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I Social stanno distruggendo la democrazia, è il momento di fermarli


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Ti faccio notare che il numero delle cattedre non dipende soltanto dal numero degli studenti che compongono la classe, ma anche dall'orario di servizio

Se la mia cattedra è di 15 ore io posso anche insegnare a classi accorpate ( a parte il fatto che come ti ho dimostrato i numeri oggi non sono così disastrosi come dici tu ) ma lo stato mi paga per 15 ore di insegnamento frontale

Se poi io prima di arrivare ad avere la cattedra sono stato per 10 anni precario senza ferie e malattia con ore insegnate effettive pari alla metà e pagate la metà ancora, resta il fatto che sono uno dei 900.000 insegnanti in servizio anche se con contratto a tempo determinato

Insomma in poche parole gli insegnanti sono passati da 732.000 a circa 900.000 dal 1978 al 1992 ed in Italia in quel periodo il numero degli studenti calava, mica aumentava

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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On 12/1/2019 at 9:29 PM, Sbuffo said:

Ovviamente in quanto strumento non è da condannare in sé ma dipende dall'uso che ne viene fatto, perchè certamente i social hanno anche i loro lati positivi.

I social a me paiono qualcosa di fantastico, credo piuttosto che i media tradizionali per primi avrebbero dovuto mettere maggiormente in guardia il grande pubblico spiegandone i meccanismi di funzionamento. Il guaio non sono Twitter o Facebook, il guaio è che i politici facciano dichiarazioni di una certa portata via Twitter o Facebook...

Non distruggono la democrazia, piuttosto sono grancasse per la propaganda, così come lo era la radio negli anni 30 per rimanere in thread...

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4 hours ago, schopy said:

l guaio è che i politici facciano dichiarazioni di una certa portata via Twitter o Facebook...

Obbiettivamente non si capisce perché non dovrebbero farle come del resto un tempo le facevano per radio e non solo nelle democrazie:

si ricordi il discorso dell'imperatore del Giappone nel 1945 al popolo per annunciare la resa agli Stati Uniti.

Semmai il problema sta sia  in quello che dichiarano per social  sia nella coerenza di quanto così dichiarato con quello che dichiarano altrove, in sedi istituzionali soprattutto.

6 hours ago, schopy said:

Non distruggono la democrazia, piuttosto sono grancasse per la propaganda, così come lo era la radio negli anni 30 per rimanere in thread...

E be', ma la propaganda delle proprie idee verso le grandi moltitudini è necessaria in democrazia:

se fosse altrimenti, la politica rimarrebbe contenuta in circoli ristretti, il che non sarebbe necessariamente un male per la sua capacità operativa, ma non sarebbe certo democratico....

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32 minutes ago, Mario1944 said:

E be', ma la propaganda delle proprie idee verso le grandi moltitudini è necessaria in democrazia:

se fosse altrimenti, la politica rimarrebbe contenuta in circoli ristretti, il che non sarebbe necessariamente un male per la sua capacità operativa, ma non sarebbe certo democratico....

Di questi tempi tramite social la politica più che esporre delle idee fa molto rumore, che non è democratico, è folkloristico; c'è poi una specificità interattiva dei social, che li rende qualitativamente diversi da tv e radio nel 900...e io rimango dell'idea che certe dichiarazioni vadano fatte in opportune sedi.

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2 hours ago, schopy said:

io rimango dell'idea che certe dichiarazioni vadano fatte in opportune sedi.

Certamente o meglio, prima dovrebbero essere fatte nelle sedi opportune, poi divulgate, mentre spesso si fa il contrario o addirittura le sedi opportune sono "saltate", ma questo non ha attinenza al mezzo usato, radiotelevisione o internet o social più o meno internettiani.

D'altronde la cosa spesso sa molto dell'espediente "qui lo dico e qui lo nego" proprio per la natura non ufficiale del mezzo usato, ma allora qui siamo all'abuso più che all'uso.

2 hours ago, schopy said:

Di questi tempi tramite social la politica più che esporre delle idee fa molto rumore, che non è democratico, è folkloristico;

Tendenzialmente in democrazia, trattandosi di vociferare a moltitudini e non di persuadere collegi ristretti, il rumore è, se non desiderabile, probabilmente inevitabile, com'è inevitabile la semplificazione delle idee, quando pur ci siano...., proposte al pubblico dall'oratore del momento.

Obbiettivamente che cosa avrebbe potuto concionare Salvini non solo in campagna elettorale, ma anche dopo a proposito ad esempio degli immigrati clandestini?:

lunghi ed articolati e soprattutto realistici discorsi sui modi come scoprirli (perché, se sono clandestini, non sono "a disposizione"), come rispedirli ai Paesi d'origine (perché è noto che sono altrimenti ignoti ed i clandestini non hanno interesse a dichiararli), come accelerare le procedure amministrative e giudiziarie (che in Italia sono diuturne per tutti) ?;

voglio vedere quanti l'avrebbero ascoltato per più di due minuti e se ne sarebbero allontanati persuasi a votarlo per le sue capacità "espulsive".

Idem nel recente dibattito sul MES:

il megafono salviniano gracchia rumorosamente che il meccanismo "minaccia i risparmi degli italiani facendo loro pagare il salvataggio delle banche tedesche".

Ora, ammettiamo pure che le ragioni dell'opposizione al MES di Salvini siano fondate, non necessariamente per cognizioni sue, che infatti non ha in materia, ma per cognizioni dei suoi consulenti esperti in merito:

che cosa potrebbe fare per ottenere consenso dagli elettori, se non ridurre le articolate argomentazioni, necessariamente complicate e tecniche, ad una sentenziuola immediatamente comprensibile, facilmente ripetibile e rumorosamente diffondibile a popolo e comune, come si diceva una volta, quale che sia il mezzo di comunicazione o meglio di rumoreggiamento scelto?

 

 

 

Edited by Mario1944
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1 minute ago, Mario1944 said:

che cosa potrebbe fare per ottenere consenso dagli elettori, se non ridurre le articolate argomentazioni, necessariamente complicate e tecniche, ad una sentenziuola immediatamente comprensibile, facilmente ripetibile e rumorosamente diffondibile a popolo e comune, come si diceva una volta, quale che sia il mezzo di comunicazione o meglio di rumoreggiamento scelto?

Appunto si è creato un cortocircuito: senza l'amplificatore dei social Salvini non sarebbe riuscito ad utilizzare certi toni ai microfoni Rai o al Corriere della Sera, al più dal palco di Pontida; il punto è che dopo aver fatto lo smargiasso su Instagram, Salvini il fenomeno riceve proprio dagli organi di informazione più "tradizionali" quella validazione che prima non gli avrebbero tributato, lui si gonfia come una rana, e il carrozzone riparte  I social non stanno distruggendo nulla, stanno "solo" tirando fuori il peggio di molti. Comunque non è nemmeno il razzismo di Salvini a spaventarmi...piuttosto l'incompetenza, la faciloneria, l'autoritarismo...ed è talmente impreparato che a volte credo nemmeno s'accorga d'essere antidemocratico.

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47 minutes ago, schopy said:

Appunto si è creato un cortocircuito: senza l'amplificatore dei social Salvini non sarebbe riuscito ad utilizzare certi toni ai microfoni Rai o al Corriere della Sera,

Mi sembra che la tua osservazione ponga un ordine prepostero:

io direi infatti che sui social il verbo salviniano s'è diffuso perché egli era già noto ed il suo verbo già risaputo.

D'altronde non c'è solo la RAI o solo il Corriere della Sera come mezzi d'informazione e del resto, se pur fossero solo questi, almeno come prevalenti, essi difficilmente potrebbero sottacere le dichiarazioni del capo d'un partito, sia pur d'opposizione, che da decenni ha un seguito non esiguo almeno al Nord e che qui governa innumerevoli città oltreché alcune regioni e ciò anche prima degli ultimi successi elettorali.

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On 12/4/2019 at 6:00 PM, Hinzelmann said:

il numero delle cattedre non dipende soltanto dal numero degli studenti che compongono la classe, ma anche dall'orario di servizio

Se la mia cattedra è di 15 ore io posso anche insegnare a classi accorpate ( a parte il fatto che come ti ho dimostrato i numeri oggi non sono così disastrosi come dici tu ) ma lo stato mi paga per 15 ore di insegnamento frontale

Scusami, caro Hinzelmann, non è così. I professori delle scuole medie, inferiori e superiori, fanno tutti 18 ore e sono pagati per 18 ore. Che la cattedra della materia x sia di 15 ore, e quella della materia y sia 16, 17, o 18, è ininfluente, perché tutti prestano servizio comunque per 18 ore a settimana: semplicemente, completeranno l’orario nel primo caso con 3 ore, nel secondo con 2 ore, nel terzo con un'ora, per supplenze momentanee e giornaliere (ore «di buco»), o in ogni caso rimanendo «a disposizione» della Scuola per qualunque prestazione. 

Tornando al tema del topic, trovo sciocco che si faccia tanto rumore per il fatto che tutti possano scrivere ed esprimere le proprie idee, sui social ma in realtà in ogni sede. È vero che queste idee possono essere irritanti e stupide, ma chi si inalbera per questo mostra di non aver sviluppato quella tollerante resistenza passiva e attiva alle altrui opinioni che è la vera prova di una raggiunta coscienza democratica. Eco non ce l’aveva, e in questo è un cattivo maestro. In lui c’era poi l’autocompiacimento di far parte di un’élite. Chi lo segue, avendo non 70 o 80 anni, ma 20 e 30, soffre di eiaculatio praecox. In effetti il fenomeno corrispettivo al vociare sui social di tante persone è il saputo vociare di quelli dalla mutria arrogante.

L’errore nasce dal fatto di aver trasformato la parola democrazia in una hurrah-word. La democrazia ha i suoi limiti, e sono questi, tutto sommato abbastanza inoffensivi. Certo, se vivessimo in una aristocrazia (ammesso e non concesso che ciò sia possibile: ovviamente non lo è) questi problemi non ci sarebbero. Ma non sarebbe meglio.

A chi sragiona si risponde sempre e solo ragionando: e per questo ci vogliono capacità di contenersi, rispetto di sé e degli altri, e altro ancora.

 

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23 minutes ago, Isher said:

Tornando al tema del topic, trovo sciocco che si faccia tanto rumore per il fatto che tutti possano scrivere ed esprimere le proprie idee, sui social ma in realtà in ogni sede. È vero che queste idee possono essere irritanti e stupide, ma chi si inalbera per questo mostra di non aver sviluppato quella tollerante resistenza passiva e attiva alle altrui opinioni che è la vera prova di una raggiunta coscienza democratica. Eco non ce l’aveva, e in questo è un cattivo maestro. In lui c’era poi l’autocompiacimento di far parte di un’élite. Chi lo segue, avendo non 70 o 80 anni, ma 20 e 30, soffre di eiaculatio praecox. In effetti il fenomeno corrispettivo al vociare sui social di tante persone è il saputo vociare di quelli dalla mutria arrogante.

Ti rispondo con il paradosso della tolleranza. Se estendiamo il concetto di tolleranza anche a coloro che sono intolleranti (in questo caso a tutti coloro che esprimono con la libertà di pensiero idee che vanno a ledere le libertà altrui), i tolleranti saranno distrutti e la tolleranza con essi.

Di conseguenza, bisogna essere non tolleranti con gli intolleranti nel nome della tolleranza (e della democrazia),

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Messa così la tua è una petizione di principio, perché dovresti prima dimostrare che il tuo tacciare di intolleranza tutte le idee che non coincidono con la tua non sia esso stesso espressione di intolleranza: in questo caso tu sei una intollerante, e basta. 

In una società complessa, e democratica, vi sono una pluralità di opzioni, e vi è un aumento esponenziale della contingenza, che produce, tra l’altro, il fenomeno del ‘vociare’: tutti parlano ’troppo’. Si dimostra cittadino democratico chi sa trattare con questa complessità, che è tra l’altro condizione indispensabile per ’dirigere il traffico”, cioè svolgere una minima azione politica.

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Ho già risposto. 

C'è gente là fuoribordo che sbandierando la libertà di pensiero e la democrazia, diffonde ideologie che ne sono la totale antitesi. 

Qui non stiamo parlando di non tollerare a chi non piace il verde perché a me piace il viola. 

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On 12/10/2019 at 11:28 PM, nowhere said:

Qui non stiamo parlando di non tollerare a chi non piace il verde perché a me piace il viola. 

Be', anche:

perché in un mondo verde il viola potrebbe pur essere oggettivamente ripugnante ed in un mondo viola oggettivamente ripugnante il verde.

E' inoppugnabile, e si può facilmente argomentare ex eventu, che tollerare l'intollerante può mettere a rischio la tolleranza, ma è anche altrettanto inoppugnabile che una tolleranza che non tolleri l'intolleranza non può, almeno astrattamente, definirsi tollerante e che quindi non ha torto l'intollerante non tollerato dai tolleranti, se li accusa d'incoerenza:

se si definiscono tolleranti infatti, non possono essere intolleranti neppure con l'intollerante.

D'altronde a rigore anche l'intollerante è incoerente, qualora almeno rivendichi per sé dai tolleranti una tolleranza che egli stesso loro non conceda:

se è intollerante, non dovrebbe rivendicare tolleranza neppure dai tolleranti....

L'ideale, per non essere incoerenti e non prestar fianco alle confutazioni altrui, sarebbe che il tollerante tollerasse tutto da tutti perinde ac cadaver 😉 e pari pari l'intollerante non tollerasse niente da nessuno, neppure da sé stesso:

ma tali tolleranze ed intolleranze perfette non si danno ai mortali, concedendosi solo ad un dio, almeno per chi ci crede.

Ergo ci tolleriamo e non ci tolleriamo reciprocamente un po', ma non troppo, derogando spesso alla nostra coerenza astratta per amor di quieto vivere....

 

 

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On 12/10/2019 at 10:10 PM, Isher said:

Scusami, caro Hinzelmann, non è così. I professori delle scuole medie, inferiori e superiori, fanno tutti 18 ore e sono pagati per 18 ore. Che la cattedra della materia x sia di 15 ore, e quella della materia y sia 16, 17, o 18, è ininfluente, perché tutti prestano servizio comunque per 18 ore a settimana: semplicemente, completeranno l’orario nel primo caso con 3 ore, nel secondo con 2 ore, nel terzo con un'ora, per supplenze momentanee e giornaliere (ore «di buco»), o in ogni caso rimanendo «a disposizione» della Scuola per qualunque prestazione.

La mia cattedra è 18 ore ( la media europea è 19 ore che spaziano dalle 24 in Germania o 23 in UK, fino alle 14 in Finlandia ) è già siamo ad un 10% meno della media e siamo d'accordo che formalmente per legge la mia cattedra rimane di 18 ore, tanto più che anche lo stipendio è mediante inferiore del 10%

Se ne faccio 15 di insegnamento frontale e 3 ore sono un completamento di orario, in pratica resto a "disposizione" come dici tu, resta il fatto che fino alle recenti riforme di Renzi che di fatto consentono l'utilizzo di questo professore per coprire assenze in ogni materia ( insegnando educazione civica ) l'eventualità che nel mio buco di orario mancasse un collega della mia stessa materia era rara, per cui di fatto non facevo insegnamento frontale, questo in termini economici abbassava la produttività sistemica, anche se legalmente e formalmente insegnavo 18 ore.

Probabilmente l'aumento del numero di insegnanti si spiega maggiormente per l'incidenza di precari assunti con contratti a termine e quindi retribuiti parzialmente per orari ancora inferiori ( altrimenti non si spiega che da 700.000 gli insegnanti siano diventati 900.000 diminuendo il numero degli alunni e accorpando classi ) Resta il fatto che la gestione del servizio, pur nello sforzo di una razionalizzazione della spesa pubblica durante gli anni '90, è stata largamente deficitaria, direi ad occhio per 20 anni buoni

 

 

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2 hours ago, Mario1944 said:

perché in un mondo verde il viola potrebbe pur essere oggettivamente ripugnante ed in un mondo viola oggettivamente ripugnante il verde.

Ripugnante non significa che non debba esistere.

Non puoi paragonare le due cose.

Dire che ti piace il viola mentre al resto del mondo il rosso, è opinione.

Dire che ti piace il viola e che a chi piace il rosso non debbano essere dati diritti civili o che debba essere discriminato o buttato a calci fuori da un paese, è tutt'altro.

Quindi sì, tollerare i fascisti che invocano la libertà di parola nel dire che loro sono contro la democrazia e che se potessero la eliminerebbero, non ha senso.

E per non incorrere nel paradosso della tolleranza, tutte le idee che minano a distruggerne il concetto non vanno tollerate.

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39 minutes ago, nowhere said:

Ripugnante non significa che non debba esistere. Non puoi paragonare le due cose.

Senz'altro, ma, se si parla d'opinioni politiche, affermare che un'opinione politica possa esistere solo nella mente di chi l'ha concepita, senza che questi la possa manifestare altrui, sostanzialmente significa proibirle d'esistere.

 

39 minutes ago, nowhere said:

Dire che ti piace il viola mentre al resto del mondo il rosso, è opinione.

Dire che ti piace il viola e che a chi piace il rosso non debbano essere dati diritti civili o che debba essere discriminato o buttato a calci fuori da un paese, è tutt'altro.

Posso concordare, ma sostanzialmente, quando ripugni all'intollerante, tu rivendichi come giusto proprio il "tutt'altro"....

 

39 minutes ago, nowhere said:

Quindi sì, tollerare i fascisti che invocano la libertà di parola nel dire che loro sono contro la democrazia e che se potessero la eliminerebbero, non ha senso.

A parte che avversi alla democrazia (borghese....) ed alla libertà di parola non sono i soli "fascisti", se almeno tu ti riferisci al movimento storicamente incarnato da Mussolini;  per il resto ti faccio osservare che la questione non è se l'essere intolleranti con gli intolleranti (concedimi di astrarmi dalle etichette politiche) abbia "senso":

può averlo benissimo un senso, anzi, ce l'ha senz'altro in una prospettiva di difesa delle proprie posizioni politiche;

la questione è invece se l'essere intolleranti con gli intolleranti, negando così il principio di tolleranza che pur si vuole affermare, non dia perciò ragione agli intolleranti, giustificandone l'intolleranza, se non altro per par condicio, come si usa dire oggi.

 

39 minutes ago, nowhere said:

E per non incorrere nel paradosso della tolleranza, tutte le idee che minano a distruggerne il concetto non vanno tollerate.

Ma proprio così incorri nel paradosso o meglio nella contraddizione:

vuoi l'intolleranza per poter essere tollerante!

Peraltro nella medesima contraddizione, come ho già scritto nel post precedente, incorrono quegli intolleranti che rivendichino la tolleranza verso le proprie opinioni intolleranti:

se propugnano l'intolleranza, non possono poi esigere per sé dagli altri quello che essi stessi negano loro.

 

Edited by Mario1944
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Ma coi social si può fare molto di più che limitarsi ad esprimere una opinione, per quanto discutibile

E' di attualità la guerra Renzi-Formigli con la pubblicazione delle foto di casa con tanto di indirizzi e le accuse incrociate di faziosità ( di Renzi a Formigli ) e di squadrismo politico ( di Formigli a Renzi ) ed il tutto viene alimentato da tweet, post etc.

Non credo si possa ritenere Italia Viva una formazione politica estremista, o una minaccia per la democrazia

Tuttavia abbiamo un vero e proprio scontro fra un leader politico - diciamo centrista - che non esita ad aizzare i suoi militanti contro un giornalista - diciamo di sinistra - utilizzando lo strumento Social contro un esponente dei mass media tradizionali.

In teoria sarebbero anche due esponenti della stessa maggioranza politica ( che poi questa gazzarra tolga ogni credibilità alle critiche a salvini e meloni mi pare anche implicito per certi versi )

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On 12/10/2019 at 11:24 PM, Isher said:

In una società complessa, e democratica, vi sono una pluralità di opzioni, e vi è un aumento esponenziale della contingenza, che produce, tra l’altro, il fenomeno del ‘vociare’: tutti parlano ’troppo’. Si dimostra cittadino democratico chi sa trattare con questa complessità, che è tra l’altro condizione indispensabile per ’dirigere il traffico”

con questo ragionamento però mi elimini il paletto principale E INDISPENSABILE per dirigere il traffico di tutto questo vociare, ossia la competenza su un dato argomento/tema: non puoi venirmi a dire che il parere di un no vax, un terrapiattista o uno che crede ad Adamo&Eva e non all'evoluzione della specie valga quanto quello non dico di un Nobel, ma almeno di chi quegli argomenti se li è studiati ed approfonditi per decenni.

Sennò vale tutto e scadiamo nel banalismo assoluto e andiamo a farci curare il mal di stomaco dal carrozziere, chè lui ne sa!

Edited by freedog
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5 minutes ago, freedog said:

non puoi venirmi a dire che il parere di un no vax, un terrapiattista o uno che crede ad Adamo&Eva e non all'evoluzione della specie valga quanto quello non dico di un Nobel, ma almeno di chi quegli argomenti se li è studiati ed approfonditi per decenni.

Non ho mai detto questo, carissimo. Ho parlato invece di un atteggiamento, e di una prassi. Entrambi indispensabili, insieme con le competenze di cui tu parli. E tali da permettere anche a una persona di competenze basse o medie di porsi nel modo giusto a livello di comunicazione in una società  – altrimenti costoro dovrebbero annichilirsi o tacere, il che proprio non mi va, oltre a essere controfattuale. Non sottovalutare l'importanza di un atteggiamento, come base fondamentale di ogni altra cosa.

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Secondo me l'elemento preoccupante non è la competenza è l'organizzazione

L'idea cioè che De Giorgi ed il suo twink moldavo organizzino lo spin da viralizzare, per fini propagandistici ( agitprop si sarebbe detto un tempo, certo non antidemocratico perchè non avviene in un dipartimento ministeriale anche se questi risultano poi tutti stipendiati pubblici che lavorano ANCHE per i loro capi politici privatamente ) o Morisi con la Bestia o Trump con Nation Builder etc

Probabilmente si tratta solo di rimettere ordine, considerare certi contributi pubblicati sui social alla stregua del vecchio manifesto di propaganda politica e non come una opinione disinteressata

Ogni singolo militante politico arruolato sui social è oramai una sorta di ciclostile che collabora ad una macchina propagandistica oliata, quindi non è più una persona che esprime una sua opinione, anche se fattualmente lo sembra perchè svolge le due attività contemporaneamente, cioè dice la sua su altri argomenti con competenza variabile, ma poi si presta a questa attività propagandistica

Più è competente ( su altri argomenti ) , più è pericoloso ( nel momento in cui si presta a fare agitprop )

 

 

Edited by Hinzelmann
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sai benissimo quanto sono d'accordo, e non da stasera, sul fatto che la propaganda politica urlata ed il mktg politico estremo siano una piaga.

qui però sia @nowhere che io parlavamo dei ragli dei vari somari (no vax, terrapiattisti eccetera) che in sta cagnara urlante sparano cazzate fotoniche pensando di capirne più di chi ha competenze nelle varie materie.

In soldoni: non esiste che il parere giuridico di uno che ha come titolo di studio l'asilo della street university valga quanto il tuo, che è una vita che ci studi & lavori sopra!

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Sì ma difatti entrambi state sbagliando il target

E' vero che i 5S nella loro rapidissima ascesa politica hanno imbarcato anche personaggi che riecheggiavano tematiche "trash" ( le famigerate questioni su scie chimiche vaccini etc ) ma Renzi Trump e Salvini mi pare se ne siano guardati bene

Fra lo spontaneismo disorganizzato dei 5S, che han imbarcato cani e porci all'insegna di 1 vale 1 ma che vedo come un fenomeno di breve durata sostenuto da un clima politico particolare ed irripetibile ed l'uso organizzato e consapevole dei nuovi mezzi da parte di politici strutturati, io non ho dubbi

Il pericolo non sta nel primo campo, ma nel secondo

 

 

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3 hours ago, Mario1944 said:

Senz'altro, ma, se si parla d'opinioni politiche, affermare che un'opinione politica possa esistere solo nella mente di chi l'ha concepita, senza che questi la possa manifestare altrui, sostanzialmente significa proibirle d'esistere.

Un opinione politica atta a discriminare o promuovere violenza o distruggere la democrazia DEVE essere impossibilitata ad esistere.

Ripeto, non possiamo confrontare il viola col fascismo.

4 hours ago, Mario1944 said:

Posso concordare, ma sostanzialmente, quando ripugni all'intollerante, tu rivendichi come giusto proprio il "tutt'altro"....

Non mi pare.

Come già detto, non mi oppongo a chi vuole il viola.
Mi oppongo a chi vuole il viola agendo  violentemente contro chi ama il rosso.

4 hours ago, Mario1944 said:

la questione è invece se l'essere intolleranti con gli intolleranti, negando così il principio di tolleranza che pur si vuole affermare, non dia perciò ragione agli intolleranti, giustificandone l'intolleranza, se non altro per par condicio, come si usa dire oggi.

Il non essere tolleranti contro gli intolleranti riguarda una categoria specifica di argomenti.
Che sono appunto quelli relativi a tutte le opinioni che vogliono discriminare, cancellare, agire con violenza, mettere in pericolo i diritti e la vita del prossimo.
Non puoi tollerare l'intolleranza, perché metti in pericolo la tolleranza stessa.

 

4 hours ago, Mario1944 said:

Ma proprio così incorri nel paradosso o meglio nella contraddizione:

vuoi l'intolleranza per poter essere tollerante!

E' una contraddizione al pari del tollerare chi vuole distruggere il concetto di tolleranza.

 

Con la differenza che non tollerando l'intollerante io difendo tutte le categorie umane.

Tollerando l'intollerante, io le metto a rischio discriminazione e violenza.

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dai su, famola corta

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24 minutes ago, Hinzelmann said:

spontaneismo disorganizzato dei 5S

mah.. di  Casaleggio tutto direi tranne che sia disorganizzato

(al max poteva selezionare meglio il cast..)

On 12/4/2019 at 6:00 PM, Hinzelmann said:

il numero delle cattedre non dipende soltanto dal numero degli studenti che compongono la classe

però incide, e manco poco.. 

cmq, su sto tema ci sono novità dal tar

https://www.oggiscuola.com/web/2019/12/11/alunni-classe-numero-massimo-17-la-sentenza-del-tar-2/?fbclid=IwAR19dIZSnEpNi2_u140tBRRYA5UFdFavwL9UcEa4w9UwcPWpecA7LSJ0pPM 

andasse a regime sta sentenza, cambierebbero molte cose!

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7 minutes ago, freedog said:

mah.. di  Casaleggio tutto direi tranne che sia disorganizzato

Si tratta di intendersi, il progetto di Casaleggio padre, era quello di un movimento popolare di massa retto dal web, certo egli prevedeva anche una attività formativa ( che poi non c'è stata dopo la sua morte ) e a lui possono imputarsi le scelte del 2013, non quelle del 2018 che sono il frutto di una serie di banalizzazioni addebitabili al figlio, a di Maio ed infine agli inevitabili compromessi imposti dalla situazione ( il contratto della lega )

Ciò che ne è scaturito è solo una pallida copia dell'idea originale

Ma certo la disorganizzazione era un elemento fondamentale e per certi versi fondativo del movimento che, in parte avrebbe dovuto correggersi in itinere, in parte avrebbe anche dovuto conservarsi ( era imprevedibile un successo così accentuato sia nel 2013 che nel 2018 che ha finito per accentuare l'imbarco di cani e porci )

Fra le banalizzazioni addebitabili al figlio c'è l'uso propagandistico del web ( non così decisivo nel 2013 quando il movimento soprattutto usò il megafono Grillo ) ma in questo aspetto il M5S è al peggio, uguale a Italia Viva Salvini e Meloni, con la minore efficacia che gli deriva dalla poca esperienza politica del suo ceto dirigente

Vedo che comunque tutti glissate sul tema della settimana che è lo scontro fra Renzi e Formigli

 

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1 minute ago, Hinzelmann said:

tutti glissate sul tema della settimana che è lo scontro fra Renzi e Formigli

molto banalmente, non me ne può fregà di meno

--

tornando al discorso social ed all'appiattimento egualista spacciato per democrazia,

sono e sarò sempre ben felice nel momento in cui sti ragli vengono azzittati, anche se per qualcuno sto delirio ha lo stesso valore di un capitolo del Camera-Fabietti

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caro @Isher DAVVERO vuoi lasciare il diritto di parola -e di tastiera- a uno così?

DAVVERO pensi che il suo dire valga quanto quello della buonanima di Eco?

se sì, temo che a monte ci sia qualche problemino da dover risolvere...

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1 minute ago, freedog said:

molto banalmente, non me ne può fregà di meno

Beh consentimi di dire però che non è un modo molto elegante di dialogare

2 minutes ago, freedog said:

tornando al discorso social ed all'appiattimento egualista spacciato per democrazia,

Tu solo questo concepisci e di solo questo vuoi parlare, magari anche per sentirti dare ragione

Vedi come hai introiettato la logica del ciclostile?

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10 minutes ago, freedog said:

caro @Isher DAVVERO vuoi lasciare il diritto di parola -e di tastiera- a uno così?

DAVVERO pensi che il suo dire valga quanto quello della buonanima di Eco?

se sì, temo che a monte ci sia qualche problemino da dover risolvere...

carissimo, schiettezza per schiettezza: credo che tu non abbia capito nulla di quanto io ho detto e inteso dire.

Non sarò però così sciocco da dirti che c’è qualche problema a monte...

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10 minutes ago, Hinzelmann said:

consentimi di dire però che non è un modo molto elegante di dialogare

se un argomento non mi interessa non ne parlo.

punto.

sarò poco elegante? ok, me ne farò una ragione!

11 minutes ago, Hinzelmann said:

solo questo concepisci e di solo questo vuoi parlare, magari anche per sentirti dare ragione

Vedi come hai introiettato la logica del ciclostile?

veramente sarebbe la logica del titolo del topic su cui stiamo scrivendo;

che poi abbiamo (io per primo, eh!) divagato assai sul tema, è un altro discorso

3 minutes ago, Isher said:

carissimo, schiettezza per schiettezza: credo che tu non abbia capito nulla di quanto io ho detto e inteso dire.

Non sarò però così sciocco da dirti che c’è qualche problema a monte...

rileggi le tue risposte a @nowhere

mi sembrano abbastanza chiare; e mi fanno rabbrividire

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