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Difficoltà nello studio


Prince1999

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Ciao a tutti cari ragazzi..come molti ben sanno sono molto piccolo (21 anni compiuti sabato scorso) e sto ancora all'università. Sto frequentando già il terzo anno della triennale,per cui se tutto dovesse andare bene a dicembre potrei avere la laurea,con un anno in anticipo,dato che iniziai la scuola con una legge speciale che concesse a tutti i nati nell'anno 1999,almeno fino a fine marzo,di entrare insieme a quelli del 1998. Un anno di vantaggio dunque,piuttosto prezioso e che non vorrei affatto dilapidare. Ora veniamo al problema.. purtroppo io sebbene abbia sempre avuto ottimi risultati nello studio,con quasi soli 30 nella mia carriera universitaria,sto riscontrando difficoltà ultimamente..il punto è che io ho una memoria meravigliosa che mi consente di mantenere al meglio le informazioni, però purtroppo ho un'enorme pecca,che è la totale incapacità nel concentrarmi. Non riesco proprio,ed è una cosa che mi capita in tutti gli ambiti della vita, infatti credo di avere qualche deficit..e dire che fortunatamente dedico tantissime ore della giornata allo studio..non saprei come comportarmi,cosa mi consigliate? Ho veramente bisogno di sentire fiducia negli studi, perché questo attecchisce anche sulla mia situazione familiare, perché prima mi laureo prima me ne vado, finché rimango con la mia famiglia non sono totalmente libero di essere me stesso e di conseguenza sono frustrato..ditemi che ne pensate ;)

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c'hai un libretto da secchione nerd

18 minutes ago, Prince1999 said:

con quasi soli 30 nella mia carriera universitaria

e vai cercando consigli per... "mantenere la concentrazione"????

famme capì: ma come lo vuoi sto vaffanculo????

c'hai un attimo di stanca? ok, rilassati: capita a qsi essere umano; chi te credi da esse, Robocop?

Edited by freedog
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14 minutes ago, Prince1999 said:

Studio Lingue Culture e Letterature Moderne Europee

Ma allora a che ti serve concentrarti di più se tanto hai quasi tutti 30? 

Ti serve più tempo libero?

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Raga parlo da quando sto in Erasmus..in Italia tutti 30,qua non lo vedo nemmeno col binocolo..e mi rendo conto,facendo autocritica,che ho un handicap di concentrazione..

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44 minutes ago, marce84 said:

Forse è un periodo di inquietudine? Eri tu che avevi scritto anche di avvertire quei fastidi fisici, no?

Sí ero io..beh sono inquieto sí,da quando son qua comunque ho vissuto tantissime cose..e ho paura che quando tornerò vivrò malissimo per via della mia famiglia tollerante ma non super accogliente con l'omosessualità...

 

44 minutes ago, marco7 said:

Le tue difficolta' dipendono dal fatto che non studi in italiano ora ?

No no..le so abbastanza bene le lingue non è questo..

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On 2/9/2020 at 9:03 PM, Prince1999 said:

Studio Lingue Culture e Letterature Moderne Europee

E in che modo laurearti a 21 anni in una laurea così inutile ti darebbe un qualche vantaggio? Lo dico da laureato in storia che con la laurea ci si pulisce il culo. 
Le uniche lauree in cui il fattore tempo è fondamentale sono quelle scientifiche e sanitarie, che sono veramente lauree utili sia nel lavoro che nella vita. 
Per cui non metterti pressione inutilmente e privilegia le esperienze significative sopra gli studi accademici, che almeno quando sarai un disoccupato o precario disperato non penserai con rimpianto al tempo buttato nel conseguire con i massimi dei voti una laurea inutile invece di aver vissuto la vita.
Per quel che riguarda il metodo di studio vero e proprio, io che a 30 anni sto prendendo una laurea scientifica mentre lavoro a tempo pieno, ho trovato molto utile il metodo del pomodoro. 

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31 minutes ago, Eucalipto86 said:

E in che modo laurearti a 21 anni in una laurea così inutile ti darebbe un qualche vantaggio? Lo dico da laureato in storia che con la laurea ci si pulisce il culo. 
Le uniche lauree in cui il fattore tempo è fondamentale sono quelle scientifiche e sanitarie, che sono veramente lauree utili sia nel lavoro che nella vita. 
Per cui non metterti pressione inutilmente e privilegia le esperienze significative sopra gli studi accademici, che almeno quando sarai un disoccupato o precario disperato non penserai con rimpianto al tempo buttato nel conseguire con i massimi dei voti una laurea inutile invece di aver vissuto la vita.
Per quel che riguarda il metodo di studio vero e proprio, io che a 30 anni sto prendendo una laurea scientifica mentre lavoro a tempo pieno, ho trovato molto utile il metodo del pomodoro. 

Cioè che metodo è? Dai eucalipto (bellissimo nickname) non mi dire Cosí..mi fai sentire totalmente inutile....

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davydenkovic90
42 minutes ago, Eucalipto86 said:

E in che modo laurearti a 21 anni in una laurea così inutile ti darebbe un qualche vantaggio? Lo dico da laureato in storia che con la laurea ci si pulisce il culo. 
Le uniche lauree in cui il fattore tempo è fondamentale sono quelle scientifiche e sanitarie, che sono veramente lauree utili sia nel lavoro che nella vita. 
Per cui non metterti pressione inutilmente e privilegia le esperienze significative sopra gli studi accademici, che almeno quando sarai un disoccupato o precario disperato non penserai con rimpianto al tempo buttato nel conseguire con i massimi dei voti una laurea inutile invece di aver vissuto la vita.
Per quel che riguarda il metodo di studio vero e proprio, io che a 30 anni sto prendendo una laurea scientifica mentre lavoro a tempo pieno, ho trovato molto utile il metodo del pomodoro. 

Trollallero, trollallà...

se sei dell'86 non hai 30 anni ma 34, ancora sei all'università e... 

no, fa già abbastanza ridere così.

@Prince1999, non prendere sul serio neanche una parola e fai sereno il tuo erasmus. 🙂 

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1 hour ago, Prince1999 said:

Cioè che metodo è? Dai eucalipto (bellissimo nickname) non mi dire Cosí..mi fai sentire totalmente inutile....

Mi baso sull'esperienza di vita dei miei amici e degli ambienti lavorativi degli umanisti che ho frequentato. E' un disastro, precariato e miseria e esistenze deprimenti. 
Ti do un consiglio d'oro: buttati nel pubblico impiego. Magari in una biblioteca sarebbe perfetto. I concorsi sono tosti, si presentano in migliaia. Studia tantissimo, impara il diritto amministrativo a menadito e ringrazia la mediocrità dell'italiano medio che è pigro e non studia. Io sono riuscito a piazzarmi nelle prime posizioni e si erano presentate 1.100 persone. 
Quella del pubblico impiego è l'unica strada che veramente paga per un umanista. Ah, e il voto di laurea non vale un cazzo, non ti dà nessun tipo di punteggio. Il voto alto in una laurea umanistica è la cosa più inutile che una persona possa perseguire, sarei veramente curioso di sapere a cosa da adito questo traguardo nella tua testa.
Sei giovane e sei ingenuo.
Se ti piace studiare è un'ottima cosa, usa questa qualità, concepisciti in una formazione permanente. Io ho sperimentato sulla mia pelle che lo studio ti da la libertà (a meno che tu non sia ricco, allora sei già libero). Le gente che investe tutte le sue energie e il suo tempo nei fidanzamenti è gente patologica con disturbi depressivi, che cercano qualcuno che faccia da ciambella di salvataggio alla propria incapacità di vivere. Chi investe nello studio, investe in un futuro di libertà e di felicità.  

Eccoti un link per la tecnica del pomodoro:
https://www.efficacemente.com/gestione-tempo/tecnica-del-pomodoro/

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davydenkovic90

Da un link presente sulla pagina del link postato da Eucalipto (Tecnica del pomodoro... pensavo di aver toccato il fondo del trash con Sanremo sta settimana, e invece c'è sempre del trash ulteriore dietro l'angolo)

  • Come CREARE ATTENZIONE in una donna con TECNICHE PRATICHE da usare subito
  • Cosa fare per CREARE CURIOSITA', INTERESSE e ATTRAZIONE fin dal PRIMO ISTANTE
  • Cosa fare per SEDURRE le DONNE PIU' BELLE, quelle che hai sempre desiderato
  • Cosa fare quando una donna "SE LA TIRA" o "FA LA DIFFICILE"
  • Come acquisire l'ATTEGGIAMENTO VINCENTE per fai impazzire una donna
  • e molto molto altro ancora...

[...]

• Come creare una conversazione intima e profonda
• Come creare una forte sensazione di conoscenza reciproca
• Come capire se è pronta per il primo bacio
• Come creare tensione sessuale e baciarla
• Come prendere il suo numero di telefono nel miglior modo possibile
• Come fare in modo che risponda al telefono quando la richiami
• ... e molto altro ancora ...

 

 

Sto letteralmente crepando dal ridere. Grazie di cuore Eucalipto, davvero.

Vorrei davvero sapere "come fare in modo che risponda al telefono quando la richiami"..

Morirò senza saperlo.

Edited by davydenkovic90
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1 hour ago, Eucalipto86 said:

Le gente che investe tutte le sue energie e il suo tempo nei fidanzamenti è gente patologica con disturbi depressivi, che cercano qualcuno che faccia da ciambella di salvataggio alla propria incapacità di vivere. Chi investe nello studio, investe in un futuro di libertà e di felicità.  

Mi hai descritto perfettamente, visto che io investo tutto nelle relazioni sentimentali e me ne frego del resto 🙂

(Ho anche qualche disturbo depressivo e una discreta incapacità di vivere, unita a un evidente alcolismo);

proprio per questo mi sento di consigliarti di essere più persuasivo nelle tue argomentazioni,

perché - da come la metti giù tu - non fai sembra l'essere un single studioso e gran lavoratore

come una prospettiva molto allettante per le nuove generazioni.

Nel senso che si capisce poco come ti staresti godendo questa tua libertà.

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davydenkovic90
1 hour ago, Almadel said:

Nel senso che si capisce poco come ti staresti godendo questa tua libertà.

Vado a intuito: turismo sessuale, trollaggio e qualche altra cosa.

Del resto anche io mi farei di roba pesante (tipo Mc Chicken Deluxe)  e penserei continuamente alla morte se avessi una mentalità come la sua.

Edited by davydenkovic90
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1 hour ago, Almadel said:

Mi hai descritto perfettamente, visto che io investo tutto nelle relazioni sentimentali e me ne frego del resto 🙂

(Ho anche qualche disturbo depressivo e una discreta incapacità di vivere, unita a un evidente alcolismo);

proprio per questo mi sento di consigliarti di essere più persuasivo nelle tue argomentazioni,

perché - da come la metti giù tu - non fai sembra l'essere un single studioso e gran lavoratore

come una prospettiva molto allettante per le nuove generazioni.

Nel senso che si capisce poco come ti staresti godendo questa tua libertà.

Sei il ritratto del mio ex. 

Ci sono stati diversi step per quel che mi riguarda.
Lavorare e studiare mi ha permesso una certa indipendenza economica e di mettere anche dei soldi da parte.
Con il titolo di studio mi sono trovato un lavoro più stabile e meglio pagato della media, a tempo determinato nel pubblico impiego.
Intanto ho perseguito la sobrietà, la piena salute e accumulato denaro.
Con il secondo step ho conquistato il lavoro stabile per definizione, cioè impiegato a tempo indeterminato nel pubblico impiego. 
Intanto ho investito il mio denaro, eliminato qualsiasi sostanza tossica e mi ritrovo con una buona stabilità e una possibilità di rendita.
Il terzo step, una volta conseguito il nuovo titolo, sarà mettermi in proprio e lavorare il meno possibile coadiuvato dalle entrate della rendita, in modo da dedicare più tempo possibile a me stesso e alla mia crescita personale. Perché alla fine il senso della vita è questo, essere i padroni del proprio tempo o della maggior parte di esso.  
La libertà è un processo fatto di rinunce, impegno e un lungo lavoro di autocoscienza, preferendo le strade meno battute alle autostrade proposte dalla società, soprattutto visto che viviamo nel capitalismo e a noi poveri mortali rimangono le briciole delle briciole della ricchezza prodotta da questa economia. 
Il fatto di essere gay e quindi il non avere pressioni sociali per sposarci e figliare, ci apre grandi opportunità. 

Edited by Eucalipto86
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Io ho fatto il ragionamento inverso.

Non potendo sapere cosa mi aspettasse nel futuro - nel bene o nel male -

ho preferito non costruirmene alcuno e vivere totalmente nel presente,

schivando ogni possibile impegno, responsabilità e cura di me.

Finora - pur nelle ristrettezze economiche - mi pare di aver fatto la scelta giusta

e il mio unico rimpianto è stato l'essermi impegnato troppo alle superiori, invece di fare il punkabbestia da subito.

Considero il fatto che pagherò tutto questo più avanti, ma razionalmente mi è sembrata la scelta più saggia.

Mi sono detto che è meglio passare i miei verdi anni in modo bohémienne e invecchiare in modo miserabile,

piuttosto che lavorare come un ciuco per potermi mantenere un ragazzo bohémienne quando sarò anziano.

Probabilmente sarò stato influenzato da una cattiva letteratura, ma ho sempre avuto la sensazione

che sul letto di morte nessuno si sia mai pentito di non essersi laureato,

ma che ci si penta sempre di non essersi uniti a quella certa carovana di gitani diretta a Siviglia,

come ti aveva proposto di fare il bellissimo giocoliere zingaro di cui eri innamorato.

 

Forse non è così. Forse con la crisi di mezza età ci pentiamo un po' tutti o forse non si pente mai davvero nessuno.

Nemmeno chi ha sgobbato tutta la vita e scopre di avere un cancro il giorno della agognata promozione,

forse pensa davvero di aver fatto male a vivere la sua vita così come l'ha vissuta.

La nostra vita è talmente tanto tutto quello che abbiamo che non riusciamo a non affezionarci a essa.

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Esatto, la laurea umanistica non serve( e io sto facendo proprio un percorso di questo tipo ), a meno che uno non vada all'estero,ma pure lì dipende. Diciamo però che degli umanisti servirebbero,invece, perché va bene che il mondo ormai ha preso la piega della tecnologia più sfrenata,e quindi bisogna conosce ste macchine e tutte ste cose qua, però serve anche avere un approccio più "morbido" verso le.macchine, nel senso, che non siano solo meri calcoli ...in più, un umanista potrebbe trovare , o creare,  lavori  che richiedano empatia, visto che non si è più in grado  rapportarsi armonicamente agli altri e si stanno sviluppando tanti problemi sociali,alcuni dei quali sono l'altra faccia della.medaglia di quello che la tecnologia ha dato. Quindi sì,anche io credo che alla fine lo studio sia importante, meglio se da autodidatta (tanto i professori universitari cambiano edizioni dei libri ogni due secondi, anche se poi nel libro non cambia niente,ma devono campare e fare carriera), perché l'importante è sapere/ saper fare le cose nella vita,non è che la laurea certifica il tuo sapere se mezz'ora dopo l'esame ti sei dimenticato tutto. Comunque,stupenda la visione di vita di @Almadel , Ahahah.... io un tempo pensavo di fare l'artista di strada, poi col passare degli anni vedo sempre più la strada e meno l'artista ahahahah.....oppure fare una vita in stile Mario Dondero, si chiamava così, vero?

Oggi ci ritroviamo dei giovani(me compreso) pieni di ansia da prestazione e di perfezionismo perché c'è la cosa della realizzazione, se non fai un certo tipo di lavoro sei un fallito e bla bla, ma alla fine non c'è un modo giusto di vivere. Ci ritroviamo come prima della Prima Guerra Mondiale, in cui i giovani hanno trovato nella guerra uno sfogo alla loro voglia di fare che non trovava risposte, ma oggi sappiamo che la.guerra non è la soluzione. Staremo a vedere...Non so che minchia ho scritto ma vabbè...

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8 hours ago, Eucalipto86 said:

Ci sono stati diversi step per quel che mi riguarda.
Lavorare e studiare mi ha permesso una certa indipendenza economica e di mettere anche dei soldi da parte.
Con il titolo di studio mi sono trovato un lavoro più stabile e meglio pagato della media, a tempo determinato nel pubblico impiego.
Intanto ho perseguito la sobrietà, la piena salute e accumulato denaro.
Con il secondo step ho conquistato il lavoro stabile per definizione, cioè impiegato a tempo indeterminato nel pubblico impiego. 
Intanto ho investito il mio denaro, eliminato qualsiasi sostanza tossica e mi ritrovo con una buona stabilità e una possibilità di rendita.
Il terzo step, una volta conseguito il nuovo titolo, sarà mettermi in proprio e lavorare il meno possibile coadiuvato dalle entrate della rendita, in modo da dedicare più tempo possibile a me stesso e alla mia crescita personale. Perché alla fine il senso della vita è questo, essere i padroni del proprio tempo o della maggior parte di esso.  
La libertà è un processo fatto di rinunce, impegno e un lungo lavoro di autocoscienza, preferendo le strade meno battute alle autostrade proposte dalla società, soprattutto visto che viviamo nel capitalismo e a noi poveri mortali rimangono le briciole delle briciole della ricchezza prodotta da questa economia. 
Il fatto di essere gay e quindi il non avere pressioni sociali per sposarci e figliare, ci apre grandi opportunità. 

e ora ti ritrovi ad essere uno psicopatico frustrato e tendente al suicidio… 

le pillolineeeeeeeeeeeeeeeeeeeee     non ti devi dimenticare di prenderle!    :afraid:

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19 minutes ago, Tyrael said:

Dolce prince questa incapacità di concentrarti ti capita pure 3 giorni prima di un esame?🤔

Sí sempre..ma dato che studio tutto il tempo,riesco sempre..

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18 hours ago, Almadel said:

schivando ogni possibile impegno, responsabilità e cura di me.

 

Probabilmente sarò stato influenzato da una cattiva letteratura, ma ho sempre avuto la sensazione

che sul letto di morte nessuno si sia mai pentito di non essersi laureato,

ma che ci si penta sempre di non essersi uniti a quella certa carovana di gitani diretta a Siviglia,

come ti aveva proposto di fare il bellissimo giocoliere zingaro di cui eri innamorato.


Io credo fermamente di non avere nessuna responsabilità se non verso me stesso, perché sono io il centro della mia esistenza e l'unico senso di essa.
Non ho mai preso animali e non voglio figli proprio perché voglio che la mia libertà sia totale. 

Sul letto di morte la gente si pente di aver usato la propria vita per sottostare ad obblighi che erano esterni a loro e anche di non aver dedicato il giusto tempo agli affetti.
Io voglio essere padrone del mio tempo, ma per poterlo essere serve una base materiale, cioè un reddito, e dato che non sono nato ricco io me lo devo creare e deve essere.

La caratteristica dei bohémienne era proprio quella di essere figli della borghesia che non avevano bisogno di lavorare per sopravvivere, il che gli permetteva di vivere liberamente e sconclusionatamente. 

Se tu vivi la stessa condizione bene, se no ti tocca sgobbare anche a te per sopravvivere e non puoi vivere libero.  

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On 2/11/2020 at 11:57 PM, Prince1999 said:

Sí sempre..ma dato che studio tutto il tempo,riesco sempre..

Ciao forse mi stanno bannando, però prima che lo facciano voglio ricordarti le indicazioni FONDAMENTALI che ti ho dato, confidando che ne terrai conto per evitare una vita miserabile:
- il massimo dei voti nella tua laurea non serve;
- goditi questi anni della tua vita, sono molto importanti. Non sacrificarli per dei bei voti in una laurea inutile;
- quando finisci buttati nei concorsi nella pubblica amministrazione. C'è di tutto: sanità, enti locali, camere di commercio, biblioteche, ecc. 
NON LAVORARE MAI NEL PRIVATO per quel che riguarda il tuo ambito perché ti sfruttano e ti sottopagano, scegli di lavorare per lo stato per avere una stabilità lavorativa. 

A buon rendere!

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davydenkovic90
On 2/11/2020 at 3:19 PM, Almadel said:

 ho sempre avuto la sensazione

che sul letto di morte [...] ci si penta sempre di non essersi uniti a quella certa carovana di gitani diretta a Siviglia,

come ti aveva proposto di fare il bellissimo giocoliere zingaro di cui eri innamorato.

A-ha! Ti ho beccato: è palese che nel 2001 anche tu ascoltavi e ritenevi tua opinion leader nientepopodimeno che  J.LO

 

 

Edited by davydenkovic90
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Bisogna studiare ciò che piace e non studiare qualcosa in funzione del lavoro perché si rischia poi di trovarsi a fare qualcosa che non piace, e certi mestieri non li puoi fare se non hai passione.

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On 2/9/2020 at 8:55 PM, Prince1999 said:

ditemi che ne pensate ;)

Che capisco molto bene di che parli perché all'Università anch'io ho affrontato (in passato) di questi momenti frustranti, in cui proprio non riuscivo a concentrarmi perché sentivo che la vita fuori mi chiamava...io cercavo di fare tutto insieme, le manifestazioni, i cortei, le bevute, lo sport, le liaisons dangereuses...e nulla, concedersi del tempo per sbracare qualche volta aiuta poi a concentrarti di più (perché se hai poco tempo paradossalmente lo sfrutti meglio), qualche altra volta per niente (...perché mantenere tanti rapporti costa tempo...).

Eucalipto forse non ha torto quando scrive che il voto per una laurea umanistica non conta un cazzo, però un buon voto fa sempre un certo piacere. Io mi sono laureato in Filosofia, che è inutile quasi quanto la laurea in Storia del nostro amico trolleggiante; non so se sarei stato più felice oggi avendo dedicato più tempo ad una relazione amorosa anziché allo studio...fondamentalmente ancora mi chiedo perché un fidanzato non avrebbe dovuto volere, anzitutto, che io riuscissi a fare bene una cosa che volevo fare, quindi credo che questo dilemma non dovrebbe nemmeno porsi :D 

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