatto che il termine ha quell'origine lì

Hai citato proprio il caso in cui è inoppugnabile che il politically correct NON è solo una questione di ipocrisia, perchè dietro c'è una sostanza ( l'ufficio igiene della razza avrebbe potuto castrarti perchè mongoloide )

 

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marò, che pesantezza, regà!

sciallate un po', vi fa solo che bene!!!

42 minutes ago, Almadel said:

manca solo che ai Neri indignati per il razzismo consigli un po' di banane

e il tuo cripto-fascismo è fatto e finito.

questa manco la commento per quanto è surreale.

Ma veramente 50 anni di Pannella non v'hanno lasciato niente in eredità?

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A me sì, cioè non mi scandalizza perché so che l'italiano medio ragiona così, quindi non è una cosa nuova, però lo trovo orrendo, e non pensò fosse una battuta, secondo me la chiama davvero Emilia, solo che non si rende conto del fatto che è irrispettoso.

Edited by Hazel226
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